#isiem
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lietuvens · 2 years ago
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sodienas maina krievu teatri atgadina man cik absurda tomer ir ikdienas steiga visi skrien nodot jakas un tin salles nost zibenigi bet viss ko vini iegust ir mazak bridis ko baudit tak gabals nenokritis pat ja skiet ka kritis
un sieviete sodien bija viena tik labi apgerbta melna kleita ar melniem isiem matiem un colku un puscaurspidigi melnam zekubiksem kaut kas taja sieviskibas lieta varbut ir
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Atletica:Jacobs 'per l'Italia diamo il 200%, fiducia per finale'
“Sono molto contento di come ho corso, c’era un’energia compoletamente diversa, è una gara dii squadra. Tutta la nazione italiana corre isieme a noi e riusciamo a dare non il 100% ma il 200%”. Marcell Jacobs non nasconde tutta a soddisfazione per la bella prova della 4X100 azzurra che ha conquistato la finale ai Mondiali d Budapest vincendo la batteria. “Non mi voglio esporre per domani…
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greenbor · 1 year ago
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Poesia di https://www.tumblr.com/decano65
pioggia video col cellulare
distante poco a poco
così finisce un lento dolore
dalla riva che si allontana
da qui dove siamo isieme
so che non tornerò
non conosco ancora il nome di quelle stelle
né il loro giro nel cielo
non ci sarà più tempo
ho aperto la casa
ho ritrovato il melograno sul terrazzo
la scorza lucida dei frutti sempre più rossa
la storia non si è interrotta
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dragonbookhoard · 7 years ago
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Nightglass
Author: Liane Merciel
Series: Pathfinder Tales
Publisher: Paizo Publishing, LLC
Rating:
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Goodreads Summary:
In the grim nation of Nidal, carefully chosen children are trained to practice dark magic, summoning forth creatures of horror and shadow for the greater glory of the Midnight Lord. Isiem is one such student, a promising young shadowcaller whose budding powers are the envy of his peers. Upon coming of age, he’s dispatched on a diplomatic mission to the mountains of Devil’s Perch, where he’s meant to assist the armies of devil-worshiping Cheliax in clearing out a tribe of monstrous winged humanoids. Yet as the body count rises and Isiem comes face to face with the people he’s exterminating, lines begin to blur, and the shadowcaller must ask himself who the real monsters are...
My thoughts:
Nightglass is one of those rare books that I’ve read more than once - twice so far, to be precise.  Both times, I enjoyed it.  The descriptions are well-written and gorgeous - as well as horrifying.  Liane Merciel paints a vivid picture of the Dusk Hall and Nidal, a country ruled by pain and fear and yoked to the will of a mad god.  To date, she is still my favorite of the two Pathfinder Tales authors that I’ve read in terms of description and atmosphere.
Her characters in this book aren’t quite as fleshed out as in her other two novels for the series, but I didn’t dislike any of them.  Isiem, the main character. Occasionally comes off as slightly bland at times but I still like him overall.  I loved the mystery surrounding Helis, and Ascaros’s bluntness.  I do wish there’d been more time to develop Kirii, though, and that she’d been given a more active role.  Velenne was also wonderful and delightfully devious.  I would’ve loved to see more interactions between her and Isiem.
There were, however, two things that bothered me.  The first was the sudden, almost jarring shift between “Book 1: Monsters” and “Book 2: People”.  Several years are skipped and Isiem is no longer a student but a full-fledged shadowcaller on loan to the neighboring country of Cheliax.  The second thing that bothered me was the names of the strix.  “Kirii” is fine, but the others have names like “Red Chest” and “Owl Dream”.  It was only a small irritation, but I felt it worth noting.
Overall, I enjoyed the book - it’s easy to read and the descriptions are amazing and really bring the world to life (it’s also a great resource for writing/running anything set in Nidal).
Warning: The main warning for this book (aside from violence) are the descriptions of torture on kids - the actual torture isn’t shown, but the aftermath is described in some detail.
 Where to buy: Paizo, Barnes & Noble, Amazon (I recommend getting it directly from Paizo)
Things I like:
Setting
Beautiful writing and detail
Helis and Velenne
Things I didn’t like:
The dramatic shift in tone
Isiem is a little bland (but I still like him)
Would’ve liked more with Kirii
The Strix naming conventions were...odd
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chauvinisme · 2 years ago
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people are so adamant about the way they speak in casual settings over text not being indicative of how theyd write if they needed to write correctly like theyre not the ones spelling “jei” as “jai” and “išsiėmė” as “isieme” in essays
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sad-queer-bean · 3 years ago
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SOMETHING!
… sorry i had to
but okay i’ll give you an actual question
what is your favorite book and why?
no no don't apologize ti amo per questo
Currently my favorite book is Six of Crows by Leigh Bardugo because even though I know what's going to happen it's still entertaining. It's funny and sweet and interesting and I love the way the characters interact with each other and I love how they all have their own distinct personalities. E anche se hanno le loro personalità possono ancora lavorare isieme e formare una squadra straordinaria e solo afdljasdflkshdglsajldjljf. It's such a good book
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seventhmoonforreal · 6 years ago
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ti shippo con Peter perché hai già disegnato te e lui isieme e siete entrambi molto dolci :3
ma ma awwww ;; poi vabbeh io shippo da morire te e steve c’è poco da fare! 
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daniinreallife · 4 years ago
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Vite Passate
Oggi è uno di quei giorni in cui mi manca vivere a New York. Non ci ho mai vissuto davvero, e l’ho vista solo due volte, per un paio di giorni a testa. Ma credo che il mio legame con questa città vada ben oltre questa vita.
Ho delle teorie abbastanza strane sui temi più disparati, ma una cosa in cui credo fermamente è la reincarnazione. Isieme a questa, credo anche che le nostre vite precedenti lascino delle tracce, dei “residui” nelle vite che le succedono. Ad esempio, i dejavù o i sogni premonitori, che nel mio caso sono due cose che si sovrappongono. Io sogno cose e qualche tempo dopo, una volta dimenticate, si presentano nella mia vita esattamente come le ho sognate. Incontri, luoghi, scene intere della mia vita sono già accadute nella mia testa durante la notte giorni, mesi o anche anni prima. Sembra una cosa assurda ma mi succede da ormai circa otto anni. Tuttavia, non è il momento di esporre le mie abilità psichiche (non ancora).
Credo nelle tracce che le nostre vite passate ci lasciano nel presente, e che prendono le forme più varie: un talento innato, una particolare affinità a un animale o un posto, l’inspiegabile attrazione (non necessariamente fisica) verso una persona sconosciuta. Ma anche le fobie, quelle paure paralizzanti e irrazionali che ognuno ha dentro sè. Io ritengo di avere due certezze riguardo le mie vite precedenti. La prima è che ero anglofona, quindi originaria di un Paese la cui lingua principale era l’inglese. Altrimenti non riuscirei a spiegare la mia innata familiarità con tale lingua. Non l’ho mai studiata se non superficialmente, ricordo a stento le regole grammaticali insegnate a scuola, ma la parlo come se fosse la mia lingua madre. Ed è sempre stato così. Non a caso oggi vivo con due lingue che si alternano costantemente nella mia testa. Il fatto che io faccia l’università in inglese poi è un valore aggiunto.
La seconda cosa di cui sono assolutamente certa è che, in una vita o nell’altra, io abbia avuto qualcosa a che fare con New York. Si potrebbe considerare una banalità; è una delle città più belle e famose del mondo, e la maggior parte delle persone ci andrebbe volentieri in vacanza. Il mio problema è che da quando ho memoria, sono sempre stata attirata — se non ossessionata — da New York. Non del tipo “Voglio guardare la città dalla cima di un grattacielo mentre ascolto Empire State of Mind e mi immagino scene di Gossip Girl.” Sicuramente mi piacerebbe fare anche quello, ma non è ancora al livello del legame che mi unisce a quella città. Ricordo che avevo 11 anni e andavano troppo di moda le pagine su Facebook. Ho in mente l’immagine nitida di me che frugo attraverso l’Internet per trovare le immagini perfette, le modifico su Picnik e creo la pagina “New York: My Dream” scritto tutto in caratteri particolari che si sarebbero poi rivelati alfabeto greco. 
Se questo non è abbastanza, penso valga la pena menzionare che quando sento la mancanza di New York — sì, avverto effettivamente nostalgia nei suoi confronti — sento dolore fisico. Sento come una stretta allo stomaco, un disagio in tutto il corpo, come se in quel preciso istante non dovessi trovarmi dove mi trovo, ma dovrei essere in quella città. Il mio organismo è inevitabilmente attratto dal pensiero di New York, non saprei come altro spiegarlo. Quando ci sono andata, ad ottobre e poi dicembre 2015, avevo gli occhi lucidi solo perchè camminavo per le strade di Manhattan. Ogni volta che ripenso a quei giorni vengo investita dall’impulso irrefrenabile di partire, dalla consapevolezza che dovrei essere lì e non qui. 
Quando mi chiedono la città dei miei sogni, o dove vorrei vivere, rispondo sempre New York, ed è forse la cosa meno idealizzata che ci sia nella mia testa. In altre parole, non immagino una New York fiabesca, dove i sogni si avverano e trovo l’amore della mia vita mentre passeggio per Central Park. No, immagino le strade strapiene di gente e turisti e senzatetto accampati sui marciapiedi, ratti che sgusciano tra i tombini e nei vicoli bui tra un grattacielo e l’altro. Ricordo il vicoletto dietro un ristorante a China Town dove io e una mia amica ci siamo nascoste a fumare una sigaretta a sedici anni, con le aragoste che ci scrutavano dall’acquario del ristorante e i passanti che non si sprecavano neanche a girarsi per guardarci, ma continuavano per la loro strada perchè avevano di meglio da fare. Penso a quanto sia difficile fermare un taxi e a quanto costi la vita lì, ma penso anche ai ristorantini take-away aperti tutta la notte; credo che New York sia uno dei pochi posti in cui puoi ordinare thailandese alle 4 del mattino. Penso alle corse sul ponte di Brooklyn in mezzo ai fumi delle auto. Penso a tutti i difetti di questa città, ma penso che sia perfetta così. E’ come una ragazza problematica, con tante fisse e tanti difetti, e nonostante questo c’è un ragazzo che la ama alla follia per tutto ciò che è.
Penso a New York ogni giorno. A ciò che rappresenta per me, a come vorrei viverci, e quale sarebbe il costo (non solo economico) del trasferirmi lì. Non dico che voglio invecchiare in quella città, ma voglio avere l’esperienza e la possibilità di dire: io ce l’ho fatta. Ho vissuto nella giungla di asfalto, ho camminato per quelle strade, sotto i grattacieli, ho guardato dalla finestra le migliaia di luci, ho esplorato fino a trovare le librerie e i negozi di dischi e le boutique più nascosti e sconosciuti. Voglio poter dire che l’ho fatto. Voglio sentire la calamita che mi lega a questa città. Voglio costruire il mio futuro lì, per poi arrivare a un punto dove posso permettermi di andare ovunque.
Dopotutto, come diceva un saggio (o Jay-Z), “Since I made it here, I can make it anywhere.”
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helpfuldeathgod · 7 years ago
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I got inspired by @cheripi​‘s shipping chart and wanted to make my own xP Can you figure out my type? lol (List under Read More)
A hint: You’re probably right lmao The big ones are on there twice, it’s on purpose. [Transparent Template]
Asgore, Linebeck, Byrne, Sanji, Brook, Mihawk Rachnera, Sidon, Ganondorf, Bowser, Jaal, Thane Siegfried, Raphael, Rock Lee, Kakashi, Orochimaru, Kakuzu, Geralt, Garrus Gaara, All Might Kisuke Urahara, Fatgum Sorin Markov, Xul, Greedling, Jean Havoc, Genos, Shouta Aizawa, Alisteir Theirin, Anders Jace Beleren, Genn Greymane, Isiem, Mercy, Cullen Rutherford, The Iron Bull Alister Azimuth, Artanis, Reinhardt, Stranger, Nuada, Abe Sapien
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giuseppe-veneziano · 6 years ago
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Gli F4 pronti per l’inaugurazione della Fiera “GrandArt” isieme ai galleristi Silvia e Ettore Guastalla. #f4painters #giuseppeveneziano #studioguastalla #studioguastalla_arte #grandart https://www.instagram.com/p/Bp61i4UB-Ol/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1ujgvxcx5xic4
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dragonbookhoard · 7 years ago
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Nightblade
Author: Liane Merciel
Series: Pathfinder Tales
Publisher: Paizo Publishing, LLC
Rating:
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Goodreads Summary:
Raised as a wizard-priest in the church of the dark god Zon-Kuthon, Isiem escaped his sadistic masters and became a rebel, leaving behind everything he knew in order to follow his conscience. Now, his unique heritage makes him perfect for a dangerous mission into an ancient dungeon said to hold a magical weapon capable of slaying demons and devils by the thousands and freeing the world of their fiendish taint. Accompanied by companions ranging from a righteous paladin to mercantile mercenaries, Isiem will lead the expedition back into shadowed lands that are all too familiar. And what the adventurers find at the dungeon’s heart will change them all forever.
My thoughts:
Nightblade is the second Pathfinder Tales novel by Liane Merciel and easily my favorite of hers.  It’s a sequel to Nightglass (my review), but I don’t think it would hurt too terribly to skip the first book.  Unlike the first book, this one feels like it has a more defined goal throughout.  Like Nightglass, it has gorgeous description (well, sometimes disturbing - let’s just say “amazingly well-written” descriptions) and the action flows well.
This time, it feels like all the characters are far more fleshed out (though, to be fair, we spend more time with them in this book).  I must say, I have literally gone back after finishing this one to reread scenes with Ascaros - I absolutely love his biting wit, sarcasm, and generally assholery.  My second favorite was Teglias and his humor.
My only complaints - and they are minor - were that it ended with a slight feeling of things not being fully resolved, and that the brief hints of romance felt mostly forced and unnecessary.  On the first point, it is entirely possibly that we haven’t seen the last of Isiem (and hopefully Ascaros, too), so those loose ends might be purposeful to that end.  As far as the “romance”, I only remember it mentioned in passing maybe three times, so it’s not anything distracting, it just felt vaguely like a dropped subplot.  These were literally my only two “issues”, and I don’t even feel they were enough to really be labeled as such, but I lack a better word.
If you want a fun dungeon crawl style story, this is it.  I fully intend to reread it myself.  In fact, my first thought upon finishing it was, quite literally, “I wanna read it again!”
Where to buy: Paizo, Barnes & Noble, Amazon (I recommend getting it directly from Paizo)
Things I like:
Ascaros, Ena, Teglias
A fun dungeon crawl
Amazing, disturbing descriptions
Things I didn’t like:
Feels a bit like nothing is resolved (sort of)
The hint of romance was odd, felt like a dropped plot thread
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veggiechannel · 7 years ago
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Questa ricetta è emblematica del lavoro di ricerca spirituale e artistico che Giorgia Diamanti compie in diversi ambiti. La cucina vegana isieme alla fotografia le permettono di esprimere colori, forme e sensazioni di grande originalità. Scopri la sua prima ricetta su Veggie Channel.
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gazzettadimodena · 7 years ago
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Il britannico 'The Sun' ha fatto sapere che Geri, Emma, Victoria, Mel C e Mel B potrebbero tornare isieme nel 2018. Secondo il tabloid sarebbe... http://ift.tt/2ABdyss
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eventicatanzaro-blog · 7 years ago
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BabyHalloween al Pub
http://eventicatanzaro.it/event/babyhalloween-al-pub/
La notte delle streghe è tornata! Festeggiamo isieme ai bambini al Pub..con menu dedicato: 1Panino Burgher 1Patatina 1Succo o Coca TUTTO A 6 EURO!! ………in piu durante la serata giochi in sala, e proiezione dvd cartoon horror! Prenota!
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gonikayoga · 7 years ago
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Ci ritroviamo per concludere l’anno con una cena isieme al ristorante Capalla di Giustenice specializzato in farinata. RITROVO domenica 2 Luglio alle ore 19.00 presso il parcheggio dell'ex campo sportivo di Pietra Ligure per salire con poche automobili. Chi aderisce lo conferma subito (specificando il numero totale se viene con familiari) in modo da poter prenotare.
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