#io sono basita
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Certe boiate pantagrueliche che sparano certuni nel merito della salute altrui non si possono giustificare solo perché costoro non sono medici o professionisti sanitari. Oggi l’ultima “per partire non potresti prendere un farmaco che ti dà più energia?” detto da una persona over 40, che ha la media del 30 e lode e che tutto sommato si può definire a ragione anche un tipo perspicace, certo però in ambiti molto circoscritti. “Sì, du’ strisce de coca”, bisognerebbe risponderle con un po’ di fare demistificatorio e beffardo di cui purtroppo sono nata priva – o che comunque non ho il fegato per mettere in atto.
#Ragazzi i farmaci che danno più energia#io sono basita#forse questa persona proviene da altre ere o altre dimensioni perché non è nemmeno la sua prima sparata#parlasi di tizia che si è tenuta un principio di ascesso per mesi tentennando all’idea di fare anche solo una settimana di voltaren#non è una novax è proprio una cavernicola. dimostrazione che i 30 e lode da soli attestano il vuoto siderale!#Le mani mi prudono e mannaggia a me che vuoto il sacco su come mi sento con queste teste gloriose
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oggi pomeriggio al bar aziendale. io e lui. gli dico esplicitamente che stasera una mia amica mi voleva portare in un locale in cui non sono mai stata, gli chiedo se lui lo conosce. lui mi dice che non gli piace e che non hanno bella musica, ma di dirgli lunedì se mi sono divertita. stasera vado in suddetto locale per raggiungere la mia amica e chi c’è di fianco a lei. esattamente. lui.
cosa succede? assolutamente niente perché: ci fissiamo intensamente per 10 minuti e poi lui, semplicemente, se ne va. senza salutare. ciao tschussi.
???????????????????????????
#io basita non capisco#ma perché è venuto in the first place se doveva andarsene dopo 10 minuti che sono arrivata#cioè siamo tutti d’accordo che è venuto perché gli ho detto che c’ero no?#UOMINI [derogatory]
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ieri sera per caso ho trovato questo paio di jeans; fino a tipo tre mesi fa non mi si chiudevano, a meno che non tirassi indietro la pancia fino a farmi male (in realtà se facevo così non si chiudeva la lampo ma solo il bottone)
presa un po’ dallo sconforto della vita ho pensato “vabbè, stasera sono già triste quindi se devo esserlo, lo faccio bene” e li ho provati
al contrario di come pensassi: sorpresa, mi sono entrati e si sono chiusi senza problemi
la cosa mi ha lasciata un po’ basita, lo sono ancora adesso in realtà, perché per quanto io possa aver perso qualche chilo in realtà non è cambiato di molto il mio corpo, anzi io non vedo alcuna differenza
in ogni caso nonostante mi si chiudano e mi stiano abbastanza bene, non sono ancora pronta a tenerli per uscire, sono ancora leggermente stretti e scomodi, quindi resto nella speranza che per settembre riuscirò a metterli quotidianamente :)
#me#testa#piccolo bonus: i pantaloni sono di bershka#in quel negozio non trovo mai pantaloni che mi stiano
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Posso dirvi che sono sconvolta ..mi stavo vedendo con un tipo, parlo al passato perché ormai non voglio neanche vederlo in foto.
Tengo a precisare che non è un periodo in cui voglio una storia seria, non è un periodo adatto , ma comunque si inizia a uscire con uno e non sai dove ti può portare la cosa.
Usciamo, cena ,lui molto carino interessato un bel parlare un bel tipo interessante.
Uscita 1 2 3 ..andiamo a letto, molto coinvolgente, sono stata bene . Voglia di vederci di passare ore assieme a letto e parlare, Poi .... Una domanda ...lui Gola Profonda ? Io : il film ? ...Lui : No, la sai fare ? Io : scusa ? ...
Comunque lasciamo stare, ma la cosa è diventata un ossessione.
Questa mattina ci vediamo per fare colazione lui mi dice : Per me che tu sappia farlo è molto importante e una cosa a cui tengo.
Non ho neanche risposto e sono andata via .
Ma solo io trovo casi umani😄è normale quello che ha fatto ? Rispondete voi maschietti, è una cosa così importante ...
Basita allibita ...
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Ho deciso di parlare di Ang Mutya Ng Sezione E anche se la serie è ancora in corso e molte cose possono cambiare. Ma avevo bisogno di buttar giù qualche parola.
Premessa:
Essendo una serie adolescenziale, ci sono tutti gli elementi tipici del genere: primi amori, amicizie, litigi, drammi scolastici… tutto materiale che mi rende terribilmente nostalgica.
Ma ahimè—o per fortuna—quegli anni sono ormai lontani, e il mio sguardo su certe dinamiche è inevitabilmente "fuori tempo". Oggi, se un ragazzo mi trattasse di merda senza un motivo valido, lo catalogherei come un idiota immaturo e non gli dedicherei né tempo né cuore. Ma a 15 anni, con gli ormoni a mille, tutto prende un'alta piega.
Detto questo, la serie mi piace parecchio.
Cosa funziona:
La protagonista è sicuramente il personaggio più affascinante. Il suo carattere e la sua personalità mi intrigano, così come il mistero che la circonda. È stata espulsa dalla sua vecchia scuola per aver accoltellato un compagno—a dir poco un'accusa pesante—ma il suo modo di essere non sembra affatto quello di una persona capace di un gesto del genere.
Inoltre, nella seconda puntata, quando viene colpita in faccia, ha una reazione isterica che lascia intendere un passato traumatico, forse legato ad abusi. Questo dettaglio aggiunge profondità al suo personaggio. Mi piace anche come si inserisce in una classe composta solo da ragazzi e come, gradualmente, riesca a conquistare la loro simpatia e a stringere amicizie. È solare, socievole, divertente, di buon cuore… insomma, impossibile non tifare per lei.
Anche Yuri è un personaggio interessante, soprattutto perché ha un suo spazio e un background che lo rendono più sfaccettato. Mi incuriosisce, inoltre, la dinamica tra Jay Jay e il suo cugino Aries: c'è una tensione evidente, ma il motivo rimane oscuro.
Infine, la sottotrama della rivalità tra Aries e Keifer, scatenata dal fatto che Aries gli ha "rubato" la ragazza, aggiunge quel giusto tocco di dramma che tiene viva l'attenzione.
E allora, qual è il problema?
Kaiser.
Capisco che sia ferito e deluso, ma il modo in cui tratta Jay Jay è semplicemente inaccettabile. Farla soffrire solo perché è la cugina di Aries? Seriamente? Cosa siamo, nel Medioevo? Le colpe dei cugini devono ricadere sulle cugine? Vendetta per osmosi??!
E qui arriviamo a uno dei momenti più surreali della serie. La classe cerca di far sentire Jay Jay indesiderata lanciandole palline di carta e spalmando colla sulla sua sedia. Ora, scusate, ma se questa ha accoltellato qualcuno nella sua vecchia scuola, forse non è il caso di provocarla?
E poi c'è il piano geniale di Keifer, che merita una menzione speciale.
Keifer, con lo sguardo serio e convinto, annuncia a Yuri la sua strategia infallibile: farà innamorare Jay Jay per poi spezzarle il cuore. #CringeAnni90.
Secondo lui, questo servirà a raggiungere due obiettivi:
Costringerla a lasciare la classe, perché evidentemente un cuore spezzato è la cosa peggiore delle palline di carta.
Far soffrire Aries, perché, a quanto pare, vedere una parente soffrire per amore è un tormento inimmaginabile.
E mentre io ero lì, basita di fronte a questa brillante strategia, ecco che Yuri—che credevo il più maturo del gruppo—risponde con serietà e convinzione: "Sì. Può funzionare."
Senza parole.
Il problema principale:
Keifer non è un personaggio complesso. È infantile, vendicativo, gode nel tormentare Jay Jay: le fa gli sgambetti, le tira pallonate in faccia rompendole il naso, le urla addosso, la obbliga a pulire la classe.
Ora, voci di corridoio dicono che in realtà sia innamorato di Jay Jay e che questi atteggiamenti derivano dal suo essere un cattivo ragazzo incapace di esprimere i sentimenti. Ok, capisco il concetto. Ma il risultato è che la sua caratterizzazione sembra più un festival di red flag che un protagonista romantico.
Ed è proprio questo che mi disturba nella loro "storia d'amore": è costruito sul nulla. Perché dovrebbero essere attratti l'uno dall'altro? Per cinque episodi si sono insultati una vicenda. Non hanno mai avuto momenti di complicità, conversazioni profonde o connessioni reali.
Quello che vediamo è una relazione basata solo su attrazione fisica, sguardi languidi e frasi da cioccolatino. Prima Keifer la tratta malissimo, poi la fissa intensamente e sussurra parole dolci. Boh.
E nel frattempo, sullo sfondo, c'è Yuri che—ok, non sar�� il miglior partito dell'anno—ma almeno una conversazione decente con Jay Jay l'ha avuta. Se devo sorbirmi altre scene di Keifer che alterna bullismo e poesie da Baci Perugina, giuro che potrei non farcela.
Conclusione:
A oggi, Keifer mi sembra la grande bandiera rossa della serie. E se questa relazione continuerà a sviluppare questi binari, soffrirò nel vederlo venduto come l' interesse amoroso principale.
Ma la speranza è l'ultima a morire. La serie è ancora in corso e chissà, magari riuscirà a ribaltare tutto. Io ci spero ancora.
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io sono basita dalla palese mancanza di correttezza nella gestione del rinvio della partita
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Io sono basita.
Ma come si può difendere una proposta e un provvedimento demenziale come quello del taxi gratis per chi si ubriaca in discoteca con 'Se tornano a casa in taxi non provocano incidenti'?
Ma porca miseria!
Le mie tasse per pagare le corse di ragazzini ubriachi?
La soluzione è questa?
Ma che cazzo di società è?
Barbara
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Giornata dai toni alti , dal nervoso allo stomaco.
Rimango basita davanti alcuni comportamenti di persone che pensano io sia totalmente ingenua o stupida non so. Ma ciò che mi fa sorridere è che io sono semplicemente seduta ed osservo. E non mi sfugge mai nulla . Mai . L'intuito, il mio , è sempre un passo avanti , sarà l'età.
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Quando non chiedi tanto ma un dannato messaggio per far sapere se va tutto bene. Invece no, dimenticanza totale dell’esistenza. Sono a posto, non si domandano niente e poi si lamentano se non scrivi.
Io rimango sempre più basita
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Domenica 14 Maggio 2023.
Festa della mamma.
E siccome la mia signora madre, sempre chic e assolutamente perfetta,adora i luoghi cool,ti pare che non la porto fuori a bere qualcosa di buono?
Sono in fissa con le scarpe a punta... esco un po' più glamour del solito,lei mi osserva e mi chiede quando smetterò di sembrare scappata da casa! (?・・)σ
Io,basita.
Eppure,se fossi diversa,lei non potrebbe sentirsi perfetta. 😝
Mia Signora,una delle saghe più pallose della storia del cinema, mi ha insegnato una grande verità: tutti possono essere un sole o un cielo nuvoloso,ma nessuno può fermare un' eclisse.
Ed io sono proprio questo. Un'eclisse.
#grazieTwilight
#evvivame
#byronnightisback
#byronnightwashere
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Ma è possibile che mentre sono al bar a bermi un caffè ci sia la polizia a chiedere i documenti? Ma io basita
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THANK YOU AND GOODNIGHT
A me m’ha sempre colpito questa faccenda dei quadri finali.
Perché inevitabilmente, quando una serie finisce, ripensi all’inizio e ti rendi conto degli anni trascorsi (tanti o pochi a seconda della benevolenza del network), delle cose che hai fatto e di quelle che sono accadute nel frattempo. E mentre la serie andava per la sua strada, con tutte le tappe della propria vita ben scandite come tacchette su un righello — episodio pilota, prima stagione, notizia del rinnovo, produzione della stagione successiva e via dicendo fino all’epilogo, morte naturale o violenta che sia — tu pure andavi per la tua, ma altro che linea retta, altro che righello: per citare Ennio Flaiano, per te la linea più breve tra due punti è stata l’arabesco.
Così, nei sei anni che separano la Midge Maisel che invade ubriaca il palco del Gaslight e la Midge Maisel che — ‘sto giro sobria — si appropria degli ultimi quattro minuti del Gordon Ford Show, io ho iniziato la pratica forense, sono diventata avvocato, mi sono iscritta e poi cancellata dall’albo, nonna se ne è andata, ho cambiato tanti lavori (certo, uno era uno stage di nove ore al giorno per cinque giorni a settimana a cinquecento euro lordi che la Regione chiamava “tirocinio” perché “servitù della gleba” pareva brutto), sono stata trascinata a battesimi e cerimonie religiose contro la mia volontà, stranamente non ho preso il coronavirus, ho pubblicato due romanzi, ho avuto crisi esistenziali, ho detto addio al mio adorato micio, Floppy, mi sono devastata l’anima coi concorsi pubblici, ho fatto tanti passi avanti e altrettanti indietro, molto più spesso ho girato in tondo.
Ecco, forse non sono mai solo serie: piuttosto, capsule del tempo che racchiudono, nel periodo che delimitano, parte dell’esistenza di una persona.
E il fatto che The Marvelous Mrs. Maisel sia la storia di una ragazza che, dopo una batosta improvvisa, cerca di trovare la sua strada, rende forse la connessione tra spettatore e personaggio ancora più evidente, e più solida.
Che in effetti, se non la serie in sé — che a parte i rallentamenti dovuti al Covid è andata dritta per dritta — quanto meno è stato il personaggio di Midge ad avere i suoi begli arabeschi, il cui bandolo solo in apparenza è stato districato nel series finale (ma gli arabeschi hanno i bandoli? Probabilmente no, ma poi mi salterebbe tutta la metafora e allora famo finta che ce l’hanno).
Perché se finalmente la vediamo sfondare come comica, il meritato coronamento di anni di sforzi, la sua vita privata è più ingarbugliata che mai. Anzi, più che ingarbugliata: tragica. Durante tutta la stagione i numerosi flashforward ci hanno dato un assaggio del tetro futuro che l’aspetta: un rapporto inesistente con i figli nel migliore dei casi, conflittuale nel peggiore; una collezione di matrimoni falliti; un ex marito (a cui è sempre rimasta affezionata) in galera, i genitori ormai trapassati e remoti — ma vabbè, erano anziani, ci sta — e Lenny Bruce pure (ma lui per un’overdose, e ci sta un tantino meno). E quel che è peggio, perché alla fine sticazzi di figli e mariti, è stato vedere le condizioni in cui versava l’amicizia con Susie e scoprirla — l’amicizia, eh, non Susie — più estinta di un dodo.
Diciamo che la netta virata sul tragico della quinta e ultima stagione della serie mi ha lasciata un po’ F4 basita. Non che nelle stagioni precedenti non ci siano mai state situazioni — se non proprio tragiche — quantomeno drammatiche (sopratutto nell’accezione narrativa del termine): dall’incidente scatenante (il tradimento di Joel e il conseguente divorzio) alla difficile relazione con i genitori, che né approvavano né comprendevano la sua carriera di comica e ancor meno le istanze di indipendenza (morale ed economica) che essa implicava, passando per tutte le difficoltà e gli ostacoli che Midge ha dovuto affrontare e superare in quanto novellina e in quanto donna, e tutte le varie ed eventuali che stanno nel mezzo. Semplicemente, tutte le situazioni infauste e le difficoltà delle precedenti stagioni erano nel presente, e pertanto non destavano particolari preoccupazioni perché chiunque si sarebbe aspettato che per la fine della serie — io la scena finale me l’ero immaginata con tremila persone ad applaudire Midge al Carnagie Hall, ovviamente con Abe e Rose in prima fila — sarebbero rimaste nel passato. La quinta stagione, invece, ci ha tenuto a dirci che il futuro sarebbe stato meno idilliaco di così. Certo, i problemi di un tempo si sono risolti e al loro posto ne sono arrivati di nuovi, d’altronde così è la vita, ma era necessario farcelo sapere? Era davvero necessario mostrarci Midge a settant’anni suonati vacillare all’idea di avere un martedì libero in un calendario di impegni di lavoro altrimenti fittissimo, perché oltre alla carriera — e a Susie, con la quale per fortuna si è riappacificata ma che però adesso vive in un diverso continente — non ha nient’altro?
Lei stessa — nel suo monologo finale in quegli ultimi gloriosi quattro minuti del Gordon Ford Show — con una certa lucidità arriva a intuire una possibilità di futuro che noi, in effetti, sappiamo essersi avverata: dubita, per esempio, che una relazione stabile sia scritta nel suo destino, e crede che sia inevitabile che i figli la odieranno da grande (e se per le relazioni, vabbè, amen, la questione dei figli è già più delicata anche solo perché saranno loro a scegliere la casa di riposo).
Badate, la mia in realtà non è proprio una lamentela, perché in effetti queste note agrodolci — più agre che dolci — del finale (e di tutta la quinta stagione) mi sono piaciute, è più una riflessione del tenore: già che la vita è miseria e poi si muore, è chiedere troppo che mi venga concessa l’illusione che a Midge Maisel sia andato tutto bene, che sia riuscita ad avere tutto senza dover rinunciare a niente? No? E vabbè.
Ciononostante, l’episodio è finale è stato tutto quello che speravo che fosse, cioè un degno tributo. Il monologo stesso, sia nel ripercorrere gli eventi salienti della carriera ancora in fieri di Midge, sia nello spronare le donne a credere in quello che fanno e a prendersi quello che gli spetta, invitandole a lavorare per far accadere le cose anziché attendere passivamente che accadano da sole, è un po’ il testamento morale del personaggio.
E a proposito di questo, già solo la scena in cui Midge vede il microfono, la telecamera inizia e girare e tutto si fa silenzioso, con lei che avverte Susie che sta per fare un ultimo folle gesto e Susie che è pronta ad affondare con tutta la nave, ecco, già solo questa scena ha fatto passare in secondo piano qualsiasi remora o perplessità io possa avere mai avuto.
E poi c’è stata la consacrazione, con la menzione esplicita del titolo della serie. Non sempre accade, e quando accade è qualcosa di grosso, un vero e proprio cambio di paradigma: tipo Rick Grimes che nella quinta stagione (sarà una cosa delle quinte stagioni, dunno) dice finalmente “We tell ourselves that we are the walking dead”. Così, quando Gordon se ne esce con “May I present the magnificent, the magical… the marvelous Mrs. Maisel” è la chiusura del cerchio. E anche del sipario.
Adesso mi sento un po’ come quegli studenti che — a detta del preside di In viaggio con Pippo, ma lui era evidentemente un mitomane — non hanno idea di cosa fare per non sprecare l’estate ora che la scuola è finita. Solo che il mio problema non è con l’estate mai coi venerdì, perché dopo una settimana di lavoro tornare a casa e dare il via al weekend con The Marvelous Mrs. Maisel era bello. Più che bello: era giusto. Per carità, di roba da vedere ne ho a carriolate, quindi ai miei venerdì uno scopo glielo ritrovo uguale, però, a prescindere, di signora Maisel ce n’era una.
E allora niente: thank you, Midge, and goodnight.
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Mi sono resa conto quest'estate, che gli uomini / ragazzi, non hanno il coraggio di dichiararsi. Mi sono dovuta dichiarare io perché dopo mille flirt . Volevo sapere se era tanto per. La risposta "sei troppo grande, ne voglio una piu piccola ." io basita perche ci leviamo 5 anni...dico solo suna cosa «era bellissimo abbracciare questa persona»
Piccolo sfogo
#tumblr#tumblr girl#tumbrl#poesia#tumblr boy#artists on tumblr#poesia tumblr#amore#compagnia#pensieri#sfogo personale
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Io sono basita😂
MA PERCHÉ AHAHHAHAHA
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The Lost Tomb 2: Explore With The Note
"Voleva che venisse scoperto tutto e allo stesso tempo che rimanesse un segreto per sempre." [CIT]
Il sottotitolo non è casuale. non lo è mai
Ancor più se si parla di Lost Tomb, patria dei giri a vuoto, di cose inspiegabili e di informazioni inutili, abitata da gente perlopiù bipolare e con gravissimi problemi di comunicazione.
Ok, lo ammetto. Non avrei dovuto vedere questa stagione subito dopo l'altra: di solito lascio mantecare per un annetto prima di ributtarmi su una storia. La saga di High and Low l'ho finita in più di 5 anni, per dire.
Tuttavia, un po' gli spoiler, un po' i libri che sto leggendo e soprattutto la consapevolezza che con le serie siamo all'inizio e ancora manca un bel po', ho deciso di andare avanti un pelino.
A proposito del libro: non è il momento di parlarne qui ma una cosa la voglio dire. Io pensavo che Martin, l'autore di Game Of Thrones fosse un maledetto che gode nel farci soffrire non finendo mai quei benedetti libri. Ma Xu Lei, l'autore di Lost Tomb è addirittura ad un livello superiore. In confronto Martin è un novellino.
Xu Lei infatti, ha scritto libri - come Mystic Nine - ma non ha mai finito (e mai lo finirà se me lo chiedi) facendo lo sceneggiatore per la serie e concludendo la storia su pellicola. La sua libreria è composta dalla storia principale di Lost Tomb e poi ci sono un infinità di storielle, pezzi, on-shot, sparsi ed incompleti che giacciono lì... tu inizi a leggere una storia, una ventina di capitoli e poi stop. Non c'è altro. La narrazione si chiude e non saprai mai cosa accadrà.
Perché d'altronde questo è Lost Tomb e sia mai che chiarezza, ordine e linearità siano presenti!
Ma lo si ama anche per questo.
Tornando alla stagione in esame, per certi versi è andata meglio delle precedenti. Per altri versi invece, è stata agghiacciante.
Dunque, la prima cose che voglio dire è che la trama ha un senso e le cose vengono spiegate.
E lo so che per molti di voi questa è la base per qualsiasi cosa. Ma chi segue questo capolavoro ed è arrivato come me al 4° prodotto visto ormai, conosce l'architettura fatiscente e approssimativa delle stagioni passate. I buchi di trama, personaggi che compaiono e scompaiono a seconda dell'esigenza, cose e eventi che accadono senza un perché...il solito insomma. Senza contare i tagli delle scene, il montaggio strano, le musiche fuori contesto...
In questa stagione invece, tutto prosegue con una linearità sconcertante. Sono pochissimi gli eventi inspiegabili - per lo più nel finale - e la narrazione è abbastanza fluida e chiara. Si capisce perché si fanno le cose e cosa vogliono certe persone. Sono rimasta basita da tale "ordine e disciplina."
Certo, rimangono i molti misteri (per citare @lisia81: risolvi un enigma e te ne spuntano fuori altri tre) ma nel complesso, sono sbalordita da come io sia riuscita a seguire le vicende di questa avventura senza mai perdermi o alzare bandiera banca scoraggiata.
C'è da dire che la serie non parte benissimo. Già alla prima puntata sorgono i primi problemi quando mi accorgo che c'è qualcosa che non va. Tolto il re-cast di mezzo cast che ti costringe a giocare a "indovina chi".
La stagione sembra iniziare non dalla fine della stagione precedente...ma da prima ancora. Tipo dalla 35° puntata su 40 in tutto. In pratica, stavo vedendo il finale della seconda stagione ma girata in modo diverso. E qui, Signori, mi si sono spalancate le porte dei Cieli:
Hanno cancellato gli ultimi episodi della stagione e li hanno rigirati in un modo completamente diverso, con una storia diversa, eventi diversi e attori diversi.
Ragazzi, questa è avanguardia altissima. Ma dove la trovate un altra serie che se ne sbatte così platealmente di quanto già fatto e modifica la storia dove e come cazzo gli pare?!! Torna indietro, va avanti...fa come cazzo vuole.
Tralasciando questo momento di arte pura, la serie come ho scritto, trova alla fine una sua linearità e prosegue senza grossi problemi fino alla fine.
Anzi, faccio la caga cazzi e mi lamento di questo fatto: è vero che le stagioni precedenti sembravano fatte da scimmie sbronze e strabiche...ma almeno erano divertenti! Le risate che mi sono fatta per tutte le cose inspiegabili e fatte male non me le porterà via nessuno.
Explore with The Note invece, mi toglie tutto il divertimento scegliendo di farmi vedere 24 puntate di stanze oscure, tombe, passaggi nel terreno, altre stanze, corridoi, bare. Con i nostri che vagano per questi luoghi quasi senza mai incontrare roba eclatante. Pochissime scene d'azione e ancor meno di esplorazione della tomba. Siamo semplicemente andati a dritto!
L'unico guizzo ci viene dalla scoperta della squadra archeologica morta malissimo nella stanza del tesoro ed il cui ritrovamento, apre mille parentesi di cui dopo parlerò.
Ma per il resto, ho trovato questa stagione un po' piatta ed a tratti noiosa. Cosa che Lost Tomb non può essere! Tutto gli si può dire a questa serie, tranne che sia noiosa.
Credo che questo possa esser "colpa" anche del punto centrale della vicenda, ossia l'identità dello Zio di Wu Xie ed i sospetti - che poi diventano certezza nel finale - che si scambi di ruolo con l'altro Zio quando nessuno guarda. Se da una parte sono contenta che si sia risolto il mistero dello Zio, dall'altra parte mi domando se inserire questa dinamica del sospetto e della fiducia del lead per lo zio per TUTTI i 24 episodi, sia stata la scelta migliore.
Explore With The Note infatti, sembra concentrarsi troppo su questo, con millemila scene del povero Wu Xie che guarda con sospetto, poi con fiducia, poi di nuovo con sospetto sto benedetto parente, portando il mistero a livelli oceanici.
Anche perché poi, se ci pensi, lo Zio spiega il motivo di questo switch che dura da quasi vent'anni ed ha portato alla follia mezze famiglie, in due righe: nella vecchia spedizione alla tomba sottomarina c'era qualcosa di strano. C'era una talpa. Hanno tentato di farli secchi ma non sapendo chi fosse il nemico, hanno deciso questa linea d'azione per scoprire chi fosse e perché. Punto.
Interessante come QUESTO MISTERO CHE DURA DA 3 STAGIONI sia stato spiegato in 3 righe di sceneggiatura. Grazie Lost Tomb.
E visto che abbiamo toccato l'argomento "vecchia spedizione" nella tomba sottomarina, poiché conosco gli spoiler non dirò molto, se non che Wu Xie, anima pia, NON HA DETTO NE ALLO ZIO NE A POKER FACE NE A XIA YUCHEN del ritrovamento.
E che li hai scoperti a fare?!!
Cioè, trovi un gruppo di persone che dovevano essere presumibilmente scomparsi in mare, nel mezzo di una montagna a ottomila km da dove dovrebbero essere. Un gruppo che metà dei tuoi conoscenti cerca disperatamente. Un gruppo di cui faceva parte anche tuo zio e... niente. Stanno là. A prendere il sole.
Ma Cristo di D...!!
La cosa meravigliosa è che dopo questo ritrovamento, appare anche Xia Yuchen che litiga con Wu Xie proprio per il coinvolgimento dello Zio su questa faccenda. Ed accanto a loro stanno sti cadaveri. Io boh. Senza parole.
Non commenterò poi il fatto che Xia Yuchen abbia convenientemente trovato Wu Xie e suo Zio girando a caso per una tomba millenaria e sapendo benissimo dove, quando e come incontrarli.
Xia Yuchen arriva dove deve arrivare, bello come il sole, vestito come un modello, scortato da persone armate come un esercito d'occupazione, fa le sue cose...e se ne va.
Amen.
Ed ora, svisceriamo il vero grosso motivo del perché questa stagione sia stata per me agghiacciante: Wu Xie, Poker Face, La Bromance e la Love Story. Più Ning che fa contorno.
Partiamo proprio da lei: Ning. Nella passata serie l'avevo trovata insopportabile. In questa invece, almeno per gran parte della storia, mi sono trovata a doverla rivalutarla. Acquisisce finalmente un suo spessore e personalità, mostrando chiaramente il suo conflitto tra la fedeltà verso il "padre" e la consapevolezza di non star facendo esattamente la cosa giusta.
Peccato che, appena Cox si presenta in scena, torni ad essere un burattino senza anima. Senza idee, atti di ribellione, conflitti...niente. C'è la scena dove suo padre lascia finalmente questa valle di lacrime e lei sta lì che se lo guarda. Non è che so...prova a salvarlo, gli urla dietro, spinge Wu Xie nel portale, caga per terra... qualsiasi cosa! Sta lì, immobile.
Chiariamoci, lo spettatore sa perché lei è così sottomessa al "padre" e pronta anche a morire per lui. Ma arrivata a questo punto, mi aspettavo un minimo d'evoluzione emotiva. Anche perché, i complimenti di cui sopra, che glieli ho fatti a fare allora?!
Ancor peggio della Signorina, sono i due lead. Presi singolarmente ed in coppia.
Molti commentano la caratterizzazione e la recitazione dei due, facendo paragoni e confronti con il libro, cosa che io vorrei invece evitare. Non credo che per comprendere appieno un personaggio ci sia bisogno di aver letto anche il libro. Semmai il raffronto lo puoi fare per come sono resi i personaggi nelle stagioni precedenti.
Certo, questo è Lost Tomb che aumenta la difficoltà cambiando gli attori principali ogni stagione, con il risultato che in tre prodotti tu hai tre interpreti diversi che ovviamente rappresenteranno i loro ruoli, tutti in un modo diverso.
Solo che questa volta, per dirla male, si è pisciato fuori dal vaso.
L'attore di Wu Xie sembra una ragazzetta adolescente incapace di trattenere le sue emozioni con pochissimo autocontrollo e ancor meno sicurezza in se stesso. Litiga con Fatty per via della sua collaborazione nascosta con Cox mentre sottobanco collabora con Ning, portando il bipolarismo dunque a livelli estremi. Ma il bipolarismo è una caratteristica della famiglia Wu in generale.
E' la recitazione che proprio non mi è piaciuta. A tratti esagerata, isterica. Ovviamente c'è da tenere in considerazione tutte le vicende del personaggio e quello che emotivamente sta passando. Ma dopo 4 tombe (5 con questa) e aver visto le peggio cose, considerando anche la caratterizzazione dell'altro Wu Xie nella stagione precedente, ho trovato la sua resa troppo emotiva.
Peggio ancora Poker Face. Lo sapevo che dovevo tener di conto quel raro sorriso delle stagioni precedenti perché mi sarebbe dovuto bastare per un bel po'.
qui, quando Poker Face aveva ancora espressioni.
Il suo interprete infatti, ha deciso di rendere il suo personaggio il meno espressivo possibile. Con il risultato che ogni volta che lo inquadravano, mi pareva di guadare il Ken della mia vecchia Barbie:
Ora, i personaggi misteriosi, poco loquaci, inclini a stare nell'ombra, sono difficili da rendere poiché devono mostrare tutte la sfumature di chi sono, facendoli conoscere al pubblico, tramite sguardi, espressioni, movenze.
Maestro in tal senso, è il Lan Zhan di The Untamed, interpretato da un magistrale Yibo che è riuscito a caratterizzare e farsi capire dicendo in tutto 4 battute nell'arco di più di 40 episodi. La sua espressione diceva tutto: rabbia, tristezza, angoscia, serenità, preoccupazione....
Poker Face è un personaggio per certi versi simile, pur avendo " perso l'uso della parola" per motivi e storia diversi.
Per questo, pur comprendendone la difficoltà, trovo piattissima e vuota l'interpretazione di questo personaggio in questa stagione: rega' a me sembrava un robottino. Non aveva espressioni.
Tanto più che non si registra proprio la sua presenza. C'è o non c'è è uguale. Nelle stagioni precedenti, anche se Poker Face non parlava, ne percepivi la presenza accanto ai personaggi. Invece in questa stagione, nonostante se ne sia stato parecchio per i fatti suoi, quando c'era, non ne ho mai percepito la presenza. Mancava proprio di carisma e personalità.
E cosa succede quando questi due sono assieme? niente.
Se c'era una cosa in cui Lost Tomb era davvero bravo, era la bromance e la chimica tra i ragazzi del Triangolo di ferro: i loro battibecchi, le dinamiche interne al trio e al duo WuXie&Pokerface erano fantastiche da vedere e ti divertivano tantissimo. Senza parlare della plateale lovestory tra quest'ultimi, rei di aver avuto una chimica spettacolare che manco i BL thailandesi avrebbero potuto sperare di avere.
d'altronde se 2/3 delle fanficion che girano su internet sono storie porno tra sti due, un motivo ci sarà.
Qui invece, tutto sparito. C'è amicizia tra i tre - soprattutto tra Wu Xie e Fatty - ma manca quell'intesa che li facevano quasi sembrare una cosa sola.
E' quindi stato per me angosciante vedere questa dinamica andare a Signorine e Buonasera, rimpiangendo i giorni in cui Wu Xie e Poker Face si guardavano con gli occhi a cuore circondati dai cadaveri, sembrando pronti ad andare a copulare dietro ad una bara.
Anche perché era una delle poche cose buone della serie. Per dire.
(riprendiamoci con Sua Maestà Xie Yuchen e la sua figaggine)
E ancor più angosciante è stato il finale: uno dei più insoddisfacenti mai realizzati, sotto tutti i punti di vista.
Dal punto di vista emotivo l'ho trovato terribile: Poker Face arriva da Wu Xie, lo guarda - sempre con la stessa espressione vuota - gli dice:-"Addio" ed entra nel portale. Con Wu Xie che trattenuto da Fatty, alza la manina verso il portone, con sul volto un espressione che non saprei bene come definire. Scioccata? Spaventata? Triste?
Questa scena sarebbe stata magnifica emozionalmente parlando se 1) la recitazione fosse stata migliore 2) avessero approfondito la relazione tra Wu Xie e Poker Face durante l'arco della stagione e 3) ci fosse stata un po' più d'intensità. Se ci fossero stati gli attori dell'altra stagione con la loro chimica, questa scena mi avrebbe strappato l'anima ed il cuore. Avrei pianto per giorni.
Dal punto di vista logico anche, non si è capito cosa sia successo. Perché il portone si è aperto due volte? Perché Poker Face è andato dentro? ok, lo so perché ma darci un indizio? perché il proprietario della Tomba si è svegliato proprio in quel momento? cioè, sto stronzo dorme da secoli. Poi arrivano i nostri e si sveglia?! Così, de botto! e poi, perché sto tizio sembrava uscito da Final Fantasy?
E ancora, perché Cox voleva Wu Xie? nella serie mi è sembrato di capire che Cox volesse il corpo del Lead. Gli fa tutto un discorso su quanto sia giovane, intelligente e con il sangue meglio dell' Autan quindi ho interpretato che volesse fare uno switch tra loro due. Però appunto, è una mia interpretazione.
Che mi auguro che sia sbagliata perché se è questo il motivo di tutto sto giro per la Cina, mi domando perché Cox non abbia preso un giovane random per la via. Voleva Wu Xie per il sangue? Ma per farci cosa? a meno che Cox non pensi di girare per tutta la vita tra le tombe, cosa te ne fai di un sangue che respinge gli insetti?! per passare delle estati sereno senza i pizzichi di zanzara?
La cosa ancor più pazzesca è il modo in cui nel finale, hanno deciso di rivelare le cose:
Come detto sopra, i due Zii spiegano un piano durato vent'anni, un mistero assurdo che ha coinvolto mezza Cina - tra cui il lead - che ha perso 3 stagioni per essere portato in campo, in meno di 3 minuti. Con un mezzo spiegone contornato da qualche flashback.
Idem Cox, che come ogni buon villain, racconta i suoi obiettivi alla fine della sua vita. E siccome sto tizio ha vissuto una luuuuuuunga vita, incrociando anche il cammino dei Mystic Nine, ti aspetteresti almeno dieci minuti di retroscena. E invece sto stronzo, ci fa esposizione - si vede che proviene dalla serie di Mystic Nine, Regina di questa pratica - raccontandoci a grandi linee e rimanendo il più vago possibile su cosa ha fatto e perché. Chiudendo il tutto In meno di 5 minuti.
Dici te: non avranno avuto tempo. Però oh, 3 minuti di puntata di Xie Yunchen che va a parlare con la Nonna Huo del nulla cosmico, quelli sì. Il tempo per quello c'era.
Io vorrei tanto sapere come gli autori di questa serie gestiscono il minutaggio: per alcune cose ci perdono interi episodi. Per altre - le più importanti - le fanno raccontare nel modo più sbrigativo possibile.
Comunque sia, il risultato di questo finale è stato grandemente insufficiente. Aveva tutte le carte in tavola per essere un mezzo capolavoro ma ha preferito afflosciarsi tipo sufflè.
Conclusione: drama che non consiglierei manco al mio peggior nemico, risultando il peggiore della Saga visto fino a mo'. Per una narrazione più lineare paghiamo un prezzo troppo alto che non sono onestamente disposta a spendere. Gli altri erano fatti peggio ma divertivano e mi regalavano anche della bella bromance e love story. Gli do comunque un punto in più per i vari collegamenti con le vecchie stagioni e per aver risolto alcuni dei misteri che ci portavamo appresso da tantissimo.
Voto: 6=
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a parte gli scherzi io sono basita dal modo in cui tanti tifosi della lazio siano arrivati a augurare morte, malattie e violenza fisica a pulisic
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