#inverni
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“C'è una cosa più importante del nostro fiorire: il nostro rifiorire.
Che la notizia circoli tra quei feriti che noi tutti siamo; giunga a quanti hanno provato e sbagliato,
riscatti coloro che si sono perduti nei lunghi corridoi dei loro inverni.”
— Mendonça
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Catherine, Princess of Wales's hats in.........blue
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Il febbraio più caldo dal 1880 passa il testimone a un marzo altrettanto mite
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Inverno nella morsa di Covid e influenza
Il dottor Carlo Alfaro, Dirigente Medico di Pediatria all’ASLnapoli3sud, Consigliere nazionale della #SIMA | #Società #italiana #medicina dell’#Adolescenza, ci mette in guardia contro i virus che circolano in questo inverno, come il covid e l’influenza Quali virus circolano questo inverno? Virus influenzali, Covid e altri virus respiratori responsabili di quadri simil-influenzali (chiamati…
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Preview: X-O Manowar: Resurgence
X-O Manowar: Resurgence preview. Stranded in an alien jungle, Aric must survive while being hunted by the force that once empowered him. #comics #comicbooks
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Ti ho rivista negli occhi degli sconosciuti
e ballavi sfocata tra tutte le luci.
Io parlo una lingua che tu non capivi
me ne inventerò una se poi
mi porterà da te.
Prendo tutto a pugni ancora un po'
Lascio le parole in un cassetto
Esco, forse sparirò.
Un finale già scritto
Di parole non dette
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•••
A un certo punto l'uomo di Neanderthal si rese conto che non poteva più andare avanti con i mammut a benzina.
Fu Groga, antenata di Greta, a suggerire ai suoi simili di abbandonare i combustibili fossili (che allora si chiamavano solo fossili) e optare per le grotte ecosostenibili.
All'inizio Groga fu ignorata e ostracizzata. Ma quando il clima impazzì, la transizione green divenne una scelta obbligata. Così i Neanderthal lasciarono le inquinanti capanne di classe G.
Eppure il clima continuava a cambiare: estati calde, inverni freddi, non si capiva più niente. Tuttavia Groga trovò la soluzione: se tutti avessero smesso di respirare, le emissioni di anidride carbonica sarebbero state finalmente azzerate.
Tutti i Neanderthal trattennero il respiro per 5 minuti. Alla fine del processo, il pianeta era salvo. E i Neanderthal estinti.
A osservare la scena pare ci fosse un Homo Sapiens, che pronunciò la prima parola dell'essere umano: coglioni.
Matteo Brandi
#CambiamentoClimatico
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C’è una cosa più importante del nostro fiorire: il nostro rifiorire. Che la notizia circoli tra quei feriti che siamo tutti noi. Giunga a quanti hanno tentato e sbagliato, riscatti coloro che si sono perduti nei corridoi lunghi dei loro inverni.
José Tolentino Mendonça
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Forse tu neanche te ne accorgi, ma ti guardo e ti vedo triste, ti vedo sola anche nei pensieri. Io lo sento che è cosi anche se tu non me lo dici e questo rende triste anche me. Amica mia tu hai troppo inverno e poca estate nell'anima e tanta mente nel passato e poco cuore nel presente. È ora di uscire da quella prigione che tu stessa hai costruito intorno a te, è ora di lasciare andare, è ora di perdonare e ricominciare a vivere una vita a misura d'uomo, fatta di inverni freddi, ma pure di calde e splendenti estati, di diluvi ma anche e soprattutto di arcobaleni, conservando i ricordi del passato nella mente si, ma tornare ad aprire il tuo cuore adesso, oggi e poi domani, e ancora e ancora. Vieni via dalla tua confort zone e vieni con me, nel paese delle emozioni, dei sogni e di quell'amore, a cui hai rinunciato tanto tempo fa. Togli i veli, torna a splendere nella luce e torna a respirare a pieni polmoni con l'allegria nel cuore.
lan ✍️💌
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“a silent story” photo by Fabrizio Pece (tumblr | 500px | instagram)
Il bosco di betulle, ai piedi della montagna, si ergeva come un santuario silenzioso, un luogo dove il freddo inverno si abbandonava alla grazia candida della neve. Alle dieci di quel mattino, il sole cercava di penetrare tra i rami spogli delle betulle, gettando un bagliore argenteo sui sentieri di neve intonsa. Non c'era un suono tranne il leggero fruscio delle foglie secche cullate dalla brezza.
Guido, un uomo di mezza età con una cicatrice profonda sul viso e gli occhi che portavano il peso di troppi inverni, camminava solitario tra gli alberi. Il suo respiro si trasformava in nuvole vaporose nell'aria gelida. Vestito con un cappotto logoro, con lo sguardo assorto, era un intruso in quel regno di pace e silenzio.
Le betulle si stagliavano come figure spettrali e la loro corteccia bianca risplendeva sotto il tocco del sole invernale. I rami sottili si intrecciavano come dita ossute, protese verso il cielo. La neve, immacolata e incontaminata, scricchiolava sotto i passi di Guido, un suono delicato che sussurrava i segreti di una terra dimenticata.
Nel cuore del bosco si fermò. Poco distante notò uno spazio aperto dove la neve si adagiava come un manto soffice. Si avvicinò e si sedette su un tronco caduto, osservando la vastità del paesaggio innevato. Il silenzio del bosco era sospeso nel tempo, un'armonia serena che avvolgeva ogni pensiero.
Un cervo, timido e maestoso, fece la sua comparsa ai margini del bosco, i suoi occhi si fissarono su Guido. I loro sguardi si incrociarono per un istante, un legame silenzioso tra l'uomo e la creatura selvaggia. Poi il cervo si allontanò, scomparendo tra gli alberi come un fantasma della foresta.
Guido si alzò lentamente, sentendo la solitudine del bosco penetrare nelle pieghe della sua anima. Era come se il silenzio avesse rivelato la fragilità della vita, la bellezza effimera di un momento invernale. Con un'ultima occhiata alle betulle, al loro bianco splendore, si diresse lentamente verso il sentiero di neve, lasciando il bosco alle sue spalle.
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~ Proprio adesso ~
Vorrei poter appoggiare
la testa sul tuo petto,
lasciare che il suono del tuo cuore
copra il rumore di tutti i pensieri,
che il tuo calore allontani il freddo
degli anni di soli inverni,
e, nascosta dalle tue braccia,
sparire agli occhi del mondo.
@conilsolenegliocchi 🐞
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-Ti amo -disse il Piccolo Principe.
-Anch’io ti voglio bene -rispose la rosa.
-Non è la stessa cosa -replicò lui...- Amare significa avere la piena fiducia che ci sarai sempre, qualunque cosa accada. Non perché mi devi qualcosa, non per un possesso egoista, ma per esserci, in una compagnia silenziosa.
Amare è sapere che il tempo, le tempeste o i miei inverni non ti cambieranno. Dare amore non consuma l’amore, anzi, lo moltiplica. Il modo per restituire tanto amore è aprire il cuore e lasciarsi amare.
-Ho capito -disse la rosa.
-Non capirlo, vivilo -aggiunse il Piccolo Principe.
Questa riflessione tratta da Il Piccolo Principe di Antoine De Saint-Exupéry ci invita a riflettere sul vero significato dell’amore. Il dialogo tra il Piccolo Principe e la rosa sottolinea l’importanza della fiducia, della presenza silenziosa e dell’amore incondizionato, immutabile nel tempo e nelle difficoltà.
Il Piccolo Principe spiega che amare non riguarda il possesso, ma essere presenti senza aspettarsi nulla in cambio. Significa accettare l’altro così com’è, senza volerlo cambiare, e restare nei momenti di calma e di tempesta. Inoltre, dare amore non lo esaurisce, ma lo fa crescere. La reciprocità nasce quando si apre il cuore e si permette all’altro di amarci.
La rosa, inizialmente, sembra capire le parole del Piccolo Principe, ma lui la invita a non limitarsi a comprenderle, bensì a viverle pienamente. Questo insegnamento ci spinge a sperimentare l’amore in modo autentico e profondo, al di là delle parole.
L’amore vero si fonda su una donazione disinteressata, sull’accettazione reciproca e sulla condivisione emotiva. È un invito a vivere l’amore nella sua pienezza, con il cuore aperto e la mente serena.
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Bisognerebbe amare come fa il mare…
che abbraccia ogni granello di sabbia
e lo lascia libero mentre ritira
le sue onde, ma che torna dopo
un istante per controllare che stia bene.
Come il mare: geloso dei suoi fondali
e della sua profonda anima,
che non a tutti rivela, ma solo a chi,
con coraggio scende nei suoi abissi.
Amare come il mare, che rinfresca l'aria
in estate e la scalda durante
i lunghi inverni.
E usare le braccia…
come lui le sue onde.
~ P.Felice ~
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