#iniziare-qualcosa
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molto molto bello quando la letteratura mi offre l’ennesima occasione per sbloccare una crisi esistenziale 🥲
#allora questa è Doris Lessing#il sogno più dolce#mai letto nulla di suo e questo l’ho trovato a un prezzo ridicolo al libraccio e ne ho approfittato visto che volevo iniziare a leggere#qualcosa di suo. molto attirata peraltro dalla sua biografia#il mio commento finora è: un romanzo che si svolge in cucina e che ritrae (non solo ma tra quello che mi ha presa) l’incomunicabilità tra#donne molto simili ma troppo ferite -dalle questioni genere dalla generazione dalla guerra dalla classe- per incontrarsi#e in generale riflette molto sul rapporto intergenerazionale. c’è anche molta politica perche è ambientato negli anni 60#quindi contestazione giovanile rivoluzione sessuale decolonizzazione ecc#sono a 1/4 di libro quindi potrei rimangiarmi tutto quello che ho detto ma le premesse ci sono#un po’ mi ricorda l’arte della gioia per l’accumulo di gente quasi sotto forma di famiglia non convenzionale e assai conflittuale#intorno a delle figure femminili magnetiche e complesse#va beh dopo questo momento da corrado augias mi taccio
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Domanda del giorno: opinioni su young royals?
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io sincera pensavo mooolto peggio l'impatto con il Portogallo e invece mi sto trovando bene
#cioè devo ancora iniziare a scuola però la città mi sta piacendo un sacco#solo oggi non sono uscita perché ieri ho fatto 20 km e temo per le mie ginocchia con tutte ste salite e discese#PERÒ ho fatto un'oretta di studio di portoghese e ho disfato la valigia. piccole vittorie#domani mattina mi pulisco per bene la stanza e se non piove lavo a mano qualcosa#che col vento che tira ieri la maglietta che avevo steso in mezz'ora era asciutta
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comunque parlando seriamente, ma com'è possibile ancora non ci hanno dato uno straccio di promo? Manca meno di un mese, non so cosa aspettino ahaha
Forse non si rendono conto che aspettiamo da due anni 🤯 ma chi me l'ha fatto fare di infossarmi per una serie rai
Mah allora io ci scherzo ma in realtà siamo abbastanza in linea con le altre fiction, dei bastardi uscì quella clip a caso ma sempre una ventina di giorni prima, il trailer vero e proprio tardissimo. A noi sembra tanto perché siamo esauritə e non vediamo l'ora (e penso lo sappiano benissimo)
Diciamo che hanno lasciato un po' la promo alla casa produttrice, poi non dimentichiamoci che ci sono i gay in quella serie
#tipo nsl uscì il teaser mesi fa solo perché dovevano in qualche modo tenere alto l'hype dopo marefuori#e poi quella è anche gestita da prime video insomma un altro mondo#è che non hanno proprio i buchi nei promo visto che sono cominciate le altre trasmissioni e poi hanno i teaser delle nuove puntate#delle serie già in onda#però secondo me dopo blanca qualcosa esce#cioè di questa settimana#massimo la prossima a questo punto#perché hanno fatto uscire circeo e o decidono di mandare il metodo fenoglio (che dovrebbe iniziare dopo i bastardi credo; che hanno 4#episodi quindi già settimana prossima siamo a metà e dovranno cominciare se è quella che li va a sostituire)#o un profe#blanca è a metà sta settimana quindi secondo me ci siamo
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mi dispiace non guardare mf in tv e commentarlo insieme a voi però io e mia mamma l'abbiamo guardato apposta in streaming prima perché stasera fanno anche buongiorno mamma (maledetta m3diaset che fa iniziare la serie alle 21:46, una delle poche serie decenti che hanno fatto)
spero comunque che mf venga seguita da tante persone nonostante in moltə l'abbiano già vista
#far iniziare una serie ma in generale qualcosa alle dieci follia#in generale serie rai >>>>>>> serie m3diaset#però buongiorno mamma è davvero una delle poche carine che hanno fatto insieme a quella con anna valle#viola come il mare una cringiata si salva solo per francesca chillemi#anche se come ho già detto tutto il successo di mf sta portando la serie su una piega che non mi piace
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Sotto preziosissimo consiglio, ho deciso anche io di iniziare a mettere qualcosa di mio. Che ne pensate come inizio? ✨
#oops ✨#me✨#foto mia#ora vado a rinchiudermi nell'angolo piu buio della stanza perché sono un sacco timida#no reblog
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Ciao!
Questo piccolo post ha la sola valenza di dare un po’ di info su di me :)
- Jane non è il mio nome :) (e insistere per sapere qual è quello vero non porterà a nulla)
- Non sono in alcun modo interessata al sexting e a scambiare foto e non ho alcuna intenzione di dare i miei altri social
- Se iniziate a seguirmi e dopo un minuto mi fate delle proposte nei messaggi, al 100% non vi risponderò
-Non sono simpatica, non mi piace parlare del niente e se per iniziare una conversazione mi scrivete 2/3 volte di seguito ‘Hei, ti disturbo?’ la mia risposta sar�� certamente un SI
-Al contrario mi piace parlare di cose interessanti, i miei temi forti sono quelli che riguardano il mondo della psicoanalisi e della psicologia generale, mi piace parlare di film, di serie tv, di musica, di cucina, di libri e si, mi piace parlare anche di BDSM visto che è qualcosa che mi appassiona da sempre, ma con persone che ne sanno qualcosa e non che si improvvisano dom/domme/sub/slave/ecc.
-Questo blog è caratterizzato dal sesso, nelle sue svariate forme e da me, dal mio corpo, da quelle foto in cui mi sento bene, sensuale, erotica, artistica e questo non significa che io sia ridotta meramente alla rappresentazione sessuale del mio blog.
In questo blog sono accettati tutti, tranne i minori ;) basta che siate rispettosi, ciao, bacetti 💋
Ah ps. dite al vostro cane che lo saluto e fategli una carezzina sulla testa da parte mia
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Pensavo fosse amore invece era un altro esame alla prostata
Tutto sta andando esattamente come deve andare ovvero molto storto. Niente segue i piani. Ci sono costanti ritardi e io non sono una persona puntuale, mi vanto sempre di avere un'enorme pazienza. Lo dico a ogni ragazza "Non hai idea delle dimensioni della mia pazienza" e poi si sorprendono e confermano "Accidenti, ma è gigantesca, non ne ho mai vista una così grande!" e io sorrido soddisfatto ma oramai mi sono rotto le palle di essere paziente. Lo penso mentre entro in ospedale, un controsenso. Entro perché sono un paziente ma vuoi sia il caldo, vuoi siano i ritardi e i rimandi: sono diventato impaziente.
Mentre ero in bici stamattina faceva fresco, quel bel fresco che di sicuro finisce che mi ammalo. Mi hanno fatto entrare in una sala piena di studenti della mia malattia o affezionati del settore. C'era un dottore giovane al centro, penso stesse cercando di fare colpo sulla classe perché era eccessivamente preciso nel descrivermi gli effetti collaterali della prossima terapia che dovrei iniziare. Questa volta sperimentale, quindi ci sono pochissimi studi al riguardo e io mi sento come un porcellino d'India, uno di quelli spelacchiati però. Aspetto mi riempiano il pancino glabro con pastiglie dai risultati imprevedibili ma sorrido, perché almeno, forse, finalmente, qualcosa si muove. Ho bisogno di una novità o di qualcosa che funzioni. O forse solo di qualcosa che mi distragga? Ecco, penso che sia più che altro questo. Io me lo sarei fatto quel dottore oggi, così, davanti a tutta la sua classe, per insegnare agli studenti che cosa è la disperazione. Che faccia ha. Ma non se ne è fatto nulla, mi hanno mandato via dicendo che è ancora troppo presto e che devo essere ulteriormente paziente. Sicuro se lo limonavo mi infilava il nuovo farmaco nella scollatura.
È vero, ultimamente latito molto da queste parti, sono colpevole. È che sto scrivendo per una specie di magazine online e allora quando voglio spremere la prostata della mia creatività lo faccio laggiù ma mica perché io mi sia scordato di questo luogo, accidenti no. Io vi guardo. Vi spio. Vi ammiro e nel privato, vi desidero. Però laggiù in teoria mi pagano, in pratica mi fanno promesse e io sono un giovane pieno di speranze e sogni che ha imparato a portare pazienza e pazientemente aspetto.
Ieri ho festeggiato due anni di Ernesto, il mio gatto. In pratica un giorno mio fratello suona alla mia porta con un gatto rosso in mano e mi dice "Da oggi tu hai un gatto, io devo partire per le ferie" e da allora quel rosso pezzo di merda controlla la mia vita. Sta male con il pancino, mangia poco, fa la pupù brutta e l'ho portato dalla veterinaria e ho speso più soldi per lui che per la mia salute fisica e mentale. Quanto cazzo costa mantenere un felino? Un altro essere vivente in generale. Cioè, poi mi chiedono perché non ho figli. Ma io ho passioni, ho una carriera da morto di fame da mantere, mica posso permettermi il lusso di far crescere una mia copia in miniatura. Sicuro mi uscirebbe ancora più stronzo del sottoscritto e magari che vuole studiare pure. Ma col cazzo. Una cosa buona di Ernesto è che è stupido come la merda ma bello come il sole. Proprio come suo padre (me).
Ho lavorato per quasi un mese e mezzo in una cucina. Ho fatto l'aiuto cuoco. Ricordo che undici anni fa, quando mi trasferii a Vienna, ero pieno di sogni e speranze ma al tempo stesso ero consapevole dei limiti umani di cui soffrivo (essere stupido come la merda, che è una condizione più grave delle mie malattie croniche) e allora me l'ero già messa via e ricordo che andavo in giro per ristoranti di finti italiani (una cosa che ho imparato vivendo all'estero: più grande è il tricolore, più ossessivamente il locale è decorato con la bandiera italiana, meno i proprietari saranno della penisola, una volta bazzicavo in questa pizzeria chiamata "Pizzeria il Vesuvio da Mario" che era un'accozzaglia di stereotipi e il proprietario era un mistro tra un panda, Lino Banfi e un libanese e c'erano poster delle Marche ovunque, cioè chi cazzo appende poster delle Marche pensando sia una buona idea? Solo questa chimera più occhiaie che talento nel fare la pizza) (dove ero rimasto?) (ah sì) andavo in giro per ristoranti a pretendere di venire assunto solo per via delle mie origini. Non portavo manco un curriculum, dicevo: "Sono italiano, sicuro sono più bravo di voi a cucinare". Undici anni fa credevo davvero un sacco nelle mie scarse potenzialità nonostante l'essere stupido come la merda. Beh, all'epoca nessuno mi assunse e invece oggi, pensate un po'? No, nemmeno oggi mi hanno assunto. Mi hanno usato per sostituire uno che se ne doveva andare e invece alla fine non se n'è più andato. Però ragazzi, quante cose ho imparato lavorando in cucina. Tipo a tagliare i datteri! Oppure che altro, ah sì, a farmi le foto sembrando uno che ci sa fare con i coltelli. Il tutto perché sto guardando la terza stagione di The Bear e se prima ho detto che mi sarei limonato il dottore che c'era oggi in ospedale beh, non avete idea di cosa farei a quel cuoco modello di Calvin Klein.
Insomma, ho migliorato le mie capacità culinarie. A resistere allo stress. A tagliare. Oramai taglio che è un piacere e perché, con quale fine, se non fare da mangiare al mio gatto del cazzo che ha la diarrea da una settimana e se non gli preparato il tacchino magro con le verdurine poverino non mangia? Ecco cosa sono diventato, il cuoco personale del mio felino. Tornerei anche domani a lavorare in cucina perché, per una volta, il mio cervello era in pausa. Non avevo tempo per dargli ascolto, c'erano troppe cose da fare contemporaneamente. Ora capisco perché tutti ci infiliamo in lavori del cazzo: perché dobbiamo stare lontani dai discorsi che il nostro cervello si mette a fare.
Io al mio cervello gli voglio bene. Ma non siamo fatti l'uno per l'altro.
Qualche giorno fa mi è stato chiesto qual è la parte del mio corpo che mi piace di più e io non ho saputo rispondere. Non c'è una singola parte di me che mi piace. Ok, mi ritengo una divinità scesa sulla terra per via di una punizione ma al tempo stesso, questo corpo terreno, mi disgusta. Una volta avrei detto "il mio cervello" ma oramai neanche quello. Ha troppi problemi. È un vecchio motore a scoppio che cerca di restare al passo con i tempi ma viene lasciato indietro da tutto. C'è stato un periodo in cui siamo andati d'accordo ma ora non fa altro che sabotare ogni cosa bella che mi accade e amplificare le cose brutte e distrarmi dalle cose importanti e soprattutto non mi fa smettere di cercare carte Pokémon. Dai, io già non ho soldi, perché mi fai questo? Avessi un figlio e non un gatto sono sicuro che prenderebbe la mia collezione di carte e ci vomiterebbe sopra. Almeno Ernesto mi vomita solo su i pavimenti. O nelle scarpe. O nello zaino. Per questo motivo sono andato a lavorare in cucina, per migliorare e farlo smettere di vomitare ovunque. Ha funzionato? Aspettate un attimo che pulisco il vomito dal tappetino della cucina e ve lo dico.
Il bello del passato, quando è veramente passato e smette di fare male, è che puoi ricordare selettivamente solo le parti che ti fanno comodo e pensare che poi, alla fine, non sia stato così una merda. Che gli anni di psicanalisi siano quasi stati divertenti perché ehi, sono passati! Per questo torna il fascismo e l'ignoranza e la demenza e persino io che sono stupido come la merda me ne rendo conto che qualcosa non torna. Il passato è passato e così deve restare ma se siete come me, una persona che è costretta a portare pazienza da tutta la vita, allora il passato sembra un luogo fantastico. È il momento in cui le cose non andavano così male. Il presente mi fa paura. Mi fa ancora più paura pensare al domani, con una terapia nuova che magari non funziona e un gatto che vomita e caga ovunque e io senza un lavoro decente ma una una collezione di carte Pokémon da fare invidia a qualche bambino alle soglie della pubertà. Poi anche lui andrà incontro al mio stesso destino, scoprirà la figa e Pikachu andrà a farsi fottere fino al momento in cui pure la figa perderà il suo potere e penserà "Oddio sono finalmente libero!!!" e invece no, torna Pikachu e 'sto giro costa il triplo.
Ho bisogno di certezze se voglio dare certezze ma al momento l'unica cosa che riesco a dare è la certezza di non starci con la testa. Da fuori sembro anche capace di controllare tutto ma se entrate un secondo dentro il cranio ci sono le matasse di pelo di Ernesto e la polvere. Io pensavo che dopo il libro tutto sarebbe stato in discesa e invece manco per il cazzo. Dopo che realizzi il tuo sogno ti rendi conto che la bestia di insicurezze che hai dentro non si placa. Il mio mostro vuole di più, non si accontenta e io come posso spiegargli che per me è già abbastanza così, vivere con la consapevolezza delle mie copie vendute sentendomi in colpa per non essere stato migliore delle mie aspettative. La mia bestia interiore è più vorace di Ernesto davanti a una scatoletta Gourmet Gold (mica cazzi per lui spendo) e poi divora e smembra e aspetta io mi volti soddisfatto per rigurgitare ogni brandello sul pavimento, fissarmi con i suoi occhi a feritoia per sfidarmi dicendomi "Voglio di più, ancora, meglio, questo non era abbastanza".
Ci ho riflettuto e io sono un figlio degli anni 80. Sono nato in un'epoca in cui ci hanno inculcato, come verme distruttivo, il pensiero che se non riesci a ottenere una cosa è solo perché non stai lavorando abbastanza. Devi lavorare di più e la otterrai. Fottuto verme del cazzo, io vorrei solo dormire la notte e avere una terapia che funzioni. A me, dei tuoi desideri non importa una sega. Però sai com'è, nella mia testa ci sei tu e io non sono un pozzo di intelligenza, sono stato cresciuto così dalla televisione e da quarant'anni di Berlusconi e dai fottuti americani e i loro film del cazzo e mi sono sempre identificato nell'eroe inaspettato, colui sul quale nessuno avrebbe mai scommesso e alla fine porta a casa il risultato e la partita e vince tutto e io cosa ho vinto? Ho più paranoie che parole e se siete arrivati a leggere fino a questo punto vi state rendendo conto dell'abisso. Il successo, la realizzazione del noi è un'utopia. La calma, la pace, il silenzio del verme nel cervello è l'obiettivo. Anche il proprio gatto che smette di avere diarrea e vomitare è un altro obiettivo ok.
Sono stato bene per un periodo e ora aspetto solo di avere nuovi sogni che accuratamente cercherò di non realizzare per tornare a stare bene.
Quando mi guardo intorno cerco di capire se sono il più vecchio nella stanza. Sono a quel punto dell'età dove non è facile capirlo. La maggior parte dei miei coetani appare vecchia come un 56k e io li guardo e penso "Cristo ma faccio schifo come loro?" e magari loro hanno una copia di se stessi che sta crescendo e che costa un sacco più del Giratina V che tanto desidero mentre io invecchio e basta e i miei tatuaggi sono stupendi perché ho una pelle magnifica ma il verme in testa mi ripete quanto dovrei fare (invece di bere solo alcolici che saranno controproducenti per la prossima terapia) è solo l'ennesimo prodotto del capitalismo che è servito ai nostri genitori per comprare casa quando avevano vent'anni mentre a noi cosa resta? Portare pazienza. Ecco cosa ci resta.
Il mio amico Matteo (che non sono io, è un altro Matteo, Matteo è un nome molto comune) mi ha detto che da quando ha divorziato ha perso interesse nell'uscire e conoscere nuove persone e mettersi in gioco perché ritiene di aver scopato abbastanza per questa vita. Lo invidio molto. A me scopare piace ma io, se c'è una cosa che metterei da parte per questa vita, è continuare ad avere sogni e desideri. Ne ho avuti abbastanza. Tutti figli del capitalismo e di una realizzazione di sè che non ha senso.
Finisco il mio ultimo vino, rileggo quello che ho scritto e maledico questo posto dove riesco, mio malgrado, a essere la versione di me stesso che vorrei essere sempre.
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Mattina partita scoppiettante! Ieri le persone per cui lavoro hanno notato che non esiste più il loro canale youtube (che hanno momentaneamente (?) rimosso dopo che ho preso il virus che è entrato in qualunque account a fare danni :F) quindi oggi ho fatto finta di gnente sulla mia colpevolezza ma ho fatto finta di scoprire le mail dove yt avvisa di tutto e spiegato cos'è successo e mi sto pure prendendo i complimenti e i grazie perché senza di me non l'avrebbero mai capito A PROPOSITO C'È SALVEZZA? QUALCUN SA SE ME LO RI ATTIVERANNO? POSSO FARE QUALCOSA?
Poi stanno venendo dei muratori a cui avevo chiesto un minimo di preavviso e loro hanno preso alla lettera la cosa e quindi il preavviso è stato di ben 4 ore! Ho sistemato la casa alla bene e meglio e il mio cervello malato però non può concepire di far entrare persone in casa senza che questa sia perfettamente linda allora ho detto dai faccio girare anche un po' di palo santo e quindi adesso ho i muratori che sono imminenti col gatto fatto come una pigna perché il palo santo lo droga ed è qui a sfattare di brutto
dovrei iniziare l'hashtag #barzelletta
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è in una specie di relazione (o comunque nella direzione di iniziarne una) ma viene a dirmi che ha ancora voglia del mio corpo e dei nostri momenti e che non sa cosa fare, se vedermi o no
bro, forse non è il caso di iniziare qualcosa e spezzarle il cuoricino, cioè a me non frega e te la do lo stesso solo perché sennò non scopo però un discorsetto prima di cominciare te lo farei ecco
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Ruolo naturale di una liceale
Sei il mio sfogo, il mio giocattolo, il mio trastullo. Posso fare di te ciò che voglio. Poi t'aiuterò a ricomporti e a tornare a casa. Rivestirai i panni della mia innocua e tranquilla, giovane vicina di pianerottolo. La ragazza semplice, casta, timida e figlia unica che nel condominio, a scuola e in piazza tutti adorano. La cocca di mamma e papà, genitori premurosi per cui tu sei tutto. Loro sono infatti i miei due adorabili vicini di casa, ignari e con me sempre generosi, che stasera ti faranno trovare al solito una cenetta coi fiocchi; poi una doccia ristoratrice e un letto pulito. In sostanza, l'accogliente atmosfera casalinga di sempre.
Sono separato da diversi anni. Mi ritengo a ragione un inquilino modello. Non rompo l’anima a nessuno: neppure mi sento, dove sto. Però per mesi, da quando sei diventata adolescente e il tuo corpo ha iniziato a bollire, t'ho subìta pazientemente. In ascensore e tutte le volte che ci trovavamo da soli. Sempre pieno di scrupoli ma a lungo ammiravo a bocca aperta le tue trasparenze da infarto. Poi il tuo chinarti a gambe ben larghe, microgonna e culo in alto rivolto verso di me nel garage, facendo finta di raccogliere qualcosa. Potevo vedere chiaramente che sotto il collant non indossavi mutandine. E che avevi la fica ben curata, con solo una strisciolina di peli. Hai voluto un aiuto per matematica e scienze; quindi hai preso a venire spesso dopo pranzo a casa mia.
Ho pregato qualcuno lassù perché non mi facesse compromettere i rapporti di buon vicinato, mentre subivo a lungo la visione apparentemente casuale delle tue tettine appetitose, ben visibili dalla camicia che lasciavi sempre aperta fino all’ombelico. Capezzoli turgidi che avrebbero risvegliato un morto. Poi sei passata pian piano ai doppi sensi mirati a una sola cosa. Quindi alle tue esplicite allusioni sessuali. Mi hai dichiarato infine la tua ferma volontà di essere sverginata e scopata da un uomo maturo. Me l’hai detto fissandomi negli occhi. Un pomeriggio, dopo matematica, all’ora della pennichella, t’ho sfondata di dritto e di rovescio. Sei andata via umiliata, incazzata e dolorante. Ma in fondo felice.
Cazzo: non ce la facevo più e confesso che pensando a te m’ero ammazzato di seghe, fino a quel momento. Piangevi dal dolore e dalla rabbia, perché ti tenevo ferma e ti prendevo a schiaffi per farti tacere, mentre ti scopavo forte e infine ti sborravo sul pancino. Quando sei uscita da casa mia eri in lacrime, trucco sfatto e rossa in viso. Per un momento ho temuto il peggio. Che credevi troietta: che ti facessi le coccole dolci per ore e ti chiedessi di continuo “ti fa male, tesoro mio?” Per fortuna m’hai mandato subito un messaggio tranquillizzante, pieno di cuori e mi comunicavi che volevi assolutamente ripetere la cosa all’indomani. Integralmente. Quindi da quel momento non desideri altro.
Vuoi da me il sesso duro e senza fronzoli. Esigi la dominazione del maschio forte e deciso, impietoso sulla tua carne di femmina acerba ma sessualmente eccitata e insaziabile. Sapessero i tuoi cosa combini con me, in genere nel primo pomeriggio! Quanto soffri se ti lego per strizzarti e pinzarti i capezzoli come piace a me, come piangi se ti maltratto un po’ prima di scoparti. Da un po’ di tempo inoltre tu vuoi molto di più; quindi hai preso a venirmi a trovare anche tra le undici e mezzanotte. Quando i tuoi dormono e finalmente entrambi russano della grossa. Quello è il suono dolcemente atteso da te del via libera per il nostro piacere.
Di soppiatto e in assoluto silenzio, arriva la mia Venere fonte di godimento sessuale, la mia seconda giovinezza. Così possiamo scopare tranquilli nel mio letto per almeno un’ora o più come ci pare e piace. Sapessero i tuoi quanto la luce dei loro occhi gradisce prenderlo in culo stringendo i denti per la sofferenza. Ti vedessero quando in ginocchio mi implori di sbatterti e strusciarti il cazzo in faccia, prima di iniziare a succhiarmelo di gusto e con gran foga. Sorridi, quando te lo faccio. Vedessero quanto sei felice con il mio uccello tutto affondato nella tua dolce, innocente boccuccia, o quando con le tue piccole dita, sulle gote e sulla fronte raduni, raccogli e poi ti ficchi in bocca e ingoi avida tutta la mia sborra, dopo che te l'ho sparata sulla faccia.
Perché ormai sei già una gran puttana, ragazzina: ti piace il cazzo maturo, è evidentissimo. E non puoi più farne a meno. Mi messaggi di continuo e se capita un giorno in cui per miei motivi di lavoro, per trasferta, non ci possiamo vedere, vai letteralmente fuori di testa. Ti bruciano la fica e il culo, quindi nella tua cameretta ti ci infili dentro qualsiasi cosa e dopo aver goduto mi mandi le foto. Per farmi arrapare, per prepararmi al vero tornado che di sicuro m'aspetta, quando tornerò. So che sarai tu a punirmi dolcemente per averti fatto aspettare: dovrò leccartela lungamente e farti venire così almeno due volte.
Vuoi soltanto il sesso forte, brusco. Le cortesie le lasciamo volentieri agli innamorati e alle loro prime schermaglie ipocrite. Tra noi esiste solo un linguaggio fortemente osceno, accompagnato da miei forse incoscienti ma inevitabili atti di pura sopraffazione brutale e grandi schiaffi. Con molto sudore e fatica fisica di entrambi. Vuoi replicare all’infinito la tua prima volta. Solo che la tua soglia del dolore s’è alzata parecchio, ultimamente. E io ti devo domare impiegando sempre più energia, con crescente forza fisica. Ti tengo per i capelli, ti sfondo il culo, ormai usurato e slabbrato, in un secondo. Senza neppure lo sputo e ti uso come una vecchia troia da quattro soldi, perché è così che ti piace. Urli di puro dolore, piangi. Piangi ma intanto vieni e godi.
Sei molto furba e sottile, però; sai che non puoi suscitare sospetti. Una bella liceale dell'ultimo anno, una giovane carina come te dovrà pur avere un innocente filarino. Per cui, dopo che gli hai fatto gli occhi dolci per un po', il ragazzo che frequenti ultimamente sta decidendo di dichiararsi a te: te l'ha detto la tua amica. Lui sogna di darti il primo bacio non appena possibile e di fidanzarsi con te ufficialmente in casa prima degli esami di stato la prossima estate. Ti vuole. Non osa sperare altro, per ora. Ma ti pensa, ti desidera. Il primo bacio accadrà sicuramente domani pomeriggio. Perché dopo aver studiato andrete finalmente da soli al cinema.
Niente comitiva. Sono tutti complici e a te piace molto recitare la parte della verginella timida e paurosa. Ridi da sempre con me, di queste cose, mentre sei nuda e bellissima nel mio letto. Tutto dovrà essere perfetto. Hai già preparato insieme a tua madre un bellissimo e castigato vestito al ginocchio, con un golfino rosa di cotone a coprirti le spalle. Casto cerchietto a riporto col golfino a tenerti ordinate le lunghe chiome. Profumo di mamma dietro le orecchie, sui polsi e sul collo, per farlo svenire di passione.
Saprai di pulito e di buono. Un miracolo d’amore e bellezza tutta per lui. Mi raccomando: sii un po’ impacciata e non farti toccare troppo, sotto la gonna. Respingi con cortese fermezza le sue avances. Ma fatti pure baciare lingua in bocca. Non rivelare la tua grande expertise, per favore. Fingi imbarazzo. Occhi bassi: che percepisca in te un grande pudore virginale. T'accarezzerà, tenero e protettivo. Diventerai il suo amore, un simbolo d'innocenza. Sarai il suo fragile bocciolo di purezza, da adorare, coltivare e idealizzare.
Domani notte ci vedremo e mentre mi masturberai e a seguire me lo prenderai nella fica, allargandola al massimo per farci entrare anche i miei coglioni, io vorrò sapere tutti i particolari. Adesso apri bene e alza un po’ più le natiche, per favore: ti devo sborrare in culo. No, non gridare. Zitta, piccola troia. Aaaaah…. siii… che bello: hai una caverna elastica, al posto del buco del culo. La mia verga entra ed esce con estrema facilità. Come godo, mentre stantuffo liberamente e infine sborro e prendo a schiaffi le tue chiappette sode. Zitta t’ho detto… puttana apriti un po’ di più… finalmente ti vengo in culoooo……
RDA
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Di film che bisogna assolutamente sconsigliare (attenzione: spoiler)
Oggi vi devo assolutamente sconsigliare un film. Perché io robe balorde a quel modo le ho viste davvero poche volte. Vi dirò anche come va a finire, perché altrimenti non si può comprendere il mio disgusto. Quindi abbiate pazienza. Cecilia è una suorellina tanto piccina, tanto bellina e tanto ammodino. Si reca in Italia per prendere i voti e iniziare una nuova vita. Nel convento che la ospita c'è però qualcosa di bizzarro. Tanto è vero che la nostra rimane incinta. E senza aver conosciuto uomo, come si dice in gergo. Tutti gridano al miracolo. Ma la realtà è ben più raccapricciante. Nel convento vive un prete con un passato da genetista. Ha fatto venire lui Cecilia in Italia perché l'ha prescelta. Dovete sapere, infatti, che in una teca custodiscono uno dei chiodi con cui Gesù venne fissato alla croce. Il folle religioso ne ha ricavato il DNA e ha tentato di ingravidare diverse suore perché mettessero alla luce il Salvatore. Con Cecilia l'insano progetto ha avuto successo. Lei, però, non ci sta. Ammazza madre superiora, prete, vescovo e finanche neonato. Come si può constatare, trattasi di cagata siderale. La regia non è nemmen disprezzabile. Ma la storia è immangiabile. Tanto più che verso la fine la vicenda imbocca la Via della Truculenza. Sangue ne scorre decisamente tanto. E la suorellina, che sembrava così remissiva, si rivela una tigre di quelle che graffiano assai. Ultima notazione: chi decida di farsi del male e guardare Immaculate, sappia che dovrà servirsi dei sottotitoli. Perché la predestinata intuisce vagamente l'idioma nostro, ma non ne spiccica mezzo termine. Di consegenza, lei parla inglese e gli altri parlano inglese a lei. Non so come, ma dopo questa immondizia dovrò rifarmi la bocca. Per fortuna basterà poco. Per fortuna.
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La patente è arrivata in un momento in cui io consideravo morta e sepolta la possibilità di prendere una macchina, di guidare: sebbene avessi sognato più volte di guidare (ovviamente male, perché per me sono sempre esistiti solo freno e acceleratore e nello specifico solo acceleratore e forza frenante del motore, maldetta frizione!) non mi interessava più, anzi mi dicevo che sarebbe stato bello riuscire a spostarsi coi mezzi pubblici, treni autobus, camminare a piedi. Vivevo in un paese campano che rimarrà forse il mio unico rimpianto del sud italia perché era ben strutturato: a piedi raggiungevo e facevo tutto, avevo il centro storico, il centro commerciale, farmacie a volontà, dottoressa vicino casa, un sacco di supermercati, un partito comunista, manifestazioni in piazza: tutto raggiungibile a piedi. Rimpianto perché in quanto sud non puoi campare e la gente è molesta per natura e dunque sono dovuta scappare anche da lì. Della patente, insomma, a me non me ne fregava niente, non ci pensavo affatto. Mentalmente ero ancora abbastanza inguaiata, andava meglio ma non andava bene: ero tesa come una corda di violino, il mio corpo era un fascio di nervi e questo si ripercuoteva sulla guida: l'istruttrice fece una grandissima fatica, sudava appresso a me che ero grondante di sudore terrorizzato. Iniziare a guidare è stato un trauma: ero terrorizzata dal fatto che quell'abitacolo, quell'aggeggio enorme non solo era "comandato" da me, ma mi toglieva letteralmente il terreno sotto i piedi (a questo proposito aggiungo che io ho avuto problemi anche col tapis roulant perché appunto c'era questa passerella che si muoveva in maniera "autonoma" ed io avevo paura di non riuscire a controllarla. Cosa c'entra con la guida di un auto? Beh, è la stessa identica cosa dato che ho paura di perdere il controllo). Poi io ho bisogno di capire quello che sto facendo, devo farmi uno schema in testa, non riesco a buttarmi e capire dopo, io devo sapere prima. Beh, io non riuscivo a capire cosa stavo facendo e dunque non riuscivo a rilassarmi. Comunque, alla fine sono riuscita a prendere questa benedetta patente. L'ho presa per grazia divina perché appunto l'esame fu terribile ed infatti io non ero nemmeno felice di quella patente perché non era "meritata", cioè io non riuscivo ancora a guidare, ero insicurissima ed immaginavo violentemente ancora un incidente ad ogni minimo incrocio (non riuscivo nemmeno a stare dritta nella mia carreggiata). Infatti presa la patente non ho più guidato.
La macchina invece è arrivata in un momento in cui non doveva arrivare e cioè circa un mese fa: senza lavoro, a soldi prestati (come d'altronde anche la patente), lontana da tutti, in un posto che nemmeno conosco perché chi cazzo c'è mai stata in provincia di bergamo. Sapevo che mi sarei dovuta prendere una macchina prima o poi, perché qua è tutto scomodo come in sicilia, ma avevo progettato di acquistarla in un altro momento. Reiniziare a guidare è stato semplice e soprattutto divertente: è cambiata la testa, le medicine sono servite a qualcosa. Ho fatto qualche guida assieme ad una istruttrice della zona e mi sono divertita un sacco, la sua guida è stata preziosa e lei una persona veramente gentile (oltre che strana, come tutte le persone della zona: io a tutta questa educazione non ci sono abituata e soprattutto non sono abituata a chi dice "Un quarto alle 9") ed esaltata, ovviamente pure lei di discendenza siciliana ma ormai lo so che la sicilia me la ritroverò ovunque: d'altronde i pomodori che ho comprato venivano proprio dalla città dove sono nata. Io adesso comunque guido: la macchina mi odia perché la faccio singhiozzare sempre e perché non cambio adeguatamente le marce, per non parlare di tutte le volte che la faccio spegnere o che resto appesa in una salita perché non so bilanciare bene frizione e acceleratore; la frizione mi deride perché sa che ho un odio e una repulsione spontanei nei suoi confronti; la gente quando mi guida dietro si mette a ridere quando proprio non mi bestemmia ma qua nessuno mi ha mai suonato, al massimo mi sorpassano. A volte penso che guidare è una gran bella cosa, che spero di avere i soldi prima o poi per farmi un bel pieno, pagarmi i pedaggi e andare che ne so a milano o robe simili. Penso che dovrei approfittarne del fatto di potermi spostare tranquillamente, per poter andare in posti dove ho sempre voluto andare, mi dico: wow, ma qua ho tutto così vicino! Persino voi tumbleri siete così vicini, se ci penso! A tutta questa libertà di movimento è difficile abituarsi, per una che ha sempre vissuto entro i confini di un'isola e della miseria. Certo, se arrivasse un lavoro sarebbe pure cosa gradita (mi correggo: se arrivasse un'entrata mensile, che poi si debba passare per il lavoro è solo una triste parentesi disumanizzante) ma poi penso che male che vada ho un tetto sotto il quale poter dormire: la mia auto.
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Immagina di essere nata femmina, tua madre ti ha messo al mondo e, insieme a tuo padre, hanno voluto chiamarti Imane, fede.
Immagina che, mentre cresci, capisci di avere una passione, la Boxe. Ti alleni, gareggi, vinci, hai un dono.
Sei molto forte ma crescendo noti che il tuo corpo non è come quello di tutte quelle che ti circondano, e capisci che hai qualcosa di diverso. Un livello ormonale di testosterone più alto.
E non lo noti solo tu, ma te lo fanno notare ogni volta che sali sul ring misurandolo.
Immagina di esserti sentita sempre donna, di non aver mai modificato niente nel tuo corpo. Tra l'altro cresciuta in un paese dove la transizione è illegale, ma a te che importa? Sei donna e lo sai.
Immagina di gareggiare più volte, prenderti tutti quei pugni, cadere, rialzarti ed essere squalificata. Più volte, tante volte. Un sorriso, e si va avanti, sperando nella prossima.
Immagina di salire sul ring con una Irlandese, Kelly Herrington (tanto per citarne una) 1-0 per lei, la prima, la seconda, la QUINTA VOLTA. Hai perso ancora, ti sei presa i pugni più forti della tua vita e non sei riuscita a mettere nemmeno una volta k.o. quell'altra donna davanti a te che ti ha massacrato.
Eppure, lei non aveva tutto questo testosterone di cui parlano, nessuno si è chiesto come mai ti abbia battuto.
Immagina di essere squalificata perchè quella volta avevi un livello di testosterone più alto rispetto ai criteri richiesti.
Immagina di andare alle olimpiadi, anni di lavoro, di allenamento, di sacrifici, un sogno. Questa volta il livello di testosterone è nella norma, va tutto bene. E immagina poi di essere definita "Uomo algerino" dai giornali italiani. Di ritrovarti oggetto di un'ondata di odio e discriminazione di cui non volevi far parte e di essere chiamata trans, solo perchè per qualcuno non sei abbastanza donna.
Dai il primo pugno, circa 30 secondi, ancora non ti sei nemmeno caricata per il round. Vedi la tua avversaria andare all'angolo, piangere, dire che fa male. Sei confusa, certo che fa male, è un pugno, ne hai presi migliaia anche tu.
Il round finisce ancora prima di iniziare, ti dispiace, giorni prima sei stata inondata di polemiche, di dubbi, di ansie. Ti avvicini a lei, per salutare, per dare una mano, quella famosa solidarietà femminile. Ma no, tu non sei donna, non sai cosa sia. Infatti, ti gira le spalle, piange, se ne va e tu rimani lì, non sai che fare.
Che colpa hai?
Nessuna. Sei nata donna, con qualche anomalia, ma sei donna. Eppure per i politici italiani non lo sei, uomo algerino, trans.
Non vorrei entrare nel merito, mi dispiace per la Carini. Sicuramente il tormento mediatico ha avuto un grosso impatto. Però, dai, stiamo parlando di olimpiadi di Boxe, in cui ha partecipato una campionessa italiana chiamata Tiger, fiamme oro della Polizia di Stato, mica danza classica.
(Grazie a Monia Ben R’houma per questo testo bellissimo e pieno di empatia)
Fonte fb
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Kyrylo Budanov, capo dell’intelligence militare ucraina, se la prende con Telegram: “La cosa più interessante è Telegram, lo leggono tutti. Qui ha un effetto distruttivo in molti modi. Telegram, dal punto di vista della sicurezza nazionale, è chiaramente un problema. Questo deve essere capito. Nel nostro paese, chiunque può creare un canale, iniziare a scrivere quello che vuole su di esso e quando combina qualcosa, nascondersi dietro il fatto che questa è libertà di parola. Ma questa non è libertà di parola, si chiama in modo leggermente diverso”.
Giorgio Bianchi
È veramente una vergogna questa cosa qui! Com' è che si chiama? 🤔 Hmmm.... Ah si! DEMOCRAZIA!!
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C'è sempre qualcuno
o qualcosa
Per iniziare e sorridere
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