#infezione HCV
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Roma: Firmato il Patto per l'Eliminazione dell'Epatite C in Italia
Società scientifiche, associazioni pazienti e istituzioni si uniscono per prorogare lo screening al 2025 e ampliare la fascia di popolazione target.
Società scientifiche, associazioni pazienti e istituzioni si uniscono per prorogare lo screening al 2025 e ampliare la fascia di popolazione target. A Roma, durante l’evento “Epatite C: Obiettivo eliminazione, il momento è adesso”, numerosi attori del Sistema Salute italiano, tra cui rappresentanti delle istituzioni, società scientifiche, associazioni di pazienti e professionisti sanitari, hanno…
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medicomunicare · 18 days ago
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Nuova metodica computerizzata scopre come attaccare il virus dell'epatite C: è la porta per il vaccino definitivo?
A livello globale, circa 58 milioni di persone sono cronicamente infette da virus dell’epatite C o HCV, con conseguenti 290.000 decessi all’anno dovuti a complicazioni come cirrosi epatica e cancro al fegato. Sebbene i moderni trattamenti antivirali raggiungano alti tassi di guarigione, l’eliminazione globale dell’HCV rimane un obiettivo difficile a causa di una diagnosi precoce inadeguata e di…
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Modena: giornata mondiale AIDS, test gratuiti in Piazza Grande
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Modena: giornata mondiale AIDS, test gratuiti in Piazza Grande. Venerdì 1 dicembre ricorre la Giornata Mondiale dell’Aids. Il giorno successivo, sabato 2 dicembre, dalle 17 alle 20, medici ed esperti saranno presenti all’Informagiovani di piazza Grande, a Modena, per eseguire i test gratuiti e fornire informazioni su Aids, epatite C e sifilide. L’appuntamento chiude il calendario di tre incontri organizzati nel 2023 dei Test days, l’iniziativa di sensibilizzazione contro l’infezione da Hiv e l’Aids dal titolo “Proteggi l'amore, Aids e non solo” di Comune, Ausl, Aou in collaborazione con  alcune associazioni di volontariato. Quest’anno si tratta della undicesima edizione e all’esame per l’Hiv è stata aggiunta anche la possibilità di fare il test per l’epatite (Hcv) e per la sifilide. Sul territorio provinciale di Modena, secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Sorveglianza Malattie Infettive della Regione Emilia-Romagna, l'incidenza media di casi di Aids è di 3,4 casi ogni centomila abitanti nel quadriennio 2018-2022. Facendo un rapporto con il periodo 2013-2017 c’è stata una variazione di -2,4 casi ogni centomila abitanti. A livello regionale, nel 51,3% dei casi l’Hiv si contrae per rapporti eterosessuali, il 36,1% per rapporti bisessuali, il 4,4% per utilizzo di droghe iniettive e il resto per altre cause. La fascia più colpita è quella degli Over 50 ed è principalmente la popolazione maschile quella più vulnerabile. “Le persone che sono in terapia da Hiv hanno la possibilità di avere una sopravvivenza pari a quella della popolazione generale – spiega la professoressa Cristina Mussini, direttrice della Struttura Complessa di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena – un quadro completamente diverso rispetto a quello che accadeva agli esordi della malattia. La persona che ha una carica virale nel plasma nel sangue non trasmette l'infezione da Hiv anche se ha rapporti non protetti. Tutto lo stigma che c’era stato con la cultura dell’alone viola va considerato ormai come superato: si possono infatti avere bambini per via naturale e si può partorire senza bisogno del cesario. Non ci sono più motivi per non fare il test. Oggi l’unica cosa che rappresenta un problema è la presentazione tardiva, ovvero il fatto per cui le persone non si sono sottoposte all’accertamento: una volta fatto il test si può affrontare una vita normale. L’infezione da Hiv si può prevenire nel 100% dei casi: quando una persona è a rischio esiste la PrEP (profilassi pre esposizione), si può assumere una pastiglia quotidianamente oppure on demand. Basta rivolgersi all’ambulatorio PrEP del Policlinico telefonando al reparto di Malattie Infettive. Invito la popolazione a venire sabato 2 dicembre a fare il test in piazza Grande”. “Sul nostro territorio i servizi di prevenzione, diagnosi e cura di Hiv e delle altre infezioni sessualmente trasmesse (Ist) - aggiunge il dottor Kahfian Zaynalabedin, medico igienista Responsabile Prevenzione Malattie Infettive del Dipartimento Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Modena - sono integrati all’interno di una rete provinciale per le Ist, che vede coinvolti specialisti territoriali e ospedalieri e che garantisce percorsi gratuiti per tutti coloro che hanno rapporti sessuali a rischio o che hanno una diagnosi di Ist in ambito di prevenzione il Dipartimento di Sanità Pubblica promuove test di screening in alcune delle fasce più vulnerabili della popolazione e le vaccinazioni attualmente disponibili contro infezioni sessualmente trasmesse, quali papilloma virus, epatite B ed epatite A”. Sabato 2 dicembre infermieri professionali, medici e volontari saranno disponibili per eseguire i test gratuitamente e in forma anonima, per chiarire ogni dubbio sulla infezione Hiv e sull’Aids, e per fornire informazioni su prevenzione, cura e assistenza. Per sottoporsi al test sarà sufficiente presentarsi senza prenotazione all’Informagiovani e un infermiere eseguirà il prelievo del sangue garantendo la privacy di chi si sottopone all’esame. L'esito verrà inviato via email. All’interno dell’Informagiovani sarà anche disponibile materiale informativo sulle malattie che si trasmettono sessualmente e sui servizi di prevenzione, diagnosi e cura presenti a Modena e provincia. “I Test days all’Informagiovani, che da anni promuoviamo presso la cittadinanza – afferma l’assessora alle Politiche sociali del Comune di Modena Roberta Pinelli – oltre ad essere un’importante iniziativa di sensibilizzazione e di prevenzione, vanno letti anche nella prospettiva della promozione dei diritti e del superamento di ogni forma di discriminazione e pregiudizio. Per altro, aderendo dal 2021 alla rete Fast Track Cities, promossa da città e Comuni di tutto il mondo, Modena si è impegnata, insieme alle realtà che vi aderiscono, a combattere l’infezione da Hiv in modo efficace e mirato, ma anche a contrastare l’infezione da Hcv (Epatite C), la tubercolosi e a collaborare per il raggiungimento di una buona qualità della vita da parte delle persone con Hiv, anche garantendo la possibilità di partecipare in modo equo alla vita civile, politica, sociale, economica e culturale. L’adesione alla rete – conclude l’assessora – ci impegna inoltre a fornire un accesso duraturo ai test Hiv, terapie e servizi di prevenzione validi, sostenendo un approccio onnicomprensivo”. Per informazioni sull'iniziativa: www.comune.modena.it/informagiovani e www.helpaids.it.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Bonus latte artificiale: a chi spetta e come richiederlo
Confermato anche per il 2023 il Bonus latte artificiale. Le donne che, per determinati problemi di salute, non sono in grado di allattare il proprio piccolo, possono beneficiare di un contributo all'acquisto del latte artificiale. Vediamo quali sono le patologie contemplate e le procedure per richiedere il Bonus. L'erogazione della misura è subordinata anche al reddito. Bonus latte artificiale: a chi spetta Il Bonus latte artificiale, dicevamo, è riservato alle donne neomamme che per motivi di salute non possono allattare i loro neonati. Il beneficio è riconosciuto sia in caso di patologie permanenti che per quelle temporanee e in ogni caso è subordinato al reddito. Vediamo quali sono le patologie permanenti per le quali si può richiedere il bonus: - infezione da HTLV1 e 2 - sindrome di Sheehan - alattogenesi ereditaria - ipotrofia bilaterale della ghiandola mammaria (seno tubulare) - mastectomia bilaterale Il bonus può essere richiesto, inoltre, anche nel caso in cui la mamma sia deceduta subito dopo il parto. Le patologie temporanee ammesse alla richiesta del beneficio sono: - infezione da HCV con lesione sanguinante del capezzolo - infezione da HSV con lesione erpetica sul seno o capezzolo - infezione ricorrente da streptococco di gruppo B - lesione luetica sul seno - tubercolosi bacillifera non trattata - mastite tubercolare - infezione da virus varicella zooster - esecuzione di scintigrafia - assunzione di farmaci che controindicano in maniera assoluta l’allattamento - assunzione di droghe (escluso il metadone) - alcolismo Come richiedere il bonus Il Bonus può essere richiesto fino al compimento del sesto mese del bambino o della bambina. Bisogna presentare la domanda al Servizio Sanitario Nazionale, attraverso l'Asl di competenza, che provvederà ad accertare e certificare le patologie, sia permanenti che temporanee. I medici preposti sono il neonatologo, il medico di base o lo specialista della patologia. Il primo entra in gioco se la patologia insorge durante la gravidanza o alla nascita del bambino, il secondo se la patologia della mamma insorge dopo il parto. Le patologie temporanee, inoltre, dovranno essere verificate con cadenza mensile. Alla domanda deve essere allegata anche la certificazione ISEE. Saranno prese in considerazione solo quelle con ISEE fino a 30.000 euro l'anno. Saranno escluse, invece, quelle presentate da donne che usufruiscono dell'“Assistenza sanitaria integrativa relativa ai prodotti destinati ad alimentazione particolare” poiché il Bonus latte artificiale non è cumulabile con altri benefici. A quanto ammonta il bonus Una volta che l'Asl accorda il beneficio, la competenza passa alla Regione. L'importo del bonus erogato può arrivare fino a 400 euro e viene calibrato in base al numero di richieste che pervengono alla Regione stessa. Le donne beneficiarie potranno acquistare il latte in polvere presso strutture diverse: - presidi Asl e centri assistenziali presso cui le donne sono in cura - farmacie convenzionate - fornitori autorizzati dalle Regioni e dalle Province autonome In copertina foto di Kelly Sikkema su Unsplash Read the full article
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sanitadomani · 2 years ago
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Hand, per la diagnosi dell’epatite C
sanitadomani.com – Giunge alla V edizione il progetto HAND, acronimo di Hepatitis in Addiction Network Delivery, per sensibilizzare sulla necessità dello screening per l’epatite C, tecnicamente chiamata infezione HCV. Il progetto è rivolto alle categorie di persone maggiormente a rischio, a comincire da coloro che sono definiti PWID (People Who Inject Drugs), ovvero chi fa uso di sostanze…
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salutedomani · 6 years ago
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“Molti pazienti possono assumere le nuove terapie antivirali che consentono quasi nel 100% dei casi una guarigione completa dall’infezione da virus - aggiungeCricelli -. Il costo del trattamento è elevato e impone una riflessione e il raggiungimento di un equilibrio fra il diritto alle cure costituzionalmente sancito, da un lato, e il governo complessivo del processo, in clima di risorse limitate, dall’altro. 
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          UMdL partecipa alla Giornata mondiale per la lotta all’epatite virale “TROVIAMO LE MILIONI DI PERSONE CHE VENGONO PERSE” del 28 luglio organizzata dalla World Hepatitis Alliance, NOhep e sostenuta dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC).
Per il terzo anno consecutivo il tema principale della Giornata resta quello di “ELIMINIAMO L’EPATITE” in linea con quanto previsto dall’Obiettivo 3 al punto 3.3 (entro il 2030, porre fine alle epidemie di AIDS, tubercolosi, malaria e malattie tropicali neglette e combattere l’epatite,  le malattie trasmesse attraverso l’acqua e altre malattie trasmissibili) degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per l’anno 2030 promossi dalle Nazioni Unite.
Ecco il film ufficiale della Giornata mondiale per la lotta all’epatite virale.
youtube
La Campagna per il 2020 si focalizza sui milioni di persone che non sono consapevoli di essere infettate: “Troviamo le milioni di persone che vengono perse”. Infatti, come viene enunciato sulla pagina ufficiale della World Hepatitis Day 2020,
”… Nel Mondo, 290 milioni di persone vivono abitualmente inconsapevoli di aver contratto l’epatite virale. Senza la ricerca di coloro che non sono ancora stati diagnosticati e senza che vengano indirizzati verso il trattamento, milioni di persone continueranno a soffrire e a perdere la propria vita.  Il 28 luglio, nella Giornata Mondiale per la lotta all’epatite virale, lanciamo un appello a tutto il Mondo per agire e sensibilizzare sulla ricerca dei “milioni che vengono persi”
(www.worldhepatitisalliance.org/missing-millions)
Nel sito ufficiale della WHO si legge che :
” 325 milioni di persone sono affette dalla epatite B e dalla epatite C; 900.000 morti ogni anno sono causate dalla infezione da epatite B; solo il 10 % delle persone affette da epatite B e il 19% di coloro che sono affette da epatite C sono consapevoli della loro condizione; solo il 42% dei bambini nel Mondo ha accesso al momento della nascita alla dose vaccinale di epatite B. 
La Giornata Mondiale per la lotta contro l’epatite virale è celebrata ogni anno il 28 di luglio per sensibilizzare sulla malattia, una infiammazione del fegato che causa una serie di problemi di salute, incluso il tumore epatico.
Esistono 5 specie principali di virus epatitici: A, B, C, D ed E. Assieme i virus dell’epatite B e C costituiscono le più comuni cause di morte, con 1,3 milioni di vite perse ogni anno. Pur nel mezzo della pandemia da COVID-19, le epatiti virali continuano a mietere migliaia di vittime ogni giorno.
Il tema di quest’anno è “Un futuro libero dalla epatite” (“Hepatitis-free future”) che intende focalizzandosi fortemente sulla prevenzione della epatite B nelle madri e nei neonati. Il 28 luglio, la WHO pubblicherà nuove raccomandazioni sulla prevenzione della trasmissione dell’epatite B dalla madre al nascituro. (www.who.int/campaigns/world-hepatitis-day/2020).
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Considerando le attività assistenziali fornite ai soggetti affetti da epatite virali nel corso della attuale pandemia da COVID-19, la World Hepatitis Alliance ha fornito le seguenti indicazioni:
COVID-19 ed epatite virale
Progressivamente stanno emergendo sempre più evidenze scientifiche sull’impatto della COVID-19 su persone colpite da specifici gruppi di patologie. Al momento non è ancora disponibile una linea guida dedicata esclusivamente alle persone affette da epatite virale, tuttavia, la World Hepatitis Alliance sta collaborando con le società epatologiche internazionali per predisporre le più aggiornate indicazioni per le persone affette dai virus epatotropi.
Nel corso della pandemia da COVID-19 è molto probabile che vengano colpiti i servizi di assistenza riservati alle persone con epatite virale. Questo effetto, benché interessi in maniera differente i paesi coinvolti, implica, la sospensione o la limitazione delle attività di screening, di prevenzione e di trattamento. Alcuni di questi ultimi potrebbero, comunque, essere forniti “da remoto” telefonicamente o via web.
I pazienti che sono in attesa di un trattamento per epatite C ppotrebbero ricevere con ritardo il farmaco necessario per la necessità di garantire la sicurezza per se stessi e per il personale medico in questo periodo specifico.
Coloro che stanno seguendo un trattamento per epatite B potrebbero ricevere delle indicazioni al fine di esser certi di reperire un’adeguata scorta di farmaci per eventuali periodi di auto-isolamento; qualora un paziente fosse preoccupato riguardo all’approvvigionamento dei farmaci dovrebbe contattare il proprio servizio di assistenza di riferimento.
Si prega di seguire le indicazioni fornite dai servizi sanitari in modo tale da ricevere le informazioni più appropriate a seconda del luogo di residenza; è possibile anche contattare i membri della World Hepatitis Alliance seguendo le informazioni fornite sul sito: www.worldhepatitisalliance.org/our-members.
Per i pazienti che sono in attesa di un trapianto di fegato, l’intervento potrebbe essere posticipato a causa della necessità delle successive terapie immunosoppressive. Ciò eventualmente verrà deciso dai vari servizi medici di riferimento.
Per coloro che hanno ricevuto un trapianto di fegato potrebbe essere indicato di auto-isolarsi durante la pandemia; sarà compito dei governi nazionali fornire degli indirizzi che dovranno essere seguiti a riguardo.
(www.worldhepatitisalliance.org/missing-millions/covid-19
Hepatitis and COVID-19 – PAHO
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UMdL è inserita nell’elenco delle organizzazioni che supportano la Campagna per il WHD 2020 (a questo link).
Un sondaggio a livello globale ha evidenziato vari diffusi ostacoli che rendono difficoltosa la diagnosi dei casi di epatite. Allo scopo di descrivere la situazione attuale e per superare queste difficoltà è stato elaborato un apposito documento  con i dati riscontrati, linee di indirizzo essenziali e suggerimenti: White Paper – Overcoming the barriers to diagnosis: The role of the affected community and civil society in finding the missing millions.
Due anni fa la WHO ha pubblicato le ultime Linee guida per la cura e il trattamento delle persone affette da infezione cronica da virus dell’epatite C.
Dati epidemiologici europei sono disponibili sul sito dell’European Centre for Disease Prevention and Control nel Surveillance Atlas of Infectious Diseases, come riportato sul sito i casi di epatite B
“Nel 2018, 30 stati membri della EU/EEA hanno segnalato 24.588 casi di infezione da epatite B (HBV). Escludendo i 5 paesi che hanno riportato solo i casi acuti di malattia, il numero complessivo scende a 24.034 che corrisponde ad un tasso grezzo di 6,0 casi per 100.000 persone. Tra tutti i casi, il 10% dei segnalati erano acuti, il 51% cronici, il 30% “sconosciuti” ed il 9% non classificati. Il maggiore tasso di infezione acuta è stato riscontrato nella fascia di età compresa tra i 35 e i 44 anni; il più alto, tra coloro che erano affetti da epatite cronica, è stato riscontrato tra le persone di età compresa tra i 25 e i 34 anni. Il rapporto complessivo uomo-donna era di 1,5 a 1. Il tasso relativo alle infezioni acute è continuato a diminuire nell’arco degli ultimi anni, in accordo con le tendenze mondiali grazie probabilmente all’effetto dovuto ai programmi vaccinali nazionali. Tra i casi segnalati come acuti che possedevano le idonee informazioni, la trasmissione in rapporti di tipo eterosessuale (26%) era quella più comunemente riportata, seguita dalla trasmissione in ambito ospedaliero (19%) e dalla trasmissione omosessuale (14%). Tra i casi di malattia cronica, la trasmissione dalla madre al neonato e quella in ambito ospedaliero sono state le più comuni vie riportate  (rispettivamente per il 37% e il 26%). La prevenzione e i programmi di controllo della malattia necessitano di un ulteriore incremento se i paesi europei volgliono raggiungere l’obbiettivo di eliminare l’epatite B. I dati di sorveglianza sanitaria sono essenziali per monitorare la situazione epidemiologica e c’è la necessità di incrementarne la qualità.” La incidenza di nuovi casi di epatite B riportati in Italia nel 2018 è pari a 0,63 ogni 100.000 abitanti. (1)
Per quanto riguarda l’epatite C 
“Nel 2018 i casi segnalati di epatite C in Europa sono stati 37.427. Dei casi riportati il 4% è stato classificato come infezione acuta, il 26% come cronica e il 67% come sconosciuta. L’epatite C è stata riscontrata più comunemente tra gli uomini rispetto alle donne con un rapporto 2,1 a 1. Il gruppo di età maggiormente colpito tra gli uomini è stato quello compreso tra i 35 e 44 anni; nelle donne, quello compreso tra i 35 e i 44 anni. Le modalità di trasmissione sono state inserite solo nel 21% dei casi. La via più comune di infezione è stata attraverso l’uso di droghe in forma iniettiva (nel 46% dei casi che presentavano questo tipo di informazioni). L’interpretazione dei dati di notifica di epatite C risente di alcune criticità esistenti tra i vari paesi con il permanere di differenze nel sistema di sorveglianza e di problematiche nella definizione univoca di caso di malattia acuta o cronica. Essendo l’epatite C una patologia il più delle volte asintomatica fino alle sue fasi terminali, la sorveglianza basata sulla notifica dei casi appare fondamentale per cui i risultati forniti  riflettono più che altro la numerosità delle pratiche diagnostiche effettuate che la reale diffusione della malattia.” Dati provenienti dalla stessa fonte indicano che i nuovi casi di epatite C notificati in Italia nel 2018 sono stati 156.(2)
L’Institute for Health Metrics and Evaluation ha realizzato recentemente un nuovo website con la raccolta dei dati di prevalenza e dei trends dell’epatite a livello globale e nazionali.(3) Dati relativi alla realtà italiana sono aggiornati ad oggi fino al 2017. (4)
Secondo dati al 2018, in merito alla prevalenza complessiva stimata di casi di infezione da HCV (per il 40% di genotipo 1b) in Italia il numero è di 1.396.002,3 [il che conferma anche altri dati che indicano come il nostro Paese contribuisca al 1,1% (0,7-2,7) del totale dei casi mondiali]. La prevalenza stimata dei casi di infezione da HBV è di 1.154.261,4; una percentuale consistente delle persone infettate non è a conoscenza del proprio stato anche nel nostro Paese.(5,6)
NOhep (www.nohep.org), è il movimento globale che ha lo scopo di promuovere l’eliminazione dell’epatite virale entro il 2030 (NOhep foglietto illustrativo in italiano).
Il motto di NOhep è: “UNISCITI A NOhep PER FAR SI’ CHE LA SCOMPARSA DELL’EPATITE VIRALE SIA IL NOSTRO PROSSIMO GRANDE SUCCESSO“.
Questo video è esplicativo della Campagna NOhep per il quale UMdL ha effettuato la traduzione dei sottotitoli nella lingua italiana
Inoltre, Updating medicina del lavoro ha partecipato con un contributo su queste tematiche e sulle esperienze operative maturate in forma di poster presentato al World Hepatitis Summit 2017 a San Paolo in Brasile. (7)
Bibliografia
[1] European Centre for Disease Prevention and Control. Hepatitis B. In: ECDC. Annual epidemiological report for 2018. Stockholm: ECDC; 2020. www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/HEPB_AER_2018_Report.pdf
[2] European Centre for Disease Prevention and Control. Hepatitis C. In: ECDC. Annual epidemiological report for 2018. Stockholm: ECDC; 2020. www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/HEPC_AER_2018_Report.pdf
[3] IHME – Hepatitis facts.  Institute for Health Metrics and Evaluation. https://hepatitis.ihme.services/
[4] IHME – Hepatitis trends – Italy.  Institute for Health Metrics and Evaluation. https://hepatitis.ihme.services/trends?location_id=86&measure_id=5 accessed 27 July 2019.
[5] CDA Foundation and its Polaris Observatory. Hepatitis B and C diagnosis rates in 2017. Lafayette, CO:CDA Foundation,2017.  http://www.worldhepatitisalliance.org/missing-millions/
[6] Blach, Sarah et al. Global prevalence and genotype distribution of hepatitis C virus infection in 2015: a modelling study The Lancet Gastroenterology & Hepatology , Volume 2 , Issue 3 , 161 – 176. https://www.thelancet.com/journals/langas/article/PIIS2468-1253(16)30181-9/abstract
[7] Posters – World Hepatitis Summit 2017- Sao Paulo, Brazil. http://www.worldhepatitissummit.org/2017/resources/posters/docs/default-source/posters/16a_drluciofellone
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Lucio Fellone ([email protected])
Link alle precedenti Giornate Mondiali contro l’epatite virale
Aggiornato al 28/07/2020
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World Hepatitis Day 2019 Global Summary Report
Giornata mondiale per la lotta all’epatite virale 2020 UMdL partecipa alla Giornata mondiale per la lotta all’epatite virale “TROVIAMO LE MILIONI DI PERSONE CHE VENGONO PERSE…
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puglialink · 6 years ago
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eventicatanzaro-blog · 8 years ago
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Nuovo evento pubblicato http://eventicatanzaro.it/event/workshop-su-infezione-da-hiv-ed-epatite-c/
Workshop su Infezione da HIV ed Epatite C
NEL RICORDARE L’EVENTO, SIAMO LIETI DI ANNUNCIARE CHE E’ STATO POSSIBILE ABOLIRE LA QUOTA DI ISCRIZIONE PER CUI INVITIAMO CHI FOSSE INTERESSATO A ISCRIVERSI A TITOLO GRATUITO.
Incontro sulla terapia e ricerca per la cura delle infezioni da virus dell’immunodeficienza umana (HIV) ed epatite C (HCV) con la partecipazione di alcuni dei maggiori esperti nazionali e internazionali (medici, virologi e immunologi). E’ prevista la traduzione simultanea Italiano-Inglese.
Il programma e la scheda di iscrizione sono disponibili al link:
http://www.simit.org/IT/formazione/congressi-e-corsi.xhtml/congresso/2632-congresso-internazionale-umg-meets-the-experts-international-workshop-on-hivhcv-research-and-cure-
Per iscrizione: Passepartout Congressi Corso Mazzini, 228 – 88100 Catanzaro Tel. Fax 0961.725210 392.9056599 – 393.9492820 [email protected] [email protected]
Sono previsti 14 crediti ECM e richiesti crediti formativi per gli Studenti in Medicina e Chirurgia dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro.
La strutturazione in workshop consentirà il massimo scambio di esperienze cliniche e di ricerca. L’incontro è aperto anche agli Studenti e Dottorandi dell’Università “Magna Graecia” che avranno la possibilità di confrontarsi direttamente con gli esperti convenuti e per questo è previsto un evento satellite specificamente dedicato ai giovani clinici e ricercatori.
L’incontro è patrocinato dalla Presidenza della Giunta della Regione Calabria, dal Dottorato in Scienze della Vita (UMG), da prestigiose Società Scientifice (Associazione Italiana per lo Studio del Fegato, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali), Fondazioni (Fondazione Università Magna Graecia, Fondazione Malattie Infettive e Salute Internazionale), Ordini Professionali (Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Ordine dei Farmacisiti della Provincia di Catanzaro) e dal Policlinico Ospedaliero-Universitario “Mater Domini” di Catanzaro).
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UMdL partecipa alla Giornata mondiale per la lotta all’epatite virale “TROVIAMO LE MILIONI DI PERSONE CHE VENGONO PERSE” del 28 luglio organizzata dalla World Hepatitis Alliance, NOhep e sostenuta dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC).
Il tema principale della Giornata resta quello di “ELIMINIAMO L’EPATITE” in accordo con quanto previsto dall’Obiettivo 3 al punto 3.3 (Entro il 2030, porre fine alle epidemie di AIDS, tubercolosi, malaria e malattie tropicali neglette e combattere l’epatite,  le malattie trasmesse attraverso l’acqua e altre malattie trasmissibili) tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per l’anno 2030 promossi dalle Nazioni Unite.
La Campagna per il 2018 si focalizza sulle milioni di persone che non sono consapevoli di essere infettate infatti come viene enunciato sulla pagina ufficiale della World Hepatitis Day 2018:
” Su 325 milioni di persone nel Mondo che convivono con l’epatite virale, oltre 290 milioni  (il che significa 9 su 10!) sono affetti da epatite B o epatite C senza saperlo. Finché non ci sarà una significativa estensione degli screening, delle diagnosi e dell’accesso alle cure, un numero maggiore di persone verrà infettata e si continueranno a perdere vite umane.
In occasione della Giornata mondiale per la lotta all’epatite virale, stiamo lanciando “Troviamo le milioni di persone che vengono perse”, la Campagna globale triennale di consapevolezza e sostegno allo scopo di affrontare le principali barriere alla diagnosi ponendo al centro della soluzione le organizzazioni della società civile e la comunità delle persone colpite dalla malattia  Tutti quelli che contribuiranno al raggiungimento dell’obiettivo del 30% delle diagnosi entro il 2020. Scopri qualcosa in più sulla Campagna”.
(www.worldhepatitisalliance.org/world-hepatitis-day/world-hepatitis-day-2018)
UMdL è inserita nell’elenco delle organizzazioni che supportano la Campagna (a questo link).
Un recente sondaggio a livello globale ha evidenziato vari diffusi ostacoli che rendono difficoltosa la diagnosi dei casi di epatite; allo scopo di descrivere la situazione attuale e per superare queste difficoltà è stato elaborato un apposito documento  con i dati riscontrati e essenziali linee di indirizzo e suggerimenti: White Paper – Overcoming the barriers to diagnosis: The role of the affected community and civil society in finding the missing millions.
Quest’anno la WHO ha pubblicato le ultime Linee guida per la cura e il trattamento delle persone affette da infezione cronica da virus dell’epatite C.
Anche l’Istituto Superiore di Sanità italiano partecipa con impegno alla Giornata Mondiale contro l’epatite virale come si può evincere dalla pagina online dedicata: Giornata mondiale contro l’epatite, l’impegno dell’Italia e dell’Iss.
Nel nostro Paese i pazienti con epatite cronica di tipo C che hanno avuto accesso ai trattamenti con i nuovi farmaci ad azione antivirale diretta di seconda generazione (DAAs)”  sono stati, 145.800 (fino al 23/07/2018) come si evince sulla apposita pagine della Agenzia Italiana del Farmaco.
Nel Mondo, tra le oltre 300 milioni di persone colpite dall’epatite B e C, circa 1,5 milioni muore ogni anno e 1 persona su 3 è stata esposta ad entrambi i virus.(1) Globalmente i casi di epatite C cronica stimati sono 71 milioni. Circa 399.000 persone muoiono ogni anno per cirrosi e tumore epatico causato da HCV. I farmaci antivirali possono curare più del 95% delle persone con infezione da epatite C, ma l’accesso alla diagnosi e al trattamento è basso.(2)
Si stima che siano 257 milioni le persone che nel Mondo convivono con una infezione da HBV (sono, cioè, positivi all’antigene di superficie del virus B). Nel 2015 i decessi da epatite B, soprattutto per cirrosi e tumore epatico, sono stati 887.000. Esiste, da diverso tempo, un vaccino sicuro ed efficace per prevenire la malattia.(3)
L’epatite B e C colpisce milioni di persone in Europa. Secondo dati recenti, l’impatto dell’HCV  nella Regione Europea della WHO, pari a 15 milioni di persone infettate (il 2.0% degli adulti), è superiore sia a quello provocato dall’HIV che dalla tubercolosi.(1,4,5)  L’epatite C causa in quest’area circa 86.000 morti l’anno con una incidenza di 8,7 casi ogni 100.000 abitanti.(1) Recentemente sono stati proposti interventi mirati su di “micro-eliminazione” della malattia su popolazioni a rischio specifiche e in ben determinati contesti ambientali.(6) Infatti, una lotta efficace alla patologia in gruppi a maggiore rischio soffre ancora di alcune carenze culturali (anche tra gli operatori sanitari), organizzative e strutturali. (7)
L’epatite B colpisce circa 13,3 milioni di persone in Europa (l’1,8% degli adulti), causa circa 36.000 morti ogni anno e l’incidenza complessiva è di 1,49 casi per 100.000 abitanti.(1)
L’Institute for Health Metrics and Evaluation ha realizzato recentemente un nuovo website con la raccolta dei dati di prevalenza e dei trends dell’epatite a livello globale e nazionali.(8) Dati relativi alla realtà italiana sono aggiornati ad oggi fino al 2016. (9)
Dati al 2017, in merito alla prevalenza stimata di casi di infezione da HCV (per il 40% di genotipo 1b) in Italia il numero è di 710.000 [il che conferma altri dati che indicano come il nostro Paese contribuisca al 1,1%(0,7-2,7) del totale dei casi mondiali] mentre, la prevalenza stimata dei casi di infezione da HBV è di 331.890; una percentuale consistente delle persone infettate non è a conoscenza del proprio stato anche nel nostro Paese.(10,11)
NOhep (www.nohep.org), è il movimento globale che ha lo scopo di promuovere l’eliminazione dell’epatite virale entro il 2030 (NOhep foglietto illustrativo in italiano).
Il motto di NOhep è: “UNISCITI A NOhep PER FAR SI’ CHE LA SCOMPARSA DELL’EPATITE VIRALE SIA IL NOSTRO PROSSIMO GRANDE SUCCESSO“.
Questo video è esplicativo della Campagna NOhep per il quale UMdL ha effettuato la traduzione dei sottotitoli nella lingua italiana
Inoltre, Updating medicina del lavoro ha recentemente partecipato con un contributo in forma di poster su queste tematiche e sulla esperienza operativa maturata al World Hepatitis Summit 2017 a San Paolo in Brasile. (12)
Bibliografia
[1] Hepatitis – Data and Statistics. Europe World Health Organization. http://www.euro.who.int/en/health-topics/communicable-diseases/hepatitis/data-and-statistics accessed 27 July 2018.
[2] WHO- Fact Sheets – Hepatitis C World Health Organization. http://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/hepatitis-c
[3] WHO- Fact Sheets – Hepatitis B World Health Organization. http://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/hepatitis-b
[4] Hepatitis C. World Health Organization. http://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/hepatitis-c, accessed 24 July 2018.
[5] Hepatitis – Data and Statistics. World Health Organization. http://www.euro.who.int/en/health-topics/communicable-diseases/hepatitis/data-and-statistics.
[6] Lazarus JV, Safreed-Harmon K, Thursz MR, et al. The micro-elimination approach to eliminating hepatitis C:  strategic and operational considerations. Seminars in Liver Disease, July 2018.
[7] ELPA news – Highest-risk groups left behind in pursuit of viral hepatitis C elimination in Europe. European Living Patient Association. http://www.elpa-info.org/news/jul-2018/highest-risk-groups-left-behind-pursuit-viral-hepatitis-c-elimination-europe, accessed 27 July 2018.
[8] IHME – Hepatitis facts.  Institute for Health Metrics and Evaluation. https://hepatitis.ihme.services/
[9] IHME – Hepatitis trends – Italy.  Institute for Health Metrics and Evaluation. https://hepatitis.ihme.services/trends?location_id=86&measure_id=5 accessed 27 July 2018.
[10] CDA Foundation and its Polaris Observatory. Hepatitis B and C diagnosis rates in 2017. Lafayette, CO:CDA Foundation,2017.  http://www.worldhepatitisalliance.org/missing-millions/
[11] Blach, Sarah et al. Global prevalence and genotype distribution of hepatitis C virus infection in 2015: a modelling study The Lancet Gastroenterology & Hepatology , Volume 2 , Issue 3 , 161 – 176. https://www.thelancet.com/journals/langas/article/PIIS2468-1253(16)30181-9/abstract
[12] Posters – World Hepatitis Summit 2017- Sao Paulo, Brazil. http://www.worldhepatitissummit.org/2017/resources/posters/docs/default-source/posters/16a_drluciofellone
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Link alle precedenti Giornate Mondiali contro l’epatite virale
Aggiornato al 28/07/2018
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  Giornata mondiale per la lotta all’epatite virale 2018 UMdL partecipa alla Giornata mondiale per la lotta all'epatite virale "TROVIAMO LE MILIONI DI PERSONE CHE VENGONO PERSE…
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