#incendio cassonetti
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lamilanomagazine · 8 months ago
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Bari: installati i primi cestini gettacarte intelligenti
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Bari: installati i primi cestini gettacarte intelligenti Sono stati posizionati la mattina del 3 aprile i primi sei cestini gettacarte compattatori intelligenti, acquistati con fondi PON Metro React EU. Si tratta di contenitori da 360 litri alimentati con energia solare (con un pannello da 40 watt che a sua volta carica una batteria d'accumulo raccogliendo l'energia necessaria per una carica fino a 105 giorni) che consentono di ridurre la frequenza degli svuotamenti, grazie alla capacità di eseguire 15-50 compattazioni in ventiquattro ore, diminuendo le emissioni nocive in quanto, attraverso la trasmissione dei dati relativi al volume dei rifiuti a un software di gestione, possono essere svuotati secondo le effettive necessità, cosa che permette ad Amiu di programmare le rotte dei camion per la raccolta razionalizzando i percorsi in base al livello di riempimento raggiunto. Ogni cestino, dotato di un portacenere integrato, si può aprire sia con la maniglia sia con la pedaliera. Il cestino intelligente, che riduce anche la fuoriuscita di cattivi odori, è in acciaio zincato ed è composto da un pedale, una bocca di conferimento dotata di maniglia, uno sportello laterale con chiusura nascosta antivandali per una facile estrazione del carrellato interno da parte degli operatori, un sensore a ultrasuoni integrato che rileva il livello di riempimento ogni 3 secondi (attivo h24), un sistema con luci a led di visualizzazione del livello di riempimento del contenitore secondo percentuali programmabili, un rilevatore anti-incendio, una pressa compattante dei rifiuti e feritoie d'areazione. Viene fissato al suolo con piedini regolabili: in caso di incendio attiva un sensore che rileva il fuoco e trasmette la notifica al centro di controllo. La quantità massima di rifiuti comprimibili è pari a 1080 litri: una volta raggiunto il limite, la bocchetta di conferimento viene inibita in modo da non consentire ulteriori conferimenti, segnalandolo all'utenza attraverso un LED rosso; nello stesso momento viene inviato un avviso via mail o sms agli operatori per lo svuotamento del cestino. "Stamattina gli operatori Amiu hanno cominciato a installare i primi cestini intelligenti previsti nelle zone più frequentate della città, laddove si registra una maggiore produzione di rifiuti - ha commentato l'assessore all'Ambiente Pietro Petruzzelli -. Disponendo di un sistema di compattazione in grado di ridurre i volumi dei materiali da scarto, infatti, possono raccoglierne molti di più rispetto ai cassonetti tradizionali, con un'attenzione particolare all'ambiente vista la possibilità di razionalizzare i giri effettuati dai camion per lo svuotamento grazie alla trasmissione dei dati di riempimento in tempo reale. Oggi ne sono stati posizionati sei lungo corso Cavour, sul molo San Nicola e in piazza Eroi del Mare. Se andranno bene come pensiamo, ne monteremo diversi anche in altri spazi della città particolarmente vissuti. Però, ricordiamolo sempre, la differenza non la fanno i cestini, ma possiamo farla noi utilizzandoli correttamente e non abbandonando rifiuti o cartacce per strada". I cestini intelligenti sono resistenti anche alle infiltrazioni di acqua piovana. Qualsiasi malfunzionamento (sportello lasciato aperto, riempimento eccessivo e/o manomissione, malfunzionamento della pressa compattante, livello di batteria di accumulo basso) viene segnalato al software con un allarme via sms o mail.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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sciclivideonotizie · 6 years ago
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Tre cassonetti in fiamme in contrada Spinello a Donnalucata SCICLI - La scorsa notte in viale delle Regioni, nei pressi del mercato ortofrutticolo di contrada Spinello a Donnalucata, ignoti hanno incendiato alcuni cassonetti della spazzatura. Sono andati completamente distrutti tre contenitori. Sono stati alcuni automobilisti di passaggio a dare l'allarme chiedendo l'intervento dei Vigili del fuoco.
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ifattinews · 3 years ago
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Giardinetti, Roma-Est, esplosi contatori del gas all'alba di stamani
Stamattina verso le 5, quando la città era ancora a dormire, nella zona Giardinetti, in via Carcaricola, si è sviluppato un incendio che ha fatto esplodere alcuni contatori del gas. Alle 5.15 sono intervenute tre squadre dei Vigili del fuoco con due autobotti e il CRRC (Carro Rilevamento Radioattivo Chimico). L’incendio ha interessato una decina di contatori sul piano stradale. Evacuati circa…
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telodogratis · 2 years ago
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Incendio all’Arenella, razzi nei cassonetti mandano in fumo un autocompattatore Rap
I razzi, usati per segnalare la presenza di imbarcazioni in mare, sono esplosi quando la spazzatura è stata scaricata nel tritarifiuti L’articolo Incendio all’Arenella, razzi nei cassonetti mandano in fumo un autocompattatore Rap proviene da PalermoLive.Catania Live, Cronaca di Palermo, Arenella, incendio, rap Paura nel quartiere Arenella di Palermo, dove nelle scorse ore si è verificato…
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livornopress · 3 years ago
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Botti di capodanno, a fuoco 6 cassonetti
Botti di capodanno, a fuoco 6 cassonetti
Livorno 1 gennaio 2022 Gli interventi dei vigili del fuoco per incendi riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno, nella notte tra il 31 dicembre ed il 1°gennaio a Livorno sono stati sei Tutti e sei gli interventi riguardavano l’incendio di un cassonetto. In provincia invece: un intervento per incendio di una carrozzeria che fortunatamente è risultato un falso allarme All’isola d’Elba nessun…
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sinapsinews · 5 years ago
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Ancora cassonetti in fiamme a Roma Ancora un incendio di cassonetti di rifiuti a Roma. E' accaduto intorno alle 3 della scorsa notte a via di Donna Olimpia, in zona Gianicolense.
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toscanoirriverente · 8 years ago
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Incendio cassonetti e spazzatura a Tor Bella Monaca 4 maggio 2017 „Numerose le segnalazioni, sul posto per spegnere il rogo i vigili del fuoco. Spazzatura incendiata anche a Centocelle e all'Alessandrino. Ghera e Franco: "La situazione è vergognosa in tutta la città"“
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Castel Volturno (CE), arrestato piromane nigeriano
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Castel Volturno (CE), arrestato piromane nigeriano. Finisce nei guai un 31enne nigeriano senza fissa dimora. Arrestato in flagranza di reato per incendio doloso aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. I Carabinieri di Mondragone (CE) sono intervenuti a Castel Volturno (CE) a seguito di una segnalazione. Il piromane aveva già danneggiato veicoli in sosta e innescato un incendio di sterpaglie. Le fiamme sono partite dal civico 543 della via Domitiana.  È lì che gli agenti hanno identificato e bloccato l'uomo che poco prima, con il proprio accendino, aveva appiccato il fuoco su un area di circa 6.000 mq. Non ancora chiare le motivazioni che hanno condotto l’uomo a spargere il panico. Il rogo, innescato a ridosso di un’arteria stradale molto trafficata e frequentata, ha combusto cumuli di rifiuti, distruggendo 10 cassonetti destinati alla raccolta dei rifiuti, una barca in vetroresina e 20 alberi da frutto, oltre ad annerire parti esterne di abitazioni vicine. L'immediato intervento dei Vigili del Fuoco di Mondragone ha consentito di domare le fiamme, di bonificare l’area e di evitare guai peggiori.... Read the full article
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italreport · 7 years ago
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Marina di Acate. Incendiati nella notte i cassonetti per la raccolta dei rifiuti. “Gli sciacalli non ci fermeranno”. Nota del sindaco Raffo.
Redazione Due, Acate (Rg), 26 luglio 2017.- Ancora un vile atto, sicuramente intimidatorio, finalizzato  a creare ulteriori disagi alla cittadinanza e nel vano tentativo di annullare gli eroici sforzi dell’amministrazione comunale, strenuamente impegnata nel garantire, una normale raccolta dei rifiuti nonostante le molteplici difficoltà, non dipendenti dalla propria volontà. Questa notte i “soliti sciacalli” sono…
Marina di Acate. Incendiati nella notte i cassonetti per la raccolta dei rifiuti. “Gli sciacalli non ci fermeranno”. Nota del sindaco Raffo. was originally published on ITALREPORT
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tmnotizie · 5 years ago
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MARTINSICURO – Questa mattina, intorno alle 13, una squadra dei vigili del fuoco del Distaccamento di Nereto, con un’autopompa, un fuoristrada con modulo antincendio e l’ausilio di un’autobotte del Comando di Teramo, è intervenuta presso un’attività commerciale per la vendita di materiale edilizio sita in via Civita a Villa Rosa di Martinsicuro, a seguito dell’incendio di materiale combustibile.
L’incendio ha interessato alcuni cassonetti di rifiuti e un camion Fiat Iveco con gru, sistemati sotto una tettoia. Attraverso un’apertura finestrata le fiamme sono penetrate anche all’interno del capannone, interessando un limitato quantitativo materiale edile in confezioni di cartone.
I vigili del fuoco intervenuti hanno utilizzato i naspi in dotazione all’autopompa per controllare le fiamme ed impedire che potessero estendersi a tutto il capannone. Per completare lo spegnimento dell’incendio, si è proceduto allo smassamento del materiale parzialmente bruciato.
Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri di Alba Adriatica per gli adempimenti di competenza.
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telodogratis · 2 years ago
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Incendio nella notte in via San Lorenzo, cassonetti e spazzatura in fiamme | VIDEO
Incendio nella notte in via San Lorenzo, cassonetti e spazzatura in fiamme | VIDEO
Continuano i roghi di rifiuti a Palermo: l’ultimo in via San Lorenzo, di fronte gli uffici postali L’articolo Incendio nella notte in via San Lorenzo, cassonetti e spazzatura in fiamme | VIDEO proviene da PalermoLive.Catania Live, Cronaca di Palermo, incendio, rifiuti Incendio nella notte in via San Lorenzo, a Palermo, di fronte gli uffici postali. All’altezza del civico 169, le fiamme hanno…
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italianaradio · 5 years ago
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‘NDRANGHETA DI LOCRI Ordinanza di custodia cautelare e sequestro di beni per 15 persone
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/ndrangheta-di-locri-ordinanza-di-custodia-cautelare-e-sequestro-di-beni-per-15-persone/
‘NDRANGHETA DI LOCRI Ordinanza di custodia cautelare e sequestro di beni per 15 persone
‘NDRANGHETA DI LOCRI Ordinanza di custodia cautelare e sequestro di beni per 15 persone
R. & P.
Nella notte i militari dei Comandi Provinciali Carabinieri e Guardia di Finanza, con il supporto in fase esecutiva dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Calabria”, hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria a seguito di richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta dal dott. Giovanni BOMBARDIERI, nei confronti di 15 persone.
L’esecuzione dell’odierna misura costituisce il seguito delle operazioni “Riscatto” dei Carabinieri e “Mille e una notte” della Guardia di Finanza, eseguite il 2 agosto u.s. a conclusione delle indagini coordinate dal Procuratore Aggiunto Giuseppe LOMBARDO e dai Sostituti Procuratori Giovanni CALAMITA e Diego CAPECE MINUTOLO, che avevano permesso di ricostruire l’attuale operatività di gruppi criminali facenti capo alla storica cosca locrese dei “CORDÌ”, ai cui partecipi vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento seguito da incendio, illecita concorrenza con minaccia o violenza, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto in luogo pubblico di armi, con l’aggravante di aver agito per favorire gli interessi della ‘ndrangheta nella sua articolazione territoriale nota come cosca “CORDÌ”.
In particolare, nell’ambito dell’attività “Riscatto” condotta dai Carabinieri, oltre alle persone destinatarie[1] del provvedimento di fermo eseguito il 2 agosto – tutti raggiunti anche dall’odierna misura cautelare – sono stati arrestati:
RIPEPI Giuseppe, nato a Locri il 24.12.1976, residente a Locri;
ZUCCO Bruno, nato a Portigliola il 08.07.1968, detenuto,
mentre un terzo uomo colpito dalla misura è ancora attivamente ricercato per trasferimento fraudolento di valori.
In particolare:
RIPEPI Giuseppe è gravemente indiziato quale partecipe dell’associazione, incaricato di prestare ausilio continuativo alle famiglie degli associati, di svolgere il compito di autista a favore di CORDÌ Domenico, cl. 79, di mantenere il costante raccordo informativo con gli altri affiliati anche e soprattutto al fine di eludere o impedire le investigazioni finalizzate a ricostruire le attività delittuose poste in essere dagli appartenenti alla cosca CORDÌ;
ZUCCO Bruno dovrà invece rispondere del reato di associazione finalizzata al compimento di estorsioni e tentata estorsione ai danni di imprenditore locale.
I Carabinieri hanno inoltre proceduto al sequestro preventivo dell’attività commerciale denominata “ONORANZE FUNEBRI E ADDOBBI FLOREALI F.LLI ALÌ DI GIANFRANCO ALÌ” di Locri, comprensivo dell’intero compendio aziendale.
Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di accertare come ALÌ Gianfranco e ALBATOAEI Vasile Iulian (entrambi raggiunti dal fermo del 2 agosto e dalla misura odierna), ciascuno nelle rispettive funzioni, abbiano acquisito, nel corso di numerosi anni, una posizione dominante nell’ambito del settore di servizi funebri ed attività commerciali connesse all’area cimiteriale di Locri, soprattutto grazie al prezioso supporto offerto dai familiari ALÌ Giorgio e ALÌ Cosimo, quest’ultimo intraneo alla cosca CORDÌ.
  I militari della Guardia di Finanza, oltre ai soggetti destinatari[2] del provvedimento di fermo eseguito il 2 agosto nell’ambito dell’operazione “Mille e una Notte”, hanno arrestato:
CORDÌ Vincenzo, nato a Locri il 18.10.1957 ed ivi residente in contrada Calvi nr. 1 (ordinanza di custodia cautelare in carcere);
MODAFFERI Fabio, nato a Melito di Porto Salvo il 04.01.1978 e residente a Locri (ordinanza custodia cautelare agli arresti domiciliari).
Le indagini, anche di natura tecnica, avviate dalla Guardia di Finanza, hanno permesso di ricostruire la struttura della locale della ‘ndrangheta di Locri, riconducibile alla famiglia CORDI’ e di svelare un consistente controllo criminale del territorio esercitato mediante la propria forza intimidatrice da una fitta rete di associati ed affiliati.
Come emerso dall’attività tecnica di intercettazione, il CORDÌ Vincenzo rappresenta una figura carismatica in ambito locale; egli esercita il proprio potere mafioso seguendo i dettami della vecchia generazione dei boss calabresi e, attraverso il cd. controllo del territorio, garantisce ogni forma di protezione e viene spesso chiamato in causa per la “risoluzione di controversie” sia di natura personale, sia in ordine a ogni tipo di interesse di natura economica.
La disponibilità di armi in capo alla cosca, peraltro, è stata  delineato dall’attività investigativa: il 31 dicembre 2016 sono stati avvistati Vincenzo CORDÌ ed i suoi figli Domenico (cl.1991) ed Antonio (cl. 1997) i quali, in occasione dei festeggiamenti per l’inizio del nuovo anno, erano intenti a maneggiare armi da fuoco ed esplodere colpi all’indirizzo dei cassonetti dei rifiuti urbani e dei pali della pubblica illuminazione posizionati nei pressi della loro abitazione.
Altro filone rilevante è quello che ha condotto all’arresto di Fabio MODAFFERI. Quest’ultimo, sfruttando la vicinanza alla locale criminalità organizzata e l’assoggettamento psicologico che essa genera, il tutto condensato da gravi minacce, prestava importanti cifre in denaro contante a soggetti versanti in condizioni di difficoltà economica, pretendendo da questi rate mensili di restituzione del premio capitale, gravate da interessi fissati nel tasso del 30% mensili.
Reggio Calabria, 22 agosto 2019
[1]     ALÌ Gianfranco, nato a Locri il 01.08.1982, ivi residente, ALBATOAEI Vasile Iulian (alias “Giuliano”), nato in Romania il 18.07.1986, residente a Locri, BRUSAFERRI Guido, nato a Lodi (MI) il 18.3.1965, residente a Locri, CORDÌ Domenico, nato a Locri il 7.2.1979, ivi residente, DIENI Salvatore, nato a Locri l’8.8.1971, ivi residente, MICALE Emmanuel, nato a Locri il 3.7.1985, ivi residente, e ZUCCO Gerardo, a Locri il 15.11.1970, ivi residente.
[2]     ALÌ Cosimo, nato a Locri il 29.3.1957, ivi residente, CORDÌ Domenico, nato a Locri il 6.5.1991, ivi residente, e CORDÌ Antonio, nato a Locri il 3.6.1997, ivi residente
R. & P. Nella notte i militari dei Comandi Provinciali Carabinieri e Guardia di Finanza, con il supporto in fase esecutiva dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Calabria”, hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria a seguito di richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia
Gianluca Albanese
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patriziadidio · 5 years ago
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Palermo ancora ostaggio dei rifiuti, tra pale meccaniche, bobcat, e roghi
Già a marzo si era scongiurata un’altra crisi sui rifiuti in città. Un’ordinanza del sindaco Leoluca Orlando, aveva concesso una proroga fino al 4 maggio la possibilità di continuare a conferire i rifiuti nella discarica di Bellolampo, in un’area a monte della sesta vasca interessata da lavori di ampliamento[1].
Dopo questa tregua nel mese di giugno l’emergenza esplode nuovamente a causa del rallentamento dell’attività della discarica colpita da due roghi in meno di una settimana: prima un principio d’incendio ha interessato l’interno dell’impianto di trattamento meccanico biologico, e poi pochi giorni dopo il 21 giugno un altro incendio si è sviluppato a partire nell’area della sesta vasca utilizzata per il conferimento dei rifiuti organici[2].
Le cause non sono state chiarite ma gli effetti sono stati subito visibili a Palermo, invasa per giorni da cumuli di rifiuti. Da Uditore a Brancaccio, da Bonagia al Villaggio Santa Rosalia, la raccolta dell'immondizia è andata in tilt. Con cassonetti stracolmi di sacchetti della spazzatura e rifiuti ingombranti attorno. Ma anche il ritiro della differenziata si è rallentato.
Fra responsabilità di Rap, Comune e vigili urbani preposti ai controlli, l'unica cosa certa è che l’immagine restituita è stata quella di una città “sporca” e di un centro storico deturpato dalle “montagnole” dai rifiuti. Il disservizio alla cittadinanza si è presto trasformato anche in un danno d’immagine per tutti gli operatori del settore ricettivo e turistico.
Per fronteggiare l’emergenza il 2 luglio, durante una riunione caldeggiata dal sindaco, tra l’assessore all’ambiente e l’amministratore Rap e i dirigenti della stessa azienda responsabili della raccolta dei rifiuti e dell'impianto di Bellolampo, è stato predisposto un piano immediato[3]: si è deciso che da subito, a supporto del lavoro degli autocompattatori della RAP, vengano utilizzate pale meccaniche e bobcat sia dell'azienda, sia delle altre partecipate, sia del Coime, al fine di velocizzare il recupero dei rifiuti accumulati in città. È stato predisposto inoltre che l'impianto di Bellolampo resti aperto h24 per permettere ai compattatori di essere svuotati anche su più turni. Nelle previsioni la crisi dovrebbe rientrare in una decina di giorni.
Intanto, nonostante le misure straordinarie decise e gli sforzi dei vigili urbani impegnati a monitorare la situazione e a comminare multe per conferimento irregolare dei rifiuti, durante le notti continuano a svilupparsi roghi nei cumuli di immondizia non ancora raccolta e nei cassonetti. Numerosi sono stati gli interventi dei vigili del fuoco in più zone della città[4].
Le problematiche maggiori però si dovranno risolvere sul lungo periodo. Infatti da mesi la situazione è monitorata perché la gestione dei rifiuti della città di Palermo ha dei riflessi su tutto il sistema regionale.
Il 3 luglio, si è svolto appunto un vertice operativo nei locali dell’assessorato regionale all’Energia: erano presenti l’assessore Alberto Pierobon per la Regione, l'assessore all'Ambiente Giusto Catania con il dirigente Salvatore Cocina, i tecnici del Comune e dell’assessorato, l’amministratore unico della Rap, Giuseppe Norata.[5]
Sul tavolo sono state poste le proposte e la necessaria sinergia tra amministrazione comunale, Regione e la Rap per garantire la continuità del servizio proprio in vista del fatto che la discarica di Bellolampo deve essere ampliata e che è stata chiusa per irregolarità per alcuni giorni (provvedimento che si potrebbe ripresentare). L’iter per i lavori alla settima vasca è in corso e si confida di arrivare alla gara entro luglio. Secondo la timeline, però, l’abbancamento potrà essere possibile solo nella prima metà del prossimo anno.
Sono state individuate delle soluzioni per fronteggiare il problema in questa fase transitoria: si tratta di gestire rifiuti, che tra città e Comuni della provincia sono circa mille tonnellate al giorno.
La prima soluzione riguarda il trasferimento dei rifiuti altrove: la Regione, ha effettuato un monitoraggio dei vari impianti disponibili al momento nell’Isola sulla base della capacità residua, della distanza e della tipologia di rifiuto, e ha autorizzato la Rap a trasferimenti temporanei in altre discariche (Lentini, Motta Sant'Anastasia, Siculiana).
Nel frattempo, come seconda soluzione, la Rap proseguirà l’iter burocratico perché sia possibile abbancare rifiuti nella cosiddetta area ex inerti, che per almeno un paio di mesi che potrebbe permettere di risparmiare anche i costi di trasporto depositando in loco i rifiuti stabilizzati.
La speranza è che queste soluzioni consentiranno di superare la fase transitoria e di liberare la città di Palermo ostaggio di un’emergenza rifiuti che assume sempre più i contorni di un problema cronico. Ma sappiamo che saranno necessarie ben altre piani e riforme strutturali per Palermo e per la Sicilia tutta, una delle regioni italiane dove la cattiva gestione dei rifiuti ha fatto sentire di più i suoi effetti negativi.
Patrizia Di Dio
[1] https://palermo.repubblica.it/cronaca/2019/03/21/news/palermo_scongiurata_l_emergenza_rifiuti_proroga_per_bellolampo-222121982/
[2] https://www.palermotoday.it/cronaca/incendi-rifiuti-discarica-bellolampo-21-giugno-2019.html
[3] https://www.blogsicilia.it/palermo/rallentamenti-raccolta-rifiuti-deciso-utilizzo-pale-meccaniche-e-conferimento-a-bellolampo-h24/489948/
[4] https://palermo.repubblica.it/cronaca/2019/07/05/foto/palermo_l_emergenza_rifiuti_invade_il_centro_le_immagini_del_disastro-230444288/1/#1
[5] https://www.blogsicilia.it/palermo/emergenza-rifiuti-a-palermovertice-alla-regione-su-bellolampo/490032/#lmMTIhxWRedmtRo0.99
  di Patrizia Di Dio Articolo originale https://ift.tt/2XWtsNl
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latinabiz · 4 years ago
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Denunciato uomo di Anzio per l'incendio dei cassonetti a Roma
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Incendio Ci sono stati degli incendi in serie divampati nell'arco di pochi minuti domenica 21 giugno. A fuoco, a Roma, sono andati diversi cassonetti dell'Ama, completamente distrutti in largo Appio Claudio, viale Anicio Gallo e via Caio Canuleio dove anche un'auto parcheggiata è stata divorata dalle fiamme. I roghi hanno coinvolto anche via Sinopoli, nella zona di Capannelle. Una scena simile a quella già vista, nell'ultima settimana, lungo la Tuscolana, sempre a Roma, dove sono stati incendiati 29 cassonetti dell'Ama e alcuni contenitori a Ostia.  Nel caso di domenica 21 giugno però, come ha riportato RomaToday le indagini sono state veloci. I carabinieri della stazione di Cinecittà, allertati dai residenti del VII municipio, hanno individuato il presunto responsabile dei roghi. Si tratta di un 57enne romano residente ad Anzio. Denunciato, è accusato di danneggiamento a seguito di incendio. Già nel 2014, secondo quanto emerso, il 57enne era stato denunciato e arrestato per reati simili: incendi che, anche in quel caso, distrussero contenitori Ama. #cronaca Read the full article
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allnews24 · 7 years ago
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Incendio in via Tiburtina: cassonetti in fiamme, distrutti 4 contenitori Ama
Incendio in via Tiburtina: cassonetti in fiamme, distrutti 4 contenitori Ama
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Ostia: incendia 8 contenitori Ama, preso piromane dei cassonetti
24 maggio 2018
Cassonetti in fiamme oggi 24 maggio in via Tiburtina. E’ successo all’altezza del civico 655 intorno alle 15 circa in zona Pietralata. A bruciare quattro raccoglitori dei rifiuti Ama, completamente distrutti mentre uno è rimasto danneggiato. A dare l’allarme alcuni residenti…
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htotv · 7 years ago
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Vigili del Fuoco - Palermo, Intervento per incendio doloso cassonetti ri...
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