#incendio cassonetti
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Bari: installati i primi cestini gettacarte intelligenti
Bari: installati i primi cestini gettacarte intelligenti Sono stati posizionati la mattina del 3 aprile i primi sei cestini gettacarte compattatori intelligenti, acquistati con fondi PON Metro React EU. Si tratta di contenitori da 360 litri alimentati con energia solare (con un pannello da 40 watt che a sua volta carica una batteria d'accumulo raccogliendo l'energia necessaria per una carica fino a 105 giorni) che consentono di ridurre la frequenza degli svuotamenti, grazie alla capacità di eseguire 15-50 compattazioni in ventiquattro ore, diminuendo le emissioni nocive in quanto, attraverso la trasmissione dei dati relativi al volume dei rifiuti a un software di gestione, possono essere svuotati secondo le effettive necessità , cosa che permette ad Amiu di programmare le rotte dei camion per la raccolta razionalizzando i percorsi in base al livello di riempimento raggiunto. Ogni cestino, dotato di un portacenere integrato, si può aprire sia con la maniglia sia con la pedaliera. Il cestino intelligente, che riduce anche la fuoriuscita di cattivi odori, è in acciaio zincato ed è composto da un pedale, una bocca di conferimento dotata di maniglia, uno sportello laterale con chiusura nascosta antivandali per una facile estrazione del carrellato interno da parte degli operatori, un sensore a ultrasuoni integrato che rileva il livello di riempimento ogni 3 secondi (attivo h24), un sistema con luci a led di visualizzazione del livello di riempimento del contenitore secondo percentuali programmabili, un rilevatore anti-incendio, una pressa compattante dei rifiuti e feritoie d'areazione. Viene fissato al suolo con piedini regolabili: in caso di incendio attiva un sensore che rileva il fuoco e trasmette la notifica al centro di controllo. La quantità massima di rifiuti comprimibili è pari a 1080 litri: una volta raggiunto il limite, la bocchetta di conferimento viene inibita in modo da non consentire ulteriori conferimenti, segnalandolo all'utenza attraverso un LED rosso; nello stesso momento viene inviato un avviso via mail o sms agli operatori per lo svuotamento del cestino. "Stamattina gli operatori Amiu hanno cominciato a installare i primi cestini intelligenti previsti nelle zone piÚ frequentate della città , laddove si registra una maggiore produzione di rifiuti - ha commentato l'assessore all'Ambiente Pietro Petruzzelli -. Disponendo di un sistema di compattazione in grado di ridurre i volumi dei materiali da scarto, infatti, possono raccoglierne molti di piÚ rispetto ai cassonetti tradizionali, con un'attenzione particolare all'ambiente vista la possibilità di razionalizzare i giri effettuati dai camion per lo svuotamento grazie alla trasmissione dei dati di riempimento in tempo reale. Oggi ne sono stati posizionati sei lungo corso Cavour, sul molo San Nicola e in piazza Eroi del Mare. Se andranno bene come pensiamo, ne monteremo diversi anche in altri spazi della città particolarmente vissuti. Però, ricordiamolo sempre, la differenza non la fanno i cestini, ma possiamo farla noi utilizzandoli correttamente e non abbandonando rifiuti o cartacce per strada". I cestini intelligenti sono resistenti anche alle infiltrazioni di acqua piovana. Qualsiasi malfunzionamento (sportello lasciato aperto, riempimento eccessivo e/o manomissione, malfunzionamento della pressa compattante, livello di batteria di accumulo basso) viene segnalato al software con un allarme via sms o mail.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Tre cassonetti in fiamme in contrada Spinello a Donnalucata SCICLI - La scorsa notte in viale delle Regioni, nei pressi del mercato ortofrutticolo di contrada Spinello a Donnalucata, ignoti hanno incendiato alcuni cassonetti della spazzatura. Sono andati completamente distrutti tre contenitori. Sono stati alcuni automobilisti di passaggio a dare l'allarme chiedendo l'intervento dei Vigili del fuoco.
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Giardinetti, Roma-Est, esplosi contatori del gas all'alba di stamani
Stamattina verso le 5, quando la cittĂ era ancora a dormire, nella zona Giardinetti, in via Carcaricola, si è sviluppato un incendio che ha fatto esplodere alcuni contatori del gas. Alle 5.15 sono intervenute tre squadre dei Vigili del fuoco con due autobotti e il CRRC (Carro Rilevamento Radioattivo Chimico). Lâincendio ha interessato una decina di contatori sul piano stradale. Evacuati circaâŚ
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#cassonetti incendiati#esplosi contatori gas#Giorgio Consolandi#incendio a Giardinetti#piromane#polizia#Roma#Vigili del Fuoco
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Incendio allâArenella, razzi nei cassonetti mandano in fumo un autocompattatore Rap
I razzi, usati per segnalare la presenza di imbarcazioni in mare, sono esplosi quando la spazzatura è stata scaricata nel tritarifiuti Lâarticolo Incendio allâArenella, razzi nei cassonetti mandano in fumo un autocompattatore Rap proviene da PalermoLive.Catania Live, Cronaca di Palermo, Arenella, incendio, rap Paura nel quartiere Arenella di Palermo, dove nelle scorse ore si è verificatoâŚ
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Botti di capodanno, a fuoco 6 cassonetti
Botti di capodanno, a fuoco 6Â cassonetti
Livorno 1 gennaio 2022 Gli interventi dei vigili del fuoco per incendi riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno, nella notte tra il 31 dicembre ed il 1°gennaio a Livorno sono stati sei Tutti e sei gli interventi riguardavano lâincendio di un cassonetto. In provincia invece: un intervento per incendio di una carrozzeria che fortunatamente è risultato un falso allarme Allâisola dâElba nessunâŚ
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Ancora cassonetti in fiamme a Roma Ancora un incendio di cassonetti di rifiuti a Roma. E' accaduto intorno alle 3 della scorsa notte a via di Donna Olimpia, in zona Gianicolense.
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Incendio cassonetti e spazzatura a Tor Bella Monaca 4 maggio 2017 âNumerose le segnalazioni, sul posto per spegnere il rogo i vigili del fuoco. Spazzatura incendiata anche a Centocelle e all'Alessandrino. Ghera e Franco: "La situazione è vergognosa in tutta la cittĂ "â
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Castel Volturno (CE), arrestato piromane nigeriano
Castel Volturno (CE), arrestato piromane nigeriano. Finisce nei guai un 31enne nigeriano senza fissa dimora. Arrestato in flagranza di reato per incendio doloso aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. I Carabinieri di Mondragone (CE) sono intervenuti a Castel Volturno (CE) a seguito di una segnalazione. Il piromane aveva giĂ danneggiato veicoli in sosta e innescato un incendio di sterpaglie. Le fiamme sono partite dal civico 543 della via Domitiana. à lĂŹ che gli agenti hanno identificato e bloccato l'uomo che poco prima, con il proprio accendino, aveva appiccato il fuoco su un area di circa 6.000 mq. Non ancora chiare le motivazioni che hanno condotto lâuomo a spargere il panico. Il rogo, innescato a ridosso di unâarteria stradale molto trafficata e frequentata, ha combusto cumuli di rifiuti, distruggendo 10 cassonetti destinati alla raccolta dei rifiuti, una barca in vetroresina e 20 alberi da frutto, oltre ad annerire parti esterne di abitazioni vicine. L'immediato intervento dei Vigili del Fuoco di Mondragone ha consentito di domare le fiamme, di bonificare lâarea e di evitare guai peggiori.... Read the full article
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Marina di Acate. Incendiati nella notte i cassonetti per la raccolta dei rifiuti. âGli sciacalli non ci fermerannoâ. Nota del sindaco Raffo.
Redazione Due, Acate (Rg), 26 luglio 2017.- Ancora un vile atto, sicuramente intimidatorio, finalizzato a creare ulteriori disagi alla cittadinanza e nel vano tentativo di annullare gli eroici sforzi dellâamministrazione comunale, strenuamente impegnata nel garantire, una normale raccolta dei rifiuti nonostante le molteplici difficoltĂ , non dipendenti dalla propria volontĂ . Questa notte i ���soliti sciacalliâ sonoâŚ
Marina di Acate. Incendiati nella notte i cassonetti per la raccolta dei rifiuti. âGli sciacalli non ci fermerannoâ. Nota del sindaco Raffo. was originally published on ITALREPORT
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MARTINSICURO â Questa mattina, intorno alle 13, una squadra dei vigili del fuoco del Distaccamento di Nereto, con unâautopompa, un fuoristrada con modulo antincendio e lâausilio di unâautobotte del Comando di Teramo, è intervenuta presso unâattivitĂ commerciale per la vendita di materiale edilizio sita in via Civita a Villa Rosa di Martinsicuro, a seguito dellâincendio di materiale combustibile.
Lâincendio ha interessato alcuni cassonetti di rifiuti e un camion Fiat Iveco con gru, sistemati sotto una tettoia. Attraverso unâapertura finestrata le fiamme sono penetrate anche allâinterno del capannone, interessando un limitato quantitativo materiale edile in confezioni di cartone.
I vigili del fuoco intervenuti hanno utilizzato i naspi in dotazione allâautopompa per controllare le fiamme ed impedire che potessero estendersi a tutto il capannone. Per completare lo spegnimento dellâincendio, si è proceduto allo smassamento del materiale parzialmente bruciato.
Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri di Alba Adriatica per gli adempimenti di competenza.
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Incendio nella notte in via San Lorenzo, cassonetti e spazzatura in fiamme | VIDEO
Incendio nella notte in via San Lorenzo, cassonetti e spazzatura in fiamme |Â VIDEO
Continuano i roghi di rifiuti a Palermo: lâultimo in via San Lorenzo, di fronte gli uffici postali Lâarticolo Incendio nella notte in via San Lorenzo, cassonetti e spazzatura in fiamme | VIDEO proviene da PalermoLive.Catania Live, Cronaca di Palermo, incendio, rifiuti Incendio nella notte in via San Lorenzo, a Palermo, di fronte gli uffici postali. Allâaltezza del civico 169, le fiamme hannoâŚ
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âNDRANGHETA DI LOCRI Ordinanza di custodia cautelare e sequestro di beni per 15 persone
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/ndrangheta-di-locri-ordinanza-di-custodia-cautelare-e-sequestro-di-beni-per-15-persone/
âNDRANGHETA DI LOCRI Ordinanza di custodia cautelare e sequestro di beni per 15 persone
âNDRANGHETA DI LOCRI Ordinanza di custodia cautelare e sequestro di beni per 15 persone
R. & P.
Nella notte i militari dei Comandi Provinciali Carabinieri e Guardia di Finanza, con il supporto in fase esecutiva dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato âCacciatori Calabriaâ, hanno notificato lâordinanza di custodia cautelare emessa dallâufficio G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria a seguito di richiesta della locale Procura della Repubblica â Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta dal dott. Giovanni BOMBARDIERI, nei confronti di 15 persone.
Lâesecuzione dellâodierna misura costituisce il seguito delle operazioni âRiscattoâ dei Carabinieri e âMille e una notteâ della Guardia di Finanza, eseguite il 2 agosto u.s. a conclusione delle indagini coordinate dal Procuratore Aggiunto Giuseppe LOMBARDO e dai Sostituti Procuratori Giovanni CALAMITA e Diego CAPECE MINUTOLO, che avevano permesso di ricostruire lâattuale operativitĂ di gruppi criminali facenti capo alla storica cosca locrese dei âCORDĂâ, ai cui partecipi vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento seguito da incendio, illecita concorrenza con minaccia o violenza, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto in luogo pubblico di armi, con lâaggravante di aver agito per favorire gli interessi della ândrangheta nella sua articolazione territoriale nota come cosca âCORDĂâ.
In particolare, nellâambito dellâattivitĂ âRiscattoâ condotta dai Carabinieri, oltre alle persone destinatarie[1] del provvedimento di fermo eseguito il 2 agosto â tutti raggiunti anche dallâodierna misura cautelare â sono stati arrestati:
RIPEPI Giuseppe, nato a Locri il 24.12.1976, residente a Locri;
ZUCCO Bruno, nato a Portigliola il 08.07.1968, detenuto,
mentre un terzo uomo colpito dalla misura è ancora attivamente ricercato per trasferimento fraudolento di valori.
In particolare:
RIPEPI Giuseppe è gravemente indiziato quale partecipe dellâassociazione, incaricato di prestare ausilio continuativo alle famiglie degli associati, di svolgere il compito di autista a favore di CORDĂ Domenico, cl. 79, di mantenere il costante raccordo informativo con gli altri affiliati anche e soprattutto al fine di eludere o impedire le investigazioni finalizzate a ricostruire le attivitĂ delittuose poste in essere dagli appartenenti alla cosca CORDĂ;
ZUCCO Bruno dovrĂ invece rispondere del reato di associazione finalizzata al compimento di estorsioni e tentata estorsione ai danni di imprenditore locale.
I Carabinieri hanno inoltre proceduto al sequestro preventivo dellâattivitĂ commerciale denominata âONORANZE FUNEBRI E ADDOBBI FLOREALI F.LLI ALĂ DI GIANFRANCO ALĂâ di Locri, comprensivo dellâintero compendio aziendale.
Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di accertare come ALĂ Gianfranco e ALBATOAEI Vasile Iulian (entrambi raggiunti dal fermo del 2 agosto e dalla misura odierna), ciascuno nelle rispettive funzioni, abbiano acquisito, nel corso di numerosi anni, una posizione dominante nellâambito del settore di servizi funebri ed attivitĂ commerciali connesse allâarea cimiteriale di Locri, soprattutto grazie al prezioso supporto offerto dai familiari ALĂ Giorgio e ALĂ Cosimo, questâultimo intraneo alla cosca CORDĂ.
 I militari della Guardia di Finanza, oltre ai soggetti destinatari[2] del provvedimento di fermo eseguito il 2 agosto nellâambito dellâoperazione âMille e una Notteâ, hanno arrestato:
CORDĂ Vincenzo, nato a Locri il 18.10.1957 ed ivi residente in contrada Calvi nr. 1 (ordinanza di custodia cautelare in carcere);
MODAFFERI Fabio, nato a Melito di Porto Salvo il 04.01.1978 e residente a Locri (ordinanza custodia cautelare agli arresti domiciliari).
Le indagini, anche di natura tecnica, avviate dalla Guardia di Finanza, hanno permesso di ricostruire la struttura della locale della ândrangheta di Locri, riconducibile alla famiglia CORDIâ e di svelare un consistente controllo criminale del territorio esercitato mediante la propria forza intimidatrice da una fitta rete di associati ed affiliati.
Come emerso dallâattivitĂ tecnica di intercettazione, il CORDĂ Vincenzo rappresenta una figura carismatica in ambito locale; egli esercita il proprio potere mafioso seguendo i dettami della vecchia generazione dei boss calabresi e, attraverso il cd. controllo del territorio, garantisce ogni forma di protezione e viene spesso chiamato in causa per la ârisoluzione di controversieâ sia di natura personale, sia in ordine a ogni tipo di interesse di natura economica.
La disponibilitĂ di armi in capo alla cosca, peraltro, è stata  delineato dallâattivitĂ investigativa: il 31 dicembre 2016 sono stati avvistati Vincenzo CORDĂ ed i suoi figli Domenico (cl.1991) ed Antonio (cl. 1997) i quali, in occasione dei festeggiamenti per lâinizio del nuovo anno, erano intenti a maneggiare armi da fuoco ed esplodere colpi allâindirizzo dei cassonetti dei rifiuti urbani e dei pali della pubblica illuminazione posizionati nei pressi della loro abitazione.
Altro filone rilevante è quello che ha condotto allâarresto di Fabio MODAFFERI. Questâultimo, sfruttando la vicinanza alla locale criminalitĂ organizzata e lâassoggettamento psicologico che essa genera, il tutto condensato da gravi minacce, prestava importanti cifre in denaro contante a soggetti versanti in condizioni di difficoltĂ economica, pretendendo da questi rate mensili di restituzione del premio capitale, gravate da interessi fissati nel tasso del 30% mensili.
Reggio Calabria, 22 agosto 2019
[1] Â Â Â ALĂ Gianfranco, nato a Locri il 01.08.1982, ivi residente, ALBATOAEI Vasile Iulian (alias âGiulianoâ), nato in Romania il 18.07.1986, residente a Locri, BRUSAFERRI Guido, nato a Lodi (MI) il 18.3.1965, residente a Locri, CORDĂ Domenico, nato a Locri il 7.2.1979, ivi residente, DIENI Salvatore, nato a Locri lâ8.8.1971, ivi residente, MICALE Emmanuel, nato a Locri il 3.7.1985, ivi residente, e ZUCCO Gerardo, a Locri il 15.11.1970, ivi residente.
[2] Â Â Â ALĂ Cosimo, nato a Locri il 29.3.1957, ivi residente, CORDĂ Domenico, nato a Locri il 6.5.1991, ivi residente, e CORDĂ Antonio, nato a Locri il 3.6.1997, ivi residente
R. & P. Nella notte i militari dei Comandi Provinciali Carabinieri e Guardia di Finanza, con il supporto in fase esecutiva dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato âCacciatori Calabriaâ, hanno notificato lâordinanza di custodia cautelare emessa dallâufficio G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria a seguito di richiesta della locale Procura della Repubblica â Direzione Distrettuale Antimafia
Gianluca Albanese
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Palermo ancora ostaggio dei rifiuti, tra pale meccaniche, bobcat, e roghi
GiĂ a marzo si era scongiurata unâaltra crisi sui rifiuti in cittĂ . Unâordinanza del sindaco Leoluca Orlando, aveva concesso una proroga fino al 4 maggio la possibilitĂ di continuare a conferire i rifiuti nella discarica di Bellolampo, in unâarea a monte della sesta vasca interessata da lavori di ampliamento[1].
Dopo questa tregua nel mese di giugno lâemergenza esplode nuovamente a causa del rallentamento dellâattivitĂ della discarica colpita da due roghi in meno di una settimana: prima un principio dâincendio ha interessato lâinterno dellâimpianto di trattamento meccanico biologico, e poi pochi giorni dopo il 21 giugno un altro incendio si è sviluppato a partire nellâarea della sesta vasca utilizzata per il conferimento dei rifiuti organici[2].
Le cause non sono state chiarite ma gli effetti sono stati subito visibili a Palermo, invasa per giorni da cumuli di rifiuti. Da Uditore a Brancaccio, da Bonagia al Villaggio Santa Rosalia, la raccolta dell'immondizia è andata in tilt. Con cassonetti stracolmi di sacchetti della spazzatura e rifiuti ingombranti attorno. Ma anche il ritiro della differenziata si è rallentato.
Fra responsabilitĂ di Rap, Comune e vigili urbani preposti ai controlli, l'unica cosa certa è che lâimmagine restituita è stata quella di una cittĂ âsporcaâ e di un centro storico deturpato dalle âmontagnoleâ dai rifiuti. Il disservizio alla cittadinanza si è presto trasformato anche in un danno dâimmagine per tutti gli operatori del settore ricettivo e turistico.
Per fronteggiare lâemergenza il 2 luglio, durante una riunione caldeggiata dal sindaco, tra lâassessore allâambiente e lâamministratore Rap e i dirigenti della stessa azienda responsabili della raccolta dei rifiuti e dell'impianto di Bellolampo, è stato predisposto un piano immediato[3]: si è deciso che da subito, a supporto del lavoro degli autocompattatori della RAP, vengano utilizzate pale meccaniche e bobcat sia dell'azienda, sia delle altre partecipate, sia del Coime, al fine di velocizzare il recupero dei rifiuti accumulati in cittĂ . Ă stato predisposto inoltre che l'impianto di Bellolampo resti aperto h24 per permettere ai compattatori di essere svuotati anche su piĂš turni. Nelle previsioni la crisi dovrebbe rientrare in una decina di giorni.
Intanto, nonostante le misure straordinarie decise e gli sforzi dei vigili urbani impegnati a monitorare la situazione e a comminare multe per conferimento irregolare dei rifiuti, durante le notti continuano a svilupparsi roghi nei cumuli di immondizia non ancora raccolta e nei cassonetti. Numerosi sono stati gli interventi dei vigili del fuoco in piĂš zone della cittĂ [4].
Le problematiche maggiori però si dovranno risolvere sul lungo periodo. Infatti da mesi la situazione è monitorata perchÊ la gestione dei rifiuti della città di Palermo ha dei riflessi su tutto il sistema regionale.
Il 3 luglio, si è svolto appunto un vertice operativo nei locali dellâassessorato regionale allâEnergia: erano presenti lâassessore Alberto Pierobon per la Regione, l'assessore all'Ambiente Giusto Catania con il dirigente Salvatore Cocina, i tecnici del Comune e dellâassessorato, lâamministratore unico della Rap, Giuseppe Norata.[5]
Sul tavolo sono state poste le proposte e la necessaria sinergia tra amministrazione comunale, Regione e la Rap per garantire la continuitĂ del servizio proprio in vista del fatto che la discarica di Bellolampo deve essere ampliata e che è stata chiusa per irregolaritĂ per alcuni giorni (provvedimento che si potrebbe ripresentare). Lâiter per i lavori alla settima vasca è in corso e si confida di arrivare alla gara entro luglio. Secondo la timeline, però, lâabbancamento potrĂ essere possibile solo nella prima metĂ del prossimo anno.
Sono state individuate delle soluzioni per fronteggiare il problema in questa fase transitoria: si tratta di gestire rifiuti, che tra cittĂ e Comuni della provincia sono circa mille tonnellate al giorno.
La prima soluzione riguarda il trasferimento dei rifiuti altrove: la Regione, ha effettuato un monitoraggio dei vari impianti disponibili al momento nellâIsola sulla base della capacitĂ residua, della distanza e della tipologia di rifiuto, e ha autorizzato la Rap a trasferimenti temporanei in altre discariche (Lentini, Motta Sant'Anastasia, Siculiana).
Nel frattempo, come seconda soluzione, la Rap proseguirĂ lâiter burocratico perchĂŠ sia possibile abbancare rifiuti nella cosiddetta area ex inerti, che per almeno un paio di mesi che potrebbe permettere di risparmiare anche i costi di trasporto depositando in loco i rifiuti stabilizzati.
La speranza è che queste soluzioni consentiranno di superare la fase transitoria e di liberare la cittĂ di Palermo ostaggio di unâemergenza rifiuti che assume sempre piĂš i contorni di un problema cronico. Ma sappiamo che saranno necessarie ben altre piani e riforme strutturali per Palermo e per la Sicilia tutta, una delle regioni italiane dove la cattiva gestione dei rifiuti ha fatto sentire di piĂš i suoi effetti negativi.
Patrizia Di Dio
[1]Â https://palermo.repubblica.it/cronaca/2019/03/21/news/palermo_scongiurata_l_emergenza_rifiuti_proroga_per_bellolampo-222121982/
[2] https://www.palermotoday.it/cronaca/incendi-rifiuti-discarica-bellolampo-21-giugno-2019.html
[3] https://www.blogsicilia.it/palermo/rallentamenti-raccolta-rifiuti-deciso-utilizzo-pale-meccaniche-e-conferimento-a-bellolampo-h24/489948/
[4]Â https://palermo.repubblica.it/cronaca/2019/07/05/foto/palermo_l_emergenza_rifiuti_invade_il_centro_le_immagini_del_disastro-230444288/1/#1
[5] https://www.blogsicilia.it/palermo/emergenza-rifiuti-a-palermovertice-alla-regione-su-bellolampo/490032/#lmMTIhxWRedmtRo0.99
 di Patrizia Di Dio Articolo originale https://ift.tt/2XWtsNl
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Denunciato uomo di Anzio per l'incendio dei cassonetti a Roma
Incendio Ci sono stati degli incendi in serie divampati nell'arco di pochi minuti domenica 21 giugno. A fuoco, a Roma, sono andati diversi cassonetti dell'Ama, completamente distrutti in largo Appio Claudio, viale Anicio Gallo e via Caio Canuleio dove anche un'auto parcheggiata è stata divorata dalle fiamme. I roghi hanno coinvolto anche via Sinopoli, nella zona di Capannelle. Una scena simile a quella già vista, nell'ultima settimana, lungo la Tuscolana, sempre a Roma, dove sono stati incendiati 29 cassonetti dell'Ama e alcuni contenitori a Ostia. Nel caso di domenica 21 giugno però, come ha riportato RomaToday le indagini sono state veloci. I carabinieri della stazione di Cinecittà , allertati dai residenti del VII municipio, hanno individuato il presunto responsabile dei roghi. Si tratta di un 57enne romano residente ad Anzio. Denunciato, è accusato di danneggiamento a seguito di incendio. Già nel 2014, secondo quanto emerso, il 57enne era stato denunciato e arrestato per reati simili: incendi che, anche in quel caso, distrussero contenitori Ama. #cronaca Read the full article
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Incendio in via Tiburtina: cassonetti in fiamme, distrutti 4 contenitori Ama
Incendio in via Tiburtina: cassonetti in fiamme, distrutti 4 contenitori Ama
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Vigili del Fuoco - Palermo, Intervento per incendio doloso cassonetti ri...
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