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Milano, in piazza Mirabello il giardino dedicato a Mariangela Melato
Milano, in piazza Mirabello il giardino dedicato a Mariangela Melato. Milano, la sua città, le ha reso omaggio intitolandole un luogo speciale tra Brera e il vecchio quartiere San Marco, dove era nata e cresciuta abitando in una casa di ringhiera affacciata sul giardino di piazza Mirabello. Da ieri pomeriggio quel giardino porterà il nome dell’indimenticabile "Mariangela Melato". Sono passati dieci anni dalla scomparsa della celebre attrice, interprete di numerosi personaggi a teatro, sua grande passione, e al cinema, sua grande sfida per la quale da Milano si era trasferita a Roma. Una carriera unica, scandita da successi e riconoscimenti alla sua straordinaria e indiscussa bravura. Una milanese elegante e ironica, educata in una famiglia semplice e dedita al lavoro: la mamma sarta e il padre austriaco naturalizzato italiano, vigile urbano. A Milano lavora come commessa e vetrinista alla Rinascente e studia all'Accademia dei Filodrammatici prima di iniziare un lungo percorso tra teatri e compagnie, l'incontro con registi e attori, compagni di una vita. Alla cerimonia di inaugurazione del giardino Mariangela Melato hanno partecipato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi e la sorella minore, anche lei attrice, Anna Melato. Insieme a loro, parenti e tanti amici tra cui il musicista Ricky Gianco. «Sono certo che Mariangela Melato avrebbe apprezzato la scelta di dedicarle un luogo proprio qui, tra vie e case e teatri che conosceva bene - ha commentato il sindaco Sala -. È stata un'artista vera e una milanese autentica, icona della sua città e della sua storica scuola teatrale. Intitolarle questo giardino è uno dei modi con cui vogliamo ricordarla, un dono che facciamo a tutti i cittadini e a tutte le cittadine che come noi l'hanno amata e apprezzata». Mariangela Melato era nata a Milano il 19 settembre 1941. Scomparsa a Roma l'11 gennaio 2013, nello stesso anno è stata iscritta con il suo nome tra gli Illustri e Benemeriti della città al Famedio del Cimitero Monumentale. Sempre nel 2013 è stato intitolato a lei il Piccolo Teatro Studio di via Rivoli 6, dove è presente anche la scuola di teatro dedicata a Luca Ronconi, regista che la diresse nel celebre "Orlando furioso", consacrandola definitivamente come diva del teatro italiano e internazionale. Nel 1979 il Comune di Milano le ha conferito la Medaglia d'Oro di Civica benemerenza a ulteriore sigillo del suo legame con Milano.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Tamara de Lempicka
https://www.unadonnalgiorno.it/tamara-de-lempicka/
Tamara de Lempicka è la pittrice icona degli sfavillanti e sfrenati lussi di Parigi negli anni Venti del Novecento.
In pieno stile Art Déco ha riportato sulla tela personaggi della sua quotidianità adornati da abiti all’ultima moda e gioielli dispendiosi.
La particolarità delle sue opere risiede nell’unione di elementi moderni con uno stile che richiama la ieraticità e plasticità delle statue antiche. Le sue figure possenti sono realizzate con linee pulite e nette, i colori vivaci ma applicati con pennellate piatte e compatte, che esaltano le volumetrie.
Verso gli anni Quaranta, in concomitanza con lo scoppio della seconda guerra mondiale, Tamara de Lempicka cambiò temi e stili della sua pittura virando verso tematiche di tipo religioso e umanitario, spesso non incontrando il favore della critica, che tuttavia la riscoprì poi negli anni Settanta.
Tamara de Lempicka nacque col nome di Maria Gurwik-Górska a Varsavia il 16 maggio 1898, da madre polacca e padre ebreo russo che abbandonò la famiglia quando lei era ancora una bambina. Una figura molto importante nella sua crescita fu la nonna Clementine, che la influenzò culturalmente spingendola a dipingere sin da giovanissima e le fece frequentare scuole prestigiose. Dopo la morte della nonna, nel 1907, si trasferì a San Pietroburgo dove, nel 1916, sposò un giovane avvocato Tadeusz Lempicki, da cui prese il cognome con cui è conosciuta.
A causa dei tumulti legati alla Rivoluzione Russa, nel 1918, la coppia si trasferì a Parigi dove lei incominciò a lavorare come disegnatrice di cappelli mentre frequentava i corsi di pittura dell’Académie de la Grande Chaumiere e dell’Académie Ranson. Ha esposto pubblicamente per la prima volta nel 1922 al Salon d’Automne.
Diventata, in breve tempo, un punto di riferimento della vita artistica e mondana parigina, iniziò a costruirsi l’immagine di donna dedita agli sfrenati divertimenti. Si lasciò andare pubblicamente a storie passionali anche con altre donne che ritrasse in alcune sue opere. Andò a studiare le opere della classicità in Italia nel 1925, dove ebbe modo di allestire una mostra personale a Milano e dove conobbe Gabriele d’Annunzio, a cui fece un ritratto, e Filippo Tommaso Marinetti, che contribuì a farla conoscere al grande pubblico.
Separata dal primo marito, si risposò di nuovo nel 1933 con il barone Raoul Kuffner de Diószegh. Dopo numerosi viaggi per l’Europa, all’inizio della seconda guerra mondiale si stabilì con la famiglia a Beverly Hills in California. Questa nuova vita oltreoceano coincise tuttavia con una sua crisi esistenziale che la portò a impegnarsi in attività umanitarie e di solidarietà.
Negli Stati Uniti ha esposto in diverse gallerie tra New York, Los Angeles e San Francisco. Nel 1957, dopo un periodo di inattività, espose a Roma, alla Galleria Sagittarius ma venne accolta freddamente dalla critica.
Dopo la morte del secondo marito, nel 1962 si trasferì in Texas per poi tornare a Parigi dove venne rivalutata e tornò alla ribalta.
Nel 1978 si trasferì in Messico, a Cuernavaca. dove è morta il 18 marzo 1980.
I dipinti di Tamara de Lempicka sono profondamente connessi con il suo stile di vita, restituendo un’immagine sfavillante degli anni Venti a Parigi. In particolare, furono molto celebri i suoi ritratti in pieno stile Art Déco di varie personalità dell’aristocrazia e dell’alta borghesia parigina, tra uomini in abiti eleganti e donne ricoperte di gioielli e adornate con cappelli, guanti e voluttuosi foulard. Non mancano gli status symbol più in voga all’epoca, come automobili, mete lussuose come Saint Moritz e lo skyline di New York. Il lusso e lo sfarzo venivano spesso accompagnati anche dalla sensualità e dal fascino, fino a virare verso l’erotismo. Protagoniste erano spesso donne dall’aria malinconica e irraggiungibile, altezzose e in atteggiamenti provocanti. Nelle sue opere ricorrono infatti più o meno gli stessi colori.
Imponenti figure ieratiche occupano quasi tutto lo spazio della tela e sono poste davanti a fondali neutri, sui toni del grigio, così da risaltare ulteriormente. Proprio come le statue antiche, si trovano spesso dei drappeggi, che a volte sono riprodotti in senso letterale, a volte invece vengono richiamati dalle balze dei vestiti o dalle pieghe dei foulard, modernizzandoli al massimo.
Il suo Autoritratto, del 1929, vera e propria icona dell’epoca, venne utilizzato in diverse occasioni a rappresentare il simbolo dell’indipendenza e dell’emancipazione femminile, nonché del mito della velocità tipico di quegli anni. Si è ritratta, infatti, a bordo di un’automobile Bugatti decappottabile, vestita di tutto punto con guanti e foulard che riparano collo e testa dal vento. Il suo sguardo è fiero e in contrasto con la morbidezza dei lineamenti del volto e con le linee geometriche date dal movimento del foulard con il vento. Nei suoi lavori emergono influenze a lei contemporanee, come il Futurismo e il Cubismo, suo maestro è stato il pittore post-cubista costruttivista e sintetico André Lhote.
Tamara De Lempicka sulle sue tele ha rappresentato il suo quotidiano nelle diverse fasi della sua esistenza, l’erotismo e l’amore saffico, così come le suore nella sua fase più mistica. Ha anche ritratto il suo psichiatra nelle vesti di Sant’Antonio.
Le sue opere sono presenti in alcuni importanti musei europei ma la maggior parte appartiene a collezioni private.
In Italia non compaiono in nessuna collezione pubblica, pertanto si possono ammirare esclusivamente in occasione di mostre a lei dedicate.
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[Parliamo solo dei fumetti che compriamo](https://blog.becomix.me/parliamo-solo-dei-fumetti-che-compriamo/ "https://blog.becomix.me/parliamo-solo-dei-fumetti-che-compriamo/")
Lo ripeto, parliamo solo dei fumetti che compriamo. Ok, ok, ok… è un titolo prepotente, ma ci vuole. Viene dato tutto per scontato mentre ci si dovrebbe soffermare sulle basi per rendersi conto che spesso e volentieri si esce dal seminato.
Eppure, in un gioco a due tra autore e lettore, si nasconde uno scontro di diritti tra chi ti propone il proprio lavoro e chi invece ne usufruisce. L’autore ha il diritto di essere retribuito per il lavoro svolto, il lettore ha il diritto di dire la sua sul prodotto che acquista. Da questo rapporto nasce l’esigenza di ribadire che è necessario sudare per guadagnarsi il pane e successivamente potersi lamentare del pane quando fa schifo.
Fatta questa premessa per nulla scontata, passiamo ora a parlare del nostro ruolo di lettori con manie di protagonismo. Dopo aver compiuto il nostro dovere, aver sganciato la grana ed essere ritornati nei nostri stanzini freddi e bui, possiamo finalmente iniziare a sbraitare su quella dannata michetta e vomitare il nostro implacabile giudizio.
A cosa serve fare critica del fumetto? A dire quello che è valido e quello che non lo è. Ci può essere un metodo scientifico nel giudizio di un fumetto? Anche se questa affermazione è probabilmente da scartare in termini assoluti, non si può negare che quando si tratta di un sistema di regole chiuso si possano fare delle considerazioni. Se si possono rintracciare vari sistemi di regole (il fumetto seriale americano, quello italiano, quello francese, il manga, e altro ancora) certo fumetto tende a svincolarsi dall’omologazione e dalle imposizioni delle regole, per seguire logiche uniche. Chi può avvalersi del titolo di critico? Si può asserire che, grosso modo, chiunque si metta a scrivere qualcosa a riguardo di un fumetto è già un critico. Bisogna poi vedere se le informazioni possono essere in qualche modo utili.
Utili a chi? Non di certo all’editore, che già maldestramente cerca di vendere qualche copia a lettori annoiati. Potrebbe servire all’autore emergente, se sa ascoltare giudizi sensati. Potrebbe servire al lettore, forse, sempre se c’è un messaggio e se c’è il lettore. Allora perché Le Fauci? Le Fauci nasce dall’esigenza di unire spazi di critica sul fumetto, per dare una concreta risonanza alla speculazione pura e libera, non inquinata da esigenze editoriali e commerciali.
Citando il primo numero dell’edizione italiana di Metal Hurlant, in un lungo articolo Luca Raffaelli tocca ed esamina punto per punto quello che già all’epoca era considerato il miglior fumettista di sempre. «[Moebius] Innanzitutto ammicca e, se ammicca, vuol dire che ha bisogno di ammiccare, di creare un certo rapporto famigliare col lettore, del tipo “Seguimi, sapendo però fin d’ora che non ti darò un bel niente se non un saggio dei miei effetti speciali, ma ci divertiremo ugualmente.” E questi ammiccamenti valgono poche lire, sono trucchetti stereotipati, del mestiere: non sono né Altan né Jacovitti […].» E via discorrendo. Metal Hurlant aveva il coraggio di criticare in casa il proprio beniamino, con critiche lecite e argomentate. Nella contemporaneità i siti di critica sono diventati occhiello delle case editrici o di Amazon, e senza alcun Moebius all’orizzonte si contano decide di “capolavori annunciati” al mese. Fumetti spazzatura che verranno dimenticati il mese successivo, superati dal nuovo fumetto da promuovere. Ben prima che si parlasse di graphic novel, in Italia il fumetto era considerato come arte alta e degna. Ebbene, è una continua invenzione quella del graphic novel come espressione adulta del fumetto.
Invero, Le Fauci non è qui per demolire, ma per riallacciarsi a un discorso di critica fumettistica seria che si è persa nel tempo o nel web. Non ci interessa guardare al presente, non ci interessa seguire le fiere, non ci interessano gli spettegolezzi degli addetti ai lavori: Le Fauci è qui per parlare del bel fumetto e basta. E cosa è bello? Ce lo spiega Umberto Galimberi con una serie di citazioni, da San Tommaso che affermava “Pulchrum est quod visum placet”, bello è quello che quando lo vedi ti piace. Immanuel Kant, ne La Critica del Giudizio (1790), “Bello è ciò che piace senza concetto e senza scopo”. Thomas Mann, “La bellezza ci può trafiggere come un dolore.” Un’opera è d’arte quando lo sguardo non la esaurisce, viene rimandato a un’ulteriorità di significato. L’incantamento consiste nel fatto che di fronte a quell’opera si continua a cercare quell’ulteriorità di significato rispetto a quello che il sensibile offre. Si potrebbe pensare che la differenza tra gli oggetti e le opere d’arte sia che gli oggetti si esauriscono nello sguardo che ne cattura il significato, nell’opera d’arte lo sguardo non riesce a catturare la totalità del significato. C’è un rimando verso l’ineffabile, l’indicibile, l’invisibile. La bellezza è una cosa che inquieta, una cosa che trafigge, ti paralizza, ti porta alla dimensione del sublime.
Bisogna faticare. Si fatica anche quando si spendono dei soldi. Soldi che potevano sicuramente essere spesi in altro modo, soprattutto se guadagnati sudando. Sudore chiama sudore per questo siamo qui a inquietarci, ad affilare i denti in questo nuovo luogo virtuale che si chiama Le Fauci.
Noi vogliamo parlare solo dei fumetti che compriamo perché ce lo meritiamo come acquirenti e lettori, abbiamo lavorato e sputtanato quei quattro soldi che ci avanzano nella Nona Arte perché ci crediamo veramente. Crediamo negli autori, nel loro lavoro e vogliamo giustamente pagarli per continuare a farci leggere le loro opere (con la speranza che un giorno la percentuale dei diritti d’autore sia più alta rispetto quella del distributore). Noi ci incazziamo quando, affamati, cerchiamo di approfondire il discorso trovandoci di fronte a montagne di comunicati stampa, recensioni vuote, scritte male e di fretta.
Sia chiaro, ovviamente non possiamo fare di tutta l’erba un fascio, ma è evidente che l’intento è quello di alzare l’asticella. Se lo meritano i lettori, se lo meritano i giornalisti e soprattutto se lo meritano gli autori che, sudando più di tutti, cercano ogni volta di proporci un viaggio nuovo. Per questo lavoreremo anche noi a capo chino sulla scrivania, per questo vogliamo sbattere la testa contro il muro e sfondarlo più e più volte. Per scovare tutto quello che compone una tavola, per sviscerare e scoprire ogni nuovo livello di lettura celato.
Siamo qui per divorare ogni cosa del fumetto mondo.
L'originale è stato pubblicato su [https://blog.becomix.me/parliamo-solo-dei-fumetti-che-compriamo/](https://blog.becomix.me/parliamo-solo-dei-fumetti-che-compriamo/ "Permalink")
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Made In PoP™ ǁ eventi Rock in Veneto dal 27 Settembre al 3 Ottobre 2018 ǁ stagione 16
Ciao Made-In-PoPpers, eccoci di nuovo a voi con delle succolenti segnalazioni, in particolare vi consgliamo l'evento organizzato dal buon BRUNO MANTRA al VIRGO in provincia di Padova per dare luce all'underground musicale veneto, se potete partecipate numerosi. CHECcO & LoRIS «Sostenete la Musica, Andate ai Concerti» ► Made In PoP segnala ◄ Ω MEETING ETICHETTE VENETE INDIPENDENTI Ω https://www.facebook.com/events/184194335585845/ ɝ a partire dalle ore 16:00 si terrà presso il VIRGO art & culture Box via Padana 32 SANT'ANGELO di Piove di Sacco (Pd) in incontro per far conoscere le realtà musicali indipendenti venete. saranno presenti le etichette CABEZON, PIPAPOP Records, IOHOO Records, Mr. WOLF Records, SCHIAVETTI Records e BEAUTIFUL LOSERS Records, inoltre una rappresentanza di SHYREC, di cui Made In PoP è sostenitrice, ci saranno i ragazzi della bande collettivo d'asrtisti MATTAOIO5, il sito di divulgazione musicale UNDERGROUND PLAYLIST. ovviamente protagonista sarà la musica, con il palco libero per esibizioni e jam session, un live acustico dell'artista folk della Nord Carolina MATTHEW PAUL BUTLER ed a corredo di tutto i djset della brava JULIE e di CHECcO MERDeZ per Made In PoP. partecipate in molti per SOSTENERE la MUSICA!!! ► FESTIVAL ◄ Ω TREVISO COMIC BOOK Festival27/30 Settembre http://www.trevisocomicbookfestival.it ᴥ in diverse location sparse per la città di Treviso si terranno esposizioni, workshop, incontri, performance, mostra-mercato e immancabili concerti UOCHI TOKI, Roger Ramone, Alex Paone, ORNELLO, NU GUINEA e tanto tanto altro, programma in evoluzione https://www.facebook.com/events/2144441965829813/ ► SETTIMANA ◄ ► GIOVEDÌ 27 Settembre ᴥ COCKNEY London pub via Garibaldi 9 COREZZOLA (Pd) da Austin/Texas arriva ERIKA WENNERSTOM garage/rock, già leader degli Heartless Bastards. ᴥ CA'SANA Cibo Arte e Cultura via SS. Fabiano e Sebastiano 13 PADOVA tra alegria e saudade, tra festa e malinconia la band PEDRA PORTUGUESA. ᴥ Club IL GIARDINO via Cao di Prà 82 LUGAGNANO di Sona (Vr) evento dedicato agli amanti dei grandi chitarristi rock blues con ROB MO e WILLIE j. LAWS con loro anche Marco PANDOLFI. ᴥ EL CABALLITO via Pastrengo 17 BUSSOLENGO (Vr) stasera alla scoperta dello speed country dei The KILLIBILLIES. ► VENERDÌ 28 Settembre ᴥ VIRGO Club via Padana 32 SANT'ANGELO di Piove di Sacco (Pd) OttoEventi ospita il ritorno con la full band dell'ottimo cantautore MASSIMO DANIELI SOULSHIFT, in apertura set acustico per il solista MATTIA MENEGAZZO. ᴥ Circolo NADIR piazza Gasparotto 10 PADOVA passaggio patavino per presentare il loro recente disco "Rob a Bank" per il combo ravvenate dei COMANECI. ᴥ CA'CORNERA via Ca'Cornera 3 PORTO VIRO (Ro) si balla e si cante in pizzatoria in occasione del concerto de L'ISTRICE folk-rock. ᴥ Osteria da TOCCHETTO via Risorgimento 27 MONTEBELLUNA (Tv) torna la musica in osteria con i bolognesi SO BEAST exp. postpunk duo e i padovani LITTLE BOY LOST psych/doom duo. ᴥ EDEN Cafè via XV Luglio TREVISO serata jazzy con l'interplay del trio composta da Tommaso TRONCON, GianPaolo RINALDI e Max TRABUCCO. ᴥ OUTSIDER pub via San Cassiano 72 QUINTO di Treviso (Tv) festa di presentazione del nuovo disco per i DO'STORIESKI folk a km zero. ᴥ HOME Rock bar via Fonderia 73 TREVISO ospite sul palco il trio romano JOE VICTOR giullari rock della notte. ᴥ PADIGLIONE 9 via Forte Marghera 30 MESTRE musica forte al Forte, suoneranno infatti i PACINO potente quartetto rock/alternative. ᴥ IL BRUCO Circolo Operaio via Cristoforo 69 MAGRÈ di Schio (Vi) in occasione del suo tour europeo farà tappa qui EVEL ARC cantautore folk a stelle e strisce, in apertura REDIMEN folk/ambient one/man/band. ᴥ Bar ASTRA contrà Barche 14 VICENZA aperitivo sonorizzato dall'artista KOLE LACA (East ROdeo/2Pigeons) che presenta il suo nuovo progetto "Shkodra Elektronike" elettronica che si mescola a tradizione ᴥ LABI Tap Room via del Lavoro 3 ROSÀ (Vi) party d'inaugurazione per questa tap room con i live per i grandi GLINCOLTI e altre band. ᴥ Circolo MESA via L.Da Vinci 50 ALTE di Montecchio Maggiore (Vi) il circolo si trasformerà in un saloon con il psychobilly del duo LOW RANGER & the ANEMIC Man. ᴥ TOTEM Club via Vecchia Ferriera 135 VICENZA serata From Disco To Disco con illive per Francesco DE LEO (Officina della Camomilla) GERMANÒ e cantautori locali, a seguire djset ORDINARY NOISE (Last Nite). ᴥ Bar the BROTHERS via Olimpia 1 GREZZANA (Vr) qui il trio NICK's AIRLINES con un sound rockabilly aggiornato. ᴥ COHEN Pub via Scarsellini 9 VERONA folk rock dal gusto irlandese per Mark GEARY con il dublinese accompagnato dai FIREPLACES. ᴥ JACK the RIPPER Pub via Nuova 9 RONCÀ (Vr) festeggiamenti per i 23 anni del locale con i carichissimi live dei Mr. WOLAND e le glorie locali The BROKENDOLLS. ► SABATO 29 Settembre ᴥ RUVIDO barber rock Club viale Arcella 3/e PADOVA dalle 20:30 concerto in barberia per i RECATTIVO alternative rock post/grunge. ᴥ Circolo NADIR piazza Gasparotto 10 PADOVA a pochi giorni dalla pubblicazione del suo primo disco, si esibirà qui la brava ANNABIT con il suo electropop raffinato, ospiti pure Cino e Pocket Girl. ᴥ Festa in Piazza via San Martino VOLTABRUSEGANA (Pd) presso l'area giovani della sagra suoneranno le scatenate BLUE RIMMEL, cinque ragazze che si muovono tra rock e indie. ᴥ Osteria del VICOLO via Paggiola 7 CITTADELLA (Pd) il cantautore folk, e non solo, JOE SANKETTI accompagnato da Stefano Miozzo alla chitarra. ᴥ OFFICINA 31021 via Bonisiolo 1 ZERMAN di Mogliano Veneto (Tv) dalle 18 inaugurazione di questo nuovo spazio giovani, nato a 8 anni dalla chiusura de LA SVOLTA, ci saranno mostre artistiche, performance, musica. ᴥ NASTY BOYS via Pellicciao 4 TREVISO questa sera al saloon il rockabilly & psychosis degli americani The LIVING DEAD. ᴥ KRACH Club via Madonna 3 MONASTIER (Tv) serata death/black metal con le band ASKESIS, SEPOLCRAL e i finladesi TORCHIA. ᴥ CA' San BARTO via Boscalto 53 RESANA (Tv) serata di rock energico e potente per le band BOOK of MIRRORS e MAD WOOD. ᴥ MATTOROSSO via Piave 108 MONTEBELLUNA (Tv) evento dedicato agli amanti dei grandi chitarristi rock blues con ROB MO e WILLIE j. LAWS con loro anche Marco PANDOLFI. ᴥ LIGHTHOUSE Pub via Noalese Sud 2 NOALE (Ve) qui ci saranno due band, UBRIS che presentano il loro disco "Hobolo" in uscita via Jetglow Records, in apertura gki storici DIRTY SANCHEZ. ᴥ ARGO 16 via delle Industrie 27 MARGHERA (Ve) in occasione del matrimonio di Fabio ed Anna si terrà una grande festa dalle 21, suoneranno la marcia nunziale le band heavyrock MOSHPITS, EXILIUM, MERCILESS ATTACK, RACKET e LAST REBELS. ᴥ NOVAK Club via Castellana 59/f SCORZÈ (Ve) a presentare il loro nuovo disco saranno qui la metal band The MOOR, a seguire ViVeLeRock party. ᴥ VINILE Disco via Capitano Alessio 92 ROSÀ (Vi) apertura della stagione 44 (leggete bene, 44!!!) di questo glorioso locale, ci sarà il live dei VIRTUAL TIME che presentano il loro nuovo disco, a seguire djset del KING MAX, CASTE e gli altri mas-ci. ᴥ Circolo MESA via L.Da Vinci 50 ALTE di Montecchio Maggiore (Vi) horror & punk rock dal capoluogo ligure con le band L'ESPERIMENTO del Dr. K e i COCKS. ᴥ Bar dei SALBANELLI via Porta di Sotto live in versione ridotta in compagnia de Le CORRIERE della SERA folk-rock. ᴥ Bar al CIRCOLO via Pecori Giraldi 22 San VITO di Leguzzano (Vi) prima esibizione live per il duo femminile DOUBLE M rock-pop acustico. ᴥ Bar FAGGIN via Marconi 37 ISOLA Vicentina (VI) energico rock'n'blues'roll con i BLUE BLOOD. ᴥ Festa di FINE ESTATE piazza XXVI Aprile BUSSOLENGO (Vr) festa in piazza con i concerti per SANGUE Blues e il demenziale r'n'r di LITTLE TAVER & his Crazy Alligators. ᴥ The FACTORY via Garibaldi 37 CASTEL d'AZZANO (Vr) inaugura la stagione di questa club house con i concerti di AVXILVM, SHIZUNE e le leggende postcore DUFRESNE a seguire djset per le Scarlet Brigade. ᴥ COHEN Pub via Scarsellini 9 VERONA dagli States il country man GRANT MALOY SMITH. ᴥ JACK the RIPPER Pub via Nuova 9 RONCÀ (Vr) altra serata di festa con il ritorno per The LEGENDARY KID COMBO + Valigetta di Andy djset. ► DOMENICA 30 Settembre ᴥ SALE DOCKS riva delle Zattere VENEZIA dalle 16:00 si terrà la manifestazione del movimento "No Grandi Navi" in laguna, imbarcazioni tradizionali e piccoli barchini a motore per dire no ai grandi "mostri" del mare, in riva ci saranno concerti e giochi per bambini. ᴥ ALTROQUANDO Osteria Musicale via Corniani 32 SANT'ALBERTO di Zero Branco (Tv) dalle 18 GoDown records ospita mister Lighton KOIZUMI icona della scena garaepunk revival e i suoi leggendari The MORLOCKS che sono in giro a presentare il loro nuovo recente album. ᴥ KRACH Club via Madonna 3 MONASTIER (Tv) aperitivo con il sound desertico dei veronesi KAYLETH e con loro i DOUBLE SWINDLE local punkrockers. ᴥ RADIO GOLDEN bar Piazza San Martino 13 CONEGLIANO (Tv) aperitivo con lo spettacolo "Liberamente" ideato e cantato/suonato da Giulio "Estremo" CASALE, ex leader degli Estra. ᴥ CA'SANA Cibo Arte e Cultura via SS. Fabiano e Sebastiano 13 PADOVA ore 19 aperitivo cantautorale con LUCA FERRARIS e i suoi musicisti meravigliosi. ᴥ L'ULTIMA SPIAGGIA tiki bar piazza S.Biagio VICENZA aperitivo acustico con ospite il bravissimo JOE SHAMANO in trio, blues dell'anima. ᴥ Osteria AL CASTELLO via Rossi A. 15 CHIUPPANO (Vi) aperitivo cantautorale con ONE MAN PIER il cantabarista. ᴥ EL CABALLITO via Pastrengo 17 BUSSOLENGO (Vr) aperitivo molto hot, da Denver (Us) arrivano i psychobilly The LIVING DEADS. ᴥ COHEN Pub via Scarsellini 9 VERONA questa sera il cantautore Luca BOSCAGNIN, veronese di nascita ma londinese d'adozione. ► Lunedì 1° e Martedì 2 Ottobre ᴥ visto gli strafalcioni linguistici che si leggono in giro in certi post pubblicati in giro per i social network e soprattutto in questa newsletter si consiglia di dedicare le serate buche alla lettura di molti libri e farsi una cultura. ► MERCOLEDÌ 3 Ottobre ᴥ Cso PEDRO via Ticino PADOVA evento speciale in occasione del passaggio in Italia delle leggende hardcore/rap russe MOSCOW DEATH BRIGADE, a supporto le local band DANNY TREJO e Mr.WOLAND. ᴥ CEREBRATION Festival Parco Milcovich via Jacopo da Mantegna PADOVA inaugura oggi questo festival con i live ROVERE e LEMARDOLE, ma non ci saranno solo live, scopri il programma qua https://www.facebook.com/events/313340435885795/ ᴥ VIRGO RADIO ogni mercoledì alle 21 c'è il contenitore dell'associazione OttoEventi che divulga musica, arte e cultura indipendente, per ascoltare BRUNO connettevi qua https://www.spreaker.com/user/virgoradio/ • https://telegram.me/madeinpop/ • https://www.facebook.com/Shyrec/ • https://www.facebook.com/threeblackbirdsfree/ • https://www.facebook.com/NewsletterMadeinpop/ • http://shyrec.bandcamp.com/
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[Parliamo solo dei fumetti che compriamo](https://blog.becomix.me/parliamo-solo-dei-fumetti-che-compriamo/ "https://blog.becomix.me/parliamo-solo-dei-fumetti-che-compriamo/")
Lo ripeto, parliamo solo dei fumetti che compriamo. Ok, ok, ok… è un titolo prepotente, ma ci vuole. Viene dato tutto per scontato mentre ci si dovrebbe soffermare sulle basi per rendersi conto che spesso e volentieri si esce dal seminato.
Eppure, in un gioco a due tra autore e lettore, si nasconde uno scontro di diritti tra chi ti propone il proprio lavoro e chi invece ne usufruisce. L’autore ha il diritto di essere retribuito per il lavoro svolto, il lettore ha il diritto di dire la sua sul prodotto che acquista. Da questo rapporto nasce l’esigenza di ribadire che è necessario sudare per guadagnarsi il pane e successivamente potersi lamentare del pane quando fa schifo.
Fatta questa premessa per nulla scontata, passiamo ora a parlare del nostro ruolo di lettori con manie di protagonismo. Dopo aver compiuto il nostro dovere, aver sganciato la grana ed essere ritornati nei nostri stanzini freddi e bui, possiamo finalmente iniziare a sbraitare su quella dannata michetta e vomitare il nostro implacabile giudizio.
A cosa serve fare critica del fumetto? A dire quello che è valido e quello che non lo è. Ci può essere un metodo scientifico nel giudizio di un fumetto? Anche se questa affermazione è probabilmente da scartare in termini assoluti, non si può negare che quando si tratta di un sistema di regole chiuso si possano fare delle considerazioni. Se si possono rintracciare vari sistemi di regole (il fumetto seriale americano, quello italiano, quello francese, il manga, e altro ancora) certo fumetto tende a svincolarsi dall’omologazione e dalle imposizioni delle regole, per seguire logiche uniche. Chi può avvalersi del titolo di critico? Si può asserire che, grosso modo, chiunque si metta a scrivere qualcosa a riguardo di un fumetto è già un critico. Bisogna poi vedere se le informazioni possono essere in qualche modo utili.
Utili a chi? Non di certo all’editore, che già maldestramente cerca di vendere qualche copia a lettori annoiati. Potrebbe servire all’autore emergente, se sa ascoltare giudizi sensati. Potrebbe servire al lettore, forse, sempre se c’è un messaggio e se c’è il lettore. Allora perché Le Fauci? Le Fauci nasce dall’esigenza di unire spazi di critica sul fumetto, per dare una concreta risonanza alla speculazione pura e libera, non inquinata da esigenze editoriali e commerciali.
Citando il primo numero dell’edizione italiana di Metal Hurlant, in un lungo articolo Luca Raffaelli tocca ed esamina punto per punto quello che già all’epoca era considerato il miglior fumettista di sempre. «[Moebius] Innanzitutto ammicca e, se ammicca, vuol dire che ha bisogno di ammiccare, di creare un certo rapporto famigliare col lettore, del tipo “Seguimi, sapendo però fin d’ora che non ti darò un bel niente se non un saggio dei miei effetti speciali, ma ci divertiremo ugualmente.” E questi ammiccamenti valgono poche lire, sono trucchetti stereotipati, del mestiere: non sono né Altan né Jacovitti […].» E via discorrendo. Metal Hurlant aveva il coraggio di criticare in casa il proprio beniamino, con critiche lecite e argomentate. Nella contemporaneità i siti di critica sono diventati occhiello delle case editrici o di Amazon, e senza alcun Moebius all’orizzonte si contano decide di “capolavori annunciati” al mese. Fumetti spazzatura che verranno dimenticati il mese successivo, superati dal nuovo fumetto da promuovere. Ben prima che si parlasse di graphic novel, in Italia il fumetto era considerato come arte alta e degna. Ebbene, è una continua invenzione quella del graphic novel come espressione adulta del fumetto.
Invero, Le Fauci non è qui per demolire, ma per riallacciarsi a un discorso di critica fumettistica seria che si è persa nel tempo o nel web. Non ci interessa guardare al presente, non ci interessa seguire le fiere, non ci interessano gli spettegolezzi degli addetti ai lavori: Le Fauci è qui per parlare del bel fumetto e basta. E cosa è bello? Ce lo spiega Umberto Galimberi con una serie di citazioni, da San Tommaso che affermava “Pulchrum est quod visum placet”, bello è quello che quando lo vedi ti piace. Immanuel Kant, ne La Critica del Giudizio (1790), “Bello è ciò che piace senza concetto e senza scopo”. Thomas Mann, “La bellezza ci può trafiggere come un dolore.” Un’opera è d’arte quando lo sguardo non la esaurisce, viene rimandato a un’ulteriorità di significato. L’incantamento consiste nel fatto che di fronte a quell’opera si continua a cercare quell’ulteriorità di significato rispetto a quello che il sensibile offre. Si potrebbe pensare che la differenza tra gli oggetti e le opere d’arte sia che gli oggetti si esauriscono nello sguardo che ne cattura il significato, nell’opera d’arte lo sguardo non riesce a catturare la totalità del significato. C’è un rimando verso l’ineffabile, l’indicibile, l’invisibile. La bellezza è una cosa che inquieta, una cosa che trafigge, ti paralizza, ti porta alla dimensione del sublime.
Bisogna faticare. Si fatica anche quando si spendono dei soldi. Soldi che potevano sicuramente essere spesi in altro modo, soprattutto se guadagnati sudando. Sudore chiama sudore per questo siamo qui a inquietarci, ad affilare i denti in questo nuovo luogo virtuale che si chiama Le Fauci.
Noi vogliamo parlare solo dei fumetti che compriamo perché ce lo meritiamo come acquirenti e lettori, abbiamo lavorato e sputtanato quei quattro soldi che ci avanzano nella Nona Arte perché ci crediamo veramente. Crediamo negli autori, nel loro lavoro e vogliamo giustamente pagarli per continuare a farci leggere le loro opere (con la speranza che un giorno la percentuale dei diritti d’autore sia più alta rispetto quella del distributore). Noi ci incazziamo quando, affamati, cerchiamo di approfondire il discorso trovandoci di fronte a montagne di comunicati stampa, recensioni vuote, scritte male e di fretta.
Sia chiaro, ovviamente non possiamo fare di tutta l’erba un fascio, ma è evidente che l’intento è quello di alzare l’asticella. Se lo meritano i lettori, se lo meritano i giornalisti e soprattutto se lo meritano gli autori che, sudando più di tutti, cercano ogni volta di proporci un viaggio nuovo. Per questo lavoreremo anche noi a capo chino sulla scrivania, per questo vogliamo sbattere la testa contro il muro e sfondarlo più e più volte. Per scovare tutto quello che compone una tavola, per sviscerare e scoprire ogni nuovo livello di lettura celato.
Siamo qui per divorare ogni cosa del fumetto mondo.
L'originale è stato pubblicato su [https://blog.becomix.me/parliamo-solo-dei-fumetti-che-compriamo/](https://blog.becomix.me/parliamo-solo-dei-fumetti-che-compriamo/ "Permalink")
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