#ho preso 28
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HO FINITO CON KEKKAAAAAA
#ho preso 28#sarebbe stato un 30 e lode perché avevo preso 30 con l'assistente e 30 con l'altro professore#però poi la mia dama arturiana ha aperto il canzoniere e l'ira di kekka che era stata insultata da me da settimane si è riversata su di me#mi ha chiesto una canzone che nom avevo proprio idea di che parlasse#quindi 28#ma nel mio cuore è un 30 e lode#perché i brainrots giornalieri sulla letteratura di questo periodo non vanno a vuoto e le cose le sapevo#mi rendo conto di quanto sembri superba ma davvero questo è l'unico campo in cui mi permetto un briciolo di sicurezza
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L'altro giorno, ero al supermercato a fare la spesa intorno alle 18:30 quando un uomo anziano è entrato nel corridoio della pasta e mi ha messo una mano sulla spalla. Ho sobbalzato. La mia prima reazione è stata quella di arrabbiarmi e chiedergli di non toccarmi. Poi ho notato qualcosa. L'uomo stava piangendo. Sembrava sconvolto e confuso.
Improvvisamente mi ha chiesto: "Sai dov’è mia moglie? La sto cercando." Gli ho risposto che non lo sapevo e gli ho suggerito di chiedere aiuto al banco informazioni per trovarla. Pensavo che l'avesse persa tra le corsie. A chi non è mai capitato? Ma mi sbagliavo.
Ha continuato a chiedere: "Dov'è mia moglie? Era proprio qui." Le lacrime gli riempivano gli occhi. Gli ho detto di nuovo che non ne ero sicura e gli ho proposto di accompagnarlo al banco del servizio clienti, dove avrebbero potuto fare un annuncio tramite gli altoparlanti. Ha accettato.
Lì, la donna al banco ha chiesto un nome. Lui mi ha guardato, come se fossi io ad avere la risposta. La donna ha alzato gli occhi al cielo e si è rivolta a me: "Signorina, ha IL NOME?" Le ho spiegato che non conoscevo quell'uomo e che non avevo più informazioni di lei. "È uno scherzo?" ha chiesto. A quel punto mi sono resa conto che quell'uomo non era semplicemente confuso, ma affetto da Alzheimer. Avendo avuto un nonno con questa condizione, lo riconoscevo fin troppo bene.
L'ho portato all'area ristoro e ci siamo seduti. Ora tremava e piangeva piano. "Dov'è il mio amore?" Gli ho preso le mani e gli ho chiesto se avesse un cellulare. Mi si spezzava il cuore per lui. Mi ha detto che non ne era sicuro, così gli ho chiesto se potevo cercare nelle sue tasche. Ha acconsentito. Con attenzione, ho trovato un piccolo cellulare a conchiglia. Ho cercato tra i contatti e ne ho trovato uno chiamato "Figlia Krissy". L'ho chiamata subito. Ha risposto in pochi secondi.
"Pronto?" ha detto, con la voce già preoccupata. Le ho spiegato che ero con un uomo anziano che presumibilmente era suo padre. Che eravamo al supermercato di Lane Street e che lui era molto sconvolto e turbato.
"Sto arrivando," ha detto. "Puoi assicurarti che non si allontani?" Ha continuato: "Grazie, grazie mille. Sto venendo."
Per circa 20 minuti, sono rimasta seduta con uno sconosciuto in lacrime. Gli ho tenuto le mani. Gli ho asciugato le lacrime. Quando ha tremato, gli ho messo la mia giacca in grembo. Gli ho dato le risposte di cui aveva bisogno in quel momento. L'ho tenuto lontano dal vagare. Perché era il minimo che potessi fare.
Improvvisamente, è entrata una giovane donna alta, che sembrava avere circa 28 o 29 anni. Lunghi capelli neri e occhi verdi. Ci siamo scambiati uno sguardo e lei si è precipitata verso di noi. "Grazie. GRAZIE," ha detto. "Dovevo assentarmi solo per un'ora, e questo succede. Sapevo che non avrei dovuto lasciarlo. Mi dispiace tanto." Mi ha spiegato che a volte lui si allontana per cercare sua moglie. L'ha persa 13 anni fa, ma non smette mai di cercarla.
Ha aiutato suo padre ad alzarsi dalla sedia e mi ha ringraziato ancora una volta. Mentre uscivano, l'ho sentito dire di nuovo: "Dov'è mia moglie?" Mi si è stretto il cuore, ma ero così felice di vederlo con la sua famiglia di nuovo.
Condivido questa storia non solo perché quest'uomo mi ha toccato il cuore, ma per dire questo: La maggior parte del mondo sono estranei per te. Lo so. Ma non dimenticare mai che condividiamo tutti questo mondo e, in esso, possiamo condividere gentilezza. È l'unica cosa che può farci andare avanti. Se vedi qualcosa, fai qualcosa. Non sai mai quanto grande può essere il tuo impatto sulla vita di qualcun altro.
Non mi importa che il carrello della spesa che avevo lasciato nel corridoio della pasta durante il trambusto sia stato svuotato e messo a posto. Non mi importa di aver cenato un po' più tardi quella sera. Di essere tornata a casa e di aver pianto in cucina per questo dolce, povero uomo. La gentilezza non costa nulla.
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IL MIO DIFFICILE RAPPORTO CON LA TAC
Domani devo fare una TAC con mezzo di contrasto per il solito motivo: il simpatico Linfoma Non Hodgkin che ha deciso di entrare nella mia vita. E ho rispettato una tradizione. Ogni volta che devo svolgere questo esame, il mio coefficiente di imbecillità supera il livello di guardia.
L'altra volta ho dimenticato la borsa con i documenti sanitari alla fermata dell'autobus, ma il destino è stato misericordioso perché poi l'ho ritrovata. Stavolta ho fatto un'altra boiata, per fortuna senza conseguenze.
Ma andiamo con ordine.
Alcune settimane fa ho avuto la visita oncoematologica e mi hanno prescritto un'immensa quantità di esami, tra cui questa TAC.
Purtroppo i medici non me l'hanno prenotata nell'ospedale che mi ha preso in carico. Hanno detto: "Eh, a differenza di un esame tipicamente rivolto ai pazienti oncologici come la PET, la TAC non possiamo prenotarla noi, perché riguarda una platea molto più vasta. Devi pensarci da solo". Mi aspettavo che aggiungessero: "Niente di personale, amico". Ma so bene che non è colpa dei medici. La colpa è del sistema.
Insomma: l'ospedale mi ha preso in carico, ma non per la TAC. E sapete come funziona? Quando prenoti tu un esame con la ricetta, molte cose possono andare storte. Diventa un'avventura, un'impresa, qualcosa di rocambolesco. La tua missione è chiara: ottenere una data col Sistema Sanitario Nazionale in tempi possibilmente inferiori a un'era geologica.
Abito in provincia di Milano, ma ho fatto una ricerca estesa a tutta la Lombardia, perché ovviamente a Milano e provincia non c'era nulla. E mi è capitato un incredibile colpo di fortuna. Una data fantastica: 20 agosto in provincia di Bergamo, a mezz'ora di auto da casa mia. Forse si è trattato di una congiunzione astrale. Forse si è liberato un posto per una disdetta.
E veniamo alla boiata.
L'altra volta, prima della TAC, avevo fatto le analisi del sangue per misurare il livello di creatinina. Senza il valore della creatinina, ti rimandano indietro.
Questa incombenza è sempre indicata nei fogli riguardanti la preparazione in vista della TAC.
Stavolta li ho letti? Ma certo che no. Il motivo: "Li leggo il giorno prima, tanto sono le solite cose: stare a digiuno, eccetera".
Stamattina mi sono detto: "Tanto per scrupolo, controlliamo un po' quei fogli". E la terribile verità si è manifestata.
Leggerissimo attacco di disperazione: "Vuoi vedere che mi sono giocato qualcosa che somiglia alla vittoria della lotteria?".
A parte quel mirabile 20 agosto, ricordo date improponibili in province lontanissime. Qualcosa tipo: gennaio 2025.
In teoria, nel caso di date assurde, la TAC si può fare privatamente e chiedere un rimborso. Almeno credo. Ma questo significa altre menate, altri fastidi, altra burocrazia. Niente è paragonabile alla possibilità di risolvere tutto in 24 ore presentandosi a un appuntamento già fissato.
Beffa del destino: l'esame della creatinina è nell'elenco dei mille esami ematochimici raccomandati per il giorno prima della prossima visita ematologica. Forse l'esame è uscito dalla mia mente per questo. Nel mio cervello era programmato per il 28 agosto.
Ero sull'orlo delle lacrime.
Poi mi è venuta in mente un'opzione che in un primo momento avevo escluso.
Mi sono messo a riflettere: "Ho dormito poco questa notte, ma non ho mangiato nulla. Nemmeno un tozzo di pane o un cracker".
A volte in casa ci sono schifezze che sgranocchio di notte per l'ansia. È un'abitudine poco salutare, non prendete esempio da me.
Stavolta no. Armadio della cucina privo di snack. Frigo vuoto. Stomaco vuoto.
Sapete cosa significa?
Ho capito di poter fare l'esame della creatinina oggi.
Dubbio: "Ma otterrò il risultato in tempo?".
Mentre ci pensavo, sono uscito di casa. Non avevo alternative.
Ho fatto una corsa a perdifiato verso il laboratorio di analisi più vicino, perché non ho la macchina.
C'è un laboratorio nel paese in cui abito.
Altro dubbio: "Ma sarà aperto?".
Sono giunto a destinazione e ho scoperto che ha riaperto proprio oggi, dopo la chiusura estiva. Un po' di fortuna ogni tanto ci vuole.
Ho fatto la fila e ho spiegato la situazione.
La signora dell'accettazione è stata gentilissima: "Lei è ancora in tempo: ho prescritto l'urgenza. Risultati entro oggi". Io mi sono esibito in ringraziamenti sperticati e iperbolici: "Mi avete salvato la vita!". E la signora dell'accettazione: "Che bello, ogni tanto salviamo vite".
Quindi alla fine è andato tutto bene. Ho fatto l'esame della creatinina. Ho già avuto il risultato. Domani potrò fare la TAC.
E ora stiamo a vedere.
[L'Ideota]
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Mi ci rivedo molto in quello che hai raccontato sulla depressione e sull'effetto della sertralina... anche io avevo tanta paura di non essere più me stessa e invece forse si potrebbe quasi dire che mi ha permesso di essere più me stessa di quanto non lo sia mai stata... ora però ho un'altra paura: cosa succederà quando smetterò di prenderla? In questi anni di psicoterapia ho veramente imparato qualcosa o sto meglio solo ed esclusivamente grazie al farmaco? Tornerò ad essere schiacciata dal mondo come prima? Questa ora è la mia paura...
Questo è il più antico degli ask del periodo strano (era il 7 Maggio) e pur avendolo letto, ho dovuto aspettare tutto questo tempo per rispondere.
Perché?
Perché ancora una volta mi sono preso del tempo per capire cosa voglia dire 'essere se stessi' e chiedermi se, in fondo, anche il dolore di essere alla fine non faccia parte di questo.
Cerco di farti capire: a figlia piccola (22 anni) qualche mese fa è stato diagnosticato un disturbo borderline di personalità di lieve gravità, per un certo periodo ha assunto quetiapina con notevole beneficio e qualche settimana fa ha chiesto alla psichiatra se poteva sospenderla. L'interruzione non ha creato problemi e lei adesso lavora e vive i suoi rapporti affettivi interpersonali in modo equilibrato e sereno.
Ci sarebbe riuscita senza quetiapina?
Non credo.
Il merito è solo della quetiapina?
NO. Il farmaco le ha permesso di ritrovare quell'equilibrio necessario a riordinare la propria visione del mondo e del suo posto in esso ma se non ci fosse stata a monte volontà di equilibrio, il farmaco da solo sarebbe stato inutile.
A me sta aiutando la sertralina?
Può darsi che non ne avessi più bisogno perché, come mia figlia, penso di aver trovato un mio equilibrio
MA
è ancora un periodo molto strano e delicato... e ora vi dico perché.
Il 28 Giugno - una settimana dopo il mio compleanno - la mia compagna esegue una TAC del campo polmonare perché fumatrice di lunga data... i polmoni sono abbastanza decenti ma ai limiti del campo radiografico
In sede paravertebrale destra, sviluppata a ridosso dei somi di D11, D12 ed L1 si osserva tessuto solido amorfo, con diametri assiali di circa 72 x 17 mm ed estensione cranio-caudale di circa 62 mm, senza segni di diretta infiltrazione delle strutture adiacenti in particolare degli emisomi vertebrali e degli archi posteriori delle coste, meritevole di approfondimento diagnostico con PET/TC e valutazione in ambito specialistico (malattia linfoproliferativa?).
Tradotto in parole povere, tra i reni e le vertebre c'è una massa delle dimensioni di un plumcake che anche se non presenta metastasi potrebbe essere un linfoma.
Aprite una parentesi, metteteci dentro la più profonda delle disperazioni cosmiche, e poi chiudetela il 12 Luglio (due settimane dopo) quando la Tomografia a Emissione di Positroni ci dice che il mezzo di contrasto radioattivo non ha rilevato attività neoplastica nella massa amorfa.
Non è un tumore, insomma, e anche se io avevo cercato di far capire a lei e alle mie figlie che il corpo umano non è come le tavole di anatomia e che siamo pieni di cisti, fibromi, displasie, cavità ed escrescenze, quei 15 giorni sono stati pesantucci...
E ringrazio, quindi, di non aver sospeso la sertralina.
La prenderò tutta la vita?
NO
Sto ritrovando il mio equilibrio ma ora ho bisogno di tutte le mie forze per stare accanto alla mia compagna che ha smesso di fumare, di bere ed è pure a dieta, perché c'è chi gli basta la scienza e chi ha bisogno della paura di morire per riuscire a fare di meglio per stare meglio.
Di solito a me basta la scienza ma adesso ho anche un po' di paura che lei mi uccida con un gambo di sedano spalmato di maionese vegana.
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io ho palese qualcosa che non va, come posso rimanerci male per aver preso 28 in psicometria?
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In 28 anni, non ho mai ricevuto un mazzo di fiori, nemmeno 1 preso per strada, ma sono sicura che se domani dovessi m0rir3, la mia tomba sarebbe stracolma di fiori e piante 🙄
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Comunque la storia della mia vita, ho suggerito a una ragazza prima di me e ha preso 28, a me non ha aiutato un cazzo di nessuno 20
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Puoi stare con me
🇮🇹 ("You can stay with Me" Italian Version)
Massimo beveva il suo caffè in piedi, nel mezzo del salotto, fissava gli oggetti che aveva appena acquistato per decorare il suo piccolo appartamento in centro a Milano. Quella casetta era costata un patrimonio, ma almeno ora abitava vicino alla banca dove lavorava. L'arredatore aveva fatto un ottimo lavoro, l'appartamento sembrava uscito da una foto in un catalogo di mobili, in più lo stile curato e l'ossessione per la pulizia di Massimo facevano si che l'appartamento restasse sempre perfetto, come nuovo. La vita di Massimo si divideva tra il lavoro e quel piccolo appartamento vuoto. Anche se lo spazio a disposizione era davvero poco, Massimo l'avrebbe condiviso molto volentieri, da tempo sognava una relazione, ma all'alba dei 45 anni il povero impiegato aveva smesso di fantasticare, anche perché le sue relazioni (nei rari casi in cui prendevano il via) non duravano più di qualche uscita. Massimo aveva qualche parente (che sentiva di rado) e un gruppetto di amici, al quale molto raramente si univa qualcun'altro.
Quel venerdì sera il piccolo gruppetto di amici di Massimo lo aveva invitato ad uscire per una pizza, ma era stata una giornata pesante e massimo non aveva voglia di uscire con le solite persone per sentire i soliti discorsi, men che meno davanti ad una fetta di pizza grassa e unta. Massimo digiunava spesso, aveva un rapporto complicato col cibo. Il suo fisico era gracile e sottile, talvolta la gente guardandolo si domandava come facesse un corpo così asciutto a reggere quel testone pieno di capelli neri. Massimo si sbarbava e si depilava: le strade di Milano pull lavano di ragazzi giovani, belli, magri, che godevano di ciò che la natura gli aveva donato. Massimo aveva rincorso per anni quell'ideale di bellezza, ma alla sua età ormai risultava quasi grottesco nell'incaponirsi a quel modo, limando e limitando la sua quel corpo minuto. Massimo era stato un ragazzino in carne ed aveva il terrore di tornare ad esserlo, il suo corpo avrebbe preso massa senza troppa fatica se lui non si fosse posto tutte quelle limitazioni; il suo corpo era come una quercia alla quale avevano riservato il trattamento di un bonsai, tagliando tutti i rami e senza dargli la possibilità di crescere.
All'una di notte una notifica interruppe la musica, che Massimo teneva come sottofondo da ore con la sua cassa Bluetooth. Nel gruppo di whatsapp "amici" Paride aveva scritto: "Ragazzi, ho perso l'ultimo treno, mi sa che devo vedere se passa un pullman sostitutivo o se riesco a chiamare un taxi". Paride non usciva sempre con Massimo e i suoi amici, perché abitava in provincia e doveva prendere il treno per raggiungere il centro di Milano. Era un ragazzo di 28 anni, non troppo alto, un po' in carne ma con un bel viso. Era un ragazzo educato e gentile, a Massimo piaceva molto ma sapeva di non avere chance con lui, perché Paride aveva una relazione con un altro ragazzo da alcuni anni, una relazione praticamente perfetta, se il matrimonio tra due uomini in Italia fosse stato legale quei due sicuramente sarebbero stati sposati.
Massimo era dispiaciuto di essersi perso un’uscita in cui c'era anche Paride, ma forse la fortuna quella sera gli aveva donato la rarissima possibilità di passare un po' di tempo da solo con lui. "Se vuoi puoi dormire qui da me" scrisse Massimo sul gruppo, arrossendo. Paride e Massimo, anche se ormai si conoscevano da anni, non avevano mai passato del tempo assieme da soli, c'era sempre anche il ragazzo di Paride o qualche altro amico. Oltre a questo Massimo era molto timido e raramente si inseriva nei discorsi degli amici, quindi se si era in gruppo Paride lo guardava a malapena.
"Magari! Grazie mille Massimo, sto arrivando"
Dopo 25 minuti, che a Massimo erano sembrati un’eternità, Paride suonò il campanello e Massimo aprì la porta. Paride entrando si sfilò le scarpe, era già stato a casa di Massimo e sapeva bene che quella era la regola a casa sua, perché Massimo detestava lo sporco. Entrare in casa di Massimo per Paride era sempre un po' come entrare in un santuario, aveva il terrore di rompere o sporcare qualcosa, il solo respirare lo faceva sentire fuori luogo. Dopo qualche tiepido convenevole Massimo invitò Paride a sedere sul divano, la conversazione si esaurì immediatamente e piombò un silenzio imbarazzante.
"Vuoi qualcosa da bere o da mangiare?"
"Solo un bicchiere d'acqua, grazie, la pizza mi ha messo sete"
Paride bevve lentamente, tentando di colmare quel silenzio che pareva sospeso nel tempo. "Dormo qui?" disse Paride indicando un materassino gonfiabile preparato a dovere con lenzuola, cuscini e coperte. Il ragazzo solitamente era spigliato quando chiacchierava a con gli amici, ora invece sembrava quasi in imbarazzo. Anziché i suoi occhi, Paride fissava i piedi sottili dell'amico, abbracciati da due calzini bianchi e rossi dal tessuto sottile. Paride aveva un debole per i piedi maschili, non era proprio un fetish, ma c'era una sorta di attrazione. Distogliendo lo sguardo dalle calze e ponendolo a caso sul televisore spento pensò: "Chissà se questa cosa di far levare le scarpe agli ospiti è una scusa per vederli senza scarpe", poi si sforzò di pensare ad altro. "Se preferisci ti lascio la camera da letto, ho già cambiato le lenzuola" disse Massimo. L'immagine di Paride nel suo letto era eccitante per Massimo, anche se sapeva bene che non avrebbe osato unirsi a lui.
-No, questo materasso andrà benissimo, non voglio essere invadente.
-Sicuro?
-Si, mi fai già un grande regalo a farmi restare qui.
Massimo nel suo letto si addormentò a fatica, non ricordava l'ultima volta in cui un ragazzo si era fermato da lui a dormire; Paride non si era fermato per trascorrere la notte con lui, eppure Massimo era emozionato che lui fosse lì, in casa sua. Verso le tre del mattino Massimo si svegliò di soprassalto: Paride si stava infilando nel suo letto. "Che succede?" Chiese Massimo, "Scusa, non volevo svegliarti, mi sa che il materasso è forato, ti da fastidio se dormo qui?" Rispose Paride.
-tranquillo, vieni, ti faccio spazio.
-grazie, scusami ancora, alla fine sono stato ancora più invadente di quanto pensassi
-scusami tu, non immaginavo che il materasso fosse forato.
Paride si infilò tremante nel letto, la sua pelle era gelata perché il pavimento era freddissimo, si accoccolò là dove il corpo di Massimo aveva scaldato le lenzuola. Il cuore di Massimo martellava come una grancassa nel suo gracile petto, era terrorizzato all'idea che Paride potesse sentirlo. Massimo non fece nemmeno in tempo a chiedersi perché il ragazzo non avesse scelto di spostarsi sul divano, il sangue lentamente abbandonava il cervello per colmare un'erezione pulsante, assai difficile da nascondere quando si divide il letto con un'altra persona.
Paride fingeva di avere già preso sonno, ma il fatto di dividere il letto con un uomo che non era il suo fidanzato non lasciava indifferente neanche lui. L'immagine dei piedi sottili di Massimo si ripresentava nella sua testa in continuazione, erano talmente perfetti, sembravano usciti da un disegno. Passavano i minuti, nella stanza regnava un silenzio tale da sembrare tangibile, vivo, come se il silenzio fosse una terza persona, che doveva prendersi il suo spazio e manifestare prepotentemente la sua presenza.
"Vorrei che non ci fosse questo imbarazzo, vorrei che il nostro rapporto fosse diverso" pensarono entrambi.
È nei momenti più impensabili che avvengono le cose più incredibili.
Mentre Massimo tentava di girarsi per nascondere l'erezione il suo piede sfiorò quello di Paride, che tentò di allontanarlo, ma muovendo la gamba per errore la infilò tra quelle di Massimo, accorgendosi che il padrone di casa era piuttosto eccitato. "Scusa" dissero in coro. "Ho tentato di trattenermi ma non posso farci nulla" aggiunse Massimo. "Lo prendo come un complimento" disse Paride trattenendo a stento una risata. "Chi l'avrebbe mai detto che eri così ben messo" disse Paride, "Un corpo così minuto abbinato a un pene così grande e invadente, bisognerebbe correggere le tue proporzioni". Da dove era uscita un'affermazione tanto assurda? Paride non poteva lasciare che il silenzio cadesse proprio in quel momento, l'imbarazzo sarebbe tornato e sarebbe stato molto più insopportabile di prima, quindi decise di continuare a parlare: "In realtà sei già abbastanza alto, ha senso che il tuo pene sia più grosso rispetto alla media". Massimo voleva sprofondare in quel letto, la vergogna lo stava divorando, non si accorse che il suo membro aveva iniziato a crescere più di quanto non facesse con una normale erezione, sembrava ubbidire alla fantasia di Paride come un soldato ben disciplinato. "Dovresti essere il tipo di persona che mangia in abbondanza e lavora per mettere su massa muscolare, perché quell'affare su un corpo tanto magro stona". Il corpo di Massimo si gonfiò; litri di sangue caldo e pulsante corsero lungo le fibre dei suoi muscoli, che moltiplicavano la loro dimensione di secondo in secondo. Massimo sembrava una persona diversa, non sembrava più un fuscello disidratato, ma era molto più simile alla quercia che la genetica gli avrebbe permesso di diventare, se solo non avesse saltato i pasti e si fosse iscritto in palestra. "Anche il tuo carattere andrebbe cambiato, dovresti essere un po' più audace, determinato, esigente e ambizioso".
Un improvviso desiderio di rivalsa si accese dentro di Massimo, che ebbe il coraggio di ribattere: "Parli troppo, guarda che nemmeno tu sei perfetto, inizia a perdere qualche chilo". Il corpo di Paride iniziò a fare l'opposto rispetto a quello di Massimo e mentre tutto il peso in eccesso svaniva, la pelle del suo corpo diventava tonica e soda. Paride sembrava sempre di più uno di quei ragazzini tanto invidiati da Massimo. "Parli senza riflettere, sembri un ragazzino tra i 19 e i 20 anni". Paride ringiovanì rapidamente, dimenticando la relazione che aveva da 6 anni. "Ti sei preso troppa confidenza, non accetto commenti del genere da un amico qualsiasi, puoi permetterti di dire cose simili solamente se sei il mio ragazzo".
Paride accese la luce sul comodino, nessuno dei due si sorprese di vedere l'altro totalmente trasformato. "Di che parlavamo?" Chiese Paride. Massimo ebbe l'impressione di aver discusso, ma non ricordava assolutamente ciò che aveva detto, poi abbassò gli occhi e vide l'erezione pulsante che, nonostante tutto, era ancora lì, più presente che mai. "Adesso ho capito perché mi hai svegliato" disse Paride infilando la mano nelle mutande di Massimo.
La mattina dopo Paride si svegliò e vide il suo ragazzo, Massimo, mentre si vestiva
-Vai a lavorare anche oggi?
-Vivere in due in centro a Milano non è economico, lo sai, per questo devo andare.
-Non puoi restare un po' qui con me a letto? Oggi è sabato...
-Ho già detto al mio capo che avrei finito un lavoro lasciato a metà.
-Sei proprio sexy in giacca e cravatta, sai?
Paride allungò le mani verso la cintura che Massimo aveva appena allacciato e iniziò a slacciarla, poi affondò la faccia sul suo pacco. "Non ti è basato quello che abbiamo fatto ieri sera?", disse Massimo mentre si eccitava nuovamente. "Anche tu hai ancora appetito" Rispose Paride con un sorriso malizioso.
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𝘓𝘦 𝘪𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘪 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘱𝘰𝘴𝘵 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘦𝘯𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘭 𝘸𝘦𝘣 𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘦𝘳𝘢𝘵𝘦 𝘨𝘳𝘢𝘻𝘪𝘦 𝘢𝘭𝘭'𝘪𝘯𝘵𝘦𝘭𝘭𝘪𝘨𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦. 𝘚𝘦 𝘴𝘦𝘪 𝘪𝘯𝘧𝘢𝘴𝘵𝘪𝘥𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘪𝘵𝘪𝘦𝘯𝘪 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘦𝘵à, 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘵𝘵𝘢𝘮𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘳𝘪𝘮𝘶𝘰𝘷𝘦𝘳𝘭𝘰. 𝘨𝘳𝘢𝘻𝘪𝘦.
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𝘛𝘩𝘦 𝘪𝘮𝘢𝘨𝘦𝘴 𝘪𝘯 𝘵𝘩𝘪𝘴 𝘱𝘰𝘴𝘵 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘧𝘳𝘰𝘮 𝘵𝘩𝘦 𝘸𝘦𝘣 𝘢𝘯𝘥 𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘦𝘳𝘦𝘥 𝘵𝘩𝘢𝘯𝘬𝘴 𝘵𝘰 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘭𝘭𝘪𝘨𝘦𝘯𝘤𝘦. 𝘐𝘧 𝘺𝘰𝘶 𝘢𝘳𝘦 𝘣𝘰𝘵𝘩𝘦𝘳𝘦𝘥 𝘣𝘺 𝘵𝘩𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘤𝘦 𝘰𝘧 𝘢𝘯𝘺 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘯𝘵 𝘵𝘩𝘢𝘵 𝘺𝘰𝘶 𝘣𝘦𝘭𝘪𝘦𝘷𝘦 𝘵𝘰 𝘣𝘦 𝘺𝘰𝘶𝘳 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘦𝘳𝘵𝘺, 𝘱𝘭𝘦𝘢𝘴𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢𝘤𝘵 𝘮𝘦 𝘵𝘰 𝘳𝘦𝘮𝘰𝘷𝘦 𝘪𝘵. 𝘛𝘩𝘢𝘯𝘬 𝘺𝘰𝘶.
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“ Il primo dei “lupi solitari” a entrare in azione è stato il norvegese Anders Breivik: il 22 luglio 2011 ha compiuto la strage di sessantotto giovani radunati per un seminario nell'Isola di Utoya in Norvegia. Gesti come questi fanno scattare l’emulazione. Pochi mesi dopo, il 13 dicembre, c’è una strage a Firenze in pieno centro: due migranti senegalesi, Samb Modou e Diop Mor, vengono uccisi da un estremista di destra, sostenitore di Casa Pound, Gianluca Casseri, che si suicida per evitare l’arresto. Un altro “lupo solitario”, David Sonboly, un diciottenne tedesco di origine iraniana, il 22 luglio 2016 uccide nove persone nel centro commerciale Olympia di Monaco. Il 3 febbraio 2018, a Macerata un raid razzista: Luca Traini, ventottenne leghista e ammiratore di Hitler, spara dalla propria auto in corsa in alcune zone della città, ferendo sei persone, tutti africani, colpevoli di avere la pelle nera come l’assassino della povera Pamela Mastropietro. Al suo arresto fa il saluto romano. Il 13 maggio 2019, il suprematista Brenton Tarrant uccide a Christchurch in Nuova Zelanda quarantanove musulmani che pregavano in due moschee e ne ferisce altri quarantotto. Sul fucile, usato, c’era scritto il nome di Traini. Prima di compiere un tale orrendo gesto, aveva messo in rete il suo manifesto: “Il genocidio dei bianchi, causato dall'immigrazione di massa”. Il 28 settembre dello stesso anno l’americano Patrick Crusius uccide ventidue persone a El Paso (Texas), ferendone altre ventiquattro. “Difendo il mio Paese dalla sostituzione etnica e culturale portata avanti da un’invasione.” Gli stessi messaggi di odio che si ritrovano sul social di Tarrant. Pochi giorni dopo, il 9 ottobre, un attentato antisemita: Stephan Balliet, ventotto anni, estremista di destra, durante la festa ebraica dello Yom Kippur, prende d’assalto la sinagoga di Halle (Germania), dove si trovano cinquantadue fedeli. Non riuscendo a entrare, uccide a caso due passanti e un ragazzo di vent’anni in una tavola calda. Prima dell'azione aveva pubblicato un documento nel quale affermava che ���la radice di tutti i problemi sono gli ebrei”. Per poi aggiungere: “Gli Stati hanno l’obiettivo di uccidere il maggior numero di anti-bianchi, meglio se ebrei”.
Sembra che, nella sola Germania, siano oltre dodicimila le persone appartenenti a gruppi neonazisti. E questi gruppi sono spesso armati. Sempre in Germania, un’altra strage di nove stranieri è avvenuta a Hanau il 20 febbraio 2020. Morto anche il “lupo solitario” che aveva scritto: “Alcuni popoli che non si riescono a espellere dalla Germania vanno sterminati”. Nel solo 2020 sono stati sciolti tre gruppi neofascisti pronti alla lotta armata. Ritornando nel nostro Paese, vorrei sottolineare l’arresto il 22 gennaio 2021 di Andrea Cavalleri, un ventiduenne di Savona. Voleva imitare Anders Breivik e Brenton Tarrant, mosso da un’ideologia suprematista. Contava di realizzare stragi tramite il suo gruppo il “Nuovo Ordine sociale” che propagandava sul canale Telegram “Sole Nero”. È accusato di associazione con finalità di terrorismo, di incoraggiare a compiere massacri nelle scuole. “Io una strage la faccio davvero. L’unica cosa da fare è morire combattendo. Ho le armi. Farò Traini 2.0.” Oltre agli ebrei, il giovane savonese aveva preso di mira anche le donne. “Gli ebrei sono il male primo da eliminare.” In quel giorno saranno dodici le perquisizioni nei confronti di persone legate al giovane ventiduenne, nelle città di Genova, Torino, Cagliari, Forlì, Cesena, Palermo, Perugia, Bologna e Cuneo. Questa è la chiara manifestazione di quanto sia esteso il fenomeno dell'estrema destra e del suprematismo bianco anche nel nostro Paese. “
Alex Zanotelli, Lettera alla tribù bianca, Feltrinelli (collana Serie Bianca); prima edizione marzo 2022. [Libro elettronico]
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il principale problema dei progressisti europei è che «la loro clientela oggi è fatta di privilegiati».
Sahra Wagenknecht. I detrattori la accusano di essere populista, (...) il partito cresce e in alcune regioni dell’Est è la seconda o terza forza. (...) Sulla porta (del suo ufficio) è ancora appesa la targa del suo precedente partito, la Linke. (...)
Perché un nuovo partito? A chi puntate? «Alle persone con redditi medi o bassi. Dimenticate (...) dalla sinistra. (...) Prendete i Verdi, so che suona come un cliché: quelli che li votano, hanno un’istruzione accademica, vivono in centro, fanno la spesa nei negozi bio, guidano auto elettriche. Vogliono vietare gli aerei a tutti, spiegano perché non si dovrebbero fare le vacanze a Maiorca e poi volano in tutto il mondo. E' questa doppia morale che fa arrabbiare la gente».
«(M)olti elettori della vecchia sinistra sono andati a destra. Ma non perché siano razzisti, nazionalisti, bensì perché (...) nessuno difende i loro interessi».(...) «(Noi) siamo conservatori di sinistra. Com’eravamo un tempo, prima di quest’ondata identitaria, prima dei discorsi woke».
Torniamo al diciannovesimo secolo? «No, alla Spd di Willy Brandt. Non siamo retrogradi, omofobi, grazie a Dio con queste tesi non abbiamo nulla a che fare. Ma dalla cannabis alla prostituzione, perfino sull’aborto — certo che sono a favore dell’aborto, ma non all’ottavo mese, e neppure al sesto — la sinistra ha preso una serie di posizioni sbagliate». (...)
«Per quanto riguarda l’Ucraina, (h)a ragione il Papa. Ci devono essere i negoziati, ora». Quindi tacciano le armi, e poi vediamo che fa Putin? «(...) L’avessero fatto sei mesi fa, sarebbe stato meglio. (I)l Papa (n)on ha parlato di capitolazione, ma del modo per non portare il Paese al suicidio. Io credo che Zelensky non abbia nessuna possibilità di vincere, alimentare quest’illusione è pericoloso». Non pensa che (...) Putin potrebbe attaccare la Polonia (o L'Estonia)? «No, perché non è in grado di farlo. L’esercito russo ha fallito nel prendere Kiev. Che possano reggere un confronto con la Nato lo escludo». (...)
Cosa pensa della Ue? «Che si dovrebbe concentrare su quello che può regolamentare. Noi vogliamo smantellare la centralizzazione. Siamo per l’Europa delle democrazie sovrane. (...) In ogni caso, noi non vogliamo conservare l’attuale Europa, ma cambiarla».
Suo padre era iraniano, il suo vice Fabio Masi ha origini italiane. Perché — con questi legami — è così contraria all’immigrazione? «Non siamo in principio contro l’immigrazione. I problemi nascono quando sono in troppi ad arrivare (...). Si crea un sovraccarico. L’altro punto critico è quando l’identità di alcune comunità di migranti si fonda sul rifiuto della cultura del Paese ospitante. Guardiamo cosa succede in Francia, dove ci sono realtà parallele inaccettabili nelle quali si pratica un Islam radicale».
«Per me la caduta del Muro è stata una liberazione. Avevo difficoltà nella Germania dell’Est, volevo le riforme, avevo criticato i vertici, la pianificazione centralizzata. Non ho trovato posto all’università nonostante gli ottimi voti. Mi avevano proposto di fare la segretaria: allora ho risposto che sarei rimasta a casa a leggere, e avrei vissuto dando ripetizioni. La «Svolta» per me è stata una benedizione, ho potuto studiare. (...)».
via https://www.lafionda.org/2024/03/28/parola-a-sahra-wagenknecht-unintervista/, riporta una intervista al Corriere.
Segni di vita intelligente a sinistra. Pur sempre statalismo, ma perlomeno mitigato dal nazionalismo identitario. Aspettiamo le due o tre generazioni che servono per veder questi segni propagati anche qui, giù nella provincia arcadica, guarda caso sempre più incazzata e stracciona.
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Mi mancano 2 orali e ho finito pure questa triennale (escluso esame di Tirocinio 3 e l'esame di stato). Nelle ultime 2 settimane ho dato 5 esami scritti e un'idoneità. Ho preso per ora due 28, un 30 e un 30L e sto aspettando il voto di Medicina Legale. Tra una settimana comincio il mio ultimo tirocinio in assoluto e mi sembra assurdo. Non vedo l'ora di chiudere tutto e godermi le vacanze con Elena. La scorsa settimana siamo state 3 giorni giù in Sicilia per una piccola pausa che fa bene alla salute mentale e al cuore, poi ci è presa talmente male tornare a casa che abbiamo subito prenotato una settimana a luglio, considerando che a febbraio avevamo già prenotato per scendere 2 settimane ad Agosto. Quest'anno sarà una super estate visto che sarà l'ultima vera e propria, poi iniziando a lavorare non avrò tutte queste ferie e possibilità. Non vedo l'ora 🌻
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Aggiornamenti sul progetto Jangany ha sete acqua per vivere
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Nella prima immagine Jangany vista dal satellite con le nuove rilevazioni satellitari del 19 maggio 2023
Nella seconda immagine i triangolini rappresentano i punti di perforazione individuati dai GEOX nel maggio 2023 con la relativa profondità della falda. I cerchi (numerati da 1 a 4) rappresentano l'ipotesi corrente dei punti di distribuzione dell'acqua; saranno raggiunti con tubazioni a partire dai prime tre forages che si trovano a nord, a valle del Centro di Formazione Rurale.
Nel frattempo il container - partito il 18 luglio 2023 alle ore 16:45 da Settimo Torinese e il 21 luglio con la nave APL MEXICO CITY dal porto di La Spezia - è giunto al porto di Tamatave il 27 agosto 2023.
Il container contiene
3,5 bancali con 108 pannelli solari pari a 50 Kw;
6 bancali di 198 elementi di batterie a 600 Ah pari a 237 kWh;
Strutture in ferro zincato per il supporto ai moduli solari
Contiene inoltre 105 personal computer donati da Intesa Sanpaolo che andranno 70 al Liceo Letterario e Scientifico Sainte Marie di Jangany e 35 alla scuola di Ranohira dopo è direttrice la ex responsabile della Sainte Marie di Jangany.
Ci sono inoltre 20 copie del libro Negli occhi di chi guarda, realizzato nel 2021 con i post facebook pubblicati dai giovani di Jangany.
Notizie da padre Tonino
12 agosto 2023 Il nuovo quartiere detto "TANAMBAO"(città nuova) è in costante espansione. Non è qualche cosa di programmato, ma va avanti. L'arrivo dei rifugiati dal sud e di gente povera dalla brousse non è vistoso, ma continua. Il problema del portare luce e acqua c'è. Se non lo affronterà la Missione, sarà ben difficile che lo affrontino altri e la povera gente continuerà a soffrire.
27 agosto 2023 Abbiamo parlato con la Saint Gabriel. Ci siamo accordati per l'inizio del lavoro di 3 Forage il 27 settembre. C'è un aumento del prezzo da 500 mila Ariary a 550 mila per metro di scavo.
28 agosto 2023 Ho appena ricevuto la notizia che il container è arrivato ieri a Tamatave. Si sta procedendo allo sdoganamento. Domani avrò ulteriori notizie. Per ora abbiamo presentato puntualmente i documenti necessari. Speriamo bene.
28 agosto 2023 Avremmo anche noi desiderato iniziare gli scavi ai primi di settembre, ma abbiamo dovuto concordare le date anche con gli altri clienti della St. Gabriel, in modo da risparmiare nelle spese di trasporto. Ciao.
30 agosto 2023 Vi aggiorno sullo sdoganamento del container. Questo pomeriggio, il container verrà caricato sul camion della SOTRAEX. Domani ci sarà il controllo del container da parte del personale della dogana. Poi saranno consegnati i fogli che autorizzano l'uscita del container dalla nave. Infine verrà data l'autorizzazione per l'uscita del container dal porto e per il trasporto a destinazione (Jangany). Speriamo che non ci siano complicazioni.
Per queste operazioni, ci vorrà una settimana di tempo. Se tutto andrà bene, l'arrivo a Jangany avverrà nella prossima settimana. Vi informeremo.
31 agosto 2023 Ho appena ricevuto altre notizie da Tamatave. Il container esce dal porto oggi. Domani, 01 settembre, partirà da Tamatave per venire a Jangany.
Il trasportatore chiede un prezzo molto alto: 13 milioni di Ariary. Stiamo contattando. Noi proponiamo 10 milioni di Ariary: speriamo di riuscire a ottenere questo prezzo. Vi farò sapere. Mi sembra che lo sdoganamento si sia svolto molto infretta. Questo potrebbe essere un segno di buona riuscita, ma, per essere sicuri, bisogna ancora aspettare le informazioni di SOTRAEX. A dopo.
31 agosto 2023 Abbiamo già preso contatto diretto con il trasportatore del Container. Abbiamo chiesto una riduzione del prezzo del trasporto: abbiamo ottenuto di pagare 12 milioni di Ariary invece di 13 milioni. Il camion è di mezzo rimorchio perché il peso del container supera le 14 tonnellate. Stiamo aspettando la notizia dell'uscita del camion dal porto. Speriamo bene. Ciao.
1 settembre 2023 Ecco i punti di distribuzione dell'acqua che noi indichiamo.
1. Punto del Lavatoio: a est della scuola agraria, fuori recinzione, a metà percorso del muro est, partendo dal triangolino verde di nord-est, verso sud, dove c'è scritto "Linea3".
2. Di fronte al cancello (a sud) della scuola agraria, dove confluiscono il quartiere Feno Arivo e quello di Jangany-be.
3. Accanto alla stella bianca n.3, non lontano dal triangolino rosso 180, verso il quartiere Tanambao.
TANAMBAO incomincia nel punto di distribuzione n. 3 e si estende verso sud. Il punto di perforazione a 130 mt è a sud-ovest del quartiere.
4. Nella zona della stella bianca n.1, a sud-ovest, per i quartieri Alakamisy e Ampandratokana.
I punti di distribuzione da noi indicati sono più facilmente controllabili e gestibili, perché non lontani dal nostro luogo recintato.
1 settembre 2023 Il camion sta partendo da Tamatave. Il suo arrivo a Jangany è previsto per mercoledì mattina (6 settembre). Speriamo bene.
2 settembre 2023 Per mandare altri soldi, aspettiamo alla prossima settimana. Vi farò sapere. Può darsi che il container arrivi a Ihosy domani sera, 3 settembre. In quel caso, potrà arrivare a Jangany lunedì ed essere scaricato martedì (5 settembre). Speriamo bene.
4 settembre 2023 Domani mattina, il container partirà per Jangany. Noi indicheremo la strada per facilitare il lavoro degli autisti del camion. Speriamo bene. Vi diremo.
5 settembre 2023 Il container è a Ihosy. Si prepara ad affrontare l'altipiano dell'Horombé.
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5 settembre 2023 Il container è arrivato a Jangany ed è piazzato al suo posto. Deo gratias! Mi sembra che la parte più delicata dell' impresa "Jangany 2023" sia ben riuscita. Tiriamo un profondo respiro.
Grazie a tutti voi per il grande impegno. Che Dio vi benedica.
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Buongiorno a tutti ho preso 28 all’esame che ho fatto venerdì, buona giornata vi amo ciao
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2023/04/28 Hicimos una parada en la terraza de un bar para desayunar. Pedí un café con leche y un bocadillo de lomo. Mi amiguita pidió un batido de chocolate y un bocadillo de atún con lechuga y mahonesa.
We made a stop on the terrace of a bar for breakfast. I ordered a latte and a tenderloin sandwich. My girlfriend had a chocolate milkshake and a tuna sandwich with lettuce and mayonnaise.
Google Translation into French: Nous avons fait une halte à la terrasse d'un bar pour le petit déjeuner. J'ai commandé un latte et un sandwich au filet. Ma copine avait un milk-shake au chocolat et un sandwich au thon avec de la laitue et de la mayonnaise.
Google translation into Italian: Ci fermiamo sulla terrazza di un bar per fare colazione. Ho ordinato un cappuccino e un sandwich di filetto. La mia ragazza ha preso un milkshake al cioccolato e un panino al tonno con lattuga e maionese.
Google Translation into Portuguese: Paramos no terraço de um bar para tomar café da manhã. Eu pedi um latte e um sanduíche de bifana. Minha namorada comeu um milk-shake de chocolate e um sanduíche de atum com alface e maionese.
Google Translation into German: Wir hielten zum Frühstück auf der Terrasse einer Bar an. Ich bestellte einen Latte und ein Tenderloin-Sandwich. Meine Freundin hatte einen Schokoladenmilchshake und ein Thunfischsandwich mit Salat und Mayonnaise.
Google Translation into Albanisch: Ne ndaluam për mëngjes në një tarracë bar. Kam porositur një latte dhe një sanduiç me fileto. E dashura ime kishte një milkshake me çokollatë dhe një sanduiç me ton me marule dhe majonezë.
Google Translation into Armenian: Նախաճաշի համար կանգ առանք բարի պ��տշգամբում: Ես պատվիրեցի լատտե և փափկամիսով սենդվիչ: Իմ ընկերուհին շոկոլադե կաթնային կոկտեյլ ու թունա սենդվիչ ուներ գազարով ու մայոնեզով:
Google Translation into Bulgarian: Спряхме за закуска на терасата на бара. Поръчах лате и сандвич с филе. Приятелката ми имаше шоколадов млечен шейк и сандвич с риба тон със зелена салата и майонеза.
Google Translation into Czech: Zastavili jsme se na snídani na barové terase. Objednal jsem si latte a sendvič se svíčkovou. Moje přítelkyně měla čokoládový koktejl a tuňákový sendvič s hlávkovým salátem a majonézou.
Google Translation into Croatian: Zaustavili smo se na doručku na terasi bara. Naručio sam latte i sendvič od fileta. Moja je djevojka popila čokoladni milkshake i sendvič od tunjevine sa zelenom salatom i majonezom.
Google Translation into Danish Vi stoppede til morgenmad på en barterrasse. Jeg bestilte en latte og en mørbradsandwich. Min kæreste havde en chokolade milkshake og en tun sandwich med salat og mayonnaise.
Google Translation into Slovak: Zastavili sme sa na raňajky na terase baru. Objednal som si latte a sendvič s panenkou. Moja priateľka mala čokoládový kokteil a tuniakový sendvič so šalátom a majonézou.
Google Translation into Slovenian: Na terasi bara smo se ustavili za zajtrk. Naročil sem latte in sendvič z filejem. Moja punca je imela čokoladni milkshake in tunin sendvič s solato in majonezo.
Google Translation into Estonian: Peatusime hommikusöögiks baariterrassil. Tellisin latte ja sisefilee võileiva. Sõbranna sai šokolaadi-piimakokteili ja tuunikalavõileiva salati ja majoneesiga.
Google Translation into Suomi: Pysähdyimme aamiaiseksi baarin terassille. Tilasin lattea ja sisäfileetä. Tyttöystävälläni oli suklaapirtelö ja tonnikalavoileipä salaatilla ja majoneesilla.
Google Translation into Georgian: საუზმეზე ბარის ტერასაზე გავჩერდით. შევუკვეთე ლატე და სენდვიჩი. ჩემს შეყვარებულს ჰქონდა შოკოლადის რძის კოქტეილი და ტუნას სენდვიჩი სალათის ფოთლით და მაიონეზით.
Google Translation into Greek: Σταματήσαμε για πρωινό στη βεράντα του μπαρ. Παρήγγειλα ένα λάτε και ένα σάντουιτς με φ��λέτο. Η κοπέλα μου είχε ένα μιλκσέικ σοκολάτας και ένα σάντουιτς τόνου με μαρούλι και μαγιονέζα.
Google Translation into Dutch: We stopten voor het ontbijt op een barterras. Ik bestelde een latte en een broodje ossenhaas. Mijn vriendin had een chocolademilkshake en een broodje tonijn met sla en mayonaise.
Google Translation into Norwegian: Vi stoppet for frokost på en barterrasse. Jeg bestilte en latte og en indrefilet sandwich. Kjæresten min hadde en sjokolademilkshake og en tunfisksandwich med salat og majones.
Google Translation into Polish: Zatrzymaliśmy się na śniadanie na tarasie baru. Zamówiłem latte i kanapkę z polędwicą. Moja dziewczyna miała czekoladowy koktajl mleczny i kanapkę z tuńczykiem z sałatą i majonezem.
Google Translation into Romanian: Ne-am oprit pentru micul dejun pe terasa unui bar. Am comandat un latte și un sandviș cu muschi. Prietena mea a luat un milkshake de ciocolată și un sandviș cu ton cu salată verde și maioneză.
Google Translation into Russian: Мы остановились позавтракать на террасе бара. Я заказал латте и бутерброд с вырезкой. У моей подруги был шоколадный молочный коктейль и бутерброд с тунцом, листьями салата и майонезом.
Google Translation into Serbian: Стали смо на доручак на тераси бара. Наручио сам латте и сендвич са месом. Моја девојка је имала чоколадни милкшејк и сендвич од туњевине са зеленом салатом и мајонезом.
Google Translation into Swedish: Vi stannade till för frukost på en barterrass. Jag beställde en latte och en filémacka. Min flickvän hade en chokladmilkshake och en tonfiskmacka med sallad och majonnäs.
Google Translation into Turkish: Bir bar terasında kahvaltı için durduk. Bir latte ve bonfile sandviç sipariş ettim. Kız arkadaşımın çikolatalı milkshake ve marul ve mayonezli ton balıklı sandviçi vardı.
Google Translation into Ukrainian: Ми зупинилися поснідати на терасі бару. Я замовив латте та бутерброд із вирізкою. Моя подруга брала шоколадний молочний коктейль і бутерброд з тунцем з листям салату і майонезом.
Google Translation into Arabic: توقفنا لتناول الإفطار على شرفة بار. طلبت شطيرة لاتيه ولحم المتن. صديقتي كان لديها ميلك شيك شوكولاتة وساندويتش تونة مع الخس والمايونيز.
Google Translation into Bengali: আমরা একটি বার টেরেসে প্রাতঃরাশের জন্য থামলাম��� আমি একটি ল্যাটে এবং একটি টেন্ডারলাইন স্যান্ডউইচ অর্ডার করেছি। আমার বান্ধবীর একটি চকোলেট মিল্কশেক এবং লেটুস এবং মেয়োনিজের সাথে একটি টুনা স্যান্ডউইচ ছিল।
Google Translation into Simplified Chinese: 我们在酒吧露台上停下来吃早餐。 我点了拿铁咖啡和里脊肉三明治。 我女朋友点了巧克力奶昔和金枪鱼三明治配生菜和蛋黄酱。
Google Translation into Korean: 우리는 바 테라스에서 아침 식사를 위해 들렀습니다. 나는 라떼와 텐더로인 샌드위치를 주문했다. 내 여자 친구는 초콜릿 밀크 쉐이크와 양상추와 마요네즈를 곁들인 참치 샌드위치를 먹었습니다.
Google Translation into Hebrew: עצרנו לארוחת בוקר במרפסת בר. הזמנתי כריך לאטה וכריך. לחברה שלי היה מילקשייק שוקולד וכריך טונה עם חסה ומיונז.
Google Translation into Hindi: हम बार टैरेस पर नाश्ते के लिए रुके। मैंने एक लट्टे और एक टेंडरलॉइन सैंडविच का ऑर्डर दिया। मेरी प्रेमिका के पास चॉकलेट मिल्कशेक और लेट्यूस और मेयोनेज़ के साथ टूना सैंडविच था।
Google Translation into Indonesian: Kami berhenti untuk sarapan di teras bar. Saya memesan latte dan sandwich tenderloin. Pacar saya punya milkshake cokelat dan sandwich tuna dengan selada dan mayones.
Google Translation into Japanese: バーテラスで朝食をとりました。 ラテとテンダーロインサンドを注文。 私のガールフレンドは、チョコレートミルクセーキとレタスとマヨネーズのツナサンドイッチを食べました.
Google Translation into Kyrgyz: Биз бардын террасасында эртең мененки тамакка токтодук. Мен латте менен сэндвичке заказ бердим. Менин сүйлөшкөн кызым шоколад менен сүт коктейли жана салат жана майонез кошулган тунец сэндвичине ээ болду.
Google Translation into Malay: Kami berhenti untuk sarapan pagi di teres bar. Saya memesan latte dan sandwic tenderloin. Teman wanita saya mempunyai milkshake coklat dan sandwic tuna dengan salad dan mayonis.
Google Translation into Mongolian: Бид баарны дэнж дээр өглөөний цай уухаар зогсов. Би латте, сэндвич захиалсан. Найз охин маань шоколадтай сүүтэй коктейль, шанцайны ургамал, майонезтай туна загастай сэндвич идэв.
Google Translation into Nepali: हामी एउटा बार टेरेसमा बिहानको खाजाको लागि रोकियौं। मैले लट्टे र टेन्डरलोइन स्यान्डविच अर्डर गरें। मेरी प्रेमिकासँग चकलेट मिल्कशेक र सलाद र मेयोनेजको साथ टुना स्यान्डविच थियो।
Google Translation into Panjabi: ਅਸੀਂ ਬਾਰ ਟੈਰੇਸ 'ਤੇ ਨਾਸ਼ਤੇ ਲਈ ਰੁਕੇ। ਮੈਂ ਇੱਕ ਲੈਟੇ ਅਤੇ ਇੱਕ ਟੈਂਡਰਲੌਇਨ ਸੈਂਡਵਿਚ ਆਰਡਰ ਕੀਤਾ। ਮੇਰੀ ਸਹੇਲੀ ਕੋਲ ਸਲਾਦ ਅਤੇ ਮੇਅਨੀਜ਼ ਦੇ ਨਾਲ ਇੱਕ ਚਾਕਲੇਟ ਮਿਲਕਸ਼ੇਕ ਅਤੇ ਟੁਨਾ ਸੈਂਡਵਿਚ ਸੀ।
Google Translation into Pashtun: موږ د بار په چت کې د ناري لپاره ودریدو. ما یو لیټ او د ټینډرلوین سینڈوچ امر وکړ. زما ملګرې د چاکلیټ شیک شیک او د لیټیو او میونیز سره تونا سینڈوچ درلود.
Google Translation into Persian: برای صرف صبحانه در تراس بار توقف کردیم. من یک ساندویچ لاته و یک ساندویچ فیله سفارش دادم. دوست دخترم یک میلک شیک شکلاتی و یک ساندویچ تن ماهی با کاهو و مایونز خورد.
Google Translation into Sundanese: Urang dieureunkeun pikeun sarapan dina bar téras. Kuring maréntahkeun latte sarta sandwich tenderloin. Kabogoh kuring ngagaduhan milkshake coklat sareng sandwich tuna kalayan apu sareng mayonis.
Google Translation into Tagalog: Huminto kami para mag-almusal sa isang bar terrace. Umorder ako ng latte at tenderloin sandwich. Ang aking kasintahan ay may chocolate milkshake at tuna sandwich na may lettuce at mayonesa.
Google Translation into Thai: เราหยุดทานอาหารเช้าที่ระเบียงบาร์ ฉันสั่งลาเต้และแซนด์วิชเนื้อสันใน แฟนของฉันทานมิลค์เชคช็อกโกแลตและแซนด์วิชทูน่ากับผักกาดหอมและมายองเนส
Google Translation into Urdu: ہم ایک بار ٹیرس پر ناشتے کے لیے رک گئے۔ میں نے ایک لیٹ اور ٹینڈرلوئن سینڈوچ کا آرڈر دیا۔ میری گرل فرینڈ کے پاس چاکلیٹ ملک شیک اور لیٹش اور مایونیز کے ساتھ ٹونا سینڈویچ تھا۔
Google Translation into Uzbek: Biz bar terasida nonushta qilish uchun to'xtadik. Men latte va bonzali sendvichga buyurtma berdim. Qiz do'stim shokoladli sut kokteyli va marul va mayonezli orkinos sendvichiga ega edi.
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Rega sono riuscita a fare uno degli esami più difficili dell'anno, molta gente del terzo anno non riesce a passarlo, io ho preso 28 e non provo niente, non mi fa ne caldo ne freddo ma che problemi ho?
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Post random pt.3(?) LA STORIA DI MILANO
Eccoci qua, con l'ennesimo post random; quando scrivo è perché non sono proprio al top della forma, ma comunque lo faccio. Il tempo a lavoro passa, ma non sono del tutto soddisfatto; ho spesso tempi morti perché non sempre mi danno dei compiti da fare, ho come la sensazione di essere in difetto perché non riesco a propormi più intraprendente nelle attività. Resta il fatto che vengo pagato dalla regione per cui non risulto un peso per il capo, ipoteticamente posso fare quello che voglio anche se così non mi sorprenderebbe che non mi venga proposto un contratto post tirocinio. Il regaletto porta chiavi è stato apprezzato dai, ora sono davvero Michael Scott dell'azienda, il cazzaro. Già il fatto che stia scrivendo questo post random durante le ore di lavoro la dice lunga... Penso di avere fatto una cazzata, volevo vedere se fosse stato possibile sospendere la carriera universitaria, e tra i motivi, c'è per infermità grave e prolungata; ho provato ad allegare la carta della mia condizione e mi è stata accettata, ora però non posso più, credo, tornare indietro, e non posso compiere atti amministrativi come sostenere esami o laurearmi nel periodo di sospensione che dura almeno un anno accademico. Ieri con la seduta con il medico psichiatra, psicoterapeutica c'è stato un bel boccone amaro da mandare giu. Ho raccontato tutta la mia storia dall'inizio, perché no, forse è arrivato il momento di raccontarla per intero. Da l' in poi ho preso diversi psicofarmaci tra cui l'aripripazolo, all'inizio in dosi massicce per farmi rinsavire dalla condizione psicotica; PSICOSI PARANOIDE PSICOGENA codice esenzione 044.298.4, diagnosticatami il 30 agosto 2023 dallo psichiatra di rovigo, ragione per la quale in teoria avrei garantiti alcuni servizi quali psicofarmaci e sedute psicologiche.
Quando arrivai Milano ero un ragazzotto ipercarico e sognante la milano nerazzura del neo arrivato Antonio Conte e di lukaku... E poi come dimenticare Sedriano, la mitica cittadina a 50 km da Bovisa chiamata anche gorgonzola dai bro. Il periodo in cui ero fissato con Stefano sensi e da lì partì tutto il casino... uno scherzo delle iene sul calciatore promessa dell'Inter in cui erano complici la moglie Giulia Amodio e due modelle, Martina Ragozza e Asia Gianese. Vi invito a guardare il video dello scherzo perché è esilarante. Il 28 dicembre giorno in cui pubblicai una storia dove taggai la ragazza bionda interista dove avevo un berretto dell'inter e il filtro della creator dove sbattendo gli occhi uscivano fuori dei soli gialli dalle ciglia fu l'inizio. A quel tempo la tipa mi repostò la storia con annesso di emoji coi gli occhi a forma di cuore, lo feci anche quando andai allo stadio, mi rispose anche in privato "bellissimooooo e guarda che vittoria". Da Lì in poi mi venne la malsana idea e malsana è la parola più appropriata, di provarci in qualche modo con lei; mi iscrissi addirittura nella sua palestra per poterle anche solo parlare. In quel periodo ero abbastanza fulminato, a inizio febbraio erano almeno 2 settimane che andavo al 20 club palestra vicino a san siro che frequentava anche lei, mi accorsi che aveva iniziato a pubblicare tik tok dal giorno in cui l'avevo postata, così provai a scriverle sul social cinese; il messaggio era tipo: mi sono iscritto nella tua palestra credo, ma perché mi sono accorto solo ora che i tuoi #perte nei #perte sono per me... non ricevetti nessuna risposta e quindi insomma ero un po' amareggiato; tuttavia dopo un po' di tempo, qualche ora, fece una storia dove era tutta truccata con scritto sotto "Come sei f..." non capivo, sembrava quasi fosse un messaggio risposta criptico così dopo alcune ore le scrissi di nuovo su tik tok:" fake un cazzo, intendevo dire solo ora ho mandato il messaggio per fartelo sapere, anzi visto che "non è cool" canzone ripresa mentre faceva la storia come se i f..., proponi tu qualcos altro✌. . lei fece una storia dove si riprede fa il simbolo del double✌... sta cosa è andata avanti per un mese e anche con la sua amica asia gianese faceva le storie con le cose che le scrivevo. Ad un certo punto mi scrive il suo amico dicendomi che stavo esagerando nello scrivere e che mi stavo facendo un'idea tutta mia sbagliata di quello che stava succedendo, ma io all'epoca ero sicurissimo che stesse flirtando con me in questo modo, non a caso ad un certo punto il tipo mi scrisse, va bene d'accordo ci vediamo in palestra. Non ci incontrammo mai, marzo di quell'anno iniziai a prendere gli psicofarmaci che prendo tutt'ora, solo quest'estate ho capito di soffrire di disturbo dello spettro bipolare, infatti sto assumendo sertralina, rxulti, acido valproico, resilient (litio), umor plus. il lorazepam all'occorrenza da quando non riuscii a dormire nel maggio 2023 e stetti male. E' da un paio di anni che rifletto ancora su cosa mi accadde 5 anni fa e ancora non riesco a capire; una parte di me pensa che abbia fliratto con sta ragazza veramente ma allo stesso tempo un'altra parte di me mi dice che è stato tutto parte della mia fantasia... aggiungendo il fatto che di recente sta tipa ha fatto delle storie criptiche che rievocano momenti del passato... e non posso non associarle a quel periodo storico.
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