#ho anche paura di volare
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alfaire · 2 years ago
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  ㅤ  ㅤ  ㅤ  ㅤ  ૮(ㅅ´ ˘ `) ㅤ🫖  ㅤtutto per me  ㅤ۶ৎ
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empito · 22 days ago
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Nascondo gelosamente quella parte di me che brilla solo nell'oscurità. Agli occhi degli altri, sono solo un'ombra tra le ombre, un volto tra mille volti anonimi. Ma dentro, c'è un universo intero che pulsa, un fuoco che arde senza sosta. Ho imparato a celare i miei sogni nei silenzi, a travestire le mie passioni con sorrisi di circostanza. C'è una musica che mi scorre nelle vene, una melodia che nessuno ascolta. Di notte, quando il mondo tace, lascio che le note si liberino, che danzino nell'aria come lucciole d'estate. È allora che mi sento vivo, quando nessuno mi vede, quando posso essere me stesso senza timori. Forse è la paura di essere frainteso, o il timore di non essere accettato. Forse è solo abitudine, questa corazza che indosso ogni giorno. Ma ci sono momenti in cui vorrei urlare al mondo chi sono davvero, strappare il velo che mi nasconde e mostrarmi in tutta la mia essenza. Cammino tra la gente con passi leggeri, osservando, ascoltando. Vedo sguardi che si sfiorano senza incontrarsi, parole che si perdono nel vento. Mi chiedo se anche gli altri nascondano qualcosa, se dietro ai volti impassibili ci siano storie mai raccontate. Un giorno forse troverò il coraggio di aprire le mie ali e volare alto, senza più paure. Forse incontrerò qualcuno che saprà vedere oltre le apparenze, che saprà leggere tra le righe del mio silenzio. E allora, la parte migliore di me potrà finalmente splendere alla luce del sole. Per ora, continuo a custodire il mio segreto, come un tesoro prezioso. Perché a volte, ciò che rimane nascosto è ciò che ha più valore. E in questo nascondiglio, trovo la mia forza, la mia identità. Sono quello che sono, anche se il mondo ancora non lo sa.
Empito
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ypsilonzeta1 · 3 months ago
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Torna, se puoi tornare,
confideremo nel miracolo urgente,
nello spavento da dietro
le porte,
lo sgambetto che ti fa
volare;
torna da me,
la morte faceva paura quando
non c’era;
adesso è placata, è tutta presenza
e meno
attesa.
La sopporto da sveglia;
non mi sveglia se dormo.
Mi rimane
una cosa da dire,
è un parlare, un parlarti,
raccogliere le tue orecchie e la risata
come le monete
che prillano per strada,
(e un tombino è lo sgomento);
Ho l’urgenza
della tua bella faccia fredda,
che si imperla di sudore,
ma non muore.
Torna, perché ho bisogno che anche tu
e ancora tu, di nuovo
mi voglia bene.
Perché ho paura che un pezzo di me
ti sia rimasto
imbrigliato e anch’io
ho dimenticato:
di darti delle cose,
un bacio,
gli occhi con la campagna di papaveri,
il sudore sulla mia
camicia stretta;
di dirti grazie per aver guardato,
avermi lasciato
sguazzare nell’azzurro.
Torna e torna
a credere come i vivi
che la morte non esista.
Beatrice Zerbini
A chi ho perso,
alle persone che hanno perso qualcuno.
In comode rate. Poesie d’amore (ed Interno Poesia)
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vividiste · 3 months ago
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Se ti dicessi che non è la paura
a definire chi siamo
ma la grazia con cui impariamo a danzare
nel mezzo della tempesta.
Perché anche quando il vento
urla più forte
c’è sempre un seme
che si aggrappa alla vita
pronto a sbocciare
proprio nel cuore del caos.
Alla fine, ho capito che non serve capire
che il senso non è una meta, ma un istante.
Vivere è gioco di equilibrio
sull’orlo di tutto
con la paura stretta tra le mani
e il coraggio negli occhi.
Un respiro sospeso tra il restare e l’andare.
Sentire il vuoto sotto i piedi e rischiare lo stesso
perché a volte è proprio inciampando
che scopri di saper volare.
A.Faber🌻
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Foto Pinterest
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mughetto03 · 5 days ago
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"Dove sono le tue ali? È il momento di usarle."
"Non le ho più... Me le hanno tagliate. Tanti anni fa."
"Che sciocchezza... le ali sono come i capelli. Se vengono tagliate loro mica spariscono. Si rafforzano."
"Ma io da allora non le ho più."
"Perché le hai nascoste. Sotto abiti pesanti. Prova a spogliarti e loro spunteranno."
"Dopo tanto tempo dici che sono ancora lì sotto?"
"Di sicuro. Fanno parte di te. Non potresti vivere senza. Puoi nasconderle ma non eliminarle."
"Se mi spoglio di tutti gli strati non mi riconoscerò più."
"Proprio così devi essere. Libero da qualsiasi identificazione. È l'unico modo per poter volare."
"Ho paura di perdermi..."
"Accadrà. È la sola via per ritrovarti. E per iniziare ad usare le tue potenti ali."
"Allora inizio a spogliarmi. Ma c'è il rischio che fuggirai se mi vedrai nudo."
"Amo le tue ali, non i tuoi abiti."
"Amerai anche il mio volo se mi porterà lontano da te?"
"Soprattutto quello. Siamo nati per aprire le nostre ali, non per immobilizzarle. Vola! Dovunque il tuo cuore ti condurrà. E se anch'io riuscirò a compiere il mio volo magari ci ritroveremo là, nel regno della libertà. Allora sarà un incontro sacro, non formato da contratti e catene. Ma da preziosi tocchi d'anima."
Elena Bernabè
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canesenzafissadimora · 3 months ago
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Torna, se puoi tornare,
confideremo nel miracolo urgente,
nello spavento da dietro
le porte,
lo sgambetto che ti fa
volare;
torna da me,
la morte faceva paura quando
non c’era;
adesso è placata, è tutta presenza
e meno
attesa.
La sopporto da sveglia;
non mi sveglia se dormo.
Mi rimane
una cosa da dire,
è un parlare, un parlarti,
raccogliere le tue orecchie e la risata
come le monete
che prillano per strada,
(e un tombino è lo sgomento);
Ho l’urgenza
della tua bella faccia fredda,
che si imperla di sudore,
ma non muore.
Torna, perché ho bisogno che anche tu
e ancora tu, di nuovo
mi voglia bene.
Perché ho paura che un pezzo di me
ti sia rimasto
imbrigliato e anch’io
ho dimenticato:
di darti delle cose,
un bacio,
gli occhi con la campagna di papaveri,
il sudore sulla mia
camicia stretta;
di dirti grazie per aver guardato,
avermi lasciato
sguazzare nell’azzurro.
Torna e torna
a credere come i vivi
che la morte non esista.
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Beatrice Zerbini
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helicrysum · 4 months ago
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ieri uscivo di casa per andare a ritirare un pacchetto (un acchiappa-sole per la mia stanza) e ancora incastrata nella buca delle lettere sulla porta ho visto la tua lettera
emozione pura
l'ho aperta subito perché non ho resistito e ho iniziato a leggere velocissimo prendendo qualche parola per volta e infilandomela come uno spillo nella pelle poi queste scosse diventavano un pianto che cercavo di sopprimere mentre camminavo lungo zwartjanstraat con i suoi negozi e le sue donne con il velo
quindi richiudevo tutto e tenevo questi fogli stretti nelle mie mani con la paura di farli volare via (!) e poi ricominciavo
Tu mi parli del tuo dolore di questo anno e io penso con vergogna che non ti ho Visto, mentre tu sei stato capace di capire qualcosa di grande senza che io usassi parola alcuna, solo con gli occhi in quelle poche volte in cui siamo stati insieme. mi chiedo come sia possibile
Piango perché penso a quanto questo dolore mi abbia resa cieca e isolata dagli altri, a quante cose mi sono persa. Devo guarire perché questa non è vita. Piango perché mi rendo conto che l'unica versione che hai visto di me è quella della malattia, delle dita mangiate e del buio
Anche io vorrei essere una di queste persone come te che sono eterne, che sembrano venire da un tempo altro, più reale, con più cura. Conoscerti è per me come stare vicino a una grande mente del novecento, come se io fossi Barney Rosset e tu uno dei suoi amici scrittori, come Beckett o quello scrittore giapponese. Una cosa incredibile, un privilegio unico, come la sensazione che provavo leggendo quel libro questa estate. È la stessa cosa. Life is so so big
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io-confesso · 4 months ago
Note
Anni fa ho chiesto al mio amante di violentarmi. Ci conoscevamo da un po', ma ci eravamo visti una volta sola. Ho rischiato e forse anche quello faceva parte del gioco. Avevamo una safe word. Ci siamo visti e prima di entrare in camera era tutto normale, ma appena si è chiusa la porta, mi ha fatto volare sul letto come se non avessi peso. Ho capito che non avrei avuto la forza fisica per contrastarlo, questo faceva paura. La prima cosa che ha fatto è stata mettermi il cazzo in gola. Ricordo gli occhi riempirsi di lacrime come nei porno e i conati. Mi urlava insulti. Ricordo le sue dita che mi facevano male. Non è durato tanto. E' stato terribile, ma anche intenso. Poi abbiamo fatto l'amore. Mi sono tolta la curiosità e no, grazie, non fa per me. Mai più rifatto. Ricordo che mi diceva che ero brava perchè non avevo usato la safeword.
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libero-de-mente · 2 years ago
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Viaggiare
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Nella vita di una persona potrebbe capitare che arrivi quel momento, sì proprio quello in cui si dovrebbe prendere il coraggio di partire.
Non andarsene, no. Partire.
Andarsene sa di abbandono, di allontanarsi senza salutare, lasciare senza mantenere dei contatti. Morire.
Partire invece sa di diritto, il diritto di essere liberi.
Liberi di vivere, come per esempio, le iguane del Madagascar.
Sapete come vivono le iguane del Madagascar?
Non è una domanda retorica la mia, chiedo proprio perché non so come cazzo vivano le iguane del Madagascar.
Però come esempio mi ispirava.
Va beh.
Viaggiare presuppone di raggiungere una meta.
Oggi come meta sento solo parlare di obiettivi lavorativi, di carriera e status sociale.
Viaggiare presuppone anche il prendere un mezzo di trasporto e raggiungere una destinazione fisica.
Spesso sento che il viaggio più ricercato sarebbe quello di tornare indietro nel tempo.
Devo dire in tutta sincerità che ci ho pensato spesso anche io ma credo che, vista la richiesta, la strada per il ritorno al passato dev'essere intasata con code chilometriche.
un po' come la sponda dalla parte della ragione, sempre piena e affollatissima.
Poi bisogna valutare se si vuole partire da soli o in compagnia, ci sono i pro e i contro.
Partire da soli vuol dire aver molto tempo per pensare, nessuno con cui condividere pensieri e ispirazioni. Pace o solitudine.
In compagnia può vuol dire che se sbagli scelta il viaggio non ti passa più, al contrario potrebbe volare e non renderti conto di quanta strada insieme si è percorsa. E comunque in ogni caso dovresti trattenerti le flatulenze.
Personalmente ho fatto dai grandissimi viaggi mentali, anche con il cuore in tutta sincerità, e altri viaggi che sono state delle avventure professionali e ideologiche.
Qualsiasi viaggio, breve o lungo che sia, comincerà sempre con... no, non "un primo passo" questo è scontato, ma con sospiro con quella paura di cosa si troverà alla svolta del primo angolo e la tentazione di voltarsi indietro per guardare chi resta.
Con il pericolo di struggersi il cuore.
Magari sul treno, il famoso treno da prendere metaforico, chiedi al vicino quale sarà la prossima fermata, lui ti risponderà che sarà la destinazione visto che è un treno diretto senza soste.
In quel momento ti renderai conto di aver fatto una scelta coraggiosa, chiudi gli occhi fai un respiro profondo e ti lasci cullare dal movimento del treno.
Un vecchio adagio assiro babilonese giunto fino a noi recitava: "Per essere felici bastano due carte: quella d'imbarco e quella di credito".
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morelin · 5 months ago
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Volo acrobatico in aliante con Luca Bertossio
Sì, avete letto bene il titolo... volo acrobatico in aliante con Luca Bertossio... e pensare che non ho mai voluto provare le montagne russe per paura. Per spiegarvi da dove viene questa idea devo tornare un po' indietro nel tempo, più o meno al 2021 quando un giorno, navigando un po' tra i post di Facebook per cercare qualche nuovo spunto di viaggio o gita da fare non appena fosse stato possibile uscire, mi imbatto in un adv di un tour operator che propone esperienze come escursioni a cavallo, picnic in vigna e gite in barca e tra queste c'era anche un volo in aliante. Sulla mia travel list erano già presenti volo in mongolfiera, elicottero ed idrovolante e questo mancava, quindi ritenendo la proposta interessante mi appunto il nome. Trascorre un po' di tempo e grazie agli algoritmi di Facebook mi compare un nuovo adv: un ragazzo giovane, un certo Luca Bertossio, un pilota di aliante, che invita a volare con lui. Il nome non mi suonava nuovo ma in quel momento non riuscivo a spiegarmi il motivo (ma poi lo scoprirò) e molto incuriosita clicco il link che riporta al suo sito web. Qui trovo le esperienze che è possibile fare con lui in aliante: non è un “semplice” volo, si tratta di volo acrobatico. Voglio saperne di più, quindi vado alla sua biografia dove leggo che ha conseguito l'abilitazione a più di 25 velivoli diversi ma soprattutto trovo elencati tutti i premi FAI (Federazione Aeronautica Internazionale) vinti per la disciplina dell'acrobazia aerea: 9 medaglie d'oro, 8 d'argento e 4 di bronzo. Inoltre ha raggiunto il miglior piazzamento di sempre per l'Italia nei Campionati del Mondo di Acrobazia aerea in aliante ed è stato il più giovane vincitore dei FAI World Air Games che si sono tenuti a Dubai nel 2015. A questo punto mi si accende la lampadina e capisco dove avevo sentito il suo nome: nel 2015 avevo visto un breve servizio del TG che celebrava la sua epica vittoria a Dubai! Da quel momento decido che prima o poi avrei volato con lui ed inizio a seguirlo su diversi social. Tra i molti video che potete trovare vi propongo la visione di questi due che a mio parere riassumono la sua abilità e bravura oltre alla bellezza ed alla magia delle evoluzioni da lui create durante un'esibizione:
youtube
instagram
Il mio sogno deve attendere: prima la pandemia, poi per un lungo periodo Luca decide di sospendere i voli in aliante per dare priorità alla sua carriera da pilota di linea (ora lavora per una nota compagnia aerea low cost), poi i miei impegni personali finché qualche settimana fa riesco a prenotare il mio volo con lui. Raggiungo l'aeroporto e dopo pochi minuti Luca mi accoglie calorosamente prima di decollare con il cliente del turno precedente, così nell'attesa ammiro le loro evoluzioni. E' giunto il mio momento: mi siedo all'interno dell'aliante, poi entra anche Luca e l'aereo di traino si posiziona davanti a noi pronto a decollare.
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L'adrenalina aumenta e nel giro di pochi istanti siamo già in volo. Dobbiamo raggiungere la quota prestabilita così continuiamo a salire con un volo tranquillo che permette di ammirare il panorama circostante.
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Ormai ci siamo, l'aereo di traino sgancia il cavo e parte la caccia alle correnti che ci permetteranno di rimanere in volo (l'aliante non possiede il motore) e di eseguire le manovre acrobatiche. Mi affido a Luca.
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Alla prima evoluzione rimango quasi senza fiato perché è la prima volta che subisco la forza G e a seconda delle manovre è possibile raggiungere anche i 5G. Tra looping, Fieseler, mezzo otto, tonneau e voli rovesci mi ritrovo diverse volte a testa in giù e perdo la cognizione del tempo.
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Il programma di volo è terminato e Luca prepara l'aliante per un atterraggio morbidissimo. Quasi quasi ancora non ci credo di averlo fatto, io che non ho mai voluto salire sulle montagne russe!
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Un immenso grazie a Luca che ha reso possibile questa adrenalinica esperienza, esaudendo un mio desiderio. E' stato un onore aver volato con te, campione!
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tizianacerralovetrainer · 1 year ago
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- “Dove sono le tue ali? È il momento di usarle."
- “Non le ho più... Me le hanno tagliate. Tanti anni fa."
- “Che sciocchezza... le ali sono come i capelli. Se vengono tagliate loro mica spariscono. Si rafforzano."
- “Ma io da allora non le ho più."
- “Perché le hai nascoste. Sotto abiti pesanti. Prova a spogliarti e loro spunteranno."
- “Dopo tanto tempo dici che sono ancora lì sotto?"
- “Di sicuro. Fanno parte di te. Non potresti vivere senza. Puoi nasconderle ma non eliminarle."
- “Se mi spoglio di tutti gli strati non mi riconoscerò più."
- “Proprio così devi essere. Libero da qualsiasi identificazione. È l'unico modo per poter volare."
- “Ho paura di perdermi..."
- “Accadrà. È la sola via per ritrovarti. E per iniziare ad usare le tue potenti ali."
- “Allora inizio a spogliarmi. Ma c'è il rischio che fuggirai se mi vedrai nudo."
- “Amo le tue ali, non i tuoi abiti."
- “Amerai anche il mio volo se mi porterà lontano da te?"
- “Soprattutto quello. Siamo nati per aprire le nostre ali, non per immobilizzarle. Vola! Dovunque il tuo cuore ti condurrà. E se anch'io riuscirò a compiere il mio volo magari ci ritroveremo là, nel regno della libertà. Allora sarà un incontro sacro, non formato da contratti e catene. Ma da preziosi tocchi d'anima."
Elena Bernabè
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fridagentileschi · 1 year ago
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Nel 1950 il barone Marcel Bich, francese, lanciò uno "strumento di scrittura" assolutamente rivoluzionario (come direbbero oggi i pedagoghi di Terra Nova che non erano nati all'epoca): la penna a sfera, che chiama Bic, abbreviazione più facilmente pronunciabile della sua nome. Niente più matita la cui mina si rompe costantemente e il suo essenziale temperamatite, niente più tratti in alto e in basso con un pennino Sergent-Major immerso nell'inchiostro viola e che ha fatto grandi blocchi!
La Bic Cristal, la più semplice in plastica, venduta all'epoca a 0,50 franchi (meno di tre volte niente...) sarebbe diventata presto la penna più venduta al mondo: oltre 100 miliardi di copie vendute in 160 paesi sul 5 continenti fino ad oggi! Ma restiamo in Francia… Da oltre 70 anni generazioni di scolari, liceali, studenti e adulti hanno utilizzato Bic anche. E per quanto ne so, nessuno fino ad oggi è morto per questo. A parte ovviamente quelli che inavvertitamente ne hanno ingoiato uno intero masticandone l'estremità.
La storia della penna a sfera potrebbe finire qui ed essere molto bella, quella di un successo francese come il Concorde, il TGV o il Beaujolais. L'asso! Senza tener conto della cultura Woke e dell'immaginazione delirante delle generazioni di palle morbide e cretini da allora prodotte dall'Educazione Nazionale... Apostoli delle tre religioni più alla moda nelle loro file (la mania dei bambini, il principio di precauzione e la paura del panico di avvelenarsi quando respirano normalmente o mangiano una salsiccia) questi idioti senza cervello chiedono loro di smettere di comprare penne a sfera per bambini! E come al solito, non me lo sto inventando...
Secondo UFC-Que Choisir, componenti POTENZIALMENTE pericolosi si nascondono di nascosto nel serbatoio del nostro buon vecchio Bic... "...a volte dosi considerevoli di composti tossici, cancerogeni, allergenici o interferenti endocrini". Ha capito bene, signora Michu? Non vi stiamo dicendo che ci sono, non abbiamo studio scientifico per dimostrarlo, vi stiamo dicendo che potrebbero esserci...😱😛
Gli ecologisti veri e propri gendarmi del finto ambientalismo ormai tutto ciò che è civiltà e cultura lo aborriscono...Ma prima di arrabbiarmi, ho provato a immaginare con cosa potremmo sostituire la penna a sfera:
- Non la penna del Sergente Maggiore, è di acciaio e le acciaierie inquinano molto! L'impronta di carbonio, la tosse...
- Non la piuma d'oca, non si sa mai: si scatena tutto l' arsenale fintamente interessato agli animali...
- Lo stilo e la tavoletta, non è possibile neanche: se la tavoletta è di legno, attenzione alla deforestazione. E se è fatto di pietra, ardesia, ecc., colpendolo con uno scalpello e un martello, fa volare la polvere. Fai attenzione alle particelle fini che si infiltrano nei polmoni, negli alveoli. La silicosi, la tosse, è ben nota...
Allora?... Buon Dio, ma certo! Perché preoccuparsi di insegnare loro a scrivere, le nostre care teste bionde o crespi? Adesso hanno tutti i cellulari. Non ha più senso avere una penna e saperla usare. Dittafono e funzione di registrazione per prendere appunti, riconoscimento vocale quando vuoi scrivere qualcosa e voilà!
In un click tutto viene cancellato ma non importa...la storia non serve...
Cara vecchia BIC, sei ormai vintage come la cabina telefonica, come il rullino di foto, come il mondo che fu ..pieno di valori che abbiamo perso e che manca. Verba volant scripta manent..ah no...ora solo verba volant perché la tecnologia non conservera' se non serve al potere. 🥹
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donaruz · 8 months ago
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Piedi ben piantati a terra
Con chiodi e catene
Per tenere queste parti volatili di me
Strette insieme
Che non si disperda la.magia del mio divenire
e si preservi sano il seme
Che sceglierà una nuova primavere per germogliare
Un altro mondo, un altra sfera
E mentre lo annaffio
D'orgasmo e pianto
La mia unica missione è arrivare a sera
Sana e salva dalla paura
Dalla "me" negativa
Che come una pecorella smarrita
Oggi si allinea
Perché nemmeno lei vuole più essere a pezzi
Non ha più voglia di passioni sterili
O rimedi lisergici
L' ho convinta a seguirmi
Siamo scese a patti
Per non essere più a pezzi
E ogni giorno è un compromesso
Ogni giorno uno diverso
Tra il sole e la luna
Tra la luce e l' ombra
Vivere ogni emozione
Una ad una
Anche quando fa male
E serve inchiodarsi i piedi a terra
Per non volare
Che non è il momento
C'è butto tempo
Fuori da qui
Nel vostro mondo
Silvia Canonico 🖋
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femmenoir-red · 2 years ago
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Non puoi combattere una guerra da solo
Il cuore è un'armatura
Ci salva ma si consuma
A volte chiedere aiuto ci fa paura
Ma basta un solo passo come Il primo uomo sulla luna
Perché da fuori non si vede quante volte hai pianto
Si nasce soli e si muore nel cuore di qualcun altro
Siamo angeli con un'ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l'uno accanto all'altro
Camminerò
A un passo da te
E fermeremo il vento come dentro gli uragani
Supereroi
Come io e te
Se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo dalle nuvole
Ci sono ferite che non se ne vanno nemmeno col tempo
Più profonde di quello che sembrano
Guariscono sopra la pelle, ma in fondo ti cambiano dentro
Ho versato così tante lacrime fino ad odiare me stesso
Ma ogni volta che ho toccato il fondo
Tu c'eri lo stesso
Oh
Quando siamo distanti
Ogni volta che piangi piange pure il cielo
Oh
Non ho molto da darti ma ti giuro che
Camminerò
A un passo da te
E fermeremo il vento come dentro gli uragani
Supereroi
Come io e te
Se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo
Mi basta un attimo e capisco che ogni cicatrice tua è anche mia
Mi basta un attimo per dirti che con te ogni posto è casa mia
Perché siamo invincibili vicini e ovunque andrò sarai con me
Supereroi solo io e te
Due gocce di pioggia che salvano il mondo dalle nuvole
Camminerò
A un passo da te
E fermeremo il vento come dentro gli uragani
Supereroi
Come io e te
Se avrai paura allora stringimi le mani
Perché siamo invincibili vicini
E ovunque andrò sarai con me
Supereroi
Solo io e te
Due gocce di pioggia
Che salvano il mondo dalle nuvole..❤️
@femmenoir-red
-emozioni 19*02*2023
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ituoigraffisullamiapelle · 9 months ago
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Io non lo sapevo se sarei stata bene da sola.
Non lo sapevo ma mi ci sono trovata.
Succede.
A me è successo in quell'età in cui pensi che tutto debba essere al suo posto, allineato, definito, classificato.
In quell'età insomma in cui cominci a vivere un po' di rendita.
Ed invece no, invece mi son trovata a ricominciare da zero, anzi sotto lo zero.
Ho dovuto prendere fiato, e guardarmi attorno un po' come in quei film polizieschi dove il disgraziato viene fatto volare a calci in culo e poi una volta atterrato si rialza rintronato.
Ecco, più o meno e' andata così.
Ho potuto vedere, così, come si sta da soli.
Non è facile, lo dico subito.
Ci sono giorni che ti alzi e spacchi il mondo "via da sotto che arrivo io".
Ci sono giorni che hai paura a scendere dal letto.
Ti tocca prendere tutte le decisioni, cambiare il tubo che perde, controllare la caldaia, abbattere un muretto, litigare con il vicino.
Prendere le palle e sbatterle sul tavolo quando le decisioni sono difficili.
Non è facile essere soli.
Una donna sola, sembra che abbia bisogno di compagnia e gli uomini ci provano, una donna sola sembra che abbia sbagliato qualcosa sempre ed allora diventa di facile bersaglio.
La cosa che però ho imparato è stato prendermi cura di me.
No, non con il parrucchiere, l'estetista, il massaggiatore... No, niente di tutto ciò.
Ho imparato ad apparecchiare la tavola anche se sono da sola, a guardare un film fino in fondo, a truccarmi, profumarmi e vestirmi anche se sono in casa da sola.
Ho imparato a bastarmi.
A chiedermi ogni volta come sto, cosa desidero, cosa mi ha fatto male.
E stavolta mi sento, sento la risposta che arriva ed io l'accolgo e ne prendo piena consapevolezza.
Non lo sapevo se sarei stata bene da sola.
Ma ora che mi posso rispondere, posso con estrema sicurezza dire che mi basto.
Mi basto e mi faccio tanta compagnia.
Forse quella che prima, quando non ero sola, non ho avuto mai.
♡ Paola Delton
( Abbracciami come se fosse dicembre )
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crystal0-1rose · 11 months ago
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Mi piacerebbe poter chiudere gli occhi e trovarmi lontano da qui.
Mi piacerebbe chiudere gli occhi e trovarmi al di sopra del vuoto.
Senza dover aver paura di cadere.
Senza dover aver paura di vacillare o farmi male.
Vorrei chiudere i pensieri, tutto di me.
Vorrei una nuova vita ogni secondo, non ogni giorno.
Vorrei poter vivere senza ricordi.
Vorrei volare al di sopra di questo schifo di umanità.
Vorrei tutto questo.
Ma poi ricordo che non posso, sono legata soltanto ad un brutto pensiero o ricordo adesso.
Che fa riversare il mio cuore di tristezza a scrivere tutto ciò che ho appena scritto.
È giusto anche dare l’importanza a questi momenti.
È pienamente giusto anche realizzare di essere fragili e di aver soltanto un disperato bisogno di positività.
È giusto realizzare che alla fine non siamo soli.
Non siamo i soli a sentirci così.
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