#giovanni paolo pannini
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Giovanni Paolo Pannini - Interno del Pantheon, Roma
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Giovanni Paolo Pannini
Roma Antics (1754-1757)
Ancient Rome (1757)
Gallery of Views of Ancient Rome (1759)
Picture Gallery with Views of Modern Rome (1757)
Gallery of views of modern Rome (1759)
Johann Zoffany
The Tribuna of the Uffizi (1772-78)
Amasa Hewins
The Tribuna of the Uffizi (1830–33)
#Amasa Hewins#Giovanni Paolo Pannini#Johann Zoffany#art#trompe l'oeil#Inception#meta#painting#vedute#capriccio
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Architectural Capriccio. 18th./19th.century. follower of Giovanni Paolo Pannini Italian 1691-1765. oil/canvas. http://hadrian6.tumblr.com
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Classical Ruins by Giovanni Paolo Pannini
#giovanni paolo panini#art#classical#ruins#architecture#architectural#antiquity#ancient#history#europe#european#classical antiquity#statues#statue#sculptures#sculpture#romantic#romanticism#nature#idyllic#picturesque#landscape
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Interior do Panteón de Roma, por Giovanni Paolo Pannini
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Musical feast given by the cardinal de La Rochefoucauld in the Teatro Argentina in Rome in 1747
Giovanni Paolo Pannini
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ジョバンニ・パオロ・パンニーニ - Wikipedia
ジョバンニ・パオロ・パンニーニ(Giovanni Paolo Pannini, 1691年6月17日 - 1765年10月21日)はイタリア出身の画家、建築家。
フランスの画家、ユベール・ロベールや息子のフランチェスコ・パンニーニがパンニーニの工房で修行した。 主要な作品:「アルジェンティーナ劇場の音楽祝典」「ナヴォーナ広場の祝祭の飾り付け」「古代ローマの景観図のギャラリー」「現代ローマの景観図のギャラリー」
ヴェドゥータ - Wikipedia
ヴェドゥータ(Veduta)とは、都市の景観をきわめて精密かつ大規模に描いた絵画または印刷物。 vedutaはイタリア語で景観(view)という意味。複数形はvedute。ヴェドゥータを描く画家はvedutistiと呼ぶ。都市景観画(としけいかんが)とも訳される[1]。 ヴェネツィア以外のイタリアの都市では、ヴェドゥータは特異な進化を遂げた。 廃墟を得意としたジョバンニ・パオロ・パンニーニ、都市景観に加えて人間や動物に脇役の役割を与えたカスパー・ファン・ウィッテル[3]やヘンドリック・フランス・ファン・リント[4]、ガスパール・デュゲのような古典的な風景画をヴェドゥータに発展させたヤン・フランス・ヴァン・ブローメン[5]、などである。 やがてヴェドゥータの中に、パンニーニの絵のように架空の景観を描いたものも出てくる。カプリッチョまたはvedute ideate、veduta di fantasiaと呼ばれるものである[3]。ジョヴァンニ・バッティスタ・ピラネージはこのジャンルのエッチングの第一人者で、『ローマの景観』シリーズは大ヒットした。
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Interior of the Pantheon of Rome (1734)
Artist: Giovanni Paolo Pannini
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Three's a Crowd . 30 November 2024 . Imaginary Gallery of Ancient Roman Art . Giovanni Paolo Panini . 1757
Artist: Giovanni Paolo Panini Year: 1757 Medium: Oil on canvas Dimensions: 172.1 cm × 229.9 cm (67.75 in × 90.5 in) Location: Metropolitan Museum of Art, New York
Ancient Rome is a trio of almost identical paintings by Italian artist Giovanni Paolo Panini, produced as pendant paintings to Modern Rome for his patron, the comte de Stainville, in the 1750s.
The paintings depict many of the most significant architectural sites and sculptures from ancient Rome, such as the Colosseum, the Pantheon, Laocoön and His Sons, the Farnese Hercules, the Apollo Belvedere and the Borghese Gladiator. Both Panini and Stainville are featured: Stainville stands holding a guidebook, while Panini appears behind Stainville's armchair.
The three versions of Ancient Rome, in order of creation, are located in the Staatsgalerie Stuttgart, the Metropolitan Museum of Art in New York and the Louvre in Paris. The Metropolitan Museum of Art and the Louvre each hold a version of Panini's companion piece, Modern Rome; and the third version is in the Museum of Fine Arts, Boston.
In 1749, Giovanni Pannini painted the Gallery of Cardinal Silvio Valenti-Gonzaga, a painting representing Silvio Valenti-Gonzaga inside a huge gallery whose walls are covered with reproductions of the paintings he owns. This composition, featuring an imaginary architecture dedicated to the exhibition of an artistic collection, is the basis of the Gallery of Views.
Between 1753 and 1757, Count Étienne François de Choiseul, Louis XV's ambassador to Rome in the 1740s, commissioned four paintings from Pannini: the Galleries of Views of Ancient Rome and Modern Rome,[8] a view of the Place Saint-Peter and an Interior of St. Peter's Basilica. These paintings were made between 1754 and 1757. In 1757, the Comte de Choiseul commissioned a second execution of these four paintings from him.
In 1758-1759, Pannini produced another version of the two Galleries on behalf of Claude-François de Montboissier de Canillac de Beaufort, abbot of Canillac and charge d'affaires at the French embassy in Rome. These versions are not identical to the previous ones: the paintings and sculptures are not depicted as hanging in the same places, some are missing between the two versions and the figures do not occupy the same positions.
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Ferdinando Fuga, architetto fiorentino
Credo sappiate che nonostante scriva per questa testata e ami Firenze, io sia romano e vivo a Roma. Di tanto in tanto trovo fatti o personaggi che accomunano le nostre città e mi piace condividere queste scoperte con voi. È il caso di Ferdinando Fuga, forse personaggio poco conosciuto a Firenze, ma architetto molto attivo sia a Roma che a Napoli, dove si trovano le sue innumerevoli opere. Ferdinando nacque a Firenze l’11 novembre del 1699 dal muranese Giovanni Fuga e da Antonia Serravalli, i cui ascendenti avevano rivestito cariche prestigiose nell’amministrazione civica fiorentina. Il giorno seguente alla sua nascita, il futuro architetto, venne battezzato con il nome di Ferdinando in onore di Ferdinando de’ Medici, Gran Principe di Toscana, che gli fece da padrino di battesimo in quanto protettore del padre Giovanni, suo aiutante di camera e che portò con sé da Murano, insieme al fratello Francesco quando questi si ammalò durante il Carnevale di Venezia del 1696. Ferdinando, dopo essersi formato nella bottega di uno dei più importanti artisti del barocco fiorentino come Gian Battista Foggini, nel 1718 si trasferisce a Roma per stabilirsi nella capitale. L’Urbe serbava tracce di un grandissimo fervore artistico con personaggi del calibro di Nicola Salvi e Alessandro Specchi. Fu così che intorno al 1730 Ferdinando si fece notare per le sue innate doti con ben tre diversi progetti, che se anche non ottennero un successo immediato, lo misero in mostra per la sua abilità e maestria. La prima fu una proposta per rinnovare la fontana di Trevi (1723), poi altri due diversi progetti, uno per la facciata della chiesa di San Giovanni in Laterano (1723) e l’altro per quella di Santa Maria sopra Minerva (1725).
In seguito gli verrà commissionata la facciata della Basilica di Santa Cecilia in Trastevere e poi quella di Santa Maria Maggiore (sempre a Roma). Nella capitale sposò nel novembre 1727 Angela Ponetti dalla quale ebbe cinque figli, due delle quali Maria Vittoria e Maria Antonia, che rispettivamente sposarono Giacomo Pannini, figlio di prime nozze dell’architetto, pittore e scenografo Giovanni Paolo Pannini e Ferdinando Hamerani, un noto incisore di monete. Nel 1730, dopo un breve soggiorno a Palermo, Fuga entrerà nelle grazie di papa Clemente XII (Lorenzo Corsini), un conterraneo, nato infatti a Firenze il 7 aprile del 1652, che conoscendo le sue doti gli affiderà il progetto del proprio palazzo di famiglia (Palazzo Corsini) e gli assegnerà la carica di architetto del Quirinale, grazie alla quale potrà costruire la Coffee House del Quirinale, i giardini e la cosiddetta Palazzina, quella che oggi è la dimora del nostro Presidente della Repubblica.
Nel 1737 completerà la scenografia di Piazza del Quirinale con la festosa facciata del Palazzo della Consulta. Nello stesso anno terminerà la costruzione della chiesa di Santa Maria dell’Orazione e Morte, quella arredata con le ossa dei morti e situata in via Giulia. La via prendeva nome da papa Giulio II, che aveva risistemato questa importante strada, per altro parallela a via del Pellegrino, all’epoca una strada principale che portava i fedeli in pellegrinaggio direttamente a San Pietro. In via Giulia abitava una numerosa comunità di fiorentini, non a caso qui c’è la famosa Basilica dedicata a San Giovanni Battista dei Fiorentini… Nei pressi troviamo anche Palazzo Farnese, una delle sue opere migliori.
A Roma Fuga mantiene la carica di Architetto dei Sacri Palazzi anche con Benedetto XIV, che gli commissionerà la facciata della Basilica di Santa Maria Maggiore, con una felice e scenografica creazione nata per proteggere degli stupendi mosaici trecenteschi. Risale invece al 1748 il progetto per la Basilica di Sant’Apollinare. Nel 1751 Fuga venne poi chiamato a Napoli, nell’ambito del programma di rinnovamento edilizio voluto dal nuovo re Carlo di Borbone, da cui ebbe l’incarico di progettare il gigantesco Real Albergo dei Poveri, un edificio ispirato dalle idee illuministe dell’epoca e che comprendeva una grande chiesa esagonale. Altri incarichi importanti furono quelli per la realizzazione di palazzo dei Granili, la facciata della chiesa dei Girolamini, i palazzi Caramanico e Giordano e l’allestimento del nuovo museo archeologico nel palazzo precedentemente occupato dall’Università. Un’altra sua opera tipicamente illuminista, fu il Cimitero delle 366 Fosse di Poggioreale per l’Ospedale degli Incurabili. Si trattava per l’epoca di un’opera innovativa di edilizia cimiteriale, in cui era prevista una fossa comune per ciascun giorno dell’anno.
Nel 1764 rimodernò da gotico a barocco il Casino del nobili, in Piazza del Campo a Siena. Nel 1768 realizzò lungo il cosiddetto Miglio d’Oro a Resìna, la Villa Favorita in seguito divenuta residenza reale e così chiamata dalla stessa regina Maria Carolina d’Asburgo proprio perché le ricordava la sua amata dimora di Schönbrunn a Vienna. In questi anni il suo stile abbandona i dettagli decorativi tipici del barocco per scegliere uno stile più monumentale e severo, probabilmente per seguire le esigenze illuministiche di funzionalità, più che per una reale volontà di accostamento al nuovo stile neoclassico. Fu eletto poi principe dell’Accademia di San Luca negli anni 1753-1754. Risale agli ultimi anni della sua vita il progetto per il restauro della Cattedrale di Palermo, attuato però solo dopo la sua morte con forme molto più radicali di quelle scelte dall’ormai famosissimo architetto. Morirà a Napoli il 7 febbraio 1782. E voi conoscevate questo grande personaggio?
Riccardo Massaro Read the full article
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Virtual Sketchbook three
Title: Hermes Rescues Odysseus from Circa
Date: 1718
Artist: Giovanni Paolo Panini and workshop
Media: Oil on Canvas
The painting “Hermes rescues Odysseus from circa” is a renaissance painting made up of oil paints and was created in the year 1718 by the famous painter, Giovanni Paolo. The painting is approximately 51 x 63 5/8 in. (129.5 x 161.6 cm) and the frame of the painting is 62 7/8 × 75 1/2 × 2 7/8 in. (159.7 × 191.8 × 7.3 cm). There are warm colors which I see encompassing people, buildings, and the environment. Reds and oranges are used to create the people almost creating a sense of divinity in the painting, something transcending reality. A deep blue for the endless sky and light green for trees, some fleshy colors, for the bystanders, and non-divine people. Paolo used many straight and curved lines for grand buildings and terrain. Key subjects include Hermes, Odysseus, and Circa. Another subject Paolo would want to present would be protection and intervention; Hermes is holding a caduceus. The caduceus symbolizes protection, this could be his protection over Odysseus and intervention in this scene. The work has a mosaic balance to it. With your attention being drawn to the scene involving Hermes, Odysseus and Circa. Many triangular elements and mythological scenes are present. The colors and light are balanced, there feels to be a more weight on some figures making them the focus. While the painting is balanced, the scene is not balanced. There is emphasis on the hero (Odysseus's journey) and the trials he faced. Rhythm is emphasized in this piece of art between poses, shapes, and figures. There is a lack of unity in the scenes, the theme and composition blend nicely. There is also variety in the architecture and textures.
When I look at this painting, I feel a sense of awe. It is unbelievable how someone could paint something so marvelous many centuries ago. It also makes me have such an appreciation for someone who has these skills. I am curious to learn more about the story to the scene. The movement associated with this painting is the baroque movement. The painting was commissioned by Cardinal Alessandro Albani, the subjects being Hermes, Odysseus, and Circa. The artwork could talk about how Giovanni loved Greek mythology. The importance of this artwork to society is to not only showcase Paolo’s master skills. But to depict the how heavily influencing Greek mythology was to everyday life. This painting could be made to show praises to the Greek gods and to help show people the attributes you need in life, the attributes Odysseus had to pass his trials. Lastly, this painting is important ethical and moral lessons in Greek life that ordinary people should strive for.
Giovanni Paolo's Hermes rescues Odyessues from Circa
Proof of me at the Ringling Museum, Sorry that I didn't take a selfie I hope this counts.
Work Cited
Ferrari, Anna Maria. "Panini [Pannini], Giovanni [Gian] Paolo." Grove Art Online. 2003. Oxford University Press. Date of access 26 Oct. 2024,
Mann, Judith Walker. “Baroque Into Rococo: Seventeenth and Eighteenth Century Italian Paintings.” Bulletin (St. Louis Art Museum), vol. 22, no. 2, 1997, pp. 1–63. JSTOR, http://www.jstor.org/stable/40716181. Accessed 26 Oct. 2024.
Musem, Ringling. “Hermes Rescues Odysseus from Circe.” eMuseum, 1 Jan. 1970, emuseum.ringling.org/objects/23644/hermes-rescues-odysseus-from-circe?ctx=cdcd7c803751054092e57d5138c8e1258a3153e8&idx=0.
SCHEIN, SETH L. “THE ILIAD & ODYSSEY IN SOPHOCLES’ PHILOCTETES: GENERIC COMPLEXITY AND ETHICAL AMBIGUITY.” Bulletin of the Institute of Classical Studies. Supplement, no. 87, 2006, pp. 129–40. JSTOR, http://www.jstor.org/stable/43768114. Accessed 26 Oct. 2024.
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Giovanni Paolo Pannini, Interior of the Pantheon, Rome.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Giovanni_Paolo_Panini_-_Interior_of_the_Pantheon,_Rome_-_Google_Art_Project.jpg
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Picture Gallery with Views of Modern Rome by Giovanni Paolo Pannini March 10, 2024 Museum of Fine Arts Boston, Massachusetts
Just look at the intricacy of all those teenie-tiny paintings INSIDE this bigger painting! I just couldn't stop staring at it!
#massachusetts#boston#museum of fine arts#art museum#museums#giovanni paolo panini#oil painting#intricate#craftsmanship#our adventures
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Il Teatro
The old Burgtheater, Vienna, 1888 (Historisches Museum, Vienna) | Gustav Klimt (1862-1918, Austria)
Teatro Argentina, Roma, 1747 (Musée du Louvre, Paris) | Giovanni Paolo Pannini (1691-1765, Italia)
Dans les coulisses (Dietro le quinte), 1882-85 | Edgar Degas (1834-1917, France)
Le chanteur en rose | Jean-Louis Forain (1852-1931, France)
Al Café Concerto 'Les Ambassadeurs', 1875-77 (Musée des Beaux Arts, Lione) | Edgar Degas (1834-1917, France)
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Giovanni Paolo Pannini: Basílica de Santa Maria Maggiore (s.XVIII)
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