#gianni caputo
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ttimekeepsrollingby · 4 months ago
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Cotolengo de pervertidos
El hermano de Caputito fue puesto a recaudar los sobornos empresarios. Como estos fenómenos de circo son especiales, dan factura. Leila Gianni escupida del gobierno. Roma y la traidora reventada Otro engendro nazi
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giancarlonicoli · 6 months ago
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7 ago 2024 18:43
CENT’ANNI DI OTTONE – IL 3 AGOSTO DEL 1924 NASCEVA IL GRANDE PIERO OTTONE, DIRETTORE DEL “SECOLO XIX” E DEL “CORRIERE DELLA SERA” – IL RICORDO DI CARLO ROGNONI: “È STATO UN BRAVO GIORNALISTA, UN GRANDE DIRETTORE, UN APPASSIONATO CONSIGLIERE DI CHI PER MESTIERE FA L'EDITORE” – IL GRAN RIFIUTO AL SUO AMICO GIANNI AGNELLI, LA PASSIONE PER LA VELA, IL LICENZIAMENTO DI MONTANELLI E L’ASSUNZIONE DI PASOLINI, NONOSTANTE GLI AVESSE DATO DELLA “VECCHIA BALDRACCA”: “L’HO FATTO PERSO…” -
Estratto dell’articolo di Carlo Rognoni per “il Secolo XIX”
Nasce a Sampierdarena il 3 agosto 1924 nella famiglia Mignanego. E questo è il suo vero cognome fino a verso la fine della guerra. Quando a 18 anni decide che gli piacerebbe fare il giornalista. Va a Torino per incontrare il direttore de "La gazzetta del popolo", Massimo Caputo.
 «Se vuoi scrivere sui giornali scegli un nome più corto e più pronunciabile». Lui torna a casa dalla mamma, contento che potrà fare il giornalista. Ma la mamma non apprezza affatto che cambi cognome... a meno che non scelga quello della sua famiglia, Ottone.
Piero Ottone farà il redattore, l'inviato, il corrispondente. Prima in Germania, poi a Mosca, dove conosce la futura moglie Hanne Winslow, che lavora nell'Ambasciata danese. Nel '56 va a Londra e nel '58 è lì che nascerà suo figlio Stefano Mignanego. Negli Anni Sessanta farà l'inviato per Il "Corriere della Sera". Poi nel 1976 il primo successo professionale: viene scelto dalla famiglia Perrone per dirigere "Il Secolo XIX", dove resterà per tre anni.
È un ritorno nella sua Liguria e può affrontare il mare con quella che resterà una passione autentica, la sua barca a vela di dodici metri, battezzata "Ciaika" , gabbiano in russo. L'esperienza genovese è molto positiva e la famiglia Crespi, proprietaria del "Corriere della Sera", lo sceglie. Farà il secondo grande e decisivo salto: diventa direttore del quotidiano della borghesia del Nord Italia.
E a Milano vive due esperienze indimenticabili, fa due scelte fondamentali, nel be- ne e nel male. Assume come editorialista Pier Paolo Pasolini. Lo scrittore, autore de "Gli scritti corsari" l'aveva pesantemente criticato. In una lettera di fuoco - scritta in occasione di alcune cronache sulla guerra del Vietnam - dava a Piero Ottone della «vecchia baldracca».
Ma perché lo assumi dopo quegli insulti? Fu chiesto a Ottone. E lui: «Penso che sia un valore aggiunto per il giornale. E questo conta più di qualsiasi insulto che io possa aver ricevuto».
Che Piero Ottone mettesse il giornale al di sopra di ogni altra considerazione lo testimonia «la scelta dolorosa» di licenziare Indro Mon-tanelli. Il grande giornalista […] lo aveva criticato per il modo in cui gestiva i rapporti sindacali e la politica  […] . Ottone da direttore aveva un'idea forte del suo lavoro, della sua respon-sabilità, e non poteva tollerare che un suo importante giornalista lo criticasse per come conduceva il giornale. Ottone prima informò la sua editrice, Giulia Maria Crespi, e poi chiamò Montanelli: «O ammetti di avere sbagliato oppure qui finisce la nostra collaborazione». E così fu.
[…] Dopo cinque anni al "Corriere", cogliendo tutti di sorpresa, Piero Ottone si dimette. E non vorrà più accettare incarichi di direttore. Rifiuta, per esempio, una proposta dell'avvocato Agnelli, con il quale aveva un autentico rapporto di amicizia, per la barca ma anche per il giornalismo. Diventerà un ascoltato consigliere di chi fa il mestiere dell'editore.
Negli anni in cui l'ho conosciuto aveva un ufficio in Mondadori, era in buoni rapporti con Mario Formenton, il vero capo azienda. […] Nel frattempo, Ottone era entrato […] nel consiglio di amministrazione de "La Repub-blica", e fu nominato da Eugenio Scalfari e da Caracciolo "Garante del lettore" .
[…] È in questa fase finale della sua vita, quando ormai viveva a Camogli in un villino sul mare, che ha scritto "Novanta" un libro che mi fu chiesto di presentare. Perfino pensando e scrivendo della morte, in Ottone vince il sentimento della pacatezza, della cautela, molto british. “Chi siamo, dove andiamo: ebbene andiamo nel nulla. E lasceremo per qualche tempo una traccia, sempre più debole. Poi si cancellerà anche questa". E scrive: "Giunto al termine del viaggio, non credo che continuerò a sorvegliare dall'aldilà le vicende dei mortali".
Sembra che a Camogli il Comune abbia deciso di dedicargli un belvedere vicino alla casa dove ha vissuto fino al 17 aprile del 2017. Il 3 agosto di quest'anno saranno passati 100 anni dalla sua nascita. È stato un bravo giornalista, un grande direttore, un appassionato consigliere di chi per mestiere fa l'editore.
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xionisgr · 7 months ago
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ISBN: 978-618-06-0262-3 Συγγραφέας: Gianni Caputo Εκδότης: Σαββάλας Σελίδες: 50 Ημερομηνία Έκδοσης: 2024-07-02 Διαστάσεις: 27Χ22 Εξώφυλλο: Μαλακό εξώφυλλο
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a078740849aposts · 7 months ago
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ISBN: 978-618-06-0262-3 Συγγραφέας: Gianni Caputo Εκδότης: Σαββάλας Σελίδες: 50 Ημερομηνία Έκδοσης: 2024-07-02 Διαστάσεις: 27Χ22 Εξώφυλλο: Μαλακό εξώφυλλο
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olitaly · 11 months ago
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petalididonna · 4 years ago
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Guarda "Leonard Cohen: IL VERO AMORE NON LASCIA TRACCE - Le videopoesie di Gianni Caputo" su YouTube
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♥️♥️
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aitan · 6 years ago
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Dopo che sono morti, tendiamo a inondare la rete di ricordi, “coccodrilli”, citazioni e brani dei nostri cantanti e autori preferiti.
Partendo dal principio catalanesco che i buoni interpreti è meglio ascoltarli dal vivo che dal morto, sto raccogliendo sul mio spazio Tumblr alcuni dei brani più belli dei superstiti della canzone d’autore italiana.
L’unico criterio aggiuntivo al gusto personale che mi sono dato è stato quello di scegliere canzoni di cantautori viventi che abbiano già compiuto 60 anni.
Per ora ho scelto brani di
• Fausto Amodei • Angelo Branduardi • Edoardo Bennato • Alberto Camerini • Paolo Conte • Francesco De Gregori • Roberto De Simone • Eugenio Finardi • Francesco Guccini • Enzo Maolucci
Prossimamente, raccoglierò altri brani scegliendoli tra il repertorio di questi altri cantautori e cantautrici over 60 (consapevole del fatto che per alcuni di questi artisti scegliere un solo brano che mi piaccia sarà molto difficile, per altri… sarà difficile trovarne anche uno solo):
• Giampiero Alloisio • Enzo Avitabile • Claudio Baglioni • Franco Battiato • Eugenio Bennato • Gualtiero Bertelli • Sergio Caputo • Fabio Concato • Giorgio Conte • Toto Cutugno • Nino D'Angelo • Edoardo De Angelis • Nicola Di Bari • Don Backy • Franco Fanigliulo • Alberto Fortis • Ivano Fossati • Paolo Frescura • Enzo Gragnaniello • Goran Kuzminac • Lalli • Mario Lavezzi • Mimmo Locasciulli • Francesco Magni • Cristiano Malgioglio • Gianfranco Manfredi • Max Manfredi • Giovanna Marini • Andrea Mingardi • Maria Monti • Leano Morelli • Marco Ongaro • Mauro Pagani • Gino Paoli • Adriano Pappalardo • Aldo Parente • Paolo Pietrangeli • Pupo • Donatella Rettore • Vasco Rossi • Luciano Rossi • Pino Scotto • Franco Simone • Alan Sorrenti • Jenny Sorrenti • Vincenzo Spampinato • Patrizio Trampetti • Roberto Vecchioni • Antonello Venditti • Alan Wurzburger • Giorgio Zito • Teresa De Sio (suggerita da Lina Sanniti) • Nino Buonocore (suggerito da Imma Costanzo) • James Senese (suggerito da Carmine Vergara) • Mimmo Cavallo, Gerardo Carmine Gargiulo ed Amedeo Minghi (suggeriti da Angelo Picozzi) • Edoardo Vianello, Riccardo Cocciante, Ron, Renato Zero, Enrico Ruggeri (suggeriti da Rocco Del Prete) • Mario Castelnuovo, Flavio Giurato e Ricky Gianco (suggeriti da Giorgio Veturo) • Gianni Togni (suggerito da Paola Esposito) • Aldo Tagliapietra (suggerito da Gennaro Carotenuto) • Mauro Pelosi e Pino Pavone (suggeriti da Jennà Romano) • Sandro Giacobbe (suggerito da Francesca Del Prete) • Nada (suggerita da ragingbull1975) • Faust'o, Garbo, Renzo Zenobi, Gianni Nebbiosi, Alberto Radius, Roberta D'Angelo e Mario Barbaja, Luigi Grechi, Paolo Barabani, Massimo Bubola, Pino Masi, Piero Brega (suggeriti da Pasquale Di Resta. Obrigado)
Che dite, tra me e i miei amici del Faccialibro, abbiamo dimenticato qualcuno che trovate imprescindibile o almeno degno di aggiungersi al novero.
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xionisgr · 7 months ago
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ISBN: 978-618-06-0261-6 Συγγραφέας: Gianni Caputo Εκδότης: Σαββάλας Σελίδες: 50 Ημερομηνία Έκδοσης: 2024-07-02 Διαστάσεις: 27Χ22 Εξώφυλλο: Μαλακό εξώφυλλο
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a078740849aposts · 7 months ago
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ISBN: 978-618-06-0262-3 Συγγραφέας: Gianni Caputo Εκδότης: Σαββάλας Σελίδες: 50 Ημερομηνία Έκδοσης: 2024-07-02 Διαστάσεις: 27Χ22 Εξώφυλλο: Μαλακό εξώφυλλο
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tifatait · 3 years ago
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Napoli, al Teatro Cortese lo spettacolo “’O ciardino d''e pparole” con Gianni Caputo | www.ilmattino.it
Napoli, al Teatro Cortese lo spettacolo “’O ciardino d”e pparole” con Gianni Caputo | www.ilmattino.it
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sinapsinews · 3 years ago
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Gianni Caputo in scena ai Colli Aminei con "‘O ciardino d''e pparole”
Gianni Caputo in scena ai Colli Aminei con “‘O ciardino d”e pparole”
Grande attesa al Teatro Cortese dei Colli Aminei dove nel segno della comune ripresa, da venerdì 8 a domenica 10 ottobre, arriva l’attore Gianni Caputo con lo spettacolo “‘O ciardino d”e pparole”. Per il pubblico della sala caparbiamente tenuta viva da Anna Sciotti, una passeggiata nella poesia napoletana del ‘900. Portare la grande poesia napoletana su di un palco, in una forma che sia quanto…
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Gianni Caputo - Canto Pe Sempe - official video
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giancarlonicoli · 4 years ago
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27 apr 2021 16:27
"MI VORREBBERO RAMINGO COI CAMPANELLI COME I LEBBROSI DEL MEDIO EVO" - LA LETTERA DEL 1973 CON CUI MONTANELLI RACCONTO' A SPADOLINI LA SUA CACCIATA DAL "CORRIERE" - PARLANDO DI PIERO OTTONE CHE LO SILURO' IN TANDEM CON GIULIA MARIA CRESPI SCRISSE: "QUANDO MI VOLTO È GIÀ SPROFONDATO IN UNA POLTRONA COL VISO INONDATO DI LACRIME (VERE!) MI DICE: 'SE AVESSI SAPUTO DI DOVER AFFRONTARE UN GIORNO COME QUESTO, NON AVREI ACCETTATO LA DIREZIONE DEL CORRIERE'" - LA TELEFONATA DI GIANNI AGNELLI, L'APPRODO A "LA STAMPA" E IL DESIDERIO DI VENDETTA CHE PORTO' ALLA FONDAZIONE DE "IL GIORNALE"
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Francesco Specchia per "Libero quotidiano"
«Soltanto un giornalista». Quando mio figlio Gregorio Indro (sì l'ho chiamato così, e appena ha cominciato a leggere, gli ho fornito la mia copia autografata de «Il generale Della Rovere») mi chiese per la prima volta chi fosse Indro Montanelli risposi con l'incisione che il Maestro invocava, vezzosamente, sopra la sua lapide. Soltanto un giornalista.
Credo sia un dovere morale richiamare, a intervalli regolari, come un mantra, il Vecchio Cilindro. Il suo ricordo dev'essere un fuoco in grado di ardere in ogni occasione, un memento professionale, una botta etica che arriva quando l'abisso italiano di questo mestiere cerca d'ingoiarti. Diciamo che per me è un rito.
Ogni volta che esce un libro sul vecchio Cilindro occorre porgerlo alle generazioni future, anche se non si è Shakespeare, Foscolo o E.L. Master, pensando al fatto che qualcosa resterà. Mio figlio, di anni nove, mi odia. Perché ora ci sono due scuse per perpetuare la liturgia. Una lettera e un libro.
La prima è una missiva inedita di Montanelli datata 30 ottobre 1973, indirizzata all'amico Giovanni Spadolini e pubblicata ora dal Giorno (ripresa a sua volta dalla rivista Nuova Antologia, diretta dallo storico Cosimo Ceccuti). Si tratta di un foglio in cui il giornalista ricostruisce in maniera minuziosa gli eventi e i passaggi dell'interruzione del suo lungo rapporto, avvenuto il 17 dello stesso mese, con il Corriere della Sera, protrattosi per quarant' anni.
«Caro Giovanni, mi vorrebbero ramingo coi campanelli come i lebbrosi del Medio Evo», scrive Montanelli (1909-2001) citando il suo direttore Piero Ottone in procinto di licenziarlo. «Quando mi volto è già sprofondato in una poltrona col viso inondato di lacrime (vere!) mi dice: "Se avessi saputo di dover affrontare un giorno come questo, non avrei accettato la direzione del Corriere, è il giorno più amaro della mia vita"».
VERITÀ AMARA
Poi Indro scoprirà che era stato proprio Ottone, in accordo con Giulia Maria Crespi, proprietaria del Corrierone, dai salotti della sinistra radical chic vicina agli ambienti eversivi, a volerlo metaforicamente morto. Infatti, non gli concesse nemmeno l'onore delle armi dell'articolo di commiato ai lettori. Il giorno dopo - resoconta sempre Montanelli a Spadolini - chiama Arrigo Levi, direttore de La Stampa, per invitare Indro a collaborare al quotidiano torinese.
Montanelli dubita che la proprietà de La Stampa (Agnelli, appunto) veda con favore l'offerta del direttore: «Gli dico che fa un passo falso perché ho tutti i motivi di ritenere che il suo padrone non approverà. Mi risponde che, come direttore, è lui che assume e licenzia, ma che comunque accerterà».
Dopo solo mezz' ora arriva da Levi la conferma: l'Avvocato è ben lieto dell'invito e pochi minuti dopo egli stesso chiama al telefono Montanelli per dargli il benvenuto a La Stampa. Aggiunge Indro: «Ci fu un diverbio fra Ottone e Levi». Il primo si lamentò che l'assunzione «fosse un atto sleale. Levi rispose: non ve l'ho portato via, siete voi che l'avete buttato sul lastrico. Dovevo lasciarcelo un giornalista come Montanelli?».
Nella lettera - conservata nelle carte personali di Spadolini- trapela per la prima volta il retroscena dettagliato di una storia nota; Montanelli con la sua «insolente capacità di scrittura» descrive gli sguardi dei colleghi che lo tengono vilmente a distanza di sicurezza; cita la coraggiosa solidarietà del caporedattore Di Bella, che poi diverrà anch'egli direttore dopo Ottone; fotografa il suo arrivo alla Stampa, sul tappetino rosso.
E fu proprio in quest' interregno da esiliato che Indro progettò la sua vendetta: la fondazione del Giornale Nuovo. E qui subentra il secondo atto della liturgia. Ossia l'uscita di Montanelli e il suo Giornale (Albatros, pp 233, euro 14,90 con prefazioni di Barbara Alberti e Francesco Giubilei) saggio a firma di Federico Bini che ripercorre una straordinaria stagione italiana iniziata il 25 giugno 1974, quella del Giornale. Partendo, quindi, sempre dalla figura di Montanelli, Bini ricostruisce la storia del quotidiano nato dalla vendetta attraverso le vite dei protagonisti.
Dalle pagine emergono testimonianze di grandi giornalisti ognuno interprete di un montanellismo di ritorno. Tra di essi Livio Caputo, Pasolini Zanelli, Tiziana Abate, Giancarlo Mazzuca, Roberto Crespi, Fedele Confalonieri, Roberto Gervaso, Vittorio Feltri, Maurizio Belpietro, Paolo Guzzanti, Giancarlo Perna, Pietrangelo Buttafuoco, Marcello Veneziani, Alessandro Sallusti.
Bini è giovane ma possiede un gusto per i talenti antichi. Ed è in grado di far riemergere ricordi leggendari per noi lettori della prim' ora. Gian Galeazzo Biazzi Vergani che ricorda Indro correggere i pezzi di Guido Piovene; Enzo Bettiza che faceva fuoriuscire diversi intellettuali da via Solferino per riversali nel nuovo giornale; Egisto Corradi che parlava il parmigiano per non farsi intercettare dai tedeschi in guerra. Dice Feltri: «Ho sempre cercato di leggere quelli bravi per tentare di rubare qualcosa. Montanelli è il numero uno. Mentre quella che ho stimato più di tutti è stata Oriana Fallaci». Soltanto un giornalista.
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sciscianonotizie · 3 years ago
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Riecco il Party del sorriso a Villa Domi la sesta edizione
A Villa Domi riecco il “Party Del Sorriso” di Angelo Iannelli, dedicato alle persone meno fortunate. Una parata di stelle e Premio Cuore D’oro a  Elena Presti e Cosimo  Alberti. Dopo il successo delle scorse cinque edizioni, ritorna il “Party del Sorriso”, serata di solidarietà dedicata alle persone meno fortunate . Si svolgerà Sabato 14 Maggio  alle ore 20:00 nell’incantevole dimora settecentesca di Villa Domi la sesta edizione. L’evento è ideato e curato da Angelo Iannelli “ Ambasciatore del sorriso”, organizzato dall’ Associazione Vesuvius A.P.S. in collaborazione con Villa Domi Event  di Domenico Contessa . Il sociale diventa luce ,il sorriso terapia e  Napoli capitale dei grandi eventi .   Lo slogan  di questa edizione è “ Per donare un sorriso basta poco, avere un cuore grande”. Si preannuncia una serata ricca di emozioni, comprendente : Il Sociale ,la Moda, l’Arte, la Musica, i Balli , la valorizzazione del territorio attraverso le Eccellenze Enogastronomiche  , tutto  glorificato dalla solidarietà. Aprirà la serata il Gruppo Musicale di Acerra,  a seguire  la moda con l’ Accademia Maria Mauro  , le modelle di   “The Quiero Mucho “  e la sposa di Nunzia Di Bernardo , seguiranno momenti musicali  con  i cantanti : Luis Navarro , Michele Selillo e Mario Conte  .L’atmosfera in villa diventerà magica con il percussionista Rosario  Scotti Di Carlo  e  i giochi di luce di Aiguil Duisheeva  . Alla serata saranno presenti tantissime personalità : blogger, vip, musicisti, pittori, istituzioni, imprenditori ,  ragazzi speciali e mass media  .Includere, valorizzare e socializzare, sono i tre obbiettivi  del produttore di emozioni Iannelli , C.t della nazionale del sociale che richiama tutti al grande evento per il suo Birtday.
Tantissimi i personaggi che hanno dato conferma al re del sorriso , che vuole rilanciare Napoli capitale degli eventi sociali nel mondo e stupirci in questa edizione :Corrado Ferlaino, Giulio Tarro, Gigi Savoia, Gigi Attrice, Lucia Cassini, Angelo Di Gennaro, Francesca Maresca  ,  Diego Moreno,Antoine, Teresa Moccia, Marco Cristi, Massimiliano Cimino Crescenzo De Gennaro, ,Lino Blandizzi, Enzo Guariglia,  Nicola Mora,Gino Accardo ,Francesco Iannelli, Lorenzo Crea, Cristian Musella, Antonio Riscetti, Fortuna Autiero, , Franco Melidoni , Alessia Fusaro ,  Zara De Felice,Chiara Aliberti,  Diletta’ Bone’ Acanfora,  Magda Mancuso , Stefania Pagano, Maria Grazia Verace, Morena De Rosa, Lina La Mura, Carmen La Bruna, Monica Pignataro,  Alessia Caputo. Eduardo Angeloni, Daniela Sabella, Delia Pacilio, Andrea Iovino  ,  Anna Semenkova, Miriam Rigione, Giulia Accardo, Susy Silvestri, Annabella Prisco ,Maria Grazia Liguori, Maria Guerriero, Roberto Minini (sosia Bono Vox), Natascia Ummaro, Ida Piccolo, Enza Guadagni, Miry D’amico,Maria Pirozzi, Vania Scarpato, Marianna Fortuna, Susy Fiorillo, Rosanna Romano, Ciro Marra, Alfredo Mariani, Massimo Sparnelli, Franco Capasso, Gigione Maresca, Raffaele Carlino, Franco Buononato, Teresa Lucianelli, Gianfranco Bellissimo, Vincenzo Assanti, Dora Chiariello, Pasquale Spera,Davide Guida, Giuseppe De Carlo,  Rosita Arpaia, Gianni Testa, Vincenzo Maio, Davide Ponticiello  e tanti altri ospiti a sorpresa .Per le istituzioni Invitato anche il Sindaco di Napoli  Gaetano Manfredi , i consoli: Gerry Danesi e Giuseppe Gambardella, Il Presidente Confesercenti Campania  Vincenzo Schiavo, il  sindaco di Camposano Francesco Barbato ,  il sindaco di Somma Vesuviana , Salvatore Di Somma  , il sindaco di Casola di Napoli Costantino Peccerella e tanti altri ospiti a sorpresa  . Durante la serata ci saranno i” Percorsi D’arte in tour “ con l’esposizioni degli artisti: Marino Di Lorenzo, Nadia Basso, Marcello Eraldi, Giovanni Cardiero, Claudio Torino, Francesco Sellone e  Tiziana Corvino. Momento clou della serata   l’esibizione di “Ragazzi Speciali . Un vero festival delle eccellenze enogastronomiche campane ; I fiocchi di neve di Ciro Poppella, le   pizze  di Luciano Sorbillo , Azienda Agricola Luigi Turboli, Acqua Service, Latteria Sorrentina, I Sapori di Napoli, Sabatini Jamonita , Antonio  Arfè  e le sue primizie , l’angolo Nestle’,  Pasta Gemme del Vesuvio, pelati La Torrente ,  Iazzetta,  Cantine Mediterranee,Antonio Tiramisù,  Mille Dolcezze di Nicola Obliato, confetti  Rastiello, Rogante vino e spumante ,Terre Pompeiane con il liquore Baba Re’. Tanti i partner ; Miky Makeup artist Accademy , Angelo De Falco Gioielli, Go Away Donna,  La Floricoltura di Michelangelo Griffo ,  Beaty System di Enzo Nocerino e Claudio Di  Martino , Carlo Di Giacomo  consolle e audio. Sistema Casa Immobiliare, Futura Service, Associazione Giaguaro “Accendi Un sogno “ Durante il Party  “sarà consegnato il prestigioso premio “Cuore D’oro” realizzato dallo scultore Michele Buonincontri all’attrice e cantante Elena Presti e all’attore del soap” Un posto al Sole “Cosimo Alberti . La kermesse sarà condotta da Erennio De Vita , Edda Cioffi, Angelo Iannelli ed  Emanuela Gambardella  con le miss . Mara Mollo e Lucia Schettino .  La manifestazione sarà ripresa  e documentata dai più importanti mass media regionali e locali .
source https://www.ilmonito.it/riecco-il-party-del-sorriso-a-villa-domi-la-sesta-edizione/
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purpleavenuecupcake · 5 years ago
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Salvini: "Io non cambio idea, ho difeso l'Italia. Assediato da avversari politici e parte della Magistratura
(di Massimiliano D’Elia) Il leader della Lega, Matteo Salvini ha scritto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Mi venga garantito il diritto ad un processo giusto, davanti a un giudice terzo imparziale”. Il presidente Sarpietro del Tribunale di Catania, in merito all'appello dell'ex ministro dell'Interno al presidente della Repubblica: "Stia tranquillo il senatore Salvini, avrà un processo equo giusto e imparziale come tutti i cittadini. Ne' io ne' nessun giudice che si e' occupato di questo fascicolo abbiamo nulla a che spartire con Palamara. E sono d'accordo con lui: quelle intercettazioni tra magistrati sono una vergogna". Il 3 ottobre Salvini dovrà presentarsi, quindi, dinanzi al Tribunale di Catania, con qualche preoccupazione, per rispondere del suo operato da ministro dell’Interno, in riferimento alle vicende di Navi Gregoretti e Open Arms, lasciate al largo per giorni con centinaia di migranti a bordo.  Oggi la Giunta per le Elezioni e le Immunità dovrà decidere se dare il via libera ai magistrati che lo indagano. La giunta, secondo indiscrezioni, conta una perfetta parità 10 sono i favorevoli (5 del MSS, uno del Pd, 3 di Iv, uno di Leu e uno del gruppo misto) e 10 i contrari (4 di Forza Italia, 5 della Lega, uno di Fdl). Dipenderà dal voto dell'ex M5S Michele Giarrusso. Ieri sera sul profilo Facebook, il leader della Lega: "PD e 5Stelle vogliono mandarmi a processo per aver bloccato uno sbarco l’anno scorso? A differenza di altri, io non cambio idea: fermare gli sbarchi di clandestini, combattere gli scafisti, difendere la sicurezza, l’onore e la dignità dell’Italia non è un reato, ma un dovere. Mi processano? Sono tranquillo. Se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui".
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Le preoccupazioni di Salvini troverebbero  fondamenta nelle frasi scambiate in chat, nel 2018, tra il giudice Luca Palamara e il suo collega Paolo Auriemma della Procura di Viterbo.  Testi resi pubblici da uno scoop del giornale La Verità, grazie ad alcuni punti essenziali ricevuti, probabilmente da qualcuno all'interno della Procura di Perugia, opportunamente  stimolato dal gruppo di magistrati che si riconoscono nella corrente, Area e Autonomia e Indipendenza guidata dal giudice Pier Camillo Davigo, da sempre contrapposto a Luca Palamara del gruppo Unità per la Costituzione. 
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Le correnti che guidano attualmente l'Anm sono, appunto, Unità per la Costituzione, di cui faceva parte Palamara e Area e Autonomia e Indipendenza, di Davigo. E’ stata, infatti, la procura di Perugia, incaricata di indagare sui giudici romani, che, con il procuratore De Ficchy, è riuscita ad introdurre un “trojan” nel cellulare del suo collega Palamara facendo emergere i contenuti della chat con il giudice Auriemma e molto altro.  Auriemma nel 2018, mentre la Procura di Agrigento ipotizzava il reato di sequestro di persona a carico di Salvini per i migranti trattenuti a bordo della nave Diciotti, prendeva le parti del ministro dell'Interno e chiedeva a Palamara: Sbaglio? Palamara: “No, hai ragione. Ma ora bisogna attaccarlo”.    Chat che ha generato alla vigilia della prima udienza di Salvini a Catania, un terremoto i cui effetti rimangono incerti, soprattutto se chi deve intervenire ha la forza e la voglia di farlo. Il primo colpo all’Associazione Nazionale Magistrati, dove dopo una riunione fiume di nove ore, si sono dimessi il presidente  Luca Poniz (Area Autonimia Indipendenza) e il segretario Giuliano Caputo (Unità per la Costituzione), e con loro i rappresentanti dei rispettivi gruppi.  All’ordine del giorno il dossier Palamara che ha fatto emergere anche altri comportamenti non proprio ortodossi,  si è appurato che tra le attività delle varie correnti  vi erano  anche quelle di favorire ovvero contrastare le attività degli altri colleghi ma anche promuovere e bocciarne altri negli incarichi presso le procure più prestigiose ed influenti.  Nessuno ora si fida più l’uno dell’altro e la lotta interna tra le correnti è diventata sempre più aspra, sembra un covo di vipere pronte ad avvelenarsi a vicenda o ad avvelenare i pozzi della conoscenza, della trasparenza. Con vera  “faccia di bronzo”, il giudice Palamara si è rammaricato con Salvini via twitter e  nel giorno della memoria di un gigante della Giustizia, Giovanni Falcone ha ribadito: ”Avete ragione voi, quando si sbaglia bisogna ammetterlo ed io l'ho fatto, esprimendo il mio più profondo rammarico per le parole dette”.
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Ma in che mani siamo finiti? Speriamo che chi può e deve intervenire, intervenga. Uno spiraglio potrebbe essere la nomina del super poliziotto Gianni De Gennaro (ex presidente Leonardo, direttore Dis, etc,) quale presidente dell'Anac - Autorità Nazionale Anticorruzione. Un nome molto gradito al Presidente Mattarella, appunto!
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In un messaggio via Facebook il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede definisce il caso un vero e proprio terremoto, che impone una risposta tempestiva delle istituzioni perché ne va della credibilità della magistratura. E annuncia che questa settimana porterà all'attenzione della maggioranza il progetto di riforma del Consiglio superiore della magistratura. Bonafede conta su un'ottima convergenza già trovata con gli alleati per il testo che prevede un nuovo sistema elettorale sottratto alle degenerazioni del correntismo, l'individuazione di meccanismi per le nomine ispirati soltanto al merito e la netta separazione tra politica e magistratura.   Read the full article
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a078740849aposts · 7 months ago
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ISBN: 978-618-06-0261-6 Συγγραφέας: Gianni Caputo Εκδότης: Σαββάλας Σελίδες: 50 Ημερομηνία Έκδοσης: 2024-07-02 Διαστάσεις: 27Χ22 Εξώφυλλο: Μαλακό εξώφυλλο
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