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#garegnano
fotografoinviaggio · 7 months
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La Certosa di Garegnano
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Nel cuore della vivace metropoli di Milano, tra le moderne infrastrutture e l'incessante flusso di vita cittadina, si nasconde un gioiello di valore storico e artistico: la Certosa di Garegnano.
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Questo complesso monastico, meno conosciuto rispetto ad altri monumenti della città, offre ai suoi visitatori un tuffo nell'arte e nella spiritualità del passato, rappresentando una tappa obbligatoria per gli amanti della storia e dell'arte.
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Origini e Storia La Certosa di Garegnano, fondata nel 1349 da Giovanni Visconti, Arcivescovo di Milano, è stata per secoli un luogo di preghiera e meditazione per i monaci Certosini. Situata nell'omonimo quartiere di Garegnano, questa struttura ha attraversato diverse fasi storiche, testimoniando gli eventi che hanno segnato la città di Milano e l'Italia intera.
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Originariamente edificata in stile gotico, la Certosa ha subito numerosi interventi di restauro e ampliamento, in particolare durante il Rinascimento, acquisendo così elementi architettonici rinascimentali che si fondono armoniosamente con le strutture medievali preesistenti.
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Il Tesoro Artistico La Certosa di Garegnano è celebre soprattutto per gli straordinari affreschi che adornano la sua chiesa, opere di notevole importanza artistica realizzate tra il XVI e il XVII secolo.
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Tra gli artisti che hanno contribuito a questa incredibile galleria d'arte vi sono Simone Peterzano, maestro del grande Caravaggio, e Daniele Crespi, uno dei più importanti esponenti della pittura lombarda del Seicento.
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Gli affreschi raccontano episodi della vita di Cristo, della Vergine Maria e di San Bruno, fondatore dell'Ordine dei Certosini, creando un'atmosfera di profonda spiritualità e contemplazione.
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Un Luogo di Pace e Contemplazione Oltre al suo indiscutibile valore artistico, la Certosa di Garegnano offre ai visitatori un'oasi di pace nel trambusto della città. Il chiostro, con il suo giardino silenzioso e ben curato, è il luogo ideale per momenti di riflessione e meditazione. La semplicità dell'architettura, unita alla bellezza del contesto naturale, rende la Certosa un luogo unico, dove il tempo sembra essersi fermato, permettendo di riscoprire la dimensione spirituale spesso trascurata nella vita quotidiana.
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Visitare la Certosa La Certosa di Garegnano è aperta al pubblico e rappresenta una destinazione imperdibile per chi visita Milano, sia per gli appassionati di storia e arte, sia per coloro che cercano un luogo di quiete lontano dall'agitazione cittadina. È consigliabile verificare gli orari di apertura e le eventuali visite guidate per approfondire la conoscenza di questo magnifico complesso monastico, arricchendo la propria esperienza con dettagli storici e aneddoti forniti da guide esperte.
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pettirosso1959 · 4 months
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"Mai successo un fatto simile!"
"Mai visto un disastro come quest'ultima alluvione!"
"Cambiamento Climatico!"
"Le stagioni non sono più quelle di una volta!"
Voci del popolino ignorante milanese, riportate con estrema soddisfazione dai TG, quotidiani, politici di sinistra, verdacci, ribadite da Sor Piccozza e da Farfallino Amoroso (Tozzi e Mercalli).
Invece:
Milano, 31 maggio 1917.
Il 30 maggio, in una Milano spettrale, abitata solo da donne, bambini e anziani, iniziò a piovere a metà pomeriggio, mentre forti temporali avevano già interessato la Brianza e la fascia Prealpina.
Negli ultimi giorni del maggio 1917 l’Italia era piegata dalla Grande Guerra; era in pieno svolgimento la terrificante carneficina della Decima Battaglia dell’Isonzo, in cui il generale Cadorna mandò al massacro 400.000 soldati italiani contro le trincee e le mitragliatrici austro-ungariche. I morti italiani furono 36.000, i feriti e i mutilati oltre 130.000 e 26.000 i fanti catturati dal nemico. Dopo un mese di scontri il fronte era rimasto praticamente invariato.
I Savoia avevano imposto la censura più totale agli organi di stampa, le notizie, quindi, filtravano a fatica.
I fiumi Seveso, Olona e Lambro erano tutti ingrossati, piovve tutta notte e all’alba Milano si svegliò come se fosse Venezia.
Tutti i corsi d’acqua erano esondati e i danni più rilevanti avvennero nei quartieri dove correva l’Olona, lungo la zona ovest della città. Anche le zone di Porta Garibaldi e Porta Nuova erano sommerse, così come il Ticinese, dove era esondata addirittura la Darsena.
Le chiamate di aiuto ai pompieri furono centinaia già poche ore dopo il tramonto e continuarono tutta notte, con cantine e androni dei palazzi sommersi in alcuni punti anche da un metro d’acqua.
Il torrente Merlata, che allora correva in superficie, esondò e lo stesso accadde per la roggia Poveretto, le acque invasero il Cimitero Maggiore di Musocco, allagando gli ossari con quasi tre metri di acqua. L’onda di piena dei due torrenti si unì poi a quella del non distante Olona e insieme raggiunsero il quartiere della Maddalena, oggi piazza De Angeli, sommergendo anche le zone vicine di corso Vercelli e del borgo di San Pietro in Sala, oggi piazza Wagner.
I pompieri montarono delle passerelle in legno sopraelevate per far camminare i milanesi, esattamente come a Venezia, ma ben presto anche quelle vennero sommerse da altre ondate di piena dell’Olona.
Vennero sospesi tutti i Gamba de Legn, i tram a vapore extraurbani, che da Milano si dirigevano verso l’area metropolitana a nord e a ovest.
Il Comune decise di far trasferire tutte le bare in attesa di inumazione lontano dal Cimitero Maggiore, per timore che venissero prese dalle acque e portate via. Il cimitero venne poi chiuso, totalmente sommerso da più di un metro di acqua. L’ultima volta era accaduto nel 1893, quando le acque dell’Olona superarono addirittura i due metri di altezza a Musocco e Garegnano.
Diversi stabilimenti e laboratori subirono ingenti danni.
Altri danni notevoli furono arrecati dal Seveso, soprattutto alle porte di Milano. A Palazzolo di Paderno Dugnano crollò un ponte sul Canale Villoresi, alla congiunzione col Seveso; l’onda di piena fu talmente forte da causare l’annegamento di 16 persone. A Milano i danni maggiori furono causati nel quartiere di Ponte Seveso, all’Isola Garibaldi, a Niguarda, a Prato Centenaro e al Mirabello, tutti sommersi da oltre un metro e mezzo di acqua.
A Niguarda crollò un palazzo, fortunatamente tutti gli abitanti riuscirono a fuggire pochi minuti prima del crollo. Il Villaggio dei Giornalisti fu totalmente allagato ed evacuato.
Poco dopo l’alba tutte le linee tranviarie che dal centro correvano verso nord e ovest vennero sospese.
I quotidiani, sottoposti a censura, minimizzarono l’accaduto, nonostante danni ingentissimi, mezza città sott’acqua, 16 morti, collegamenti sospesi e le acque che si ritirarono completamente solo due giorni dopo. Nessuna notizia venne riportata dopo il primo di giugno.
Le foto vennero scattate nel pomeriggio del 31 maggio, quando le acque si erano ormai quasi completamente ritirate. In una foto si vede il Gamba de Legn per Magenta, bloccato dalle acque in via Marghera all’angolo con via Sacco.
(Grazie a Francesco Liuzzi e a “Milano Sparita”)
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lamilanomagazine · 1 year
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Milano: "LA SCALA IN CITTÀ”, il Teatro apre le sue porte al pubblico, dal 9 luglio al 12 luglio con 14 spettacoli nei nove municipi
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Milano: "LA SCALA IN CITTÀ”, il Teatro apre le sue porte al pubblico, dal 9 luglio al 12 luglio con 14 spettacoli nei nove municipi.  “La Scala in città” arriva alla sua terza edizione proponendo in quattro giorni, dal 9 al 12 luglio, 14 spettacoli in altrettanti luoghi dislocati in tutti i nove municipi di Milano. Protagonisti degli spettacoli sono i musicisti della Filarmonica della Scala, gli artisti del Coro scaligero diretto da Alberto Malazzi e del Corpo di ballo diretto da Manuel Legris e i Solisti di Canto, il Coro di Voci Bianche e la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. I luoghi comprendono spazi già attesi e sperimentati come Mare Culturale Urbano (zona 7), la Certosa di Garegnano (8), Spirit de Milan (9), lo spazio Mosso al Trotter (2), l’Arena Est dei Martinitt (3) e il Barrio’s (6); più in centro il Chiostro del Conservatorio (1) e i Bagni Misteriosi (5), ma anche importanti novità come il Teatro romano di Villa Clerici (9), il Giardino delle Culture (4), Villa Scheibler (8) e per due serate il Castello Sforzesco (1): un autentico viaggio nei diversi volti di Milano attraverso la musica e la danza. Per tutte le manifestazioni è stata prevista la possibilità di un rapido spostamento al coperto in caso di maltempo. “La Scala in città” è realizzata dal Teatro in collaborazione con Filarmonica della Scala e Accademia Teatro alla Scala nell’ambito dell’iniziativa “Milano è viva”, il palinsesto di spettacolo promosso dal Comune di Milano, ma è anche un importante terreno di dialogo e confronto con le associazioni presenti sul territorio. Inoltre, le serate di danza e di musica del 10 e 11 luglio si inseriscono nel calendario di ‘Estate al Castello’” Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su http://www.lascalaincitta.it. "Aprire la Scala alla città significa assicurare a tutti i cittadini e le cittadine l'opportunità di accedere all'arte e alle sue declinazioni, coinvolgere pubblico di tutte le età, conquistare nuovi spettatori grazie alla magia della musica, della danza e dello spettacolo dal vivo, stimolando il pensiero critico, promuovendo la creatività e alimentando il senso di appartenenza e di identità della comunità. La connessione tra le istituzioni culturali e l'associazionismo locale, ancora più stretta in questa terza edizione, è inoltre in grado di rendere più solida la rete delle piccole realtà culturali di quartiere, con l'effetto di promuovere lo sviluppo sociale ed economico di tutta la città. È questo anche il senso profondo di tutto il palinsesto 'Milano è Viva', che abbiamo voluto promuovere anche quest'anno per portare lo spettacolo in tutti i quartieri, specialmente in quelli meno centrali” ha dichiarato l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi. La Scala in città  è la manifestazione più chiara di quello che stiamo cercando di fare alla Scala e che dovrebbe essere il compito di ogni istituzione musicale: portare musica, danza, teatro a tutti rendendoli vicini e accessibili. La Scala lo fa già da molti anni con il progetto ‘Prima diffusa’ in occasione dell’inaugurazione di stagione ma con la Scala in città aggiungiamo un elemento ulteriore portando l’arte sotto casa ai cittadini di tutti i municipi. Parallelamente con LaScalaTv la rendiamo accessibile in tutto il mondo. In tutte questa attività c’è uno sguardo particolare per i ragazzi e le famiglie, a cui proponiamo anche in Teatro progetti e formule dedicate. In tutti questi progetti abbiamo il sostegno di partner istituzionali e privati che voglio ringraziare, ma quello che più ci conforta è la partecipazione sempre entusiasta di un pubblico che esce di casa, pensa, e perché no, si diverte. Tutti noi siamo ormai consapevoli che non basta una buona, ottima offerta culturale: occorre renderla accessibile anche a chi fa più fatica a usufruirne. Ci sono tantissimi bambini e ragazzi in Italia che non hanno mai messo piede in un teatro: è un esempio concreto di quella che chiamiamo povertà educativa e che è destinata a creare un divario difficilmente colmabile. Ci sono persone e famiglie che vivono in luoghi in cui le occasioni culturali sono minori. Teatri, cinema, musei non arrivano ovunque. Per questo l’iniziativa La Scala in Città è un progetto a cui teniamo molto: con La Scala di Milano condividiamo la visione e la volontà di portare occasioni culturali di qualità laddove di solito non arrivano. Ci congratuliamo col Teatro La Scala di Milano per aver dato vita a questo programma" ha detto il Presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone. I programmi: Composizioni dal Seicento a oggi, repertori che spaziano dalla musica religiosa al jazz e al musical, formazioni diverse e varietà di stili anche nella danza, come di vede dal programma della serata al Castello: “La Scala in città” conferma la sua vocazione per la musica di qualità senza barriere, animata da volontà di scoperta nella convinzione della forza emotiva e comunicativa di una tradizione ricchissima. Al centro, più che mai, l’opera: grazie alle voci di Federica Lombardi e Erwin Schrott nella serata mozartiana al Castello con la Filarmonica ma anche al Coro impegnato nei passaggi più celebri del repertorio a Villa Clerici e Villa Scheibler, alle trascrizioni per ottoni di ouvertures d’opera allo Spirit, al virtuosismo dei solisti dell’Accademia nello spettacolo per piccoli “Lalla e Skali e il mistero della Scala” ai Martinitt fino alle sagaci trascrizioni jazz di Emanuele Pedrani per il Trio scaligero ai Bagni Misteriosi. Porte aperte alla Scala: Nella prima giornata, il 9 luglio, la Scala apre le sue porte al pubblico permettendo a tutti e tutte, ma soprattutto a bambini, bambine e famiglie e a chi si accosta per la prima volta al mondo del teatro e della musica, di scoprire gli aspetti di preparazione di uno spettacolo dal vivo. I foyer del Teatro alla Scala saranno allestiti con mostre sui costumi, interventi di trucco e parrucco e creazione di elementi di attrezzeria. L’attore e regista Mario Acampa insieme a Lalla e Skali, i personaggi protagonisti degli spettacoli scaligeri per l’infanzia, guideranno gli spettatori alla scoperta del Teatro e di tutti i dettagli della tecnica del palcoscenico, con esibizioni di Opera, Balletto e Musica con gli Allievi della Scuola di Ballo, i Solisti dell’Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici, gli Ottoni della Filarmonica e il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. Il Castello Sforzesco: Per la prima volta la programmazione della Scala in città include due serate al Castello Sforzesco. Il 10 luglio alle 21.30 il Corpo di ballo è impegnato in una serata tra tradizione e contemporaneità che mette in luce compagnia e solisti in un’ampia varietà di stili e di repertori. “Anima Animus” di David Dawson, “Cantata” di Mauro Bigonzetti, “Blake Works” di William Forsythe sono alcuni dei momenti più alti dell’impegno scaligero nel contemporaneo, mentre le eleganti coreografie di Manuel Legris per i ballabili di Verdi in “Verdi Suite” e per il “Corsaro” sono l’occasione di dispiegare il virtuosismo degli scaligeri nel balletto classico. L’11 luglio alla stessa ora è la Filarmonica della Scala diretta da Emmanuel Tjeknavorian a occupare il palcoscenico del Castello in una serata mozartiana tra opera e sinfonia. Nella prima parte due grandi voci, il soprano Federica Lombardi e il basso Erwin Schrott, interpreteranno arie e duetti da “Le nozze di Figaro” e “Don Giovanni”, nella seconda l’orchestra eseguirà la Sinfonia n°41 “Jupiter”. Le visite guidate: Completano il programma il 10, 11 e 12 luglio alle ore 10, 11, 12, 14 e 15 le visite guidate ai Laboratori Ansaldo, il grande spazio dove nascono scenografie e costumi di opere e balletti della Scala. Le visite permettono di scoprire i laboratori di scenografia, scultura, termoformatura, falegnameria, meccanica, assemblaggio e sartoria. Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. È possibile prenotarsi sul sito http://www.lascalaincitta.it... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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soundofbooks · 3 years
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L'ombra di Caterina (Solferino 2019) Certosa delle Grazie: copisti mal caduco Carmina non dant panem, cioè la poesia non ti procurano da mangiare 1473 terremoto Milano, Pavia Azar= buona sorte, fortuna. Lo dicono i giocatori di dadi quando alla zara fanno un buon punteggio Codazza= capelli alla moda vecchia di Milano, intrecciati in una codazza dentro una reticella d'oro Per la verginità = allume di rocco fatto sobbollire con la trementina Michelasso= mangiare, bere ed andare a spasso Contraccettivo dell'epoca: c'era d'api e mezzo limone oppure corteccia di leccio bollita fino a disfarsi acqua di tanazita Salem= denominazione antica di Gerusalemme. Lo citano i Salmi. E significa Pace. abbazia di Lucedio Gli otto lati sono il simbolo della resurrezione. L'ottavo giorno Cristo è resuscitato, non è vero? rebelotto = (gran chiasso) cercatori d'oro usavano la canalina e batea pagnotte di mistura Giolito de ' Ferrari (Trino vercellese)--> stamperia --> Araba Fenice certosa di Garegnano L'inchiostro da stampa era diverso da quello di galla, doveva essere più denso, per imbevere ben bene il tampone che il battitore strofinava diligentemente sulle parti in rilievo dei caratteri mobili, picchiettando in maniera uniforme torcolieri/torcolare = applicavano la carta, facevano scorrere il carrello, tiravano con forza la pesante leva per l'impressione ed estraevano il foglio stampato per metterlo ad asciugare. incidere i caratteri per le matrici battendo il punzone di acciaio su dei blocchetti di rame imprimatur --> appoggio dell'Indice dei libri. Licenza del Sant'Uffizio che non veniva mai rilasciata alle donne e a chi non conosceva la lingua latina. scossale "Lettere di molte valorose donne" Vittoria colonna la poetessa Querelle des femmes Talmud Semper Eadem --> vedi il cartiglio. Sempre la stessa. La fenice che pare aver imprigionato la luce del sole. Vive 500 anni, poi muore nel fuoco e dal fuoco risorge. Lo dice anche l'Alighieri che in vita si nutre di incenso e di amomo e muore tra gli aromi, spighe di nardo e mirra fragrante... e ogni sua morte è solo un nuovo inizio. miscredente Dicevano che bisognava diffidare se una lavandera ti chiedeva aiuto a strizzare un lenzuolo Quando i francesi hanno preso Casale nel 1559 sono arrivati anche a Occimano e hanno distrutto tutto. Aveva 7 castelli e mura fortificate. Durante il venerdì Santo anche le campane venivano legate, col batacchio stretto dalle corde, in modo che nemmeno il vento le possa far suonare per sbaglio. Per rispettare il lutto per la morte di Gesù. Fino al momento della sua resurrezione, quando si potranno far rintoccare a distesa. La Madonna di Crea. bimbo e lei sono scuri. Reliquia Insigne = una parte del martire non troppo piccola (a meno che non sia una parte della vera Croce di Cristo, nel qual caso basta anche solo una scheggia Canzone la Mantovana Mantova --> la minestrina di cinciarelle, fatta col brodo di cappone, l'uovo, il formaggio, la cannella e spolverata di zucchero. Zuppa di Vivaroli nel brodo grasso con le erbe selvatiche tritate fini, tanti tuorli, tanto formaggio, tanto pane e niente zucchero però. L'ultimo giorno di Maggio --> la Visitazione Agar = la serva di Sara, la moglie di Abramo infuso di borragine dolcificato con miele quadrumviro bardana rosa, giacinti e anemoni aglio e miele per i vermi il sale serviva anche per  conservare il cibo, per disinfettare le ferite. Contrabbando comballo = battello da trasporto grande e piatto, con 4 remi e una vela quadra Sant'Elena archeologa che ritrovò la croce di Cristo = Madre dell'imperatore Costantino, scoprì la tomba e la Croce di Gesù. Patrona degli archeologi, è considerata la protettrice dei fabbricanti di chiodi e di aghi; è invocata da chi cerca gli oggetti smarriti; in Russia si semina il lino nel giorno della sua festa... busecca = trippa Milanese Captatio benevolentiae = accattivarsi la simpatia l'omm de preja = l'uomo di pietra = personaggio del 1600 che scriveva versi in satira contro la Chiesa/il governo utroque iure = locuzione latina destinata a chi ha laurea in legge yerba mate = erba andina, disseta, snebbia, dà energia e rimette a posto lo stomaco. (the) Orazio diceva "Est modus in rebus" = tutte le cose vanno prese con misura abusus non tollit usum = l'abuso non esclude l'uso, basta avere coscienza dei limiti Giuditta = bella e ricca vedova. Quando gli assiri del generale Oloferne mossero guerra al suo popolo ed assediarono la città lei decise di intervenire. Si presentò nei suoi abiti migliori al capo dei nemici fingendo di essere pronta a tradire.  Lui le credette e accolse lei e la sua serva nel campo, una sera tentò di violentarla ma era ubriaco. Giuditta si difese e lo decapitò salvando il suo popolo. impersonifica la giustizia. Aveva salvato Isdraele. La vita di noi donne in fondo è fatta di piccole cose, l'importante è coglierne la poesia. Fede Galizia pittrice 1600 Bellerofonte La madonna vestita alla moda zingara, che riposa col suo bambino durante la fuga in Egitto --> copia di Fede Galizia presa da Correggio Gerusalemme del Sacro Monte di Varallo calice di Schiava lombarda = vino rosso, viti maritate ai gelsi musici di scuola napoletana del conservatorio di Santa Maria di Loreto San Rocco, protettore degli appestati, che dai tempi del contagio nel 1576 era molto venerato in tutta Milano Belladonna, giusquiamo, stramonio = usato per i condannati a morte. instupidisce e non fa sentire il dolore Caterina de Broni, la Strega di Milano Dovete pensare a questo: tutto quello che è stato è servito a fare di voi quello che siete ora. Don Lisander = soprannome di Manzoni (Lisander in milanese significa Alessandro)
Io sono la strega di  Marina Marazza
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milanodavedere · 4 years
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Uno scatto "classico" alla Certosa di Garegnano https://www.instagram.com/p/CCk1EYgCcj0/?igshid=1g3m9ssr3p85r
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dodidegattis · 5 years
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#car #cars #vintagecars #historycars #autodepoca (presso Polisportiva Garegnano Basket) https://www.instagram.com/p/ByYKuwkIKVv/?igshid=btc1c0p1dk40
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cmplus-me · 4 years
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L’antiquario Del Garegnano
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L’antiquario Del Garegnano
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ussgbabbiategrasso · 7 years
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L'USSGB REGALA IL PRIMO TEMPO, GAREGNANO CORSARA!
17^giornata USSGB HR SOLUTIONS Abbiategrasso-Polisportiva Garegnano 62-74 (10-19; 11-16; 21-19; 20-20)
Tabellino: Fiora 4-Marcone 19-Mezza 3-Orlandi 12-Invernizzi B. 5-Karadakov-Filipponi 12-Signorini ne-Muzio-Ferretti ne-Invernizzi G. 7-All.re Gerosa
di Andrea Rizzonelli
Solite luci e solite ombre: le partite dell'Ussgb continuano ad essere caratterizzate dal medesimo canovaccio, che vede alternare momenti di buona pallacanestro corale ad altrettanti di buio e di confusione in entrambe le metà campo. Regalare un tempo, soprattutto per una squadra che non ha l'esperienza per recuperare parziali importanti durante la partita, significa inevitabilmente consegnarsi nelle mani degli avversari. 
I primi 20 minuti vedono l'Ussgb faticare nel trovare il ritmo partita; nel primo quarto solo Marcone trova con continuità il fondo della retina, ma le amnesie difensive concedono a Garegnano troppi canestri facili (10-19 al 10'). Nei primi minuti del secondo periodo una ritrovata unità difensiva contiene le iniziative degli ospiti, mentre una tripla di Orlandi, un canestro in penetrazione di Filipponi e due liberi di Bruno Invernizzi confezionano un parziale di 7-0 per il 17-23 al 13'. Purtroppo la grande difficoltà nel realizzare altri canestri consente alla Polisportiva Garegnano di allungare nuovamente nel punteggio e di arrivare all'intervallo con un vantaggio in doppia cifra sul 21-35.
Alla ripresa un caldissimo Filipponi e Giovanni Invernizzi realizzano i canestri per rientrare a -6 sul 29-35 al 22' e una tripla di Fiora vale il -8 (32-40) al 25'. Nei minuti finali del quarto è poi Orlandi a caricarsi sulle spalle l'attacco dei biancazzurri, segnando a ripetizione dal campo e dalla lunetta; nonostante questa buona produzione offensiva, Garegnano riesce a ribattere colpo su colpo e a chiudere il periodo avanti ancora in doppia cifra sul 42-54. Un gioco da tre punti di Giovanni Invernizzi e una tripla di suo fratello Bruno ci tengono in partita a -9 (48-57) al 32', una tripla di Mezza e un canestro dall'angolo ancora di Giovanni Invernizzi ci portano sempre più vicini a -6 sul 53-59. Gli ospiti, però, mantengono la calma: con due triple consecutive riallungano nuovamente a +12 (53-65) e con un gioco da tre punti chiudono virtualmente le ostilità già a quattro minuti dal termine sul 55-68. A nulla serve il tentativo disperato dei nostri ragazzi di allungare la difesa a tutto campo per cercare di mettere pressione ad un avversario che, con grande lucidità, mantiene il vantaggio in doppia cifra fino alla sirena finale. Peccato perché giocando tutta la partita con l'intensità vista sul campo nel secondo tempo, forse, si sarebbe potuto ottenere un risultato diverso.
Prossimo appuntamento: domenica prossima, in trasferta, sul parquet del San Giuseppe Arese. Palla a due alle ore 17:30!
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wandererinwonder · 2 years
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Portal of Certosa di Garegnano, Milan, March 6th, 2022
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milanodavedere · 4 years
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Dalla Certosa di Garegnano 📸 @krystian_1981 https://www.instagram.com/p/CBX9YiSiS1P/?igshid=hsah3hd6j0ip
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wandererinwonder · 2 years
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Via Garegnano, Milan March 6th, 2022
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wandererinwonder · 3 years
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Certosa di Garegnano, Milan. March 6th, 2022 (iPhone 8)
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milanodavedere · 5 years
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Indescrivibilmente stupenda, la Certosa di Garegnano 📷 @meglioleggero (presso Certosa di Garegnano) https://www.instagram.com/p/B2wrK_Niv7Z/?igshid=1nkd5rvwxu70h
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ussgbabbiategrasso · 7 years
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PESANTE SCONFITTA CON GAREGNANO!
4^giornata Polisportiva Garegnano-Ussgb HR SOLUTIONS Abbiategrasso 79-46 (14-7; 24-11; 20-16; 21-12)
Tabellino: Fiora-Marcone 4-Mezza 9-Karadakov 2-Invernizzi B 7-Orlandi 12-Filipponi 12-Signorini ne-Muzio-Ferretti-Invernizzi G-All.re Gerosa
di Andrea Rizzonelli
Partita senza storia quella disputata nel tardo pomeriggio di domenica a Milano dai nostri leoni. Contro la Polisportiva Garegnano, arrivata a questa sfida ancora senza vittorie, l'Ussgb patisce fin da subito la maggiore intensità degli avversari e, dopo un primo quarto concluso con soli sette punti segnati, vede l'incontro scivolare via già nel secondo periodo, terminato sul 38-18 per i padroni di casa.
Nella seconda metà di gara i locali  amministrano con facilità il vantaggio, arrivando senza fatica a conquistare così i primi due punti della loro stagione. Venerdì sera si torna tra le mura amiche della Scarioni e avversario di turno sarà la formazione S.Giuseppe Arese. Palla a due alle ore 21.15!
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ussgbabbiategrasso · 7 years
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LA PRIMA GIOIA STAGIONALE! BATTUTI GLI OLD SOCKS!
3^giornata Ussgb HR SOLUTIONS Abbiategrasso-Old Socks S.Martino 72-68 (26-12; 13-16; 18-19; 15-21)
Tabellino: Fiora 2- Marcone 24- Mezza 7- Karadakov ne- Invernizzi B. 8- Orlandi 15- Filipponi 8- Signorini ne- Muzio 1- Ferretti 4- Invernizzi G. 3- All.re Gerosa
di Andrea Rizzonelli
Prestazione convincente e successo meritato. I leoni portano a casa la prima vittoria e lo fanno al termine di una partita condotta praticamente per tutti i 40 minuti. La squadra ha mostrato evidenti segni di progresso rispetto alle prime due uscite ed una tenuta mentale maggiore anche nei momenti di difficoltà.
Un primo quarto ai limiti della perfezione è il biglietto da visita con cui vengono accolti gli avversari lodigiani; la fase offensiva è magistralmente guidata da Marcone (mvp di serata), che segna e fa segnare i suoi compagni. Orlandi trova la via del canestro in tutti modi possibili: dalla lunga, penetrando e dalla lunetta; Filipponi porta alla causa tre canestri di ottima fattura e il lay up di Ferretti su pick&roll mirabilmente eseguito con Marcone vale il primo allungo significativo sul 24-7. In tutto questo non meno importante è stata la fase difensiva, nella quale i leoni hanno recuperato molti palloni, trasformati in contropiede e canestri facili, e costretto gli Old Socks a tiri semi impossibili e numerose palle perse. In apertura di secondo periodo tocchiamo il massimo vantaggio sul +20 (32-12) e nonostante un leggero calo negli ultimi minuti, che permette agli ospiti di recuperare qualche punto, andiamo negli spogliatoi per la pausa lunga ancora con 11 lunghezze di margine sul 39-28.
Marcone continua a fare pentole e coperchi in attacco anche nel terzo periodo e quando al 27' gli Old Socks arrivano a -5 (48-43), un suo canestro in acrobazia e un antisportivo guadagnato ci ridanno ossigeno per prendere un vantaggio che sarà di 10 punti (57-47) al 30'. Marcone e Mezza ci portano a +14 (61-47) al 32', ma gli ospiti non ci stanno e azione dopo azione riducono lo svantaggio per guadagnarsi un finale punto a punto. Approfittando del fatto che il nostro attacco inizia a battere in testa, i lodigiani si riportano prima a -3 (67-64) con una tripla e poi addirittura a -1 (67-66); Orlandi segna il 69-66 con un cesto in penetrazione tanto bello quanto difficile e nell'azione successiva (manifesto della serata) Marcone segue a rimbalzo dopo il suo errore e cattura, tra una selva di mani, il rimbalzo offensivo che gli vale il fallo subito e la gita in lunetta del +5 (71-66). Tornati a -3 sul 71-68 e con 7'' da giocare, gli ospiti avrebbero ancora un'ultima possibilità per trovare il pareggio, ma la loro tripla non prende nemmeno il ferro e sul seguente fallo sistematico Gio Invernizzi mette il libero della staffa.
Conquistata così una vittoria preziosa, che ci permette di muovere la classifica, domenica prossima i leoni sono chiamati ad un impegno insidioso, in trasferta a Milano, sul campo della Polisportiva Garegnano. Palla a due alle ore 18.15!
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