Tumgik
#frasi armi
unacosatuttamia · 1 year
Text
"Qualcosa si ferma mentre sei ancora vivo.
Il resto va avanti e tu con quello.
Alla fine riprendi possesso di gran parte della vita come di oggetti salvati da un incendio.
Infine certe cose le ricordi solo di notte."
Addio alle armi E. Hemingway
17 notes · View notes
anima-complicata-80 · 8 months
Text
youtube
C è qualche "Army Bts qui vi prego ditemi di sì cn un cuoricino..." 💜🫰🏻
4 notes · View notes
serenamatroia · 2 years
Text
Tumblr media
1 note · View note
silenziodorato · 10 months
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Ho trovato questi commenti su Twitter ma ce ne sono a milioni così.
Sono proprio frasi del genere che alimentano la violenza sulle donne ed i femminicidi, ma soprattutto una mentalità che definire assurda sarebbe riduttivo. Le parole sono potenti. Sono armi.
Dopo 105 donne UCCISE venire a dire che questo è un circo di femministe, fa venire la nausea.
Parlare di politica, di sinistra, di destra ma vi sentite? Le donne vengono UCCISE e voi state a guardare che la sorella ha avuto tempo di mettersi l'eye liner e quindi non sta provando abbastanza dolore.
Questa è la società malata in cui viviamo.
Sua sorella ha avuto la forza di parlare, di reagire, di fare qualcosa per aiutare altre donne. E invece la gente scrive cose del genere.
Ps. Che cazzo c'entra l'anello al naso, tutte sorelle e poi stereotipate una persona per un cazzo di piercing.
139 notes · View notes
raffaeleitlodeo · 1 month
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Ieri a S.Anna di Stazzema molte parole, già sentite mille volte, dai rappresentanti delle istituzioni sul palco. Difficile per loro rinunciare all'occasione di sottolineare l'assenza di un rappresentante del governo. Difficile per noi trovare quale differenza abbia determinato questa assenza nel nulla politico dei discorsi.
Se fosse stato installato un filtro antiretorica al microfono, che avesse cancellato le frasi fatte e i buoni propositi da copertina mai diventati azione politica, il silenzio avrebbe accompagnato la manifestazione. Se avessimo potuto non vedere le persone in divisa e con le armi sul piazzale, lo avremmo svuotato della metà. Una manifestazione militare a commemorare centinaia di vittime di militari.
Avremmo sentito solo marce di guerra accompagnare l'ingresso di gonfaloni. Avremmo sentito una serie di ordini di attenti e riposo, Avremmo sentito ripetere decine di volte la parola onore, un balletto di movimenti agli ordini di una voce stentorea per rendere omaggio a donne, uomini e bambini trucidatə. Alla medaglia d'oro al valor - indovinate - militare (!) conferita al comune di Stazzema si rende onore con un minuto di silenzio. Ma prima avremmo sentito echeggiare la marcetta della Leggenda del Piave. Quella del 24 maggio, quella che "non passa lo straniero", ma nessuno sembra trovare fuori luogo la celebrazione guerriera di una vittoria davanti all'ossario delle vittime di S.Anna. Non eroici fanti, se mai ne sono esistiti: solo donne uomini bambine e bambini. Avremmo sentito un coro di voci bianche, bambinə dai 6 ai 12 anni, cantare l'inno nazionale, bambinə che cantano "siam pronti alla morte" davanti alle ossa delle decine di bambini e bambine uccise dai nazisti. Anna Pardini, la più piccola, nata da venti giorni. Avremmo sentito due volte, rabbrividendo, orrore inedito alla commemorazione, il sorvolo di due jet militari, coordinato da un gruppo radio appositamente preparato all'ingresso del piazzale.
Non siamo stati in silenzio. Abbiamo cantato "Bella ciao" come contrappunto alla Canzone del Piave. Abbiamo ricordato con slogan che la Costituzione ripudia la guerra. Abbiamo gridato forte "Vergogna!" dopo il passaggio dei jet militari. E chi ci era amico ed era sul palco ci ha sentito, forte e chiaro. Ci ha ringraziato. E i suoi ringraziamenti, l'aver cercato di dare una dimensione di umanità a questa orribile esaltazione della guerra sotto mentite spoglie, ci ripagano delle critiche ricevute.
Non siamo noi a mancare di rispetto alla memoria.
Marco Frigerio, Facebook
17 notes · View notes
astra-zioni · 2 months
Text
La questione è che pur avendo problemi psicologici di varia natura ed avendo dunque empatia per chi soffre dei miei stessi disagi non riesco neanche più ad essere tollerante entro una certa soglia. Non quantifico più le volte in cui il disagio mentale altrui è diventata una condizione così granitica, così intrinseca, che m’è sembrato non ci fossero modi e armi per oltrepassare quello stato che era sempre uguale a se stesso; ed i suddetti rapporti sono dunque morti, come conseguenza naturale. La cosa frustrante è che le persone che vivevano queste condizioni erano estremamente intelligenti e consapevoli eppure, puntualmente, tornavano indietro. E allora il discrimine è ancora una volta la scelta, l’impegno costante di rendersi conto a un certo punto che o ti muovi da quella condizione o ci rimarrai a vita. Non mi riferisco ovviamente alle condizioni paralizzanti del disturbo mentale; non mi sognerei mai di dire a un depresso che non si alza dal letto di farlo, per magia, per scelta.
Mi riferisco a quelle persone che studiano, lavorano, hanno relazioni sentimentali, una vita comunque “funzionale” - paradossalmente più della mia - e comunque ricadono negli stessi meccanismi che oltre a doverti subire tu in quanto amico o partner a fasi alterne, avverti, a un certo punto, capaci di renderle persone-non persone, persone involute, persone statiche, persone rassegnate. A vent’anni.
È un discorso antipatico, soprattutto quando devi farlo a te stessa, come nel mio caso, ma è l’unico discorso che può smuoverti e darti un metaforico calcio in culo. Non ci sono altre strade. Persino i farmaci e la terapia senza questa volontà di scelta sono inutili. Per questo motivo nella mia vita non accetto più certe dinamiche e certe persone per quanto umanamente sia coinvolta nelle loro questioni e mi tocchino anche dal vivo. Quando mi si dicono le stesse frasi, quanto mi si raccontano le stesse storie d’amore ma con protagonisti differenti, quando si reiterano gli stessi scenari, oltre a salirmi la noia, la frustrazione, mi allontano inconsciamente. Perché l’unica cosa che si può realmente perdonare è la mancanza di strumenti; quando li hai tutti ed in più vivi i privilegi che hai, è un dovere morale nei confronti di te stesso prendere la situazione in mano, ancor prima che nei confronti altrui. E se non sei in grado di scegliere per la tua vita e la tua stessa sopravvivenza, non sei in grado di scegliere (e dunque amare, ed avere cura) di niente.
14 notes · View notes
arreton · 1 year
Text
I videogiochi riescono ad avere la stessa importanza a livello psicologico di una seduta di – ma forse anche di tutta la – psicoterapia. Ieri sera quasi in lacrime e tremendamente furiosa perché non riuscivo a sconfiggere un boss (di merda) me ne uscivo con frasi del genere: "non è un cazzo di gioco equo questo! Ma ti pare giusto? Lui ha sei tipi di colpi diversi, due armi, una stazza più grande. Io che cos'ho? Una spada che ghiaccia e una spada tanto per giocare. Sono troppo debole, i miei colpi non lo scalfiscono di niente". Ad un certo punto mi stavo arrabbiando troppo, temevo di perdere il controllo (motivo per il quale da piccola misi da parte i videogiochi) e allora è subentrata una sorta di indifferenza di ghiaccio. Dopo l'ennesima sconfitta dove ero a tanto così da uccidere quel caprone di merda me ne esco con un filo di voce: Che è un po' la metafora della mia vita, questa. Io che mi sbatto come una dannata nelle cose, arrivo a tanto così e alla fine non riesco a raggiungere un obiettivo che fosse uno.
Ieri sera ammetto che è stata dura giocare, sono venuti fuori tutte le frustrazioni ed il nervoso un accumulati in questo periodo di ricerca vana di lavoro che non ti prenda l'intera esistenza in contrasto con un forte desiderio di fare la mantenuta e dunque morire lentamente di stenti e di sporcizia.
17 notes · View notes
noneun · 1 year
Text
Più che chiedermi
perché Dmitry Medvedev continui a spare cazzate sempre più grosse, come l'ultima:
"La Gran Bretagna era, è e sarà il nostro eterno nemico. In ogni caso, finché la loro isola arrogante e disgustosamente umida non finirà nell'abisso del mare a causa dell'onda creata dagli ultimi sistemi di armi russi"
Mi chiedo invece perché la stampa ci tenga così tanto a farcelo sapere con tempestività (*).
Cioè, da una parte c'è chi analizza il conflitto per far capire le difficoltà di entrambi gli schieramenti, il ruolo delle potenze mondiali, le evoluzioni realistiche e le prospettive di pace. Pochi, ma ci sono.
Dall'altra c'è chi riporta senza tregua le frasi un tizio ridicolo che ormai parla solo a quella parte del suo stesso Paese che è nostalgica della Guerra Fredda e imbottita di propaganda, utilizzando un linguaggio violento e annunciando distruzioni su scala planetaria, tramite frasi spesso più simili a supercazzole che a vere minacce. Come quest'ultima presa a esempio.
Forse proprio l'ossessivo riferirci di queste cose è un elemento imprescindibile della propaganda occidentale. Cioè, le frasi sono vere, ma per qualche motivo qualcuno ha deciso che dobbiamo sorbircele fino alla nausea.
O almeno finché non ci assueferemo ad un ex Presidente, ex Premier e attuale vicepresidente di un Consiglio di sicurezza di un Stato dotato di armi nucleari che minaccia di distruzione il mondo intero.
12 notes · View notes
3nding · 1 year
Text
Sta uscendo così tanta roba così in fretta in termini di innovazione attraverso l'intelligenza artificiale che personalmente ho una sensazione di stupore/paura/euforia/vertigine/nausea tutta assieme, qualcosa di paragonabile al venir improvvisamente teletrasportati su un'astronave per domandarsi "È tutto vero? Sta succedendo veramente?“ ed sentire che il cervello fa resistenza in una sorta di relazione di autodifesa. Solo per citare alcune cose viste/lette nell'ultima settimana:
AI che promettono di leggere nel pensiero convertendo il pensiero in testo/suono/immagini
AI utilizzate per creare contenuti per adulti da monetizzare
AI che compongono melodie in base al testo
AI che scrivono linee di codice complesse attraverso imput formati sa semplici frasi
AI che traducono video creando una copia del video aggiungendo audio tradotto e movimento delle labbra modificato del video originale
AI che producono testi/immagini/video/musica assemblando tutto assieme in maniera fluida
AI che creano modelli 3D partendo da una semplice descrizione
AI che spiegano concetti estremamente complessi con esempi e lessico molto più semplici. E in tutto questo appaiono ogni tanto delle voci critiche che vogliono metterci in guardia dal potenziale pericolo di questa svolta (non ultimo uno dei maggiori esperti di ai di Google che si è licenziato).
Oltretutto quando si parla di rischi in molti pensano a tutte quelle professioni che sono o saranno colpite da questa improvvisa evoluzione tecnologica, ma ciò che personalmente mi da i brividi è altro.
Attualmente almeno sulla carta c'è una moratoria internazionale sul produrre armi completamente autonome, viene richiesto ai produttori di includere comunque un fattore umano che decida sull'operatività dell'arma. Questo in teoria per impedire che vengano create armi così letali da essere in grado di operare con un vantaggio impossibile da contrastare da parte dell'essere umano. Per questo motivo non esistono fucili che puntano e sparano in automatico come quelli utilizzati da chi bara negli sparatutto (aimbot e similari). Tuttavia più la IA diventa di dominio pubblico più corriamo il rischio che a qualcuno venga voglia di creare armi in grado di prevedere ed eludere i movimenti (per un momento mi sono chiesto se scrivere i pensieri) di un possibile nemico umano sotto forma di droni o robot.
E niente, il passo immediatamente successivo sarebbe Skynet.
Spero noi non si debba mai arrivare a vedere il momento in cui realizziamo di esser stati superati da qualcosa che abbiamo creato e ci è sfuggito di mano rendendoci vulnerabili e obsoleti.
11 notes · View notes
Text
Ehi, yo, ascoltami stasera
Io preso bene dal tramonto, ma pronto all'alba di una nuova era
Sopra una sedia, contro la mediocrità dell'antica atmosfera
A cui di norma nessuno rimedia
Sono un combattivo col mio micro
Decido il mio destino e il mio destino è decisivo
Pronto ad inaugurare il tramonto
È l'alba di una nuova speranza e di un nuovo giorno
Ho combattuto giorni e notti, verso progetti già distrutti
Difetti di vite senza botti (Già)
E fuochi d'artificio, infiammavo la mia penna dentro un foglio
Dentro una stanza vicino a un cestino
Pieno di deliri di quello che scrivi
Che poi vivi e che rinneghi nei momenti successivi
Perché cerchi svolte, vorresti cambiamenti
Che restano lontani, scrivi pagine e ti penti
Senti l'amaro in bocca, il terreno scotta
Vittima passiva della tua stessa lotta
Cerchi di reagire dentro un ambiente ostile
Ma i giorni sono neri come tratti sul foglio, è febbrile
La foga che ti porta in cerca di una nuova dimora
Di un nuovo Sole, un'alba, un'altra nuova aurora (Nuova aurora)
Perché ho subito troppi giorni la disfatta (La Disfatta)
Ed ora voglio poter dire: "Ce l'ho fatta"
Sono fuggito dal buio notturno
Pronto al sorgere di un nuovo giorno
All'alba di una nuova era, rivalsa
Di un nuovo giorno, guarda su in cielo, c'è già l'alba
Sono fuggito dal buio notturno (Ehi, yo)
Pronto al sorgere di un nuovo giorno
All'alba di una nuova era, rivalsa
Di un nuovo giorno, guarda su in cielo, c'è già l'alba
[Strofa 2]
Guarda in cielo e c'è già l'alba, ho passato mesi ed anni
Senza avere le armi per combattere inganni
Guarda, sono rimasto a testa alta
Continuo ad inseguire il Sole per vedere sorgere l'alba
Continuo dopo aver patito troppi affanni
Ormai sempre più convinto che non sia mai troppo tardi (Ehi, yo)
Lasciatomi alle spalle un passato mediocre
Di trame ormai già note, di sere troppo vuote
Ho visto spegnersi amori, accendersi rancori
Nei miei confronti e frasi come "Stanne fuori" (Stanne fuori)
E notti in cui i pensieri non portavan nulla di utile
Errori di cui eri il solo ed unico colpevole
Ero troppo debole per imporre regole
Ma abbastanza libero per non doverle compiere
Per non piegarmi a questa logica
In testa la mia solita ricerca della strada con l'incognita
Di troppi bivi nei punti decisivi
Troppe volte sei costretto a rischiare, se no non vivi
Se li schivi, sei un codardo e il mondo ti distrugge
La meta è per chi cerca un cammino e non per chi fugge
Ho cercato un obiettivo, lontano da 'sto bivio
Ho aspettato un giorno nuovo nel declino (Nel declino)
Ed ora è tempo di raggiunger la rivalsa
Okay, è tempo di veder sorgere l'alba
[Ritornello]
Sono fuggito dal buio notturno
Pronto al sorgere di un nuovo giorno
All'alba di una nuova era, rivalsa
Di un nuovo giorno, guarda su in cielo, c'è già l'alba
Sono fuggito dal buio notturno (Ehi, yo)
Pronto al sorgere di un nuovo giorno
All'alba di una nuova era, rivalsa
Di un nuovo giorno, guarda su in cielo, c'è già l'alba
Sono
Pronto al sorgere di un nuovo giorno
All'alba di una nuova era, rivalsa
Di un nuovo giorno, guarda su in cielo, c'è già l'alba
Sono fuggito dal buio notturno
(Ehi, yo) Pronto al sorgere di un nuovo giorno
All'alba di una nuova era, rivalsa
Di un nuovo giorno, guarda su in cielo, c'è già l'alba
[Outro]
Sono
Pronto
Sono
Pronto
9 notes · View notes
seoul-italybts · 1 year
Text
[✎ ITA] VOGUE Korea : Jungkook Ci Parla della Migliore Decisione Presa Ultimamente | 06.04.23⠸
Tumblr media
VOGUE Korea __Intervista__ 06 04 2023
Jungkook Ci Parla della Migliore Decisione Presa Ultimamente
JUNGKOOK x CALVIN KLEIN | Twitter
youtube
Come descriveresti Calvin Klein? Qual è il tuo indumento Calvin Klein preferito da indossare quotidianamente? Jungkook: Calvin Klein è la mia scelta quotidiana! Indosso intimo Calvin Klein tutti i giorni. È comodo e mi fa sentire sicuro. Un ricordo memorabile da questo servizio fotografico? Jungkook: Ero un po' in imbarazzo nel dover indossare una giacca senza nient'altro sotto, di fronte a tante persone (ride)
Una delle tue frasi più comuni è “Non so se sia giusto io riceva così tanto amore”. Su Weverse, però, recentemente hai detto, “Ora, sto cercando di essere più sicuro di me”, cos'è che ti ha fatto cambiare idea? Jungkook: Niente in particolare. Semplicemente, con l'andare del tempo, ho iniziato a sentirmi più sicuro. La gente cambia, che ci piaccia o no. Qual è la migliore decisione che hai preso negli ultimi tempi? Jungkook: Quella di diventare global ambassador per Calvin Klein!
Da che cosa trai ispirazione, ultimamente (notizie, ciò che ti circonda, l'altra gente, oggetti, libri, arte, ecc.), e in che modo sei cambiato? Jungkook: Una delle cose da cui mi lascio influenzare maggiormente è la musica scritta dagli artisti che rispetto. Vedere loro, mi tiene motivato. E, ovviamente, il nostro fan club, le/gli ARMY! Sono la mia fonte di ispirazione e motivazione quotidiana. Se sono diventato quello che sono oggi, è tutto merito delle/gli ARMY.
youtube
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸ 
2 notes · View notes
x4nnie · 2 years
Text
Frasi letali come armi
Possono tagliarti, cambiarmi, cambiarti
Odio voltarmi senza parlarti
Ma meglio muti che infami
Meglio temuti che amati
2 notes · View notes
gcorvetti · 1 year
Text
Opinioni controverse.
Ieri quell'idiota dell'uruguaiano, che un giorno mentre ero dietro il municipio su una panchina con delle amiche e ci stavamo divertendo con la coda dell'occhio l'ho visto e appena mi ha visto è tornato indietro cercando di evitarmi al che l'ho brincato e lui ha subito detto "Sono al telefono", l'ho abbracciato per fargli capire che non ho nulla contro chi mi critica aspramente dandomi del fascista o del putiniano il problema è il tuo io non sono ne l'uno ne l'altro. Dicevo ieri ha fatto partire la solita solfa su un video che ho postato del Dibba che parla del problema del servilismo dell'UE verso gli USA, sicuramente non ha guardato il video, mi ha inondato delle solite frasi, dei soliti link, gli ho fatto anche notare sta cosa ma non gli è passato per la testa vuota che si ritrova. Gli ho fatto vedere come gli USA hanno sempre manipolato le elezioni Italiane e questo sembra che lo sa almeno l'avrà sentito dire, di Gladio, la P2 e compagnia bella; poi quando la discussione è caduta sul fatto che gli ho detto che dal 2014 gli ucraini con i soldi degli yankee hanno iniziato una guerra civile contro i russofoni del donbass è partito con dirmi che sono putiniano e che è una falsità, ma questo l'ho letto solo stamane. Gli ho raccontato della mia esperienza su twitter proprio a proposito degli Azov, nazisti, e lui ha tirato fuori che è propaganda e che non si sarebbe mai aspettato che io facevo dell'apologia di putin, a me, che mi sta sul cazzo sia lui che biden che se potessi li prenderei a mazzate sulle gengive entrambi, postandomi un video in russo (va bè poteva evitarselo) e un articolo di contro propaganda russa (in inglese sto qua) che dice che è una cosa che si è inventato putin. Quindi stamane ho risposto per le rime, ribadendo le cose che gli ho detto altre volte, quando uno è de coccio non ci puoi fare niente, ponendogli anche alcuni quesiti tipo :"Perché quando io parlo del passato tu dici che è passato, mentre quando lo fai tu è una cosa che si deve tenere a mente?" Nel senso che lui può e io no? Va bè, solite cose che si devono affrontare in momenti così tumultuosi dove chi è dentro la caverna crede che quello che vede e gli dicono sia vero e inconfutabile. La verità è che c'è paura da queste parti, paura che nonostante i rinforzi NATO (USA e UK) al confine russo, questi invadano lo stesso, ma per quanto stronzo putin non è scemo, invadere un paese dell'alleanza atlantica significherebbe tirarsi dietro tutti gli alleati e fino a quando si tratta di uno contro uno penso che lo possa gestire, ma una ventina contro uno armati fino ai denti non so quanto gli convenga. Poi mettiamo anche che lo faccia e invece di entrare qua in Estonia sfondi in Polonia, visto che sono stati così simpatici ultimamente, con l'appoggio della Bielorussia che sappiamo che è di parte, scoppierebbe il putiferio, una terza guerra mondiale ufficiale, ma questo non penso (spero proprio) non sia il piano di vladimiro, anche perché così taglierebbe i ponti completamente con l'Europa.
Aspetto comunque una risposta dal coglione, ho già pronta l'arma affilata bene, un video che ho visto stamattina dell'altro ieri di piazza pulita che fa la cronaca della controffensiva ucraina in russia, dove un militare dice chiaramente che è di destra e che non c'è niente di male, tranne il fatto che le armi che gli diamo sono per difesa e non per attaccare, va bè ma ci sta è una guerra e di solito si contrattacca, il servizio poi fa vedere il reparto ginecologico di un ospedale con le varie problematiche del momento, quindi un servizio bipartisan e non propagandistico, lo posto va e vado che ho da fare.
1 note · View note
alephsblog · 2 months
Text
Io penso, Azzariti, che un’iniziativa come l’avanzata imprevista dell’esercito ucraino nella provincia russa di Kursk possa essere variamente valutata col criterio dell’utilità e dei rischi. Un paese che si difende e che è largamente (illegalmente) occupato non ha altro principio cui render conto se non il calcolo, l’azzardo perfino, della riduzione della capacità offensiva del nemico. Il controllo – mutevole nel tempo – dell’ambito entro cui gli ucraini erano autorizzati a difendersi dai loro alleati, dalla Nato e dai singoli stati, aveva e ha ancora quasi solo questo criterio pratico, “realistico”, e non di rado odioso e vile. “Quasi” solo, perché azioni terroristiche contro bersagli civili non si giustificano nemmeno con le frasi fatte, à la guerre comme à la guerre, né in Ucraina né in Russia né in Israele né a Gaza. Il richiamo alla Carta dell’Onu e ai fondamenti del diritto internazionale (non, in questo caso, alla Costituzione italiana, come basta a mostrare la posizione del presidente della Repubblica), smetterà di essere vano quando, se mai avverrà, si giudicherà di ragioni e torti, e di vincitori e vinti. Fino ad allora, la mia simpatia più calorosa va alla Costituzione della Terra sostenuta da Immanuel Kant e Luigi Ferrajoli e tante e tanti, e la mia poverissima solidarietà pratica va a chi si batte per la libertà della terra in cui abita – e anche, quando all’ombra dell’ultimo sole mi succedesse di incontrarlo, con chi scappa dal luogo in cui ci si batte.
0 notes
lamilanomagazine · 4 months
Text
Napoli: il Questore emette 10 provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive
Tumblr media
Napoli: il Questore emette 10 provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive. Il Questore di Napoli ha adottato 5 provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (DASPO), istruiti e predisposti dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura. In particolare, un provvedimento, della durata di un anno, è stato emesso nei confronti di un 22enne di Sant'Irpino in quanto lo stesso, al termine di un incontro di calcio, disputatosi nello scorso mese di novembre presso lo stadio comunale di Volla "Paolo Borsellino", con il volto travisato, aveva tentato di raggiungere il settore dei tifosi locali brandendo aste di bandiera ed in quella circostanza era stato identificato. Un altro provvedimento, sempre di un anno, è stato irrogato nei confronti di un 21enne di Castellammare di Stabia, che, prima dell'incontro Juve Stabia-Turris, svoltosi lo scorso 26 febbraio presso lo stadio "Romeo Mentì" di Castellammare di Stabia, era stato denunciato per possesso di artifizi pirotecnici in occasioni di manifestazioni sportive. Ancora, un provvedimento della durata di 2 anni, è stato emesso nei confronti di un 55 napoletano che durante l'incontro di basket relativo al campionato Lega Nazionale LBA Ge. Vi. Napoli- Umana Reyer Venezia Basket disputatosi presso il palazzetto dello sport "Palabarbuto" di Napoli, era salito sulla ringhiera che delimita il campo degli spalti assumendo un atteggiamento intimidatorio nei confronti dei tifosi ospiti e, una volta raggiunto dagli steward, aveva opposto resistenza rovinando al suolo; solo grazie all'intervento degli agenti del Commissariato San Paolo era stato bloccato e denunciato per violenza o minaccia. Invece, due provvedimenti della durata di 5 anni riguardano un 28enne ed un 30enne, entrambi di Somma Vesuviana e già destinatari di provvedimenti Daspo che, in occasione dell'incontro di calcio F.C. Viribus Unitis 100-A.C. Ottaviano, svolto allo stadio "Felice Nappi" di Somma Vesuviana, avevano osto in essere una condotta violenta ed intimidatoria pregiudizievole per l'ordine e la sicurezza pubblica. In particolare, i due, a capo di un gruppo di tifosi della locale squadra di calcio, prima dell'inizio dell'incontro, avevano bloccato un gruppo di tifosi ospiti impedendo loro di accedere all'impianto sportivo mediante frasi minatorie; pertanto, solo l'intervento delle Forze dell'Ordine impiegate riusciva ad evitare che le opposte tifoserie entrassero in contatto. Altri 5 provvedimenti, della durata di 1, 2 e 4 anni, sono stati emessi nei confronti di altrettante persone di cui una denunciata per porto di armi od oggetti atti ad offendere, due condannate per detenzione illecita di sostanze stupefacenti, una condannata per estorsione aggravata in concorso e, l'ultima, condannata per rapina in concorso e lesioni personali.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
Kiev: uccisi 960 soldati russi nelle ultime 24 ore | Sanchez vede Scholz a Roma, focus sull'Ucraina
02 marzo 2024 00:46 TEMPO REALE La Russia testa con successo il missile nucleare intercontinentale Yars. Putin avverte l’Occidente: “Voi portate alla guerra nucleare, le nostre armi possono raggiungervi”. Gli Usa: “Frasi irresponsabili, Mosca è avvertita” 02 mar 12:50 Lavrov: nessuna proposta seria di pace alla Russia da Istanbul 2022 02 mar 10:11 Sanchez vede Scholz a Roma, focus…
View On WordPress
0 notes