#forse non è la felicità
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Ma in che senso Billie Joe Armstrong al concerto di Taylor Swift scusateeee
#il mio livello di shock è forse segno del fatto che ato invecchiando?#aaaah i bei tempi quando ero piccola e la mia più grande felicità era andare ai concerti dei green day#ora invece non sono altro che una vecchia fan indignata per Taylor Swift e schiava della sua decadenza ahimè
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“Nonoo” questa mattina sei venuto a mancare e dopo aver lottato per altri tre mesi, anche se in ospedale ti avevano dato pochi giorni, ininterrottamente non hai mai mollato quel filo sottile che divide la vita dalla morte; anche contro le tue volontà a testa alta col tuo carattere (in cui non mi rispecchiavo) sei riuscito a tenerti vivo, ahimè, purtroppo, la morte vince si tutto, non ha pietà.
Fin da piccolo il tuo sogno era di vedermi guidare, cosa che se pur col tempo ho saputo apprezzare non ho mai amato fare come te, prima che l’infarto ti colpisse definitivamente ti avevo fatto una promessa, di portarti a vedere un gran premio di formula uno, da noi tanto amata, questo seppur per evidenti problemi economici non mi avrebbe mai impedito di non farlo, però non avresti avuto le forze, anche se immagino che ti saresti commosso, anche se una persona come te era difficile vederla piangere.
Abbiamo avuto periodi in cui ci costruivamo mentalmente dei muri invisibili e proprio per la differenza del nostro carattere questo ci ha ferito entrambi, fuori sicuramente eravamo orgogliosi ma il problema poi è sempre dentro, quel peso che a lungo andare ti consuma fino a trasformalo in malattia.
Col senno di poi siamo bravi tutti, tu hai le tue responsabilità e io le mie, non esistono santi, nessuno di noi due ha vinto o perso, nonostante abbiamo sofferto, ci siamo riavvicinati pian piano, con più fiducia e lo abbiamo fatto raccontandoci la mia, la nostra infanzia, nostra perchè alla fine hai passato davvero tanti anni assieme a me quando ero piccolo, io non dimentico i tuoi errori nonno, ma nemmeno il bene che mi hai fatto, la tua immensa disponibilità per me e la mamma quando aveva bisogno di essere portata per lunghi anni su e giù in ospedale, sappi che queste cose rimarranno impresse nella mia testa, perché col tempo, forse crescendo, anche se ancora mi vedo, sai, un po’ bambino, quel Mattia che era il tuo idolo, che doveva essere il migliore di tutti, ma che in realtà voleva solo essere come tutti, e che quei tutti avessero il mio stesso cuore, quella bontà che col tempo è pian piano svanita.
Chi si dimentica di tutta quella gente che ci Incontrava in bici la mattina presto?
La tua felicità negli occhi, nel vedere come tutti si fermassero a guardarmi, a parlarmi e a sottolineare il fatto che il sorriso non mi mancasse mai.
Si andava a prendere il pane, ne volevo subito un pezzo, ci fermavamo a vedere tutti i cani della via con la speranza che rispondessero alle mie parole, e restavo lì convinto fino a quando sentivo abbaiare e tu mi davi conferma delle loro risposte.
Che periodi, cercavo sempre mia mamma, purtroppo per via del lavoro per me era come stesse via intere settimane ma in realtà così non era, però tu ben sapevi quanto io sia legato a mamma, e tranquillo ricorderò sempre quanto anche tu lo fossi, anche se spesso avevi qualcosa da ridere per via del tuo carattere ricorderò le tue ultime parole: “La mamma è la donna più intelligente che ho conosciuto, fin troppo buona e disponibile per tutti, voglio che lei lo sappia”.
Potrei scrivere un libro, non un poema su ciò che abbiamo vissuto insieme, sei stato la mia infanzia, il mio periodo preferito, lo rivivrei mille volte, nonostante il tuo modo di essere, ma chi sono io per giudicare? Certo, quello che penso lo dico, come hai sempre fatto tu, ma allo stesso tempo non mi nasconderò mai come non giudicherò mai!
Ora stai vicino alla nonna, e assieme fatemi il regalo più grande, che non sono i soldi, non sono una vita di successi, ma la speranza di vedere vostra figlia, mia mamma, stare un po’ meglio.
Solo questo.
Il pensiero rimbomberà sempre nella mia testa, fra cose belle e cose brutte, ma per vivere di questi tempi, bisogna affidarsi solo all’amore, lo sai nonno no?
Quella piccola parte di odio che io ho sempre avuto verso la mia generazione, e tu, verso chi ben sapevi, era molto simile, però se fossi qui so che con un sorriso, e magari una lacrima, diresti: “Qua te ghe rason”.
Ciao caro nonno, ti voglio bene❤️
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Discorso all’umanità
Mi dispiace, ma io non voglio fare l’Imperatore, non è il mio mestiere, non voglio governare ne conquistare nessuno, vorrei aiutare tutti se possibile, ebrei, ariani, uomini neri e bianchi, tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti, la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi, la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d’oca fra le cose più abbiette, abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformato in cinici, l’avidità ci ha resi duri e cattivi, pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza, senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto. L’aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell'uomo, reclama la fratellanza universale, l’unione dell’umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente. A coloro che mi odono, io dico, non disperate! L’avidità che ci comanda è solamente un male passeggero, l’amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano. L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo e qualsiasi mezzo usino la libertà non può essere soppressa.
Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie. Non vi consegnate a questa gente senza un’anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie, siete uomini!
Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore, voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l’amore altrui. Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate nel Vangelo di S. Luca è scritto – “Il Regno di Dio è nel cuore dell’uomo” – non di un solo uomo o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini. Voi ,voi il popolo avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità, voi il popolo avete la forza di fare che la vita sia bella e libera, di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi in nome della democrazia usiamo questa forza, uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia a tutti gli uomini lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza. Promettendovi queste cose dei bruti sono andati al potere, mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno! I dittatori forse sono liberi perché rendono schiavi il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse, combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere, eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati, nel nome della democrazia siate tutti uniti!
Hannah puoi sentirmi? Dovunque tu sia abbi fiducia. Guarda in alto Hannah le nuvole si diradano, comincia a splendere il sole. Prima o poi usciremo dall'oscurità verso la luce e vivremo in un mondo nuovo, un mondo più buono in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio, della loro brutalità. Guarda in alto Hannah l’animo umano troverà le sue ali e finalmente comincerà a volare, a volare sull'arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro. Il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi. Guarda in alto Hannah, lassù.
Charlie Chaplin - Discorso all’umanità
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Credo di aver trovato cosa occorra per essere felici: una vita tranquilla, appartata, in campagna. Con la possibilità di essere utile alle persone che si lasciano aiutare, e che non sono abituate a ricevere. E un lavoro che si spera possa essere di una qualche utilità; e poi riposo, natura, libri, musica, amore per il prossimo. Questa è la mia idea di felicità. E poi, al di sopra di tutto, tu per compagna, e dei figli forse.
Cosa può desiderare di più il cuore di un uomo?
Lev Tolstoj
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La ciclicità con cui ricado nell'abbisso mi inquieta.
Momenti in cui quel piccolo raggio di luce che si era fatto spazio nel mio cuore scompare.
Sono spenta e sola e non mi sembra un caso, ma una strana scelta.
Allontano la felicità perché è così che ho imparato.
Non me la merito.
Non mi merito.
Forse non è ancora tempo per la libertà.
#scrivocomeposso#parole#frasi#pensieri#riflessioni#frasi tumblr#scrivere#scrittura#frasi vita#scritture brevi#abisso#solitudine#libertà#paura di tutto#25 novembre 2023
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Tu ce l'hai qualcuno che si assicura che tu sia felice nelle piccole cose,tipo osservando i tuoi occhi come nessuno vuol fare mai, tipo chiedendoti sul serio com'è che stai, tipo ascoltando i tuoi silenzi come canzoni lente, come se potessero parlare soprattutto in mezzo alla gente?
Perché la verità è che possono, possono eccome.
Ce l'hai qualcuno che quando fai tardi ti aspetta senza incazzarsi, almeno non troppo, e che non odia i tuoi difetti perché sa che senza non saresti tu, perché sei più bella quando ti arrabbi per niente, quando vai nel panico, perché ogni cosa per te è importante quando vuoi avere ragione, se no scassi tutto, se no rompi le scatole per ore?
Ce l'hai qualcuno che quando pensa, pensa pure per te?
Intendo dire qualcuno che non pensa solo al suo bene, ma anche al tuo, come se la tua felicità e la sua corrispondessero - che forse è proprio questo volersi bene: farsi bene a vicenda laddove "farsi bene" vuol dire soprattutto restare insieme.
Tu ce l'hai qualcuno che nelle occasioni peggiori, nei giorni più tristi, è stato per te un faro, perché senza non vedevi niente, era tutto buio?
Ce l'hai qualcuno che, se lo chiami, viene a salvarti, basta che fai il numero?
E faresti bene a scrivertelo sulla mano perché qua non ti salva mai nessuno.
Ce l'hai qualcuno a cui riesci a credere senza doverti sforzarequando ti dice che ti vuole bene, perché lui c'è quando tutto va male, perché ti insegna come volare quando vorresti sparire, perché crede in te nonostante per te tu non sia abbastanza, perché, anche se poi resta senza, ti dà la sua felpa quando l'hai scordata a casa e il suo sorriso se l'hai dimenticato sulla porta proprio prima di uscire?
Tu ce l'hai qualcuno che il bene che ti vuole te lo fa sentire addosso, te lo dimostra?
Che ti guarda negli occhi come se tu fossi una cosa bella, troppo bella, introvabile, e non una cosa qualunque?
Ce l'hai qualcuno così?
Perché ti assicuro che è l'unica cosa che conta, e poi
l'unica che ti salva.
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Ho bisogno di cambiare. Forse questa è l'unica cosa che so al momento. E' tornato il buio, è tornato prepotentemente, come non mai e non so come affrontarlo. Sinceramente non so cosa sia andato storto nella mia vita, in quale momento o in quali momenti mi sono perso. Non è la prima volta che mi accade, ho avuto i miei periodi no ma non sono mai stati così visibili, esposti al mondo. C'è un mondo di rabbia dentro me che ho sempre saputo gestire ma ultimamente no, basta veramente un cazzo e come una bomba sono pronto ad esplodere. Questo mi fa tremendamente paura, anche perché non importa chi ci sia dall'altro lato e si ritroverà a beccarsi tutto il mio odio. Odio, odio per cosa? Questo ancora devo capirlo. Nella mia vita ho sofferto si, come tutti e meno di molti ma questo non può e non dovrebbe giustificare nulla. Sono bloccato, non riesco a vivere, e quando poi lo faccio e torno alla normalità è sempre peggio, ogni volta fa un po' più male. Forse la parte peggiore è vivere quegli attimi di felicità che mi mancano perché sono un ingordo, ho bisogno di sentirmi pieno, a volte anche un po' apprezzato ma allo stesso tempo non sono capace di gestirlo. Ho imparato che non sono mai contento di nulla, non mi basta mai e quindi come si fa? Come posso sopraffare questo mio modo di essere? Sono sempre in conflitto con me stesso, come se ci fossero due personalità che a volte convivono nello stesso momento e questo crea un conflitto enorme, vado in tilt. Spesso penso che l'unica soluzione sia quella di isolarmi, di mandare tutti via, le persone sono sempre state bene senza di me, possono continuare a farlo per il resto della loro vita. Ma della mia che ne sarà, deve davvero finire così? Deve essere davvero "un solo attimo di beatitudine può forse colmare una vita intera?". Non sono pronto a questo, non sono pronto a vivere un futuro misero fatto di solitudine, ne ho già vissuta tanta, ad un certo punto deve arrivare il mio momento no? Forse il mio momento è già arrivato e l'ho perso? Ed ora che si fa? Come supero tutta la tristezza che sento in ogni centimetro della mia pelle? Tutta questa tristezza che a volte non ha fatto parte della mia vita per alcuni attimi. Ci si abitua mai a stare male? Dobbiamo davvero vivere una vita di merda quando potremmo essere felici? Non lo so, ho perso il libretto delle istruzioni di questa vita. Ho perso tanto e sto continuando a perdere, sto continuando a perdermi. Aspetto un po' di luce in questa oscurità, una mano che forse mi tiri su anche se so che dipende tutto da me. Da me, appunto, questo è il problema più grande. Ho sempre provato a fare tutto da solo nella mia vita e questo è il risultato, un "uomo" a pezzi che distrugge tutto ciò che tocca. In fondo volevo solo una vita, una famiglia, una casa e dei figli, ed invece eccomi qui, io e i miei demoni a pensare su come farla finita. Ho bisogno di cambiare, ma per cambiare devo cambiare me, non so se ci riuscirò.
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Ricordo ancora il momento in cui ho implorato l’amore. Ho perso i miei colori. Mi sono accontentato del “forse”, del “vedrò se posso” e del “sono stanca”. Ho sopportato il dolore di ogni no, e nel tempo ho iniziato a credere che forse, solo forse, è quello che merito. Ci è voluto un po’ di tempo, ma quando finalmente mi sono reso conto che mi sto lentamente trasformando in questa anima spezzata che ho sempre temuto di essere, ho fatto del mio meglio per alzarmi e andarmene. Passo dopo passo, ho trascinato i piedi, ed è stato allora che ho imparato che una delle cose più difficili da fare nella vita è allontanarsi dalle cose che hai sempre desiderato. Ma l’ho fatto. L’ho fatto perché ogni giorno sembrava che stesse piovendo e volevo vedere di nuovo il sole. L’ho fatto per i giorni in cui ridevo così tanto che mi faceva male lo stomaco. L’ho fatto perché volevo credere che nonostante la persona incasinata che sono, nonostante tutte le cicatrici e i buchi nel petto, merito un’altra possibilità di felicità. So che ci è voluto un po’, ma non potrei essere più orgoglioso.
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questo desiderio di incontrare non è forse quello che più cerco? che ho sempre cercato in questi anni, che ho sempre voluto. una sensazione di essere nel posto giusto senza di; quel tanto che basta ad esperire la felicità con un'ombra di desiderio insoddisfatto, una parte della mentre altrove, sognante. lo faccio così spesso che non ne ne rendo nemmeno conto: che malinconia bellissima, che bello aspettare, in fondo. del passato mi mancano sempre più di tutto le attese, le piccole disperazioni. non era bello alla fine essere insonni ascoltando tu non mi basti mai, quattro anni fa in vacanza con i miei? se ci penso mi viene il mal di pancia dalla nostalgia. non era forse meraviglioso alla fine correre e immaginare di camminare per quelle strade insieme, o di andare a Tempelhof a sdraiarci nell'esatto centro dell'aeroporto per guardare ciò che si vede del cielo la notte da lì...? e tutto questo, e ogni attimo che vivo da sola nel mondo in attesa di qualcosa che verrà o non verrà, ma che mi crogiolo nell'immaginare
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Sono qui dal 2015, quando Sky ha trasmesso Outlander in Italia . La mia conoscenza allora dei mass media era praticamente zero ma cercavo forsennatamente sul pc notizie della coppia di interpreti, le loro foto fuori dal set . A parte tutte quelle che vengono riproposte periodicamente per ricordarci come era il loro rapporto già dall’inizio , ne ho una incollata nella mente: una foto ,leggermente sfocata, molto probabilmente una spiaggia o comunque una foto all’aperto ,estiva, dove C con un vestitino tipo prendisole, sta davanti ad un buffet e S , dietro di lei, appoggiato a lei , che la tiene abbracciata con la testa sulla sua spalla. Credere a tutte le pagliacciate che sono venute dopo mi è difficile. Ho visto altre foto di lei seduta sulle ginocchia di qualcun’altro oltre Donal, forse ad una festa, un signore di mezza età o poco più . Ero rimasta sorpresa perché non mi sembrava che quella foto coincidesse con l’idea che mi ero fatta di lei .Ma poi ci sono state mostrate altre foto e credo di aver capito che ama il contatto fisico per dimostrare una sua sicurezza e una confidenza amichevole .Ora , come tutti noi, sono cambiati. Non sono i loro corpi ,è l’espressione del loro sguardo, la limpidezza del loro sguardo che era così pieno di aspettative , di speranza e felicità. Sono cresciuti, si amano ma sono guardinghi come cervi nella foresta che sentono rumori sospetti . E di rumori ce ne sono tanti ma io spero che ci siano luoghi dove possano correre liberamente.
Dear Italian Anon,
Non puoi immaginare il piacere immenso che ho provato oggi nel trovare il tuo lungo messaggio durante il camino in taxi dall'aeroporto Venizelos all'ambasciata. E mi scuserai se ti rispondo in inglese, per cortesia verso i nostri amici shipper.
Ma prima di tutto, andiamo con la traduzione del tuo interessantissimo commento:
'I've been around since 2015, when Sky broadcast Outlander in Italy. At that time, my knowledge of media was next to zero, but I was frantically looking on my computer for news about this couple and for BTS pictures. Spare all those that are periodically reposted here to remind us how was their relationship since the very beginning, there is one that is practically glued to my brain. It is a slightly blurry pic, probably taken on a beach, or at any rate a summer, open air photo, where you can see C in a sort of sundress in front of a buffet and S, behind her, leaning on her, holding her in his arms with her head on his shoulder. So it's difficult for me to believe all the nonsense that followed. And I have also seen other pictures of her, sitting on someone's lap (not Donal), maybe at a party or something, a middle-aged gentleman, I think. That particular picture surprised me, because it did not fit with my idea of her. But then more pictures like this one surfaced, and I finally understood that she is very much into touching, because it makes her feel safe and because that is her way to show her friendly trust in someone. Nowadays, like all of us, they have changed. It's not really about their appearance, but rather their gaze, the clarity of their gaze which was so full of expectations, hope and happiness. They matured, they do love each other, but they are now like those deer in the forest, always aware of suspicious noises. And yes, there's so many suspicious noises around them, but I do hope there are places where they can run free.'
I have never seen or heard of that summer dress picture, Anon, and if you happen to have it in your archives or something, per cortesia, send it to me in DM or by Anon link, if you can or if you want. I shall only post it if you don't mind and I think it could make many people sigh, in a good way. As for any lap pic, I only know the (infamous) one with McIdiot, but again - maybe you do happen to have more tea? I'd love to see it, and now my insane curiosity is piqued for good.
I loved your deer metaphor. It instantly made me think of this:
And I know there are places where they do run free. I know it for a fact, even, no matter how hard some very sad people would like to push some very sad (and ridiculous) stories, that happen to fit other sad (but powerful) people's agenda. And this knowledge is everything I need. And, exactly like you, I only wish the best in the world for These Two - they deserve it.
E ora ti lascio con il mio saluto preferito: Pace e Bene! Sei sempre la benvenuta qui!
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Sono quel tipo di ragazza che, trovandosi davanti a uno scaffale pieno di libri, non può fare a meno di perdersi tra le pagine: da lontano mi chiama la poesia, la bellezza, il fascino delle cose d’altri tempi. Amante di film e serie tv, vivo costantemente con la musica nelle orecchie così da potermi isolare più facilmente dall'inquinamento, dal rumore del mondo. La mia passione più grande è la fotografia: mi piace catturare gli attimi perché la vita è così fatua. Eterna sognatrice sentimentalista che, nonostante le continue delusioni, non riesce a smettere di farsi aspettative sulla vita e sulle persone. Perché sotto questa scorza c'è sempre stata un'anima tormentata, malinconica, triste ed incompresa che ha sofferto tanto e non ha ancora mai vissuto veramente e che spera, un giorno, di trovare la sua dimensione e un po' di vaga felicità.
Sono quel tipo di persona che si preoccupa sempre per gli altri ancora prima che per me stessa. Faccio tante piccole cose positive che non vengono notate e valorizzate, sono sempre disponibile per tutti ma nessuno si accorge se sono triste o si chiede se sono arrabbiata per qualcosa. È più facile giudicare e criticare che cercare di comprendere. Sono, in pratica, quel tipo di persona che continua a stupirsi del comportamento delle persone, come se le delusioni non le avessero ancora insegnato abbastanza… e forse è proprio questo il mio più grande difetto, o la mia più grande forza: credere ancora che il mondo possa essere gentile, che le persone possano andare oltre le apparenze, che prima o poi qualcuno si fermerà a chiedermi come sto veramente. E, mentre aspetto, continuo a dare, nonostante tutto, anche se spesso mi sento invisibile. Ma questa è la mia indole.
#amore#riflessioni#scrivere#frasi#frasi belle#dolore#amarsi#persone#pensieri#pensiero#indole#insegnare
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Le parole che uno dovrebbe dire.
Me la sono appuntata come una medaglia questa frase, ma non per vanto, ma come sigillo che quello che provo mi sta guidando sulla strada giusta, non senza pericoli, non senza rischi, ma di sicuro piena di futuri ricordi per i quali vale la pena vivere.
Me ne sono accorto dalla naturalezza con cui racconto quello che mi sta accadendo, con una punta di vanità, lo ammetto, perché non si è mai visto nessuno non essere orgoglioso della propria felicità. Il mio momento felice? Quando ci vediamo, i primi minuti, mi fai quello sguardo smorfioso, ti nascondi, perché ormai è diventato il nostro gioco, il nostro linguaggio, lo fai solo con me, è come se sapessi già che adoro essere speciale per qualcuno, allora scappi via, con una espressione piena di malizia, adori che poi ti vengo vicino per sussurrarti di stringerci la mano, da lì è tutta curve e discese, e io non dico più nulla, mi nutro del tuo sguardo e dei tuoi silenzi, parliamo due lingue diverse e nessuna delle due ci è utile per sentirci davvero.
Penso di poter dire che in tutta la mia vita ho amato tanto e ricevuto forse altrettanto, ma tu sei diventata la scala per tutto, come quel caos che poi, tramite una forza potentissima, diventa un ordine perfetto, è come se vedessi tutto in modo diverso, non è una questione di più o meno, ma è come se ci fosse una nuova dimensione, una linea completamente nuova, uno spazio solo tuo.
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Vi maledico a vivere questa vita, a trovare una passione che vi incendi l'anima, così forte da non lasciarvi dormire, così viva da farvi svegliare ogni mattina.
Vi maledico a incontrare qualcuno, un giorno per caso, che vi voglia accanto nei giorni più belli ma anche in quelli più brutti.
Vi maledico a conoscere la gioia di un momento con gli amici, quelli che vi fanno sentire amati per ciò che siete, non per ciò che date.
Vi maledico a sentire il peso della felicità, quella che arriva senza preavviso, che ti scombussola e ti lascia senza parole.
Ma forse la maledizione più grande che voglio darvi è questa: vivete con amore, vivete con coraggio, vivete con speranza, anche quando la luce sembra lontana. -Memento
#frasi pensieri#frasi tumblr#frasi mie#frasi#tumblr italia#pensieri#pensieri notturni#frasi amore#maledizione#gioia
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Bisogna imparare a convivere
anche con le cose
che non si superano.
Perché è inutile stare ad ascoltare
i bei discorsi sul tempo che guarisce
le ferite, sulle cose belle che verranno,
sulla vita che ti sorprende
quando meno te lo aspetti.
Ci sono segni che non si cancellano,
lividi che non passano,
vuoti che non si possono riempire.
Cose rotte che resteranno rotte
per sempre, non c'è nulla da fare.
E nemmeno da dire.
Bisogna solo far propria l'idea
che niente sarà come prima,
mai più.
Che la vita che verrà è nuova,
anche se non come l'avevamo
immaginata.
Forse ci saranno diverse felicità,
nuove occasioni, nuovi spunti.
Ma non c'è alcuna cosa al mondo
che possa farci tornare
chi eravamo prima
che accadesse quello che
non possiamo più cambiare
e che ci ha cambiati per sempre.
È l'unica certezza.
Per sempre.
Bisogna imparare a convivere
con tutto quello che non avevamo
nemmeno mai immaginato,
nascendo di nuovo, in un modo
innaturale, perché ce lo impone
il turbinio dell'esistenza,
la forza che nemmeno
sapevamo di avere.
Spezzati, ma vivi…
Laura Messina
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SENTITE DI DOVERMI QUALCOSA E VOLETE SDEBITARVI?
Esiste un posto tra Milano e Brescia
un posto mal distinguibile se non si fa uno zoom decente con Google Maps
no... forse un po' di più
ecco così va meglio.
Si tratta di un piccolo paese che dal 2004 si fregia del titolo di città ed è SONCINO, un comune italiano di 7.486 abitanti della provincia di Cremona, in Lombardia.
Soncino, oltre che conosciuta per aver condiviso la sua rocca con quella del Castello di Torrechiara per alcune scene del film fantasy Ladyhawke, è famigerata per un prodotto che è il motivo di questo post e che andrò subito a illustrarvi
LE RADICI DI SONCINO
che sono una roba assolutamente disgustosa e immangiabile per la loro amarezza, peraltro simile a molte altre radici consumate masochisticamente in parecchie regioni italiane
SENONCHÉ
un giorno a casa di @surfer-osa abbiamo mangiato una conserva in agrodolce di tali radici sfilettate à la julienne e aromatizzate all'anice, acquistata in qualche sagra e ora la missione di vita della nostra famiglia è averle per il pranzo di Natale.
Consequenzialmente, la mia missione di vita è diventata la vostra e quindi dovete assolutamente procurarmi uno o più vasetti di tale conserva affinché io sia felice e spargere nel mondo tale felicità.
Hint: era una produzione locale di cui non ricordiamo nulla e quindi introvabile sull'internet... tranne che per persone esperte e motivate come voi.
Grazie dell'eventuale gentile reblog e dei numerosi invii multipli a DOTT. KON-IGI MURASAKI c/o TABACCHERIA ROSATI DI ROSATI MARIA Via Di Case Trombi, 5 CAP 43037, Lesignano de' Bagni, Parma.
<3
P.S. Se non trovate le Radici di Soncino e mi volete spedire altri prodotti tipici delle vostre terre mica ci sputo sopra, ecco.
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Non la leggerà nessuno...è troppo lunga
Noi siamo nel nostro corpo e anche fuori. Non c’è nessuno che raccoglie il sudore con cui abbiamo aperto la portiera di una macchina in un pomeriggio estivo, non c’è nessuno che conserva lo sguardo con cui abbiamo guardato un cane in un’alba invernale. La nostra vita non ha un dio che la segue e neppure un dio che la precede. Si svolge in disordine, nel disordine delle altre creature. Da qualche parte c’è un albero che potrebbe rimproverarci di avergli staccato una foglia in un momento di distrazione. Non ricordiamo il nome di un vecchio che davanti a una fontana riempiva una bottiglia d’acqua. Non c’è un deposito per queste scene.
Ora ho il cuore come un pulcino e la punta si solleva, si apre, come se potessi nutrirlo di qualcosa. Posso solo scrivere, caro mio cuore, non posso darti altro a quest’ora. Sono le due di notte, non posso chiamare nessuno. Qui non ho neppure la connessione, non posso connettermi con qualche nottambulo in rete. Domani mattina, se vuoi, possiamo andare in un paese. Facciamo quello che abbiamo fatto sempre. Io guardo e tu se vuoi mi fai paura, mi fai credere che ti stai spaccando, lo hai fatto tante volte. La morte passa per il cuore. O forse sei tu caro mio cuore a passare per la morte e io ti seguo mentre fingo di fare la mia vita, io sto con te, cerco di proteggerti perché sei tu che mi fai camminare, sei tu che ti gonfi nell’amarezza e ti fai timido nella gioia. Ora io potrei dormire, lasciarti solo in questa stanza. Non so cosa fai di notte quando non ci sono, quando mi giro nel letto per finire un sogno. Io e te insieme non abbiamo risolto niente, non ci siamo dati nessuna felicità, l’abbiamo sempre evitata. Io e te quando stiamo con gli altri siamo a disagio, perché parliamo tra di noi e non con loro. Ora tu sei diventato una ripida salita e vorresti che io salissi fino in cima. A volte ti fai lago con un mulinello in mezzo. E mi ricordo di quando stavi appoggiato al centro di una ragnatela. In macchina, quando prendevo un fosso, temevo che potessi cadere, come se nel corpo ci fosse il vuoto, come se avessi solo te caro mio cuore nel mio corpo. Per farti spazio me ne sono uscito pure io dal mio corpo, non so quando è accaduto. E non ho lasciato entrare niente, è un cinema senza sedie il mio corpo, una chiesa senza banchi. Sei di nuovo deluso questa sera, lo so, tu ti fai sempre deludere. La realtà non è il tuo posto, non so se il tuo disagio dipende da come marcia il mondo, penso che sia per altro, e non lo sappiamo né tu né io cosa sia.
Ora mi fai male o sono io che ti faccio male. Io so che non sei un muscolo ma una bestia. Chi vede in me una bestia è perché sta vedendo te. Io quando scrivo cerco di farti vedere, mi piace esporti ma non ci riesco. Come si fa a dire quello che sento adesso sulla tua punta, un misto di amaro e debolezza, una crepa e un coltello, tu sei una voragine con me dentro. Ma ogni cuore ha un peso, ogni cuore si strofina a un muro, ogni cuore ha un buio alle sue spalle che nessuno illuminerà mai. I cuori sono come i paesi, non ce ne sono due uguali. Comunque dovremmo farcela ad arrivare fino a domani e può darsi anche che ci sia il sole. Lo so che il sole ti piace e ti fa stare tranquillo. Non saremo felici, stanne certo, ci sarà sempre qualcuno che proverà a incentivare la nostra pena, a sminuire la gioia appena accenna a prendere corpo. Non sono paranoico, credimi, è che forse io e te non stiamo bene insieme, sappiamo solo spiarci, siamo troppo gelosi uno dell’altro. Ora non so più che dirti, che dire. Non ti so dare una soluzione, un luogo, una vita che ci possa esaudire. Posso darti la mia impazienza come tu mi dai la tua. So che fino a quando moriremo sarà sempre così, non avremo pace. E va bene, lo abbiamo detto, lo abbiamo ripetuto, chi voleva saperlo lo ha saputo...
Franco Arminio (Lettera al mio cuore)
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