Tumgik
#foglio vuoto
sara-saragej · 11 months
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LA VOCE DELL'IMMENSO
Alla radice del cuore là dove vibra l'anima, una melodia risuona le sue note di silenzio.
Non puoi imprimerla su foglio immacolato, né affiorarla sulle labbra, perché solo riempie il vuoto e rapida scorre verso il suo mare.
Non vi è modo di fissarla nella brezza del respiro poiché timida si disperde nei labirinti della mente.
Resta fissa nella sua casa al riparo da orecchi indiscreti, dolce e quieta nel profondo vibra sul pentagramma le sue note di Luce e di ombre.
È una musica che si diffonde dove Amore impera,bolezzante come viola in boccio e timida come pura fanciulla.
Parole umane non la tengono.... Non vi è paragone alla Voce dell' Immenso.
- F. Emiliana -
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THE VOICE OF THE IMMENSE
At the root of the heart where the soul vibrates, a melody resonates its notes of silence.
You can't print it on immaculate paper, nor put it on your lips, because it only fills the voidband quickly flows towards her sea.
There is no way to fix it in the breeze of breathing since she is shy she disperses in the labyrinths of the mind.
She remains fixed in her home away from prying ears, sweet and quiet deep inside vibrates on the pentagram her notes of Light and shadows.
It's music that spreads where Love reigns, fragrant like a budding violet and shy like a pure girl.
Human words don't hold it....There is no comparison to the Voice of the Immense.
- F. Emiliana -
Buona Serata
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ma-pi-ma · 3 months
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Perché all'improvviso ogni cosa tace?
e soltanto il silenzio arriva al cuore?
Le cose hanno perso le parole?
O io non so penetrare il mistero?
Il vuoto, con risate silenziose,
si burla dei miei dubbi e dei miei versi.
La realtà - mi dice - è un foglio bianco.
a cui dà un senso il tuo desiderio.
Jesús Munárriz, da Questi tuoi occhi, 1981
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poesiablog60 · 6 months
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È come quando stai cercando qualcosa che non riesci a trovare
Lo sai che non c'è ma continui a cercare
Spolveri foto per aggrapparti ai sorrisi
Cerchi dentro i ricordi
e provi a contare i rimpianti
Spalanchi tutti i cassetti
ma non riesci a colmare
quel senso di vuoto
a scrollarti di dosso
quell'eterna mancanza
Allora scrivi
appoggi il tuo cuore
in foglio e lo fai lacrimare
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mafaldainside · 2 months
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Mio figlio ha il foglio rosa. Inizia le guide a settembre, ma vuole iniziare a fare pratica.
Parcheggio vuoto centro commerciale: "Dai guida tu, fai dei giri, cambia marcia, parcheggia. "
"Piano, vai piano ok scala, gira... La pianta ciccio, occhio alla pianta" " Sisilhovista" " Ciccio LA PIANTA" " L'ho vista" "LAPIANTAAA". Non riesco in tempo a tirare su il finestrino che tutte le fronde entrano in macchina".
"Ciccio ma cosa non capivi in "la pianta"", "pensavo ti riferissi al cornicione che delimitava il tronco. "
Ok scendi.
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allecram-me · 4 months
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Sono triste. Il personaggio di un libro. È esattamente quello che non scrivo perché non posso dargli un finale. Se metto insieme i pezzi, è un ritratto di grande forza, tipo quella di un rampicante aggrappato ad un tronco: il mio però è la compassione. Non li tengo insieme, i pezzi, proprio per questo. Non ho il coraggio di confondermi tra gli altri, curiosa e meno stanca di voi, molto più ubriaca di voi. Voi per come vi racconto: è quello che siete, tutto quello che posso averne. Allora le scene restano isolate, non c’è fabula, ma la teoria bugiarda di un intreccio approssimato, presunto, più di tutto presuntuoso. Ed io lì che risplendo: soccorro la bambina francese coi cuori stampati sotto agli occhi, e lei ride così tanto da far traboccare il bicchiere d’acqua salvifico cui l’avevano appesa, così torna da me ed è salva. Sostengo il mio nuovo top incredibilmente troppo scollato, e la maglia a rete, con il bambino quarantaduenne che ci finisce intrappolato, assieme al suo balbettio dolce e riparatorio, il demone della sua saccenza e quello, compiacente, della sua paura di deludermi. Con tutte quelle armi affilate, tutte quelle aspettative insostenibili, col mio corpo imperfetto e la mia oltraggiosa perfezione, il sorriso accogliente e una saggezza glaciale: tutto puntato contro, c’è una freccia già incoccata. Sono davvero di carta. Hanno tutti ragione ed io ho sempre troppo sonno, non mi spengo mai, ma mi leggono senza che io abbia ancora un destino. Mi scrivo, mi leggete, ma le pagine bruciano un attimo dopo, a vuoto. È uno spettacolo a vantaggio di nessuno, ma io resto qui e triste, rifiuto, poi accetto, mi ammorbidisco, vi rendo orgogliosi, attiro lo sputo. Non butto però il foglio, né le ceneri, né le scene scartate che non vedranno mai l’adattamento cinematografico. Il mio demone della speranza vince ancora dieci a zero questa battaglia, ma non c’é da preoccuparsi: seduta qui, lo aspetto io, attendo la sua risposta sul destino. Così, nel frattempo, sono triste, ma anche brucio. Ho tantissimo sonno, e non mi spengo. A quanto sembra, mi potete accendere a comando.
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lostaff · 1 year
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Ch-ch-changes
🌟 Novità
A seguito di una richiesta qui, abbiamo aggiunto il campo avatar standard negli oggetti blog negli elementi trail NPF. Questo è utile per le persone che desiderano utilizzare NPF JSON nei temi del proprio blog.
Alcune persone ora fanno parte di un esperimento che rimuove le emoji dalle etichette delle schede del dashboard.
Sul Web, i segni di spunta arcobaleno sono ora visibili nelle pagine del blog nell'intestazione in alto, non solo all'interno dei post stessi.
Sul web, ora mostriamo "0 note" quando non ci sono note su un post, invece di nascondere il conteggio delle note cliccabili.
Non utilizziamo più at.tumblr.com per creare collegamenti brevi ai post quando si utilizza l'opzione di condivisione "Copia collegamento".
Quando si accede a un URL di un post specifico in un browser su un telefono, ora nascondiamo l'intestazione completa del blog in alto e mostriamo prima solo il post.
🛠 Risolto
Quando tocchi per aprire un'immagine mentre usi Tumblr in un browser su un telefono, non vedrai più una breve evidenziazione blu sull'immagine nel post.
Abbiamo aggiunto il pulsante di chiusura mancante nella visualizzazione lightbox quando si utilizza Tumblr in un browser su un telefono.
Il nuovo editor di post sul Web contava i tag HTML durante il calcolo della dimensione di una citazione. Abbiamo risolto il problema, quindi la dimensione del carattere della citazione ora riflette in modo più accurato la quantità di caratteri nella tua citazione.
Durante l'utilizzo di Tumblr in un browser su un telefono, toccando "Condividi" nel pop-up della celebrazione dopo aver pubblicato un post, il foglio di condivisione veniva visualizzato sotto il pop-up, rendendo impossibile l'interazione. Abbiamo risolto il problema.
Sul web, la modifica di un post mentre si scorre la dashboard non ricarica più la dashboard al momento del salvataggio.
Nel modulo di supporto, il pulsante "Avanti" alla fine non sarà selezionabile fino a quando l'input reCAPTCHA non sarà compilato correttamente.
Risolto un problema nella ricerca che non causava la restituzione di risultati di ricerca quando il carattere numerico "0" era nella query di ricerca.
Risolto un problema sul web in cui facendo clic sullo spazio vuoto sul lato destro della pagina si sganciava il supporto ancorato alla barra laterale.
Risolto un problema correlato sul web in cui l'ancoraggio dei media alla barra laterale durante la navigazione in un blog specifico copriva la barra di scorrimento del blog.
Risolto un bug sul web che poteva far scomparire l'impostazione di visualizzazione del segno di spunta quando disabilitata.
Quando si passa a una specifica scheda della dashboard sul web, quella scheda sarà ora centrata nella barra delle schede, invece di essere potenzialmente nascosta nell'elenco scorrevole delle schede.
Risolto il problema per cui i segni di spunta di tutti tornavano blu invece che arcobaleno.
Abbiamo risolto un problema che faceva nascondere tutte le nuove risposte ai post. Ora sono visibili.
🚧 In corso
Abbiamo risolto il problema di scorrimento nell'app Tumblr per iOS che poteva causare il passaggio del feed seguente al gruppo di post successivo una volta caricato durante lo scorrimento. L'aggiornamento dell'app è attualmente in fase di revisione e dovrebbe essere disponibile a breve.
Siamo a conoscenza di un problema nell'app per Android che impedisce il completamento del caricamento della scheda "Per te" della dashboard. L'uscita e il riavvio dell'app lo risolvono, ma stiamo lavorando a una soluzione migliore.
Siamo anche consapevoli del fatto che l'opzione per impostare chi può usar Blaze sul tuo post è visibile sull'app iOS, ma questa opzione in realtà non fa ancora nulla. Ci stiamo ancora lavorando, rimanete sintonizzati per maggiori informazioni!
🌱 In arrivo
Presto sarai in grado di trascinare e rilasciare per riorganizzare i tag nell'app per Android.
Stiamo lavorando per aggiungere controlli di ritaglio e rotazione all'editor di immagini nelle app mobili!
🍪 🐴
Hai riscontrato un problema? Invia una richiesta di supporto e ti risponderemo il prima possibile! 
Vuoi condividere il tuo feedback su qualcosa? Dai un'occhiata al nostro blog Work in Progress e avvia una discussione con la community.
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toscanoirriverente · 9 months
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Tutte le balle sull’abrogazione dell’abuso d’ufficio. Parla il giurista Stortoni
L’abrogazione del reato di abuso d’ufficio “è contraria al diritto internazionale”, “creerebbe un vuoto di tutela per i cittadini”, “eliminerebbe un importantissimo reato spia”. Tutte affermazioni infondate o addirittura false, spiega Luigi Stortoni, professore emerito di Diritto penale dell’Università di Bologna
L’abrogazione del reato di abuso d’ufficio “creerebbe un vuoto di tutela per i cittadini contro le angherie dell’autorità pubblica”, “eliminerebbe un importantissimo reato spia”, “è contraria al diritto internazionale”. Sono solo alcune delle tesi che hanno trovato spazio nel dibattito pubblico negli ultimi giorni – da parte di magistrati, politici e giornalisti – contro l’ipotesi di abrogazione del reato di abuso d’ufficio (deciso martedì in prima battuta dalla commissione giustizia del Senato). Affermazioni infondate o addirittura false, come spiega al Foglio Luigi Stortoni, professore emerito di Diritto penale dell’Università di Bologna. Partiamo dalla prima. “Non è vero che con l’abrogazione dell’abuso d’ufficio si creerebbe un vuoto di tutela per il cittadino – dice Stortoni –. Il vuoto di tutela ci sarebbe se i numeri dimostrassero una corrispondenza tra denunce e condanne, e invece questo è assolutamente smentito dai dati: il 95 per cento delle denunce finisce con l’archiviazione, mentre il restante 5 per cento solo in pochissimi casi dà luogo a condanne e per giunta per fatti bagatellari”.
Insomma, prosegue Stortoni, “si hanno tanti processi inutili, che sono dannosi non solo per chi li subisce ma anche per l’immagine della Pubblica amministrazione. Non ci sarebbe alcun vuoto perché i cittadini potrebbero continuare a rivolgersi alla giustizia amministrativa, nata proprio con la funzione di verificare l’eventuale cattivo uso della discrezionalità amministrativa”. 
La seconda obiezione mossa contro l’abrogazione del reato è che questo costituirebbe un reato spia molto importante per indagare su altri reati più gravi, come corruzione, concussione o turbativa d’asta. “Questa argomentazione è contraria a qualsiasi principio del processo penale liberale e anche costituzionale – replica Stortoni –. Si usa un reato, che si afferma non avere una sua ragion d’essere, per creare impropriamente uno strumento processuale per accertare altri eventuali reati, anziché accertarli con i modi ordinari previsti dalla legge. Il reato spia non può esistere nel nostro ordinamento. Il reato deve essere giustificato in sé”. 
Altra obiezione mossa in questi giorni: se abroghiamo il reato violiamo il diritto europeo e internazionale. “E’ una bugia”, dichiara netto Stortoni: “E’ falso che esista un obbligo sovranazionale a mantenere questo reato. Nella convenzione di Merida la penalizzazione dell’abuso d’ufficio è meramente facoltativa e non obbligatoria come è per altri reati, come la corruzione. C’è poi una proposta di direttiva europea che introdurrebbe questo obbligo, ma la proposta è ancora tutta da discutere ed è molto criticata dalla dottrina, soprattutto per il mancato rispetto dei princìpi di sussidiarietà e proporzionalità. Il testo quindi potrebbe subire modifiche o essere approvato  non si sa fra quanti anni”. 
C’è un’altra critica di carattere tecnico. La riforma del 2020 avrebbe tassativizzato in misura maggiore il reato di abuso d’ufficio, stabilendo che occorre la violazione di una specifica disposizione di legge, e in questo modo le ambiguità precedenti sarebbero state superate. “Purtroppo non è così – spiega Stortoni –. La giurisprudenza della Corte di cassazione, ad esempio, con la sentenza n. 2080 del 2022, si è mostrata refrattaria alla modifica legislativa, sostenendo – come in precedenza – che può costituire reato anche un comportamento che non vìola una specifica disposizione di legge ma che è contrario lato sensu al principio di imparzialità stabilito dall’articolo 97 della Costituzione”. 
C’è un dato che ieri è stato rilanciato con grande enfasi: la soppressione del reato porterebbe alla cancellazione di oltre tremila condanne definitive. Il dato si riferisce agli ultimi 25 anni, anche se non è chiaro come sia stata calcolata questa cifra (secondo il ministero della Giustizia, nel 2021 le condanne sono state 44 davanti alla sezione gip/gup e 18 in dibattimento). “Anche io non comprendo da dove siano stati tirati fuori questi dati – afferma Stortoni –. Ad ogni modo, se ci sono state delle condanne per un reato, che poi viene abrogato, è normale che quelle condanne vengano annullate, non c’è niente di scandaloso. Secondo questo ragionamento allora l’abrogazione dei reati di adulterio o di omicidio d’onore avrebbe dovuto lasciare in vita le pregresse condanne?”. “Se mi è concesso, questa obiezione dimostra davvero la pochezza degli argomenti utilizzati in questi giorni nel dibattito pubblico”, conclude. 
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ricordandoti-blog · 11 months
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E rieccoci qui, un foglio bianco e mille frasi per la testa. Da dove dovrei iniziare?
E' ufficialmente un anno che ho cambiato totalmente vita e non mi sembra ancora vero: andare lontano da casa, mollare l'università, iniziare un nuovo percorso di studi, lasciare andare un sacco di persone. Così è la vita, a quanto pare. Ma cosa diavolo posso saperne io di come va la vita?
Ricordo tutto di quel periodo buio, ricordo ogni odore e ogni sensazione sulla pelle; ricordo persino il dolore alla gola dopo aver pianto in silenzio per ore; ricordo dei giorni passati a fissare il soffitto, ricordo di quando non avevo nemmeno la forza di andare a lavare i capelli, ricordo il peso che saliva e scendeva continuamente, ricordo dei giorni stesa a letto, a pensare "magari domani non mi sveglio", a sentirmi in colpa per esserci, a fingere di esserci per fare un piacere agli altri, ma gli altri lo vedevano? Lo vedevano che stavo così? Di quei giorni fortunatamente ricordo l'arrivo di Pako, quelle 4 zampette in giro per casa a cui dovevo badare che mi facevano alzare dal letto, non avete idea di quanto ho pianto guardandolo sapendo che avevo un amico e che non sarei mai più stata sola. Lui c'è sempre stato ad ogni crisi, si metteva nell'angolo opposto a dove mi mettevo io e aspettava, aspettava e aspettava, poi appena cercavo di riprendere il respiro regolare si avvicinava piano piano come per dirmi che tutto era passato. Se sono ancora qui a scrivere è solo grazie a lui ed è la cosa più preziosa che ho.
Piccola Irene sarò sincera con te, non ci credevo che in un anno tu potessi cambiare così tanto, hai fatto così tanti progressi e così tante cose belle che è come se stessi vivendo una nuova vita da sola. Si, da sola è la parola giusta perchè adesso basti a te stessa e fai qualsiasi cosa per i fatti tuoi. Ora invece fai più cose da sola che con chi ti sta attorno, cambiando casa e paese hai fatto il salto nel vuoto, hai scoperto l'adrenalina e ad oggi ne sei totalmente dipendente.
Questo è sempre stato il tuo spazio, il tuo "non posto sicuro", dove potevi essere come volevi essere, dove se avevi troppi pensieri per la testa li buttavi giù senza rileggere e senza troppe pretese. Questo posto ti ha visto nelle peggio condizioni dopo l'ennesimo attacco d'ansia; hai sempre cercato qualcuno qui, non perchè volessi veramente qualcuno, ma perchè non volevi stare da sola con te stessa.
Ricordandoti è sempre stato il posto dove mettere in fila i pensieri, dove chi sei è più importante di con chi sei e dove tu vieni prima di qualsiasi altra cosa. Ricordandoti non è solo un blog, sei tu che hai lasciato parti di te per ricordarti che c'era anche quello.
Ricordandoti eri e sei tu.
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".. preferisco che la legga più tardi, quando me ne sarò andato, perché è una storia che riguarda voi due. Solo voi due."
[..] Allora apro il foglio, le parole scritte mi compaiono davanti ed è la voce di Thomas che sento, la sua voce del 1984, la voce della nostra giovinezza.
"Philippe,
[..] ho sempre pensato che fossi fatto per un altro mondo. Le nostre strade si separano qui. So che avresti voluto che le cose andas- sero diversamente, che ti dicessi parole rassicuranti, ma non ho potuto, e comunque non sono mai stato bravo a parlare. In fondo sono convinto che tu abbia capito.
È stato amore, chiaramente. E domani sarà un grande vuoto.
Ma non potevamo continuare; tu hai la tua vita che ti aspetta, e io non cambierò. Volevo solo scriverti che sono stato felice in questi mesi che abbiamo passato insieme, che non sono mai stato così felice, e so già che non sarò mai più così felice."
Philippe Besson 'Lie with me' 🖤
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ipotesi-controversa · 2 years
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Come si smette di provare dolore?
Mi sono appena messa nel letto e non faccio altro che pensare al senso di vuoto che provo se chiudo gli occhi e mi immagino la mia vita senza la nonna.
Ho avuto diversi attacchi di panico oggi, il primo stamattina dopo che le abbiamo dato la morfina, ha smesso di respirare per qualche secondo e ho pensato che fosse mancata. Mi sono sentita le gambe diventare molli come un foglio di carta. Mi sembra talmente ingiusta questa vita che mi chiedo perché mi debbano togliere l'unica famiglia che ho, l'unica persona che si sia presa cura di me, l'unica persona che mi preparava il pranzo quando tornavo stanca da scuola, l'unica che mi lasciava dormire in santa pace e staccava il telefono di casa il sabato mattina.
Perché non si può bloccare il tempo? Perché non posso darle il mio tempo?
Non arriverà a Natale e mi sento soffocare, sono arrabbiata con il mondo, sono triste, mi sento vuota, mi sento senza forze mi sento come se mi stessero portando via l'unica cosa tanto preziosa per me. Perché a me? Perché così? Perché adesso?
Perché. Io vorrei vivere ancora un po' con le sue mani che mi accarezzano la faccia o con i bacetti che mi manda, vorrei ancora guardare i suoi occhi che hanno lo stesso colore dei miei, vorrei tornare a casa e vedere che mi ha preparato le fragole e chissenefrega se ci ha messo il sale al posto dello zucchero. Vorrei tornare a quando veniva a prendere dalla materna e pioveva solo per saltare nelle pozzanghere e sentire la sua voce che mi rimprovera. Vorrei entrare a casa e accendere l'organo per suonare con la nonna mentre stira le lenzuola, vorrei vederla che piega i sacchetti del pane per metterli nel forno, vorrei vederla che riempie le bottiglie d'acqua in vetro per metterle in frigo, vorrei sentire la sua voce al citofono che chiede "chi é?" e rispondere che sono io. Vorrei sedermi e metterle lo smalto bianco perlato come ho fatto tante di quelle volte, e poi vederla che mette le mani nel frizer per far asciugare prima lo smalto. Vorrei farvi una partita a 'ti vitti' o a scopa o meglio ancora a briscola e sentirle dire che non sono abbastanza brava a fare i conti.
Vorrei andare al mercato insieme a lei e vederla che le buste e le mette nel carretto, vorrei scendere all'isola del gelato e vedere che chiede un gelato da 2,50 per me stracciatella e nocciola, lei quando non poteva rinunciava sempre.
Vorrei vederla mettersi la crema della Venus sul viso, quello per me é sempre stato il profumo della nonna, e poi vorrei vederla preparare la caffettiera prima di pranzo così da metterla sul fuoco una volta finito di mangiare.
Vorrei che mi portasse ancora una volta il pranzo fuori dal liceo e non vorrei più pensare "che palle, sono grande", vorrei che mi dicesse "palumedda" o che mi dicesse che sono bella come il sole, vorrei vederla che condisce i pomodori con l'origano e vorrei vedere che apparecchia la tavola piegando i tovaglioli come ha fatto sempre.
Vorrei che mi tornasse indietro il bene, vorrei non aver mai sbagliato nulla, mai vorrei non averla chiamata, vorrei averla potuta aiutare di più.
Vorrei fare di più.
Aveva le mani caldissime e profuma di Nutella e mi sento morire se penso che se ne sta andando che vorrei trattenerla ancora un po'.
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tempi-moderni · 1 year
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LA LEGGENDA DEL SANTO CORRUTTORE
di Marco Travaglio
Agli innumerevoli delitti commessi da vivo, B. ne ha aggiunto un ultimo da morto. Il più imperdonabile: averci lasciato questa corte di vedove (non le due vere e quella finta: tutte le altre), prefiche, leccaculi, paraculi, piduisti, terzisti, parassiti, prosseneti, camerieri, servi sciocchi e soprattutto furbi che da due giorni lacrimano per finta (solo lui riusciva a piangere davvero a comando) a reti unificate, devastando quel po’ di informazione e di dignità nazionale che gli erano sopravvissute.
Il giorno di lutto nazionale e i sette di lutto parlamentare, più che a B., sono un omaggio a Fantozzi e ai funerali della madre del megadirettore naturale conte Lamberti, immaturamente scomparsa all’età di 126 anni. Ora mancano solo la Coppa Cobram di ciclismo da Arcore a Pinerolo e la statua del de cuius all’ingresso del fu Parlamento, con inchino forzato e craniata incorporata per i cari inferiori.
Le cascate di saliva che tracimano da ogni canale tv e da ogni giornale regalano perle inimmaginabili persino nei suoi anni d’oro. L’ex conduttore Mediaset intervista su La7 il suo editore ex Mediaset su quanto era buono e democratico l’editore precedente che stipendiava entrambi prima che lo mollassero perché era troppo buono e democratico. L’ex direttore del Corriere Paolo Mieli si pente in diretta dell’unico scoop della sua vita, sull’invito a comparire del ’94 a B. per le mazzette alla Guardia di Finanza, accusa i pm di non averlo torchiato a dovere per estorcergli le sue fonti che lui avrebbe senz’altro spiattellato in barba alla deontologia professionale, e comunque si scusa pubblicamente per aver pubblicato una notizia vera. Renzi, un Berlusconi che non ce l’ha fatta, saltella da una rete all’altra per leccare la bara a distanza, sperando di ereditare qualche briciola dal desco del caro estinto, peraltro invano (a parte i processi). Il rag. Cerasa, un Sallusti che non ce l’ha fatta, dipinge sul Foglio col pennino intinto nella bava il leader più estremista e populista mai visto in Europa come “argine all’estremismo e al populismo” e, siccome era culo e camicia con Putin, pure come “seduttore atlantista”. Attori, registi e soubrette “de sinistra” spendono capitali in necrologi piangenti per l’amico Silvio, sperando che pure gli eredi si ricordino degli amici. Francesco Gaetano Caltagirone svela finalmente chi fa i titoli e gli editoriali del suo Messaggero, firmandone finalmente uno al posto dei soliti nom de plume: “Un uomo che ha lasciato un’orma profonda”. Più che altro, un’impronta digitale. E un vuoto incolmabile nelle casse dell’Erario.
Il Corriere fa rivoltare nelle tombe Montanelli, Biagi e Sartori col titolo cubital-vedovile “L’Italia senza Berlusconi”, presidiato da una schiera di lingue erette sul presentat’arm e seguito dalla doverosa intervista all’editore Cairo, che parla alla sua tv ma anche al suo giornale, casomai qualcuno pensasse che il berlusconismo è morto con B.. La Moratti assicura che la sua Rai del ’94 era liberissima perché B. l’aveva nominata presidente, ma poi non fece mai pressioni (non ce n’era bisogno), così lei poté nominare direttori i berlusconiani Rossella, Mimun e Vigorelli a sua insaputa. Le Camere Penali smentiscono persino Coppi (“B. perseguitato dai pm? Mai pensato”) e piangono comprensibilmente il cliente più illustre e munifico della categoria, “oggetto di una aggressione politico-giudiziaria che non ha precedenti nella storia della Repubblica”, visto che ha subìto “decine e decine di indagini e processi, con accuse fino alla collusione mafiosa e al ruolo di mandante di stragi, conclusesi con una sola condanna per elusione fiscale”. A parte il fatto che non fu per elusione né per evasione, ma per una frode fiscale pluriaggravata da 368 milioni di dollari, di cui 360 prescritti (come altri nove processi per gravissimi reati accertati, ma rimasti impuniti perché l’imputato aveva dimezzato i termini di decorrenza, senza dimenticare i fedelissimi finiti in galera al posto suo e i soldi alla mafia consacrati dalla sentenza Dell’Utri), le Camere Penose potrebbero vergare una nota identica per Al Capone: perseguitato con accuse di mafia, ma condannato “solo per elusione fiscale”.
Un solo beneficato, Vittorio Feltri, ha il coraggio di dire la verità: “Non posso parlarne male perché mi ha fatto ricco”. Tutti gli altri ammantano le pompe funebri di “rivoluzione liberale” che “ha cambiato l’Italia”, anche se si scordano le 60 leggi ad personam e non riescono a citare uno straccio di sua riforma che abbia migliorato la vita di qualcuno che non fosse lui. Infatti vanno forte le corna a Caceres, il cucù alla Merkel, lo sguardo lubrico alla Obama e la spolverata alla sedia, come se uno statista si misurasse dal numero di guittate. Ma il ridicolo eccesso santificatorio non si deve solo al fatto che B. s’è comprato mezza Italia che conta e l’altra mezza avrebbe pagato per vendersi. Chi ha retto il sacco a un bandito per decenni ora deve dimostrare che era cosa buona e giusta. E chi vorrebbe delinquere anche lui in santa pace, avendo perso il grande alibi, cerca almeno un lasciapassare e un santo patrono. Oscar Wilde diceva che “certi uomini migliorano il mondo soltanto lasciandolo”. Ma, ora che ha raggiunto il paradiso (fiscale), possiamo dire senza tema di smentita che il padrone morto era molto meglio dei servi vivi.
Il Fatto Quotidiano
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vuotipienidite · 1 year
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credo
di essermi svegliato pronto a versare ogni mia lacrima o sorriso sopra un foglio capace di raccogliere anche i pensieri più profondi che la notte mi ha lasciato addosso.
come
perdersi o ritrovarsi dentro un cielo di silenzi, mai vuoti, e sentirsi per un attimo fragili di fronte allo specchio del proprio cuore.
se
riuscissi vorrei far coincidere ogni parola detta o taciuta in quelle ore passate a guardarti mentre stringi negli occhi tutta la luce che ti porti dentro.
tu
che ti sei fatta spazio anche tra le incrinature del mio scudo, che in ogni mia insicurezza ci hai visto un po’ di te, un po’ di tutto quel mare in tempesta che spesso ti fa perdere la rotta.
fossi
stata al di là di quel bicchiere pieno di ghiaccio che facevo girare e rigirare mentre pensavo, avrei capito più in fretta che ogni mia paura era solo una porta da buttare giù.
ancora
una volta mi hai letto dentro e come aeroplani lontanissimi hai lasciato la tua scia tra le mie nuvole bianche, la guardo sfumare e lentamente svanire mentre vorrei restassi ancora un attimo solo o fino a domani in quel mio cielo mai terso.
qui
al confine tra il dirupo di incertezze e domande che ho dentro e quella voglia di salire fino al sole senza vertigine con te, mi sono chiesto quanto costi davvero essere se stessi di fronte alla imprevedibilità della vita, quanto spazio ci sia tra le fessure delle nostre stanze chiuse e quanto le strade che pensiamo più distanti da noi spesso siano proprio quelle che ci portano a quel senso di pienezza che un po’ scivola via al mattino appena svegli lasciando quel vuoto pieno di te che ancora oggi non so colmare.
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Hi everyone i'm from the devilman fandom and while listening to music i noticed that the song Diavolo by Night Skinny, an italian song, aligned with some of the devilman crybaby themes, this is just my opinion though. Just to clarify i didn't like crybaby but the existence of a song that reminds me of devilman, moreover written in my first language makes me really happy :)
I put in bold the parts that to me fall under the themes of devilman
Also i interpret it from akira's point of view
Here is the lyrics and the traduction in english (I made it myself so it might not be perfect) :
Caro amico, ti chiamo, ma non mi rispondi Guardati, guardati, guardati, sembri il diavolo Forse non richiamerò, forse non richiamerò Amico, ti chiamo, ma non mi rispondi Guardati, guardati, guardati, sembri il diavolo Forse non richiamerò, forse non richiamerò, oh (ehi) Il diavolo è un infame, fa l'amico Ti sta vicino, non mi fido Ho sempre un Corano nel taschino, parole di Dio Lui mi parla sottovoce Proteggo un fratellino che fa il segno della croce L'energia in periferia non va sprecata nelle droghe Noi abbiamo le forze, sì, per sconvolgere le cose Quando piove Giove, quando è sole cuoce Il tempo qui non passa mai, se passa, è troppo veloce Milano è come una scuola divisa in gruppi E se sappiamo io e te una cosa, la san già tutti (tutti) Skinny sa con chi sto e con chi bazzico Vuole da me del rap perché sa come lo mastico E c'è un tramonto eccezionale, ma io sono al cellulare A controllare le entrate, mia madre vede le uscite Cifre, continuo a sgranare, gli occhi si deve abituare Ho triplicato mio padre, Goddamn Caro amico, ti chiamo, ma non mi rispondi Guardati, guardati, guardati, sembri il diavolo Forse non richiamerò, forse non richiamerò Amico, ti chiamo, ma non mi rispondi Guardati, guardati, guardati, sembri il diavolo Forse non richiamerò, forse non richiamerò, oh La mia casa di scatole rotte, Milano Senza balcone, senza un soldo bucato C'era la polvere prima di quei trofei Qualche turista finito nel mio quartiere Mi sentivo in un microonde, non nella mia testa Non conosco un volo senza turbolenze Un punto senza un foglio, fai un buco in un ostacolo Figlio di puttana, penso dovresti strisciare Il diavolo, l'orgoglio, andiamo, lo conosci Vuoto e paranoico, allora il diavolo riprovo Due amici per andare avanti Cantan note differenti anche se nella stessa stanza Ho sempre fatto da me per farti un dispetto Niente da perdere, ti aspetto all'inferno Ma non posso più stare da solo Dove sei? Caro amico, ti chiamo, ma non mi rispondi Guardati, guardati, guardati, sembri il diavolo Forse non richiamerò, forse non richiamerò Amico, ti chiamo, ma non mi rispondi Guardati, guardati, guardati, sembri il diavolo Forse non richiamerò, forse non richiamerò, oh Milano conduce a bollette scadute Mollette cadute sulle magliette sotto la luce Il sole non passa, i palazzi filtrano i raggi Neppure un cuore può scaldarsi fra le impalcature (pah-pah-pah) È il giusto gusto della city, fra', tori impazziti Fiori appassiti, edifici grigi con i graffiti Lei mette pantaloni griffati, ma è un retroscena Gli anni Novanta con tribali sulla schiena, baby Come ti pare, fai quel che vuoi, ma non farmi domande Skinny è con noi che controlla il volante Michael J. Fox, questo diavolo vuole la mia anima in fiamme Caro amico, ti chiamo, ma non mi rispondi Guardati, guardati, guardati, sembri il diavolo Forse non richiamerò, forse non richiamerò Amico, ti chiamo, ma non mi rispondi Guardati, guardati, guardati, sembri il diavolo Forse non richiamerò, forse non richiamerò
Dear friend, I call you, but you don’t answer me Look at you, look at you, you look like the devil Maybe I won’t call back, maybe I won’t call back Man, I call you, but you don’t answer Look at you, look at you, you look like the devil Maybe I won’t call back, maybe I won’t call back, oh (hey)
The devil is an infamous, he pretends to be your friend He's close to you, I don’t trust him I always have a Koran in my pocket, words of God He speaks to me quietly I protect a little brother who makes the sign of the cross Energy in the suburbs should not be wasted on drugs We have the strength, yes, to upset things When it rains Jupiter, when it’s sunny it's sultry Time here never passes, if it passes, it’s too fast Milan is like a school divided into groups And if you and I know one thing, everyone already knows it too (everyone) Skinny knows who I’m with He wants me to rap 'cause he knows how I chew it And there’s a great sunset, but I’m on my cell phone Checking the income, my mother sees the outflow Numbers, I keep staring, eyes must get used I tripled my father, goddamn
Dear friend, I call you, but you don’t answer me Look at you, look at you, you look like the devil Maybe I won’t call back, maybe I won’t call back Man, I call you, but you don’t answer Look at you, look at you, you look like the devil Maybe I won’t call back, maybe I won’t call back, oh
My house of broken boxes, Milan No balcony, no money There was dust before those trophies Some tourist ended up in my neighborhood I felt in a microwave, not in my head I don’t know a flight without turbulence A point without a sheet, make a hole in an obstacle Motherfucker, I think you should crawl The devil, pride, come on, you know Empty and paranoid, then hell I'll try again Two friends to carry on Sing different notes even in the same room
I’ve always done it myself to spite you Nothing to lose, I’ll wait for you in hell But I can’t be alone anymore Where are you?
Dear friend, I call you, but you don’t answer me Look at you, look at you, Dear friend, I call you, but you don’t answer me Look at you, look at you, you look like the devil Maybe I won’t call back, maybe I won’t call back Man, I call you, but you don’t answer Look at you, look at you, you look like the devil Maybe I won’t call back, maybe I won’t call back, oh
Milan leads to overdue bills Clothespins fall on t-shirts, under the light The sun does not pass, the buildings filter the rays Not even a heart can warm between scaffolds (Pah-Pah-Pah) It’s the right taste of the city, bro, mad bulls Faded flowers, grey buildings with graffiti She wears designer pants, but it’s a backstory The nineties with tribals on the back, baby
Whatever, do what you want, but don’t ask me questions Skinny is with us controlling the steering wheel Michael J. Fox, this devil wants my soul on fire
Dear friend, I call you, but you don’t answer me Look at you, look at you, you look like the devil Maybe I won’t call back, maybe I won’t call back Man, I call you, but you don’t answer Look at you, look at you, you look like the devil Maybe I won’t call back, maybe I won’t call back
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thebeautycove · 2 years
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THoO - SACRED GROOVE - Eau de Parfum - Novità 2022 - White paper. Advent in full light.
Feeling the peaceful power of these present days, enjoying the exciting sense of waiting that seems to be an immaculate sheet of paper asking for you to write a poem in golden letters. There’s magic around here, there’s a renewed splendor gleaming on my thoughts, bright filaments of hope, joy, love, intercepting the blazes of my soul. . Arte e Fragranze. In splendido colloquiare. 
Una passione contagiosa per l’esplorazione concettuale dei sensi, la contaminazione armonica tra elementi, la natura come musa, il dialogo sempre aperto tra conoscenza, introspezione, creazione. Questo e molto di più nel manifesto olfattivo di THoO che, attraverso l’ultima composizione Sacred Groove indaga la sfera sensoriale del tatto. Dopo gusto (Keep Glazed), udito (Up to the Moon+Get the Feeling) e vista (Each Other) è l’esperienza tattile a confortare l’olfazione. Nata da un progetto in collaborazione con Domitilla Biondi, Sacred Groove esprime il connubio indissolubile tra materia e spiritualità, richiamo alle opere scultoree che l’artista realizza con l'ausilio di carta e cartoncino bianchi. Queste risme informi diventano saggezza del creare, espressione del sentire, prosa viva, scultura tangibile, superfici di incontro sinestetico, ambienti di vita ed emozioni. Questa carta che si trasforma, è respiro dell’immaginazione, ali giganti a sfidare il vuoto, merletto emozionale, specchio reale o fantastico in cui trasmutare aspetto e sostanza. Spinta ad elevarsi, riallinearsi, in un moto di dirompente spontaneità. Paiono emergere dal chiarore di un foglio intonso, dalla trama increspata della sua superficie le note d’apertura, il sentore vegetale speziato di radice d’angelica e l’aspro tocco di arancia amara. Spessore e leggerezza fluttuano in armonia nel cuore etereo, candido, con iris, rosa turca, gelsomino e lavanda fino a mutare in luce e calore nell’ordito dei legni chiari, dentro magnetiche anse ambrate, dove tonka, vaniglia, patchouli, mirra, muschio, danzano all’unisono. La scia è pura, virtuosa, una lucente coda di cometa, di buone nuove ornata, gonfia di mirabili auspici, un bianco tatuaggio da incidere su pelle.
Creata da Cristian Calabrò. Eau de Parfum 75 ml. Nel flacone originale maison in bianco, grigio e oro. In selezionati punti vendita e online ©thebeautycove   @igbeautycove
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givemeanorigami · 2 years
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Dopo due ore di chiamate, di cui tutte a vuoto tranne due dove mi sono sentita dire "ah no ma lei doveva mandare il foglio per mail" (veramente l'ASL scrisse altro, ma okay) e "richiami a mezzogiorno", io devo ancora parlare col medico. Fo prima a guarire da me.
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hopendia · 22 hours
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Mi chiamo Serena.
Un nome comune ma non troppo, che non mi ha mai suscitato particolari emozioni.
Sulle altre ragazze ritengo possa essere un nome anche carino ma la prima immagine a cui associo la parola "serena" è una giornata soleggiata priva di nubi, immagine totalmente distante dalla mente caotica della sottoscritta.
Per questo indosso questo nome come indosserei un bel vestito eccessivamente largo o troppo stretto, un bel vestito che però non riesce ad avvolgerti al meglio.
Ho 23 anni e ancora fatico a capire come sia riuscita ad arrivare fino a questo punto.
Neanche la mia età mi rispecchia, non saprei dire se per eccesso o per difetto; mi mancano fin troppe esperienze per avere 20 anni ma allo stesso tempo sono fin troppo cinica e razionale per poter essere una spensierata ventenne.
Non mi sono mai sentita parte del mondo.
È questa la sensazione base che mi ha spinta a trovarmi numerosi interessi, tutti volti a dissociarmi dalla realtà e se dovessi stillare una lista, non potrei non citare la scrittura.
La scrittura mi accompagna in diverse forme sin da quando ho memoria, sono sempre stata una bambina con una grande fantasia, fantasia che non ha mai trovato spazio nella vita reale.
Credo che se non fosse esistita la scrittura mi sarei sentita come un rubinetto che sgocciola a vuoto o avrei trovato conforto in qualche altra arte, tipo la pittura.
Il mio primo ricordo legato alla scrittura risale a quando ancora non sapevo scrivere ma adoravo tirare fuori delle storie semplicemente osservando delle immagini, storie che mia madre trascriva su di un quadernetto apposito.
In realtà dubito che le cose siano andate realmente così, è passato un sacco di tempo e sicuramente avrò finito per romanzare la storia ma è così che mi piace ricordarla.
Quando avevo 8 anni scrissi il mio primo diario.
Mi fu regalato da mio zio in una delle rare occasioni in cui era di ritorno dalla Germania, era un diario di Hello Kitty con la chiave e il lucchetto e io ci scrivevo in maniera abbastanza abituale.
Non ricordo quando smisi di scriverci o perché, forse quando mi resi conto che quello non fosse un reale lucchetto e che di conseguenza non servisse effettivamente la chiave per poter accedere al contenuto del diario.
A 15 anni tentai di scrivere un romanzo.
La protagonista era una strega moralmente grigia a cui ne facevo passare di tutti i colori, probabilmente perché in quel modo era molto più semplice tornare alla mia realtà dopo aver indossato i suoi panni; i miei problemi venivano di colpo ridimensionati.
Tuttavia non sono mai riuscita a terminare la storia e alla fine, ho abbandonato l'idea.
Un anno dopo, quando abbandonai gli studi, cominciai a scrivere canzoni.
Erano deprimenti da morire ma devo ammettere che fossero molto più originali di tante canzoni che passano adesso in radio.
Le ho cancellate tutte, non appartenevano ad un bel periodo e leggerle me lo ricordava fin troppo ma di una in particolare ne ricordo vividamente la trama.
L'avevo intitolata "Un foglio solitario" e narrava la storia di questo foglio macchiato d'inchiostro che si sentiva diverso, circondato da mille fotocopie di un foglio perfettamente bianco.
Stanco di sentirsi escluso, il foglio decideva di allontanarsi, per intraprendere la sua strada da solo ma dopo varie peripezie si accasciava a terra, arreso.
A quel punto gli si avvicinava un uomo, che cominciava a narragli una storia bellissima e colma di colpi di scena.
E dopo essersi specchiato per la prima volta in una pozzanghera, il foglio si rendeva conto che quella storia era la sua, l'uomo aveva semplicemente letto quello che c'era scritto su di lui con l'inchiostro.
La frase finale era "io sono un foglio macchiato dalla mia storia ma voi siete il nulla perché non avete una vostra storia, la perfezione vi ha resi tutti uguali non potrete mai narrare storie originali".
C'è poi stato un momento in cui scrivere per me stessa non mi bastava più, è così subentrato il lungo periodo della mia vita in cui passavo le giornate scrivendo sulle applicazioni anonime.
Scrivevo praticamente di tutto, non saprei dire il perché: forse volevo solo essere vista, forse speravo che qualcuno leggesse il mio inchiostro vedendoci qualcosa di più o forse sono sempre e solo stata un egocentrica.
Mi sono anche illusa di aver trovato degli amici, mi sono anche illusa di aver trovato l'amore.
Ma i rapporti online non funzionano mai, adesso lo so.
E adesso eccomi qui, cercando di reintrodurre la scrittura nella mia vita ma senza essere certa di sapere come farlo.
La verità è che è da almeno 3 anni che tento di dare vita a questo blog, per poi cancellare il tutto subito dopo a causa del mio opprimente perfezionismo.
Sono una perfezionista che non ha le doti per eccellere.
Tuttavia credo che tutti meritino un posto in cui la loro versione dei fatti è l'unica che conta, un posto in cui sono i protagonisti.
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