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Emilia Vino Spumante Brut Rosè Fogarina [2023] (Cantina Gualtieri)
#cantinagualtieri#degustazione#fogarina#ilvinoeoltre#fogarinabrut#gualtieri#metodocharmat#metodomartinotti
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L'uva fogarina
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Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese
Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese
Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese è il nome di un vino rosso DOC prodotto nell’Oltrepò Pavese, una zona vitivinicola situata nella Lombardia meridionale, a sud di Pavia. “Buttafuoco” deriva dal dialetto locale e significa “colpo di fuoco”, un riferimento alla forza e all’intensità del vino.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Barbera (50%) con uve dei vitigni Creatina (15%), Vespolina (15%), Uva Rara (15%), Tintora (detta anche Fogarina) (5%).
Il colore
rosso rubino molto intenso da giovane, tende ad assumere riflessi granata dopo qualche anno di invecchiamento. La sola differenza consisteva nel colore che, da rosso rubino, si era trasformato in un mattone lucente per l’invecchiamento di maggior tempo.
L’odore
è prevalentemente vinoso, caratteristico e ricorda talvolta quello della violetta mammola. Con il maggior invecchiamento perde la prevalenza di vinoso e accentua il bouquet di violetta mammola.
Il sapore
è asciutto, di buon corpo, caldo e con una leggera vena di asprigno che và attenuandosi in fase di invecchiamento.
La gradazione alcolica
è abbastanza elevata: in annate normali supera i 12°; in quelle ottime può raggiungere i 13-13,5°.
Invecchiamento
I produttori sostengono che sia ottimo raggiunti i 3-4 anni di bottiglia, dopo 2 di sosta in botte. Questo vino sopporta agevolmente 8 ed anche più anni di bottiglia.
Degustazione
A temperatura ambiente (20 °C), e ne versai un dito in un bicchiere: nulla, assolutamente nulla era cambiato nel suo ancor integro corpo alla distanza di undici anni; anzi, vorrei dire che l’età quasi senatoriale lo aveva nobilitato.
Abbinamento cibo vino
Il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese è un vino rosso strutturato e complesso, con un buon grado di acidità e tannini presenti ma ben integrati. Queste caratteristiche lo rendono un’ottima scelta per accompagnare piatti di carne, sia bianca che rossa, e piatti saporiti a base di formaggi.
Ecco alcuni esempi di abbinamenti:
Arrosti di carne: il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese ha abbastanza corpo e tannini da abbinarsi bene a un arrosto di manzo o di maiale, magari condito con erbe aromatiche o spezie.
Cacciagione: questo vino si sposa bene con la cacciagione, come ad esempio un brasato di cervo o di capriolo.
Formaggi stagionati: il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese ha abbastanza struttura da abbinarsi ai formaggi stagionati, come il Parmigiano Reggiano o il Pecorino.
Piatti di pasta con sughi robusti: questo vino si presta bene ad accompagnare piatti di pasta conditi con sughi saporiti a base di carne o di funghi.
Il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese si abbina bene a piatti saporiti e decisi, in cui il vino possa esprimere tutta la sua complessità e struttura.
Centri di produzione
Il più importante centro di produzione è il territorio del comune di Canneto Pavese (provincia di Pavia).
un nuovo post è stato publicato su https://online-wine-shop.com/buttafuoco-delloltrepo-pavese/
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Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese
Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese
Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese è il nome di un vino rosso DOC prodotto nell’Oltrepò Pavese, una zona vitivinicola situata nella Lombardia meridionale, a sud di Pavia. “Buttafuoco” deriva dal dialetto locale e significa “colpo di fuoco”, un riferimento alla forza e all’intensità del vino.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Barbera (50%) con uve dei vitigni Creatina (15%), Vespolina (15%), Uva Rara (15%), Tintora (detta anche Fogarina) (5%).
Il colore
rosso rubino molto intenso da giovane, tende ad assumere riflessi granata dopo qualche anno di invecchiamento. La sola differenza consisteva nel colore che, da rosso rubino, si era trasformato in un mattone lucente per l’invecchiamento di maggior tempo.
L’odore
è prevalentemente vinoso, caratteristico e ricorda talvolta quello della violetta mammola. Con il maggior invecchiamento perde la prevalenza di vinoso e accentua il bouquet di violetta mammola.
Il sapore
è asciutto, di buon corpo, caldo e con una leggera vena di asprigno che và attenuandosi in fase di invecchiamento.
La gradazione alcolica
è abbastanza elevata: in annate normali supera i 12°; in quelle ottime può raggiungere i 13-13,5°.
Invecchiamento
I produttori sostengono che sia ottimo raggiunti i 3-4 anni di bottiglia, dopo 2 di sosta in botte. Questo vino sopporta agevolmente 8 ed anche più anni di bottiglia.
Degustazione
A temperatura ambiente (20 °C), e ne versai un dito in un bicchiere: nulla, assolutamente nulla era cambiato nel suo ancor integro corpo alla distanza di undici anni; anzi, vorrei dire che l’età quasi senatoriale lo aveva nobilitato.
Abbinamento cibo vino
Il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese è un vino rosso strutturato e complesso, con un buon grado di acidità e tannini presenti ma ben integrati. Queste caratteristiche lo rendono un’ottima scelta per accompagnare piatti di carne, sia bianca che rossa, e piatti saporiti a base di formaggi.
Ecco alcuni esempi di abbinamenti:
Arrosti di carne: il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese ha abbastanza corpo e tannini da abbinarsi bene a un arrosto di manzo o di maiale, magari condito con erbe aromatiche o spezie.
Cacciagione: questo vino si sposa bene con la cacciagione, come ad esempio un brasato di cervo o di capriolo.
Formaggi stagionati: il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese ha abbastanza struttura da abbinarsi ai formaggi stagionati, come il Parmigiano Reggiano o il Pecorino.
Piatti di pasta con sughi robusti: questo vino si presta bene ad accompagnare piatti di pasta conditi con sughi saporiti a base di carne o di funghi.
Il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese si abbina bene a piatti saporiti e decisi, in cui il vino possa esprimere tutta la sua complessità e struttura.
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Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese
Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese è il nome di un vino rosso DOC prodotto nell’Oltrepò Pavese, una zona vitivinicola situata nella Lombardia meridionale, a sud di Pavia. “Buttafuoco” deriva dal dialetto locale e significa “colpo di fuoco”, un riferimento alla forza e all’intensità del vino.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Barbera (50%) con uve dei vitigni Creatina (15%), Vespolina (15%), Uva Rara (15%), Tintora (detta anche Fogarina) (5%).
Il colore
rosso rubino molto intenso da giovane, tende ad assumere riflessi granata dopo qualche anno di invecchiamento. La sola differenza consisteva nel colore che, da rosso rubino, si era trasformato in un mattone lucente per l’invecchiamento di maggior tempo.
L’odore
è prevalentemente vinoso, caratteristico e ricorda talvolta quello della violetta mammola. Con il maggior invecchiamento perde la prevalenza di vinoso e accentua il bouquet di violetta mammola.
Il sapore
è asciutto, di buon corpo, caldo e con una leggera vena di asprigno che và attenuandosi in fase di invecchiamento.
La gradazione alcolica
è abbastanza elevata: in annate normali supera i 12°; in quelle ottime può raggiungere i 13-13,5°.
Invecchiamento
I produttori sostengono che sia ottimo raggiunti i 3-4 anni di bottiglia, dopo 2 di sosta in botte. Questo vino sopporta agevolmente 8 ed anche più anni di bottiglia.
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Abbinamento cibo vino
Il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese è un vino rosso strutturato e complesso, con un buon grado di acidità e tannini presenti ma ben integrati. Queste caratteristiche lo rendono un’ottima scelta per accompagnare piatti di carne, sia bianca che rossa, e piatti saporiti a base di formaggi.
Ecco alcuni esempi di abbinamenti:
Arrosti di carne: il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese ha abbastanza corpo e tannini da abbinarsi bene a un arrosto di manzo o di maiale, magari condito con erbe aromatiche o spezie.
Cacciagione: questo vino si sposa bene con la cacciagione, come ad esempio un brasato di cervo o di capriolo.
Formaggi stagionati: il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese ha abbastanza struttura da abbinarsi ai formaggi stagionati, come il Parmigiano Reggiano o il Pecorino.
Piatti di pasta con sughi robusti: questo vino si presta bene ad accompagnare piatti di pasta conditi con sughi saporiti a base di carne o di funghi.
Il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese si abbina bene a piatti saporiti e decisi, in cui il vino possa esprimere tutta la sua complessità e struttura.
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Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese
Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese
Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese è il nome di un vino rosso DOC prodotto nell’Oltrepò Pavese, una zona vitivinicola situata nella Lombardia meridionale, a sud di Pavia. “Buttafuoco” deriva dal dialetto locale e significa “colpo di fuoco”, un riferimento alla forza e all’intensità del vino. Uve di produzione È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Barbera (50%) con uve dei vitigni Creatina (15%), Vespolina (15%), Uva Rara (15%), Tintora (detta anche Fogarina) (5%). Il colore rosso rubino molto intenso da giovane, tende ad assumere riflessi granata dopo qualche anno di invecchiamento. La sola differenza consisteva nel colore che, da rosso rubino, si era trasformato in un mattone lucente per l’invecchiamento di maggior tempo. L’odore è prevalentemente vinoso, caratteristico e ricorda talvolta quello della violetta mammola. Con il maggior invecchiamento perde la prevalenza di vinoso e accentua il bouquet di violetta mammola. Il sapore è asciutto, di buon corpo, caldo e con una leggera vena di asprigno che và attenuandosi in fase di invecchiamento. La gradazione alcolica è abbastanza elevata: in annate normali supera i 12°; in quelle ottime può raggiungere i 13-13,5°. Invecchiamento I produttori sostengono che sia ottimo raggiunti i 3-4 anni di bottiglia, dopo 2 di sosta in botte. Questo vino sopporta agevolmente 8 ed anche più anni di bottiglia. Degustazione A temperatura ambiente (20 °C), e ne versai un dito in un bicchiere: nulla, assolutamente nulla era cambiato nel suo ancor integro corpo alla distanza di undici anni; anzi, vorrei dire che l’età quasi senatoriale lo aveva nobilitato. Abbinamento cibo vino Il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese è un vino rosso strutturato e complesso, con un buon grado di acidità e tannini presenti ma ben integrati. Queste caratteristiche lo rendono un’ottima scelta per accompagnare piatti di carne, sia bianca che rossa, e piatti saporiti a base di formaggi. Ecco alcuni esempi di abbinamenti: Arrosti di carne: il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese ha abbastanza corpo e tannini da abbinarsi bene a un arrosto di manzo o di maiale, magari condito con erbe aromatiche o spezie. Cacciagione: questo vino si sposa bene con la cacciagione, come ad esempio un brasato di cervo o di capriolo. Formaggi stagionati: il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese ha abbastanza struttura da abbinarsi ai formaggi stagionati, come il Parmigiano Reggiano o il Pecorino. Piatti di pasta con sughi robusti: questo vino si presta bene ad accompagnare piatti di pasta conditi con sughi saporiti a base di carne o di funghi. Il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese si abbina bene a piatti saporiti e decisi, in cui il vino possa esprimere tutta la sua complessità e struttura. Centri di produzione Il più importante centro di produzione è il territorio del comune di Canneto Pavese (provincia di Pavia).
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Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese
Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese
Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese è il nome di un vino rosso DOC prodotto nell’Oltrepò Pavese, una zona vitivinicola situata nella Lombardia meridionale, a sud di Pavia. “Buttafuoco” deriva dal dialetto locale e significa “colpo di fuoco”, un riferimento alla forza e all’intensità del vino.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Barbera (50%) con uve dei vitigni Creatina (15%), Vespolina (15%), Uva Rara (15%), Tintora (detta anche Fogarina) (5%).
Il colore
rosso rubino molto intenso da giovane, tende ad assumere riflessi granata dopo qualche anno di invecchiamento. La sola differenza consisteva nel colore che, da rosso rubino, si era trasformato in un mattone lucente per l’invecchiamento di maggior tempo.
L’odore
è prevalentemente vinoso, caratteristico e ricorda talvolta quello della violetta mammola. Con il maggior invecchiamento perde la prevalenza di vinoso e accentua il bouquet di violetta mammola.
Il sapore
è asciutto, di buon corpo, caldo e con una leggera vena di asprigno che và attenuandosi in fase di invecchiamento.
La gradazione alcolica
è abbastanza elevata: in annate normali supera i 12°; in quelle ottime può raggiungere i 13-13,5°.
Invecchiamento
I produttori sostengono che sia ottimo raggiunti i 3-4 anni di bottiglia, dopo 2 di sosta in botte. Questo vino sopporta agevolmente 8 ed anche più anni di bottiglia.
Degustazione
A temperatura ambiente (20 °C), e ne versai un dito in un bicchiere: nulla, assolutamente nulla era cambiato nel suo ancor integro corpo alla distanza di undici anni; anzi, vorrei dire che l’età quasi senatoriale lo aveva nobilitato.
Abbinamento cibo vino
Il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese è un vino rosso strutturato e complesso, con un buon grado di acidità e tannini presenti ma ben integrati. Queste caratteristiche lo rendono un’ottima scelta per accompagnare piatti di carne, sia bianca che rossa, e piatti saporiti a base di formaggi.
Ecco alcuni esempi di abbinamenti:
Arrosti di carne: il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese ha abbastanza corpo e tannini da abbinarsi bene a un arrosto di manzo o di maiale, magari condito con erbe aromatiche o spezie.
Cacciagione: questo vino si sposa bene con la cacciagione, come ad esempio un brasato di cervo o di capriolo.
Formaggi stagionati: il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese ha abbastanza struttura da abbinarsi ai formaggi stagionati, come il Parmigiano Reggiano o il Pecorino.
Piatti di pasta con sughi robusti: questo vino si presta bene ad accompagnare piatti di pasta conditi con sughi saporiti a base di carne o di funghi.
Il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese si abbina bene a piatti saporiti e decisi, in cui il vino possa esprimere tutta la sua complessità e struttura.
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Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese
Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese è il nome di un vino rosso DOC prodotto nell’Oltrepò Pavese, una zona vitivinicola situata nella Lombardia meridionale, a sud di Pavia. “Buttafuoco” deriva dal dialetto locale e significa “colpo di fuoco”, un riferimento alla forza e all’intensità del vino. Uve di produzione È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Barbera (50%) con uve dei vitigni Creatina (15%), Vespolina (15%), Uva Rara (15%), Tintora (detta anche Fogarina) (5%). Il colore rosso rubino molto intenso da giovane, tende ad assumere riflessi granata dopo qualche anno di invecchiamento. La sola differenza consisteva nel colore che, da rosso rubino, si era trasformato in un mattone lucente per l’invecchiamento di maggior tempo. L’odore è prevalentemente vinoso, caratteristico e ricorda talvolta quello della violetta mammola. Con il maggior invecchiamento perde la prevalenza di vinoso e accentua il bouquet di violetta mammola. Il sapore è asciutto, di buon corpo, caldo e con una leggera vena di asprigno che và attenuandosi in fase di invecchiamento. La gradazione alcolica è abbastanza elevata: in annate normali supera i 12°; in quelle ottime può raggiungere i 13-13,5°. Invecchiamento I produttori sostengono che sia ottimo raggiunti i 3-4 anni di bottiglia, dopo 2 di sosta in botte. Questo vino sopporta agevolmente 8 ed anche più anni di bottiglia. Degustazione A temperatura ambiente (20 °C), e ne versai un dito in un bicchiere: nulla, assolutamente nulla era cambiato nel suo ancor integro corpo alla distanza di undici anni; anzi, vorrei dire che l’età quasi senatoriale lo aveva nobilitato. Abbinamento cibo vino Il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese è un vino rosso strutturato e complesso, con un buon grado di acidità e tannini presenti ma ben integrati. Queste caratteristiche lo rendono un’ottima scelta per accompagnare piatti di carne, sia bianca che rossa, e piatti saporiti a base di formaggi. Ecco alcuni esempi di abbinamenti: Arrosti di carne: il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese ha abbastanza corpo e tannini da abbinarsi bene a un arrosto di manzo o di maiale, magari condito con erbe aromatiche o spezie. Cacciagione: questo vino si sposa bene con la cacciagione, come ad esempio un brasato di cervo o di capriolo. Formaggi stagionati: il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese ha abbastanza struttura da abbinarsi ai formaggi stagionati, come il Parmigiano Reggiano o il Pecorino. Piatti di pasta con sughi robusti: questo vino si presta bene ad accompagnare piatti di pasta conditi con sughi saporiti a base di carne o di funghi. Il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese si abbina bene a piatti saporiti e decisi, in cui il vino possa esprimere tutta la sua complessità e struttura. Centri di produzione Il più importante centro di produzione è il territorio del comune di Canneto Pavese (provincia di Pavia).
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Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Barbera (50%) con uve dei vitigni Creatina (15%), Vespolina (15%), Uva Rara (15%), Tintora (detta anche Fogarina) (5%).
Il colore
rosso rubino molto intenso da giovane, tende ad assumere riflessi granata dopo qualche anno di invecchiamento. La sola differenza consisteva nel colore che, da rosso rubino, si era trasformato in un mattone lucente per l’invecchiamento di maggior tempo.
L’odore
è prevalentemente vinoso, caratteristico e ricorda talvolta quello della violetta mammola. Con il maggior invecchiamento perde la prevalenza di vinoso e accentua il bouquet di violetta mammola.
Il sapore
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La gradazione alcolica
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I produttori sostengono che sia ottimo raggiunti i 3-4 anni di bottiglia, dopo 2 di sosta in botte. Questo vino sopporta agevolmente 8 ed anche più anni di bottiglia.
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A temperatura ambiente (20 °C), e ne versai un dito in un bicchiere: nulla, assolutamente nulla era cambiato nel suo ancor integro corpo alla distanza di undici anni; anzi, vorrei dire che l’età quasi senatoriale lo aveva nobilitato.
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Il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese è un vino rosso strutturato e complesso, con un buon grado di acidità e tannini presenti ma ben integrati. Queste caratteristiche lo rendono un’ottima scelta per accompagnare piatti di carne, sia bianca che rossa, e piatti saporiti a base di formaggi.
Ecco alcuni esempi di abbinamenti:
Arrosti di carne: il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese ha abbastanza corpo e tannini da abbinarsi bene a un arrosto di manzo o di maiale, magari condito con erbe aromatiche o spezie.
Cacciagione: questo vino si sposa bene con la cacciagione, come ad esempio un brasato di cervo o di capriolo.
Formaggi stagionati: il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese ha abbastanza struttura da abbinarsi ai formaggi stagionati, come il Parmigiano Reggiano o il Pecorino.
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Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uva del vitigno Barbera (50%) con uve dei vitigni Creatina (15%), Vespolina (15%), Uva Rara (15%), Tintora (detta anche Fogarina) (5%).
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L’odore
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I produttori sostengono che sia ottimo raggiunti i 3-4 anni di bottiglia, dopo 2 di sosta in botte. Questo vino sopporta agevolmente 8 ed anche più anni di bottiglia.
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Il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese è un vino rosso strutturato e complesso, con un buon grado di acidità e tannini presenti ma ben integrati. Queste caratteristiche lo rendono un’ottima scelta per accompagnare piatti di carne, sia bianca che rossa, e piatti saporiti a base di formaggi.
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Arrosti di carne: il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese ha abbastanza corpo e tannini da abbinarsi bene a un arrosto di manzo o di maiale, magari condito con erbe aromatiche o spezie.
Cacciagione: questo vino si sposa bene con la cacciagione, come ad esempio un brasato di cervo o di capriolo.
Formaggi stagionati: il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese ha abbastanza struttura da abbinarsi ai formaggi stagionati, come il Parmigiano Reggiano o il Pecorino.
Piatti di pasta con sughi robusti: questo vino si presta bene ad accompagnare piatti di pasta conditi con sughi saporiti a base di carne o di funghi.
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Ales (Sardinia). Events and documents. Novecento (twentieth century). In the "pleistocene", when well-known rock disc-jockeys broadcast "L'uva fogarina" (historic black grape variety of Emilia-Romagna) on the radio, we followers of progressive rock were scandalized or laughed. By studying Cirese and through him Gramsci we have instead learned that "Folkloric facts are cultural facts, or rather they are the repudiation of cultural exclusiveness... Folkloric facts are the result of a historical event, of struggles, of contrasts. The peasant culture is a culture born and raised detached from the hegemonic culture... The culture of the ruling class, willy-nilly, has to deal with that of the popular masses at all times...". These clearly recited photographic documents represent the twentieth century (or at least a fundamental part of it) with the historic contrast, silenced today by the generalized reaction, between the dominant hegemonic class and the proletarian and exploited subaltern classes. #represent #photographic #followers #struggle #facts #cultural #contrast #deals #ales #sardinia #events #broadcast #studying #progressiverock #radio #document #variety #grape #travel #traveling #vacation #visiting #instatravel #travelling #instatraveling #travelgram #igers #massimopistis #sovVERSIvi #estremisti Information for the purchase of my new book "Estremisti!": The book at a cost of 12.00 euros (120 pages), can be ordered in the bookstore (ISBN 978-88-591-5719-9 - Editore Aletti) or requested to the e-mail [email protected] with additional postage (currently 1.28 euros - fold of books). https://www.instagram.com/p/CoxrZPctswM/?igshid=NGJjMDIxMWI=
#represent#photographic#followers#struggle#facts#cultural#contrast#deals#ales#sardinia#events#broadcast#studying#progressiverock#radio#document#variety#grape#travel#traveling#vacation#visiting#instatravel#travelling#instatraveling#travelgram#igers#massimopistis#sovversivi#estremisti
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L’uva Fogarina 🍇 #vendemmia2020 https://www.instagram.com/p/CGUtcEaFHYs/?igshid=17j11zuwrhbtj
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