Cuneo: nel Parco Fluviale il regno delle orchidee
Cuneo: nel Parco Fluviale il regno delle orchidee.
Presso la località Tetto Dolce, nella zona dell'alveo del torrente Gesso, oltre il viadotto della Pace che dall'altipiano porta alla Strada Provinciale 21, crescono 9 specie di orchidee, alcune delle quali risultano rare, rarissime o uniche rappresentanti della specie in Provincia.
Questo spazio appartiene al territorio del Parco Fluviale Gesso e Stura, istituito nel 2007 dalla Regione Piemonte e di cui il Comune di Cuneo è "ente gestore".
Ora il Comune chiede alla Regione Piemonte l'attivazione di una concessione demaniale su questa zona, per una durata di diciannove anni.
Questo passaggio autorizzativo è necessario perché, una volta acquisita quest'area in concessione, il Parco potrà attivare ulteriori misure a tutela di questo habitat naturale, quali ad esempio l'installazione di sistemi leggeri di dissuasione all'accesso (massi o altri elementi fisici), volti ad impedire l'accesso all'area di mezzi meccanici e il posizionamento ai confini dell'area di bacheche o cartelli informativi con divieti e prescrizioni.
La relazione tecnica che accompagna la domanda alla Regione spiega che "l'area è di grande interesse naturalistico ed è una delle zone meglio conservate nell'ambito del Parco".
Nelle prime mappature naturalistiche, che alcuni anni or sono erano state redatte in collaborazione con le associazioni ambientaliste, era stata rilevata una sola specie di orchidea selvatica (O. holosericea).
Dal marzo 2020 e nei periodi successivi, i prati hanno visto una massiccia fioritura di diverse specie, alcune rappresentate da centinaia di fiori. Oltre alle orchidee, tutta l'area, che si estende per circa 38 ettari (pari a 70 campi da calcio), è naturalisticamente interessante per i numerosi habitat che ospita.
A beneficio di esperti e appassionati, si elencano: le macchie cespugliose di Ligustro (Ligustrum vulgare) e Viburno (Viburnum lantana), i boschi perifluviali a Pioppo nero e Salice bianco, e i boschi a Roverella, che qui assumono caratteristiche xerofile, integrandosi con le aree descritte come "xerotermofile a Sedum, muschi, licheni". Il tutto viene delimitato a ovest dal greto, periodicamente in secca.
Non mancano altre essenze di pregio quali, per esempio, Biancospino (Crataegus monogyna) e Ginepro (Juniperus communis).
I prati aridi sono caratterizzati dalle fioriture gialle di Achillea tomentosa. Si trova qui, inoltre una stazione di Parentucellia latifolia, una rara Orobancacea, e Artemisia annua, pianta medicinale non frequente.
È stato osservato anche il Giglio martagone (Lilium martagon), probabilmente giunto qui dalla montagna in seguito alle piene del torrente. Fra gli animali si segnala la presenza, per esempio, di averla piccola, upupa e succiacapre, poco distante nidifica una colonia di Gruccione, e poi passeggiano caprioli, cinghiali, tassi, volpi e lepri.
"Quest'azione rientra tra le finalità del Parco a tutela della biodiversità e dei territori dei fiumi e dei corsi d'acqua", spiega l'assessore all'ambiente Gianfranco Demichelis. "Sono contento che, grazie alla collaborazione delle associazioni ambientaliste e con il lavoro dei nostri tecnici, possiamo dare avvio a questo iter che ci consentirà di tutelare e valorizzare al meglio un piccolo tesoro naturalistico del nostro territorio. In attesa della formalizzazione dell'autorizzazione, stiamo già lavorando per allestire una cartellonistica esplicativa. Inoltre invito fin d'ora a partecipare al Trekking delle orchidee in programma per sabato 15 giugno per andare alla scoperta dell'area con il naturalista Dario Olivero alla scoperta dell'area."...
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“Fior di giaggiolo è fior di tenerezza
fior di lillà è fior di cortesia
il ranuncolo è il fiore del sospiro
il ciclamino è il bacio
e la violetta una carezza lieve
la dalia è l’ossessione
e il gelsomin l’insonnia
il fior dell’abbandono è la camelia
quello del melo la malinconia
il croco bucaneve è come il sogno
la margherita è il dubbio
l’anemone è il fior della pazzia
ed il giacinto quello del dolore
fiore di loto è il fiore dell’oblio
la passiflora ha la passion nel nome
la bougainville è il fiore del ricordo
il rododendro il fior di gelosia
l’ambiguità è la calla
e il desiderio l’iris
e l’orchidea il piacere
il tarassaco è il fiore del rimpianto
come il geranio è quello dell’attesa
dell’amarezza il fiore è la genziana
di vanità il narciso
nontiscordardime è il fior dell’ansia
il fiore del capriccio è la petunia
e quel di devozione il girasole
il tulipano è il fiore del possesso
fior di dolcezza è il bottoncino d’oro
l’adorazione è il giglio
trepidazion la fresia
la stella alpina è il fiore del mistero
fior di magnolia è fior di consunzione
fiore di pesco è fiore di speranza
il fior della ginestra è la poesia
e quello della morte il crisantemo
ma quello dell’averno è l’asfodelo
fiore di cactus è fiore d’eroismo
fior d’oleandro è fior di malattia
il gladiolo è il fior dell’astinenza
e quello del languore la bignonia
la viola del pensiero è fior fantasticante
la viola mammola è fior di timidezza
la violaciocca è fior di frenesia
ma per lo struggimento è la peonia
come il garofano per il turbamento
l’erica è il fiore degli highlanders
fiore d’incantagione è la ninfea
fior di ciliegio fiore dell’affetto
fior di nasturzio fiore dell’affanno
fior d’amaranto fiore foscoliano
fiore d’arancio fiore di sponsali
e la gardenia è la galanteria
e il glicine è l’angoscia
e la begonia il pianto
l’olea fragrans ha i fiori dell’ipnosi
ma il delirio è tutto dell’ortensia
il mandorlo ha il fior della promessa
la bocca di leone è l’ardimento
la primula il presagio
la clematide è il fiore dell’addio
e la campanula il fior degli umiliati
piú bello della gerbera, che è orgoglio
l’aconito è dei lupi
dei gatti nepitella
la tamerice è amica dei gabbiani
ma la sassífraga vuole solo il falco
il fiore del tormento è il biancospino
il fiordaliso è un pegno
e la lavanda inganno
fiore d’ibisco è il fiore del sorriso
fior di gaggía è il fiore dell’abbraccio
il capelvenere è il fior degli annegati
e con il tradimento sta l’euforbia
assegnata alle donne è la mimosa
ma il colore dei vezzi è della fucsia
il fiore del sonno è lo stramonio
l’arnica è la bugia pietosa
e la credulità il mughetto
la tuberosa è fior di stordimento
la commozione sta nella pervinca
nell’azalea il sospetto
fior di mortella è fiore di perdono
fior di verbena è fiore di malizia
e le schermaglie sono del corimbo
e i finti crucci della zinnia
ma la vaniglia è l’estasi
e la melissa il palpito
il calicanto è fior d’esitazione
la portulaca è fior d’appartenenza
ma il plagio è dell’acacia
il fior dei disperati è la centaurea
e la cicuta quello dei suicidi
ma gli assassini scelgono il giusquiamo
l’aster è il fiore dell’amor volgare
il fiore del silenzio è l’aquilegia
la cineraria degli amor perduti
il dittamo degli amor proibiti
l’adonide degli amor fatali
l’elleboro di quelli inconfessati
il caprifoglio è il fior della tenacia
fior di morbosità è la digitale
e l’achillea non è di questo mondo
fior di sambuco è il fior dello stupore
fior di viburno il fiore dell’incanto
e la giunchiglia la sottomissione
il fiore della supplica è il ligustro
e il citiso quello dell’assenso
il fascino è il lentisco
la dulcamara la precarietà
il fior della lusinga è l’ipomea
la piantaggine è fior di fedeltà
il fiore della fuga è nell’issopo
la calendula è il fiore dell’omaggio
fior di mentuccia è fior di seduzione
il fior delle chimere è la nepente
il fior piú triste è dell’ippocastano
e il nenúfaro è amore e morte insieme
Di tutti i fiori la rosa è la regina
che è il fiore dell’amore
ma il fiore mio piú bello
il fior della mia vita
il fior che non sfiorisce
è il fiore che non sfioro.”
-Cento poesie d'amore a Ladyhawke-
-Michele Mari-
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