#fibre prebiotiche
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farmahope · 4 months ago
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Assumete Probinul Bustine Per Un Sollievo Immediato Dal Dolore
Il mal di gola e la voce un po' rauca potrebbero essere sintomi di un raffreddore o di un'influenza imminente. Tuttavia, se questi sintomi sono presenti da tempo, è possibile che la colpa sia dello sfintere esofageo inferiore, una valvola, piuttosto che di un virus. Ciò accade quando il muscolo che regola il flusso del cibo e dei succhi gastrici nell'esofago non è completamente contratto. Questa condizione è chiamata reflusso gastroesofageo. Un farmaco come Probinul Bustine allevia i sintomi di questa malattia.
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falconmio · 7 years ago
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TORNO INDIETRO E VIVO MEGLIO
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Tanta gente,in un tempo anche non troppo lontano, durante la giornata si nutriva solo se riusciva a trovare qualcosa da mangiare e quindi non a orari fissi e non 3 o 4 volte al giorno.Questo comportamento alimentare che fu proprio degli uomini primitivi oggi è una pratica seguita da persone molto povere,continuando però ad essere usanza consolidata presso popolazioni che vivono in alcune regioni del mondo,gente che mangia nutrendosi con quel tanto che riesce a raccogliere dalla terra dove risiede,come fiori,foglie,radici e frutti di piante spontanee.Ma questi popoli possiedono una ricchezza che noi,gente del “mondo industrializzato”,non abbiamo più: la ricchezza microbica della propria flora intestinale, un beneficio che li preserva da tante malattie presenti qui da noi. Domanda: c’è un modo per acquisire anche noi una migliore biodiversità microbica,in particolare dell’intestino?C’è,ma dobbiamo iniziare a fare nuovamente quel che facevano le nostri madri o le nonne,sana abitudine che negli ultimi decenni è andata progressivamente in disuso: andare per la campagna a raccogliere i fiori ,foglie,radici e frutti delle piante
     spontanee,come le ciliegie,le amarene,le mele e le pere selvatiche,i frutti del prugnolo selvatico o le bacche,per esempio della rosa canina e del ginepro.E che ne dite se cercassimo anche le fragoline di bosco e le more dei rovi e del gelso?Ci sono poi i fiori commestibili come quelli del tarassaco,della rosa canina,della camomilla,i fiori e le foglie della malva,della borragine e poi le piante di ortica,la pastinaca e la
     cicoria selvatica,tutti prodotti vegetali che potrebbero essere aggiunti alle nostre insalate.Sono davvero tanti i beni che la Natura ci mette a disposizione per essere opportunamente mangiati.Sta a noi imparare nuovamente a riconoscere le piante spontanee ed i loro prodotti commestibili da quelli nocivi e poi andare a raccoglierli.Ma perché questi prodotti sono capaci di rimodulare positivamente il nostro microbiota intestinale? La motivazione principale consiste nel fatto che sono molto più ricchi di fibre prebiotiche,come l’inulina,rispetto agli stessi provenienti dalle coltivazioni domestiche e contengono anche più enzimi,utili alla digestione e microbi. Ma attenzione: utilizza queste specie vegetali crude o dopo fermentazione dal crudo e non stare a lavarle troppo se vuoi arricchire la tua flora intestinale con la biodiversità microbica presente in esse.Presta anche attenzione al luogo dove
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  raccogli questi prodotti vegetali.Ricordati che la Fisiologia umana si è formata in milioni di anni e mal si adatta ai cambiamenti dettati dalla “modernità”.Non spaventarti per quello che ti sto dicendo.Piccoli correttivi possono portare a grandi risultati e se oggi vuoi veramente aiutare la salute devi anche tu tornare un po’ indietro.
Ti lascio con un grande abbraccio
P.S. Se ti è piaciuto l’articolo mi farebbe piacere che tu lo condividessi, magari utilizzando i pulsanti Social in basso.In questo modo contribuirai a far conoscere queste informazioni ai tuoi conoscenti. 🙂
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medicomunicare · 3 years ago
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Integratori funzionali per gli sportivi: quali sono e servono davvero alla performance?
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Introduzione Mangiare in modo sano senza cibi trasformati è un "must" per chi segue un'attività sportiva dedicata. I più salutisti non includono nell'alimentazione neppure il caffè ed altri cibi o bevande trasformate e fino a qui nulla di sbagliato. È inutile ricordare in questa sede che le modalità alimentari da seguire per avere una buona od ottimale prestazione sportiva, sono direttamente collegate al tipo di sport seguito e a che livelli si vuole arrivare. Mangiare in modo equilibrato è fondamentale per favorire la migliore prestazione atletica possibile, a prescindere dal livello tecnico e per prevenire la sindrome da "superallenamento". Infatti, è doveroso rispettare la varietà alimentare, la giusta ripartizione dei macronutrienti (proteine, carboidrati e grassi) nonché le porzioni nell'ambito giornaliero. Se poi si vuole aumentare la performance in modo più significativo, è possibile ricorrere ad integratori definiti "funzionali". Per conoscere il termine "funzionale", si può consultare un articolo recentemente pubblicato su questo sito, sezione Alimentazione e Salute, dal titolo: Nutrizione a tavola: gli alimenti per “pensare” e lo stile di vita per funzioni mentali ottimali, che ne descrive significati e normativa europea. Gli integratori funzionali nello sport In questa categoria rientrano integratori che hanno una storia di mercato abbastanza recente. Si può iniziare menzionando i probiotici, ceppi di batteri amici della salute intestinale che si ritrovano anche nei prodotti caseari e che sono ampiamente acquistabili in commercio. I probiotici mantengono la salute delle mucose intestinali, il che è essenziale per l'ottimale assorbimento di tutti i principi nutritivi, specie i micronutrienti (vitamine, minerali e cofattori), ma anche gli aminoacidi derivati dalla digestione delle proteine specie quelli essenziali che non possiamo fabbricare. Il genere Lactobacillus è rappresentato da più di un centinaio di ceppi, alcuni dei quali sembrano particolarmente utili nel caso degli sportivi, come il L. casei Shirota, L. rhamnosus, L. acidophilus e L. helveticus. Per un loro pieno effetto questi andrebbero associati ai cosiddetti prebiotici, sostanze che ne permettono l'attecchimento e la crescita nell'intestino. Le fibre vegetali solubili sono ottime prebiotiche, il che giustifica una dieta ricca di insalate nella pratica sportiva e non solo per i fini di "riempimento". Anche amido resistente (cereali integrali), inulina (cipolle, asparagi, ecc.) e oligosaccaridi di altri vegetali possono espletare questa funzione. Mantenere una buona salute intestinale con i probiotici, significa anche tenere sempre all'erta le difese immunitarie, evitandone lo stress dopo l'esercizio fisico intenso. Alcuni Autori si sono concentrati sull'utilizzo di molecole funzionali del tipo omega-3, fitosteroli e simili, per ottenere una buona salute immunitaria. Altri integratori che possono aiutare nelle prestazioni sportive sono sicuramente la glutammina, un aminoacido che ripara le mucose intestinali, le funzioni cerebrali e incentiva la rigenerazione cellulare. Sicuramente funzionali sono la caffeina con il suo effetto stimolante sul metabolismo dei carboidrati e dei grassi, nonché l'acido citrico che serve a bloccare la glicolisi quando si è fatto un notevole carico di carboidrati. Sono sicuramente funzionali le miscele di condroitinsolfato e glucosammina, che spesso contengono anche rame e vitamina C. Queste associazioni hanno particolare tropismo per le cartilagini, prevenendone l'infiammazione, lo stress ossidativo e quindi l'usura. In questo senso anche gli omega-3 possono risultare protettivi della cartilagine, non in modo diretto ma dopo loro trasformazione in biolipidi. Ecco perché l’industria alimentare si sta adattando sempre più a questi aspetti funzionali dello sport, non solamente volti a dare più forza o resistenza fisica. Sono ormai disponibili bevande addizionate a vitamine antiossidanti e thè verde, o succo di melograno e di altri frutti rossi o frutta di bosco, che contrastano lo stress ossidativo. Il caso del beta-idrossibutirrato Conosciuto come HMB, esso è un nostro normale metabolita derivato dal metabolismo dell’amminoacido leucina (uno dei ramificati). È altresì prodotto in caso di restrizione calorica (digiuno da moderato a spinto), ed appartiene al gruppo di metaboliti chiamati anche “corpi chetonici”, utilizzati come carburante cellulare al posto del glucosio. Normalmente esso viene prodotto in ragione di 0,2-0,4g al giorno, ma in caso di digiuno se ne possono produrre svariati grammi. Viene venduto come integratore per migliorare le prestazioni, ma in Italia la sua vendita è stata vietata a lungo fino a quando dopo il 2010 ne è stato consentito l’uso, soprattutto per la gioia di chi si dedica al bodybuilding. Ma ci sono evidenze scientifiche che l’HMB sia così fantastico come alcuni sostengono? Alcuni studi scientifici supportano la sua efficacia nel mantenere la massa magra, la forza e le prestazioni aerobiche. Una revisione italiana ha evidenziato, tuttavia, che i suoi effetti sull’allenamento sembrano migliori sui soggetti non allenati giovani e persino negli ultra-sessantenni ed ultrasettantenni (vedere bibliografia allegata). Per tali ragioni, il mondo scientifico è ancora in dibattito e non ha concluso le indagini su questa sostanza, il che ha frenato le posizioni delle istituzioni su normative e legislazione. L’International Society of Sport Nutrition (ISSN) ha pubblicato nel decennio scorso un documento sinottico dove vengono fornite raccomandazioni sull’utilizzo ottimale dell’HMB, tutto in linea con quello che era noto al tempo sulle conoscenze scientifiche al riguardo. Nel documento è anche dichiarato che HMB può essere utilizzato per migliorare il recupero muscolare, attenuando i danni indotti dall’esercizio fisico intenso nei soggetti professionisti. Questi effetti sembrano più pronunciati quando la sostanza viene assunta due settimane prima di una competizione sportiva, in ragione di 38mg/Kg di peso o più. Se la ISSN ha espresso le sue posizioni favorevoli, l’autorità europea nella figura dell’EFSA aveva espresso il suo parere negativo già nel 2006, nell’ambito dell’articolo 13.1 del regolamento comunitario CE 1924/2006, circa l’effetto ergogenico dell’HMB da solo o in combinazione con un altro corpo chetonico chiamato alfa-chetoisocaproato. Nel 2011, la commissione specializzata di esperti incaricati aveva detto che le evidenze scientifiche fossero ancora poche e non supportanti. Nel tempo sono stati effettuati altri studi sperimentali pubblicati nella letteratura scientifica, ma non c’è ancora la pronuncia delle autorità dato che tempistiche, eterogeneità di coorti e modalità di condurre gli studi non permettono univocità di risultati. Dal momento che non si è individuata una dose raccomandata per coloro che lo vogliono assumere come integratore, ci si affida al buon senso di ognuno sulle dosi e sulle tempistiche di utilizzo. D’altronde, di ogni cosa è la dose che ne decide effetti benefici o nocivi. A cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, PhD, specialista in Biochimica Clinica. Pubblicazioni scientifiche Jakubowski JS. Med Sci Sports Exerc 2019; 51(1):65. Silva VR, Belozo FL et al. Nutrit Res. 2017; 45:1-9. Durkalec-Michalski K et al. Nutrients 2017; 9(7):753. Wilson JM et al. J Int Soc Sports Nutr 2013; 10(1):6. Molfino A et al. Amino Acids 2013; 45:1273-92. Zanchi NE et al. Amino Acids 2011; 40:1015-25. Portal S et al. J Pediatr Endocr Metab 2010; 23:641. Knitter AE et al. J Applied Physiol 2000; 89:1340. Nissen SL et al. J Applied Physiol 1996; 81:2095. Read the full article
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editorialstaff2020 · 4 years ago
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I principali nutrienti che si trovano nei pistacchi aiutano ad ottimizzare le nostre difese del corpo
Molte persone stanno cercando di migliorare la loro salute generale e il loro sistema immunitario quest'anno - con una particolare attenzione alla dieta. Secondo l'International Food Information Council's Year-End Survey dell'International Food Information Council[1], una persona su tre riferisce che le sue abitudini alimentari sono diventate più sane nel corso dell'ultimo anno. Guardando all'anno che ci attende, il 22% delle persone dichiara di essere preoccupato di come le proprie scelte alimentari stiano influenzando la propria salute fisica o mentale. L'aggiunta di cibi nutrienti - come i pistacchi americani - alla dieta può aiutare a dare al corpo più vitamine e minerali necessari per aiutare il sistema immunitario a funzionare al meglio.
Il sistema immunitario è la prima linea di difesa contro le infezioni. Un sistema immunitario sano aiuta il processo di guarigione e riduce i tempi di recupero. I pistacchi americani forniscono molti nutrienti che possono aiutarlo a funzionare, tra cui vitamina B6, zinco, rame, ferro, selenio, folato, polifenoli, carotenoidi, fibre e proteine.
"Raccomando sempre i pistacchi come un comodo spuntino ottimo da consumare dopo un allenamento o ogni volta che si ha bisogno di uno snack nutriente per calmare la fame fino al successivo pasto", afferma Dott. Giorgio Donegani, Tecnologo Alimentare ed Esperto in Nutrizione ed Educazione Alimentare. "Ma quest'anno sto anche consigliando i pistacchi per la ricchezza di sostanze nutritive vitali che contengono, che possono aiutare il sistema immunitario a funzionare al meglio".
Le proprietà funzionali del pistacchio americano contribuiscono al buon funzionamento del sistema immunitario in molti modi:
·         Vitamine B (B1, B6 e Folato): necessarie per combattere le infezioni.
·         Zinco, magnesio e selenio: possono ridurre il rischio e la gravità delle infezioni virali.
·         Proteine: possono rafforzare il sistema immunitario aiutando a mantenere le cellule immunitarie sane, responsabili dell'eliminazione di cellule danneggiate, batteri e virus.
·         Gamma-Tocoferolo (antiossidante): può aiutare ad accelerare i tempi di recupero e a ridurre l'infiammazione delle vie aeree.
·         Rame: aiuta a produrre anticorpi per preservare il sistema immunitario.
·         Polifenoli e carotenoidi (luteina e zeaxantina): possono incrementare l'attività di alcune cellule immunitarie, ridurre l'infiammazione e potenziare il meccanismo di difesa antiossidante dell'organismo.
·         Prebiotici (fibre e molto altro!): agiscono come cibo per i probiotici benefici nel tratto gastrointestinale che aiutano a proteggere l'organismo dalle infezioni e regolano il sistema immunitario delle mucose. La ricerca mostra che i pistacchi possiedono proprietà prebiotiche e possono contribuire ad aumentare i batteri probiotici benefici[2].
La frutta a guscio, come il pistacchio, è parte integrante di una dieta nutriente. Non solo sono naturalmente a basso contenuto di sodio e di zucchero, ma i pistacchi sono anche molto apprezzati per il loro impatto positivo sulla salute del cuore, sul peso e sulla gestione degli zuccheri nel sangue. È stato anche recentemente dichiarato che i pistacchi sono considerati una proteina completa, contenente tutti e 9 gli amminoacidi essenziali necessari per sostenere la salute di coloro che hanno più di 5 anni. In Europa, i pistacchi raggiungono la soglia necessaria per essere considerati una fonte di proteine.
Ulteriori informazioni sui benefici per la salute dei pistacchi e deliziose ricette, sono presenti nel sito https://americanpistachios.it/.
[1] IFIC’s Year-End Survey: Consumer Insights from a Year Like No Other, and a Look to the Year Ahead. International Food Information Council. Food Insight. https://foodinsight.org/wp-content/uploads/2020/12/IFIC-Year-in-Review-Survey.December-2020.pdf. December 18, 2020.
[2] Ukhanova M, et al. Effects of almond and pistachio consumption on gut microbiota composition in a randomised cross-over human feeding study. Br J Nutr. 2014 Jun 28;111(12):2146-52. doi: 10.1017/S0007114514000385.
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liborioposts · 5 years ago
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Aloe Gel trappola antimicrobica
Pubblicazione completa, su --> ALIMENTAZIONE E NUTRACEUTICA
Dalle foglie carnose dell'Aloe, si estrae un gel acquoso, dal sapore amaro, ricco di un polisaccaride, chiamato Acemannano. da questo gel, poi si preparano le bevande addolcite, e le pomate a base di aloe gel. Gli acemannani sono polisaccaridi che svolgono numerose funzioni: cicatrizzanti, antulcera, antidiabetica, prebiotica, antivirale, immunomodulante, antinfiammatorio. Una delle caratteristiche degli acemannani, e che fungono da trappola contro i batteri patogeni dell'intetsino, come la salmonella, il vibrione, l'escherichia coli, e la shigella. Questi batteri aderiscono con le loro fimbrie sulla mucosa intestinale, provocando la gastroenterite. Integrando la dieta con Aloe Gel. i microbi cattivi vengono imprigionati dall'Acemannano, grazie ai suoi residui di mannosio che fungono da esca. Inoltre gli acemannani fungono da fibre prebiotiche, stimolando la crescita dei batteri amici, come i lattobacilli ed i Bifidus batteri
Fonte Bibliografica
Aloe gel, trappola antimicrobica https://liborioquinto.altervista.org/aloe-gel-trappola-antimicrobica
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4prevent-blog · 7 years ago
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gobusinesscenter · 7 years ago
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farmaciabrunomilazzo · 6 years ago
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4prevent-blog · 7 years ago
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