#vivere meglio in salute
Explore tagged Tumblr posts
Text
La mia legge per dare il medico di base ai senza dimora è stata appena approvata all’unanimità.
Confesso che poche volte nella mia vita mi sono sentito così orgoglioso.
Questa legge cambierà in meglio la vita di tante persone.
Sto parlando di padri di famiglia che si separano e finiscono a dormire in macchina, donne vittime di violenza che scappano di casa e vanno a vivere da amici, persone che perdono il lavoro e finiscono in strada e non hanno un tetto sopra la testa.
Persone che per vari motivi perdono la possibilità di avere una dimora propria e che purtroppo perdono conseguentemente anche la residenza. E questo comporta il venire meno di un pieno accesso al diritto alle cure perché senza residenza non si può accedere al medico di base (e ai Sert, a un consultorio, a un centro di salute mentale).
Non solo sei povero, non solo sei senza un tetto, lo Stato ti toglie pure il medico di base. E il pediatra ai bambini delle famiglie in difficoltà.
Un dramma nel dramma insopportabile.
Oggi il Parlamento ha approvato all’unanimità una legge a mia prima firma che sana questa ingiustizia: dal 1 gennaio 2025, finalmente le persone senza dimora potranno iscriversi nei registri delle ASL e accedere al medico di base.
Avverrà prima per tutte le città metropolitane, per poi estendersi ovunque.
Con questa legge - il ringraziamento più grande va ad Antonio Mumolo, Presidente di Avvocato di Strada, che per primo si è battuto per questo risultato - decine di migliaia di persone non solo avranno pieno diritto alle cure, ma finalmente sapranno che lo Stato non le ha abbandonate. E che uscire da una condizione di fragilità è possibile.
Sono felice. Perché oggi la politica riesce a dare di sé l’immagine più bella, quella che cambia la vita delle persone. In meglio.
Marco Furfaro.
42 notes
·
View notes
Text
Per favore, è un post sfogo, non voglio i vostri pareri ma solo rispetto.
Pensavo peggio oggi, al funerale. Con le altre non ho parlato praticamente di nulla, già tanto se ci siamo salutate ma comunque stavo già mezza influenzata ed ero molto tesa e giù di morale, qualcuna mi ha chiesto come stavo e l'unica con cui non ho mai legato si è avvicinata un po' per consolarmi, mentre quelle due a cui ero più legata non mi hanno detto nulla. Me lo aspettavo. Forse per chat sono state più "confortanti" ma vabbè, so che posso contare solo su Riccardo ormai. (il giorno dopo, oggi, mi hanno scritto entrambe, apprezzo molto).
Mi ha fatto piacere che ci siamo state per lei, anche se troppo tardi, praticamente eravamo solo noi, non ho visto altri suoi coetanei, vorrei pensare che per molti fosse colpa della distanza, visto che ci abbiamo messo un'ora per andare al funerale. Le sue amiche di un tempo c'erano e spero che ovunque sia abbia apprezzato e che ci abbia perdonato per averla lasciata sola a se stessa. Forse quella con più rimorsi sono io, come ho già detto ho lasciato vincere il rancore e purtroppo questa cosa non la cambia nemmeno la sua morte, ma lei aveva una scusa per avermi spesso trattata di merda, aveva un disturbo, le altre che scusa hanno per avermi abbandonata? Forse la faccio tragica, non so. Pensavo che questa cosa ci avrebbe riavvicinate ma loro credo che stiano meglio senza me.
La mente è difficile recuperarla quando parte, io la capisco, la capivo, certo non ho mai provato al 100% quello che provava lei, ma io capisco bene la sensazione di sentirsi talmente a terra da non riuscire a fare niente e niente ti può aiutare a tirarti su, so bene quanto la mente giochi brutti scherzi e i pensieri brutti che ti fa fare. Io almeno ce l'ho sempre fatta a farmi passare quei momenti ma credo che a lei non passavano mai. Avrei voluta farla sentire compresa ma evidentemente quello che provava era un milione più grande di quello che provavo io. Si era data da fare, lavorava, prendeva medicine ma era comunque insoddisfatta della sua vita, non si sentiva realizzata e quel disturbo è stato alimentato al punto di volerla fare finita. Ho avuto paura che un giono anche io potrei peggiorare, ma se non è successo in questi anni non credo che accadrà più, fortunatamente ho smesso di dire di voler morire e fortunatamente non ci ho mai provato, forse devo iniziare a dosare bene le parole che dico.
Sua madre l'ho vista bene, è stata molto carina con noi, era contenta di averci visto, peccato che sapevo soffrisse di schizofrenia, quindi magari è la sua testa a reggerla in piedi ancora. Suo padre l'ho visto molto provato e il suo ragazzo o ex, era visibilmente sfinito, sappiamo tutti che ce l'ha messa tutta per farla sopravvivere ma non è bastato. Mi chiedo quanto coraggio ci voglia a lanciarsi e buttarsi tra le braccia della morte.
Voleva farla finita da tempo ma non ci era mai riuscita. Ha scelto una fine bruttissima. Ma la capisco, se tanto era peggiorata che altro poteva fare? Nulla le è stato d'aiuto e io sono certa che abbia fatto del suo meglio per uscirne, ma ripeto, quando la testa parte non c'è nulla che regga. Capisco quella sensazione di vuoto che nulla lo colma, la solitudine, tutto. Non trovava pace, non l'avrebbe più trovata. Penso sia come per chi sceglie l'eutanasia per malattie incurabili, la sua testa non era più guaribile. Nessuno merita di soffrire così tanto in vita e sti cazzi di chi dice "c'è chi vuole vivere e questa si ammazza", lo volete capire che i disturbi mentali sono alla pari di un tumore?? Nessuno sceglie di ammalarsi, nessuno vorrebbe morire ma tornare a vivere e lei non ci stava riuscendo più.
Le auguro che abbia trovato pace, ce lo siamo augurati tutti oggi.
9 notes
·
View notes
Text
Il Mago.
"La violenza del non volersi bene"
Questo Autunno ci sorprende. Per la sua crudezza. Per il suo essere in perenne contatto con la Vita, con la Carne, con le Ossa.
Ci porta a vivere l'esperienza dell'Incarnazione nella sua piena nudità.
Proprio quel Corpo che noi affossiamo, che non riconosciamo, che riempiamo di immondizia mentale e alimentare, a cui neghiamo Amore e Riposo.
E quel Corpo oggi si fa sentire. Chiede di essere ascoltato nei suoi bisogni più profondi, nelle sue manifestazioni dolorose, chiede di prestare attenzione al dettaglio, alla sua preziosa composizione organica, al suo battito.
Noi siamo Natura.
E se rinunciamo ad esserlo, distruggiamo la nostra Essenza.
In Natura tutto vibra all'unisono, in un perenne stato di necessità e di anelito all'Armonia.
Noi non siamo in Armonia.
E quando lo siamo, essa si presenta come uno "Stato temporaneo" legato prevalentemente alla dissociazione corporea, non al radicamento Corpo-Mente.
Poi accade che un giorno ci stupiamo della Malattia. E la interpretiamo come una condanna, come una "sfortuna", come un qualcosa di accidentale, come un insegnamento punitivo.
Ma non abbiamo idea che essa sia il frutto del nostro perpetuo "maltrattamento" e rifiuto dell'Incarnazione.
Lo Spirito che alberga dentro al nostro Cuore ci sta chiedendo "onestà di intento".
E Responsabilità.
Se i nostri pensieri sono malati, se il cibo che assumiamo è troppo e raffinato, se ci iniettiamo farmaci e ingoiamo pasticche, se siamo perennemente arrabbiati e stanchi, delusi e tristi, se non respiriamo aria pulita, se non curiamo la muscolatura e non ci vogliamo bene nel profondo, ci ammaliamo.
Siamo adulti. Siamo noi i nostri "genitori interiorizzati". Detentori della piena Responsabilità sulla nostra Salute fisica e psichica.
E nel benessere globale dell'Essere umano, il sentirsi "nutriti" dall'Amore per se stessi è fondamentale.
Se perseveriamo nell'ignorare le nostre necessità perché fuggiamo da noi stessi e dai nostri nodi dolorosi, prima o poi la Struttura interiore crolla.
Il Corpo è prezioso. E' il Tempio dello Spirito.
Più è pulito, elastico e forte, più riposa e si nutre con misura e qualità alimentare, più saremo lucidi e presenti, vigorosi e sani.
Non stupitevi della Malattia. Essa non nasce dal nulla. E non si presenta "casualmente" per rompere le uova nel paniere.
E' frutto di "anni di maltrattamento" interiore, di posti sbagliati, di relazioni tossiche, di abitudini malsane.
Imparate a conoscere il vostro Corpo fisico e psichico. Lavorateci tutti i giorni. Liberatelo dagli "elementi inquinanti" e scegliete il meglio per lui.
Vi ripagherà con gratitudine e pieno benessere.
Smettete di "violentarvi" con il Disamore. E prendete in mano le "scelte giuste" per voi. Quelle allineate alla vostra Struttura, quelle che vi fanno sentire bene, quelle che cambieranno la vostra prospettiva di Vita.
E se non lo fate per un miliardo di giustificazioni che vi raccontate da anni, ricordatevi che le frequenze dell'Autunno vi sbatteranno in faccia la realtà.
Perché più si sale, e più Amore serve per vibrare all'unisono con l'Energia Universale.
Perciò ripartite dall'Amore. Per voi stessi e per ciò che vi circonda.
E se non c'è più Amore in nessun luogo, dentro e fuori di voi, spostatevi da dove siete. Sarà un primo passo per cambiare la visuale di osservazione.
Buona settimana... impegnativa ma straordinariamente illuminante.
Mirtilla Esmeralda
9 notes
·
View notes
Text
Il post pubblica questo articolo. Chiaro, informativo, semplice.
Commenti sulla pagina facebook pieni di gente (90% uomini così a naso) che si lamenta, che contesta le informazioni, che dice "e allora io bevo di più!" "ma anche correre in auto è pericoloso!1!1" "anche lavorare fa male"...
Il concetto di leggere un articolo solo per acquisire un'informazione a quanto pare è sconosciuto, l'articolo ti sta dicendo come devi vivere (no Gianfranco, fai come cazzo vuoi, mangiati pane e salame buttando giù tutto col vinello mentre ti fumi una siga, sono cazzi tuoi). Questi articoli "fanno terrorismo" se spiegano semplicemente la realtà dei fatti.
Mi chiedo se sia solo incapacità di assumersi le proprie responsabilità: se so che l'alcool anche in minima quantità fa male devo accettare che bevendo un bicchiere ogni tanto mi sto assumendo un rischio e che ne sono responsabile. Meglio non sapere, meglio autoconvincersi che un bicchiere al giorno non è pericoloso. E io sta gente non la reggo più, mi hanno rotto il cazzo sia virtualmente che di persona.
69 notes
·
View notes
Text
Amore mi ritrovo qui a scriverti perché ne ho bisogno. Io voglio stare con te, ho bisogno di te ogni giorno per star e bene e questo dovresti già saperlo. Quello che voglio trasmetterti è che qualsiasi cosa succeda tu sarai sempre al primo posto nel mio cuore, sei il mio cuore. Io sto investendo in te, questo termine non mi piace ma è significativo. Ti fa capire che io ho calcolato il mio futuro con te. Io ho avuto altri ragazzi, è vero, ma tu sei la prima storia seria, anche per me ciò che stiamo vivendo è la prima esperienza di vita in due, in un certo senso. Non siamo più piccoli, siamo adulti e abbiamo molte responsabilità. Io mi sono innamorata di te per molti motivi ma soprattutto per come mi parlavi e come mi facevi sentire. Mi sentivo accettata nonostante i miei difetti e amata veramente da una persona. Una persona come te che, se ti chiede come stai, te lo chiede sinceramente e non per fare due chiacchiere. Tu mi hai dimostrato questo in molte occasioni. Te ne sono riconoscente per tutto quello che hai fatto per me e lo sarò sempre. Le cose non vanno sempre bene, anzi: a noi se vanno bene è un'eccezione spesso e volentieri, ma questo non deve smettere di farci sperare in un futuro migliore. Io sono arrivata a un limite di sopportazione della famiglia, così è sempre stato, io alla fine ho sempre fatto come mi pareva ma ho sempre ascoltato le loro parole e siamo perciò tutti influenzati dai genitori e tutti i fattori che contribuiscono alla nostra crescita. Io di errori ne ho fatti tanti tanti ma l'unica certezza che ho è che tu non lo sei. Tu sei il mio orgoglio, nonostante tutto. Sì, perché da un po' di tempo facciamo fatica anche ad andare d'accordo per un'ora. Si pensa che sia una cosa normale, boh ci sta, ma io soffro, tu uguale. Io prometto che cercherò di migliorare ulteriormente, cercherò di stare meglio anche in salute. Perché, se sto male fisicamente, sono nervosa e rispondo peggio perché mi sento male. Mi capita spesso di respirare male, mi sembra che i miei polmoni non riescano ad immettere adeguatamente ossigeno nel mio corpo. Dicevo che ormai siamo grandi e che, per questo, io vorrei distaccarmi dai "nidi". Io vorrei essere indipendente ma, purtroppo, economicamente non mi è possibile, quindi dobbiamo mantenere elevati i rapporti con le famiglie. Ma riconosciamo che questi rapporti ci stanno logorando molto spesso, se non sempre. Però so che dobbiamo riconoscere di essere fortunati, anche solo per il fatto che abbiamo l'acqua in casa. Il mondo va saputo vivere. Per vivere bene dobbiamo avere un carattere forte. Io me lo sto facendo: ora, come vedi, a me non importa nulla degli altri. Forse ora sono anche troppo stronza, ma io so di essere stata troppo buona in passato. Ho sempre cercato l'approvazione altrui, ma non ha nemmeno senso questa cosa perché io voglio vivere come mi pare e piace. Ho perso anche tante amicizie. L'amicizia finta dura finché si ride insieme e va tutto bene, poi diventa solo un peso. Ma io non voglio perdere la voglia di vivere che più o meno mi caratterizzava, la voglia di ridere insieme. Io sto bene con te. Amore mio io per te ci sarò sempre, smetti di metterlo in dubbio per favore! Sei il mio cuore, essenziale.
#messaggi#ritrovarsi#pensieri#scrivere#amore#frasi belle#riflessioni#tristezza#amarsi#amare#perdono#perdon
7 notes
·
View notes
Note
Ciao. Mi dispiace per come ti senti e per quello cui andrai incontro. Spesso faccio lunghi periodi di giornate lavorative infinite, senza gratificazione. Lo stipendio è buono ma se sei svuotato di energie e non hai tempo libero, i soldi marciscono assieme a te. Ho dovuto ricorrere a farmaci e terapia per lungo tempo e adesso sto meglio, ora sono in grado di pensare: mal che vada mi licenzio e sopravviverò come tutti, senza vergognarmi per questo pensiero a causa del mio senso del dovere. Ma io sono in Italia, bene o male ho affetti vicini, si parla la mia lingua, se sto male mi metto in malattia (non l'ho mai fatto...) senza dover contare i giorni che mi restano nell'anno. Tu... ti leggo e mi chiedo spesso perché ti sia decisa a fare determinate scelte. Coraggiose se vogliamo, per prospettive future. Tuttavia mentre raggiungiamo il burnout la vita ci passa davanti e quello che immaginavamo potesse accadere, cambia. Restiamo delusi, con niente di concreto in mano. Onestamente al solo pensiero di essere lontana non dico dalla famiglia, ma dalla confortante madrepatria, alle condizioni quali quelle che descrivi... non so come tu faccia. Mi scuso se ti risulto inopportuna, ti scrivo perché mi sembra di riconoscerla la tua sofferenza. Una cosa sola mi ha insegnato la depressione, che quando ci sei dentro vedi davvero quanta povertà si cela dietro i castelli di fantasie più o meno autoindotte per trovare una strada nella vita. E pensi che ti sei ammalato "per niente". Tutt'ora fatico a concepirmi distaccata dal mio lavoro, anche se la società lo ritiene nobile e indispensabile mi ha rovinato anni importanti. Ma sono arrivata ad essere consapevole dei miei limiti, ho imparato a proteggermi un po'di più, a dire di no. Per adesso resisto ma sai, adesso non mi importa più di come reagirebbe la gente a sapere che ho lasciato per andare a raccogliere pomodori o pulire bagni, proprio io che sono così brava, istruita e specializzata. Non mi importa più cosa dice il mio senso del dovere. E mi sento meglio, anche solo perché mi permetto di pensare a delle vie di fuga.
Abbi cura di te.
Ciao.
Spesso è facile leggere senza dire niente quando non si conosce qualcuno, quindi ti ringrazio per il tuo messaggio, sebbene in anonimo (non perché sminuisce il pensiero, semplicemente a volte non ne comprendo a pieno il motivo del suo utilizzo - ma questo è un discorso a parte).
Mi dispiace molto per quello che ti è successo, anche se mi pare tu stia leggermente meglio e sono contenta per te per questo.
I motivi per cui sono tornata qui sono tanti e, forse, a dirli nemmeno li si comprenderebbe. Uno tra tutti: ho speso quasi 10 anni della mia vita (e denaro) per studiare la lingua e la cultura di questo paese e purtroppo questi 10 anni non li posso "vendere" a nessuno perché non sai quanta gente fa la stessa cosa. Una cosa che mi sono promessa a me stessa è che io questi 10 anni della mia vita non li voglio buttare, anche se giustamente c'è gente che si reinventa nonostante la sua laurea (non ho niente contro di loro, ma vorrei evitare di farlo io).
Hai ragione nel dire che spesso quelli che costruiamo sono solo castelli senza alcun senso e non ti nascondo che sono già un paio di anni che la mia testa è a metà tra il voler diventare chissà chi e il voler semplicemente vivere di un lavoro umile con uno stipendio minimo che mi permetta di mangiare, mandando a fanculo laurea e tutto il resto.
A volte sono sul punto di pentirmi della mia scelta ma quando la mia migliore amica, come te, mi dice: "Stai attenta alla tua salute mentale perché se le cose vanno male, puoi sempre tornare in Europa", sai cosa le rispondo? Che non è il momento adatto. Adesso è come se vivessi nell'occhio del ciclone: sebbene la cultura lavorativa giapponese faccia veramente pena, questa megalopoli vive di milioni di opportunità diverse e non penso ciò sia equiparabile a qualsiasi altra città in Europa.
Per cui non posso fare altro che sfruttare questa opportunità il meglio che posso. Non mi interessa dell'opinione di nessuno e vivere dall'altra parte del mondo, sebbene sia triste perché non hai nessuno su cui poter contare se non te stesso, hai la libertà di poter fare il cazzo che ti pare, pure lasciare tutto e andare a raccogliere i pomodori o andare a fare le pulizie.
Poi, anche se volessi tornare, dove vado? Non ho più contatti con nessuno della mia famiglia, né li voglio avere e sono al punto che quasi non saprei nemmeno dove andare a dormire se tornassi in Italia. Anzi, me ne sono andata anche per tagliare finalmente tutti i ponti possibili.
Detto questo, come hai detto anche tu, per adesso, resisterò. Quando la situazione mi sembrerà insostenibile, cambierò e cercherò altro; almeno avrò soldi a sufficienza per poter vivere senza lavorare per un po' (dato che non avrò tempo per spenderli).
La via di fuga cerco di vederla sempre (anche se è molto difficile farlo), perché, almeno per il momento, non mi voglio assolutamente arrendere a questo mondo bastardo e per me oltremodo incomprensibile.
Abbi cura di te anche tu.
8 notes
·
View notes
Note
Buon pomeriggio, Kon. Spero, con questo messaggio, di non violare la regola numero 7. La salute di mia madre è in peggioramento da quando, un anno fa, ha perso sua madre. Non si occupa più di sé stessa, non c'è modo di portarla da un dottore per un controllo o le cure di cui necessita. Ho parlato con il suo medico di base e mi pare abbia liquidato la situazione: non è un pericolo, lasciala fare. So che esiste il libero arbitrio e non la posso portare di forza, però vederla in queste condizioni è sfinente sia perché è mia madre (nonostante mi odi mi sento responsabile di restituire le cure che ha avuto per me) sia perché alcuni suoi comportamenti sono verbalmente violenti ed alla lunga difficili. Però ho l'impressione di aver percorso ogni strada possibile, e mi sembra che l'unica opzione, quello che dicono tutti con i quali ho parlato, sia di lasciarla in balia di sé stessa e che essendo sua figlia troverò il modo di farmi ascoltare e farla stare meglio. Mi sono giocata il lupo nero, quello bianco, tutto il pack, mi sento come Gandalf bloccato davanti all'ingresso delle miniere perché non sa come entrare. Sono biologicamente sua figlia (sentimentalmente no) ma questo non basta, non ho i mezzi per farla stare meglio. Mi chiedo se dovrei rispettare il suo desiderio e lasciarla così, come dicono tutti.
Grazie.
Se senti di aver percorso tutte le strade possibili, allora... siici senza esserci.
Non conosco tua madre né la sua e le vostre storie, però lasciarle vivere la sua vita non esclude che tu non possa far sentire la tua presenza in modo discreto.
A volte le persone hanno bisogno di non avere bisogno di qualcuno che sia lì fremente e pronto a intervenire... molto spesso hanno la necessità di un loro spazio privato per sentirsi miserabili e inutili, forse anche buttarsi via ma sono sicuro che nel momento del vero bisogno - che non è quello che presuppongono e prevedono gli altri - tua madre possa accorciare le distanze e farti rientrare nella sua vita.
E intanto comincia a elaborare il distacco, quello definitivo, che prima o poi si verificherà.
Non lasciare nulla di intentato ma colma i vuoti che non ti permettono di lasciarla andare in modo sereno, perché sentire di dovere qualcosa a qualcuno non è il pagamento della cambiale di un prestito affettivo ma tenere per un po' il passo accanto a quella persona dalla quale hai avuto e restituirle in cambio la tua presenza, anche silenziosa, finché le strade non si separeranno perché i passi diventeranno troppo diversi per poter continuare assieme.
Buona fortuna e non temere, alla fine ricorderà e ti riconoscerà.
19 notes
·
View notes
Text
Scopri il Miglior Nutrizionista a Bologna: Una Guida per una Vita più Sana
In un mondo dove l'alimentazione gioca un ruolo cruciale nella nostra salute e benessere, trovare il miglior nutrizionista diventa una priorità. Se sei a Bologna o nei dintorni e stai cercando un esperto in nutrizione, sei nel posto giusto. In questo articolo, esploreremo come un nutrizionista qualificato possa aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi di salute e benessere.
Perché Scegliere un Nutrizionista Qualificato
Una dieta equilibrata è fondamentale per una vita sana, e un nutrizionista qualificato può fornire consigli personalizzati basati sulle tue esigenze uniche. Che tu voglia perdere peso, migliorare le tue abitudini alimentari o gestire una condizione di salute specifica, un nutrizionista esperto può creare un piano alimentare su misura per te.
Come Trovare il Miglior Nutrizionista a Bologna
La scelta del giusto nutrizionista è una decisione importante. Ecco alcuni aspetti da considerare:
Esperienza e Specializzazione: Cerca un professionista con una comprovata esperienza e specializzazione nelle tue esigenze specifiche.
Approccio Personalizzato: Un buon nutrizionista dovrebbe offrire un approccio su misura, tenendo conto del tuo stile di vita, delle preferenze alimentari e degli obiettivi di salute.
Recensioni e Testimonianze: Leggi le recensioni e le testimonianze di altri clienti per capire meglio la qualità del servizio offerto.
I Benefici di una Nutrizione Personalizzata
Lavorare con un nutrizionista può apportare numerosi benefici:
Piani Alimentari Personalizzati: Ricevi un piano alimentare creato appositamente per te, che tenga conto delle tue esigenze nutrizionali e preferenze.
Supporto e Motivazione: Un nutrizionista non solo fornisce consigli, ma offre anche supporto e motivazione per aiutarti a rimanere sul percorso giusto.
Gestione del Peso e delle Condizioni di Salute: Che tu stia cercando di perdere peso o gestire una condizione di salute come il diabete, un nutrizionista può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi in modo sicuro ed efficace.
Studio New Life: Il Tuo Partner per una Nutrizione Ottimale a Bologna
Se stai cercando il miglior nutrizionista a Bologna, Studio New Life è la scelta ideale. Con un team di esperti in nutrizione, Studio New Life offre un servizio personalizzato per aiutarti a vivere una vita più sana e felice. Per saperne di più, visita Studio New Life e inizia il tuo viaggio verso una migliore salute oggi stesso!
3 notes
·
View notes
Text
Un mondo di donne, ma non ancora 'per le donne'.
Una donna può essere Felice e crearsi un'indipendenza economica solo in quelle società dove il patriarcato non esiste e la parità di genere è Valore riconosciuto di Diritto e di fatto; una società, cioè dove le donne non sono strumenti (uteri e badanti) di una nazione, ma Persone che si autodeterminano.
È fondamentale rispettare L'UGUAGLIANZA e la DIGNITA' di tutte le Persone, indipendentemente dal loro genere e orientamento sessuale. La misogina, il maschilismo, vanno contro i principi di uguaglianza e di rispetto dei Diritti Umani, e non possono essere giustificati come semplici 'opinioni' o dogmi religiosi.
Il peggior comportamento da tenere davanti a condotte misogine sta nel giustificarle, considerandole ordinarie; essere discriminati, direttamente o indirettamente, subire molestie per questioni che non ledono alcuno è un Reato contro la Dignità d’una Persona.
L’Etica non sostiene che i comportamenti privati, il 'ruolo', la serie di comportamenti (moralità) che dovrebbe avere una donna pubblicamente debbano essere monitorati da sciamani e creduloni di sette religiose. Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria ‘fede’, anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo ‘credo’. Il corpo d'una persona appartiene a quella persona soltanto, che ha il pieno Dritto di gestirlo come meglio pensa; ciò decade soltanto quando vi siano problematiche di salute pubblica.
È Etico aderire a iniziative che portano a riconoscere Diritti Civili e Sociali per tutti: una Qualità della Vita ottimale; ogni cittadino dovrebbe battersi per questo, conscio del fatto che essere Felici non è immorale, non è ‘peccato’, ma solo salutare.
È un diritto non essere perseguitati poiché donne: è necessaria una norma che vieti, a istituzioni religiose, come la chiesa cattolica, di fare apologia della misoginia, del maschilismo, poiché è la causa educativa principale di tanta, diffusa, misoginia in Italia: della discriminazione di genere, delle molestie e violenze perpetuate contro le donne, nonché dei numerosi femminicidi ancora compiuti.
E' necessario punire severamente qualsiasi condotta misogina, maschilista, patriarcale - a prescindere da chi la compia: che siano padre, madre, fratello, sorella, compagno, marito, amico, datore di lavoro, vicino di casa, sindaco, politico, sciamano d'una setta religiosa... la loro identità e ruoli non contano e non giustificano in alcun modo la loro Inciviltà.
E' importante educare bene alla sessualità le persone, fin da bambine: la misoginia, il maschilismo sono problemi ancora Reali della nostra odierna società italiana, così quanto l'omofobia. Temi come la Consensualità nei rapporti vanno affrontati tanto in famiglia quanto a scuola.
La misoginia è odio irrazionale nei confronti delle donne e rappresenta una prova di essere cresciuti in un ambiente familiare disfunzionale, dove i genitori non si comportano con Etica, valutando la portata degli insegnamenti incorretti. Là dove la famiglia non sia in grado di educare bene i propri figli, di provare empatia per gli altri, la scuola diventa il luogo ideale dove correggere gli errori formativi che un minore assorbe fra parenti, amici e catechesi.
Il ‘buon senso’ da applicare non può essere chiamato in causa per evitare di affrontare il riconoscimento della piena parità delle donne e non è sufficiente a proteggere le donne da abusi quotidiani, perché è un concetto soggettivo: un maschilista, un misogino, considera ‘buon senso’ offendere, molestare, tentare in ogni modo di subordinare e rendere fragile una donna.
Ci sono soggetti che considerano 'problemi' solo ciò che accade di negativo nella loro esistenza e sulla questione femminile rispondono con il benaltrismo, sminuendo le stesse donne che si sentono a disagio in un mondo che non è fatto su misura per loro.
Sono detestabili coloro che vogliono decidere le ALTRUI libertà per alzata di mano, invece che riconoscere Diritti Umani, come l'autodeterminazione (per tutti, non solo per le donne). Ci sono casi di violenza contro le donne, in Italia, come in molte altre parti del mondo; tali violenze assumono diverse forme, come la violenza fisica, verbale o psicologica.
La Società Ideale è quella che non discrimini alcuno per le sue propensioni, per il suo genere e identità sessuale, puntando alla Qualità Totale della Vita d'ognuno; eliminando ogni forma di pregiudizio. Coloro che hanno una visione strumentale della donna, in Italia, appartengono, in maggioranza, ad aree cattoliche che non hanno alcun rispetto per la Dignità delle Persone.
La religione, la religiosità sono fra le cause primarie di odio sociale: sono deleterie, in campo di Diritti Umani, sia il cristianesimo quanto l'islam; per arginarli serve vietare l'indottrinamento religioso imposto fin da bambini. La 'spiritualità' deve essere una Scelta.
La libertà femminile mette in discussione non solo una società su misura di 'maschio', come quella italiana, ma la chiesa cattolica stessa, la cui organizzazione è patriarcale: solo gli uomini possono diventare papi o sacerdoti; le donne, per la chiesa, non hanno Diritti.
Per andare d'accordo con un sacerdote della misogina chiesa cattolica, devi essere anche tu misogina; esistono, infatti, anche donne misogine, che odiano altre donne; che non percepiscono d'essere pedine d'una incultura che opprime le donne e le vuole pure in guerra fra loro.
Il cattolicesimo è pericoloso per donne e omosessuali; le donne che si omologano al patriarcato e lo tramandano di generazione, ai figli, vivono serenamente; chi si discosta, finisce molestata o ammazzata. Questa è la causa dei femminicidi a cui assistiamo in Italia.
In ogni epoca ci sono state persone che hanno messo in dubbio 'dio' e le religioni; in ogni epoca le religioni sono disposte ad uccidere, a molestare, a torturare, imprigionare gli 'infedeli', i 'diversi': quando non hai prove di ciò che sostieni, puoi solo ricorrere alla violenza per resistere nel tempo - proprio come accade con la religione.
Perché una questione sia vera e funzioni, deve esistere una prova: a stabilirlo sono stati anche coloro da cui abbiamo ereditato un mezzo informatico, un cellulare, un pc, internet, una casa, un impianto elettrico: prodotti che non provengono da dogmi, ma dal metodo sperimentale.
Rispettare le donne non è un ideale politico, appartenente a precise aree, ma segno di Civiltà - è la Civiltà che contraddistingue coloro che hanno messo da parte e superato disvalori religiosi, maleducazione religiosa, moralità, pregiudizi, per comportarsi con Etica.
In quanto donne abbiamo il Diritto di maturare una Coscienza; buona parte di femminicidi e molestie avvengono in contesti dove le altre donne lasciano da sola la vittima: non la proteggono, ma permettono che tutto ciò avvenga come se fossero fatti ordinari.
#libertà#autodeterminazione#Qualità della Vita#peccato#Felicità#essere felici non è un reato#donna#Diritti delle Donne#Società#Uguaglianza#Dignità#orientamento sessuale#genere sessuale#diritto#persecuzioni contro le donne#misoginia#maschilismo#apologia della misoginia e del maschilismo#discriminazioni per genere e orientamento sessuale#educazione#femminicidi#chiesa#chiesa cattolica#cattolicesimo#setta#setta religiosa#violenze contro le donne#molestie contro le donne#donne#norma
7 notes
·
View notes
Text
FATTI LA PROMESSA
Di essere così forte che
nulla possa disturbare la tua pace mentale.
Di parlare di salute,gioia e prosperità
a ogni persona che incontri.
Di far sentire a tutti i tuoi amici
che c'è del valore in loro.
Di guardare il lato positivo delle cose
e trasformare l'ottimismo in realtà.
Di pensare solo al meglio,
di lavorare solo per il meglio
e di aspettarti solo il meglio.
Di essere autentico riguardo al successo degli altri come lo sei del tuo.
Di dimenticare gli errori del passato
e di impegnarti per i traguardi futuri.
Di avere sempre un'espressione felice
e di sorridere a ogni essere che incontri.
Di dedicare tempo a migliorarti
così da non avere tempo per criticare gli altri.
Di essere troppo grande per i dispiaceri,
troppo nobile per la rabbia,
e troppo felice per permettere la presenza di problemi.
Di pensare bene di te stesso e di annunciarlo al mondo,
non ad alta voce, ma con grandi gesta.
Di vivere con la fede che tutto il mondo sia dalla tua parte,
per quanto tu rimanga autentico al miglior te stesso.
Joe Vitale
2 notes
·
View notes
Text
Sono lì che ci ripenso...e mi sembra che io non sia invecchiata di un giorno.
Certi amori possono scavare in profondità che senti ti cambino per sempre.
Eppure qualcosa di te ancora brilla in questa preziosa miniera scintillante.
La tua armatura, che dinnanzi a me indossi di nuovo,
ed io che vi bacio gli angoli, quelli che tu definisci ''spigolosi''.
Poi proverei a sollevarti il morale, tenterei di farti ridere.
Ti salterei in braccio presa da una confusa gioia ed esclamerei; ''portami fino a li'''
e tu lo faresti. Berremmo acqua da un ruscello incantato e ci guarderemmo negli occhi, ci accorgeremmo allora che siamo ancora gli stessi, e che esiste ancora una possibilità.
''Baciami finché le labbra son ancora rosee''
finché siamo ancora giovani, finché troviamo un angolo di forza o un briciolo di motivazione a scriverci.
Ti vorrei dire tutto su quello che significa per me, vivere senza di te.
Ed ogni volta la scelta sarà la stessa: lascerò puntualmente andare.
I sassolini che lanceremo sopra lo stagno faranno dei rimbalzi, tre, quattro, e i nostri desideri si mischieranno nelle notti più insonni.
Cos'é un desiderio, questa tenacia, questa esasperazione.
E quella voglia di correrti incontro e dirti che non è finita, non finirà mai. E tu mi darai un buffetto sulla spalla, farai un sospiro.
Mi sorriderai.
Ci sorrideremo come se non avessimo mai pianto.
Ti prenderò la mano e scuoterò la testa. Della neve mi cadrà dai capelli e ti toccherà i dorsi.
Avrai un brivido, ed avrai paura. Io avrò la stessa paura tua, spererò nel sole, nell'estate. Ci scioglieremo in un granello di malinconia.
E quella sigaretta che lanciai in mezzo alla pioggia: ''poverina, è tutta sola'' somiglierà al mio vano tentativo, di salvare un po' la tua salute, dimenticando la mia innumerevoli volte, aprendo le tende ad ogni visita illusoria in cui la tua anima bussava ai cancelli del nostro amore inconsumato per chiedere forse solo una carezza, magari niente, non una cosa in più, ed io avrei voluto sapertela dare.
Ti sistemerò la cravatta, mi lascerai le chiavi sulla scrivania, ti dimenticherai di segnare i giorni sul calendario. Ti scriverò una lettera piena di sentimenti che non leggerai, metterai della legna nel caminetto ad ardere, la farò sfumare al suo interno senza dirtelo. Penserai che il mio amore sia stato solo un illusione, ti scalderò con una coperta al mattino gelido prima di andare via. Guarderò l'orologio e sistemerò il tuo, le lancette sembravano essersi fermate.
I fiori sul davanzale della tua finestra profumeranno tutta la casa, saranno più vivi che mai. Prenderai alcune bollette tra le mani, detesterai l'ordinario.
Ma la vita è una cosa pratica, dirai sbucciando un frutto amaro, ogni pezzo che con l'unghia scavi via, sarà parte di una tristezza che senza guardare, distrattamente, avrai messo da parte.
Ed io danzerò, danzerò sull'asprezza. Danzerò sul non detto, danzerò per quella mia fiamma sempre scintillante come la tua armatura, danzerò sulle volte in cui non volevamo più saperne di avere a che fare l'uno con l'altra. Danzerò su quella volta che ti ho detto ad occhi lucidi e con voce rotta che ti amavo, e tu mi hai baciata.
I miei capelli si solleveranno in aria in un frame di pochi millisecondi dove avrò dimenticato per tanto poco, di aver annusato il tuo profumo addosso ai miei vestiti, tanti anni fa, e non aver desiderato esperire di meglio.
Soffierò sui miei guanti, ed un respiro di vita immaginata insieme a te lascerà la mia mente e le mie fantasie, per sempre.
Tuttavia il resto della vita arriverà,
Lo accetterò, lo saprò accogliere. Forse non ti saprò più in luogo alcuno.
Forse mi volterò e ti volterai, forse diremo solo... ''ehi''.
Nulla di più semplice, un esclamazione di riconoscimento.
ti scoprirò a credere in un nuovo amore, che forse prima o poi porterai al dito,
ed in quel momento finalmente saprò, che sarà possibile anche per me ricominciare, metterci di nuovo tanto impegno. Ti darò una pacca sulla spalla e sarò Felice per te con tutto il cuore, perché è questo che l'amore fa, dipinge sul volto gli stessi sentimenti di una persona cara.
Non c'é più possesso, oramai, non so amare che così, ed è solo così che voglio amare.
Forse è proprio questo che accade, quando il dolore scava tanto affondo. Si trovano pietre rare e preziose, ed allo specchio, ti senti etereo, ti pervade una cura miracolosa, che somiglia alla luce dell'alba, la quale sveglia ed irradia i pochi presenti.
#addiomapertuttalavita
1 note
·
View note
Text
Il corpo è Mio e lo gestisco come voglio Io.
Il corpo d'una persona appartiene a quella persona soltanto, che ha il pieno diritto di gestirlo come meglio pensa; ciò decade soltanto quando vi siano problematiche di salute pubblica. La nostra libertà termina quando i terzi (già nati) non incorrono in danni, attraverso il nostro comportamento.
Ciò che si forma all'interno del corpo di una donna è parte integrante del corpo di quella donna, pertanto le appartiene: solo lei, quella donna, ha diritto a decidere cosa farne. I terzi non hanno alcun diritto di intromettersi sulla gestione del Suo corpo.
I Diritti Civili non obbligano alcuno ad aderirvi, solo a rispettare le altrui scelte: in questo si differenziano rispetto alla moralità repressiva imposta ai credenti di religioni moleste, che opprimono le persone invece di favorirne la felicità.
L'aborto rientra nel diritto inalienabile di una persona ad autodeterminarsi; non è una ideologia, ma il riconoscimento oggettivo che il corpo di una donna appartiene solo a quella donna. Qualsiasi tentativo liberticida contro la gestione autonoma del proprio utero va considerato come reato: è uno stupro.
Chiunque, in veste religiosa o meno, pretenda perentoriamente di gestire il corpo altrui come se fosse il proprio, va trattato per quello che è oggettivamente: uno psicopatico e gentilmente invitato a sottoporsi a trattamento sanitario, di cui ha, senza alcun dubbio, urgente necessità.
Rispettare le donne non è un ideale politico, appartenente a precise aree, ma segno di Civiltà - è la Civiltà che contraddistingue coloro che hanno messo da parte e superato disvalori religiosi, maleducazione religiosa, moralità, pregiudizi, per comportarsi con Etica.
Il fatto che la vita di molti organismi viventi, tra cui la nostra, si sia sviluppata ed evoluta, a partire da miliardi di anni fa, non significa in alcun modo che una donna debba sentirsi obbligata a partorire: una donna è una Persona, non una 'incubatrice di figli'. Coloro che hanno una visione strumentale della donna appartengono ad aree religiose - e la religione non ha nulla a che vedere con la Verità e il rispetto per le persone.
Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria 'fede', anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo 'credo'.
Esistono milioni di bambini nati in Paesi poveri, la cui speranza di vita è molto bassa; ci sono milioni di bambini oggetto di abusi, di violenza, di schiavitù d'ogni sorta: non è logico occuparsi di un 'grumo di cellule' incoscienti ignorando i diritti di chi è già nato, è minore, è cosciente e ha bisogno di protezione. Coloro che si battono per la Felicità dei bambini, si occupano di bambini, cioè di Persone nate.
Un ovulo fecondato non è una persona: perché lo diventi, deve affrontare una gravidanza, cioè un periodo di formazione, durante il quale non esiste certezza alcuna che il processo vada a buon fine. Per tali motivi scientifici, definiamo persone solo coloro che sono già nate.
Chi pensa che l'aborto sia omicidio, non abortisca o intervenga sul proprio corpo con una vasectomia. Gli altri, con il loro corpo - che è solo il loro! - fanno ciò che meglio pensano. Si può essere pro-vita, ma non con gli uteri degli altri.
La decisione di una donna di abortire deve essere rispettata, indipendentemente dalle opinioni personali di chi osserva un fenomeno, come l'aborto, che riguarda solo la donna coinvolta, non i terzi.
È importante rispettare le decisioni delle donne sul proprio corpo, non giudicarle, nonché promuovere un dialogo rispettoso, un ambiente inclusivo, anche per garantire che le donne abbiano accesso a opzioni di assistenza sanitaria sicure, sostegno psicologico, quando vogliono abortire.
L'aborto non è omicidio, ma interruzione di gravidanza: ogni 'opinione' volta a colpevolizzare le donne relativamente alle scelte fatte sul loro corpo, sul loro diritto ad autodeterminarsi, si configura come molestia - e come tale va denunciata alle Autorità di Polizia.
#donna#autodeterminazione#gestione del Proprio corpo#Il corpo è Mio e lo gestisco come voglio Io#diritto inalienabile#aborto
5 notes
·
View notes
Text
Comfort abitativo: come aumentare il benessere in casa
Vivere la dimensione domestica con maggiore intensità ci ha insegnato quanto il comfort abitativo sia davvero importante per la nostra salute. Abbiamo compreso la necessità di organizzare al meglio gli interni ma, oltre a ciò, è importante comprendere quali fattori incidono sul nostro benessere domestico e quali soluzioni attuare per migliorarlo. Questo, perché l’abitazione non è solo uno spazio fisico, ma un luogo in grado di suscitare precise sensazioni e reazioni emotive che incidono sull’umore e sulla psiche delle persone che ci vivono, lavorano, si riposano.
Cosa si intende per comfort abitativo
Abitare in una casa piena di luce, priva di rumori, con una temperatura ottimale tutto l’anno e un’aria pulita è fondamentale per il benessere e la qualità della nostra vita. Il concetto di comfort abitativo va ben oltre la semplice estetica, coinvolgendo una serie di elementi e fattori che insieme combinano funzionalità, sostenibilità e benessere. Gli aspetti principali che contribuiscono a definire il comfort abitativo sono 4: - comfort acustico - comfort termico - comfort visivo - qualità dell’aria Comfort acustico L’isolamento degli ambienti dai rumori esterni è un requisito fondamentale per vivere bene. In un ambiente piacevole e rilassante non può esserci posto per i rumori che provengono dal piano di sopra, del portone che sbatte e quelli dovuti dal traffico della strada. Ma, non va trascurato nemmeno il fastidio causato da quelli prodotti all’interno della casa. I rumori non sono tutti uguali. Individuarli, capire la loro origine e il modo in cui si propagano le onde sonore è il primo passo verso la soluzione del problema. Conoscendo inoltre il budget di spesa che sarà poi necessario impiegare. Comfort termico Una casa calda d’inverno e fresca d’estate è ciò che tutti desideriamo. Ad esempio, la temperatura interna per essere percepita confortevole in inverno deve essere superiore a 20°C, mentre in estate non deve superare i 26°C. Per raggiungere un buon comfort termico in fase di ristrutturazione occorre agire sull’involucro edilizio con sistemi di isolamento. Questo, per evitare la formazione di ponti termici che comporterebbero delle perdite di prestazioni. Comfort visivo Entrando in una casa ci guardiamo attorno e percepiamo gli stimoli che arrivano da ciò che ci circonda: la luminosità naturale, l’organizzazione degli spazi, la posizione, lo stile degli arredi, i colori. Questi aspetti determinano la nostra percezione degli ambienti e influenzano il nostro stato psico-fisico. La luce è tra i fattori più importanti che determinano il comfort visivo. La luce naturale, infatti, non è solo illuminazione, è anche un efficace elemento percettivo in grado di influire sul nostro umore. Dopo il tramonto intervengono le lampade, apparecchi con i quali possiamo “giocare” per modificare a piacere la percezione dello spazio. Qualità dell’aria Abbiamo imparato, soprattutto nel periodo della pandemia, a comprendere quanto la qualità dell’aria indoor sia importante per la nostra salute. Spesso, l’aria che respiriamo dentro casa può risultare più inquinata di quella esterna e causare problemi alle vie respiratorie. La causa dipende da vari fattori come, ad esempio, materiali in casa che possono rilasciare nel tempo sostanze non salutari negli ambienti. Sostanze chimiche usate per la pulizia che emanano esalazioni tossiche. Oppure, le muffe nocive che si formano negli ambienti umidi in cui non c’è un corretto ricambio d’aria. Tutto ciò, se respirato con frequenza, causa irritazioni alle vie respiratorie, tosse, problemi respiratori, allergie e malattie polmonari. Ecco perché Comfort Abitativo significa anche poter contare su materiali che assorbono l’inquinamento e ci restituiscono ambienti più sani, puri e vivibili.
Come migliorare il benessere della nostra casa?
Dopo aver compreso al meglio cosa vuol dire comfort abitativo è arrivato il momento di capire quali soluzioni adottare per migliorare il benessere della nostra casa. La cosa migliore da fare è quella di rivolgersi ad aziende specializzate nel settore dell’efficienza energetica per la casa, come Sanit-Gobain Italia. L’azienda è leader mondiale nella produzione e distribuzione di materiali per l'edilizia sostenibile e il comfort abitativo. Con lo scopo di connettere le persone alle imprese e alle tecnologie sostenibili, sul sito SG-Lifeupgrade sono dispionibili tanti spunti e informazioni utili per rendere la casa confortevole, funzionale e sostenibile. Ad esempio, per risolvere il problema acustico, è possibile adoperare materiali fonoisolanti e fonoassorbenti al fine di limitare la propagazione delle onde sonore sia dall’esterno che verso l’interno e viceversa. Da citare le vetrate isolanti per il blocco del passaggio dei rumori dall’esterno, che vengono riflessi, oppure i controsoffitti acustici per migliorare la percezione del suono e ridurre il rumore che viene percepito. Per migliorare il comfort termico degli ambienti bisogna scegliere, consultando un tecnico esperto, il metodo di isolamento più adatto alle proprie esigenze, sulla base dei dati tecnici relativi alla zona climatica ed alla tipologia delle strutture esistenti. Tra gli interventi più efficaci c’è il cappotto termico. Se per varie ragioni non è possibile coibentare la casa dall’esterno esistono delle alternative come la lana di vetro. Una soluzione perfetta e facile da installare su pareti, pavimenti, sottotetti, travi ecc., così come la lana di roccia, che oltre ad essere un ottimo isolante è anche resistente al fuoco. Per avere più luce naturale in casa puoi optare ad esempio per delle vetrate ad altra trasmissione luminosa. Questa tipologia di vetrate favorisce il passaggio naturale della luce anche negli spazi più interni. In alternativa, ci sono i vetri ad opacità modulabile tramite interruttore, indicati se necessiti di una maggiore privacy. Infine, bisogna considerare la necessità di migliorare la qualità dell’aria che respiriamo dentro casa. Tra le soluzioni Saint-Gobain puoi trovare soluzioni ad hoc come, ad esempio lastre in cartongesso e pitture da interni “attive”, che assorbono e neutralizzano la formaldeide presente negli ambienti.
Considerazioni finali
In definitiva, per raggiungere il comfort abitativo ottimale è necessario applicare scelte progettuali ben definite oppure pianificare interventi di ristrutturazione pensati per migliorare le performance dell’edificio, eliminando o correggendo problematiche di natura tecnica. Per fare questo la soluzione ideale è quella di rivolgersi a dei professionisti come Saint Gobain Italia. Non perdere altro tempo! Dai un’occhiata al sito SG-Lifeupgrade e chiedi un consulto ai veri esperti del settore. Read the full article
#comfort abitativo#edilizia sostenibile#isolamento acustico#isolamento termico#ristrutturazione#casa#benessere indoor#saint gobain italia
2 notes
·
View notes
Text
Il corpo è mio e lo gestisco come voglio io.
Il corpo d'una persona appartiene a quella persona soltanto, che ha il pieno diritto di gestirlo come meglio pensa; ciò decade soltanto quando vi siano problematiche di salute pubblica. La nostra libertà termina quando i terzi (già nati) non incorrono in danni, attraverso il nostro comportamento.
Ciò che si forma all'interno del corpo di una donna è parte integrante del corpo di quella donna, pertanto le appartiene: solo lei, quella donna, ha diritto a decidere cosa farne. I terzi non hanno alcun diritto di intromettersi sulla gestione del Suo corpo.
I Diritti Civili non obbligano alcuno ad aderirvi, solo a rispettare le altrui scelte: in questo si differenziano rispetto alla moralità repressiva imposta ai credenti di religioni moleste, che opprimono le persone invece di favorirne la felicità.
L'aborto rientra nel diritto inalienabile di una persona ad autodeterminarsi; non è una ideologia, ma il riconoscimento oggettivo che il corpo di una donna appartiene solo a quella donna. Qualsiasi tentativo liberticida contro la gestione autonoma del proprio utero va considerato come reato: è uno stupro.
Chiunque, in veste religiosa o meno, pretenda perentoriamente di gestire il corpo altrui come se fosse il proprio, va trattato per quello che è oggettivamente: uno psicopatico e gentilmente invitato a sottoporsi a trattamento sanitario, di cui ha, senza alcun dubbio, urgente necessità.
Rispettare le donne non è un ideale politico, appartenente a precise aree, ma segno di Civiltà - è la Civiltà che contraddistingue coloro che hanno messo da parte e superato disvalori religiosi, maleducazione religiosa, moralità, pregiudizi, per comportarsi con Etica.
Il fatto che la vita di molti organismi viventi, tra cui la nostra, si sia sviluppata ed evoluta, a partire da miliardi di anni fa, non significa in alcun modo che una donna debba sentirsi obbligata a partorire: una donna è una Persona, non una 'incubatrice di figli'. Coloro che hanno una visione strumentale della donna appartengono ad aree religiose - e la religione non ha nulla a che vedere con la Verità e il rispetto per le persone.
Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria 'fede', anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo 'credo'.
Esistono milioni di bambini nati in Paesi poveri, la cui speranza di vita è molto bassa; ci sono milioni di bambini oggetto di abusi, di violenza, di schiavitù d'ogni sorta: non è logico occuparsi di un 'grumo di cellule' incoscienti ignorando i diritti di chi è già nato, è minore, è cosciente e ha bisogno di protezione. Coloro che si battono per la Felicità dei bambini, si occupano di bambini, cioè di Persone nate.
Un ovulo fecondato non è una persona: perché lo diventi, deve affrontare una gravidanza, cioè un periodo di formazione, durante il quale non esiste certezza alcuna che il processo vada a buon fine. Per tali motivi scientifici, definiamo persone solo coloro che sono già nate.
Chi pensa che l'aborto sia omicidio, non abortisca o intervenga sul proprio corpo con una vasectomia. Gli altri, con il loro corpo - che è solo il loro! - fanno ciò che meglio pensano. Si può essere pro-vita, ma non con gli uteri degli altri.
La decisione di una donna di abortire deve essere rispettata, indipendentemente dalle opinioni personali di chi osserva un fenomeno, come l'aborto, che riguarda solo la donna coinvolta, non i terzi.
È importante rispettare le decisioni delle donne sul proprio corpo, non giudicarle, nonché promuovere un dialogo rispettoso, un ambiente inclusivo, anche per garantire che le donne abbiano accesso a opzioni di assistenza sanitaria sicure, sostegno psicologico, quando vogliono abortire.
L'aborto non è omicidio, ma interruzione di gravidanza: ogni 'opinione' volta a colpevolizzare le donne relativamente alle scelte fatte sul loro corpo, sul loro diritto ad autodeterminarsi, si configura come molestia - e come tale va denunciata alle Autorità di Polizia.
4 notes
·
View notes
Text
🍶L'IMPORTANZA DI BERE A SUFFICIENZA.
Una corretta idratazione, associata ad una sana alimentazione, è indispensabile per mantenere in salute l’organismo in quanto:
•bere acqua aiuta a eliminare le tossine e le sostanze di scarto;
•normalizza la temperatura corporea;
•disintossica e purifica l’organismo;
•agevola il trasporto di nutrimento alle cellule;
•aiuta la digestione;
•mantiene la corretta umidità delle mucose del naso e della gola, ed è importantissimo per mantenere il corpo vitreo fluido ed elastico;
•combatte affaticamento e stanchezza.
🍶QUANTA ACQUA BERE AL GIORNO?
In generale, gli esperti raccomandano di bere dai 6 agli 8 bicchieri di acqua al giorno, pari in media a 2 litri.
Ci possono comunque essere alcune differenze in base all’età, al luogo in cui si vive, alla condizione fisica, allo stato di salute, alla stagionalità e all’abitudine di svolgere attività sportiva in maniera costante.
🍶COME FARE?
Nonostante ci rendiamo conto dell'importanza di bere, può non essere facile farlo.
Soprattutto per chi ha una vita intensa o per le persone anziane.
Si possono allora adottare alcuni pratici accorgimenti, come per esempio:
•tutte le mattine bere un bicchiere d’acqua prima di colazione per iniziare la giornata con il piede giusto;
•bere a piccoli sorsi spesso e lentamente;
•monitorare la quantità di acqua che assumiamo usando borracce o recipienti graduati;
•dotarsi di specifiche app che ci ricordano i nostri “obiettivi idrici” giornalieri.
📚🔍Fonti della ricerca:
📚🔍I benefici dell'acqua e di una sana idratazione
📌
📚Bere meglio per vivere meglio: 7 trucchi per bere di più ogni giorno
📌https://storie.fontemargherita.com/bere-meglio-per-vivere-meglio-7-trucchi-per-bere-di-pi%C3%B9-ogni-giorno?hs_amp=true
0 notes
Text
Accrescere la propria autostima? Si può
Amici carissimi, nuovo post che mi sta tanto a cuore!
Chi mi conosce sa che ogni tanto mi assalgono dei periodi bui, molto brutti. Mi sento uno schifo, vedo solo difetti in me e non riesco a credere a chi mi ama.
Ho avuto modo di confrontarmi con un paio di utenti di un bel gruppo facebook, che aiuta a superare crisi d'ansia e momenti di sconforto, e mi sento di condividere con voi, o con me stessa, un pensiero che mi ha tanto aiutato.
Tornerò a questo post se dovessi avere un altro crollo, e se necessario invito anche voi a farlo.
Per amare un pochino di piú te stesso dovresti cominciare ad abbandonare ed alla svelta i pensieri negativi. Smetterla di pensare che sei un mostro, se chi ti circonda ritiene che tu non lo sia, qualcosa mi suggerisce che abbia ragione.
Tieni sempre presente che siamo continuamente bombardati da ogni dove con l'unico scopo di inculcarci gli ideali da seguire: lavoro, status symbol, potere, denaro, sesso, tecnologia, relazioni. Se basiamo la nostra vita su ciò che ci viene comunicato ed imposto dal mondo esterno non saremo mai capaci di praticare l'amore per noi stessi. "Non sono abbastanza", "Non ho abbastanza", "Non faccio abbastanza", pensieri come questi si insidiano nella mente e ci tengono costretti in un circolo vizioso durante il quale non riusciamo ad amare veramente nemmeno il prossimo... Urge dunque in primis cambiare la percezione che si ha di sé per imparare ad amare se stessi. Abbracciare una filosofia di vita positiva, parlare con entusiasmo a se stessi cambia totalmente la percezione della realtà. Quando ci troviamo a criticare noi stessi è bene fermarsi un momento e prima farsi due domande; sono veramente io il colpevole nei confronti di questa realtà negativa che mi circonda? E dunque se io piangessi per un mese di fila, oppure ridessi per un mese di fila, cambierebbe qualcosa? Si, considerando l'ineluttabilità e l'imprevedibilitá della vita, meglio ridere, male che vada fa bene al fegato.
Amare se stessi significa considerarsi importanti e riconoscere il proprio valore intrinseco, a prescindere dal ciò che si fa e realizza nella vita. Senza condizioni. Quando comincerai ad amarti davvero, ti renderai conto che il dolore e la sofferenza emotiva avevano un preciso ruolo, ricordarti che stavi vivendo in contrasto con i tuoi valori. Un giorno capirai che questo ti ha portato all'autenticità. Quando comincerai ad amarti davvero, capirai quanto fosse offensivo voler imporre i tuoi desideri, pur magari sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta, e quella persona eri tu. Valuterai il rispetto per te stesso. Quando comincerai ad amarti davvero, smetterai di desiderare una vita diversa; comprenderai che le sfide che stavi affrontando erano un invito a migliorarti. Comprenderai la maturità. Quando comincerai ad amarti davvero, capirai che in ogni circostanza eri al posto giusto e al momento giusto e che tutto ciò che ti accadeva aveva un preciso significato. Compreso questo, imparerai ad essere sereno e fiducioso in te stesso. A prescindere da tutto e da tutti. Quando comincerai ad amarti davvero, ti libererai di tutto ciò che mette a rischio la tua salute: cibi, persone, critiche, relazioni, oggetti, situazioni e qualsiasi cosa ti trascini verso il basso allontanandoti da te stesso. All’inizio lo chiamerai “sano egoismo”, poi capirai invece cosa vuol dire avere il giusto amor proprio. Quando imparerai ad amarti davvero, ti rifiuterai di continuare a vivere nel passato o di preoccuparti del futuro. Imparerai a vivere nel momento presente, l’unico istante che davvero conta. Quando imparerai ad amarti davvero, ti renderai conto che il tuo pensiero può renderti miserabile o malato. Ma quando imparerai a farlo dialogare con il tuo cuore, l’intelletto diventerà il tuo migliore alleato. Realizzerai la saggezza. Ps: questo momento passerà... ma sta sempre solo a noi stessi decidere se un momento brutto vogliamo farlo diventare un divano o un trampolino di lancio.
Ragazzi, apprezzo davvero tanto questi gruppi dove ci si aiuta e dove si trovano persone così squisite e buone d'animo.
Sperando di far cosa gradita ai miei lettori, vi invito a commentare se volete, a dirmi che ne pensate, e se magari vi è stato d'aiuto.
Ciao, a presto! Be strong!
0 notes