#fem!veneto
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he can be both
Calling Italy daddy should be a hate crime 🤣
Look just because 99% of the fandoms draws and looks at Italy like he’s a fem twink does not mean that I do.
I’m enlightened.
#one day he's a dreamy italian daddy#the other a fem twink#he can shapeshift#he's both milanese man and veneto man#we love him for that
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im absolutely feral thinking about Fem!Marius in Venice and how it changes every relationship in her life and how different it looks for everyone involved.
Like lesbian Marianca? Does Marius still dress up as a man, is it obvious? TWO CUTE GIRLS DRESSING UP AS MEN TO SNEAK AROUND THE VENETO AT NIGHT? Bianca looking up to her and wondering how she makes it work as a woman running this household? Bianca is a bad ass bitch but she's still so in awe at Marius's COMPLETE fearlessness !
Also I know we all sleep on Vittorio but it was really interesting to see how Ursula still participated in sex as a vampire--even Pandora does--but anyway something about, how much more does Marius participate when the non-functional dick is not so obvious? I wonder how it opens their relationship up beyond one partner just servicing the other. Does she allow Bianca to touch her for the sake of fostering that connection, even if it doesn't give her the same pleasure it would a human? Does Bianca go down on her and Marius just appreciates it, even without reducing sex to being about climaxing? Just lets her, because she wants to, because it makes her feel closer?
Does Marius always taste like blood? Does she still get wet? Does Bianca notice that it's tinged red, and does lapping it up give her a Blood high?
anyway anyway sugar mommy Marius bringing her little paintings and cute dresses, Bianca showing her how to do her hair in the latest fashions, do you think they can share clothes? Does Bianca confide in her about the Florentines before Marius has a chance to call her on it, because she doesn't feel threatened and wants Marius to also be safe out there?
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Giulia quando qualcuno che non sopporta *ovvero, Austria e Francia* la tocca senza il suo permesso e lei non può sfancularlo di cattiveria perché stanno in mezzo alla gente.
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Ganaspis contro Drosophila suzukii, via libera del Ministero
E' arrivata l'autorizzazione da parte del Ministero della transizione ecologica al rilascio del Ganaspis brasiliensis, il parassitoide importato lo scorso anno dalla Svizzera in grado di contrastare la Drosophila suzukii, il moscerino asiatico dei piccoli frutti che sta causando ingenti danni alle coltivazioni anche in Trentino. Notizia accolta con grande soddisfazione anche alla Fondazione Mach dove da mesi i ricercatori e i tecnici sono impegnati nelle camere di quarantena ad allevare e moltiplicare il microimenottero originario dell'Estremo Oriente, una vespina innocua per l'uomo. Il via libera ufficiale è arrivato ieri al Servizio agricoltura della Provincia autonoma di Trento, che con la FEM rappresenta il Trentino nel tavolo nazionale Drosophila suzukii coordinato dal CREA-DC. Ma ci sono altre regioni che hanno ottenuto l'autorizzazione accanto alle Province autonome di Trento e Bolzano: Veneto, Val d'Aosta, Piemonte, Emilia Romagna, Campania, Sicilia e Puglia. Drosophila suzukii, un lungo e articolato iter prima del via libera ufficiale ai rilasci Per effettuare i rilasci di G. brasiliensis sul territorio era necessaria una specifica autorizzazione del Ministero della transizione ecologica, chiamato a valutare l’analisi dei rischi diretti e indiretti legati all’immissione dell’ACB (agente di controllo biologico) sulla biodiversità. La Fondazione Edmund Mach aveva pertanto predisposto un articolato documento di valutazione del rischio: un dossier di 120 pagine che descrive le caratteristiche biologiche ed ecologiche della specie G. brasiliensis e i possibili impatti sull’ecosistema. Le sette regioni e due province autonome di Trento e Bolzano partecipanti al gruppo nazionale per il lancio dell'antagonista hanno sottoscritto e inviato il 7 maggio la domanda di rilascio al MITE, unitamente allo studio del rischio. L'iter ha previsto un passaggio all'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), alle agenzie di protezione ambientale regionali e provinciali (ARPA e APPA) ed infine ai Ministeri dell'ambiente e agricoltura. Allevamenti nel campus, programma dei lanci e monitoraggi pre e post rilascio Ad oggi gli allevamenti di G. brasiliensis alla FEM contano migliaia di esemplari con una produzione mensile di oltre 7000 individui. Dodici i siti individuati per i rilasci di quest'anno corrispondenti alle aree a maggiore vocazione cerasicola e di piccoli frutti vale a dire: Valsugana (5 siti), Val d'Adige (4 siti), Vallagarina (1 sito), Valle dei Mocheni (1 sito), Altopiano di Pinè (1 sito). A seguito dei rilasci del parassitoide è previsto un programma di monitoraggio pluriennale per valutarne in sicurezza gli eventuali impatti sugli ecosistemi locali e l'efficacia nei confronti della Drosophila suzukii. Gli esiti del piano di monitoraggio e una dettagliata relazione saranno trasmessi al Ministero entro il mese di dicembre 2021. Read the full article
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Comunque: Fem!Piemonte ---> Rita Fem!Veneto ---> Giulia Fem!Toscana ---> Beatrice
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Persona X: *fa un commento sulla nebbia al Nord*
Fem!Veneto: *eroina romantica mood* OH, BUT HAVEN'T YOU HEARD? WE ARE ALL GOTHS HERE 💀
Dracula (Tod Browning, 1931)
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Fem!Friuli: *holding up a "Homecoming?" sign outside Fem!Veneto's home*
Fem!Trentino: *answers the door*
Fem!Trentino: Oh my God, of course I'll go with you.
Fem!Friuli: Tell Giulia.
Fem!Trentino: Ok. Giulia, I'm going to homecoming with your girlfriend!
#fem!friuli#fem!veneto#fem!trentino#source: anneshirleywasmychildhood#/scusate#/al posto di Giulia potete metterci anche fem!Venezia Giulia#/ero straindecisa#/e sì#/sembra assurda ma con fem!Veneto shippo di più#/e potrei shipparla anche con fem!Friuli sks#/anche se la mia preferita resta quella con male!Liguria#/e mi piace anche con fem!Lombardia#/e ho parlato troppo nei tag addio#/logorroica pure nei tag che caso disperato
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Stamattina l’apertura del corso biennale della Fondazione Edmund Mach con 25 giovani partecipanti
Mercoledì, 16 Gennaio 2019
Nei due anni di alta formazione professionale gli studenti si occuperanno di distillazione, birrificazione, succhi di frutta ma anche prodotti “innovativi” come infusi, caffè, cioccolate e bevande a base di aloe e zenzero, sviluppando competenze operative e di controllo negli ambiti della sicurezza alimentare all’interno delle filiere. Questa mattina al Palazzo della Ricerca e Conoscenza della Fondazione Edmund Mach l’apertura della seconda edizione del corso post-diploma per tecnico superiore della produzione, trasformazione e valorizzazione dei prodotti agri-food-comparto bevande con 25 iscritti che frequenteranno 3000 ore tra lezioni frontali, laboratori e praticantato in azienda.
“Questa iniziativa è un tassello che arricchisce l’offerta formativa FEM in ambito alimentazione, andando ad integrare tutte le nostre proposte dedicate al comparto viti-enologico. Confermando questa seconda edizione rispondiamo ad una forte richiesta di competenze e conoscenze in questo comparto che ci arriva direttamente dal territorio”, ha detto il presidente della Fondazione Edmund Mach Andrea Segrè nel suo saluto di apertura. “L’aumento delle adesioni dimostra come questo sia un settore attrattivo, soprattutto quello dei distillati. Questo è l’unico corso a livello nazionale che forma gli studenti a 360° sul settore bevande: ancora una volta la Fondazione Mach lavora come apripista”, ha sottolineato il dirigente scolastico del Centro Istruzione e Formazione Marco Dal Rì.
“Il sistema dell’alta formazione si sta affermando. Stiamo cercando raccordi con il sistema nazionale e una più mirata promozione dei percorsi; l’orientamento è svolto in collaborazione con l’università di Trento in tutti gli istituti di secondo grado che ne fanno richiesta”, ha evidenziato Daniela Carlini del Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia autonoma di Trento. A seguire è intervenuto il presidente dell’Associazione albergatori ed imprese turistiche (ASAT), Giovanni Battaiola. “Da decenni investiamo nel rapporto strategico tra turismo, agricoltura e produzioni alimentari per trasferire agli ospiti le eccellenze enogastronomiche presenti sul territorio. Questo corso contribuisce ad innalzare costantemente la qualità erogata dal settore turismo”. La responsabile marketing e ricerche di ASAT, Monica Basile, nella sua relazione si è soffermata sui progetti di marketing territoriale realizzati dall’associazione in Italia e all’estero. “Abbiamo introdotto innovazione di prodotto negli hotel del Trentino, come la valorizzazione delle produzioni tipiche, lo sviluppo di sinergie, anche comunicative, tra produttori e albergatori e la promozione di uno storytelling che trasmetta l’unicità enogastronomica”.
Alla prima edizione del Corso post-diploma “comparto bevande”, avviato come novità assoluta nazionale nel 2018, hanno partecipato 18 studenti che attualmente frequentano il secondo anno di lezioni. Al test di ingresso dello scorso autunno la richiesta è stata superiore ai posti a disposizione: i nuovi iscritti sono quindi 25, due terzi dei quali residenti in Trentino Alto Adige (i rimanenti provengono da Marche, Sicilia, Liguria, Lombardia e Veneto), principalmente giovani tra i 19 e i 22 anni, dei quali 8 ragazze.
Il corso dell’alta formazione professionale è unico nel panorama formativo italiano per la sua capacità di coprire il comparto bevande nella sua interezza: al termine dei due anni i tecnici, infatti, saranno in grado di gestire l’intera filiera, dalla scelta delle materie prime, alla trasformazione, fino alla promozione dei prodotti. Nell’edizione 2019 si punterà ancora di più su quelle bevande – come tisane a base di erbe officinali, ma anche caffè, cioccolata e infusi a base di aloe e zenzero – che si stanno ritagliando spazi sempre più importanti sul mercato. Il piano di studi, tra le altre materie, prevede unità formative di chimica e microbiologia degli alimenti, tecniche di degustazione, qualità delle materie prime e marketing. Delle 3000 ore di formazione complessiva, 1200 sono dedicate al praticantato anche all’estero – nel 2018 gli studenti hanno svolto un’esperienza in birrificio in Scozia -, mentre in classe intervengono come docenti, oltre agli esperti FEM, anche decine di produttori. Oltre alle lezioni frontali, sono previsti laboratori di analisi microbiologiche e chimiche e visite guidate sia a grandi industrie del settore sia a piccole realtà locali.
Al termine dell’evento il brindisi con i prodotti degli studenti della formazione professionale FEM.
(lg)
Fotoservizio e Filmato FEM
INTERVISTE VIDEO
Andrea Segrè, Presidente Fondazione Edmund Mach
Andrea Panichi, Coordinatore corso Corso post-diploma FEM “comparto bevande”
Giovanni Battaiola, Presidente ASAT
INTERVISTE AUDIO
INT AUDIO Andrea Panichi coordinatore corso bevande INT AUDIO Giovanni Battaiola presidente ASAT INT AUDIO Andrea Segrè presidente FEM
Milena Gabanelli da http://www.lanostratv.it
Serata Tesero 6
Serata Tesero 5
serata Tesero
Serata Tesero 1
I giovani e il lavoro – Cles
Augsburg
L’aula del Consiglio provinciale di Trento, foto http://www.walterviola.it
http://www.salto.bz
Enrico Letta, http://www.oggi.it
en.wikipedia.org
L’incrocio di Dermulo da http://maps.google.it
foto David Fontanari
http://www.sassuolo2000.it
http://www.ilmattino.it
Paolo Panebianco, presidente Associazione Comunità e coordinatore regionale Nursing Up, sindacato professioni sanitarie infermieristiche
Margherita Hack, foto http://www.tumblr.com
Carmen Noldin, assessore al volontariato Comunità Valle di Non
da sinistra Giuseppe Vergara, Mario Magnani, Paolo Panebianco
L’Ospedale Santa Chiara di Trento, http://www.wikipedia.org
I giovani e il lavoro – Cles
http://www.nocensura.com
La presentazione de “L’Italia dei democratici” alla http://www.festademocratica.it
http://www.formiche.net
I partecipanti al Festival della gioventù dell’Euregio il 20 marzo 2013 a Villa Bortolazzi. Foto su http://www.europaregion.info
Tutta la “squadra” del Partito democratico del Trentino
In Regione
Versione 3D di un tabellone elettorale
en.wikipedia.org
wikiprestiti.org
http://www.areeprotette.provincia.tn.it
italyinfo.it La Regione, senza confine a Salorno
Alla festa Anffas
Serata Tesero 2
Trentino TV – Mario Magnani
Serata Tesero 4
Serata Tesero 3
http://www.investintrentino.it
Serata a Baselga
I giovani e il lavoro – Cles
Serata a Baselga
I giovani e il lavoro – Cles
http://www.agenziefiscali.usb.it
I giovani e il lavoro – Cles
Con i candidati del Partito Democratico del Trentino in Alta Valsugana
http://www.cooperazionetrentina.it
foto di Alberto Gianera
I candidati alle primarie del 13 luglio 2013. Da sinistra Alexander Schuster, Ugo Rossi, Mauro Gilmozzi, Alessandro Olivi, Lucia Coppola
http://www.controlacrisi.org
maps.google.it
http://www.anvolt.org
http://www.trentotoday.it
da http://www.lettera43.it, foto dell’Ansa
I giovani e il lavoro – Cles
La sede dell’Ufficio Euregio di Trentino-Alto Adige-Tirolo a Bruxelles. http://www.alpeuregio.org
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Distillati, birra, caffè, infusi e succhi: al via il corso per Tecnico superiore delle bevande a San Michele Stamattina l’apertura del corso biennale della Fondazione Edmund Mach con 25 giovani partecipanti Mercoledì, 16 Gennaio 2019…
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@blogitalianissimo @asklecce Settimana delle Regioni | Favourite AU | Day 4, 28 marzo
☆ American Gods AU: fem!Veneto, come Reitia, la dea degli antichi Venetkens
◇ Chi è Reitia:
Reitia era la dea madre dell'antico popolo dei Venetkens. Accompagnata spesso dall'epiteto di potnia theron, ovvero dominatrice degli animali, era la divinità creatrice, una dea misericordiosa e benevola, legata al culto importantissimo delle acque sacre, da lei tutelate, della guarigione, degli animali, delle piante, della navigazione e del commercio. Tra questi, forse era anche la divinità che presiedeva al parto e alla fertilità. Era la dea del matriarcato, elemento che continuò ad appartenerle anche in seguito, con il cambiamento della società venetica, che stava divenendo una società patriarcale. La sua femminilità era talmente importante da influenzare anche i nomi: i fiumi più piccoli, ad esempio, erano indicati al maschile, al contrario dei corsi più grandi, indicati al femminile come succedeva anche per villaggi (maschile) e città (femminile). Il femminile era utilizzato per indicare qualcosa di ampio ed importante, come la dea. Solitamente era raffigurata mentre indossava il costume tipico delle donne venetiche, costituito da un abito colorato, con una gonna a campana, un grembiule legato in vita e un velo sopra la testa. Era spesso accompagnata da animali, solitamente un lupo e un'anatra, e reggeva sempre nella mano destra una chiave, simbolo del destino degli uomini. Era anche legata, infatti, al culto degli Inferi e attraverso la chiave poteva indirizzare gli uomini lungo le vie che preferiva. I suoi santuari sorgevano sempre nelle prossimità di un corso d'acqua e la sua classe sacerdotale, composta soprattutto da donne, si occupava di eseguire i riti, accogliere i pellegrini, insegnare la scrittura venetica e la magia, quest'ultima in modo particolare alle donne. Alla dea venivano fatte offerte sia in forma di doni, confermato dal ritrovamento di vasi e coppe cerimoniali, sia in forma di sacrifici, testimoniati dal ritrovamento di ossa nei focolari. Solitamente quello che le si chiedeva erano protezione e guarigione. La dea è stata spesso associata, ed in seguito sostituita, alle figure di Diana e Minerva. Un'altra dea romana legata a Reitia pare essere Ecate, che ritroviamo anche in alcune fiabe popolari venete, con caratteristiche che rimanderebbero alla divinità dei Venetkens.
◇ Reitia in American Gods:
La dea sopravvive alla scomparsa del popolo che la adorava, proprio affiancandosi alle divinità romane che vanno a sostituirla. Dopo essersi ritirata in quella zona del Veneto che si estende tra il territorio dell'alto Vicentino e le montagne, si prodiga lei stessa nel tramandare le sue memorie, diventando prima una sorta di cantastorie, poi una più semplice levatrice, con la passione per le storie popolari. È così che i bimbi delle classi più povere del Veneto apprendono le avventure del Mazariol, delle anguane, delle maranteghe e di quella strana dea, chiamata Ecate. Preso il nome umano di Giulia, riesce quindi a ritagliarsi un piccolo spazio nell'immaginario collettivo, riuscendo a non scomparire. Arriva in America del Sud, precisamente in Brasile, proprio grazie a questi racconti, forti tra gli emigranti veneti che prendono in massa la via del Nuovo Continente. Da lì, raggiunge poi gli Stati Uniti, in quel momento critico che vede la nascita di uno scontro tra le vecchie divinità e gli dei del mondo contemporaneo.
#regioniitaliane2019#fem!veneto#nyo!veneto#moodboard#american gods!au#favourite au#/riprendono i lavori un fià più decenti per questa giornata!
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Italians Regions Aesthetic | Merlin AU
“If only it were so easy to escape one’s destiny.” “How can it be my destiny to protect someone who hates me?” “The half cannot truly hate that which makes it whole. Very soon, you shall learn that.”
Marco/Veneto → Artù Pendragon
Giorgia/Liguria → Fem!Merlino
Edith/Alto Adige → Morgana Pendragon
Maria/Emilia → Gwen/Ginevra
Flavio/Lazio → Lancilotto
Eleonora/Sardegna → Morgause
Emanuele/Piemonte → Gaius
Gabriele/Abruzzo → Galvano
Nicandro/Molise → Mordred
#my aesthetic#italianregionsaesthetic#italianregionsmerlinau#veneto#liguria#alto adige#emilia#lazio#sardegna#piemonte#abruzzo#molise#italian regions aesthetic#italian regions personification#italian regions au#oc by blogitalianissimo#reblog do not repost#do not repost#/e niente è arrivata la cagata#/è stata un parto#/è saltata fuori solo grazie al supporto morale di due personcine deliziose#/mancano trecento ruoli e niente#/ik è un po' una cagata i'm sorry#/e nada mordred è stato un secondo parto#/non sapevo chi dare ma all'inizio nelle prime stagioni è adorabile#/poi molise mi fa troppo da bronsa cuerta quindi boh#/ah probabilmente lo guardavo solo io questo telefilm ma vvb
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Giulia e bea, e Giulia con bianca
/ La Giulietta va forte stasera, o sbaglio - è perché in realtà io sono cristallina come l’acqua con Marco e di questa povera crista non dico mai nulla, perdonami Giulietta, ti voglio bene?
Ma passiamo alle cose importanti. ALLORA.
C’è da dire che entrambe le coppie, sia Fem!Veneto/Fem!Toscana che Fem!Veneto/Fem!Lombardia, mi piacciono molto, ma entrambe non sono proprio otp. Sono quelle coppie che stanno tra l’otp e la brotp, specialmente Giulia e Bianca, quindi, le shippo? Assolutamente sì, ma sono perfette anche solo come amiche, o in entrambi i modi.
Devo ammettere comunque che la Giulietta e la Bice, tra le due, è l’accoppiata che preferisco.
#/perché me le vedo in giro tutte e tre per musei assieme?#/no ragazzi sarebbe una scena bellissima#/o comunque a fare discussioni di un certo peso#/queste tre che discutono di cultura e politica insieme sono splendide#/cervello no non le vuoi immaginare come compagne di università pls#/non far partire au nuovi a caso grazie
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Per la serie headcanon vecchi, tirati fuori la sera del 5 gennaio: Grace Kelly come Giulia nell'America degli anni '50.
#headcanon brutti#fem!veneto#grace kelly#/ headcanon antico ma andava condiviso ❤️#/ la specifica dell'america era doverosa visto il vestito ma grace kelly resta sempre il mio faceclaim per Giulia negli anni '50 comunque 🌺#/ immaginatela con indosso abiti italiani et voilà!#/ also buon anno a tutti scusate ma ero un po' fuori regione 🙈
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Ma... Ma la mermaid!Fem!Veneto è bellissima! *^* (Non per togliere qualcosa alle altre, sei stata bravissima con tutte, ma quella in particolare incontra i miei gusti ^^")
Gusti! Mi fa piacere ti piaccia comunque ♥
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/ Per la serie FACECLAIM STORICI, ecco Giulia e il suo fare da diva consumata, in versione anni '30
CAROLE LOMBARD in NOTHING SACRED (1937) dir. William A. Wellman
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✌ (Giulia)
Fem!Veneto | Anni ‘60 | (Kind of?) Historical Aesthetic
« Oggi tuttavia non si può soltanto piangere, è tempo di imparare qualcosa » - Tina Merlin
Alcuni fatti dagli anni Sessanta:
Gli anni Sessanta per il Veneto, oltre agli anni del miracolo economico, sono anche il decennio della furia dell’acqua: dopo il disastro della Diga del Vajont, il 9 ottobre 1963, la regione purtroppo condivide la stessa sfortunata sorte di altre sue “colleghe” nel 1966. Tra gli eventi, purtroppo, più importanti da ricordare ci sono l’alluvione del Polesine - già provato nel 1951 da un’alluvione catastrofica - la “Brentana” del 1966, che coinvolse l’intero fiume e tutti i suoi affluenti, l’alluvione del Piave e l’acqua alta più importante del secolo, conosciuta anche come acqua granda, che con i suoi 194 cm distrusse gran parte della città, lasciandola anche isolata. Tutti gli eventi hanno un’unica data a cui fare riferimento: il 4 novembre 1966.
Legata - e ricordata - al disastro del Vajont è Tina Merlin, partigiana, giornalista e scrittrice originaria di Trichiana, in provincia di Belluno, che lavorava per l’Unità. Indagò sulla costruzione della diga nella valle del Vajont, denunciando più volte i possibili pericoli che sarebbero derivate dallo metterla in funzione. Rimasta inascoltata, venne per questo denunciata e processata per "diffusione di notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico" dal Tribunale di Milano, venendo poi assolta. Subito dopo il disastro, si scusò per non aver potuto fare di più e tentò di pubblicare un libro sull’accaduto “Sulla Pelle viva. Come si costruisce una catastrofe. Il caso del Vajont” che però verrà pubblicato solo nel 1983.
Nel 1964, Gigliola Cinquetti, nata a Verona, vince il Festival di Sanremo a sedici anni con la canzone “Non ho l’età”. Con la stessa canzone, nello stesso anno, vince l’Eurovision Song Contest, consegnando all’Italia la prima vittoria alla manifestazione. A Copenaghen, la sua esibizione viene premiata con una standing ovation.
#my aesthetic#nyo!veneto#fem!veneto#historical aesthetic#oc by blogitalianissimo#/niente il boom economico e il vajont voglio riprenderli meglio con Marco#/fa un po' pietà chiedo perdono#/e sì la prima immagine della fila centrale è tratta dalla fiction Di padre in figlia#/boh nel caso qualcuno se lo domandasse#/e comunque rido perché tantissimi dei fatti che ricordavo erano o del 1958/9 o dei primissimi anni '70#/e sì la scritta finale è riferita al Vajont#/scusate ma si sentirà tantissimo anche con quello di Marco il disastro del Vajont#/ne sentirete parlare ancora in modo più dettagliato spero solo di non scrivere un papiro
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