#fénis
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Castello di Fénis - ITALIA
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Mario Gabinio (1871-1938)
Castello di Fénis. Vista generale da sud
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Westeros ma sono le regioni italiane! feat:
L'alto piano è la zona di Toscana/Umbria/ Emilia. C'è la cittadella che è Bologna dei poveri, hanno le sommosse politiche,sono ricchi ma si fingono maledetti bohemien. Cersei odia Margaery perché è una maledetta comunista e mette a repentaglio i valori della famiglia . Mace Tyrell è un vero umarell che passa la vita a guardare i cantieri mentre la famiglia complotta!
Le terre del Ovest sono la Campania perché solo il sud™ poteva produrre i Lannister.(e lo so bene io,che sono campana E ho una famiglia di biondi/occhi verdi,me compresa!). Cersei come sopra è quel tipo di donna del sud che siccome ha i soldi e si è trasferita nella grande città si è elevata rispetto ai terroni,ma continua a raccontare i fatti suoi a chiunque come se fosse al mercato di Torrione. Castel Granito diventa Castel dell'Ovo. I Rayn dimorano nel Maschio Angioino e i Lannister per denigrarli li chiamano "Castel Nuovo".
Approdo del Re è il Lazio, per ovvie ragioni. Siccome la squadra di calcio di Robert ha perso il campionato contro la Roma ora lui pretende di abbattere il Colosseo. Roccia del drago è collocata nel Molise perché solo una terra di nulla può ospitare il castello dove vive Stannis Baratheon. Per chi se lo chiedesse: Il Vaticano è l'equivalente del Tempio di Baelor.
Le terre dei fiumi sono la Lombardia perché vogliamo essere geograficamente accurati. Robb è riuscito ad allearsi con loro perché ha fatto leva sui separatisti padani,anche se Cat non è convinta perché "non lo so mi sembrano un po' radicali",e infatti questi si ricicleranno qualche hanno dopo come sostenitori della Westeros unità. Walder Frey ha costruito tutta la sua fortuna capitalizzando sul Ponte Coperto di Pavia, perché si.
Sempre per coerenza geografia le terre della tempesta sono in Veneto. In particolar modo Capo Tempesta è a Belluno. Come con i Lannister:solo la terra delle bestemmie poteva produrre i Baratheon.
Le isole di ferro solo la Sardegna. Un po' per motivi seri (in epoca romana era effettivamente ricca di ferro ed altri materiali simili,sono un isola) e un po' perché mi diverte pensare che Euron sembri parlare in valyriano ma in realtà è dialetto sardo
Umbria e le Marche sono la Valle, perché l'assassino di Jon Harryn può tranquillamente essere avvenuto a Gubbio (se solo Westeros avesse avuto don Matteo)
Vi ricordate quel discorse™ sui siciliani dove la gente non riusciva a decidersi se erano italiani o PoC? Ecco, Tumblr fa la stessa cosa con i Dorniani! Lancia del Sole Castello Svevo lascia le altri regioni di sasso perché "Svevo? Ma questi non erano solo arabi/spagnoli??". Inoltre in HotD Gawayn da del terrone a Criston Cole quindi direi che abbiamo anche la giusta dose di campanilismo
Il Nord manco a dirlo sono Piemonte e Val d'Aosta. Cioè guardate il castello di Fénis e ditemi che non è Grande inverno. Hanno pure il meta lupo sullo stemma lo so che dovrebbe essere un leone argentato shhhh. Gli starkettini sono bilingue e lo sfruttano a loro vantaggio:Sansa a dato della stronza a Cersei in francese e poi lo ha spacciato come un complimento. Pure la Liguria è compresa perché fa tipo l'attaccatura dove si trovano i Manderlyn,che infatti non vengono presi sul serio.
Round Bonus: come aveva suggerito @mircallaruthven ,i Targaryen sono i Arbëreshë,che essenzialmente sono la comunità italo albanese. Loro sono per lo più ortodossi quindi abbiamo anche il conflitto con i democristiani di Westeros. Pure lo stemma è adeguato!
#italian tag#asoiaf#txt#io mi diverto un casino a fare ste cose#quasi quasi vorrei fare pure una versione in inglese ma con i paesi europei cone i sette regni 👀
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Castello di Fénis. Un ricordo della mia 8° sfida del 2023 "I 90 lcastelli del Nord" da Trieste ad Ancona di km. 2.539 in 90 tappe (come i miei anni)
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Luigi Ghirri - Italia, Aosta. Castello di Fénis, 1991
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Greetings!
Heya guys! Back again because of my character that invites her-self too early.
now, plz, enjoy <3
ps: I will explain the details of the character laters
Here a translation, cause I was too lazy to do it a proper way:
-Bonjour les gens
-Ravie de vous rencontrer!
-Moi c'est Féni; *FEN!*; crotte
-*Je t'ai demandé d’arrêter d’essayer de parler aux personnes sur internet*; ouais, ouais; *Donc arrête!*
-Bon je vais devoir y aller… maintenant, avant que créatrice flippante n'arrive
-Ah! Hey Sun… ah!ah!ah!; prie pour vivre
-À la prochaine<3
-Reviens petite enflure!; je vais pas te manquer cette fois!!
— Tag time ! I need visibility, even if nobody sees my work… *sob* —
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Fénis Castle
Built in the 14th century in Italy's Aosta Valley by the Challant family. Note the pentagonal layout and crenellated walls
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file: Fénis Castello di Fénis Innen 05.jpg
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Il Castello di Fénis: un gioiello medievale in Valle d'Aosta
Sorge maestoso su un piccolo promontorio roccioso nella Valle d'Aosta, il Castello di Fénis, un capolavoro di architettura militare e residenza signorile che cattura l'immaginazione di chiunque lo ammiri. Con la sua doppia cinta muraria merlata, le torri svettanti e le bifore eleganti, il castello è un vero e proprio gioiello medievale, perfettamente conservato e immerso in un contesto paesaggistico di rara bellezza. Un viaggio attraverso la storia La sua storia millenaria inizia tra il XII e il XIII secolo, legandosi indissolubilmente alle vicende della famiglia Challant, signori della Valle d'Aosta. Nel corso dei secoli, il castello ha subito diverse modifiche e ampliamenti, assumendo l'aspetto che possiamo ammirare oggi. Il mastio centrale, risalente al XII secolo, è stato inglobato in una cinta muraria merlata con torri di guardia, creando un complesso difensivo di grande efficacia. Un'architettura scenografica L'architettura del Castello di Fénis è un trionfo di stile gotico. La pianta pentagonale, le torri circolari e quadrate, i camminamenti di ronda e le merlature creano un profilo scenografico che si staglia contro il cielo alpino. All'interno, il castello si articola in un susseguirsi di sale e stanze, ognuna con la sua storia e le sue peculiarità. Un museo a cielo aperto Il castello di Fénis è un vero e proprio museo a cielo aperto. Varcando la soglia, si viene trasportati in un'altra epoca, tra armature scintillanti, affreschi murali, mobili d'epoca e opere d'arte. La visita guidata permette di scoprire i segreti del castello, dalla sua storia millenaria alle vicende dei suoi abitanti, fino ad ammirare la splendida vista panoramica sulla valle. Un'esperienza indimenticabile Il Castello di Fénis è una tappa imperdibile per chiunque visiti la Valle d'Aosta. Un luogo magico dove rivivere l'atmosfera del Medioevo e immergersi in un contesto di rara bellezza. Un'esperienza indimenticabile per grandi e piccini, che lascerà un segno indelebile nella memoria. Informazioni utili Come arrivare: - In auto: il castello si trova a circa 20 km da Aosta, raggiungibile percorrendo la strada statale 26 in direzione di Châtillon. - In autobus: linea Aosta-Châtillon, fermata Fénis Orari di apertura: - Il castello è aperto al pubblico da aprile a ottobre. - Per informazioni aggiornate su orari e visite guidate, consultare il sito web https://en.wikipedia.org/wiki/Fnis_Castle. Consigli: - Si consiglia di prenotare la visita guidata in anticipo, soprattutto durante l'alta stagione. - Indossare scarpe comode per affrontare le scale e i camminamenti di ronda. - Il castello è un luogo adatto a tutti, ma i bambini piccoli devono essere sorvegliati attentamente. Lasciatevi conquistare dal fascino senza tempo del Castello di Fénis, un luogo magico dove storia, arte e natura si incontrano in un'armonia perfetta. Read the full article
#architettura#arredod'epoca#camminamentodironda#castello#castellodifenis#challant#cintamuraria#Italia#maniero#mastio#medioevo#museo#pentagonale#storia#torrediguardia#turismo#valled'Aosta
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Castello di Fénis
Foto del giorno: http://dlvr.it/T3b3qd
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Castello di Fénis - ITALIA
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Castello di Fénis. Affreschi della cappella
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Castello di Verrès 🇮🇹💟
La storia
Costruito su un picco roccioso che domina il sottostante borgo, il castello è citato per la prima volta nel 1287 come proprietà dei signori De Verretio. Un’iscrizione scolpita in caratteri gotici attesta che fu Ibleto di Challant nel 1390 a porre mano ai lavori che fecero assumere all’edificio l’aspetto attuale. Nel 1536 Renato di Challant rinnovò l’apparato difensivo del maniero, adattandolo all’uso delle moderne armi da fuoco. In questa occasione venne costruita una cinta muraria munita di cannoniere, di speroni a contrafforte e di torrette poligonali da offesa, idonei all’impiego delle spingarde e dei cannoni fusi nel feudo che il conte di Challant possedeva a Valangin, in Svizzera; l’ingresso fu reso più sicuro mediante la realizzazione dell’antiporta con il ponte levatoio e l’apertura di feritoie. Si provvide inoltre ad aprire nuove finestre a crociera, in aggiunta a quelle a tipo gotico a monofora e a bifora già esistenti, e nuove porte ad arco moresco, di evidente influsso spagnolo; gli interni furono arricchiti con nuovi arredi. Alla morte di Renato di Challant (1565) senza eredi di sesso maschile, il castello venne incamerato dai Savoia. Nel 1661 il duca Carlo Emanuele II ordinò di smantellare gli armamenti e di trasferirli al forte di Bard, punto strategico dove si concentrava la difesa della Valle d’Aosta.
Gli Challant riottennero il possesso della rocca nel 1696 e lo mantennero fino all’estinzione della casata, ai primi del XIX secolo. A quell’epoca il castello era abbandonato da quasi due secoli: il tetto, già in parte crollato, era stato demolito del tutto per evitare il pagamento del canone erariale, così che i piani superiori erano esposti alle intemperie e invasi dalle erbacce. Il salvataggio di questo castello, come per quelli di Issogne e di Fénis, si deve all’interesse di un gruppo di intellettuali piemontesi accomunati dalla passione per il Medioevo.
La visita
Superata l’antiporta che si apre nella cinta fortificata, accessibile anche a cavallo dal ponte levatoio, si incontra l’edificio destinato a corpo di guardia situato di fronte all’entrata del castello. Il portale di ingresso immette in un androne difeso da una caditoia dissimulata nella volta; una seconda porta, anticamente protetta da una saracinesca, dà accesso al cortile del castello. Attorno a questo ambiente quadrato il corpo dell’edificio è disposto ad anello su tre piani, collegati da un monumentale scalone in pietra impostato su archi rampanti. La regolarità geometrica della struttura e l’essenzialità della decorazione, affidata unicamente ai particolari in pietra verde e bianca lavorata, si intonano al carattere militare dell’edificio e denotano altresì l’eccellenza delle maestranze che operarono a Verrès.
Al piano terreno si aprono due grandi saloni simmetrici che occupano per intero i lati est e ovest del castello, mentre a sud è situata la cucina. Il salone orientale probabilmente in origine adibito a magazzino per l’artiglieria, è coperto da una volta a botte. Di maggior interesse è la sala d’armi sita a occidente, voltata a sesto acuto: essa presenta due camini monumentali dagli stipiti sagomati; il raddoppio delle murature e altri indizi emersi nel corso di un restauro attestano la sovrapposizione di più campagne costruttive.
I locali del primo piano, riservati ai signori del castello, sono illuminati da eleganti bifore di gusto trecentesco, più ampie di quelle degli altri piani. La grande sala da pranzo è collegata da un passavivande alla cucina padronale. Questo ultimo ambiente, dotato di tre grandi camini, presenta una volta in pietra a vele multiple rifatta ai tempi di Renato di Challant, l’unica copertura originale ancora esistente nel castello; degno di nota è anche il camino situato sul lato nord, di dimensioni eccezionali e riccamente decorato da modanature e pilastrini.
Al secondo piano (non visitabile) sono situati gi appartamenti di servizio, collegati da una scala in legno al piano delle caditoie.
Il castello ogni anno è il prestigioso palcoscenico del Carnevale Storico verreziese in cui si rievoca, tra storia e leggenda, l’epopea della contessa Caterina di Challant.
Guarda il video Alfredo d’Andrade e i castelli di Fénis e di Verrès
CONTATTI
Castello di Verrès
11029 VERRES (AO)
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Video
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Fénis, immerso nel verde dei suoi bellissimi prati è uno dei borghi più caratteristici del cuore della Valle d’Aosta.
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