ragazzoarcano · 9 months ago
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"È assolutamente sbagliato supporre che gli altri siano in grado di comprendere i nostri sentimenti più profondi".
— Yukio Mishima
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girlcavalcanti · 5 months ago
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canterai · 8 months ago
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OGGI ARRABBIATISSIMA.
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galloberardi · 27 days ago
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Ma non sai nemmeno se vinciamo, parli a caso
Il punto non è che questi non sono in grado di poter vincere, il punto è che è la seconda volta che ne chiama troppo pochi. Letteralmente quello che sta facendo lui ora è creare UNA squadra. Questo va bene in vista di due partite in Sosta Nazionali, ma in previsione di Mondiali? Non metto in dubbio che Retegui possa giocare 80 minuti una partita e 40 l'altra alternandosi a Kean, ma appunto se sono due partite. Ma in un torneo? Un torneo che vuoi vincere, dove ci sono partite ogni 3/4 giorni non ti puoi presentare solo con una squadra perchè hai visto che quella girava. Ok vuoi giocare con due davanti e non tre, ma perchè non chiamare altre punte che stanno facendo bene tipo Cutrone, o provare anche con tre davanti viste le alternative valide che abbiamo come esterni? Zaccagni, Chiesa, Zaniolo meritano di giocare e se per gli ultimi due non c'è ancora un grande minutaggio e gol, per il primo c'è, che piaccia o meno. Praticamente le sue convocazioni sono il Copia Incolla di quelle prima se hai segnato un gol, fine. Ripeto questo va bene se guardiamo due partite di Nations League a Ottobre 2024, ma nel grande schema delle cose che è: qualificazione e buon piazzamento di un Mondiale non si va da nessuna parte. Non possiamo sempre sperare che un centrocampista segni. Ci sta che ci siano degli insostituibili, ma non 11.
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lesolitecose · 10 months ago
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Questo è un Art Attack 🦭
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teredo-navalis · 1 year ago
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Nei miei sogni vado in terapia da un uomo e ogni volta che tocchiamo un argomento cardine, segnante, che mi coinvolge nel profondo, sulla parete dietro di me, poco più su rispetto alla mia testa, compare (lo faccio comparire io inconsciamente) un orologio da parete con un elemento rappresentativo del nodo psicologico da sciogliere. Io puntualmente, così anche stavolta, mi dimentico di farci una foto o di portarmelo a casa. L'orologio di oggi aveva l'aspetto di pozzanghere o meglio, di gocce d'acqua che si schiantano al suolo, o forse meglio ancora: lacrime. Chiedevo allo psicologo cosa rappresentasse ma lui si rifiutava di dirmelo, dicendo che l'avrei capito da sola.
Secondo me sono tutti i pianti di ieri.
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deathshallbenomore · 2 years ago
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⚡️
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sasdavvero · 1 year ago
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ho fatto coming out al fumettista
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vulnerabile · 2 years ago
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alcune persone qui sembrano così interessanti e gentili che quasi mi dimentico di tutti i disagiati che lo infestano
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affogonellamarmellata · 2 months ago
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.
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riverswater · 1 year ago
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È molto divertente* questa cosa del punteggio del diploma che viene richiesto per tutti i concorsi pubblici che mi fa capitolare giùùù in fondo a ogni classifica senti non è colpa mia se ho un voto di merda i went insane that year. E me lo dovrò portare sempre dietro. Ok. Come fa ad essere giusto gkdjfks
* mi fa venire voglia di ammazzare me stessa o qualchedun altro
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falcemartello · 2 months ago
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e lo facevano nel nome dell’interesse pubblico a “evitare la disinformazione” e “limitare l’anarchia sul web”: “Non è che questi tycoon privati si possono sentire al di sopra delle leggi!”
E fin qui, avremmo a che fare con una tesi politica, una tesi straordinariamente ottusa, ma formalmente rispettabile come tutte le affermazioni politiche.
Solo che poi mi è sovvenuto che su quelle stesse pagine, proprio le stesse, durante la pandemia si giustificava la censura sui social, anche quando era totalmente e manifestamente pretestuosa, e lo facevano nel nome del fatto che “dopo tutto i social sono imprese private, e fanno quello che gli pare; se non ti piace, puoi sempre andartene”.
Questo, per dire, veniva sbattuto in faccia quando veniva chiusa la propria pagina per un mese per aver pubblicato un articolo del British Medical Journal che contrastava la narrazione ufficiale (ogni riferimento a cose e persone riconoscibili è puramente intenzionale).
Dunque finché censura in linea con la narrativa ufficiale è un'impresa privata libera di fare fa quel che gli pare, quando non censura è un'impresa privata che deve essere messa in riga nel nome dell'interesse pubblico.
Ora, la questione che mi si pone è l’eterno dilemma: “Ci sono o ci fanno?” Vedo infatti solo due interpretazioni possibili, che potremmo chiamare, per darci un nome icastico, l’interpretazione alla Carlo Maria Cipolla e l’interpretazione alla Sartre.
La prima interpretazione accetta la possibilità che questa gente, nonostante spesso si tratti di affermati professionisti, giornalisti, persino accademici, molto semplicemente sia così sconfortantemente scema da non vedere la contraddittorietà dei propri criteri.
In effetti una profonda verità del più citato dei libri di Cipolla (peraltro, grande storico) è che “La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.” (II legge fondamentale).
E a questa verità, per sconfiggere la mia incredulità, si affianca la Prima Legge: “Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.”
La seconda interpretazione assume invece che questi soggetti non siano stupidi, ma siano in malafede. Diciamo che è gente così in malafede che persino la loro malafede soffre di malafede.
Questa genia è disposta serenamente a qualunque menzogna, contraddizione, doppio e triplo standard purché ciò si attagli ai propri interessi del momento.
Qui l’onnicomprensività della malafede semplicemente ha abolito le funzioni di verità, viste come orpelli inutili.
Avremmo dunque a che fare con il cinismo utilitaristico più conclamato, dove ogni appello al vero e all’integrità sarebbe sconfitto in partenza dalle esigenze pragmatiche correnti.
C’è, tuttavia, temo una terza interpretazione, che fonde entrambe le precedenti.
A metterci sulla buona strada è ancora una volta Cipolla, questa volta con la Terza Legge: “Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura subendo una perdita."
Dovremmo fare spazio all’amara possibilità che l’abolizione di ogni criterio di verità, integrità, ragione nel nome di una concezione utilitaristica del vero (“Proclamo come vero ciò che mi serve”), abbia finito per creare le condizioni per la più perfetta stupidità: la stupidità in malafede, che avendo perduto ogni contatto con il vero e il reale non è più nemmeno in grado di percepire il proprio porco interesse.
Questo è il più grande dei pericoli, in cui se non mi inganno stiamo sguazzando: la presenza diffusa di un gran numero di persone disposte a mentire, distorcere, falsificare opportunisticamente, ma senza più nemmeno la capacità di percepire cosa sia nel loro, per quanto meschino, interesse.
Ecco a voi il Male.
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angelap3 · 16 days ago
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Non posso fare a meno di chiedermi perché il Grande Fratello piaccia tanto al pubblico italiano.
All’inizio l’ho guardato per curiosità: cinque minuti e basta. Poi la noia mi ha preso. Il tempo, mi sono detto, è una cosa troppo preziosa perché io lo possa buttare in questo modo. Ma perché un italiano su tre, di quelli che la sera accendono la televisione, lo vede? E come sempre la prima risposta che mi è venuta in mente è stata“tutti lo vedono perché tutti lo vedono”.
Tutti fanno ciò che gli altri fanno: è il principio base del conformismo. Se io sono uguale agli altri, sia nelle idee che nei costumi, non posso avere la sensazione di essere diverso. Sono salvo dal terrore della solitudine. L’unione ottenuta mediante il conformismo, però, non è intensa né profonda; è superficiale e, poiché è il risultato della routine, è insufficiente a placare l’ansia della solitudine. Non sono meno solo ma sono più povero, questo sì!
La povertà del futuro sarà l'ignoranza, e le differenze sociali degli anni a venire saranno stabilite, più che dal denaro, dalla cultura di chi sa qualcosa e di chi non sa niente, da chi è ancora in grado di pensare con la propria testa e chi no.
Luciano De Crescènzo, Il caffè sospeso
#cultura #istruzione #televisione
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vecchiorovere · 17 days ago
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Non posso fare a meno di chiedermi perché il Grande Fratello piaccia tanto al pubblico italiano.
All’inizio l’ho guardato per curiosità: cinque minuti e basta. Poi la noia mi ha preso. Il tempo, mi sono detto, è una cosa troppo preziosa perché io lo possa buttare in questo modo. Ma perché un italiano su tre, di quelli che la sera accendono la televisione, lo vede? E come sempre la prima risposta che mi è venuta in mente è stata“tutti lo vedono perché tutti lo vedono”.
Tutti fanno ciò che gli altri fanno: è il principio base del conformismo. Se io sono uguale agli altri, sia nelle idee che nei costumi, non posso avere la sensazione di essere diverso. Sono salvo dal terrore della solitudine. L’unione ottenuta mediante il conformismo, però, non è intensa né profonda; è superficiale e, poiché è il risultato della routine, è insufficiente a placare l’ansia della solitudine. Non sono meno solo ma sono più povero, questo sì!
La povertà del futuro sarà l'ignoranza, e le differenze sociali degli anni a venire saranno stabilite, più che dal denaro, dalla cultura di chi sa qualcosa e di chi non sa niente, da chi è ancora in grado di pensare con la propria testa e chi no.
Luciano De Crescènzo, Il caffè sospeso
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palmiz · 4 months ago
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Se non si familiarizza con il concetto di "vita a debito", tutta ciò che si crede è falsato da mera raffica di menzogne atte a circuire il cittadino facendogli credere che alti principi come la tutela del Pianeta guidino le azioni umane, le decisioni politiche. Così non è ovviamente ed è persino banale spiegarlo. Auto elettrica e casa green sono solo merce venduta da imbonitori per cui politici e giornalisti garantiscono. Così il cittadino crede, crede sempre, come atto di fede per non dover ammettere di non essere mai in grado di maneggiare la verità. Non solo la tassa per entrare in centro: in futuro saranno tassate le colonnine di ricarica (qualora esse prendano piede) per pareggiare il mancato introito delle accise irrinunciabili. Così quelle che di fatto sono restrizioni indirette prendono piede, mettono radici, diventano strutturali. Mobilità ridotta e soldi da sborsare come pegno eterno per riacquistare esigui spazi di libertà che prima erano gratuiti, il tutto sotto l'ombrello della battaglia ideologica di circostanza che ora è il cambiamento climatico e domani chissà: qualcosa ci inventeremo.
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harshugs · 2 months ago
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ultimamente mi piace addormentarmi immaginandomi scenari molto dettagliati, principalmente sessuali, tutto ciò che accade prima, le prime battute a doppio senso, i primi baci, le prime toccatine, le prime carezze, i primi sguardi d’intesa, i primi vestiti tolti…e poi arriva il resto, tutto ciò che vorrei essere in grado di fare senza provare imbarazzo verso me stessa, li immagino continuamente, a volte ripeto gli stessi scenari più volte provando a perfezionarli sempre di più e piano piano mi lascio andare in un sonno profondo nella speranza che questi pensieri possano diventare realtà
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