#equazione di un amore
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Io non so esattamente se potrò mai provare una cosa così, non so nemmeno se tu hai provato più una cosa così.
Ora sembrerò melodrammatica, una che non supera le cose e tutte le critiche che le persone con razionalità incredibile avranno in serbo per me.
Penso di non aver mai più riso così, non aver mai più avuto questi occhi, non aver mai più amato così maledettamente forte.
Molto probabilmente tutto ciò è dettato dal mio problema e dal fatto che abbiamo vissuto una storia da montagne russe, ma ciò non toglie che ci siamo amati da morire, nel vero senso della parola.
Ci siamo prosciugati di amore fino ad uscirne completamente folli entrambi.
Io, ogni volta che sento il tuo nome, sento un buco nello stomaco, più grande del vuoto che mi perseguita.
Io, ogni volta che si parla di amore, penso a te e tutto ciò che hai fatto per me.
Perché Io, non dimentico nulla di ciò che è stato e che consapevolmente e forse felicemente non sarà più.
Perché, sai ti ho amato talmente tanto, da capire che io non facevo per te, che non eri adatto agli amori da morire, che eri fatto per la spensieratezza.
Quindi ho lasciato andare, abbiamo lasciato andare, anche se in fondo al cuore rimangono le nostre briciole, tutte le nostre pizze, le torte salate e tutto quel cibo che amavamo mangiare, e questo secondo me lo sappiamo bene entrambi.
Siamo stati errore, in ogni equazione logica di questa vita, ma come dice Bukowski, sai se mi chiedessero di parlare di Amore, probabilmente farò un altro nome, ma se mi chiedessero di parlare dell’amore della mia vita, io farei ancora il tuo nome.
#amore#frasi belle#frasi tumblr#dolore#amore folle#amor#amore non corrisposto#frasi amore#be kind#amore tumblr#tumblr#amore finito#amore vero#amore triste#amoreterno
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CARPE DIEM
💫
Mi rendo conto di quanto la tua testa sia colma di nozioni che non servono assolutamente a nulla.
Dimmi una cosa ...
Se ti piace una persona, se ti piace davvero ...
A cosa ti serve sapere se è la tua fiamma gemella, l' anima gemella o se è un legame karmico?
Credi davvero che risolvere questa equazione possa portare nutrimento a quello che già esiste?
Smetti di cercare cornici romantiche che diano più o meno valore alla cosa.
Se non è amore lo capirai, e saprai cosa fare.
Ma se lo è ... Allora vivilo.
Tutto qui.
È questo che devi fare.
E poi dimmi ...
A cosa ti serve sapere quando riuscirai a fare quella determinata cosa?
Se non è ancora successo significa che non è il momento.
Butta via tutte quelle aspettative, ti tolgono il fiato.
Ti tolgono spazio al presente.
E se non succederà significa che devi fare altro.
Spesso quello che vuoi per te ... non è ciò che ti serve.
Allora molla la presa.
E lascia che sia.
Metti attenzione su cose diverse.
Nuove.
Se lì non procedi ... allora spostati.
E cambia direzione.
Non forzare mai nulla.
Altrimenti diventa ossessione.
E continui a rimanere lì fermo in un tempo che non esiste, lo crei solo tu con la tua immaginazione.
E così continui a vivere tra le nuvole.
Ma non é così.
Scendi ..
Metti i piedi per terra.
Tu vivi qui, adesso.
Concentrati sulla realtà.
A cosa ti serve parlare della luna piena se poi nemmeno la guardi?
A cosa ti serve seguire l'astrologia se poi nel concreto non prendi mai decisioni?
A cosa ti serve indagare sul tuo albero genealogico, sul tuo karma familiare se poi non fai nulla per cambiare le cose... se rimani sempre nelle stesse dinamiche.
Perché vuoi conoscere le tue vite precedenti se questa non la vuoi?
E non la vivi?
A cosa ti serve vedere gli extraterrestri o gli angeli?
E soprattutto perché li vuoi vedere?
Credi davvero che questo cambi qualcosa nella tua vita?
Il punto è questo.
Tu cerchi il cambiamento fuori, aspetti che qualcosa o qualcuno arrivi per portarti via dal quotidiano, da ciò che già conosci.
Vuoi gli effetti speciali
Perché hai bisogno di emozioni
Ma non funziona così.
Capisco che ti stai annoiando...
Ma non sei davanti ad un televisore.
Sei tu che crei la tua realtà. E se quello che desideri non è ancora successo ... significa che al momento non ti serve, Semplice.
Porta la tua attenzione su di te
Torna da te.
Stai perdendo il centro
Stai rincorrendo dei concetti.
Fai attenzione perché la tua mente ti sta portando in giro ... ma alla fine non ti porta da nessuna parte.
Svuotati di tutte quelle idee che ti condizionano le giornate ... di tutti quei sogni ad occhi aperti a cui sei così tremendamente attaccato.
E inizia a vivere la realtà così com'è.
Se non ti piace... cambiala.
E non dire che non puoi, almeno provaci. Inizia a farlo.
Stai vivendo in un mondo Virtuale anche quando non sei al telefono.
Anche quando non sei connesso ad internet ... continui a vivere in quel modo.
Fermo. Aspettando. Passivamente ... che un miracolo accada.
Sappi che così non succederà mai nulla.
Sei un'anima, questo è certo.
Ma qui hai preso questo corpo.
C'è un motivo.
Perché è l'azione che porta risultati.
Smetti di guardare il film della tua vita e inizia a crearlo.
Questo corpo non è una trappola che ti allontana da ciò che Sei.
Al contrario. Ti serve.
Per interagire, per modificare, per creare, per divertirti, per emozionarti ... per amare.
Inizia a farlo ..
Solo così troverai te stesso.
Vivi appassionatamente
Qui
Ora
Carpe Diem
Marika Moretto
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C’è un tempo oltre il tempo, in cui le parole uniscono due cuori lontani, due anime confuse e solitarie, smarrite nel silenzio delle loro paure personali.
E’ un continuo primeggiare di emozioni, che scorrono decise sul filo di pensieri e parole, che di fatto comprimono lo spazio che le divide, relegandolo ad una pura equazione matematica, ad una semplice constatazione inoppugnabile.
Quello spazio, quel vuoto, forse desiderato, è la misura che delimita le loro ansie, le loro paure, è il confine invalicabile che separa i loro mondi lontani eppure così vicini.
Il resto è amore.
Un amore che vive nei ricami di un verbo che si fa gioia assoluta, nella frenesia di un’attesa lunga un attimo, mentre le parole scivolano lentamente sulla pelle una ad una fino a toccare l’anima.
Quel tempo è il nostro tempo.
Ce lo siamo comprato nei sensi e nelle emozioni.
E’ un sogno che non potevamo permetterci di esprimere per il timore che esistesse davvero.
Un amore fatto di vento, perché le parole sono vento e viaggiano serene, libere sopra le nostre fobie, finalmente libere.
Libere di amare…….
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Io + Te = Noi.
Quante volte abbiamo visto questa "equazione" , magari sul muro delle nostre città.
Solo stanotte mi sono messo a pensare a quanto sia falsa..o incorretta questa "formula" e che molto dipende dal Io e dal Te in questione.
Io + Te = Noi significa uguaglianza, parità, due entità che ne diventano una terza, diversa e distinta dalle due che la compongono.
Ma non è così... Spesso è un Io + Te = Io e te, anche Io + Te = Io o, peggio ancora, Io + Te = IO, o ancora Io + Te = Te o TE...
Quante volte in un rapporto di coppia (che sia amore o sia amicizia o anche solo conoscenza - ma in questo caso ha senso parlare di un "noi"?) prevalgono gli interessi personali, si prevarica l'altro o ci si fa prevaricare dall'altro? Magari per non rovinare tutto, magari perché pensiamo che l'altro/a ci voglia bene o ci ama?
Purtroppo viviamo un un'epoca "usa e getta", dove l' "Io" imperversa e allora siamo disposti a dire addio con poche parole o nessuna, con frasi di circostanza, con uno "scusa ma" (forse nemmeno sentito); siamo disposti a rinnegare promesse o comunquea parole dette; siamo disposti a fare diventare dei "per sempre" semplicemente dei "fino a quando dico io" o "fino a quando mi dà comodo"; siamo disposti a lasciare moglie, mariti, figli, amici... perché "lo faccio per me".
Certo quando la situazione è malata ben venga, ma spesso quell'"Io + Te = Noi" non è altro che un Io = Noi dove tutto va bene finché "Io" sto bene e poi....grazie e arrivederci.
E invece si dovrebbe affrontare i problemi assieme, discutere, anche arrabbiarsi, litigare; si dovrebbe chiedere aiuto all'altro/a; ci si dovrebbe fidare e non "scappare", facendo (forse) restare tutto solo nei ricordi sbiaditi di una fotografia....
Click.
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Ombre gioco, paura di morire?
Metamorfosi, mondo di dolore,
Trasfigurazione, equazione, ispirazione,
Simonetti, coraggioso, l'inferno e la terra.
Mente che mente, UFO spirito volante,
Jinn Gimmie, la Fine si avvicina,
The Process, agente della Fine,
Messaggeri, porta del Nuovo Mondo.
Ebreo rinnegato, apolide, metafisico,
Patto, alleanza, non vita, homo sacer,
Mafioso limbo, capro espiatorio,
Morte nera, faida, auto distruzione.
Ombre, metamorfosi,
Angoscia, sublime, coraggio, morte,
Parassiti, alieni, promessa, perdono,
Mente, UFO, tortura, Gimmie, Fine.
Angelo caduto, Boyrebecca, canzone d'amore,
Vicino, tenore, menti rubate, strani posti,
Domani, amore spezzato, Madamadorè,
Senza di me, un amore al caffè.
Mente che mente, UFO spirito volante,
Jinn Gimmie, la Fine si avvicina,
The Process, agente della Fine,
Messaggeri, porta del Nuovo Mondo.
Sarai tu, domani, amore spezzato,
Madamadorè, senza di me, un amore,
L'Oscura metamorfosi di Simonetti,
La sua lotta, il suo coraggio, la sua Fine.
*(La canzone si conclude con suoni distorsionati e voci che ripetono "Simonetti, Simonetti la Fine)
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In fisica quantistica, se due particelle interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separate, non possono più essere descritte come due entità distinte, perché tutto quello che accade a una continua a influenzare il destino dell’altra. Anche ad anni luce di distanza.
- Simona Sparaco
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È solo il suo corpo che mi manca, so che non può darmi altro. E poi l'hai detto tu stessa, siamo molto diversi e nella vita di tutti i giorni non ci sopporteremmo neanche, ma non abbiamo mai avuto modo di capirlo.
Equazione di un amore, Simona Sparaco.
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Lei disse - "Dimmi qualcosa di bello." Lui rispose - "(i∂̸- m) ψ = 0". L'equazione sopra è quella di Dirac ed è la più bella equazione conosciuta della fisica. Grazie a questa si descrive il fenomeno dell'entanglement quantistico, che in pratica afferma che "Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possiamo più descriverli come due sistemi distinti, ma diventano un unico sistema… proprio come noi. Quello che accade a uno di loro continua ad influenzare l'altro, anche se distanti chilometri o anni luce".
Labellezzadellepiccolecose - (via labellezzadellepiccolecose.)
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(∂ + m) ψ = 0
Paul A.M. Dirac, premio Nobel per la Fisica nel 1933, come teorico viene annoverato tra i fondatori della meccanica quantistica ed è famoso per le sue equazioni. Era un ricercatore solitario, taciturno, al punto che i suoi colleghi, scherzando, avevano coniato una nuova unità di misura, il Dirac, che equivaleva ad una parola l’ora, il minimo che una persona potesse pronunciare in compagnia.
(∂ + m) ψ = 0 è l’equazione forse più famosa di Dirac e significa che: “Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma in qualche modo, diventano un unico sistema. In altri termini, quello che accade a uno di loro continua ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce».
É il cosiddetto fenomeno quantistico dell’«entaglement», che fornisce la base per la nuova visione filosofica del mondo.
Ma, come succede spesso negli individui schizoidi, anche Dirac, dietro la sua apparente freddezza nascondeva una grande sensibilità. La sua equazione (∂ + m) ψ = 0 è ancora considerata la più “bella” della fisica.
Il vostro pensiero vi riporterà sicuramente all'ebrezza di un amore passato; quell'amore finito da ormai troppo tempo che ristagna ancora nella vostra mente, nel vostro corpo e nel vostro cuore...
Vorrei, vorrei, vorrei... C'è possibilità di riviverlo?
La risposta è no;
O forse si;
Dipende dalla stessa vita.
Amori finiti non sono mai ricominciati, altri si sono rincontrati a distanza di anni, a distanza di vite. Il pensiero dell'influenza, del ritorno non deve macchiare lo scorrere della vostra esistenza; non dovete star lì a pensare che prima o poi si presenti alla vostra vista col cuore poggiato in mano pronto a donarvelo.
Magari quello non era l'amore giusto, forse quella meraviglia che intendete la incontrerete più avanti nel vostro cammino.
Magari non è un amore umano, forse siete destinati ad un altro tipo di amore, infondo ha infinite forme.
Lui/lei non torna indietro e se torna non sarà come prima, un po' come se prendi una patata dalla sua terra, avete fame e quindi la trasformate in patatine fritte. Immaginate uno scenario in cui voi vi pentite di aver cambiato quella patata, che la rivolete com'era prima. È ovvio che non si può.
Il tempo passa
Cambiano le persone, le situazioni, i luoghi.
Pánta rheî no?
...
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Di seguito, un accozzaglia di cose che ho scritto ma che non ho mai condiviso, spesso perché non mi garbavano e non mi garbano tutt'ora, ma mi è capitato di perdere tante note a cui ero affezionato quindi perché no.
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La vita non è un film
E tu non hai occhi
Dietro la testa
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Ti Stavo
Cercando tra la folla come faccio
ultimamente mi comporto in modo strano
Se sei a meno di passo da me
Non so parlare o forse non ti so parlare
Non sai parlare o forse non ti va di farlo
Sai che non c'è niente da dire
E allora vuoi
So lo ri de re
Vieni a cercarmi proverò a vestirmi strano
E mi farò la barba solo per metà
Dirò cazzate e farò la figura dello scemo
È quella di un pagliaccio la mia anima
Solo per sentirti ridere
La mia anima di pagliaccio
La mia anima di pagliaccio
La mia anima di pagliaccio
La mia anima di pagliaccio (che non vuol crescere)_
Che non vuole crescere
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Ho fatto un incubo
C'erano tutti e mi volevano
Un po' tutti morto
Io che a scappare e rovinare tutto
Batto tutti
Fatto casini senza di te
Perché non sei venuta a prendermi
Vorrei giocarmi una carta
Ma temo di perdere tutto
Io che non so gestire quello che sento
Finisco per pensare ad altro
Ho fatto una serie senza di te
Avevo paura di includerti
Avevo paura di innamorarmi
Adesso ho soltanto paura
Di perderti
(ngap a me volevo scrivere una canzone qui)
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Siamo bravi a consolarci ma
Non sappiamo parlare
Io so solo farti ridere
Con le solite cazzate
A te ancora fa strano aprirti
Ma lo fai sempre con me
Io non piango da due anni
Fumo per tapparmi gli occhi
Ma com'è com'è che ancora mi parli
Ma com'è com'è com'è com'è
Com'è che non ti stanchi con me
Hai provato a dirmi che dovrei smettere
Di fumare ma non so separare
Le cose che mi fanno stare bene
Da quelle che mi fanno scappare
Non ricordo cosa ho risposto ma
Per te di sicuro scapperei
Per tornare a piangere
Fra le tue gambe
Solo per chiedermi
(Ca pur n'altra canzone doveva essere ma appendevo perché le ciofeche sono ciofeche)
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Amore autunnale
Siamo una foglia che cade
Non fa rumore
Ma solo noi sappiamo
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Sono in una stanza col cane che mi guarda, che abbaia, che salta e divertito mi morde la mano e poi la gamba
Lo guardo stranito, indeciso se essere o meno invidioso.
Non sorrido, sono come stanco, ma senza esserlo davvero
Non sto pensando. Evito di pensare perché i pensieri che faccio mi portano ad arrovellarmi, stancarmi ancora di più.
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Io non ti so parlare di me
Se ti ho pensato in questi anni
Che cosa ho fatto è perché
Non so nemmeno salutarti
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Il grande dittatore
Quarto potere
C'era una volta in America
Apocalisse now
2001:Odissea nello spazio
Qualcuno volò sul nido del cuculo
Taxi Driver
Shutter Island
The Wolf of Wall street
Il padrino
Shining
La finestra sul cortile
Psyco
La dolce Vita
Io e Annie
Le ali della libertà
La città incantata
Il castello errante di Howl
Porco rosso
(questa è na semplice lista di film cult da vedere. In realtà ne ho già visto un bel po' ma le ne mancano alcuni. La lascio qui in caso mi dimentichi di finirla.)
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Lo sai che una mia amica mi ha detto
Che quando parlo di te mi accendo
E il mio sorriso è una parentesi
Con te mi piace litigare
Almeno noi non siamo tossici
Se non parliamo siamo equazione
Il tuo sorriso è una parentesi
Ma cert volte siamo da buttare
Cioe ma siamo scemi
Che fumiamo al mare
Siamo sopra i venti
Si, ma sotto i cento
Abbiamo ancora tempo
Per restarci male
Io voglio farlo adesso
Io voglio farlo adesso
Sono sincero
E ti piace
Ma poi ti (fai così male)
Ccio male
Non posso pensare a te
Io devo mettere a posto
Tutte le parti di me
Dò nomi alle mie emozioni
E a certe mie sensazioni
Perché ho paura di me
E dei miei troppi pensieri
Facciamo una cosa a tre
Io e te sul letto coi traumi
La mia paura di vita
Che adesso deeeeeeeeeeeveeeeee fiiiiniiire
Questa doveva essere sempre tip na canzone un po' alla Alex Britti par e pall lo so ma mi diverto a scrivere sti strunzat non me ne vogliate
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Ieri notte sono andato a dormire presto.
"Almeno non ci penso, non ti penso"
Così ho pensato...invano.
Ti ho sognato.
Ancora una volta,
Per la quinta volta.
Ci siete riusciti!
Eri così contenta!
Io invece,
a 100 all'ora su un parabrezza
Che giocavo a non morire,
E non avevo paura di perderti.
Forse volevo solo svegliarmi.
Perché ho voluto sperarci?
Perché lo devo scrivere,
Perché non posso ignorarti?
Se almeno sapessi vivere...
Così almeno saprei viverti.
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Quello di seguito nasce come sorta di monologo, ma troppo corto, quindi boh, una delle mie cose scritte senza troppo senso.
Io cerco l'io, io cerco Dio...
E so che gli altri mi guardano
Bene poi male poi stanchi
Di stare a guardare che nulla si muove
Eppur si muove cosa?
Ricordo ancora Sogni a iosa
In camera voglia di vivere
Ridere e scrivere la storia
Ma scrivere cosa?
Di cosa ormai?
Di una lacrima che non scende?
Che al massimo bagna, s'affaccia
E il tempo che passa
Alla fine si stanca,
E mi stanco pur io,
Certo che mi stanco pur io!
E di che scrivo allora io,
Che cerco l'io e cerco Dio?
E lo so che è banale
una rima baciata
cosi elementare ma
Lasciami vivere un dubbio,
Inseguire uno stupido sogno!
Fai un passo verso di me,
Che io lo faccio verso di te.
Perché si, tu,
Che ti freghi dell'io
E ti freghi di Dio
Lo so che gli altri ti guardano
Bene poi male poi bene poi male poi stanchi.
Stanchi (è arrabiati) di stare a guardare che non vuoi cambiare
Ma cambiare per cosa!!?
Cambiare per chi?!?!
Lo so che combatti da tempo
in un corpo diverso
Da quello allo specchio.
Faccio un passo verso di te.
Io cerco l'io.
Io cerco Dio.
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Ho fatto un tiro per la paura di piangere
E mi sentivo così piccolo e solo
Così piccolo e triste
Perché non riesco a trovare
Quelle piccole cose
E delle nuove parole
Ho solo colpi di tosse
E paura di te
Io non lo faccio apposta
A farti stare male
Ho mal di testa e paura di annoiarmi ad uscire
E mi spaventa non avere più niente da dire.
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pocrita che sono e mi sento
Se mi fermo e ti guardo.
Sei limpido.
Sei una sigaretta scroccata
Il tabacco che completa una canna.
Sei un clipper
E da che mondo e mondo
O clipper è megj ro bic.
Sei luce fioca per me.
Sei sole per che ti ama
E che se pur nel farlo par nu poc a fess
È perché ha colto quella tua luce
Quella tua bellezza tipica.
Sei la persona che un po'
Sarei voluto essere anch'io
E che forse in fondo un po' sono.
Ma sei ciò che io non sarò mai,
Un grande amico.
Perché io sono un pezzo di merda,
Ma tu si piezz e cor.
(dedicata a un mio amico tanto tempo fa, se la meritava)
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Stai dormendo?
E nel caso,
Ma solo nel caso,
Ci sono anch'io lì?
O meglio,
Avrei potuto esserci?
Se avessi parlato,
Se t'avessi detto
Le cose che ti giuro,
Mi rimbombano dentro...
Anche solo un bacio,
'Na carezza,
Il tempo di una chiacchiera
O una comparsa!
Fioca e veloce
Misteriosa a tratti,
Anche poco memorabile,
Ci potrei-...
...Ci potevo essere?
Magari ci sono e
non potrò mai,
Mai saperlo?
Non c'è bisogno di sapere.
L'ovvio non va troppo sviscerato.
Eppure...!
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Scusa se non mi sono fatto vedere per come sono veramente, se non forse in pochi, piccoli, insufficienti momenti, e dettagli.
Penso davvero che ci siano certe cose di te che mi piacciono tanto, anche quelle che non conosco, se non a parole, o per sentito dire da altri.
Penso davvero che ci siano certe cose di me che possano piacerti tanto. Anche se non le conosci, se al massimo le immagini, ma non sei sicura che ci siano.
A volte sono stupido...
No, anzi, spesso.
Le mie paure, le mie ansie, mi portano a non essere mai me stesso. Ad annullarmi per paura di farmi tremendamente male.
Ma scoprire che semplicemente non combaciamo, che ci annoiamo l'uno dell'altro, o io di te, o tu di me, sarebbe molto più piacevole di non saperlo mai.
Lo so.
Ma a quanto pare
Non ne sono consapevole.
.
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Ho sonno e non mi sento bien, mi fermo qui
Ma oh, è già qualcosa
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No grazie
Ti offro un amore a metà,
un amore in sconto:
un amore senza convinzione
che chiede il permesso.
Un amore fatto di parole
dove tu non vinci
e ai tuoi bisogni non ho pensato.
Prometto di essere migliore
e per te lotto, un po',
in realtà non confido
tanto lo so, non sono abbastanza.
E ti chiedo, chiedo ancora,
perché io ne ho bisogno
della tua comprensione, intendo,
e se mi chiedi dove sei nella nostra equazione
ti dico che sei nel mio libro di storia
ovvero fuori contesto
e da ogni discussione.
Ti offro distanza, ti offro concetti,
ti offro tutto me stesso incorretto,
ti offro bugie ed orgoglio,
paure, e fughe dal confronto,
e se mi prometti di starmi vicina
ti regalo anche
pigri tentativi di comprensione.
-
No grazie.
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L'amore è la forza universale più potente

Albert Einstein e la sua celebre teoria trasformata in lettera alla figlia Lieserl.
Quando proposi la teoria della relatività, pochissimi mi capirono,
e anche quello che rivelerò a te ora,
perché tu lo trasmetta all'umanità,
si scontrerà con l’incomprensione e i pregiudizi del mondo.
Comunque ti chiedo che tu lo custodisca per
tutto il tempo necessario, anni, decenni,
fino a quando la società sarà progredita abbastanza
per accettare quel che ti spiego qui di seguito.
Vi è una forza estremamente potente per la quale
la Scienza finora non ha trovato una spiegazione formale.
È una forza che comprende e gestisce tutte le altre,
ed è anche dietro qualsiasi fenomeno
che opera nell'universo e che non è stato ancora individuato da noi.
Questa forza universale è l’Amore.
Quando gli scienziati erano alla ricerca di una teoria unificata dell'universo, dimenticarono la più invisibile
e potente delle forze.
L’amore è Luce, visto che illumina chi lo dà e chi lo riceve.
L’amore è Gravità, perché fa in modo
che alcune persone si sentano attratte da altre.
L’amore è Potenza, perché moltiplica
il meglio che è in noi, e permette che l’umanità
non si estingua nel suo cieco egoismo.
L’amore svela e rivela. Per amore si vive e si muore.
Questa forza spiega il tutto e
dà un senso maiuscolo alla vita.
Questa è la variabile che abbiamo ignorato per troppo tempo,
forse perché l’amore ci fa paura,
visto che è l'unica energia dell’universo che l’uomo
non ha imparato a manovrare a suo piacimento.
Per dare visibilità all’amore, ho fatto una semplice
sostituzione nella mia più celebre equazione.
Se invece di E = mc2 accettiamo che l’energia per guarire il mondo
può essere ottenuta attraverso
l’amore moltiplicato per la velocità della luce al quadrato,
giungeremo alla conclusione che l’amore è
la forza più potente che esista, perché non ha limiti.
Dopo il fallimento dell’umanità nell’uso e il controllo
delle altre forze dell’universo,
che si sono rivolte contro di noi, è arrivato il momento
di nutrirci di un altro tipo di energia.
Se vogliamo che la nostra specie sopravviva,
se vogliamo trovare un significato alla vita,
se vogliamo salvare il mondo e ogni essere senziente che lo abita,
l’amore è l’unica e l’ultima risposta.
Forse non siamo ancora pronti per fabbricare una bomba d’amore,
un artefatto abbastanza potente da distruggere tutto l’odio,
l’egoismo e l’avidità che affliggono il pianeta.
Tuttavia, ogni individuo porta in sé un piccolo ma potente generatore d’amore la cui energia aspetta solo di essere rilasciata.
Quando impareremo a dare e ricevere questa energia universale, Lieserl cara,
vedremo come l’amore vince tutto,
trascende tutto e può tutto, perché l'amore è la quintessenza della vita.
Sono profondamente dispiaciuto di non averti potuto esprimere
ciò che contiene il mio cuore,
che per tutta la mia vita ha battuto silenziosamente per te.
Forse è troppo tardi per chiedere scusa, ma siccome il tempo è relativo,
ho bisogno di dirti che ti amo e che grazie a te sono arrivato all'ultima risposta.
Tuo padre Albert Einstein
cywo
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LETTERA DI ALBERT EINSTEIN ALLA FIGLIA LIESERL: LA TEORIA DELL'AMORE

''Quando proposi la teoria della relatività, pochissimi mi capirono,
e anche quello che rivelerò a te ora,
perché tu lo trasmetta all’umanità,
si scontrerà con l’incomprensione e i pregiudizi del mondo.
Comunque ti chiedo che tu lo custodisca per
tutto il tempo necessario, anni, decenni,
fino a quando la società sarà progredita abbastanza
per accettare quel che ti spiego qui di seguito.
Vi è una forza estremamente potente per la quale
la scienza finora non ha trovato una spiegazione formale.
E’ una forza che comprende e gestisce tutte le altre,
ed è anche dietro qualsiasi fenomeno
che opera nell’universo e che non è stato ancora individuato da noi.
Questa forza universale è l’amore.
Quando gli scienziati erano alla ricerca di una teoria unificata dell’universo, dimenticarono la più invisibile
e potente delle forze.
L’amore è luce, visto che illumina chi lo dà e chi lo riceve.
L’amore è gravità, perché fa in modo
che alcune persone si sentano attratte da altre.
L’amore è potenza, perché moltiplica
il meglio che è in noi, e permette che l’umanità
non si estingua nel suo cieco egoismo.
l’amore svela e rivela. per amore si vive e si muore.
Questa forza spiega il tutto e
dà un senso maiuscolo alla vita.
Questa è la variabile che abbiamo ignorato per troppo tempo,
forse perché l’amore ci fa paura,
visto che è l’unica energia dell’universo che l’uomo
non ha imparato a manovrare a suo piacimento.
Per dare visibilità all’amore, ho fatto una semplice
sostituzione nella mia più celebre equazione.
Se invece di e = mc2 accettiamo che l’energia per guarire il mondo
può essere ottenuta attraverso
l’amore moltiplicato per la velocità della luce al quadrato,
giungeremo alla conclusione che l’amore è
la forza più potente che esista, perché non ha limiti.
Dopo il fallimento dell’umanità nell’uso e il controllo
delle altre forze dell’universo,
che si sono rivolte contro di noi, è arrivato il momento
di nutrirci di un altro tipo di energia.
Se vogliamo che la nostra specie sopravviva,
se vogliamo trovare un significato alla vita,
se vogliamo salvare il mondo e ogni essere senziente che lo abita,
l’amore è l’unica e l’ultima risposta.
Forse non siamo ancora pronti per fabbricare una bomba d’amore,
un artefatto abbastanza potente da distruggere tutto l’odio,
l’egoismo e l’avidità che affliggono il pianeta.
Tuttavia, ogni individuo porta in sé un piccolo ma potente generatore d’amore la cui energia aspetta solo di essere rilasciata.
Quando impareremo a dare e ricevere questa energia universale, lieserl cara,
vedremo come l’amore vince tutto,
trascende tutto e può tutto, perché l’amore è la quintessenza della vita.
Sono profondamente dispiaciuto di non averti potuto esprimere
ciò che contiene il mio cuore,
che per tutta la mia vita ha battuto silenziosamente per te.
Forse è troppo tardi per chiedere scusa, ma siccome il tempo è relativo,
ho bisogno di dirti che ti amo e che grazie a te sono arrivato all’ultima risposta.
Tuo padre Albert Einstein''
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Ho la sensazione di star facendo un atto di repressione verso il mio desiderio amoroso. Poiché penso che sia inficiato dall’ego, allora gli do una connotazione negativa per il fatto che proietto sull’oggetto del desiderio aspettative che riguardano non l’essenza stessa dell’oggetto ma semmai il bisogno del soggetto, cioè io. Ciò che mi riesce difficile però è concepire il desiderio non egoico. L’ego è il soggetto, e il desiderio è il rapporto che esso ha con l’oggetto desiderato. Se escludo l’ego da questa equazione, non esiste rapporto, o almeno così mi pare. E’ il soggetto che trova delle qualità desiderabili nell’oggetto, ma esse appunto sono soggettive, intrinseche nell’essenza dell’ego di chi desidera, quindi in sostanza proiezioni del soggetto sull’oggetto. Forse il giusto modo sarebbe individuare le qualità vere dell’oggetto e capire se sono desiderabili, ma questa cosa è davvero possibile? Non è forse la proiezione egoica a rendere l’oggetto desiderabile? Se per esempio desidero la dolcezza verso me stesso e l’oggetto è capace di donarmi questo perché intrinseco nella sua natura, è la qualità dell’oggetto che è essa stessa desiderabile, o è il mio desiderio dell’oggetto che rende questo attributo elemento del desiderio? A me sembra la seconda. Io non voglio dolcezza da tutti, ma da un singolo individuo preciso.
Lacan dice che il desiderio amoroso si configura nell’atto di amare il nome, poiché esso incarna tutto ciò che desideriamo dell’oggetto, come individualità assoluta, senza repliche e completamente legata al rapporto con il soggetto, che ama il nome in quanto unico solo per lui. Il mio desiderio amoroso nasce per il rapporto esclusivo che ho con l’oggetto, per il rapporto tra ME e l’oggetto e non per le qualità intrinseche reali dell’oggetto. Questo implica anche l’impossibilità del desiderio amoroso fine a se stesso, l’amore che ama l’amore o che universalmente abbraccia tutti, cioè, un amore privo di ego e quindi capace di donare indiscriminatamente.
Mi chiedo dunque se sbagli a cercare, vanamente per giunta, di annullare il mio ego nel desiderio amoroso. Intuisco molto bene il valore negativo che una proiezione scellerata del proprio ego sull’altro possa dare, ma è giusto non avere nessuna aspettativa? Si può davvero avere un desiderio amoroso con questa connotazione?
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La Formula dell’Amore
Matematica e Amore
Esiste un metodo matematico per studiare l’amore tra due persone e definirlo con una formula matematica, una semplice equazione, oppure un’equazione differenziale? In molti ci hanno provato e spesso i fallimenti hanno avuto la meglio. Eppure, personalmente credo che l’amore essendo una forma di energia, come tale soggetta alle leggi fisiche e matematiche più o meno complesse e tale per cui renderla matematicamente definibile con un’equazione.
La formula matematica dell’amore
Alcuni scienziati hanno cercato di applicare la matematica e la fisica alle relazioni d’amore cercando di ricavare equazioni algebriche e studiare le dinamiche di una relazione. La ricercatrice di matematica e di teoria della complessità presso il centro di analisi spaziale avanzata dell’University College di Londra Hannah Fry nel libro “la matematica dell’amore” ha scritto: “grazie alla matematica possiamo prevedere tutta una serie di fenomeni – dal tempo meteorologico allo sviluppo delle città – e capire il funzionamento della natura in ogni suo livello, dall’immensità dell’universo fino alle particelle subatomiche“. e ancora: “ l’amore è pieno di schemi di comportamento, dal numero di partner sessuali che abbiamo nel corso della nostra esistenza al modo in cui scegliamo le persone con cui scambiare messaggi su un sito internet di appuntamenti. Questi schemi cambiano, si modificano più e più volte e si evolvono proprio come l’amore. La loro descrizione è alla portata della matematica“. Dalla teoria alla pratica, vediamo chi ha cercato di ricavare un’equazione per l’amore.
Donn Byrne, psicologo sociale alla State University of New York ad Albany negli Stati Uniti, durante le sedute, gli incontri con persone che avevano una relazione, ha ricavato una serie di numeri e valutazioni soggettive che gli ha permesso di elaborare una formula matematica che dovrebbe permette a chiunque di capire se ciò che si prova per il partner è amore vero. La formula è questa:
Y= 1,7xA + 1,5xB + 1,5xC + 1,5xD + 1,3xE
A = attrazione per il partner B= piacere psicologico della sua compagnia C = desiderio di intimità con lui/lei D = bisogno di essere accettati dal partner E = paura di essere abbandonati da lui/lei. Y= risultato A ognuna di queste variabili bisogna attribuire un valore da 1 a 10 e poi fare il calcolo.
Una volta calcolato il risultato di Y per il partner, bisogna ripetere l’operazione e calcolare Y per amici, amiche, amico più caro, amica più cara. Secondo Byrne, la relazione è stabile quanto più la differenza tra i risultati di Y è grande ( almeno 15); quanto più il partner è importante rispetto all’amicizia più cara. I fattori di moltiplicazione (i numeri davanti alle variabili) permettono di mettere a confronto molte amicizie e amori. La matematica ha un ruolo fondamentale nella società attuale e in quella futura e tutti dovrebbero studiarla con passione. La matematica come l’amore è la musica di sottofondo dell’universo, quel segnale nascosto che rende le cose visibili e mortali e allo stesso tempo immortali.
Matematica, Amore, eternità
Esiste una formula matematica per essere eterni? Perchè viviamo 70/80 anni e non 120/150 anni? Quali sono i processi che delimitano il nostro viaggio su questo pianeta? Ebbene, è un mondo inesplorato e non basta essere ricercatori, scienziati, medici, per dare una risposta al problema, siamo tutti in gioco: consapevolezza, conoscenza, cultura. Hai bisogno di lezioni private,? contattaci: 3515383325
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Equazione di un amore di Simona Sparaco: un racconto di affetti perduti, ritrovati e nuovamente perduti
“Lea si aggrappa al bordo e fa leva sulle braccia per tirarsi fuori dalla piscina dove è immersa insieme a Vittorio, inarca la schiena e ne esce un movimento fluido e sensuale. Si issa in piedi, su quella striscia di pietra lavica attraversata da uno strato sottile d’acqua, e camminando in direzione dei lettini, lascia che il suo corpo sgoccioli come una conchiglia appena pescata, catturando così…
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