#emergenza rete idrica
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Piemonte, Borgomanero: Chiusa temporaneamente la Statale 32 Dir “Ticinese” per intervento urgente alla rete idrica
Viabilità deviata e lavori in corso tra il km 9,200 e il km 9,600
Viabilità deviata e lavori in corso tra il km 9,200 e il km 9,600 A partire da oggi, 28 novembre 2024, un tratto di 400 metri della Strada Statale 32 Dir “Ticinese”, nel territorio di Borgomanero (NO), è stato chiuso temporaneamente al traffico per consentire un intervento urgente di manutenzione della rete idrica. La chiusura interessa il tratto compreso tra il chilometro 9,200 e il chilometro…
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Menfi a secco: furto di rame nei pozzi causa emergenza idrica
A Menfi, un furto di rame ha colpito i pozzi che alimentano la rete idrica, causando un’interruzione della distribuzione dell’acqua. Gli impianti elettrici di due dei tre pozzi principali sono stati gravemente danneggiati, lasciando operativo un solo pozzo e creando una situazione di emergenza. Senza due dei punti di approvvigionamento principali, la città si trova costretta a razionare l’acqua,…
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Aggiornamento ondate di calore e blackout elettrici - 23 LUGLIO 2023
La Sicilia sta affrontando una situazione critica a causa delle ondate di calore che stanno colpendo l'intera regione. Alle ore 15.30 di oggi, Motta Sant'Anastasia, nel Catanese, ha segnato la temperatura più alta della Sicilia, raggiungendo i 47°C. La situazione è particolarmente grave anche a Borgo Pietro Lupo, tra i comuni di Mineo e Ramacca, dove si è registrata una temperatura di 47,1°C. Queste condizioni estreme stanno causando diversi blackout elettrici, rendendo la situazione ancora più difficile per la popolazione. Il Direttore Generale del Dipartimento della Protezione Civile regionale, Salvo Cocina, sta monitorando attentamente la situazione e ha contattato tutti i sindaci per verificare e segnalare le criticità riguardanti strutture socio-sanitarie, pozzi di acqua potabile e famiglie con anziani e bambini che si trovano senza acqua o energia elettrica. La società Acoset e Sidra avevano già dichiarato problemi di fornitura di acqua nel territorio nei giorni precedenti, complicando ulteriormente la situazione. In risposta a questa emergenza, la Soris Sala Operativa Regionale sta costantemente monitorando l'evoluzione del fenomeno, e il Volontariato di Protezione Civile è pronto a intervenire per supportare le famiglie bisognose e gli enti competenti, cercando di mantenere delle condizioni di normalità nonostante le difficoltà causate dal forte caldo e dai blackout elettrici. Il Capo della Protezione Civile Sicilia ha emanato una raccomandazione rivolta ai sindaci dei comuni maggiormente colpiti, soprattutto quelli con blackout elettrici. Alcune delle principali indicazioni contenute nella raccomandazione sono: 1. Attivare i Centri Operativi Comunali (COC) e i relativi servizi essenziali e assistenti sociali per fornire assistenza alla popolazione bisognosa e affrontare i problemi legati alla rete idrica. 2. Predisporre locali climatizzati, come palasport, sale convegni, palestre, parti di ipermercati e sale consiliari, dove ospitare soggetti fragili e vulnerabili al caldo, che non dispongono di abitazioni raffrescate, specialmente nelle ore più calde della giornata. 3. Coinvolgere le associazioni di volontariato per assistere i soggetti fragili, inclusi eventuali servizi di trasporto da e per le loro abitazioni. 4. Diffondere informazioni alla cittadinanza riguardanti le norme comportamentali da seguire e i locali raffrescati disponibili. 5. Evitare manifestazioni all'aperto nelle ore più calde e, se possibile, rimandarle alla primissima mattinata o serata. 6. Sensibilizzare la popolazione a limitare l'uso dei condizionatori per gestire al meglio l'energia elettrica disponibile. 7. Mantenere costanti contatti con le strutture operative per affrontare qualsiasi emergenza che possa verificarsi. 8. Informare la Sala Operativa Regionale di Protezione Civile, SORIS, sull'attivazione del COC, sulle misure adottate e segnalare eventuali problemi. La Protezione Civile sta facendo il possibile per affrontare questa situazione critica, ma è importante che la popolazione sia consapevole dei rischi legati alle ondate di calore e collabori attivamente con le autorità per limitare gli effetti negativi di questa emergenza. Per rimanere costantemente informati sulle temperature rilevate e le condizioni in tempo reale, è possibile consultare le mappe del GIS della Protezione Civile Siciliana al seguente link: https://www.protezionecivilesicilia.it:8443/aegis/map/map2d Read the full article
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Stato di emergenza o stato di inefficienza?
In questi giorni sta per essere dichiarato un nuovo stato di emergenza. Il quarto quest’anno. La causa? La siccità che ha colpito il nostro paese. Se state pensando al sollievo offerto da una doccia, in queste torride giornate estive, ben presto dovrete rinunciarvi. Il razionamento dell'acqua è già una possibilità. Certo se non piove e se il riscaldamento climatico avanza, la colpa non è di nessuno giusto?
Eppure l’Italia è uno dei paesi con più acqua d’Europa, fiumi, laghi, falde sotterranee non hanno nulla da invidiare alla verde Inghilterra o alla Francia, c’è soltanto un piccolo problema: quasi il cinquanta percento della nostra acqua la perdiamo. La causa? Una rete idrica che è letteralmente un colabrodo. Eppure Zingaretti ha proclamato lo stato di "calamità naturale' per la regione Lazio e non è il solo. Le parole creano la realtà, la definiscono, determinano impressioni e reazioni precise. Una calamità naturale ha colpito il nostro paese, noi che possiamo farci? Ecco cosa viene instillato nella mente del lettore, cosa recepisce. È un modo pulito e conveniente di lavarsene le mani. Il vero problema non è l’acqua che manca ma l’acqua che viene sprecata, non a causa della siccità o del riscaldamento globale, ma a causa dell’inefficienza della politica.
Se l’acqua verrà razionata, se le aziende agricole rischiano il fallimento, se il comporto alimentare è a rischio, la colpa non è di madre natura. Non è del resto la prima volta che sentiamo parlare di razionamenti: il gas probabilmente verrà razionato. Il costo della benzina è alle stelle. Il prezzo di generi alimentari di prima necessità continua a salire. Ma fate attenzione a non lamentarvi con toni troppi veementi, potreste essere definiti filo russi o putiniani. È il geniale sillogismo avallato da un giornalista del corriere della sera, che ha scoperto un nesso sorprendente tra chi critica l’operato del governo e i sostenitori segreti di Putin che lavorano nell’ombra in Italia in nome dello zar russo.
Ma facciamo un passo indietro: acqua, gas, luce e derrate alimentari, i beni di prima necessità, quelli che lo stato ha l’obbligo di garantire, rischiano di non essere più un diritto ma un privilegio. La sanità lo è da tempo, la pandemia ne ha messo in luce la falle, ma l’Italia o meglio il parlamento italiano ha preferito investire nelle armi e nella digitalizzazione, anziché potenziare la sanità italiana. Siete arrabbiati? Dovreste esserlo. E se cercate un colpevole, non scomodate madre natura o Shakespeariane furie naturali, ma guardate a coloro che avete votato negli ultimi trent’anni, a coloro chi ci governano.
G.Middei anche se voi mi conoscete come Professor X #politica #società #media
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LA CRISI CLIMATICA LA PAGANO I POVERI, NON I RICCHI. LA TEMPESTA DI GELO IN TEXAS CE LO DIMOSTRA. Il legame tra l’ingiustizia climatica e quella economica è anno dopo anno sempre più evidente osservando come gli eventi climatici estremi colpiscono maggiormente le aree più povere del Pianeta, anche se queste sono le meno responsabili dell’emergenza climatica in corso. Tuttavia, mentre la destabilizzazione dell’ecosistema terrestre si aggrava sempre di più, anche le nazioni ricche iniziano a essere colpite dai suoi effetti. A metà febbraio il Texas è stato travolto da una tempesta di neve senza precedenti nella sua storia, precipitando in un blackout energetico che ha provocato decine di morti. Il disastro climatico è coinciso con quello sociale, dato che la crisi energetica ha messo a rischio sopravvivenza le fasce di popolazione più deboli. A distanza di più di una settimana dall’inizio dell’emergenza, quasi un milione e mezzo di texani non ha accesso all’acqua potabile per i problemi della rete idrica, mentre il conto delle vittime continua a salire. L’ultimo dato riportato da Associated Press è quello di 80 decessi, molti per ipotermia, ma secondo gli esperti ci vorranno mesi prima di poter stabilire quante persone sono morte per cause collegate alla tempesta. Il Texas è storicamente caratterizzato da un clima continentale con estati molto calde e inverni freschi, ma durante l’emergenza il termometro è arrivato a segnare anche meno 18 gradi. Secondo gli scienziati, questa tempesta di neve è una conseguenza del surriscaldamento dell’Artico che ha sconvolto l’equilibrio dei venti del vortice polare, e questo si riflette proprio sulle zone del Pianeta che si trovano a latitudini medie, sempre più esposte alle temperature estreme. La tempesta ha messo in crisi lo Stato, l’unico ad avere un sistema di approvvigionamento energetico indipendente dal governo federale statunitense, lasciando milioni di persone senza acqua e elettricità, facendo morire bambini e anziani di ipotermia nelle loro case. La situazione estrema in cui i cittadini si sono trovati è paradossale, considerando che il Texas è uno degli Stati leader nella produzione energetica globale. Secondo l’Energy Information Administration (Eia) un quinto dell’energia domestica consumata in tutti gli Stati Uniti viene prodotta in Texas, che è anche il primo produttore petrolifero del Paese. La classe politica texana – dai sindaci delle città ai senatori e deputati del parlamento federale – è a maggioranza repubblicana e ha immediatamente approfittato della situazione per criticare i recenti investimenti sulle energie rinnovabili, sostenendo che le città sono rimaste senza energia perché le pale eoliche si sono ghiacciate, anche se questo non è vero. La principale responsabile sarebbe invece l’Electric Reliability Council of Texas, che non avrebbe svolto le adeguate modifiche infrastrutturali nonostante lo Stato si fosse già trovato a gestire un’analoga emergenza nel 2011. Oltre a essere tra i leader nella produzione energetica globale, il Texas è anche uno degli Stati americani in cui le disuguaglianze sono più forti e palesi. Nonostante sia al quarto posto negli Stati Uniti per numero di miliardari, è anche al primo per il numero di cittadini privi di assistenza sanitaria. Il divario è reso ancora più lampante da quanto accaduto nei giorni di blackout prolungato. Le persone con reddito basso vivono in case con sistemi di isolamento termico di bassa qualità o del tutto assenti, tetti pericolanti e tubature vecchie e più sensibili alle gelate. Inoltre, quando la temperatura ha iniziato a scendere vertiginosamente, la fornitura di elettricità è stata mantenuta solo nei quartieri dotati di generatori di emergenza per mantenere attivi servizi fondamentali come gli ospedali. Nei quartieri abitati dalle comunità ispaniche e afroamericane però gli ospedali sono molto rari, per cui questa parte di popolazione del Texas, già colpita duramente dalla pandemia, dovrà di nuovo pagare il prezzo maggiore di questa emergenza. Chi se lo è potuto permettere ha raggiunto gli hotel fuori dall’area interessata dalla tempesta o si è rifugiato a casa di familiari e amici, ma i più poveri si sono dovuti arrangiare per dormire in macchina o con altre soluzioni di fortuna. Jaime Resendez, che rappresenta la comunità ispanica di Dallas, ha spiegato che “le comunità che sono state storicamente marginalizzate, tendono a essere le più duramente colpite, sia che si parli di Covid-19 che di un blackout energetico”. Le stesse vittime dell’ingiustizia sociale, che lottano per i loro diritti fondamentali come ricevere l’assistenza sanitaria o un’abitazione sicura, sono le stesse vittime dell’ingiustizia climatica, causata almeno in parte dall’attività dei giganti energetici texani. Ingiustizia climatica e ingiustizia sociale finiscono anche per avvantaggiare i miliardari dell’industria dei combustibili, che possono ora godere di un aumento della domanda energetica e quindi di una crescita nel prezzo di mercato dei combustibili. Roland Burns, presidente della Comstock Resources Inc. che estrae gas in Texas e Louisiana, ha chiamato i suoi investitori il 18 febbraio per avvisare di un enorme aumento delle vendite, parlando di un vero e proprio “jackpot”. (...) Quanto il Texas ha affrontato durante l’ondata di gelo ha messo in luce quella che Robert Reich in un editoriale sul Guardian ha definito “una verità agghiacciante”, e cioè che gli ultra ricchi hanno finora negato l’emergenza climatica per dividere la popolazione e aizzare le fasce più deboli le une contro le altre. La tempesta ha dimostrato quanto la condizione della classe lavoratrice bianca dello Stato, bacino elettorale fondamentale del Partito repubblicano noto per il suo negazionismo in materia climatica, sia molto simile a quelle delle comunità latine e afroamericane. (...) DI MARIKA MORESCHI
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Condivido la battaglia dell'amministrazione di Abetone Cutigliano di voler mantenere il controllo dell'acqua a livello comunale, per la parte dell'ex comune di Abetone e tentare di recuperare anche quella di Cutigliano. Riflettevo però su come questo possa essere possibile, perchè finora non l'hanno mai persa. Sul comune di San Marcello Piteglio al momento sarebbe impossibile per via dei costi di manutenzione, su una rete troppo estesa e non messa benissimo. Però in questo momento di emergenza idrica il nuovo governo dovrebbe usare i fondi del PNRR per sistemare, tutti gli acquedotti e gli invasi (oltre a farne di nuovi) della penisola. Proprio per evitare dispersione idriche. A quel punto si potrebbe pensare di far tornare l'acqua ai comuni, sciogliendo società tipo GAIA, che si sono di guida pubblica, ma assorbono comunque dei costi, spesso supplementari. Una proposta che mi piacerebbe vedere nei programmi di quei partiti che si affacciano alle elezioni. #marcopoli https://www.instagram.com/p/Cg2GY83MpB9/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Rete colabrodo a Pachino, strane perdite d’acqua, pronto esposto in Procura
Rete colabrodo a Pachino, strane perdite d’acqua, pronto esposto in Procura
Read More E’ emergenza idrica a Pachino per via della mancanza d’acqua in alcune zone della città, a sud del Siracusano, ed in certe aree di Marzamemi. The post Rete colabrodo a Pachino, strane perdite d’acqua, pronto esposto in Procura appeared first on BlogSicilia – Ultime notizie dalla Sicilia. Siracusa, condotta, esposto, pachino, procura, rete colabrodo, siracusaE’ emergenza idrica a Pachino…
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Emergenza idrica, a Buccinasco NON ci sono divieti
Emergenza idrica, a Buccinasco NON ci sono divieti
In questi giorni di gran caldo e siccità, è corretto non sprecare l’acqua. Tuttavia il Comune di Buccinasco NON ha ritenuto necessaria alcuna ordinanza per limitare l’uso dell’acqua, per esempio per innaffiare le piante perché il nostro territorio non ha motivi di preoccupazione: il sottosuolo è ricco di acqua, la falda ricca e la rete idrica gestita dal Gruppo CAP è sicura (more…)
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AMAG Reti Idriche: al via i lavori sulla SS 494 della Colla. Ripristino della fornitura idrica e consolidamento della strada: interventi previsti dal 3 febbraio
Alessandria, 20 gennaio 2025 – A partire dal 3 febbraio, AMAG Reti Idriche avvierà i lavori di ripristino della condotta idrica sulla SS 494 della Colla, un'area colpita da disservizi idrici a causa di una frana avvenuta nel gennaio 2024.
Alessandria, 20 gennaio 2025 – A partire dal 3 febbraio, AMAG Reti Idriche avvierà i lavori di ripristino della condotta idrica sulla SS 494 della Colla, un’area colpita da disservizi idrici a causa di una frana avvenuta nel gennaio 2024. Grazie alla collaborazione con ANAS, che ha già completato il consolidamento della scarpata, AMAG potrà procedere con l’intervento definitivo per garantire una…
#Alessandria#Alessandria today#AMAG comunicato#AMAG lavori#AMAG Reti Idriche#Amapola#ANAS#bypass idrico#Colla#collaborazione ANAS#condotta idrica#consolidamento scarpata#disservizi idrici#Emergenza idrica#frana#gestione emergenze#Google News#Gruppo Amag#infrastrutture idriche#infrastrutture locali#interventi idrici#interventi stradali#italianewsmedia.com#lavori febbraio 2025#lavori SS 494#lavori urgenti#manutenzione condotte#Miglioramento infrastrutture#Pier Carlo Lava#rete idrica
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Cari amici, è stato un anno duro, difficile per tutti, ma nonostante gli eventi che hanno condizionato il nostro modo di vivere ed essere comunità, nonostante la difficile gestione dell’emergenza sanitaria da COVID-19 siamo riusciti ad ottenere anche quest’anno ottimi risultati, che maturano da due anni di duro lavoro amministrativo e che hanno portato l’Ente Comunale ad avere un avanzo di gestione.
Oltre alle attività ordinarie e alla gestione della pandemia, voglio condividere un breve bilancio del lavoro più importante svolto in questo 2020 di programmazione e fundraising per i tanti progetti che metteremo in cantiere nel 2021. Un lavoro che continua a materializzare quella visione di cambiamento messa in atto già dal primo giorno del nostro mandato:
• € 2.717.000,00 Adeguamento della rete idrica e fognaria del centro abitato (Fondi Regione Basilicata)
• € 1.000.000,00 Frana di Raicelle (Fondi Ministero dell’Interno)
• € 400.000,00 Lavori Settacque e Vucculi (Fondi Regione Basilicata)
• € 400.000,00 Recupero e ristrutturazione dei pozzi d’acqua, fontane rurali, abbeveratoi e jazzi comunali a servizio dei nostri allevatori. (Fondi Regione Basilicata)
• € 1.300.000,00 Ospedale Muro Lucano per n. 103 posti letto (Fondi Regione Basilicata)
• € 490.000,00 Recupero agro-forestale e paesaggistico degli antichi tracciati dei Mulini e della Madonna di Loreto” - “Infrastrutture Verdi" (Fondi Regione Basilicata)
• € 524.319,97 Opere di efficientamento energetico Istituto Comprensivo J. Stella (Fondi Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare)
• € 3.926.055,00 Cimitero e Tempio crematorio (Investimenti Privati)
• € 1.853.000,00 Messa in sicurezza della Diga Nitti (Fondi Ministero Infrastrutture e dei Trasporti in data 29.07.2020)
• € 1.050.000,00 Parco/Area polifunzionale e Area Camper progetto “Parco delle Ripe” (Fondi Area Interna)
• € 600.000,00 Ultimazione Centro Anziani - ex Ospedale Diocesano (Fondi Area Interna)
• € 50.000,00 Nuova illuminazione artistica Castello, Rocce Torrione e Pianello (Fondi Area Interna)
• € 800.000,00 Gestione massa passiva – somme per il dissesto (Fondi Ministero dell’Interno)
• € 30.000,00 Sistema di video-sorveglianza per i rifiuti (Fondi Regione Basilicata)
• € 15.000,00 PON - adeguamento spazi ed aule (Fondi Ministero dell’Istruzione)
• € 70.000,00 messa in sicurezza strade e illuminazione pubblica Ponte Giacoia (Fondi Ministero dell’interno)
• € 45.500,00 Asilo comunale ed inaugurazione nel 2020 (Fondi Regione Basilicata)
• Prevista l’installazione della cartellonistica della Ciclovia Appenninica (Fondi Ministero dell’Ambiente)
• Abbattimento aliquota IMU
• Riconoscimento di “Muro Lucano Platz” a Karlsfeld
• Inaugurazione del primo pozzo di emungimento e della nuova infrastruttura idrica
• Attestazione di Registrazione del Marchio D.e.C.O. presso il Ministero dello Sviluppo Economico
• Istituzione dell’ Associazione Nazionale “Città della Patata”
• Blocco progetti di impianti eolici sul nostro territorio
Importo totale di fondi recuperati pari a € 15.270.875,00 in questo 2020.
Questi eccezionali risultati disegneranno una nuova fase post-covid nel segno del turismo, della cultura, dell’ambiente, dello sviluppo e dalla concretezza di questi dati, non posso far altro che augurare con gioia e fierezza a tutti voi un sereno Natale e un felice anno nuovo. Lo faccio con la certezza che la magia di questo momento, possa alimentare l’amore per la nostra città e la partecipazione di tutti alla sua crescita, alla costruzione del suo futuro.
Un augurio a tutte le associazioni, lavoratori, imprenditori, Istituzioni presenti nel territorio comunale. Un pensiero a tutti i Muresi emigrati in ogni angolo del mondo.
Un augurio speciale anche ai nostri nonni, che rappresentano le nostre radici e che mai come in questo momento storico hanno bisogno della nostra protezione.
Un augurio ai giovani ai quali chiedo massima partecipazione, affinché i sacrifici che stiamo facendo non diventino vani.
Oggi è il tempo della responsabilità. Domani faremo tesoro di questo 2020 e saremo ancora più forti.
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Alt, fermi tutti! Questa non è Tripoli o Misurata, ma Nuoro. E viene da piangere a vedere immagini che non ti aspetteresti mai in un Paese civile. Le persone in fila, sotto il sole, mentre soffia scirocco. Terza giornata senza acqua, per l’ennesimo guasto alla rete idrica, con 36 gradi all’ombra, nella settimana di ferragosto, con l’allerta meteo in corso. Tre giorni senz’acqua e oggi si scopre che il pezzo da sostituire si deve aspettare che arrivi da oltre Tirreno. Tre giorni senz’acqua quando i problemi strutturali delle condotte si conoscono da anni. Tre giorni senz’acqua per un Comune che detiene ben il 4% delle quote della società sarda dell’acqua pubblica. Tre giorni dopo che già a luglio la città era rimasta senz’acqua. Tre giorni dopo che anche a luglio dell’anno scorso si era rimasti senz’acqua. Tre giorni ed è passato un anno da quando era stata proposta l’istituzione di un’unità di crisi per questo tipo di emergenza. E davvero non se ne può più del fatto che nessuno si assuma mai le responsabilità di questa indecenza. Michele Piras
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Acquedotto, lavori a Borgo Rivo: rischio rubinetti asciutti
Acquedotto, lavori a Borgo Rivo: rischio rubinetti asciutti
Super lavoro per il Servizio Idrico ternano (Sii), chiamato in questi giori a fronteggiare una serie di emergenze nell’orvietano e nel narnese. Contestualmente agli interventi di emergenza proseguono quelli di ammodernamento della rete idrica su scala provinciale.
Giovedì prossimo, 5 settembre, partiranno i lavori del Servizio Idrico Integrato a Terni dalle 8 e 30 alle 13. Queste le zone…
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Emergenza polmonite: attivate le verifiche sulla rete idrica
Emergenza polmonite: attivate le verifiche sulla rete idrica
“Regione attraverso ATS Brescia sta proseguendo con gli approfondimenti e le indagini volte a individuare possibili correlazioni tra i casi di polmonite che si stanno manifestando da alcuni giorni nei territori della Bassa Bresciana Orientale. Ad oggi … by Livio Acerbo #greengroundit #thisisnews
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U.Di.Con. chiede interventi sulla persistente crisi idrica nella Regione Calabria
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/u-di-con-chiede-interventi-sulla-persistente-crisi-idrica-nella-regione-calabria/
U.Di.Con. chiede interventi sulla persistente crisi idrica nella Regione Calabria
U.Di.Con. chiede interventi sulla persistente crisi idrica nella Regione Calabria
“Sembrava una situazione di disagio che colpiva solo alcuni centri calabresi, ora invece sta assumendo i contorni di una vera e propria emergenza – scrive in una nota il Presidente Nazionale dell’ U.Di.Con. Denis Nesci – sono anni che denunciamo una serie di criticità in numerosi centri calabresi, non meno di tre giorni addietro ci siamo occupati di Corigliano-Rossano, oggi tocca a Cropani – prosegue Nesci – domani a chi toccherà subìre la crisi idrica? Con l’arrivo dell’estate queste situazioni si erano amplificate fino a creare veri e propri disagi. Oggi i residenti del Villaggio Carrao, in pieno autunno, sono costretti a fare i conti con la mancata e regolare erogazione idrica diventata una vera e propria emergenza igienico sanitaria. Gli oltre 1000 residenti del villaggio residenziale per diversi motivi e, pur limitando al massimo l’uso e il consumo di acqua, si ritrovano per lunghe ore a secco”. “La ristrutturazione delle reti e degli impianti idrici di Cropani deve essere la priorità assoluta per le istituzioni e gli Amministratori locali – interviene Angelo Toscano, responsabile Provinciale U.Di.Con. di Catanzaro – quello del diritto all’acqua è un problema primario, in cima alle responsabilità degli enti locali e della politica, in un territorio ad ampia vocazione turistica. I disagi patiti dai cittadini, residenti e non, nel periodo estivo si sono aggravati in questi ultimi mesi, per effetto di un ulteriore degrado strutturale del sistema acquedottistico e delle infrastrutture, giunto ad un livello ormai non più tollerabile. La rete è ormai vetusta da oltre 40 anni. Il tema dell’efficienza del sistema idrico di Cropani – continua Angelo Toscano – va letto ed interpretato come un diritto universale all’acqua garantito dal nostro Ordinamento. Occorre in questa delicata fase sostenere lo sforzo delle parti maggiormente investite della responsabilità di dare con atti concreti soluzioni che garantiscano tale diritto, noi dell’U.Di.Con. chiediamo un tavolo tecnico assicurando collaborazione e fattivo impegno”. “Alla base dei disagi, ci viene riferito, non vi è l’assenza o insufficienza di risorsa idrica, ma la vetustà delle reti di trasporto e distribuzione. In attesa di poter sostituire le condotte, ammodernare gli impianti con tecnologie moderne, potenziare l’efficienza del sistema – continua Nesci – bisogna trovare ed adottare tutte le misure necessarie per continuare a servire il bacino d’utenza di Villaggio Corrao, per limitare al massimo i disagi causati dalle interruzioni notturne o diurne, che solo interventi strutturali potranno eliminare del tutto. Le condizioni disastrose e disastrate in cui si trovano le reti e gli impianti sono da fronteggiare con uno sforzo finanziario che va oltre i propri doveri di manutenzione ordinaria. Il comune di Cropani era risaputo dovesse affrontare nel periodo estivo, giornalmente una criticità idrica dovuta alla presenza di numerosi turisti. Tale emergenza,- aggiunge – non sempre affrontabile o affrontata con la dovuta tempestività determinava la sospensione del servizio idrico a tantissime abitazioni del Comune, specie a quelle di Villaggio Corrao, o ad una notevole riduzione dell’erogazione per determinate ore del giorno o della notte. In entrambi i casi, sia cittadini che turisti sono soggetti ad un rilevante disagio anche di natura economica perché costretti a pagare un servizio non erogato. In molti hanno pure lamentato una netta discordanza tra consumo reale e consumo rilevato dagli addetti: ciò certifica una sostanziosa perdita della rete, la quale dovrebbe essere monitorata in tutta la rete urbana con la sostituzione dei vecchi misuratori con quelli più moderni. Gli Uffici U.Di.Con. del territorio – conclude Nesci – sono a disposizione dei cittadini per qualsiasi azione volessero intraprendere al fine di risolvere la problematica”.
“Sembrava una situazione di disagio che colpiva solo alcuni centri calabresi, ora invece sta assumendo i contorni di una vera e propria emergenza – scrive in una nota il Presidente Nazionale dell’ U.Di.Con. Denis Nesci – sono anni che denunciamo una serie di criticità in numerosi centri calabresi, non meno di tre giorni addietro ci siamo occupati di Corigliano-Rossano, oggi tocca a Cropani – prosegue Nesci – domani a chi toccherà subìre la crisi idrica? Con l’arrivo dell’estate queste situazioni si erano amplificate fino a creare veri e propri disagi. Oggi i residenti del Villaggio Carrao, in pieno autunno, sono costretti a fare i conti con la mancata e regolare erogazione idrica diventata una vera e propria emergenza igienico sanitaria. Gli oltre 1000 residenti del villaggio residenziale per diversi motivi e, pur limitando al massimo l’uso e il consumo di acqua, si ritrovano per lunghe ore a secco”. “La ristrutturazione delle reti e degli impianti idrici di Cropani deve essere la priorità assoluta per le istituzioni e gli Amministratori locali – interviene Angelo Toscano, responsabile Provinciale U.Di.Con. di Catanzaro – quello del diritto all’acqua è un problema primario, in cima alle responsabilità degli enti locali e della politica, in un territorio ad ampia vocazione turistica. I disagi patiti dai cittadini, residenti e non, nel periodo estivo si sono aggravati in questi ultimi mesi, per effetto di un ulteriore degrado strutturale del sistema acquedottistico e delle infrastrutture, giunto ad un livello ormai non più tollerabile. La rete è ormai vetusta da oltre 40 anni. Il tema dell’efficienza del sistema idrico di Cropani – continua Angelo Toscano – va letto ed interpretato come un diritto universale all’acqua garantito dal nostro Ordinamento. Occorre in questa delicata fase sostenere lo sforzo delle parti maggiormente investite della responsabilità di dare con atti concreti soluzioni che garantiscano tale diritto, noi dell’U.Di.Con. chiediamo un tavolo tecnico assicurando collaborazione e fattivo impegno”. “Alla base dei disagi, ci viene riferito, non vi è l’assenza o insufficienza di risorsa idrica, ma la vetustà delle reti di trasporto e distribuzione. In attesa di poter sostituire le condotte, ammodernare gli impianti con tecnologie moderne, potenziare l’efficienza del sistema – continua Nesci – bisogna trovare ed adottare tutte le misure necessarie per continuare a servire il bacino d’utenza di Villaggio Corrao, per limitare al massimo i disagi causati dalle interruzioni notturne o diurne, che solo interventi strutturali potranno eliminare del tutto. Le condizioni disastrose e disastrate in cui si trovano le reti e gli impianti sono da fronteggiare con uno sforzo finanziario che va oltre i propri doveri di manutenzione ordinaria. Il comune di Cropani era risaputo dovesse affrontare nel periodo estivo, giornalmente una criticità idrica dovuta alla presenza di numerosi turisti. Tale emergenza,- aggiunge – non sempre affrontabile o affrontata con la dovuta tempestività determinava la sospensione del servizio idrico a tantissime abitazioni del Comune, specie a quelle di Villaggio Corrao, o ad una notevole riduzione dell’erogazione per determinate ore del giorno o della notte. In entrambi i casi, sia cittadini che turisti sono soggetti ad un rilevante disagio anche di natura economica perché costretti a pagare un servizio non erogato. In molti hanno pure lamentato una netta discordanza tra consumo reale e consumo rilevato dagli addetti: ciò certifica una sostanziosa perdita della rete, la quale dovrebbe essere monitorata in tutta la rete urbana con la sostituzione dei vecchi misuratori con quelli più moderni. Gli Uffici U.Di.Con. del territorio – conclude Nesci – sono a disposizione dei cittadini per qualsiasi azione volessero intraprendere al fine di risolvere la problematica”.
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L'U.Di.Con chiede interventi su crisi idrica
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“Sembrava una situazione di disagio che colpiva solo alcuni centri calabresi, ora invece sta assumendo i contorni di una vera e propria emergenza – scrive in una nota il Presidente Nazionale dell’ U.Di.Con. Denis Nesci – sono anni che denunciamo una serie di criticità in numerosi centri calabresi
non meno di tre giorni addietro ci siamo occupati di Corigliano-Rossano, oggi tocca a Cropani – prosegue Nesci – domani a chi toccherà subìre la crisi idrica? Con l’arrivo dell’estate queste situazioni si erano amplificate fino a creare veri e propri disagi.
Oggi i residenti del Villaggio Carrao, in pieno autunno, sono costretti a fare i conti con la mancata e regolare erogazione idrica diventata una vera e propria emergenza igienico sanitaria. Gli oltre 1000 residenti del villaggio residenziale per diversi motivi e, pur limitando al massimo l’uso e il consumo di acqua, si ritrovano per lunghe ore a secco”.
“La ristrutturazione delle reti e degli impianti idrici di Cropani deve essere la priorità assoluta per le istituzioni e gli Amministratori locali – interviene Angelo Toscano, responsabile Provinciale U.Di.Con. di Catanzaro – quello del diritto all’acqua è un problema primario, in cima alle responsabilità degli enti locali e della politica, in un territorio ad ampia vocazione turistica.
I disagi patiti dai cittadini, residenti e non, nel periodo estivo si sono aggravati in questi ultimi mesi, per effetto di un ulteriore degrado strutturale del sistema acquedottistico e delle infrastrutture, giunto ad un livello ormai non più tollerabile. La rete è ormai vetusta da oltre 40 anni. Il tema dell’efficienza del sistema idrico di Cropani – continua Angelo Toscano – va letto ed interpretato come un diritto universale all’acqua garantito dal nostro Ordinamento.
Occorre in questa delicata fase sostenere lo sforzo delle parti maggiormente investite della responsabilità di dare con atti concreti soluzioni che garantiscano tale diritto, noi dell’U.Di.Con. chiediamo un tavolo tecnico assicurando collaborazione e fattivo impegno”.
“Alla base dei disagi, ci viene riferito, non vi è l’assenza o insufficienza di risorsa idrica, ma la vetustà delle reti di trasporto e distribuzione.
In attesa di poter sostituire le condotte, ammodernare gli impianti con tecnologie moderne, potenziare l’efficienza del sistema – continua Nesci – bisogna trovare ed adottare tutte le misure necessarie per continuare a servire il bacino d’utenza di Villaggio Corrao, per limitare al massimo i disagi causati dalle interruzioni notturne o diurne, che solo interventi strutturali potranno eliminare del tutto.
Le condizioni disastrose e disastrate in cui si trovano le reti e gli impianti sono da fronteggiare con uno sforzo finanziario che va oltre i propri doveri di manutenzione ordinaria. Il comune di Cropani era risaputo dovesse affrontare nel periodo estivo, giornalmente una criticità idrica dovuta alla presenza di numerosi turisti.
Tale emergenza, non sempre affrontabile o affrontata con la dovuta tempestività determinava la sospensione del servizio idrico a tantissime abitazioni del Comune, specie a quelle di Villaggio Corrao, o ad una notevole riduzione dell’erogazione per determinate ore del giorno o della notte.
In entrambi i casi, sia cittadini che turisti sono soggetti ad un rilevante disagio anche di natura economica perché costretti a pagare un servizio non erogato.
In molti hanno pure lamentato una netta discordanza tra consumo reale e consumo rilevato dagli addetti: ciò certifica una sostanziosa perdita della rete, la quale dovrebbe essere monitorata in tutta la rete urbana con la sostituzione dei vecchi misuratori con quelli più moderni.
Gli Uffici U.Di.Con. del territorio – conclude Nesci – sono a disposizione dei cittadini per qualsiasi azione volessero intraprendere al fine di risolvere la problematica”.
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