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letteratitudine · 11 months ago
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L’ATTORE MASSIMO DE LORENZO SI RACCONTA MANDANDO LETTERE A SANTI, AMICI E PROFESSORI. DAL 5 GENNAIO IN LIBRERIA “TANTE CARE COSE”
David di Donatello per la miglior canzone originale in Anime nere, ha lavorato con Verdone, Genovese, Veronesi, Albanese e Brizzi e in varie serie televisive
Massimo De Lorenzo
Tante care cose
Prefazione di Luca Vendruscolo
160 pagine, 15 euro
In libreria il 5 gennaio
Bibliotheka.
Una raccolta di lettere - indirizzate, tra gli altri, a un regista, a un santo, agli amici, al fidanzato della figlia, al proprio ego, a una dirigente scolastica, a Hitler - consente di costruire un’autobiografia. Una storia epistolare nella quale confluiscono ricordi e aneddoti, memorie di persone lontane, paure e frustrazioni e che consentono all’attore e sceneggiatore Massimo De Lorenzo di narrare di sé la parte più nascosta, quella che non trapela sotto la luce dei riflettori e degli schermi cinematografici.
Il risultato è Tante care cose (160 pagine, 15 euro, versione ebook a 4,99) che le edizioni Bibliotheka mandano in libreria il 5 gennaio con una prefazione di Luca Vendruscolo, autore, sceneggiatore, regista e tra gli ideatori della serie cult Boris.
È un libro che fra finzione e realtà, ironia e umorismo, racconta l’intima autobiografia di uno dei più versatili attori del nostro cinema. De Lorenzo ha partecipato a molti film della commedia italiana contemporanea (Carlo Verdone, Paolo Genovese, Giovanni Veronesi, Luca Miniero, Antonio Albanese, Fausto Brizzi) e ha lavorato in varie serie televisive (Squadra antimafia, Liberi tutti, Agrodolce, Cops). Ha vinto il David di Donatello per la miglior canzone originale (Anime nere, 2015).
Massimo De Lorenzo, attore e “finto sceneggiatore” della serie cult Boris, ha partecipato a molti film della commedia italiana contemporanea (Carlo Verdone, Paolo Genovese, Giovanni Veronesi, Luca Miniero, Antonio Albanese, Fausto Brizzi) ed ha lavorato in varie serie televisive (Squadra antimafia, Liberi tutti, Agrodolce, Cops). Ha vinto il David di Donatello per la miglior canzone originale (Anime nere, 2015)
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personal-reporter · 1 year ago
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Pesaro Film Fest 2023
La Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro avrà un programma davvero ricco per la 59ª edizione, che si terrà dal 17 al 24 giugno, e sarà aperta da Flashdance, uno dei film simbolo degli anni Ottanta che proprio quest’anno festeggia i 40 anni dal debutto nelle sale, oltre ad essere parte di un progetto finalizzata a gettare luce su alcuni cineasti essenziali della contemporaneità. Dopo gli onori tributati nelle precedenti edizioni a Mario Martone e Liliana Cavani, anche per l’edizione 2023 è stato scelto un grande regista italiano a cui dedicare una retrospettiva, si tratta di Giuseppe Tornatore, di cui il Pesaro Film Festival 2023 proietterà la filmografia integrale, a partire da Ennio, il documentario che ha diretto nel 2022 sul suo amico e storico collaboratore  Ennio Morricone. Sempre sul cinema italiano, il Pesaro Film Festival 2023 dedicherà grande attenzione ad artisti illustri del panorama cinematografico nostrano come lo scenografo Dante Ferretti, di cui sarà proiettato Hugo Cabret, e Carlo Verdone, che ripercorrerà insieme al pubblico la propria carriera, seguita da una proiezione di Borotalco in occasione proprio dei 40 anni dalla sua uscita. Anche tra le anteprime figurano diversi film di autori italiani, come Bellezza, addio, il documentario di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese dedicato ad uno dei maggiori poeti romani del Novecento, Dario Bellezza, a cui segue un lavoro di Francesco Tavella, Cocoricò Tapes, che racconta per mezzo di immagini inedite e materiali d’archivio le notti dell’omonima discoteca romagnola. Tra i debutti c’è Alessandro Marzullo, che con Non credo in niente traccia un viaggio notturno nell’anima di quattro ragazzi in piena crisi esistenziale e il cortometraggio di Elisabetta Giannini, Sognando Venezia, con protagonista Francesco di Leva, vincitore del David di Donatello per Nostalgia. In continuità con la sua lunga storia di sperimentazioni e scoperte, anche quest’anno il Festival di Pesaro dedica ampio spazio alla ricerca di nuovi autori, visibile nell’inedito programma dedicato al cinema sperimentale argentino contemporaneo, così come nei due focus sulla regista tedesca Milena Gierke e su quella anglo-palestinese Rosalind Nashashibi, oltre all’apertura della manifestazione al cinema uzbeko, con un omaggio al suo regista più rappresentativo, Ali Khamraev, di cui sarà presentato Senza Paura a 52 anni dall’uscita. Non mancano naturalmente su personalità innovative, omaggiate di volta in volta con proiezioni, retrospettive e approfondimenti, infatti a Igor Imhoff sarà dedicata l’ottava edizione di Animatori italiani oggi, la sezione riservata alle più recenti opere realizzate da autori italiani nel campo del cinema d’animazione nostrano. A questa si accompagna una nuova rassegna, La Vela Incantata – Cinema in Spiaggia, che getterà luce su tutte quelle opere che presentano come temi il mare e la spiaggia e che festeggiano quest’anno il loro cinquantesimo anniversario. Read the full article
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Marco Bellocchio: premio all’eccellenza cinematografica al BAFF 2023
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Marco Bellocchio: premio all’eccellenza cinematografica al BAFF 2023. Marco Bellocchio riceverà il Premio Dino Ceccuzzi Platinum 2023 all’eccellenza cinematografica, durante la ventunesima edizione del BAFF – B.A. Film Festival dal 15 al 21 aprile a Busto Arsizio. Il BAFF – B.A. Film Festival, diretto da Steve della Casa e Paola Poli, è organizzato da B.A. Film Factory, presieduta da Alessandro Munari, con il Comune di Busto Arsizio e il supporto dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni. Lo scorso anno ad aggiudicarsi il riconoscimento è stato il regista premio Oscar Bille August. Nelle edizioni precedenti si possono ricordare Francis Ford Coppola, Murray Abraham, Carlo Verdone, Sergio Castellitto, Faye Dunaway e Ferzan Ozpetek. Bellocchio sarà ospite della serata finale del festival, venerdì 21 aprile al Cinema Lux, in cui incontrerà pubblico con il direttore artistico Steve Della Casa, grazie al quale si ripercorreranno i momenti salienti della sua lunga carriera. Fresco della Palma d’Oro d’Onore al Festival di Cannes nel 2021 e del Leone d’Oro alla Carriera alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia nel 2011, il regista è attualmente in corsa con 18 candidature, tra cui quelle per miglior film, regia, attori e attrici protagonisti e non protagonisti, alla 68esima edizione dei Premi David di Donatello per il film “Esterno notte” (2022), che ricostruisce il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro. Marco Bellocchio ha debuttato nel 1965 con “I pugni in tasca”. Nel decennio successivo gira “Nel nome del padre” (1971) e “Sbatti il mostro in prima pagina” (1972). Nel 1984 dirige Marcello Mastroianni e Sophia Loren in “Enrico IV”. Nel 1991 vince l’Orso d’Argento al Festival di Berlino con “La condanna”. Nel 2002 vince il premio Nastro d’Argento per “L’ora di religione” e negli anni successivi firma la regia di “Vincere” (2009), “Bella addormentata” (2012) e “Il traditore” (2019), sul personaggio di Tommaso Buscetta.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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experimentik · 2 years ago
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Experimentik #62 / March 15. 2023 / Sergio Sorrentino,  JD Zazie, StØrfan Sender
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March 15. 2023 / 20:30- (doors 20:00)
3 x solo
Sergio Sorrentino - guitar and electronics
JD Zazie - playback devices
StØrfan Sender - hackbrett, electronics, microphones and folly instruments
FBevent: https://fb.me/e/2uoMjhdB2
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Sergio Sorrentino “A Superb Musician” (The Wire)
Sorrentino is acclaimed as “the best concert music electric guitarist” (Il Manifesto) and “one of the most important contemporary guitarists” (RAI Radio Tre).
As a performer he promotes the classical guitar and electric guitar contemporary repertory. As a composer and improviser his music is based on sonic research and combines elements of contemporary classical music, minimalism, avant-garde, ambient, experimental. His CD Dream - American Music for Electric Guitar (Mode Records), which includes works by Feldman, Cage, Wolff, Curran and others, was reviewed and highlighted in the New York Times by Seth Colter Walls as one of the “Week’s Best Classical Music Moments”, defining the album “of disarming beauty”.
Philip Glass published Sergio Sorrentino’s video performance of “Orphée’s Bedroom” and “Opening” on his official channels for the #glassminutes series. Orange Mountain Music released “Orphée’s Bedroom” and “Opening” as Singles on all digital platforms earning a lot of success.
Sergio plays with the great Gavin Bryars (“Sergio Sorrentino has performed many of my works for guitar, and also my ensemble pieces that include the guitar and I have the greatest admiration for his work in this respect”) as a member of the Gavin Bryars Ensemble and he plays live and in studio with Elliott Sharp, Magnus Andersson and John King.
He released a duo album with Gavin Bryars (Gavin Bryars: Electric Guitar Works”), where he plays some world premiere recordings together with the great English composer.
With the legendary American guitarist Loren Connors, Sorrentino released “Shadow”, album based on improvisations for two electric guitars.
He has worked with important composers and musicians like Christian Wolff, Alvin Curran, John Russell, Machinefabriek, David Lang, Steven Mackey, Usui Yasuhiro, Scott Fields, Loren Connors, Tim Brady, Paul Lansky and many others. Van Stiefel wrote for him “Bound” - Electric Guitar Concerto for electric guitar and orchestra. Sergio’s recording of David Lang’s “Questionnaire” has been highlighted in the Bandcamp New and Notable section and it has been included by the historian Ted Gioia in his Top 100 Recordings of 2021. As a soloist, Sergio Sorrentino started his international concert career very early and has held solo concerts and master classes in many important festivals and venues (like Yale University, Sprague Hall in New Haven, Spectrum in New York, Festival de Música Contemporánea de La Habana in Casa de Las Américas, Cuba, Italian Cultural Institute of Paris, Sala Biala of the Wilanow Museum (Warsaw, Poland), International Guitar Research Conference/University of Surrey (UK), Vortex in London, Performance Room of Luxembourg, Filharmonia Gorzowska Concert Hall, ON Cologne Neue Musik Festival, In Situ Art Society in Bonn, Specktrum in Berlin, Nuova Consonanza Festival in Rome, Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, AngelicA Festival of Bologna, etc.).
He wrote the first book ever written about the concert repertoire for electric guitar (“La Chitarra Elettrica nella Musica da Concerto”, Arcana Edizioni) and several other books and articles about guitar history. He is Guitar Professor at the Conservatory of Cosenza.
https://sergiosorrentino.bandcamp.com/
photo © Donatello Lorenzo
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JD Zazie is an experimental DJ, avant-turntablist, sound artist and curator based in Berlin.
Coming from a DJ and a radiophonic background JD Zazie has explored different approaches to real-time manipulation of fixed recorded sound. In her work she redefines DJ and electroacoustic activities. As a solo performer, in small groups, and in large ensembles, she works in an area which is constantly stretching the borders of what could be defined as DJ mixing, free improvisation and composed music. 
She is a member of Reanimation Orchestra, plays regularly solo and duos with Heidrun Schramm and with Henrik Munkeby Nørstebø.
She is the art director of the MuseRuole - women in experimental music festival,  a member of the Burp Enterprise collective and broadcasts monthly on Colaboradio and on Reboot.fm.
https://jdzazie.tumblr.com
photo © Udo Siegfriedt
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StØrfan Sender: Artist with a day job and far too many interests. Sporting an improvisational and rather playful approach to electro-accoustic music.
https://stoerfansender.de
photo © oli.ver
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Experimentik 2023 is supported by inm
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DIARIO BAGLIONI
Interprete: CLAUDIO BAGLIONI
Etichetta: BMG RICORDI
Catalogo: 74321 538232
Data di pubblicazione: 1997
Matrici:
Supporto: CD
Tipo audio: Stereo
Dimensioni: 12 cm.
Facciate: 1
Note: Antologia del periodo RCA con quattro inediti su cd / Libretto a quattro facciate con all'interno due disegni ripresi dal fronte e dal retro della copertina e la lista delle canzoni / Distribuito da BMG Ricordi - Milano.
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BRANI
Lato A
BIANCHI CRISTALLI SERENI (BIANCHI CRISTALLI SERENI - Don Backy)
Autori: Don Backy Edizioni: Di Lazzaro
PORTA PORTESE
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: BMG Ricordi
QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: BMG Ricordi
UNA FAVOLA BLU
Autori: Giulio D'Ercole, Pietro Melfa, Alberto Morina Edizioni: BMG Ricordi
AMORE BELLO
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: BMG Ricordi
E TU
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: BMG Ricordi
A MODO MIO
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: Canzoni Moderne , BMG Ricordi
SIGNORA LIA
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: BMG Ricordi
Lato B
POSTER
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: BMG Ricordi
SABATO POMERIGGIO
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: BMG Ricordi
SOLO
Autori: Claudio Baglioni Edizioni: BMG Ricordi
SE NON FOSSE TRA QUESTE MIE BRACCIA LA INVENTEREI (SE NON FOSSE TRA QUESTE MIE BRACCIA LO INVENTEREI - Lara Saint Paul)
Autori: Luciano Beretta, Elide Suligoj Edizioni: Warner Chappell
COM'È DOLCE LA SERA (COM'È DOLCE LA SERA - Donatello)
Autori: Luigi Albertelli, Enrico Riccardi Edizioni: Fono Film
NON VOGLIO INNAMORARMI MAI (NON VOGLIO INNAMORARMI MAI - Gianni Nazzaro)
Autori: Giancarlo Bigazzi, Signorini Edizioni: Di Lazzaro
STORIA D'OGGI (13, STORIA D'OGGI - Al Bano)
Autori: Albano Carrisi, Vito Pallavicini Edizioni: EMI/Privato ed. Musicali
21X
Autori: Claudio Baglioni, Antonio Coggio Edizioni: BMG Ricordi.
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Facciamone un dramma: andare a teatro a guardare romanzi
Nell'ultima edizione degli Oscar il premio per la migliore sceneggiatura non originale è andato al film di Luca Guadagnino Chiamami col tuo nome, tratto dall'omonimo romanzo di André Aciman e adattato per lo schermo da James Ivory; l'ormai novantenne regista si è così finalmente aggiudicato la prestigiosa statuetta che non era riuscito a vincere nelle tre occasioni in cui, da regista, era stato nominato in passato.
Un riconoscimento al miglior adattamento per il grande schermo da un’opera letteraria è previsto in molti premi cinematografici nel mondo: anche i David di Donatello, dal 2017, hanno iniziato ad assegnare questo premio: i film italiani vincitori nelle due edizioni del premio sono, ad esempio, ispirati uno ad un romanzo (Non saremo confusi per sempre di Marco Mancassola), l'altro a due lavori teatrali di De Filippo, L'arte della commedia e la traduzione in napoletano che Eduardo trasse da La tempesta di Shakespeare.
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In campo teatrale, invece, dove pure i premi sono numerosi, non è molto diffusa l’abitudine di valorizzare il miglior adattamento; eppure sono tutt'altro che rari i casi di spettacoli ispirati a romanzi e il lavoro della trasposizione dalla pagina alla scena non è meno delicato e complesso.
Della difficoltà di questa operazione era molto consapevole Bulgakov che lavorò come aiuto regista e drammaturgo per il Teatro d'Arte di Mosca, l'istituzione fondata da Stanislavskij. L'autore de Il maestro e Martherita si trovò spesso ad adattare per la scena sia romanzi che aveva scritto di suo pugno (come nel caso de I giorni dei Turbin, tratto da La guardia bianca) sia opere di altri autori. Che non siano stati anni felici lo possiamo capire da Romanzo teatrale: un ritratto ai limiti del grottesco del mondo teatrale moscovita del tempo dalla chiara impronta autobiografica, che l'autore smise di scrivere il giorno stesso della morte di Stanislavskij: "Smetto di scrivere e cancello ciò che ho detto di Stankislavskij. Di lui non c'è niente da dire. Egli è morto." affermò in una lettera il 7 agosto del 1938. Il romanzo fu pubblicato, postumo, solo trent'anni dopo!
In queste settimane le stagioni teatrali stanno prendendo il via e a Milano sarà possibile assistere a diversi spettacoli tratti da opere di narrativa; abbiamo pensato di seguire questo filo per segnalarvi alcuni di titoli, cercando di selezionare anche allestimenti e testi molto diversi tra loro.
Dal 18 ottobre, dopo una lunga tounée, torna in scena a Milano, al Litta, L'insonne, liberamente ispirato a Ieri di Agota Kristof. La parola dura e insieme evocativa dell'autrice ungherese naturalizzata svizzera è stato il campo di lavoro per la drammaturgia dello spettacolo che il regista, Claudio Autelli, ha curato con Raffaele Rezzonico. Il protagonista, Sandor, come l'autrice è fuggito dal suo paese e lavora in fabbrica. E, come ne La trilogia della città di K., è un rapporto tra due fratelli, ossessivo e doloroso, il cuore della narrazione. Ai due attori che interpretano Sandor e Line si unisce una voce narrante, quasi ad evocare la presenza dell’autrice in scena.
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Altro ritorno milanese è Uomini e no, che potremo rivedere al Piccolo Teatro Studio Melato dal 13 al 23 novembre. Scritto da Vittorini nel 1944, ancora nel mezzo della lotta partigiana, il romanzo si concentra sulle azioni contro l'occupazione nazifascista di un gruppo di giovanissimi partigiani di Milano. Il romanzo, da subito oggetto di molte critiche, fu anche la prima opera di prosa a narrare le laceranti vicende che seguirono l'armistizio dell'8 settembre. La milanesità della vicenda è richiamata, nell'allestimento curato da Carmelo Rifici, anche dall'impianto scenografico creato intorno ad una struttura che richiama il tram degli anni Venti che ancora oggi circola in città e che si trasforma nei numerosi ambienti in cui la vicenda si svolge.
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" Mi pareva che la poesia dovesse assumersi la prosa e viceversa. Mi pareva che il realismo, il naturalismo della letteratura italiana e non italiana dovessero aprirsi e scomporsi al di là delle regole tradizionali e scolastiche così come la canzonetta italiana si era aperta al boogie…" Così scriveva Goffredo Parise nel 1986 ricevendo la laurea ad honorem a Padova, descrivendo il suo modo di intendere la letteratura del suo tempo. I suoi Sillabari sono forse una perfetta realizzazione di questi principi. A questi brevi racconti, pubblicati sul Corriere dal 1971 al 1980, si rifà lo spettacolo Amore, Ingenuità. Poesia, Sogno in scena al Teatro Out Off dal 22 Novembre; Roberto Traverso e Lorenzo Loris (anche regista dello spettacolo) hanno immaginato che fosse lo stesso Parise ad accompagnarci in un viaggio in quattro capitoli attraverso la sua opera.
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E, dato che abbiamo iniziato parlando di premi, chiudiamo con un testo che ha fatto incetta di vittorie sia al più importante riconoscimento teatrale inglese (7 Laurence Olivier Awards nel 2013) sia negli USA (5 Tony Awards nel 2015). Si tratta della pièce che Simon Stephens ha tratto da Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon nel 2012, andato in scena prima a Londra e poi a New York, e che ora debutterà nella sua versione italiana al Teatro Elfo Puccini dal 5 dicembre.
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spinebookstore · 4 years ago
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👁‍🗨 Erica Mou « “Nel mare c’è la sete” non mi ha richiesto pazienza. Solo del tempo. E la differenza sta nel fatto che a volte la pazienza accetta la rinuncia se un punto esclamativo la segue. E molto spesso sottintende moderazione, sopportazione. Il tempo invece no. Il tempo, invece, vuol dire stare, esserci, prendersi cura.» 🔸Fandango in casa Spine - PT 1 | Erica Mou, Nel mare c'è la sete 🔸 . . Lunedì 21 Settembre alle 19.30 a #Bari per la rassegna in collaborazione con Fandango Libri @fandangolibri Modera l'incontro la giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, Bianca Chiriatti @biancaberry88. ✱ Ingresso libero con prenotazione necessaria rivolgendovi a noi. #ERICAMOU è una cantautrice pugliese, classe 1990. Nel 2012 arriva seconda al Festival di Sanremo, nella categoria giovani, vincendo il Premio della Critica Mia Martini. È candidata ai David di Donatello 2014 per la migliore canzone originale. Attualmente vive a Tolosa e sta lavorando al suo sesto album in studio. Nel mare c’è la sete è il suo primo romanzo. http://www.fandangolibri.it/categoria-prodotto/erica-mou . . #spinebookstore #fandangolibri #fandango #ericamou #romanzo #Spine #Bari #Puglia #Italia #libri #fumetti #autoproduzioni #albiillustrati #editoria #edizioni #italiane #Bookdealer #estere #stampe #graphicnovel #illustrazione #booklovers #illustratedbooks #indipendente #independentbookshop #illustration #Europe #presentazioni #autori (presso Officina degli Esordi) https://www.instagram.com/p/CFJ1avZAwPL/?igshid=b5jwl9uvpjzy
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tetsuyatsurugiblog · 8 years ago
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"LA MORTE BATTE I DENTI: C'è MAZINGA !" by Seby Midolo  
Illustrazione omaggio a Il Grande Mazinga e a Loriana Lana
TUTTI I COPYRIGHT APPARTENGONO AI LEGITTIMI PROPRIETARI
Fotoritocco realizzato da Seby Midolo
-Software:
Adobe Photoshop CC 2016
-Sistema operativo:
Windows 7 Ultimate a 32 bit
-Memoria RAM:
3,20GB
-File originale:
PSD
-Dimensioni immagine:
32,6 MB
-Dimensioni:
4500 px x 2531 px
-Larghezza:
15 pollici
-Altezza:
8,437 pollici
-Risoluzione orizzontale:
300 pixels/pollici
IL GRANDE MAZINGA
La
Fortezza Delle Scienze
sfruttando i dati relativi a
Mazinga Z
ha portato a compimento la costruzione del
Grande Mazinga
un gigantesco robot dalla forza incredibile, che impiega una nuova lega ad evoluzione di quella Z (
Nuova Superlega Z
), le sue prestazioni sono di gran lunga superiori a quelle di
Mazinga Z
, neppure il
Regno delle Tenebre
riuscirà a sconfiggerlo!
Il Grande Mazinga
e meglio armato: può ad esempio lanciare potentissime scariche elettriche (
Grande Fulmine, Doppio Fulmine e Missile Laser
) e scagliare un boomerang che porta sul petto (
Grande Boomerang
). Dalla piastra posta nel proprio petto, ipuò emettere il
Raggio Gamma
, dall'addome può sparare a ripetizione il
Missile Centrale
, dalla bocca può scaturire il
Grande Tifone
, dalle fondine poste nei quadricipiti femorali può estrarre la
Spada Diabolica
con la quale può anche scagliare i fulmini del cielo, dalle ginocchia può estrarre la
Punta D'Acciaio
, dagli stinchi può fare fuoriuscire una lama micidiale e colpire il nemico con il
Calcio Distruttore
, il robot può sganciare le braccia e colpire mortalmente l'avversario sia con i
Pugni Atomici
, che con i
Pugni Atomici Rotanti
. L'onnipotente robot possiede inoltre la capacità di volare da solo grazie a due ali retrattili che porta sulla schiena, mentre
Mazinga Z
doveva attendere l'invio del
Jet Scrander
, uno speciale modulo al quale agganciarsi.
LORIANA LANA
è senza dubbio un'artista completa e di notevole esperienza: non solo ha scritto oltre cinquecento canzoni (tra le quali ricordiamo la sigla del celebre cartone animato giapponese
"Vultus 5"
, e
"Fossi un Tango"
, interpretata da
Iva Zanicchi
durante il
Festival di Sanremo
del
2003
), ma è anche
autrice di testi e musiche per il teatro, il cinema, e la televisione
, infatti vanta parecchie collaborazioni con personalità ben note al grande pubblico, tra i quali
Ennio Morricone, Amii Stewart, Luis Bakalov, Athina Cenci, Tony Esposito, Mario Lavezzi, Mariangela Melato,
Aldo Donati,
Renato Zero e Mina.
Tanta versatilità le ha permesso di vincere due edizioni del
Festival della canzone d'autore per ragazzi
ed altri festival a Venezia, Genova e Roma, ma soprattutto il
Premio Internazionale "Elsa Morante"
per commedie musicali, il
Festival internazionale della canzone di "Saint Vincent"
, ed il
Premio "Troisi" alla carriera.
La sua abilità con le parole è messa in luce anche con la pubblicazione di una raccolta di poesie e di quattro romanzi, come pure dalle collaborazioni con il portale internet di cinema
"MyMovies"
e con
"Il dizionario di tutti i film"
di
Pino Farinotti.
Nel 2012 si esibisce con i
Cartoon Heroes
presso l'
Auditorium Parco della Musica
in
Roma
, riscuotendo enormi successi durante l'interpretazione dei propri successi
La sua inesauribile vena creativa non conosce limiti e recentemente scrive nuovi brani di grande spessore, tra questi citiamo le composizioni presenti ne
"L'altro Me"
(
CD
interpretato da
Sergio Friscia
), prodotto da
Studio Chirco - Edizioni Musicali e Cinema - CREMA,
co-prodotto da
Liano ViKo
che è anche autore di altri brani presenti nel compact disc, orchestrazione
Flavio Mazzocchi
.
Il
CD "L'Altro Me"
di
Sergio Friscia
, è disponibile su tutte le piattaforme digitali.
La brillante carriera di
Loriana Lana
prosegue con la composizione della colonna sonora (pubblicata in un album) del film indipendente
"Briciole sul mare"
di e con
Walter Nestola
con
Sergio Friscia
, prodotto da
Studio Chirco - Edizioni Musicali e Cinema - CREMA
.
La pellicola, a pochi giorni dall'uscita, si rivela un vero fenomeno cinematografico. pubblico e critica concordi.
Paolo Mieli
(già
direttore
de
"Il corriere della sera"
) lo definisce "un film perfetto, un gioiello nel montaggio, nei personaggi. Un film che ti apre il cuore, un piccolo capolavoro della commedia all'italiana".  
Il film è attualmente in proiezione anche negli
USA
ed in
Canada
, ed è stato inserito nelle nominations che concorrono all'assegnazione del
"Premio David di Donatello"
Nel 2016
Loriana Lana
riceve il
Premio Speciale Cinema
al
Formia Film Festival
per la colonna sonora di
"Briciole sul mare"
film inserito nella classifica di ITunes tra i film più belli nelle sale, colonna sonora compresa
Nell'estate del 2016 partecipa al
Cartoon Village
presso
Manciano (GR),
esibendosi con le sue sigle TV
"Pat ragazza del baseball"
e
"Vultus V".
Il concerto sul palco del
CARTOONIA MUSIC FESTIVAL 12° edizione,
la vede presente unitamente ai maggiori nomi nel campo della musica italiana del settore sigle anime, come
Vince Tempera, Claudio Maioli e Andrea Lo Vecchio.
L'evento produce un coinvolgimento plebiscitario di fans che la acclamano entusiasti.
L'inesauribile talento creativo del genio di
Loriana Lana
prosegue con la composizione del brano
"Quando la smetterò"
(
Testo
di
Loriana Lana
,
Musica
di
Aldo Donati
). Il brano interpretato da
Mina
è contenuto nell'album
"Le migliori"
 di
Mina
e
Celentano
, in commercio dallo scorso 11 Novembre 2016, disponibile presso tutti gli store.
Seby Midolo
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tmnotizie · 5 years ago
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MONTEFIORE DELL’ ASO – Dal 9 al 13 agosto Montefiore dell’Aso (AP) respirerà la magica atmosfera del cinema grazie al festival “Sinfonie di cinema” organizzato dal Comune di Montefiore dell’Aso per la direzione artistica di Giancarlo Basili. Durante la diciannovesima edizione, dal titolo “
Dal 9 al 13 agosto Montefiore dell’Aso (AP) respirerà la magica atmosfera del cinema grazie al festival “Sinfonie di cinema” organizzato dal Comune di Montefiore dell’Aso per la direzione artistica di Giancarlo Basili. Durante la diciannovesima edizione, dal titolo “Il bianco e nero e il colore nell’immagine cinematografica”, si potrà assistere a proiezioni di film importanti e dibattiti con personaggi illustri del cinema italiano.
L’evento, nato da un’idea di Pepi Morgia, si distingue per essere una delle maggiori rassegne cinematografiche della Regione Marche calamitando ogni anno turisti ed appassionati provenienti da tutta la Regione Marche e dalle regioni vicine.
Tra le presenze storiche si annoverano Fabrizio Bentivoglio, Marco Tullio Giordana, Neri Marcorè, Angelo Turetta, Michelangelo Barbieri, Umberto Montiroli, Angelo Barbagallo, Luca Bigazzi, Elio Germano, Giuseppe Battiston, Peppino Mazzotta, alcuni tra i volti noti del mondo del cinema italiano, ospiti nelle varie edizioni a Montefiore dell’Aso.
Quest’anno, ospiti d’eccezione della prima serata, Elisa Del Genio e Ludovica Nasti, attrici protagoniste delle prime puntate della serie tv “L’amica geniale”.
E per finire la location…Il suggestivo chiostro del Polo Museale di San Francesco che contribuisce ad aumentare la magia delle serate ed a creare un’atmosfera unica e indimenticabile.  All’interno del Polo Museale di San Francesco  sotto il vigile  e malizioso sguardo  della nostra Maddalena  Crivellesca, il centro di documentazione scenografica l’unico nella Regione Marche. Ricostruzioni di scenografie, backstage fotografici, bozzetti e disegni che raccontano decenni di cinema italiano.
Qesto il programma completo
VENERDÌ 9 AGOSTO ore 21.15
Proiezione prime puntate “L’AMICA GENIALE” di Saverio Costanzo
Premiata al Monte Carlo Television Festival 2019 come miglior serie drammatica
e al Giffoni Film Festival 2019
Ospiti della serata Elisa Del Genio (Lenù) e Ludovica Nasti (Lila)
attrici protagoniste vincitrici del Premio Flaiano della Presidenza
SABATO 10 AGOSTO ore 21.15
Proiezione film “DOGMAN” di Matteo Garrone
Nastro d’argento 2018 come miglior film e miglior regista
David di Donatello 2019 come miglior film e miglior regista
DOMENICA 11 AGOSTO ore 21.15
serata ragazzi
Proiezione film “DILILI A PARIGI” di Michel Ocelot
Vincitore del César award come miglior film di animazione 2019
LUNEDÌ 12 AGOSTO ore 21.15
Proiezione film “LAZZARO FELICE” di Alba Rorhwacher
Miglior sceneggiatura al Festival di Cannes 2018
MARTEDÌ 13 AGOSTO ore 21.15
Omaggio a Martin Scorzese
Proiezione film “TORO SCATENATO” di Martin Scorzese
Il film verrà proiettato in forma restaurata.
Restauro curato dalla Cineteca di Bologna
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italianaradio · 5 years ago
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La Valigia dell’Attore: premio Volonté 2019 a Ennio Fantastichini
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La Valigia dell’Attore: premio Volonté 2019 a Ennio Fantastichini
La Valigia dell’Attore: premio Volonté 2019 a Ennio Fantastichini
La Valigia dell’Attore: premio Volonté 2019 a Ennio Fantastichini
La Valigia dell’Attore 2019, sedicesima edizione, si chiude con un bilancio estremamente positivo. Non solo per le proiezioni sempre gremite, così come gli incontri con gli attori e registi, ma per quello che ha raccontato. Il festival di La Maddalena celebra il lavoro d’attore, nella memoria di Gian Maria Volonté, uno dei più grandi interpreti di tutti i tempi. Nel venticinquennale della morte è stato ricordato con tre film, Ogro, Porte aperte e il restauro, magnifico, di A ciascuno il suo. Gli hanno reso omaggio Angela Molina, Alessandro Haber, Renato Carpentieri. E addirittura da due libri, Gian Maria Volonté di Mirko Capozzoli, e Gian Maria Volonté: recito dunque sono di Giovanni Savastano.
Ma mai come quest’anno, La Valigia dell’Attore è stato un evento dedicato alla memoria, non solo di Volonté, ma anche di tutto quello che ha trasmesso, culturalmente e storicamente, alle generazioni future. Le menzioni speciali assegnate quest’anno ad Alessandro Gazale e Francesca Niedda, splendidi protagonisti di Ovunque proteggimi di Bonfiacio Angius, rappresentano il presente di questa eredità.
Il futuro è Lorenzo Fantastichini, al quale è stato consegnato da Le isole del cinema il Premio Volonté assegnato postumo al padre Ennio. Il premio è stato consegnato da Gianfranco Cabiddu, regista de La stoffa dei sogni, di cui era protagonista Ennio. Da quel set, Cabiddu ha tratto dieci toccanti minuti di ricordo, Ennio, attore tra cinema e teatro.
Anche Lorenzo farà l’attore, come gli allievi del ValigiaLab, quest’anno tenuto da Carlo Cecchi. Saranno loro il futuro del cinema, del teatro, del festival stesso. Come Giovanni Battista Origo, autore del cortometraggio Gong, undici minuti di piano sequenza claustrofobico che mette alla berlina l’intellettualismo e il politicamente corretto di una generazione e di una classe sociale. Sette corti nel suo curriculum e tanto talento. “Adesso, dopo tanti cortometraggi, sto preparando due documentari e, finalmente, il mio primo lungometraggio”. E speriamo arrivi presto.
Un festival che si è chiuso con gli splendidi ricordi di Renato Carpentieri su Gian Maria dal set di Porte Aperte, stimolato dalle domande di Fabio Ferzetti, Boris Sollazzo e Fabrizio Deriu, moderatori degli incontri del festival. “Avevo 46 anni ed esordivo al cinema, e la prima scena della mia vita è stato un piano a due con Gian Maria Volonté. Per concentrarmi e superare l’ansia, mentre dicevo le mie battute ero concentrato sul suo viso. Era perfetto, straordinario, con pochi sussulti dei muscoli del viso mi stava trasmettendo l’essenza del suo personaggio. Quando finimmo la scena disse a Gianni Amelio “Ma dove lo hai trovato?”, in senso positivo. Fu una gran giornata sul set, quella”. Vincitore del David di Donatello come migliore attore protagonista per La tenerezza (“Dopo ho scoperto che Valerio Mastandrea aveva scommesso su di me. Con la vincita è andato a farsi una cena di pesce”), Carpentieri, una vita dedicata al teatro, è stato scoperto tardi dal cinema, ma ha recuperato in fretta. Nell’ultimo anno ha partecipato a film importanti come La paranza dei bambini, Momenti di trascurabile felicità e Ride, l’opera prima proprio di Mastandrea. Ha lavorato con registi come Mario Martone, i fratelli Taviani, Gabriele Salvatores, Emidio Greco e Nanni Moretti.
La sedicesima Valigia dell’attore ha raccontato anche tanto del nuovo cinema sardo, una realtà importante, da Angius a Paolo Zucca che con L’uomo che comprò la Luna si è reso protagonista del più clamoroso caso cinematografico dell’anno. Ma anche Enrico Pau, con il suo bellissimo corto Gabriel, presentato in anteprima internazionale a La Maddalena. E Francesco Piras, che ha aperto il festival con Il nostro concerto, cortometraggio poetico e musicale. Un cinema fatto anche di interpreti, come quelli di Angius, come Jacopo Cullin per Zucca.
Sedici edizioni de La Valigia dell’attore hanno alimentato un data base di questo mestiere che si arricchisce anno dopo anno, di aneddoti, ricordi, consigli e riflessioni, contribuendo a svelare il mistero di un lavoro dietro il quale c’è fatica, sudore, insicurezza, sofferenza, gioia, e tutte quelle altre emozioni e sensazioni che fanno parte della vita e che si cerca di portare sullo schermo o su un palcoscenico per raccontare storie. Le prossime arriveranno a La Valigia dell’attore 2020, diciassettesima edizione.
Premio Volonté 2019 a Ennio Fantastichini – MOTIVAZIONE
Ennio. Basta il nome di battesimo. Come Diego nel calcio, Michelangelo nell’arte, Gian Maria al cinema. Quel cognome lungo, al massimo, lo pronunci tutto attaccato, ma non serve. Basta quel nome per richiamare alla mente, al cuore e un po’ anche allo stomaco quella vitalità esplosiva, quel sorriso, quegli occhi che erano accoglienti ma sapevano essere anche pugnali, quel corpo che era sorprendentemente agile nonostante la stazza, perché Ennio Fantastichini era grande, nel senso letterale del termine e in quello metaforico.
Sul set, ma anche fuori, davanti alla macchina da presa come a un tavolo da pranzo, sapeva essere dolcissimo, delicato, ma anche feroce; commovente e irritante, selvaggio e disciplinatissimo, spudorato e timido. Spariva Ennio, come quando ci ha lasciati tutti senza avvertire. Sapeva diventare schivo, costruendo quei silenzi pieni di significato che la macchina da presa sapeva catturare così bene anche quando il regista non era poi così bravo, ma sapeva anche riempire ogni spazio vuoto con battute, istrionismi, overacting che non era mai gigioneria, ma al massimo generosità.
Forse per questo ha saputo essere straordinario ovunque: tv, teatro, cinema. Ha saputo essere Vanzetti dopo Volonté, uscendone alla grande, cattivo per i Manetti, diventare un’icona sociale per Virzì, navigare tra Shakespeare ed Eduardo con l’amico e sodale Rubini per Cabiddu. Di Ennio, che era un gigante, ti rimangono impressi pure i ruoli meno famosi e celebrati, perché lì forse sentivi di più la sua pennellata unica, e c’è da giurare che Mastandrea in Perfetti Sconosciuti abbia rubato un po’ al Fantastichini di Saturno Contro sul disegnare l’omosessualità senza retorica.
È inutile andare a cercare nella carriera, nei nomi, nei titoli, il motivo di un premio così ovvio. Rimane solo la vertigine di quanto ancora avrebbe potuto darci, di quanti ruoli avrebbe scolpito, sempre meglio, perché Ennio invecchiando migliorava.
Pensaci tu, Lorenzo, a continuare, fottendotene della sua eredità. Perché lui era così, non dimenticava nulla e nessuno, ma era Ennio e basta. Ed è l’unica lezione che conta.
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
La Valigia dell’Attore: premio Volonté 2019 a Ennio Fantastichini
La Valigia dell’Attore 2019, sedicesima edizione, si chiude con un bilancio estremamente positivo. Non solo per le proiezioni sempre gremite, così come gli incontri con gli attori e registi, ma per quello che ha raccontato. Il festival di La Maddalena celebra il lavoro d’attore, nella memoria di Gian Maria Volonté, uno dei più grandi interpreti […]
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Chiara Guida
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okmugello · 7 years ago
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La straordinaria attrice nei panni dell’eroina di Agatha Christie anche Roberto Citran e Sabrina Scuccimarra. Ancora un appuntamento imperdibile quello di mercoledì 28 febbraio al teatro Giotto di Borgo san Lorenzo, che propone una novità assoluta (il debutto il 24 febbraio ad Arezzo) Maria Amelia Monti in “Miss Marple“.
Giochi di prestigio accompagnata in scena da un cast eccezionale composto tra gli altri da Roberto Citran: Premio Persona Ischia 1989, Coppa Volpi come miglior attore non protagonista al Festival di Venezia per il film Il Toro di C. Mazzacurati, Candidato ai David di Donatello per “Piccoli Equivoci” di R. Tognazzi (1990) e per “Il Toro” (1995) Candidato ai Nastri d’Argento per” Il Prete bello” di C.Mazzacurati , Premio Libero Bizzarri miglior documentario per la regia di “Stranieri in patria”.
Accanto a lui Sabrina Scuccimarra che ricordiamo in”Dove siete? Io sono qui” regia di L. Cavani, “Italian Village” regia di G. Planta”Ecco fatto” regia di G. Muccino.
Poi Maria Amelia Monti, che dal debutto nel film TV “…e la vita continua” ed il successivo “ Drive In “di Antonio Ricci e “La TV delle ragazze” passa al cinema dove la ricordiamo in “Italia Village” “ Miracolo italiano”, “Mi fai un favore “��Asini” “ 13dici a tavola “ e le fiction TV “ Amico mio” “Dio vede e provvede” cinque edizioni della sit-com di Canale 5, “Finalmente soli”, accanto a Gerry Scotti, e “Finalmente Natale”, “Finalmente a casa” e “Finalmente una favola”. E che ora arriva al Giotto di Borgo nei panni di Miss Marple, la più famosa detective di Agatha Christie per la prima volta in teatro con la simpatia della straordinaria attrice milanese, che dà vita a un personaggio divertente e contagioso.
Questa la storia: in una casa vittoriana della campagna inglese in una notte degli anni ‘50 il temporale imperversa. Miss Marple è a casa della vecchia amica Carrie Louise, una filantropa che vive col terzo marito Lewis, vari figli e figliastri di matrimoni precedenti tra cui un giovane piuttosto strano, Edgard, che aiuta Lewis a dirigere le attività filantropiche. Durante il dopocena, improvvisamente Edgard perde i nervi e, pistola in pugno, costringe Lewis a entrare nel suo studio.
Il delitto avviene sotto gli occhi terrorizzati di tutti. Toccherà a Miss Marple, in attesa dell’arrivo della polizia bloccata dal maltempo, capire che ciò che è successo non è quello che tutti credono di aver visto. Il pubblico è stato distratto da qualcosa che ha permesso all’assassino di agire indisturbato.
Maria Amelia Monti nelle ultime stagioni ha riscosso successi strepitosi in teatro con “Tante belle cose” insieme a Valerio Santorno e Carlina Torta in “La scena” accanto ad Angela Finocchiaro in “la lavatrice del cuore” e “Nudi e crudi” Conviene prenotare! Con Roberto Citran, Sabrina Scuccimarra, Sebastiano Bottari, Marco Celli, Giulia De Luca, Stefano Guerrieri, Laura Serena
“Miss Marple “. Mercoledì Maria Amelia Monti al Giotto di Borgo La straordinaria attrice nei panni dell’eroina di Agatha Christie anche Roberto Citran e Sabrina Scuccimarra. Ancora un appuntamento imperdibile quello di mercoledì 28 febbraio al teatro Giotto di Borgo san Lorenzo, che propone una novità assoluta (il debutto il 24 febbraio ad Arezzo) Maria Amelia Monti in “Miss Marple“.
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marikabi · 7 years ago
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CinePrime
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La Rassegna CinePrime si è conclusa domenica sera, prima della partitona Napoli-Juve. In tempo per permettere ai tifosi, Massimo Gaudioso compreso, di assistere al match.
Chi è Massimo Gaudioso, vi chiederete. È il signore con gli occhiali nella foto di copertina, quello accanto a Nando Paone, attore partenopeo molto amato.
Massimo Gaudioso, partenopeo anch’egli, è un ottimo sceneggiatore (Gomorra, Benvenuti al Sud, Pranzo di Ferragosto, tra i tantissimi altri), soggettista e da poco anche regista.
Ospite finale dell’esordiente rassegna (in collaborazione con il Centro Studi Cinematografici), ha presentato la sua opera prima come regista, “Un paese quasi perfetto” del 2016, vincitrice di un David di Donatello per la migliore sceneggiatura.
Insomma, uno ‘bbuono’. Ma anche simpatico, alla mano e soprattutto sorridente. Ha ricevuto un premio (una stilizzazione in ceramica, di Bhumi) e ci ha raccontato, nell’affollata Sala Blu del complesso dell’ex Carcere Borbonico un po’ del film e del contesto in cui è stato girato.
Il film è una commedia divertente sull’amara realtà della disoccupazione al sud.  Ambientato in Basilicata--contesti identici ai nostri dell’entroterra campano--racconta una favola di riscatto fai-da-te. Incisivi i riferimenti all’istituto dell’assegno di disoccupazione, al depauperamento di presìdi amministrativi nelle fasce appenniniche meridionali, ai rimedi poco ortodossi per sopravvivere in aree povere ed impoverite.
Nelle precedenti serate, invece, sono state presentate opere drammatiche, tra cui un corto sull’Alzheimer, protagonista Leo Gullotta, il quale ritornerà in Città a maggio per la proiezione di “Lettere a mia figlia” al Partenio. Il regista, Giuseppe Alessio Nuzzo, ha ricevuto il premio alla memoria di “Rita Ucci”,  appassionata di cinema ed organizzatrice di rassegne.
Gli altri film, “Il bambino di Vetro” e “Socialmente pericolosi”, hanno affrontato temi attualissimi, quali la mafia, la malavita e il disagio sociale-famigliare-infantile.
Lo scopo della rassegna (non competitiva), presentata da Alfonso Bruno, coadiuvato da una squadra di giovani (evviva!) artisti/professionisti/appassionati, è quello di presentare le opere prime di registi esordienti. Le quattro serate hanno coinvolto molto pubblico, accorso a riempire la Sala. Il che è una gioia, in una Città immersa costantemente nello squallore politico e nell’inerzia amministrativo-gestionale, ovvero nell’insipienza ed incompetenza--talvolta fraudolenza--nella peggiore (ma non infrequente) delle ipotesi. Visto il successo della manifestazione, noi si spera un numerose prossime edizioni.
Leggendo la brochure, ho riflettuto a lungo sull’ultimo paragrafo della motivazione: “Non è un obiettivo secondario la promozione del cinema in generale nelle aree interne, quale è l’entroterra campano, privo di un’offerta adeguata nella sfera cinematografica.”
Non mi è risultato così limpido se l’appunto fosse rivolto alla Film Commission della Campania che non promuove adeguatamente la bellissima nostra Irpinia, laddove--per esempio, l’ApuliaFilmCommission ha fatto e continua a fare mirabilia per quella regione--ovvero alla mancanza di rassegne e festival per promuovere le opere della decima musa.
Nella prima ipotesi, mi sembra doverosissimo che le comunità, attraverso gli Amministratori--s’impegnino per evidenziare la magia scenografica del nostro verde, delle montagne, dei declivi, dei castelli, delle oasi, delle acque e dei meravigliosi borghi. Nella seconda ipotesi risalterebbe la mancanza d’incisività e di memoria di ogni altra rassegna cinematografica (Laceno d’Oro su tutti) ospitata nella nostra provincia. 
©Orticalab
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(Foto, courtesy organizzazione CinePrime. Un grazie speciale a Federico Curci e Maurizio Venturiero.)
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Il lavoro: le nostre radici, il nostro futuro
Questo il motto di quest'anno del Concertone del Primo Maggio che, come da tradizione, si è tenuto ieri in Piazza San Giovanni in Laterano, organizzato dai tre sindacati confederati: CGIL, CISL e UIL. Una vera e propria maratona musicale che dal 1990 tiene compagnia agli italiani dalle 15 del pomeriggio fino a tarda notte della Festa dei Lavoratori.   E proprio gli organizzatori Massimo Bonelli e Carlo Gavaudan hanno dichiarato:
«Quest’anno abbiamo voluto dare al palco del Primo Maggio quell’impronta di contemporaneità che l’ha contraddistinto nelle sue prime edizioni, provando così a rappresentare al meglio l’attuale momento musicale italiano».
Ecco, infatti, che la line up dell’edizione 2017 del Concertone ha visto sul palco, tra gli altri:
Brunori Sas, al secolo Dario Brunori, cantautore quarantenne della provincia cosentina. Nel 2003 il suo esordio musicale nel collettivo Minuta, nel 2005 fonda con Matteo Zanobini e Francesca Storai la dream-pop band Blume, con grande consenso della scena musciale indipendente che lo premia nel 2006 in occasione del MEI (Meeting Etichette Indipendenti). E' però nel 2009 che si affaccia al cantautorato italiano col nome di Brunori Sas. Pubblica così il suo album d'esordio “Vol.1”: un vero e proprio canzoniere italiano, fatto di sonorità retrò e immaginario anni 90. Diverso da “Vol. 2: Poveri cristi” (2011) in cui il racconto autobiografico lascia spazio alle storie di vita altrui. Nel 2014 Brunori chiude il cerchio con “Vol. 3 – Il Cammino Di Santiago In Taxi” che vi invitiamo a prendere in prestito in biblioteca. Ascoltiamo invece il suo ultimo successo, trasmesso da tutte le maggiori radio italiane in questi giorni, e primo singolo del nuovo album A casa tutto bene (2017).
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Levante (Claudia Lagona) nata nel 1987 a Caltagirone, è bella, canta da quando era bambina, suona la chitarra, disegna e ha attirato l'attenzione del grande pubblico con il ritornello, quasi un urlo, "che vita di merda"del suo primo singolo Alfonso, tratto da Manuale distruzione, diventato il tormentone dell'estate 2014.
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Max Gazzè l'ha ascoltata e ha deciso farle aprire il suo tour. Fiorello l'ha invitata all'edicola a cantare con chitarra e voce. Nel 2015 arriva Abbi cura di te e da pochi mesi è uscito il terzo capolavoro dell'artista siciliana, Nel caos di stanze stupefacenti, ideale successore di Abbi cura di te, questo album vede la presenza di Antonio Filippelli al banco di regia e nuove sonorità più elettroniche e ritmate.
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Vasco Brondi, alias Le Luci della Centrale Elettrica, è un giovane artista con la capacità di far discutere molto. All'uscita del secondo disco Per ora noi la chiameremo felicità (2010), criticato  di essere troppo simile al debutto Canzoni da spiaggia deturpata (2008). O, viceversa, perché il terzo album Costellazioni (2014), che invece ha una svolta stilistica, ha scontentato alcuni fan della prima ora. Ma Vasco Brondi, ha dimostrato di non curarsene troppo e andare dritto per la sua strada: dischi (quest'anno è uscito il suo ultimo progetto Terra), libri (Anime galleggianti, Nave di Teseo 2016), graphic novel (Come strisce che lasciano gli aerei, Coconino 2012) e ora anche la nomination ai David di Donatello per L'estate addosso, brano che prende il titolo dal film di Muccino di cui ha scritto il testo insieme a Lorenzo Jovanotti Cherubini.
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E poi ancora, Ex-Otago, Ermal Meta, Fabrizio Moro, Lo Stato Sociale, Samuel, Rocco Hunt, Motta, Gabbani e molti altri, fino agli ospiti internazionali come Editors, Public Service Broadcasting e Bombino. Ma c'è anche chi, con la sua solita ironia sul concertone del primo maggio prova a riderci su, pur nell'assoluto rispetto di una festa così importante.
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tmnotizie · 5 years ago
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PERGOLA – L’attesa è finita, il sipario può alzarsi, Animavì, primo festival al mondo dedicato all’animazione poetica e d’autore, è pronto a regalare emozioni infinite. Come per le precedenti edizioni, un mosaico di straordinaria qualità, impreziosito da prestigiosi ospiti del mondo del cinema e della cultura che testimoniano come la manifestazione in soli tre anni ha saputo imporsi all’attenzione del pubblico e della critica.
La quarta edizione del festival, promosso dall’associazione Ars Animae, si svolgerà a Pergola, uno dei Borghi più belli d’Italia, e nell’entroterra delle province di Pesaro e Urbino ed Ancona dal 10 al 14 luglio.
Alle cinque giornate di luglio, andranno ad aggiungersi altre due date che vedranno protagonisti due giganti del cinema. All’attore Toni Servillo il 21 settembre al teatro di Cagli sarà consegnato il Bronzo dorato all’arte attoriale; mentre al regista statunitense Jim Jarmusch andrà il Bronzo dorato alla carriera, dopo essere stato conferito nelle scorse edizioni a Kusturica. Sokurov e Wenders. Luogo e data sono da definire. Il Bronzo dorato è il prezioso trofeo artistico simbolo del festival che riproduce la testa di uno dei due cavalli del celebre gruppo bronzeo di epoca romana custodito nel museo di Pergola.
Due eccellenze, Servillo e Jarmusch, punte di diamante di un programma pronto a decollare subito con altri ospiti che riempiono d’orgoglio gli organizzatori: Valerio Mastandrea, Jerzy Kucia, Dario Brunori, Mimmo Cuticchio, Zen Circus, Valentina Carnelutti, Dario Zonta, Maria Antonietta.
Orgoglioso il direttore artistico Simone Massi, uno dei più importanti registi italiani di cinema d’animazione: «Animavì nasce come sogno impossibile da realizzare: portare a Pergola i giganti del cinema e delle arti poetiche. Abbiamo perseguito questa idea con la giusta dose di incoscienza e autoironia, consapevoli che un festival ordinario sarebbe servito a poco, sia al circuito sia al territorio.
E allora, persi per persi, abbiamo pensato che valeva la pena tentare qualcosa di impossibile appunto. E incredibilmente ha funzionato. Nonostante si abbiano appena tre edizioni alle spalle, solo a scorrere i nomi degli ospiti si impiega del tempo e fa un certo effetto. Anche per questo, per evitare ogni sorta di autocompiacimento e vertigine, cerchiamo ogni anno di dimenticare quanto è stato fatto e ricominciamo con lo stesso spirito adolescenziale, cercando i nomi più improbabili, quelli che sulla carta non potrebbero mai accettare il nostro invito.
L’edizione 2019 dice che fra luglio e settembre verranno a Pergola Jim Jarmusch, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Mimmo Cuticchio, Jerzy Kucia, Brunori Sas, Zen Circus, Maria Antonietta. Per noi è motivo di orgoglio, li aspettiamo tutti a braccia aperte. Mentre l’invito al pubblico è quello di non fermarsi ai nomi più noti, di cercare, di curiosare, di venire a vedere l’oggetto dei nostri sogni».
I concorsi
L’appuntamento più importante del Festival è il concorso internazionale. Partecipano al concorso i migliori film di animazione di genere poetico-artistico. Un’autorevole giuria di livello internazionale decreta il vincitore del festival Animavì.  E’ composta da Dario Brunori, cantautore e produttore discografico italiano; Jerzy Kucia, regista, sceneggiatore, disegnatore, animatore e produttore di film di animazione; Mimmo Cuticchio, cantastorie, attore e regista teatrale italiano, erede della tradizione siciliana dei Pupi.
I 16 film selezionati provengono da 11 diverse nazioni e verranno proiettati nelle giornate di mercoledì 10 e giovedì 11 luglio nel giardino di Casa Godio, a Pergola.
Al concorso internazionale si affianca il concorso dedicato agli studenti della scuola del libro di Urbino. Le opere dei sei allievi selezionati saranno mostrate durante il festival e il vincitore sarà decretato da una giuria composta da Luca Raffaelli, Emanuela Orciari e Mara Cerri.
Il programma
Ricco e variegato il programma, tra incontri, approfondimenti, proiezioni, premiazioni, musica, mostre, masterclass. Le cinque serate (inizio ore 20.45) andranno in scena nella splendida cornice di Casa Godio, mentre ad ospitare l’evento speciale di venerdì 12 sarà il suggestivo anfiteatro romano di Suasa. Tutte le serate saranno condotte da Luca Raffaelli, giornalista, saggista e sceneggiatore italiano esperto di fumetti e animazione.
Si parte mercoledì 10 con l’incontro ‘Dialogo sul cinema d’animazione’, a cura di Film TV, al quale interverranno Simone Massi, Luca Raffaelli, Jerzy Kucia e gli autori in concorso.
La serata di giovedì sarà un tributo a Mimmo Cuticchio, a cui verrà consegnato il Bronzo Dorato all’arte teatrale. Tra gli ospiti Livio e Manfredi da Bisaccia, al confine tra Puglia e Basilicata, con il loro sound ‘indescrivibile’, come lo definiscono, che racconta quella terra.
Una delle grandi novità della quarta edizione è in programma venerdì. Alle 18, in uno dei luoghi più affascinanti del territorio, l’anfiteatro romano di Suasa, l’evento speciale ‘Aspettando la rivoluzione’ che vedrà ospiti Valerio Mastandrea, gli Zen Circus, Maria Antonietta e alcune band del territorio e non solo.Un momento di dialogo e festa tra gli ospiti del Festival, un incontro con il pubblico dal format tutto nuovo dedicato a quella rivoluzione culturale tanto attesa da questa generazione di artisti e che sembra però non arrivare mai.
Al tramonto l’incontro con Mastandrea, quindi il breve showcase acustico degli Zen Circus e l’esibizione di Maria Antonietta. Saliranno sul palco anche The Fottutissimi, Acquaramata, Ambo i lati e Livio e Manfredi.
Alle 21.15 ci si sposterà al giardino di Casa Godio per una serata dedicata a Jerzy Kucia che riceverà il Bronzo dorato all’arte animata. Tra gli ospiti Livio e Manfredi e Valentina Carnelutti.
Protagonista dell’incontro di sabato Mastandrea, l’attore e regista romano, 10 volte candidato e ben 4 volte vincitore dei David di Donatello. Sarà premiato con il Bronzo dorato all’arte attoriale. La serata vedrà la partecipazione speciale di Dario Zonta. Interverranno, tra gli altri, il poeta Andrea Melis, Livio e Manfredi e Valentina Carnelutti.
Gran finale domenica: ospite Dario Brunori, a cui verrà conferito il Premio Ars Animae. Durante l’incontro verranno proiettati alcuni lavori di Filippo Biagianti, quindi i film vincitori dei concorsi. A conclusione della serata le premiazioni.
Gli incontri serali ma anche tantissimo altro, come sottolinea il direttore organizzativo Mattia Priori: «Anche quest’anno abbiamo deciso di aggiungere nuove date speciali alle serate già pianificate per le proiezioni del concorso internazionale. Appuntamenti e incontri non solo a Pergola perché per Animavì il territorio è di enorme importanza. Il festival cerca un dialogo tra la terra, gli artisti, il cinema e gli abitanti del luogo come spunti di riflessione e creatività.
All’anfiteatro di Suasa una grande novità, all’ora del tramonto, con ospiti speciali gli Zen Circus a duettare con Valerio Mastandrea, Maria Antonietta ed altri protagonisti, in un pomeriggio dedicato a quella rivoluzione culturale tanto attesa ma che sembra non arrivare mai.
Comunicheremo a breve invece le date nelle quali sarà presente Jarmusch. Come a Kusturica, Sokurov e Wenders dedicheremo delle giornate speciali. Tanti workshop, masterclass, e soprattutto un secondo schermo cinema permanente al teatro Angel dal Foco di Pergola con proiezioni gratuite pomeridiane tutti i giorni. Ricchissimo anche il Fuorifestival che ricordiamo è ad accesso gratuito, una festa nella festa con un piccolo stage nel quale si susseguiranno band, interviste e presentazioni».
Fuorifestival
Durante le giornate del festival gli ospiti potranno intrattenersi presso l’area Fuorifestival allestita nelle vicinanze dei luoghi principali dell’evento. È possibile degustare tipicità locali, rilassarsi tra amici, aspettando l’ora dello spettacolo.
Mercoledì 10 – ore 18:30: Angelo Verdini presenta il libro Le Nespole e la canaglia
Giovedì 11 – 18:30: Pietro Elisei presenta il libro La Tana
Venerdì 12 – 23:30 Dj Set
Sabato 13 – 18: Ambo i lati. L’incredibile street sound del duo romano. 23:30: Dj Set
Domenica 14 – 18: Acquaramata. La genuina ironia ed irriverenza della band già ben nota al pubblico di Animavì. 23:30: Dj Set
Tutti i giorni – Un giorno ad Animavì: Interviste con gli ospiti del giorno. Conducono Mattia Ferri e Luca Petinari by PRIMO multimedia platform.
Food & drinks dalle ore 18: Il Furgoncino, La Polpetteria, Il Miele Di Duccio, Extra Boccio, Birrificio La Castellana, Cantina Terracruda
E tanto altro
Workshop, masterclass, e soprattutto un secondo schermo cinema permanente al teatro Angel dal Foco di Pergola, con proiezioni gratuite pomeridiane tutti i gironi dal 10 al 14. Giovedì 11 alle 17.30 la consegna del Premio Pettirosso a Franco Lorenzoni.
Officina Giovani ospiterà la mostra di illustrazioni della Scuola del libro di Urbino, mentre la chiesa di Santa Maria di Piazza Animawin, l’esposizione di Silvano Bacciardi dedicata a Wim Wenders.
MASTERCLASS E WORKSHOP
Casamavì – via Don Minzoni 48 info/iscrizioni [email protected] 333 7059437
10 – 14 luglio/ tutta la giornata
Fotografando Animavì
Masterclass con Silvano Bacciardi. Accedi agli spazi del Festival, al dietro le quinte e agli incontri con gli artisti. Coordinamento giornaliero con fotografi professionisti e masterclass di editing del materiale prodotto. 11-14 luglio, ore 17, 4 lezioni da 90’
La buona lettura
Masterclass con Valentina Carnelutti. Come rispettare il testo, l’autore, a partire da ciò che è scritto, da come è scritto. Come rispettare la propria voce, la propria intimità, per poter rispettare il testo. 11-14 luglio, ore 10, 4 lezioni da 120’
Baby drawing
Whorkshop con Alessandra Bucchi. Imparare a disegnare e capire il movimento dei soggetti e la tridimensionalità. Dai 3 ai 5 anni. 11 – 14 lugli, ore 10, 4 lezioni da 120’
Ragazzi Animiamoci!
Workshop con Pietro Elisei. Realizziamo insieme una piccola storia animata. Avvicinati all’arte del disegno e dell’interpretazione animata di un testo letterario. Dai 6 anni in su.
Informazioni: animavi.org
Biglietti: http://bit.ly/2sk77dH
Programma: http://bit.ly/2X6FyiI
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tmnotizie · 6 years ago
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MONTEFIORE DELL’ ASO – Dal 9 al 13 agosto Montefiore dell’Aso (AP) respirerà la magica atmosfera del cinema grazie al festival “Sinfonie di cinema” organizzato dal Comune di Montefiore dell’Aso per la direzione artistica di Giancarlo Basili. Durante la diciottesima edizione, dal titolo “Il racconto e l’immagine femminile nel cinema”, si potrà assistere a proiezioni di film importanti e dibattiti con personaggi illustri del cinema italiano.
L’evento, nato da un’idea di Pepi Morgia, si distingue per essere una delle maggiori rassegne cinematografiche della Regione Marche calamitando ogni anno turisti ed appassionati provenienti da tutta la Regione Marche e dalle regioni vicine. Ingresso gratuito.
Tra le presenze storiche si annoverano Fabrizio Bentivoglio, Marco Tullio Giordana, Neri Marcorè, Angelo Turetta, Michelangelo Barbieri, Umberto Montiroli, Angelo Barbagallo, Luca Bigazzi, Elio Germano, Giuseppe Battiston, Peppino Mazzotta, alcuni tra i volti noti del mondo del cinema italiano, ospiti nelle varie edizioni a Montefiore dell’Aso.
Nel corso del Festival si svolgeranno eventi collaterali, dibattiti e mostre, che arricchiranno la manifestazione. per finire la location…Il suggestivo chiostro del Polo Museale di San Francesco che contribuisce ad aumentare la magia delle serate ed a creare un’atmosfera unica e indimenticabile.  All’interno del Polo Museale di San Francesco  sotto il vigile  e malizioso sguardo  della nostra Maddalena  Crivellesca, il centro di documentazione scenografica l’unico nella Regione Marche. Ricostruzioni di scenografie, backstage fotografici, bozzetti e disegni che raccontano decenni di cinema italiano.
Questo il programma completo.
GIOVEDI’ 9 AGOSTO ore 21.15: Proiezione film  “AMMORE E MALAVITA” di Manetti Bros. David di Donatello come miglior film 2018. Ospite della serata Raiz musicista e attore
VENERDI’ 10 AGOSTO ore 21.15: Proiezione film “TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI” di Martin McDonaugh. Oscar come miglior attrice a Frances McDormand 2018. Ospite della serata Davide Rampello regista televisivo e direttore artistico, curatore della rubrica “Paesi, paesaggi…” di Striscia la notizia
SABATO 11 AGOSTO ore 21.15: serata ragazzi. Proiezione film “COME UN GATTO IN TANGENZIALE” di Riccardo Milani, Nastro d’Argento come miglior commedia e come miglior attrice a Paola Cortellesi 2018. 
DOMENICA 12 AGOSTO ore 21.15: Proiezione film “NOME DI DONNA” di Marco Tullio Giordana. Ospite della serata il regista Marco Tullio Giordana.
LUNEDI’ 13 AGOSTO ore 21.15: Tributo a Ermanno Olmi, proiezione film “L’ALBERO DEGLI ZOCCOLI”. Ospite della serata Antonio Luccarini giornalista e critico d’arte. Palma d’Oro come miglior film 1978
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