Tumgik
#e pensarti mi uccide
gonetoosoon · 2 years
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Natale..quel periodo pieno di sentimenti contrastanti.
La gioia, l'amore, l'aria di festa..la malinconia, la tristezza, la mancanza.
Sapere che non ci sarai neanche quest'anno mi uccide, lo sai. Anzi no, ormai non sai più nulla perché non ci sei più.
Sei solo nei miei occhi, nei miei gesti e nei miei pensieri. Vorrei che fosse abbastanza, ma non lo è.
Non mi basta pensarti, immaginarti e ricordarti. Io voglio stringerti, farti vedere come sono diventata grande, presentarti lui, farti io i regali e ripagarti per tutte quelle volte in cui lo hai fatto tu. Non posso, non posso più.
Ora che sono grande, che sono semi-indipendente e potrei farti un regalo senza badare a troppe spese, non posso.
Che bastardo il tempo.
Prima ero troppo piccina, ora sono sola.
Piena di gente, ma senza te.
-gonetoosoon
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la-ragazza-adottata · 2 years
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Quanto sono piccola comparata a te. Superi la grandezza di ogni mio pensiero. A volte solo il pensiero di pensarti è talmente grande da lasciarmi la mente vuota. Ti immagini avere la mente vuota? Senza neanche la traccia di un pensiero, lasciando però la polvere della tua presenza. Ti copro di frasi che non tutti capiscono, al posto di qualche parola che avrai già sentito, sperando che in questo modo tu ti senta amata in un modo differente. Vorrei farti sentire delle emozioni. Qualsiasi emozione; tristezza, amore, felicità, rabbia, ribrezzo, nostalgia… Forse anche la voglia di andartene. Non ho mai smesso di avere il bisogno di starti vicino, anche solo nella stessa stanza, anche piena di gente, anche senza sapere chi fossi. Ciò non vuol dire che ho bisogno di vederti per sentire la tua presenza. Anche alla fine del mondo, ti porto con me come un fantasma. Come una maledizione. In sottoforma di pensieri, ricordi, immagini. Sento la tua presenza dappertutto. Alcune volte mi uccide, alcune volte mi salva, e alcune volte cerco di salvarla. Con tutte le mie forze tento di salvare il pensiero che mi sopprime, solo perché a volte è l’unica cosa che trattiene la voglia di mollare. Non mi trovo mai nei tuoi pensieri. Peccato, vorrei visitare quei posti. Non saprei come descrivere la differenza tra di noi. Se tu sei l’oceano; io sto affogando. Se sei la tempesta; io sono forse una goccia, o forse il pensiero di essere una goccia è troppo azzardato. Chissà come hai fatto a stregare la persona che ero una volta. Non avevo mai lasciato una persona qualsiasi di prendere la mia mente e farci quello che vuole. Eppure adesso appassisco come una rosa al sole davanti alla polvere del pensiero della tua presenza. Tu che prendi i colori del tramonto e li fai passare in secondo piano. Metti quasi in imbarazzo la bellezza stessa. Mi ricordo che una volta mi guardavi in un modo profondo. Ho cercato nella tua anima e alcune cose mi hanno quasi fatto smettere di scrivere poemi su di te. Ho cercato di convincere me stessa che non avevo più bisogno della tua presenza. Ma più scrivo e più mi innamoro delle parole che parlano di te. Se un poeta si innamora di te, non morirai mai. L’amore che prova per te lo trasformerà in racconti, poemi o semplicemente frasi che non scompariranno mai.  Quanto valore possiedi, anche solo per me. Tu che sei un desiderio. Tu che sei il pensiero che guida tutto ciò che non leggerai mai. Tu che hai cambiato qualcosa. Tu che sei semplicemente tu, e io che sono solo una poetessa. Una poetessa persa nei sentimenti. E con il desiderio di trovare pace in una mente quasi malata, ma felice se sono con te. E ti prego. Restami accanto. Sempre. Nonostante me.
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un-intruso-nel-mondo · 4 months
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Caro Jacopo, o meglio Japico come piaceva chiamarti per scherzare, non avrei mai pensato di dover arrivare a questo. Con le parole sono bravo, lo sai anche tu, ma in questi casi non sono così bravo a tirar fuori ciò che sento o a estraniare le mie emozioni. No, non sto piangendo mentre scrivo ciò, ma probabilmente appena realizzerò il tutto lo farò, in disparte, senza nessuno che possa vedermi, perché voglio sia un momento intimo tra me e me. Ti ricordi quando andavamo d’estate al Parco Ducale a fare due calci al pallone o a quei due anni di centro estivo fatti assieme? per non parlare dei diversi anni in cui abbiamo giocato per la stessa squadra di calcio instaurando un rapporto di amicizia, probabilmente il primo vero amico che abbia mai avuto in vita mia. “14.45 ci vediamo all’angolo e andiamo assieme” (a volte discutemmo perché o io o te non eravamo puntuali). Durante la settimana praticamente ci vedevamo sempre perché al primo anno di superiore frequentavamo la stessa scuola ed eravamo comunicanti di classe, io poi cambiai scuola, ma comunque ci saremmo poi visti agli allenamenti. Abbiamo passato tanti momenti in età adolescenziale che il tempo poi è volato e un po' ci siamo persi di vista, ma un giorno mi mandasti un messaggio per sapere come stavo e tra una chiacchiera e l’altra ci organizzammo per prendere una pizza assieme. Dopo quella pizza ce ne furono altre due, ti ricordi? Da quel momento non ci siamo più visti da vicino, capitò un paio di volte di vederti dal finestrino del bus. Quando facemmo quelle uscite, sentii e percepii che eri migliorato e lasciasti un po' alle spalle il tuo brutto periodo di inizio superiori. Avevamo due caratteri simili, per questo ci trovavamo bene: eri fissato con i capelli alla El-Sharawy (essendo super tifoso del Milan) tanto da andare dal parrucchiere (in comune) due volte al mese, appassionato di scarpe e credo anche un po' di scrittura. A volte ti riempivo la testa di notizie sul calciomercato o su ricette culinarie che provavo a fare. In questi anni a volte è capitato di pensarti e chiedermi come stessi, “chissà com’è andata la maturità/ che facoltà ha scelto?”  ma non ho mai avuto il coraggio di mandarti un messaggio perché ero un po' arrabbiato con te a causa dell’ultima volta che c’eravamo visti. In quell’occasione pensai che ti stessi approfittando un po' di me così io dopo qualche giorno bloccai il tuo numero su whats’app e quel tuo numero non ha più senso sbloccarlo adesso, ora che non ci sei più. Una persona che conosciamo entrambi mi ha detto solo oggi che tu hai deciso di spiccare il volo, perché i tuoi problemi erano tornati e saperlo soltanto dopo due anni e mezzo mi spezza il cuore in non so quanti pezzi. Perché? Perché lo hai fatto Jachi? Perché? Tante cose non mi spiego e non poterti nemmeno chiedertele al cimitero, davanti la tua tomba, mi uccide. Spero tanto che adesso lassù tu abbia trovato un po' di serenità. E comunque no, alla fine era normale che piangessi mentre ti scrivevo ciò, perché non ci si può mai dimenticare di una persona con la quale si sono passati diversi anni assieme.
Il tuo capitano, Leo
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La distanza mi uccide.
Averti lontano mi uccide.
Ti volevo qui,ma non ne volevi saperne nulla..
Hai fatto la tua scelta,e cosi io ho fatto la mia..
Sto cercando di trattenermi nel non scriverti,chiamarti..
Sarebbe tutto inutile.
Ma non ho mai smesso un solo secondo di amarti!
Non ho mai smesso di pensarti..
E anche se mi rode il culo,spero che trovi una ragazza che ti voglia bene.
Che ti faccia stare bene,perche’ purtroppo io non sono stata in grado di farlo..
Ti chiedo scusa..
Hai una tua vita li,ed io non posso vivere la tua..
Abbiamo due vite diverse…
Resterai con me,sempre!
Su questo non dubitarne mai…
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Un giorno la smetterò di scrivere sempre le stesse cose noiose ma quel giorno sicuramente non è oggi
Non so come dovrei sentirmi, forse ho bisogno di affetto soltanto, forse ciò che mi manca è avere una persona accanto, avere una persona con cui ridere ogni giorno e condividere parte della mia vita.
Ormai ciò che sento per F è diventato qualcosa di platonico, qualcosa di irragggiungibile, perchè è irraggiungibile.
Se solo solo mi avessi vista una volta, se solo ci conoscessimo, forse non mi sentirei così.
Quello che sento per te è tanta tenerezza, un sentimento che resterà in me per ancora un bel po’, dovrei farmene una ragione, dovrei cominciare ad accettare che tu in realtà non sarai mai con me, però come posso smettere di pensarti ?
Riderebbero tutti di me per quello che sento, ma la verità è che vorrei essere almeno un po’ all’altezza tua.
Siamo di due realtà diverse, forse è proprio per questo che non siamo destinate, forse è proprio per questo che non ci incontreremo mai.
Cosa darei per vederti un po’, per parlarti un po’.
Trasferirmi sarebbe la giusta soluzione, ma quando? E poi anche se lo facessi, so già che non mi guarderesti perchè per te sono una delle tante, sono anonima.
Ti toglierò dalla mia mente, per ora ti guardo da lontano con la consapevolezza che tu starai guardando altrove.
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la-ragazza-turbata · 3 years
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Mi sta venendo voglia di cercarti per dirti che mi manchi, ma non so se lo farò.
Mi vergogno, ma forse tenermi tutto dentro è inutile.
Voglio solo dirti che mi manchi, voglio dirti solo questo.
Molto probabilmente non risponderesti, ma non mi cambierebbe la vita, tanto non ci sei mai stato e mai ci sarai.
Mi sto sentendo con un uomo, ci siamo baciati e dice che gli interesso, ma non mi interessa perché non sei tu.
Non riesco a provare per gli altri le stesse cose che provo per te, tu sei unico.
Amore mio, sento che stanotte farò una pazzia.
Ho troppa voglia di parlare con te, di abbattere il muro che ci tiene separati, di dirti quello che provo, di rompere questo silenzio, che per me ormai è diventato devastante.
Non è sbagliato provare amore, e non è colpa mia se mi sono innamorata di te.
Ci sto provando in tutti i modi a lasciarti andare, a non pensarti, a fingere che la tua assenza non mi logori dentro, ma è tutto inutile.
Potrei stringere altre mani, potrei baciare altre labbra, potrei dormire su altri petti, ma non sarebbe mai paragonabile a quello che proverei se fossi tu a concedermi queste cose.
Nessuno sarà mai alla tua altezza.
Ti amo, amore mio.
Ti amo infinitamente.
Ti amo di un amore che mi fa male, mi logora, mi ferisce, mi tormenta, mi ossessiona, mi opprime, mi schiaccia, mi perseguita, mi deprime, mi uccide.
Non so quanto resisterò senza di te.
Che senso ha conoscere altre persone?
Che senso ha dare importanza a quest'uomo adulto che finge di essere interessato a me solo per raggiungere un altro scopo?
Che senso ha uscire con qualcuno, se quel qualcuno non sei tu?
Che senso ha dare importanza a qualcuno solo per provare a dimenticarti?
Che senso ha continuare a vivere così?
Io voglio solo te, amore mio.
Un giorno il dolore potrebbe diventare talmente insopportabile da togliermi il respiro, e io non voglio questo, non voglio morire per te.
Vorrei che tu mi dessi una possibilità per conoscerci.
Vorrei passare del tempo con te.
Vorrei essere considerata da te.
Ieri era il tuo compleanno, ti ho cercato, e l'ho fatto con il cuore, l'ho fatto perché tengo a te in una maniera che non puoi immaginare.
Tutto ciò che ho ricevuto in cambio è stata una risposta fredda e distaccata.
Mi hai ferita, ma me l'aspettavo.
Dopotutto, è già tanto che tu abbia risposto.
Spero che prima o poi mi farai entrare nella tua vita, anche solo per esserti amica.
Sei bellissimo dentro e fuori, sei la perfezione, sei tutto ciò che vorrei, sei il mio sogno irrealizzabile.
Continuerò a distruggermi e a frequentare altre persone sperando di dimenticarti.
Continuerò a soffrire in eterno.
Continuerò ad amarti, sempre.
Ti amo da morire, amore mio.
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fumandovetro · 3 years
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La pena che mi porto dentro.
E lo sforzo che faccio ogni volta per nasconderla quando ci vediamo.
Mille domande e dubbi nella testa. Mille perché.
Sono cosi stanca che dormirei e basta. Ma ho una cervicale che mi uccide e nemmeno quello riesco a fare...
Una serata a non pensarti e la pago con un sabato perso nel mio non capire cosa sei. Se mi vuoi. Se sei il solito narcisista.
Quanto mi farai male?
Ma a breve scade il tempo.
Mi prenderò un antinfiammatorio per far passare il mal di testa e collo, puliró la casa e mi farò bella.
Mi monteró il solito sorriso entusiasta.
Perché ci vediamo e non posso farti vedere il casino che ho dentro.
Non posso farti sentire quanto dubito di qualsiasi cosa. Non posso pesarti. Non posso parlare.
Non posso farti sentire quanto non sono adatta a vivere, perché non capiresti.
E alla fine, forse, non c'è proprio niente da capire. Sono solo un buco vuoto.
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onlymistakes-world · 3 years
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Vorrei dirti veramente molte cose: che mi manchi, che vorrei festeggiare con te perché sei arrivato a 14,7mila sulla tua page, vorrei chiederti come stai e come ti stanno andando le cose, se ti sei pentito e se ti sei accorto di aver fatto una buona scelta l’ultima volta che ci siamo visti, vorrei dirti che gli esami di mia mamma non sono andati bene ancora una volta e che ancora una volta non sappiamo che cos’ha, vorrei dirti che in questi giorni ho lo stomaco completamente chiuso e che faccio fatica a mandare giù qualsiasi cosa, vorrei poterti dire che esco spesso per non pensarti e che non serve a niente ma che ogni volta che torno a casa mi sento sempre più vuota. Vorrei sapere che stai bene, questa è l’unica cosa che mi interessa in realtà, sapere che sei felice.
vorrei poter ridere ancora insieme, andare da qualche parte a caso, un posto qualsiasi, decidi tu dove basta che sia con te. Ogni luogo di questa fottutissima città mi ricorda te, anche stare in casa è diventato un incubo perché ogni angolo mi ricorda un momento in cui c’eri lì tu. tutte le volte in cui abbiamo mangiato insieme, in cui abbiamo scherzato, visto film senza mai arrivare alla fine, le volte in cui ci siamo guardati in silenzio, le volte in cui ci siamo amati, le volte in cui mi hai rassicurata.
Queste cose sono solo un ricordo destinato a rimanere tale.
Mi hai lasciata dopo due anni, all’improvviso, senza una spiegazione, senza darmi la possibilità di capire, senza darci la possibilità di riprovarci, di superarla insieme, ancora non so cosa ti sia successo per prendere questa decisione in così poco tempo e così impulsivamente senza fermarti a pensare un secondo di più e questa cosa mi uccide.
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icarusquijote · 5 years
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Ciao Amore mio. :’)
Ci sarebbero così tante cose che vorrei dirti che non so da dove cominciare. Forse proprio per questo ho voluto scriverti, di persona non riuscirei a focalizzare sulle parole, starei lì in piedi a guardarti e probabilmente l’unica cosa che riuscirei a fare sarebbe prenderti per mano per poi stringerti tra le mie braccia (dando per scontato che sarei anche lì a piangere come una fontana).
Mi manchi.
Io non so se ti manco, lo spero, ma proprio non lo so.  Ho un vuoto dentro e intorno perché tu non ci sei accanto a me. Non ci sei a volermi bene, ad essere fiero di me, a litigare con me, a sgridarmi, a giocare con me, a odiarmi quando ti do sui nervi e allo stesso tempo ad amarmi. Manchi nelle mie quotidianità, eppure in queste stesse quotidianità ci sono dettagli di te che non riesco a smettere di notare, è assurdo e non riesco a spiegarmelo, figurati se riesco a spiegarlo a te. O magari riesci a capirlo, tu che per certi tratti mi hai conosciuto più di quanto io sia mai riuscita a conoscermi, più di quanto, forse, riuscirò mai a conoscermi.
Ti raccontavo dei sogni che facevo delle volte, e ti mettevi lì ad analizzarli e provare ad interpretarli, e tra inventiva e logica riuscivi sempre a prenderci, su tutto.
Quando uscivamo e stavamo insieme agli altri, nonostante la timidezza, ero abbastanza vivace ma c’erano dei casi in cui, tra una chiacchiera e l’altra mi stancavo, mi perdevo chissà dove e tu, avvicinandoti a me, prendevi un respiro e mi guardavi e mi chiedevi cosa non andasse. Anche quando ci conoscevamo appena sapevi riconoscere la mia malinconia dietro alle risate.
L’ho sempre detto alle mie amiche e a te anche se forse ormai non lo ricordi più. Tu mi hai sempre attirato verso di te. Dal primo momento in cui ci siamo conosciuti al compleanno di D e M quando ci sentivamo entrambi con altre persone. Non era un‘attrazione romantica, semplicemente mi hai incuriosita da subito ed è stato come se avessi sempre voluto conoscerti e avvicinarmi a te.
D’altra parte invece non ho mai saputo di preciso come mai ti sei improvvisamente interessato a questa piccola palletta che di solito cercava di rendersi anonima. Dall’essere sconosciuti a conoscenti ad amici fino a frequentarci e stare insieme… a volte mi sembra ancora surreale, ma è successo. E’ semplicemente successo, piano piano ma anche tutto d’un colpo per me. Insieme a te e per te ho provato ogni emozione al massimo, io, che tendevo a non avvicinarmi troppo a nessuno.
Non riesco a toglierti dalla mia testa, cerco ogni giorno una distrazione, e neanche a farlo apposta si sono sviluppate ‘situazioni di cui dovermi occupare’. Eppure ho continuato a pensarti, sia nei momenti in cui ho fatto di tutto per uscire e tenermi occupata che durante le settimane chiusa in casa. Ci sono dei momenti in cui mi sembra tutto normale, momenti in cui mi convinco che effettivamente sto andando avanti se pur a piccoli passi. Poi arriva la sera, in certi casi l’alba, mi si stringe il cuore e riesco solo a piangere.
Mi ripeto che non dovrei, che sono adulta e vaccinata, che sono indipendente, insisto a dirmi che ha ragione chi mi dice che sei un coglione, che non mi meriti e viceversa. Però non ci credo davvero alla fine, non riesco a crederci, né alle loro parole né alle mie.
Mi hai sempre ricordato di guardare la realtà perché la nostra non era una relazione stabile e un giorno, prima o poi, sarebbe finita ma finché io fossi stata alle tue ‘regole’ saresti rimasto.  A scriverlo fa quasi male pensare che stavamo insieme per questo fatto. Ma tu sei così, vuoi quel che vuoi a modo tuo e io lo sapevo dall’inizio, lo sapevo anche prima di innamorarmi penso, ed ho voluto rimanerti accanto perché lasciarti perdere non è mai stata un’opzione. Ancora non lo so perché. Non mi ti spiego.
I primi giorni non parlavamo di alcun sentimento, non volevi nulla dicevi, se non me. Poi continuando mi hai detto che non volevi una relazione e che non eri uno di quei tipi che si innamorano col tempo, o te lo sentivi da subito o niente. Ma un giorno mi hai chiesto se volessi essere la tua ragazza e un altro giorno ancora, di punto in bianco, mi hai confessato il tuo <<Ti amo>>.  
C’erano dei muri tra di noi, che abbiamo costruito negli anni in modi diversi per motivazioni ed esperienze simili. A modo tuo sei riuscito ad essere, o comunque sembrare, sempre un pochino distante da me. Ammetto che durante questi anni insieme ti sei addolcito tanto, hai imparato a controllare meglio la rabbia per certi aspetti, riuscivi a sfogarti più spesso senza allontanarmi, ma probabilmente ti sei tenuto un po' di cose dentro e non ti sei mai voluto aprire del tutto, non solo con me, ma in generale. Tu invece il mio muro l’hai abbattuto, a volte di prepotenza, altre con delicatezza, ma sta di fatto che mi sono lasciata andare completamente con te. Forse in parte è per questo che non averti nella mia vita mi fa così tanto male, potrei quasi dire che mi uccide emotivamente.
Tu dirai tante cose sicuramente, per esempio che in verità me la sono cercata io, o che sto esagerando e ora mi accollo, o che tra non molto starò bene e sarò andata avanti e che troverò sicuramente qualcun altro e chissà cosa ancora… questo non posso saperlo, potrei dire che vorrei non fosse così o sperare che invece lo sia. Al momento non so cosa pensare di tutte queste ipotesi. Vorrei riuscire a stare meglio, vivere almeno un giorno senza pensarti e sentirmi triste perché non ci sei, vorrei voltare pagina come stai facendo tu e finalmente smetterla di chiedermi come stai, dove sei e cosa fai.
Alla fine però, dentro di me, lo so… io continuo a volere te.
Non c’è modo di uscirne. Voglio i tuoi “buongiorno”, “buon appetito”, “buon riposo” e i tuoi “buonanotte”, voglio il tuo odore, la tua pelle sulla mia, le tue mani e le tue labbra. Voglio infastidirti mentre sei in partita, abbracciarti da dietro mentre ti lavi i denti o stai cucinando, voglio vedere un film con te  sul letto mentre mi addormento durante la prima metà, sgridarti perché mi tocchi con i piedi e le mani fredde e poi vendicarmi e finire per giocare insieme a te.  C’è tanto altro che in realtà vorrei, ma penso che queste piccole cose sono quelle che più mi completavano.
Spero che mi pensi anche tu ogni tanto, anche solo un pochino.
Non so se e quanto hai letto di tutto questo e anche nel caso tu l’abbia letto tutto, non so quanto te ne possa importare tutto sommato.
Volevo solo scriverti.
Volevo dirti che prima del mio amore per te c’è un grande e profondo affetto, per questo ti auguro ogni bene possibile.
Ti auguro un sorriso oggi, te ne auguro almeno uno per ogni giorno.
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aliver-j · 4 years
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"Un diavolo in croce" testo, musica e arrangiamento di Giordano Alivernini in arte Aliver J.
Mando il mondo a ritroso nel tempo Sono il vento dell' uragano in arrivo Vengo in nome del Signore che aspettavi Non vengo in pace, non avete fatto i bravi. Secoli sporchi come i soldi che spacciate Le storie su di me sono inventate. Fine dello spettacolo si chiude il sipario Il conto alla rovescia e la croce non è al contrario
Viaggio nel tempo dal fiume Giordano Lui che mi guarda poi tende la mano. Dice Sangue di Cristo ma bevono vino Stanno trasformando Abele in Caino.
Non ho bisogno di toccarti mi basta pensarti forte. Il passo è breve da qui all'incontro con la morte. Scendo dalla croce qualcuno si pentirà A chi mi pensa male del mio male morirà.
Nessuno mi ha visto. Giorni di terrore. Non sono l'anticristo insisto sono il guaritore. Vino rosso prendi un'altra damigiana Oggi mi distruggerò con lei porca puttana.
Iscariota mette a punto il tradimento Si arricchiscono col nome suo nel tempo. Dammi pace o porterò la mia vendetta La tua testa davanti a tutti in diretta Campo santo in ogni posto quando canto. Fermo il tempo sono il vento che divide. Quando fai del male non c'è via di scampo. IO sono l' ultima visione che ti uccide.
E dalle tenebre all' idea del paradiso [ devo andare via di qua da dove uccidono emozioni]   Passando per i tuoi occhi e mi sveglierò [Dal mio incubo] e mi sveglierò [e ti porterò con me]
Sacrificato il bambino, per il vostro Dio Chi ha mangiato il cuore ? non sono stato io Sono venuto fin quì, per salvarlo. Sono l' escluso ma continuo a cercarlo. I vostri giochi da mostri perversi. Vi porto allo scoperto dentro questi versi. In una giungla di finti uomini persi. Preti peccatori non siete così diversi.
Avete detto in giro che sono la bestia Mi sono sempre presentato con modestia Ma è arrivata l' ora, dovete arrendervi Chiamatemi anche diavolo sono venuto a prendervi
Viaggio nel tempo dal fiume Giordano Lui che mi guarda poi tende la mano. Dice Sangue di Cristo ma bevono vino. Stanno trasformando Abele in Caino.
E dalle tenebre all' idea del paradiso [ devo andare via di qua da dove uccidono emozioni]   Passando per i tuoi occhi e mi sveglierò [Dal mio incubo] e mi sveglierò [e ti porterò con me]
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nichilismous · 6 years
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dimenticare #23
Dmenticare: Passare sopra a qualche cosa, far sì che il ricordo, spec. di cosa udita o di torto ricevuto, non pesi attivamente nel nostro spirito. 
Questo è quello che troverete cercando il significato di questo verbo sul vocabolario Treccani. Ma la realtà è ben distante da quello che gli studiosi della Crusca hanno messo nero su bianco. Sono passati 5 anni ormai. Eppure non riesco a far si che questa cosa “non pesi attivamente sul mio spirito”.
Perchè semplicemente non si può dimenticare qualcosa che è stato perfetto. Non si possono dimenticare 5 anni insieme. Non si possono dimenticare i baci, le notti d’amore, le risate, le cazzate e i mille casini superati insieme. Contro tutti, contro tutto. Solamente io e te.
Oggi 17 Marzo 2019 ho bevuto di nuovo il mio primo alcolico a distanza di 1 anno, 7 mesi e 10 giorni, e nonostante i moltissimi incontri con gli A.A. non è stato facile, lasciare il bicchiere e non naufragare in un mare di alcool per non pensarti più. 
Mi manchi cazzo, ma il problema maggiore è che ormai siamo così diversi che qualsiasi progetto futuro non sarebbe più compatibile insieme. E tutto questo mi uccide dentro.
Non riuscirò mai a trovare qualcuno che prenda il tuo posto.
D’altronde il Sole è solamente uno e si sa quando muore il mondo deve finire.
Per sempre tuo,
Johnny TrueLove
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dearmyblank · 6 years
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F.
Ogni volta che ti penso, mi sento tipo in colpa con me stessa perchè per come mi hai trattata, non dovresti essere nella mia testa. Mi sento tipo una sfigata a pensarti ancora, mi sento piccola, mi sento impotente, mi sento insignificante.
L'idea che io ti abbia amato così intensamente, e di averti dato il potere di farmi così male, tanto da poter condizionare la mia intera esistenza, mi uccide. Come posso essere così cretina? Non voglio essere così, non voglio amare così male, non voglio amare chi non mi tratta come un fiore. 
E' amore questo? Non lo so.. Tutto si riduce ad un gioco di potere? Spero di no! se è così mi fa schifo e non voglio amare mai più.
Comunque mi manchi e vorrei sapere come stai, e vorrei stringerti e dirti tante cose. 
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rhythmbluees · 6 years
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Vorrei non pensarti, vorrei non dover lottare ogni giorno contro la voglia di scriverti qualsiasi cosa mi accade. Vorrei non sognarti, vorrei non starci così male, vorrei dimenticarti.. ma purtroppo ti ho amato troppo e non ci riesco. Giorno per giorno ho iniziato a realizzare che l’amore non risolve tutto, l’amore uccide,l’amore fa male, molto male sopratutto quando si ha la consapevolezza che è un amore che non potrà più rinascere. Allora con questa consapevolezza ci convivo ogni giorno. Ogni giorno spero che il tuo ricordo sfumi sempre di più,per poter riuscire a ricostruire un cuore che ha perso tutti i pezzi molto tempo fa.
Rhythmbluees
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se-penso-mi-uccido · 6 years
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E scusa se ti ho cancellata dalla testa ma mi hanno detto che pensarti uccide più del fumo.
mio remake
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yoursweetberry · 3 years
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Mi sento triste, troppo.. anche se sto in qualche modo “impegnata” io non smetto di cercarti e di pensarti. Come devo fare? Dimmelo tu come fai.. a me il tuo silenzio e la tua assenza mi uccide dentro
19:39
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Questa zona rossa mi uccide. Non poterti mai vedere, mi lascia un vuoto dentro ogni giorno, che piano piano diventa sempre più profondo. E non lo so da dove la sto tirando fuori questa forza di andare avanti sempre senza buttarmi giù, non lo capisco da dove vengono questi momenti di felicità che durano ore e che non controllo. Non lo so come ci riesco a ridere anche se dentro lo sento che piano piano mi sto sgretolando. Perché francamente questo anno non mi ha insegnato molto, se non cose che già sapevo; non avevo bisogno mica della pandemia mondiale io per capire quanto le persone sono importanti per me, sono sempre riuscita a capirlo da me. 
Me lo sono nascosta per bene, ma l’ho sempre saputo che tu per me sei importante. Mi ero abituata a non pensarti più, ti avevo debellato dai miei sogni, il mio cuore aveva reimparato a mantenere stabilità quando mi capitavi all’improvviso davanti, ma erano tutti sforzi che ho dovuto obbligarmi a fare. Ho dovuto imparare a non darti importanza, perché sapevo che non ne avevi bisogno. 
E in questa zona rossa non starei bene, ora, anche se avessi continuato a viaggiare sulla mia strada senza girarmi, ma avrei avuto una mancanza in meno da reggere, e la tua è quel tipo di mancanza che ti uccide dentro un po’ di più ogni giorno. Te lo vorrei dire questo, ma è quel genere di cosa che ancora non riesco a liberare da dentro di me, mi fa ancora troppa paura. E allora fingo che un mi manchi mi stia bene, mi basti, e te lo scrivo in chat una volta ogni sei o sette giorni per non risultarti pesante tenendo per me i miei: Oggi avrei tanto bisogno di un tuo abbraccio Mi manca guardarti sorridere Ti ho sognato, anche stanotte Ho perso il conto delle volte che ti ho pensato oggi Vorrei starmene tra le tue braccia in silenzio a godermi la mia piccola felicità Posso darti duecento baci quando ci vediamo? Solo dove mi è permesso, lo giuro Muoio dalla volta di starmene di nuovo in macchina da sola con te a guadare le foto che hai fatto, con la testa appoggiata sulla tua spalla Ho fatto/visto questo e ho pensato a te Mi manca accarezzarti la guancia Quando mi hai risposto al messaggio ho sorriso per tre minuti di fila Mi manca starmene davanti a te a osservarti nella penombra della via dietro casa Volevo portarti uno dei miei biscotti di Natale Mi manca prenderti la mano Volevo chiederti di andare al parco a fare a palle di neve Mi manca scendere e trovarti ad aspettarmi Mi manca starti accanto Mi manca parlarti di tutto Mi mancano i “Non dovrei dirlo a nessuno ma...” Mi manchi, tutto quello che sei, anche se so che non credi non sia un granché
Riuscirebbero a spiegare meglio quello che sento, ma anche se sto cercando di non esserne più spaventata, non è sempre così facile esprimerlo. Spero di riuscire a dirtelo prima o poi, quando questa zona rossa che si è creata tra di noi ci darà un attimo di respiro e potremo tornare ad abbracciarci sotto casa, mangiare i coccodrilli gommosi e smetterla di farci silenziosamente uccidere dall’idea di non essere mai abbastanza. 
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