#e del mercato centrale!
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megtudommagyarazni · 7 months ago
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Palermo corto
Kezdjük a legfontosabbal:
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Palermoba repülve érkezik az ember, a Punta Raisi (újabb nevén Falcone e Borsellino reptérre, ők államügyészek voltak, akiket kivégzett a mafia '92-ben).
A városba három módja van bejutni, vonat vagy busz, kb 1 óra, kb 6€ mindkettő, vagy iránytaxi, 8€. A buszterminál az épületből kilépve jobbra van, a vonat lenn, a föld alatt. Félóránként járnak. Mind a főpályaudvarhoz érkezik (Palermo centrale). A pályaudvarról kilépve egyenesen a via Roma nyílik, hosszú, zajos, forgalmas út (elején a Lidl, három nagy pálma előtte),
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attól pár száz méterre balra vele kb párhuzamosan a via Maqueda, a helyiek Corsonak mondják, elméletileg gyalogos. Az elméletileg azt jelenti, hogy itt az egyirányú utca ismérve az, hogy kevesebben jönnek szembe. A kettő közt terül el a történelmi központ (Centro Storico di Palermo), tekergős, szűk sikátorok szövevénye. A legismertebb látnivalók a Corsoról érhetők el, a négyszökőkutas térről (Piazza quattro canti) balra fel a Porta Nuova felé az arab-normann katedrális (Cattedrale),
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a Corson tovább a Teatro Massimo. Bármerre jár az ember, szinte minden utcában eléáll egy fantasztikus palazzo a kora középkorból vagy reneszánszból, egy Santa Maria della valami templom, leültem egy lépcsőre, és kiderült, hogy egy 12. században épült rózsaablakos erődtemplom lépcsőjén ülök. Van aztán a Kapucinusok katakombái, ahol rég meghalt szerzetesek vannak mumifikált állapotban, nekem kicsit extrém. Strandja nincs a városnak, az északra fekvő Mondellohoz ki lehet jutni városi busszal. Vasárnaponként (domenica) kirakodóvásár van a Corso feletti piac folytatásaként 100ezer négyzetkilométeren. Ahogy régebben, egy Schenker-gyűjtő rakománynál mondtuk, minden van ott, jézuskától géppuskáig.
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de nem vagyok útiköny-író, minden megvan az interneteken, jobban, bővebben
kaják a teljesség igénye nélkül:
Arancine - töltött rizsgolyó, sokféle, legkedveltebb a ragus, sajtos, spenótos, sonkás-mozzarellás, pisztáciás, és még ezerféle. A rizsgolyó közepébe gyúrják a tölteléket, aztán az egészet panírba forgatva olajban kisütik. Jó esetben öklömnyi méretű, 1-5€. Pane con milza - lépes szendvics, borjúbelsőség, jellemzően lép, esetleg tüdő, csíkokra vagdalva, faszénen sütve. Stigghiola - nyárson, parázson sült báránybél, ahány, annyiféle fűszerezésű, kis máj is lehet benne. Panelle e crocche - mentás krumplikrokett és csicseriborsó faszénen, zsemlefélébe (panini, ciabattini stb). Cannolo - ropogós tésztacsövek, amelyekbe ricotta alapú krémeket töltenek, csokis, pisztáciás, mogyorókrémes meg még százféle, nem feltétlenül tömény édes. Paninik, szendvicsek elképzelhetetlenül széles, helyben frissen készült választéka.
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Ezek a palermoi specialitások, de természetesen ezeken kívül minden olasz kaja van, pizza, pasta, lasagne, ravioli, tortellini stb. Enni sokfelé lehet, ajánlom a piacokat, az egyik a Corso elején a boltíves kapu után kezdődik, a másik a Teatro Massimo felett 200 méterre a Mercato del Capo. Minden IS van, csak rámutatsz egy körbetekert salsicciara, egy szelet vörös tonhalra, egy befűszerezett padlizsánra, egy tetszetős halra, egy megnyerő polipkára, és már dobják is rá a parázsra. Helyi ital valami ánizsos cucc, nem ugrik be a neve, kávéba is öntik, sajnos a szagától is elfutnék. Sör, bor, Aperol mindenhol van. Cafe, cafe macchiato 1-1,20€, cappuccino 1,80-2€.
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Azt már ugye, hozzá sem kell tennem, hogy: "itt is csak házak vannak, meg emberek".
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anchesetuttinoino · 2 months ago
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Mattarella: "i valori della Costituzione continuano a guidarci."
Davvero, Presidente?
Intende il lavoro? No, quello è sottoposto alla disoccupazione strutturale che ci impongono i trattati europei e comunque non possiamo fare politiche di piena occupazione senza la nostra banca centrale. E poi dal mare arriva già manovalanza gratis!
Intende la sovranità popolare? No, quella è brutta e cattiva, una roba da medioevo, molto meglio dare il beneplacito a governi tecnici e politiche diametralmente opposte al volere del popolo, che tanto non c'entra nulla con la democrazia.
Intende il ripudio della guerra? No, la guerra è pace, lo sanno tutti, per questo stiamo inviando armi all'Ucraina ponendoci in prima linea in una guerra non nostra. D'altronde il ripudio è una forma di amore più sofisticata.
Intende il risparmio privato? No, quello è un problema perché gli italiani dovrebbero indebitarsi un po' di più come fanno le nazioni più civili, quelle frugali. Probabilmente il mercato interno deve essere smantellato del tutto per funzionare.
Intende l'eliminazione delle disegueglianze sociali? No, quelle vanno benissimo, anzi, possiamo salvare il mondo impedendo ai luridi poveracci di andare al lavoro in macchina e seguendo gli umili consigli dei filantropi multimiliardari.
Intende la salute? No, quella è una roba per ricchi: se hai i soldi vai in una clinica privata, altrimenti ti metti in fila negli ospedali pubblici che stiamo smantellando e trasformando in aziende. Moderni, sani e inclusivi, come il Green Pass.
Intende la difesa della patria? No, per carità, non si nomini quella parola fascista e retrograda. Il tricolore va bene solo se sventola accanto al drappo europeo, altrimenti è un simbolo di odio e di pericoloso nazionalismo.
Intende la libertà di parola? No, quella andrebbe limitata e cancellata del tutto. Per fortuna il mondo libero sta già adottando le misure necessarie contro quei cittadini che non si accontentano dei professionisti dell'informazione.
Insomma, Presidente, quando parla di "valori della Costituzione" a cosa si riferisce?
Ah, mi scusi, stanno suonando l'Inno alla Gioia e lei sta sull'attenti con gli occhi lucidi.
Non si preoccupi, mi risponderà un'altra volta.
Matteo Brandi
Pro Italia - Segreteria Nazionale
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abr · 1 month ago
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ll New Labour (neoliberismo o turboliberismo) rappresenta il compimento finale dell'alleanza tra Sinistra e Grande capitale. Con il raggiungimento e l'accettazione della condizione di consumatore ideale e di vita-a-debito la Sinistra nata nel 1848 termina il suo compito di controllo sociale e si deve quindi concentrare su nuovi rilanci progressisti basati su rivendicazioni in contrasto netto con la realtà e le esigenze reali di vita delle persone. Il woke ha quindi rappresentato il vicolo cieco nel quale il New Labour è stato condotto e dal quale non può uscire se non con metodi semidittatoriali (socialismo di Starmer di ispirazione cinese, tecnocrazia UE, auspici di "controllo" della Harris). Ecco perché oggi le istanze politiche effettive sono tutte assolte dalla nuova Destra (patrioti, maga) che deve organizzarsi per smantellare le condizioni di invivibilità allestite negli ultimi venti anni (woke, immigrazionismo, green, precariato diffuso, debito). Per farlo deve ribadire con forza una visione spirituale dell'uomo e del mondo a garanzia di tutti.
via https://x.com/boni_castellane/status/1857704773031469215
Condivido ampiamente l'analisi del prof. Boni, ma da sempre alle analisi e alle conclusioni dei prof., mi punge vaghezza di mettere i puntini sulle i.
La precisazione sull'analisi è che New Labour si traduce neoibberismo con due b: cioè è la solita mistificazione neolinguistica socialista, e di turbo ha solo lo stato mentale.
Non condivido invece la conclusione della pur valida analisi. Perché agli -ismi abbiamo già dato, come sa chi abbia vissuto o abbia memorie dal Secolo di Sangue.
La soluzione non è lo Stato tradizionale per come lo conoscevamo, né sullo Stato degli Onesti e delle brave persone: sta nel ritorno al buon senso, al capitalismo vero fondato sul RISPARMIO non sul debito, su scambi e aggregazioni volontarie, non sul debito di banca centrale = stato=Cina.
E' il mondo del Mercato rispetto allo Stato, dell'individuo rispetto alla Collettività, delle Comunità rispetto al Comunismo, del volontariato rispetto all'obbligo, dove vince il migliore nel senso di più agile e sveglio, e non vince per sempre ma deve sempre adattarsi: alla fine vincono tutti, si evolve il Sistema.
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falcemartello · 2 years ago
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Mattarella: "i valori della Costituzione continuano a guidarci."
Davvero, Presidente?
Intende il lavoro? No, quello è sottoposto alla disoccupazione strutturale che ci impongono i trattati europei e comunque non possiamo fare politiche di piena occupazione senza la nostra banca centrale. E poi dal mare arriva già manovalanza gratis!
Intende la sovranità popolare? No, quella è brutta e cattiva, una roba da medioevo, molto meglio dare il beneplacito a governi tecnici e politiche diametralmente opposte al volere del popolo, che tanto non c'entra nulla con la democrazia.
Intende il ripudio della guerra? No, la guerra è pace, lo sanno tutti, per questo stiamo inviando armi all'Ucraina ponendoci in prima linea in un conflitto non nostro. D'altronde il ripudio è una forma di amore più sofisticata.
Intende il risparmio privato? No, quello è un problema perché gli italiani dovrebbero indebitarsi un po' di più come fanno le nazioni più civili, quelle frugali. Probabilmente il mercato interno deve essere smantellato del tutto per funzionare.
Intende l'eliminazione delle disegueglianze sociali? No, quelle vanno benissimo, anzi, possiamo salvare il mondo impedendo ai luridi poveracci di andare al lavoro in macchina e seguendo gli umili consigli dei filantropi multimiliardari.
Intende la salute? No, quella è una roba per ricchi: se hai i soldi vai in una clinica privata, altrimenti ti metti in fila negli ospedali pubblici che stiamo smantellando e trasformando in aziende. Moderni, sani e inclusivi, come il Green Pass.
Intende la difesa della patria? No, per carità, non si nomini quella parola fascista e retrograda. Il tricolore va bene solo se sventola accanto al drappo europeo, altrimenti è un simbolo di odio e di pericoloso nazionalismo.
Intende la libertà di parola? No, quella andrebbe limitata e cancellata del tutto. Per fortuna il mondo libero sta già adottando le misure necessarie contro quei cittadini che non si accontentano dei professionisti dell'informazione.
Insomma, Presidente, quando parla di "valori della Costituzione" a cosa si riferisce?
Ah, mi scusi, stanno suonando l'Inno alla Gioia e lei sta sull'attenti con gli occhi lucidi.
Non si preoccupi, mi risponderà un'altra volta.
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alsosprachvelociraptor · 19 days ago
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Appunti mentre rileggo Ragazzi di Vita
Sto scrivendo una fanfiction, e cercavo informazioni sul Tiburtino. Ovviamente per scrivere qualcosa su Alduccio e Begalone, ovviamente.
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Il Tiburtino negli anni '40, da Wikipedia.
Dal capitolo 7 di RdV (p186 dell'edizione Garzanti, sedicesima ristampa, 2022) cito:
[...] Alduccio abitava, come il Begalone, al IV Lotto, in fondo alla via centrale della borgata, poco dopo lo spiazzo del mercato [...]
e ancora, la pagina successiva:
[...] fece il Begalone, andando su per la scala scrostata [...]. Alduccio abitava tre o quattro porte più avanti, al pianterreno. Davanti alla porta c'era una specie di loggia, come in tutti i lotti, con le colonnine e le pareti acciaccate e cadenti.
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(foto presa dal sito Rerum Romanum)
Di conseguenza: Alduccio e Begalone abitano nello stesso enorme edificio; il Begalone con la sua famiglia abita al primo piano, mentre Alduccio e la sua famiglia abita al pian terreno. Alduccio abita circa quattro "appartamenti" dopo quella del Begalone.
Il figlio di sora Anita, il fidanzato della sorella di Alduccio, abita "all'angolo" (p190) al III lotto (p191). Il figlio di sor'Anita è anche uno degli amici di Amerigo, che appare nel capitolo 4, nella scena del suo funerale (p114). Pietralata, dove abita Amerigo e la sua famiglia, e il Tiburtino sono vicini (nella prima foto che ho messo nel post si vede Pietralata in alto a sinistra)
Sempre dal libro, si implica che le case abbiano tre stanze: la cucina (munita di fornello, p187), la stanza dove la famiglia di Aldo dorme, e la stanza in cui dorme la famiglia del Riccetto (p189, p226); gli appartamenti dei lotti non hanno un bagno interno (p227)
boh, tutto qui. Non mi ricordo il motivo per cui ho fatto questo post. epico
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jazzluca · 2 months ago
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STARSCREAM ( Voyager ) Generations LEGACY UNITED Cybertron
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C'era un volta la miniserie a fumetti War Within della DreamWave, dove tramite le magiche matite di Don Figueroa i classici personaggi dei Transformers G1 venivano ritratti per la prima volta con fighissime forme Cybertroniane, e tutti bramavamo di vedere prima o poi quei meravigliosi design tramutati in modellini. E venne presto il giorno, dato che per la versione di Galaxy Force / Cybertron di STARSCREAM, Hasbro e Takara si ispirarono platealmente al seeker grigio e rosso visto nel fumetto succitato!
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Tutto bene quindi? Circa, poiché ai tempi Hasbro decise di farne una versione gigante Supreme di questo Astrum, snobbando il Voyager uscito normalmente in Giappone, da qui la difficoltà ai tempi di trovare la versione più economica tramite mercato estero piuttosto che non comodamente nei negozi di giocattoli e ipermercati vari come ancora si usava ai tempi.
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Già personalmente adoravo l'originale, figurarsi ora dopo quasi 20 anni, ritrovarselo in una versione Generations per Legacy United, una versione che è pure il paradigma di come dovrebbero essere questi aggiornamenti moderni di classici del passato, senza magari scadere in errori o pigrizie tecniche varie ( Hot Shot, sto parlando con te!! )
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Il ROBOT esteticamente infatti è semplicemente splendido, dato che che potrebbe passare tranquillamente per una Action Figure non trasformabile da quanto è armonioso nelle forme e misure. E la cosa risalta ulteriormente appena tirato fuori dalla scatola, dato che i moduli alati che finiranno sulle spalle e gli alettoni sono appunto staccati, e si assemblano sulla figura grazie ai soliti fori per armi standard appositi.
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I moduli alati sulle braccia davano al robot originale un che di maestoso, quasi avesse un mantello che gli scendeva sulle spalle, mentre il Legacy odierno è più agile e longilineo, con spalle meno imponenti ma di riflesso con avambracci normali e non tozzi come il GF.
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Ma il tocco di classe che da alla figura quel qualcosa in più è certamente la parte centrale del jet che non scende con la punta fino alle ginocchia ma si ferma al pube, e la cabina in plastica trasparente ora non più ad altezza "pacco" ma sullo stomaco come i più classici dei Seeker.
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Magari qualche dettaglio colorato latita come il giallo sulle spalle o un po' di rosso su gambe ed avambracci, ma la scultura è eccellente, ed è davvero alto come Voyager, ben una testa più del suo precedente omonimo Armada di Legacy, e vale quindi lo stesso discorso fatto per Hot Shot sull'evoluzione dei personaggi nelle varie fasi della trilogia.
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Notevole come il bacino possa ruotare nonostante la parte centrale del jet copre tutto il torso fino al pube, ed abbia pure i pugni che ruotano, e nonostante l'ampio uso di massa per accessori ed altezza, non abbia vuoti come nei soliti posti fastidiosi come interno dei polsi, cosce e polpacci vari.
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E parlando di accessori, ribadiamo che i moduli sulle braccia non solo hanno le ali che si piegano, ma come per la gimmick dell'originale, vi sono ripiegate all'interno ciascuno una lama in plastica viola trasparente, così come dello stesso materiale è la CYBER PLANET KEY ed il fucile che cita quello sparante del Voyager G.F.: quello originale era un rettangolone nero un po' anonimo col missile viola trasparente, questo invece ha un design più ricercato con un paio di alette qua e là, ed è esso stesso tutto viola trasparente!
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Ma di bello il fucile ha che tramite un apposita fessura posteriore vi si può sistemare la C.P.K., oltre che nella fessura apposita sotto la nuca. Ah, infine, a proposito della schiena del nostro Astrum Cybertron, i due alettoni posteriori possono ripiegarsi al massimo verso il basso, dando così meno fastidio possibile rispetto invece a come un po' rimanevano più larghi del giocattolo Voyager del 2005.
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La TRASFORMAZIONE è, come ovvio, molto simile all'originale ma con qualche tocco in più, ovvero le braccia che si ribaltano all'indietro ma non prima qui di aver ruotato di 180° ed aver fatto rientrare i pugni, un pannello poi che dietro la schiena si apre per nascondervi la testa, e le gambe che ruotano verso l'esterno e si ripiegano mentre si solleva il torso, ma con i pannelli dei polpacci che si aprono. Ed infine gli alettoni posteriori che si uniscono nella pinna
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IL JET SPAZIALE è sputato all'originale come aspetto, a parte magari la zona della cabina di pilotaggio meno in rilievo, o le strisce rosse ai lati di queste ( cioè quindi sulle gambe ), così come le ali sarebbero un po' piccole ma non ci si fa caso se non con un confronto diretto col G.F. di un tempo, dato che per la fisionomia ed aerodinamicità del velivolo sono della giusta misura.
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Anzi, ironico come senza i moduli alati e gli alettoni, e con la punta ripiegata, questo jet ricordi parecchio l'hovercraft spaziale di Scourge G1! :D
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Comunque, tutti i dettagli dall'originale sono al loro posto, pure un modulo nero dietro la cabina a mimare la testa del robot che era nascosta alla buona! XD
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Visto da sotto non è male, anche se ha i due pannelli dei polpacci uniti come fossero un modulo di entrata d'aria per il reattori, ma forse era meglio se lo rendevano comunque più aerodinamico. Di contro, il fucile può sistemarsi lì sotto semi nascosto come nel Cybertron o anche nell'alettone verticale, ed il jet ha ( a parte quelli per i moduli alati ) solo un paio di fori sotto per eventuali armi aggiuntive.
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Insomma, un ottimo modello con una bella trasformazione, un robot strepitoso ed un gran bel jet col solo inestetismo della "presa d'aria" sotto il muso, ma per il resto finalmente un Generations praticamente perfetto, fedele e che migliora il già bello e carismatico giocattolo originale!
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-Videorecensione
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fridagentileschi · 2 years ago
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ANCHE LA CASA NELLA PRATERIA NELLA LISTA NERA
Nell'elenco idiota degli idioti finti antirazzisti anche la bellissima serie ''la casa nella prateria'' e i libri di Laura Ingalls Wilder a cui la serie e' ispirata. E perche'? Forse perche' le vite dei bianchi sono politicamente scorrette? O perche' lo e' famiglia?
La famiglia Ingalls e' molto unita, molto cristiana, ogni storia e' un messaggio che da valore ai valori,tutte le puntate sono insegnamenti d'amore che nascono nella famiglia per essere moneta corrente nella societa', in alcuni episodi ci sono anche personaggi neri e indiani: viene denunciata l'ingiustizia dell'epoca nei loro confronti ( 1870-1890), ingiustizia a cui gli Ingalls si sottraggono. Ho letto un bellissimo articolo di Melissa Gilbert ( Laura Ingalls nella serie) in cui ammette il suo stupore nel duro attacco alla serie..forse affermare che la famiglia e la spiritualita' sono valori non derogabili e' politicamente scorretto..come affermare che il sole sorge ogni mattina. Il grande scrittore Gilbert K. Chesterton fu un profeta quando disse che si sarebbe dovuto sguainare la spada per osservare che l’erba è verde in primavera.
L’Occidente terminale ha trovato il suo nemico definitivo, l’ultimo da sgominare, la famiglia appunto, con tutti i principi esistenziali, comunitari e morali che rappresenta. Sarebbe più esatto affermare che il nemico del progressismo trasversale – nato a sinistra, pagato a destra, che rappresenta, per disgrazia, l’asse delle società postmoderne- è la natura. L’attacco vero, assoluto, è infatti contro l’impero della natura, il creato dei credenti. Nulla di ciò che ha disposto è approvato dal transumano contemporaneo. I bambini non devono avere un padre e una madre, addirittura non è bene che si distinguano tra maschietti e femminucce; la sessualità tra uomo e donna è solo uno tra i tanti “orientamenti”, il più fastidioso, giacché porta a nascite indesiderate. Chi crede nella famiglia “tradizionale “(a proposito, non cadiamo nella loro trappola, quel modello non è tradizionale, ma naturale!) è uno sfigato.
I toni utilizzati dal nemico che ci vuole distruggere, nemico è chi il nemico fa, sono talmente volgari, disgustosi e sovreccitati da ricordare un pessimo intellettuale del dopoguerra, Ugo Vittorini. Un suo libro sulla resistenza si intitolava Uomini e no. A questo siamo tornati, la qualità di essere umano è revocata senza appello a chi non la pensa come loro. L’intera armata progressista è ormai intrisa dei peggiori istinti che attribuisce all’ odiato Altro. Sono razzisti etici, suprematisti, poiché la loro ragione è unica, autoevidente, non ha bisogno di dimostrazione, tanto meno di abbassarsi alla discussione. I signori del progresso stanno lasciando nelle nostre mani una battaglia fondamentale, per nulla confessionale, anzi laicissima. Le idee di famiglia e di matrimonio sono un elemento centrale dell’ingresso delle comunità umane nella civiltà. Distruggerle significa regredire di migliaia di anni, uscire dal recinto della legge – altra conquista della civilizzazione – e precipitare negli istinti, nella giungla del “poliamore” caro a mondialisti .
I figli sono prodotti da ordinare sul mercato, statura, colore della pelle, sesso, pardon genere. Osceni cataloghi sono disponibili in rete, ma i nazisti non sono loro, i caini antiumani del progresso, bensì chi richiama all’accoglienza della vita, chi smaschera lo schiavismo sessuale, la compravendita di ovuli e sperma, la riduzione zoologica dell’uomo, pratiche come l’utero in affitto che avrebbero fatto indignare Karl Marx. Presto avremo le nozze a tempo, il problema è come fare con i figli. Ma esiste la soluzione: possono essere affidati a cooperative, comuni collettive o allo Stato, imponendo di non farli crescere secondo istinto biologico naturale. Essenziale è che si estirpi la famiglia: totalitarismo disgustoso mascherato da emancipazione.
In tutto questo orrore una serie il cui perno e' la famiglia e' da debellare, censurare, abbattere,insieme alle statue, ai simboli, e all'occidente tutto. Ma noi paladini della civilta' non staremo a guardare inerti, noi combatteremo per difendere la famiglia, i bambini, e la vita: la vera vittima della tagliola del politicamente corretto e del mondialismo.
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diceriadelluntore · 2 years ago
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Storia Di Musica #266 - Dead Can Dance, Aion, 1990
La copertina del disco di oggi, della serie di lavori che riprendono capolavori del Rinascimento, è un particolare de Il Trittico Del Giardino Delle Delizie di  Hieronymus Bosch, dipinto probabilmente tra il 1490 e il 1510 dal maestro nederlandese, conservato oggi al Museo Del Prado di Madrid. Il particolare è della sezione centrale, sulla Vita nel Giardino. A sceglierlo per quello che è il loro disco capolavoro sono stati un gruppo australiano, i Dead Can Dance. Si formano a Melbourne alla fine degli anni ‘70, e si ispirano alla new wave britannica di quei giorni e alle sonorità post-punk. Sono in quattro all’inizio: Paul Erikson al basso, Lisa Gerrard alla voce, Simon Monroe alla chitarra e alla batteria e Brendan Perry alla voce e alla seconda chitarra. Pubblicano un singolo, nell’agosto del 1981, The Fatal Impact, che esce in una compilation di una rivista specializzata, Fast Forward. Visto il successo scarso, decidono di andare a Londra. Passano mesi duri, fino a quando nel 1983 un loro demo arriva alla  4AD Records, un’etichetta indipendente  fondata nel 1979 da Ivo Watts-Russell e Peter Kent e che sarà fucina di talenti e del più sofisticato goth rock di quel periodo, avendo scoperto e prodotto  Bauhaus, Cocteau Twins, Modern English, Pixies, Throwing Muses, e i leggendari This Mortal Coil, una sorta di supergruppo con molti dei musicisti delle band dell’etichetta che pubblicherà tre dischi magnifici. I Dead Can Dance sostituiscono Monroe con Peter Ulrich e nel 1984 pubblicano Dead Can Dance: in copertina, una maschera rituale della Nuova Guinea con il nome in caratteri greci del nome della band, una musica che se parte dall’elettronica new wave si espande e diventa rarefatta, acquisendo dettagli e costruzioni che diventeranno iconici, soprattutto grazie alla voce magnetica di Lisa Gerrard. Partecipano al progetto This Mortal Coil, poi nel 1985 il primo disco notevole, Spleen And Ideal, in cui introducono archi, fiati, armonie che si rifanno alla musica gotica, contenuti mistici che troppo velocemente diventano “new age”, e da qui inizia un piccolo seguito di culto per la band, che è diventata ormai un duo Gerrard\Perry, compagni anche nella vita. Si trasferiscono in Irlanda, e lì compongono il primo capolavoro: The Serpent’s Egg (1988) è ancora più etereo e sognante, e un brano, The Host Of Seraphim, verrà usato a più riprese in documentari, trailer, altri brani addirittura campionati (The Chemical Brothers che usano un sample di Song Of Sophia per la loro Song To The Siren, nel loro disco Exit Planet Dust del 1995). Succede però che i due si separino come coppia, con la Gerrard che rimane in Irlanda e inizia a studiare le lingue slave, Perry che va in Spagna. Ma il loro binomio artistico continua, e le esperienze personali sono alla base del disco di oggi, il loro capolavoro. Lo intitolano Aion, una parola greca che vuol dire “forza vitale”, e nella mitologia greca è il tempo infinito, del susseguirsi delle ere, ma anche il tempo vitale e il destino a differenza di Chronos che è il Dio del tempo degli eventi, delle ritualità. Composto da 12 brani spettacolari, ha decine di influenze. Solo due brani sono in inglese, Black Sun e Fortune Presents Gifts Not According To The Book, il cui testo è una traduzione di alcune liriche del poeta spagnolo barocco del diciassettesimo secolo Luis de Góngora. Si aggiungono melodie medioevali e rinascimentali, strumenti antichi come la ghironda o la viola da gamba, sono capaci di creare una musica che sembra un gioco di aria e acqua nella breve ma stupenda The Garden Of Zephirus, polifonie vocali nella toccante Wilderness, i ritmi da mercato arabo della conclusiva Radharc, la ripresa di un Saltarello, una melodia tipica del Centro Italia Rinascimentale, ma su tutto domina la voce, da brividi, della Gerrard, che con naturalezza canta una glossolalia fatta di parole greche, latine, arabe, bulgare, gaeliche che sembrano una misteriosa nuova lingua nella spettacolare apertura del disco, The Arrival And The Reunion, accompagnata dal soprano maschile David Navarro Sust. Alcuni strumentali sono eccezionali e rimandano al tempo del dipinto di copertina, come Mephisto e la stupenda As The Bell Rings The Maypole Spins (il Maypole Spin è molto simile All’Intreccio delle tradizioni folkoristiche nostrale legate al Carnevale, e consiste nell’intrecciare serie di nastri colorati, seguendo un ballo ritmico, ad un palo). Ma il colpo da maestro è la ripresa di una canzone tradizionale mediterranea, The Song Of The Sybil, conosciuta soprattutto nel sud della Spagna come El Canto De La Sibilla e ad Alghero: canzone di genere apocalittico che la tradizione fa risalire addirittura a Eusebio da Cesarea, che scrisse, secondo Sant’Agostino, una Iudicii Signum, che il teologo da Ippona tradusse dal greco al latino nella sua Città Di Dio. I Dead Can Dance ne riprendono la versione in catalano, che è uno dei momenti clou delle celebrazioni della natività in molte zone della Spagna: qui la Gerrad sfoggia tutta la natura dolorosa del canto, in una prova vocale da brividi e indimenticabile. Il disco è acclamato dalla critica e rimane uno dei picchi di creatività di una band che toccherà il massimo successo con Into The Labyrinth (1993), che venderà 500 mila copie, record per un disco della 4AD. Rimangono un ascolto necessario, per la delicatezza delle scelte e la magia della loro musica, da assaporare con il tempo necessario per un viaggio spazio temporale, almeno ad occhi chiusi.
P.S. La rubrica salta la domenica prossima, e riprende martedi 21 per ritornare domenica 26, con due titoli per finire la serie di dischi con le copertina rinascimentali.
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curiositasmundi · 8 months ago
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[...]
Vanunu nel 1986 decise di rivelare al mondo che sì, è vero che Israele possiede l’arma nucleare, che sotto la centrale sperduta del deserto del Negev dove lui si recava ogni giorno a lavorare si trovava una fabbrica con plutonio sufficiente per produrre 200 armi atomiche. Erano stati i francesi negli anni 50 a confidare ad Israele i segreti militari dell’atomo ma la tacita convezione era di non dirlo pubblicamente. Anche se tutto il mondo lo ha sempre saputo.Dunque Vanunu, dopo un tormentato esame di auto-coscienza, prese accordi con il Sunday Times di Londra dove si recò per essere intervistato sulle sue preziose informazioni, proprio mentre le spie del Mossad seguivano i suoi movimenti. Perché non lo fermarono prima: ormai era fatta, fermare una rotativa non è come oggi buttare le copie di un giornale già stampato (come fa Molinari)… e poi un po’ di pubblicità non guasta mai poi. Lo lasciarono fare, dunque, e poi chiesero all’allora capo del governo di sua Maestà (era la Thatcher) se la disturbasse una operazione per rapire il loro tecnico. La signora di ferro rispose che non se ne parlava proprio, che non voleva grane in casa sua, si rivolgessero agli italiani che erano più laschi.
Fu così che i servizi di Tel Aviv architettarono un piano incredibile con il benestare delle autorità di Roma (allora a capo del governo era Bettino Craxi): fecero adescare l’ingenuo Mordecai da una bionda di nome Cindy che lo invitò a passare con lei un paio di giorni nella città eterna. Candidamente perso negli occhi dell’avvenente spia, Vanunu partì, trovando gli israeliani ai piedi dell’aereo sulla pista di Fiumicino. Messo in una macchina venne rapito e rispedito in Israele. Se fosse solo una spy-story sarebbe avvincente ma non è così. Iniziò il suo dramma: incarcerato in una prigione di massima sicurezza é stato rinchiuso in un lungo, totale isolamento, rilasciato dopo diciotto anni ma mai uomo libero perché sottoposto a crudeli regole: senza passaporto, con il divieto di avvicinarsi a meno di 500 metri da un porto o da un aeroporto, dalle ambasciate o dalle auto del corpo diplomatico o di incontrare un cittadino straniero senza autorizzazione.
Insomma, si aprirono per Mordecai le porte dell’inferno con una persecuzione vendicativa senza fine, metodo che oggi vediamo applicato su larga scala tra le strade di Gaza. Vanunu non è stato solo: come per Assange, fondatore di Weakileaks che ha rivelato come la santa alleanza occidentale fa le sue guerre di dominio, un largo movimento di solidarietà lo sostenne, chiedendo la sua liberazione e il disarmo dell’area mediterranea. Egli non agì per interesse personale né si offrì al mercato spionistico: la sua fu una scelta etica che poneva il mondo di fronte ai rischi della proliferazione nucleare.
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istanbulperitaliani · 10 months ago
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Moschea di Piyale Paşa
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La moschea Piyale Paşa fu realizzata da Mimar Sinan nel 1573 su commissione dell'ammiraglio Piyale Paşa, genero del sultano Selim II.
La moschea era al centro di un complesso che cosisteva in un hamam, scuola, mercato e cimitero. Oggi rimane solo la moschea ed il complesso cimiteriale dove riposa Pyale Paşa, insieme alla moglie e ai loro sette figli e quattro figlie.
A differenza delle altre moschee progettate da Mimar Sinan essa non possiede una sola cupola centrale ma 6 cupole identiche, disposte su due file di tre. Si tratta dell'unica delle due moschee di Istanbul con piu cupole, l'altra é la moschea di Karagümrük.
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Il minareto si erge al centro dell'ingresso e si trova sopra l'asse del mihrab, il punto che indica la direzione della Mecca. Il mihrab ha delle decorazioni davvero notevoli. Il minbar, il pulpito usato dall'imam, é scolpito nel marmo e bilancia il mirhab eccessivamente decorato con un design estremamente semplice. Mi é piaciuto particolarmente il porticato esterno della moschea.
La moschea é completamente ignorata dal turismo.
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gcorvetti · 10 months ago
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Che fatica.
Ieri siamo saliti sull'etna a 2000 metri, c'era una vagonata di gente, qualche sprazzo di neve, ma una giornata di sole stupenda, c'era solo un pò di vento ma niente di eccezionale. Siamo stati ai crateri (spenti) sul primo tutti, poi il secondo (vedrete dalle foto) è alto quanto un palazzo di 10 piani e siamo andati solo noi (io, mia figlia e il fidanzato) su per un pendio ripidissimo che ho fatto fatica a salire, poi abbiamo visto da sopra che c'era una strada meno ripida ma più lunga, allora l'abbiamo presa per scendere. Abbiamo mangiato al rifugio sapienza, posto storico, e poi piano piano siamo scesi in città. La sera eravamo troppo stanchi per anche solo pensare di fare un giro, tanto oggi era in programma il giro del centro con cicerone mia sorella. Quindi da programma oggi siamo scesi presto in autobus e fatta la seconda colazione ci siamo incontrati con mia sorella. Siamo stati al mercato del pesce, più per fargli vedere questo bazar ittico e non solo a cielo aperto, ho incontrato Mario Venuti, penso l'ultima volta che gli ho parlato sarà stato 30 anni fa, incontravo spesso Luca Madonia a Venezia, il dottore a quanto pare ha una casa in laguna, niente di particolare sono delle persone normali, Mario era col cane a fare la spesa, ma tutti gli vogliono bene naturalmente è sempre un artista apprezzatissimo e adottato dalla città, perché in realtà lui è siracusano. Poi siamo stati in alcuni posti dove non ero mai stato, sembra strano ma spesso noi italiani siamo così abbiamo delle cose spettacolari dietro casa e non le caghiamo, è un peccato perché c'è tantissimo da vedere in Italia. Siamo saliti su una chiesa da dove si vede un panorama a 360° della città, dentro la cattedrale per la prima volta nella mia vita e sotto la cattedrale dove ci sono delle terme romane, poi siamo passati dal museo dell'università e su per il mercato centrale che però era già tardi e stavano chiudendo quasi tutti i banchi, abbiamo comunque preso della frutta e mia figlia del pesce che aveva l'acquolina in bocca dalla mattina. Da li mia sorella ci ha lasciati e siamo andati a mangiare su un posto di cucina tipica romana, eh lo so ma volevamo mangiare della pasta e a quanto pare a pranzo molti dei locali catanesi sono chiusi, tanti non fanno pasta e quindi abbiamo optato per quello, molto buono e porzioni enormi, infatti non sono riuscito a finire la pasta broccoli e sarciccia (al finocchietto), mia figlia l'ha presa con l'aragostina e lo zito matriciana. Precedentemente siamo passati ad affittare l'auto, perché domani andiamo a Siracusa e con l'auto di mia madre è un pò rischioso, anche se siamo andati sull'etna, ma ho come l'impressione che loro vogliano fare anche qualche giro da soli, beh non sono piccoli, anche se guidare a Catania non è come guidare in Estonia dove tutti rispettano il codice e non ci sono problemi, qua come sapete è un delirio nelle strade, va bè spero non faccia casini che tanto poi li paga lui. Ora non so cosa facciamo, ma penso niente, quindi intanto mi scarico un pò di foto e vi scrivo sto mini papello.
Vi lascio qualche scatto
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rideretremando · 1 year ago
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Di fronte all'ideologia, sempre più conformista e schiacciante della neolingua e dell'individualismo, Adriana Cavarero risponde con una intervista lucidissima e appassionata portando un esempio di come soltanto il pensiero possa chiarire le distorsioni e i danni di alcune posizioni.
"La neolingua ruota intorno alla parola ‘inclusione’ come bene assoluto, mentre il male è l’esclusione. Io diffido del concetto di inclusività. Nella mia storia di studiosa di filosofia ho sempre combattuto le parole inclusive universali, come la parola ‘uomo’, che ha sempre preteso di essere universale e di includere l’intero genere umano, perché sono espressione di volontà di dominio. Nella storia politica a cui appartengo, quella femminista, il termine inclusione era assente, perché rimanda a una pretesa universalità. Al centro della storia del femminismo non c’è affatto la ricerca di parole inclusive bensì di parole che sottolineano la differenza, la pluralità. Quella femminista è una soggettività che sottolinea innanzitutto la sua parzialità, una parzialità reale, in carne e ossa, la parzialità reale delle donne che rivendicano un ordine simbolico e un immaginario per il loro sesso”.
DOMANDA
Un altro tema centrale sul quale la polemica è aspra, perfino fra femministe, è la maternità.
“La critica della mistica della maternità, il rifiuto della maternità come destino, trappola funzionale all’oppressione patriarcale, fa parte della storia del femminismo.
E’ prevalsa nel femminismo, soprattutto angloamericano, una tendenza a trascurare il tema della maternità. Ora ne paghiamo lo scotto, perché si è imposto un nuovo discorso sulla maternità che io chiamo un ‘perfezionamento della tesi di Aristotele’.
Per Aristotele l’utero è un contenitore organico, addetto alla maturazione del feto che poi viene espulso. Si tratta della riduzione della donna a utero e dell’utero a contenitore del bambino che poi, però, appartiene al padre e non alla madre. Un immaginario che preannuncia l’utero in affitto. L’ingegneria genetica ha reso possibile il sogno di Aristotele:
la madre gestante viene considerata un puro utero, un contenitore al servizio di altri, adatto a far crescere l’embrione, che le è stato impiantato, e a farlo diventare un bambino, che però non è suo. Gli antichi, con Eschilo, dicevano che la madre non è la generatrice bensì solo la nutrice del feto, e il bambino che partorisce è perciò del padre.
Adesso invece il bambino è dei committenti.
L’industria della procreazione sfrutta soprattutto le donne più povere, le costringe dentro contratti in base ai quali la donnautero deve mangiare, curarsi, abortire o non abortire, regolare i suoi rapporti affettivi, partorire in un modo o in un altro, essere sedata dopo il parto per non disturbare i
committenti con il suo dolore. Perfino i pensieri
e i sentimenti delle donne-utero sono colonizzati, devono accettare consulenze psicologiche per non legarsi al feto che portano in grembo. E affrontano rischi per la salute, per via delle stimolazioni ormonali, e perché il loro corpo deve adattarsi a ospitare l’ovulo di un’altra, con un diverso patrimonio genetico. Per non parlare del neonato,
di cui sono violati i diritti umani fondamentali,
nessuno escluso”.
DOMANDA
Eppure ci sono donne favorevoli in nome dell’autodeterminazione.
“Si tratta piuttosto
un’accettazione pedissequa del principio individualista neoliberale moderno, quello che nasce con Locke e con Kant. Fossero oneste, direbbero: io abbraccio affettuosamente
il paradigma dell’individualismo neoliberista funzionale al mercato globale, contrariamente al femminismo che ha invece sempre parlato di soggettività relazionale e ha nutrito un’estrema diffidenza verso il feticcio dell’individuo che si autodetermina.
Non solo la critica femminista, ma pressoché tutte le scienze umane hanno da tempo denunciato la figura dell’individuo che si autodetermina come fasulla, mostrando come qualsiasi decisione sia condizionata dalla situazione in cui ci troviamo: le donne povere affittate come uteri subiscono moltissimi condizionamenti materiali e culturali, altro che autodeterminazione. Un altro aspetto del tutto estraneo alla critica femminista è l’assolutizzazione del desiderio di maternità e di paternità, la trasformazione in diritto, un delirio fomentato e indotto dall’industria della procreazione. Il femminismo teorizza e pratica la cultura del limite e della parzialità, in diretto contrasto con il sogno maschile di onnipotenza."
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kneedeepincynade · 1 year ago
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FLASH NEWS: Dumping nuclear water in the ocean is not good for the fishing industry of said waters,more obvious news on the obvious channel!
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
🔥 PROTESTE DEI PESCATORI GIAPPONESI CONTRO LE SCONSIDERATE AZIONI DEL GOVERNO GIAPPONESE, CHE SCARICA ACQUA CONTAMINATA NELL'OCEANO 😡
🥳 Oltre al Popolo Cinese, Coreano, Indonesiano e Thailandese, anche una porzione di Giapponesi - principalmente pescatori nella Prefettura du Fukushima - hanno iniziato a protestare contro le azioni dei criminali giapponesi, che hanno iniziato a scaricare acqua contaminata nell'Oceano, dimostrando di voler trattare l'Oceano come la propria piscina personale 🇯🇵
🐰 Ogni tentativo, da parte dell'Occidente, e del Governo Giapponese, di minimizzare gli effetti disastrosi - a lungo termine - dello scarico di acqua contaminata nel mare, si scontra con la dura realtà. Non è un caso che proprio un'organizzazione politicizzata e sotto forte pressione USA, come l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, che non riesce a comprendere chi - da mesi - stia attaccando la Centrale Nucleare di Zaporižžja, non abbia problemi con le oscenità commesse del Giappone, che vuole far pagare il prezzo delle sue trasgressioni a tutti i Paesi Asiatici 🤦‍♀️
🍜 Alle persone (人) che vivono in Asia, soprattutto nelle Isole, come in Indonesia, non importa minimamente il sostegno statunitense, dichiarato da Antony Blinken, alle sconsiderate azioni del Giappone 😡
👍 La professoressa Suchana Chavanich, dell'Università di Chulalongkorn e Murdahayu Makmur, radioecologa marina presso l'Agenzia Nazionale per l'Energia Nucleare d'Indonesia, sono solo due tra le decine di reali esperti di Biologia Marina che hanno dimostrato come le azioni del Giappone mettano in pericolo l'Asia 👏
👍 I Popoli dell'Asia non intendono accettare le scuse e le auto-giustificazioni del Giappone, che - col sostegno degli USA e di organizzazioni "internazionali" sotto forte pressione politica, cercano di ripulirsi dopo aver commesso azioni irresponsabili 😡
🎣 I pescatori di Fukushima hanno intentato una causa verso la TEPCO, gestore dell'impianto, dichiarando che lo scarico di acqua contaminata nell'Oceano viola i loro diritti di pesca, e minaccia il diritto dei consumatori 👏
🤔 Infatti, non è solo in Cina, ad esempio al mercato del pesce di Shanghai, che non si presentano più i prodotti ittici giapponesi, ma anche in Giappone le persone sono restie a mangiare quei prodotti, tanto che il Governo Giapponese ha dovuto fornire un aiuto pari a 700 milioni USD alle aziende di pesca, che stanno avendo numerosi problemi economici 📉
🔍 日本核辐射鱼污染严重,日本人自己不吃,却打算出口中国? | Gli stessi giapponesi non vogliono mangiarlo, e pensano di esportarlo in Cina? 日本是一个没有耻辱感的国家 😡
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan 😘
🔥 JAPANESE FISHERMEN PROTESTS AGAINST THE IRCONSIDERED ACTIONS OF THE JAPANESE GOVERNMENT, WHICH DISCHARGES CONTAMINATED WATER INTO THE OCEAN 😡
🥳 In addition to the Chinese, Korean, Indonesian and Thai people, also a portion of Japanese - mainly fishermen in Fukushima Prefecture - have begun to protest against the actions of Japanese criminals, who have begun to discharge contaminated water into the Ocean, demonstrating their desire treat the ocean like your own personal swimming pool 🇯🇵
🐰 Every attempt by the West and the Japanese Government to minimize the disastrous - long-term - effects of discharging contaminated water into the sea collides with harsh reality. It is no coincidence that a politicized organization under strong US pressure, such as the International Atomic Energy Agency, which cannot understand who - for months - has been attacking the Zaporižžja Nuclear Power Plant, has no problems with obscenities committed by Japan, which wants to make all Asian countries pay the price for its transgressions 🤦‍♀️
🍜 People (人) living in Asia, especially in the Islands, such as Indonesia, do not care in the slightest about the US support, declared by Antony Blinken, for Japan's reckless actions 😡
👍 Professor Suchana Chavanich, of Chulalongkorn University and Murdahayu Makmur, marine radioecologist at the National Nuclear Energy Agency of Indonesia, are just two of the dozens of real Marine Biology experts who have demonstrated how the actions of Japan put Asia in danger 👏
👍 The Peoples of Asia do not intend to accept the apologies and self-justifications of Japan, which - with the support of the USA and "international" organizations under strong political pressure, is trying to clean itself up after having committed irresponsible actions 😡
🎣 Fukushima fishermen have filed a lawsuit against TEPCO, the operator of the plant, declaring that the discharge of contaminated water into the ocean violates their fishing rights, and threatens consumer rights 👏
🤔 In fact, it is not only in China, for example at the fish market in Shanghai, that Japanese fish products are no longer available, but also in Japan people are reluctant to eat those products, so much so that the Japanese Government has had to provide a aid amounting to 700 million USD to fishing companies, which are having numerous economic problems 📉
🔍 日本核辐射鱼污染严重,日本人自己不吃,却打算出口中国? | The Japanese themselves don't want to eat it, and are they thinking of exporting it to China? 日本是一个没有耻辱感的国家 😡
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abr · 3 months ago
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Un mercato unico dei capitali è uno degli aspetti cruciali del Rapporto Draghi. Per finanziare la rinascita industriale dell’Europa unita è necessario un sistema bancario integrato. Alla luce di ciò, l’operazione di Unicredit (acquisizione di Commerzbank, ndr) avrebbe rappresentato un cambiamento significativo rispetto alle operazioni discusse negli ultimi decenni, che generalmente riflettevano accordi politici bilaterali tra Stati membri, prima di eventuali discussioni a livello europeo.
Ora, dopo il Rapporto Draghi, il contesto è diverso. Il consolidamento bancario europeo non si è mai veramente concretizzato, in quanto cedere il controllo del sistema bancario significa cedere una parte significativa di sovranità nazionale.
È evidente che la Germania è contraria a tali sviluppi, che rappresentano un pilastro del consolidamento bancario transfrontaliero. Ciò che stiamo osservando potrebbe essere solo l’inizio di un conflitto tra chi desidera un’Europa più unita e chi si oppone. Da questo punto di vista, il tentativo di Unicredit è percepito dalla Germania come una minaccia maggiore rispetto al passato.
Non si tratta soltanto di posti di lavoro o di attenzioni verso il sistema industriale tedesco; è qualcosa di più grande perché mira a riformulare il progetto europeo a svantaggio dei governi nazionali. Il sistema bancario è al centro della sovranità reale degli Stati. La partita potrebbe vedere l’ingresso di altri attori, perché se il consolidamento deve avvenire, non è indifferente che sia guidato da una banca francese o spagnola. Per i francesi, è preferibile che la sede sia a Parigi piuttosto che a Madrid, e questo vale per tutte le possibili combinazioni.
Tuttavia, questo non è il punto centrale. Non c’è uno scontro diretto tra Italia e Germania, ma tra una certa visione di Europa e chi si oppone.
via https://www.compliancejournal.it/berlino-blocca-la-vendita-di-commerzbank-rivolta-contro-il-rapporto-draghi/
Vista così, da detrattore del Draghi e contrario a un’Europa più unita - l'Europa torni ad essere un MERCATO UNITO - è meglio così. Ci manca solo la superburocrazia brussellese-congolese.
Btw, Unicredit già nel passato molto soffrì per certe sue acquisizioni all'estero che la esposero. Lasciate che gli infingardi tedeschi percolino pure aldilà del Reno e anche fino al Manzanarre se credono, ma non mai Oltralpe.
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amamiofacciouncasinoo · 1 year ago
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Fastidi.
finire la cartaigienica - l'audio di instagram - le persone che guardano il telefono mentre gli parlo - lo spritz annacquato - le rose - i dossi alti - le strisce colorate per capire dove cazzo devo andare in ospedale - gli inviti - i matrimoni - l'acqua fredda quando fa freddo - l'acqua della doccia che non tiene la temperatura - la muffa - le spine nel pesce - la pescheria nel supermercato - le code in autostrada - i coglioni che viaggiano nella corsia centrale in autostrada - le mamme pancine - i tuttologi - i ricchi - la spia dell'olio - i sughi pronti - le penne lisce - l'immondizia - le stampanti che non stampano - la gente che chiede la pizza con abbondante pomodoro - i barattoli che non si aprono nemmeno bestemmiando - lavare la doccia - pisciare - pisciare fuori - pisciare in piedi - pisciare seduti in inverno - il vino del cazzo - il vino costoso - il freezer - i nomi degli alcolici - le spugne - radersi - trovare i calzini uguali - gli zaini scomodi - le chiamate - le casse del supermercato - le cassiere lente del supermercato - le cassiere troppo veloci del supermercato - la tovaglia con le briciole - i fari al led delle macchine nel senso opposto - la musica da discoteca - il cagotto - il cagotto in viaggio - la digestione - le ricette - il tempo di cottura - i fagioli cannellini - i compleanni - gli amici che si fidanzano - gli amici che si mollano - io che non mi fidanzo così non posso mollarmi - la convivenza - i tavoli tondi - la birra belga - la gente che ordina birra belga - i musei - le audioguide - scegliere l'avocado migliore - il reparto ortofrutta - la verdura per terra dopo il mercato - il mercato - l'erba - gli insetti che stanno nell'erba - le cimici - i frutti che cadono dagli alberi - i frutti spiaccicati per terra dopo esser caduti dagli alberi - i bigliettini da visita - le richieste di amicizia - le notifiche - non ricevere notifiche - i soldi di carta - le monete - il pin del bancomat - i manifesti con un sacco di testo - la musica rock che però non è proprio rock rock diciamo - i Coldplay - Don Matteo - le strisce pedonali - le assicurazioni che pagano solo se attraversi sulle strisce - i bambini - i bambini degli altri - il pensiero di avere un bambino - i preservativi - la pillola - le coperte felpate - la neve - la pioggia quando c'è la neve per terra - i guanti che non tengono caldo - i guanti che mi devo togliere per poter usare il telefono - le scritte romantiche sui muri - i post romantici - i gatti grandi - la musica metal - i cantanti growl - i frontali - le quote rosa - l'ingresso gratuito per le ragazze in discoteca - i giochi di carte - i rompicapo - nomi cose città - le feste di capodanno - il forno che non forna mai come dovrebbe - i libri - le biblioteche - l'incertezza - il clima - le meteoriti - le cose che vedo - le cose che non vedo - le cose che non vedrò - gli appuntamenti - gli eventi in calendar - le mail lunghe - gli imprevisti - le visite - i medici incompetenti - i medici che non si capisce un cazzo di quello che scrivono - i nomi delle medicine - il menù delle pizze - la gente che non capisce cosa dico e mi costringe a ripetere - i computer vecchi - i computer lenti - la voltura - le offerte - gli scaffali con troppa scelta - le esperienze - le esperienze di coppia - le degustazioni - le cantine aperte - le località turistiche - i ristoranti - gli amici che parlano di ristoranti - l'ansia da prestazione - gli esami - il percorso universitario - i treni regionali - il sudore - gli amici che poi se ne vanno - le abitudini che cambiano - le mamme e i papà che annunciano con gioia l'annuncio l'arrivo di un nuovo bebè - i bebè - i nomi dei bebè (come cazzo fai a chiamare una bambina "Agape Amelia"?) - i nomi delle persone - la lavanda dei piedi - il catechismo - la dottrina - le buone maniere - l'educazione - le ore perse - la parola di Cristo - cambiare idea - la batteria del telefono - le notizie false - i titoli clickbait - la pubblicità prima dei video - la pubblicità su LA7 - i chitarristi bravi - i concerti con troppa gente
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arcobalengo · 2 years ago
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di Andrea Zhok
Indizi:
1) Due giorni fa Zelensky ha messo in guardia contro un'operazione russa contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia, richiamando come un precedente (sic!) il caso della diga di Nova Kakhovka.
2) Quasi simultaneamente i senatori americani Lindsay Graham (Repubblicani) e Richard Blumenthal (Democratici) hanno proposto una risoluzione che considera ogni spargimento di materiale nucleare in Ucraina come un atto lesivo per i paesi confinanti e dunque come equivalente ad un'aggressione a paesi Nato, sufficiente a fare scattare l'art. V dell'alleanza.
3) Ieri sono stati arrestati dal servizio di sicurezza russo alcune persone che stavano contrabbandando un chilogrammo di Cesio radiattivo. Al netto dei sospetti russi - dunque di parte - che la destinazione fosse l'Ucraina, è significativa la possibilità stessa che un chilogrammo di un materiale di tale pericolosità fosse disponibile per il mercato privato.
4) Estonia e (soprattutto) Polonia stanno già inviando propri soldati sul fronte ucraino e non fanno niente per nasconderlo. Ovviamente la formulazione adottata è che si tratta di "volontari", che dunque non sono parte integrante dei rispettivi eserciti Nato, tuttavia il quadro già ora in atto è che battaglioni di soldati di paesi Nato, con armamenti Nato, sostegno finanziario e logistico dei paesi della Nato, supervisione e telecomunicazioni Nato, sta combattendo in Ucraina contro l'esercito russo. - Va notato che la Polonia ha innalzato la propria spesa militare al 4%, con il proposito di diventare in breve tempo il più potente esercito della Nato (dopo gli USA).
Mettendo in fila questi indizi sembra realistico dire che qualcuno all'interno dello schieramento occidentale stia non solo prendendo in considerazione, ma attivamente lavorando per un casus belli nucleare che giustifichi alle opinioni pubbliche nazionali ciò che sta già nei fatti accadendo, ma in modo circoscritto, ovvero un coinvolgimento diretto della Nato nella guerra.
Esiste una logica politica, umanamente assurda, ma politicamente chiarissima nei meccanismi di escalation come quello in corso.
Una volta fatto un così grande investimento di credibilità politica da parte di tutti i paesi occidentali nel progetto di "abbattimento dello stato canaglia russo", ora nessuno se la sente di fare passi indietro perché teme (a ragione) che gli altri compagni di cordata coglierebbero l'occasione per imputargli il (prevedibile dall'inizio) fallimento dell'impresa.
Dunque per quanto tutti capiscano che lo scenario che si profila è quello della terza guerra mondiale, e nonostante tutti capiscano che lo scenario che avevano immaginato all'inizio (collasso del regime putiniano, sostituzione con pupazzo compiacente, e ritorno della Russia ad essere il "benzinaio del mondo") sia mero wishful thinking, i governi occidentali non sono disposti a fare passi indietro.
Perciò il rilancio è continuo, per quanto inefficace (siamo all'undicesimo pacchetto di sanzioni). E ogni governante occidentale, europeo in particolare, spera che qualcun altro si assuma responsabilità che lui/lei non vuole prendere perché li metterebbe mediaticamente in cattiva luce.
Questa responsabilità può essere quella della pace (e qui solo gli USA sono nella posizione di prendere quella decisione unilateralmente; ma sono anche quelli che hanno meno interesse a prenderla.)
Oppure può essere la responsabilità dello scontro finale, che nessuno si assumerà come atto politico volontario, ma che per scattare ha solo bisogno di una giustificazione "emozionale-emergenziale" adeguata.
E' per questo che lo scenario preparato da eventi come un incidente nucleare a Zaporizhzhia da imputare ai russi, o come simili eventi catastrofici, diviene così rilevante.
Solo questo ci separa dalla terza guerra mondiale: una provocazione abbastanza robusta ed emotiva da consentire alla servitù mediatica di soffiare sul fuoco per suscitare una parvenza di sostegno pubblico alla guerra totale.
Ecco, nel gorgo di follia irresponsabile in cui il mondo sta precipitando ci sono molti responsabili. Ci sono gli interessi dell'industria bellica, c'è l'opportunismo codardo dei governanti "democratici", c'è l'inerzia coltivata da decenni di una popolazione ridotta a bestiame (e che farà la fine del bestiame). Ma la responsabilità maggiore di tutte, quella per cui, se c'è un inferno questi lo popoleranno in ogni ordine di gironi, è quella degli "intellettuali" (nel senso gramsciano) e specificamente dei giornalisti.
Senza la codardia della maggior parte del ceto professionale dedicato all'"informazione" e alla "formazione dell'opinione pubblica" i paesi occidentali - paesi che hanno istituzionalmente bisogno di un qualche grado di assenso dell'opinione pubblica - non avrebbero commesso la sequela interminabile di "errori" fatali degli ultimi decenni, sul piano geopolitico, economico, sanitario e infine bellico.
Solo l'esistenza di un ceto organico di mentitori e propagandisti a pagamento ha permesso il degrado della cultura europea, l'infiacchimento terminale di un'intera generazione, l'impoverimento dei più a fronte dell'arricchimento indecente di pochi, il prosciugamento dell'offerta politica, le aggressioni militari camuffate da interventi umanitari, per arrivare infine a bussare all'uscio della terza guerra mondiale.
Non so se avremo la buona sorte di evitare le più drammatiche conseguenze del vicolo cieco in cui ci hanno condotto, ma è da lì, da un azzeramento e da una ricostruzione di questo ceto che potrà ripartire una rinascita, se mai avverrà.
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