#dove si possono trovare tigri
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viagginoriente23 · 2 years ago
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Viaggi Bhutan | Tour Bhutan 2023 - Viagginoriente
Viaggi Bhutan: la terra del drago del tuono
Il Bhutan è una piccola nazione situata nella catena montuosa dell'Himalaya, tra l'India e la Cina. Conosciuto come il "Regno del Drago del Tuono", il Bhutan è una delle nazioni più isolate e meno conosciute del mondo. Tuttavia, non lasciatevi ingannare dalla sua piccola dimensione, poiché il Bhutan offre un'esperienza unica e affascinante ai visitatori.
Una delle cose più sorprendenti del Bhutan è il suo approccio alla felicità nazionale. Invece di misurare il successo del paese in base al PIL, il Bhutan ha adottato il concetto di "Felicita Interna Lorda" (FIL). Questa misura tiene conto del benessere spirituale, fisico e sociale dei cittadini. Grazie a questo approccio, il Bhutan è diventato noto come uno dei paesi più felici al mondo.
La cultura bhutanese è ricca di tradizioni uniche e affascinanti. La danza e la musica tradizionali sono particolarmente importanti nella cultura bhutanese. Ogni anno si svolge il festival Tsechu, dove la popolazione si riunisce per celebrare la cultura bhutanese attraverso balli, musica e abbigliamento tradizionale.
Tour Bhutan
La natura è uno dei punti di forza del Bhutan. Il paese ha una vasta gamma di fauna e flora che lo rende un paradiso per gli amanti della natura. Le montagne dell'Himalaya offrono una vista mozzafiato e il paese è anche sede di numerosi parchi nazionali e riserve naturali, dove si possono trovare tigri, leopardi, orsi e una vasta gamma di uccelli e piante.
La religione ha un ruolo molto importante nella vita quotidiana del Bhutan. Il buddismo è la religione predominante e il paese è disseminato di templi e monasteri buddisti. Il monastero di Taktsang, noto anche come il "nido della tigre", è uno dei luoghi più sacri del Bhutan e rappresenta una delle attrazioni turistiche più visitate del paese.
Infine, il Bhutan è un luogo dove il passato e il presente si incontrano. Nonostante il progresso tecnologico e la modernizzazione del paese, il Bhutan continua a mantenere le sue tradizioni e la sua cultura unica. Se state cercando un luogo dove poter scappare dallo stress della vita quotidiana e immergervi in una cultura affascinante e incontaminata, il Bhutan è il luogo perfetto per voi.
In conclusione, il Bhutan è una nazione straordinaria che offre un'esperienza unica e indimenticabile ai visitatori. Con la sua cultura ricca, la natura mozzafiato, la spiritualità e l'approccio unico alla felicità nazionale, il Bhutan è un luogo che non deluderà le vostre aspettative. Se state cercando una destinazione esotica e affascinante, non esitate a visitare il Bhutan!
#Viaggi Bhutan: la terra del drago del tuono#Il Bhutan è una piccola nazione situata nella catena montuosa dell'Himalaya#tra l'India e la Cina. Conosciuto come il “Regno del Drago del Tuono”#il Bhutan è una delle nazioni più isolate e meno conosciute del mondo. Tuttavia#non lasciatevi ingannare dalla sua piccola dimensione#poiché il Bhutan offre un'esperienza unica e affascinante ai visitatori.#Una delle cose più sorprendenti del Bhutan è il suo approccio alla felicità nazionale. Invece di misurare il successo del paese in base al#il Bhutan ha adottato il concetto di “Felicita Interna Lorda” (FIL). Questa misura tiene conto del benessere spirituale#fisico e sociale dei cittadini. Grazie a questo approccio#il Bhutan è diventato noto come uno dei paesi più felici al mondo.#La cultura bhutanese è ricca di tradizioni uniche e affascinanti. La danza e la musica tradizionali sono particolarmente importanti nella c#dove la popolazione si riunisce per celebrare la cultura bhutanese attraverso balli#musica e abbigliamento tradizionale.#Tour Bhutan#La natura è uno dei punti di forza del Bhutan. Il paese ha una vasta gamma di fauna e flora che lo rende un paradiso per gli amanti della n#dove si possono trovare tigri#leopardi#orsi e una vasta gamma di uccelli e piante.#La religione ha un ruolo molto importante nella vita quotidiana del Bhutan. Il buddismo è la religione predominante e il paese è disseminat#noto anche come il “nido della tigre”#è uno dei luoghi più sacri del Bhutan e rappresenta una delle attrazioni turistiche più visitate del paese.#Infine#il Bhutan è un luogo dove il passato e il presente si incontrano. Nonostante il progresso tecnologico e la modernizzazione del paese#il Bhutan continua a mantenere le sue tradizioni e la sua cultura unica. Se state cercando un luogo dove poter scappare dallo stress della#il Bhutan è il luogo perfetto per voi.#In conclusione#il Bhutan è una nazione straordinaria che offre un'esperienza unica e indimenticabile ai visitatori. Con la sua cultura ricca#la natura mozzafiato#la spiritualità e l'approccio unico alla felicità nazionale#il Bhutan è un luogo che non deluderà le vostre aspettative. Se state cercando una destinazione esotica e affascinante
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kneedeepincynade · 1 year ago
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The Americans will boast about how their are better than China, and they can easily defeat it,only to then run to it as soon as they need something
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⚠️ LA DUPLICE NATURA DEGLI USA VERSO LA CINA: SIA AGGRESSORI, SIA MENDICANTI ⚠️
🇺🇸 Gli USA, nei confronti della Cina, presentano - essenzialmente - una duplice natura: vili aggressori e disperati mendicanti 🤔
😡 Da un lato, le tigri di carta statunitensi interferiscono negli affari interni della Cina, foraggiano il separatismo del regime-fantoccio di Tsai Ing-wen, fabbricano prove false sullo Xinjiang, inviano aerei e navi da guerra nel Mar Cinese Meridionale, dall'altro si presentano in Cina come bisognosi di aiuto per la loro terrificante gestione del Debito e dell'economia, in declino da tempo 😂
🇨🇳 In Cina, Janet Yellen ha incontrato il Compagno Li Qiang - Primo Ministro della RPC, e il Compagno He Lifeng - Vice-Primo Ministro della RPC e Direttore della Commissione Centrale per gli Affari Finanziari ed Economici del Partito Comunista Cinese 🚩
🇨🇳 Il PM Li Qiang ha dichiarato che, per Cina e USA, trovare il modo giusto per andare d'accordo, nonostante le molteplici differenze, è importante per il futuro del Mondo. Cooperazione o confronto? Dialogo o scontro? L'anno scorso, a Bali, il Presidente Xi Jinping incontrò il Presidente Biden, dove disse: «Uno statista dovrebbe pensare a dove sta portando il proprio Paese, e dovrebbe sapere come andare d'accordo con gli altri» e propose agli USA i Tre Principi per le Relazioni Sino-Statunitensi:
一 Rispetto Reciproco (相互尊重) 🤝
二 Coesistenza Pacifica (和平共处) 🕊
三 Cooperazione a Mutuo Vantaggio (合作共赢) 🤝
💬 «La Cultura Cinese valorizza la Pace sopra ogni altra cosa, al contrario dell'egemonia e del bullismo», ha ricordato Li Qiang alla Yellen, e la Cina «spera che gli USA adottino un atteggiamento reazionale e pragmatico», per riportare le relazioni sulla retta via 🤩
🌸 La Modernizzazione Cinese è un'opportunità per il Mondo, anche per gli USA. Tramite la cooperazione, ogni Paese può beneficiare dei frutti dello sviluppo della Cina, e i petali rosa della 中国春天 possono diffondersi ovunque 😍
🇺🇸 Yellen ha dichiarato che gli USA non intendono separare o recidere le catene di approvvigionamento (anche perché non possono, avendo un Paese quasi completamente de-industrializzato), e che non intendono ostacolare il processo di Modernizzazione della Cina 🤔
😡 Parole, e le parole sono vento | Gli USA dovrebbero tradurre in azioni concrete le parole. Affermano di non cercare il «de-coupling» e di non voler ostacolare lo sviluppo Cinese, ma poi:
一 Impongono sanzioni unilaterali alle Aziende Cinesi 😡
二 Creano "club ristretti" per cercare di indebolire lo sviluppo della Cina 😡
🔍 Approfondimento: "Gli Stati Uniti costringono gli alleati a prendere di mira la Cina all'IPEF", di Qi Xijia 🇨🇳
🐰 PS: sembra, a quanto rivela Reuters, che la Yellen - durante l'incontro con He Lifeng, abbia chiesto al Partito COMUNISTA Cinese di attuare "riforme di mercato neo-liberali" e di «abbandonare le politiche economiche guidate dallo Stato» 🤣
😂 A parte il fatto che tutto ciò è molto divertente, ma proprio al Compagno He Lifeng, Direttore della "中国新左派" - l'Agenzia di Pianificazione Macro-Economica della Cina dal 2017 al 2023, doveva dire queste cose? In pratica, vorrebbe fargli perdere il lavoro! 🤣 美利坚合众国脱离现实 ♨️
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⚠️ THE DOUBLE NATURE OF THE USA TOWARDS CHINA: BOTH AGGRESSORS AND BEGGERS ⚠️
🇺🇸 The USA, towards China, has - essentially - a dual nature: vile aggressors and desperate beggars 🤔
😡 On the one hand, the US paper tigers interfere in China's internal affairs, bankroll the separatism of Tsai Ing-wen's puppet regime, fabricate false evidence on Xinjiang, send planes and warships to the South China Sea, on the other show up in China needing help with their appalling Debt management and long declining economy 😂
🇨🇳 In China, Janet Yellen met with Comrade Li Qiang - Prime Minister of the PRC, and Comrade He Lifeng - Vice-Prime Minister of the PRC and Director of the Central Commission for Financial and Economic Affairs of the Communist Party of China 🚩
🇨🇳 PM Li Qiang said that, for China and the USA, finding the right way to get along, despite the many differences, is important for the future of the world. Cooperation or confrontation? Dialogue or confrontation? Last year, in Bali, President Xi Jinping met President Biden, where he said: «A statesman should think about where his country is leading, and he should know how to get along with others» and proposed to the US the Three Principles for Sino-US Relations:
一 Mutual Respect (相互尊重) 🤝
二 Peaceful Coexistence (和平共处) 🕊
三 Cooperation for Mutual Benefit (合作共赢) 🤝
💬 "Chinese culture values ​​peace above all else, as opposed to hegemony and bullying", Li Qiang reminded Yellen, and China "hopes that the US will adopt a reactionary and pragmatic attitude", to restore relations on the right path 🤩
🌸 Chinese Modernization is an opportunity for the World, even for the USA. Through cooperation, each country can benefit from the fruits of China's development, and the rose petals of 中国春天 can spread everywhere 😍
🇺🇸 Yellen said that the US does not intend to separate or cut supply chains (also because they cannot, having a country that is almost completely de-industrialized), and that they do not intend to hinder China's Modernization process 🤔
😡 Words and words are wind | The US should translate words into concrete actions. They claim that they are not seeking "de-coupling" and that they do not want to hinder Chinese development, but then:
一 They impose unilateral sanctions on Chinese companies 😡
二 They create "small clubs" to try to undermine China's development 😡
🔍 Insight: "US Forces Allies to Target China at IPEF," by Qi Xijia 🇨🇳
🐰 PS: it seems, according to Reuters, that Yellen - during the meeting with He Lifeng - asked the Chinese Communist Party to implement "neo-liberal market reforms" and to "abandon state-led economic policies" 🤣
😂 Aside from the fact that this is all very funny, but just to Comrade He Lifeng, Director of "中国新左派" - China Macro-Economic Planning Agency from 2017 to 2023, did he have to say such things? Basically, he would like to make him lose his job! 🤣 美利坚合众国脱离现实 ♨️
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pangeanews · 5 years ago
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“Vorrei distruggere tutto ciò che ho scritto e ritirarmi sull’isola deserta con un’enciclopedia”: Borges compie 120 anni! Auguri con inedito
Vorrei dire: bye bye Borges. Vorrei dire, per dare altro gas al fausto anniversario, chiudiamo Borges nel mausoleo dei grandi, releghiamolo tra le mummie, possiamo farne a meno. Imitato, criticato, adorato, pubblicato fino all’infima filastrocca cucita sul calzino sinistro, salutiamo Borges come qualcosa di passato, di spassionatamente vecchio. Invece. Borges ha inventato una formula narrativa semplice & perfetta, cristallina, come un proiettile di diamante – direbbe Marlon Brando/Kurtz – che perfora il cranio del Novecento ma pure quello del nuovo millennio. Comunque sia, non ne puoi fare a meno: Borges ti frega sempre, i suoi racconti sono sciarade circolari, sono rebus salutari, e a me capita di rileggerli per ritrovare una postura letteraria adatta, per ricongiungermi a una disciplina, come si entra in monastero e il silenzio, grato, ci fa camminare più eretti, cuce le labbra, rende avidi gli occhi.
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Scrittura limpida, lucida, da moralista francese, ed erudizione, enigmistica trascendentale. Machiavelli nel corpo di un bramino, Montagne nella sfera di un sufi, Hemingway con un cervello da talmudista, Kafka incrociato a Fozio. Borges è talmente originale che quando si tratta di parlare di s��, rimanda sempre ad altri, i suoi santi – un gesto che non ha nulla dell’umile protervia, ma è gratitudine. Così, grazie a Borges, sono sinceramente andato a Henry James e all’Edda, a Ray Bradbury e a Stevenson e a Plotino, a Marcel Schwob e a Beowulf, a Dante, al Corano, a Walt Whitman, a Kafka e a Thomas Carlyle, a Melville e a Mark Twain, e anche se ciascuno di questi, in fondo, non ha alcuna parentela letteraria con Borges, che li evoca per sovranismo enciclopedico, poco importa, perché il verbo è tutto e tutti, dice il grande cieco di Buenos Aires, stiamo scrivendo lo stesso poema, a cui siamo avvinti e di cui non siamo padroni.
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Poi, bisogna andare a Buenos Aires per capire che dietro ogni vicolo puoi trovare il solido platonico e nel frinire delle lame, nel tubare delle automobili, si cela la cifra che svela il cosmo e lo fa diventare un granello di sabbia sotto l’unghia del pollice. Penso sia anche una questione di spazi: l’ossessione dell’infinito, degli specchi, dell’implacabilità eterna, del libro sconfinato, è coltivata dal figlio di una austera arpia che traduce la Mansfield e Faulkner, in una città ‘parigina’ cresciuta sulla melmosa foce del Rio della Plata, in una terra sconfinata, patagonica, tra tango e florilegio di ghiacciai, nella feconda nostalgia di un passato europeo.
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Ciascuno ha i suoi. Certamente L’Aleph (uscito 70 anni fa) è la quintessenza dell’opera di Borges, per alcuni lo è Finzioni: qualcuno preferisce La biblioteca di Babele, altri Tlön, Uqbar, Orbis Tertius, c’è chi ama alla follia La casa di Asterione e chi L’immortale. Borges da un incendio purificatore avrebbe salvato Il libro di sabbia. Io ammetto la mia passione per un racconto che si intitola Tigri azzurre, anche se, alternativamente, Borges mi piace da ogni lato, anche quel libro che si chiama Atlante. Le sue poesie non vanno lette come poesie – altrimenti modeste – ma come peculiari appendici ai suoi racconti, chiose, chiodi lirici, nodi che fanno dei libri di Borges un’unica grande opera.
*
Sylvia Iparraguirre, maestra della letteratura argentina, già allieva di Borges all’Università, amica, lo ricorda nel suo libro autobiografico, La vida invisible, “la genuina, esemplare modestia di Borges posso testimoniarla in prima persona e riguarda uno degli argomenti borghesiani per antonomasia: lo scrittore che vuole scomparire, che vuole essere inghiottito nell’oblio. Quando suo padre gli diede da leggere The Invisible Man di H.G. Wells, Borges gli disse che voleva diventare così, l’uomo invisibile; quell’invisibilità si connette al desiderio di occultarsi nel nulla, di ‘smettere di essere Borges’. Il tema lo portava a raccontare la storia, che ho ascoltato direttamente da lui, di quell’andaluso che quando gli chiesero il nome rispose: ‘Sempre lo stesso, il problema è il tempo che passa’, risposta che, secondo Borges, contrastava tutti gli affanni della fama”. Mi sembra interessante, e in qualche modo analogo, ciò che Borges rivelò intervistato da Liliana Heker: “Quando ero giovane ero incline alla tristezza, a teatralizzare me stesso; volevo essere Amleto o Raskol’nikov, e ora non più”.
*
Lego la nada a nadie: è l’ultimo verso di una poesia, Il suicida, raccolta in La rosa profonda. “Lascio il nulla a nessuno”, traduce Domenico Porzio, inevitabilmente perdendo l’assonanza mistica tra nada e nadie – dove il nulla ha sempre un nitore mistico (gola-caverna di Dio), e nessuno l’esito di una nitidezza (lo è Ulisse, dopo la verifica del mostro). Quando scavi nell’opera di Borges ne trovi molteplici, un Borges per ogni giorno, per ogni comodino. Condannato a non sparire, ci ha consegnato un’opera, però, alla fine della quale non scopriamo altro che il nostro smarrimento, un enigma in scroscio. (d.b.)
***
Susan Sontag amava Jorge Luis Borges, lo riteneva lo scrittore più influente del secondo Novecento, un rivoluzionario. “Mi manchi. Continui a fare la differenza. Alcuni di noi non abbandoneranno la Grande Biblioteca. Continuerai a essere il nostro eroe”, gli scrive, nel 1996, in una lettera oltremondana, che celebra i dieci anni dalla morte del grande scrittore. Nel 1985 i due si incontrarono, dialogando pubblicamente nel contesto della “Feria del Libro di Buenos Aires”. La trascrizione del dialogo, inedita in Italia, è stata pubblicata su El Clarin per festeggiare i 120 anni dalla nascita di Borges (tra le tante manifestazioni in atto in Argentina, segnalo il ciclo di convegni organizzato dalla Fundación Internacional Jorge Luis Borges). Eccone alcuni stralci.
Forse sono solo un impostore. Involontario. “Non sono modesto, sono semplicemente lucido. Mi stupisce essere conosciuto. Sono trascorsi cinquant’anni, la gente mi nota, ho smesso di essere un uomo invisibile. Eppure, questo è per me uno sforzo terribile. A volte penso di essere una specie di superstizione, ora piuttosto diffusa. In ogni momento puoi scoprire che sono un impostore, in ogni caso, un impostore involontario”.
Se non ci fossero Emerson, Melville, James, non esisterei. “Se penso alle personalità che il New England ha dato al mondo – forse gli astrologi possono aiutarmi – e comincio ad elencare, Emerson, Melville, Thoreau, Henry James, Emily Dickinson, penso che se non ci fossero non esisteremmo, penso che siamo una proiezione di quella costellazione nata in New England”.
Elogio del rileggere. “Penso che uno scrittore sia influenzato da tutto il passato, non solo di quello di un paese e di una lingua, ma anche da scrittori che non ha letto, che non appartengono alla sua lingua… Ho perso la vista nel 1955 e da allora mi dedico alla rilettura più che alla lettura. La rilettura è una attività importante, perché rinnova un testo: il libro è uno, ma noi non siamo mai gli stessi nel momento della rilettura. ‘Non ci si bagna due volte nello stesso fiume’, dice Eraclito. Il fiume scorre, Eraclito scorre, e io sono quel vecchio Eraclito che fa il bagno non nello stesso fiume, ma in un altro, e ringrazio la frescura di quelle acque”.
Forse non scriviamo altro che la stessa storia. “L’originalità è impossibile. Si può variare leggermente il passato, uno scrittore può avere una nuova intonazione, una sfumatura, nient’altro. Forse ogni generazione non scrive che lo stesso poema, non racconta che la stessa storia, ma con una piccola, preziosa differenza: l’intonazione, la voce, ed è sufficiente”.
Per l’isola deserta voglio un’enciclopedia. “Amo la letteratura scandinava, le saghe, l’Edda islandese… ma tutta la letteratura è stupefacente. Immaginare il mondo senza Verlaine, senza Hugo, sarebbe molto triste, sarebbe impossibile. Ma perché astenersi da qualcosa? Perché essere un asceta delle biblioteche? Le biblioteche ci danno una felicità continua, una felicità accessibile. Forse, se fossi Robinson Crusoe, il libro che mi porterei sull’isola sarebbe la Storia della filosofia occidentale di Bertrand Russell. Certo, se potessi trasportare una enciclopedia sarebbe meglio, dato che per un uomo curioso e ozioso come me la lettura dell’enciclopedia è quella migliore”.
Tutto è finzione. “La filosofia è una finzione, il mondo intero è una finzione, senza alcun dubbio, è una finzione”.
Voglio imparare il giapponese. “Sto cercando di studiare il giapponese, ma è una lingua così complessa che gli idiomi occidentali paragonati al giapponese sono come il guaraní rispetto allo spagnolo. È una lingua piena di sfumature, gli haiku sono saggiamente ambigui, come i libri di Henry James. Nell’haiku si vuole cogliere il momento. La totale assenza di metafore significa che ogni cosa è unica, che nulla può essere paragonato ad altro. Eppure, i contrasti abbondano. Un bellissimo haiku recita, ‘Sopra la grande campana di bronzo si è posata una farfalla’. La campana imperturbabile, duratura, e la farfalla soave, effimera: creano un contrasto senza confronto”.
Per dare autenticità, aggiungo un errore. “Tutto ciò che pubblico, per quanto appaia imperfetto, presuppone almeno dieci o quindici bozze. Non riesco a scrivere senza bozze, ma nell’ultima versione aggiungo un errore evidente, per rendere tutto spontaneo. Per me sarebbe impossibile non scrivere. So da sempre che il mio destino, come lettore o come scrittore, è connesso alla letteratura”.
Non mi importa vendere, voglio sognare. “Ammetto di essere stato conquistato dall’esempio di Emily Dickinson: scrivere senza pubblicare. Però ho commesso qualche imprudenza. In un’occasione ho chiesto ad Alfonso Reyes che senso avesse pubblicare: mi ha risposto, ‘Pubblichiamo per non passare la vita a correggere le bozze’. Penso che avesse ragione. Ogni volta che viene pubblicato un mio libro, non so cosa gli succede, non leggo nulla di ciò che è scritto intorno a lui. Non so se vende o meno. Cerco semplicemente di sognare altre cose, di scrivere un libro diverso, anche se di solito è molto simile al precedente”.
Vorrei distruggere tutto quello che ho scritto. “Come si può parlare di ‘edizione definitiva’? Come può un autore non lamentarsi di un aggettivo, di una virgola? Assurdo. Vorrei distruggere tutto ciò che ho scritto. Salverei soltanto un libro, Il libro di sabbia, e forse La cifra… il resto può essere dimenticato”.
Voglio fondare la Setta dei Lettori. “Scrittori ce ne sono molti, ma di lettori pochi, quasi nessuno. Dobbiamo fondare una Setta dei Lettori, una società segreta dei lettori”.
*In copertina: Jorge Luis Borges fotografato da Ferdinando Scianna, a Palermo, nel 1984
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andreainthailandia · 6 years ago
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Parco Nazionale di Kaeng Krachan: 6 cose che ho fatto e qualche consiglio pratico!
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Phetchaburi e il Parco Nazionale di Kaeng Krachan:
se solo penso che pochi giorni prima dalla partenza per Phetchaburi  le notizie dei telegiornali e le immagini di alluvioni e straripamenti trasmesse dalla TV stavano per farci cambiare programma, mi ritengo fortunato perché alla fine al parco nazionale di Kaeng Krachan ci siamo andati, siamo stati benissimo e di pioggia ne abbiamo beccata relativamente poca!
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Vi dirò di più: anche se gran parte dei quasi 3.000 km² del parco in questa stagione sono chiusi al pubblico, andare a Phetchaburi durante il periodo del passaggio dei monsoni significa ritrovarsi padroni assoluti di un intero resort, trovare zero traffico e mischiarsi al turismo locale senza sgomitare con cinesi schiamazzanti o russi alticci (sempre che poi ci vadano da quelle parti visto che preferiscono di gran lunga Pattaya). Partiamo dal perché della scelta di Phetchaburi . Un paio di settimane prima eravamo andati al mare. Tempo fantastico, spiagge deserte. Potevamo bissare ma invece abbiamo deciso di passare la Festa della Mamma a contatto con la natura. E cosi ci siamo messi a tavolino a spulciare il sito in inglese con i Parchi Nazionali Tailandesi e quello forse con una grafica meno accattivante ma pur sempre interessante del Dipartimento dei parchi nazionali, della fauna selvatica e della conservazione delle piante. La mappa della Thailandia con appuntati quelli non ancora visti e non impossibili da raggiungere con il poco tempo a disposizione ha fatto il resto. DESTINAZIONE:  IL PIÙ GRANDE PARCO NAZIONALE DELLA THAILANDIA!
Il Parco Nazionale di Kaeng Krachan è stato dichiarato parco nazionale nel 1981e con una superficie di ben 2.914 km² è in assoluto il parco più grande di tutta la Thailandia. Si estende a cavallo delle province di Phetchaburi e Prachuap Khiri Khan, lungo il confine con la Birmania e fa parte del Western Forex Complex che copre ben 18.730 km² attraverso 19 siti protetti tra Birmania e Thailandia. Per decidere di partinre queste poche informazioni ci sono state più che sufficienti! Il Parco Nazionale Kaeng Krachan è famoso per la sua fauna selvatica, per le nebbie mattutine e per i suoi due fiumi principali, i fiumi Phetchaburi e Pran Buri, e il bacino artificiale della diga Kaeng Krachan.
Il picco più elevato, che si trova lungo il confine birmano e sfiora i 1500 metri, lo abbiamo visto solo da lontano perché come molti altri sentieri per il trekking segnalati nel parco, il percorso che ne consente la scalata è chiuso al pubblico da oramai oltre 4 anni (e le guardie non sanno se verrà riaperto o meno visti i problemi che nella zona ci sono).
All’interno del parco vivono 57 specie conosciute di mammiferi, ben 420 specie di uccelli e circa 300 specie di farfalle. Noi però orsi, tigri, macachi dalla coda mozza, cervi ed elefanti selvatici non ne abbiamo visti nonostante abbiamo passato gran parte del tempo nei boschi.
Scelto il parco abbiamo dovuto scegliere dove soggiornare e cosa vedere.
Bell’inghippo. Non conoscendo affatto la zona ci siamo affidati ai consigli di un’amica e, per la prima volta, ce ne siamo pentiti. Non che il resort consigliato non fosse comodo, accogliente, pulito e carino, anzi. Per quello che abbiamo pagato abbiamo decisamente avuto più di quanto aspettato! Il problema è che si trova fuori dal parco, a una 25cina di chilometri.
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Il The Canal Garden Resort (cliccando qui il sito ufficiale) è a metà strada fra il mare e il parco, immerso nel verde con tanto di lago e torrente, circondato da piantagioni di banani e ananas. Una piscina molto bella e camere spaziose e pulite. Offre inoltre molte attività ricreative – compresa una parete artificiale per le arrampicate. Ma quei 25 chilometri verso il lago o verso l’ingresso del parco o gli oltre 30 verso le sorgenti calde sembrano interminabili da quelle parti dove il segnale GPS è debole e i cartelli stradali sono esclusivamente in tailandese nel 90% dei casi. Sinceramente, se lo scopo è vedere il parco scegliete una struttura più verso le montagne (come ad esempio il Boathouse Paradise Resort o il Wang Won Resort – che se anche meno belli sono decisamente più adatti allo scopo).
Ed eccoci finalmente all’elenco di quello che siamo riusciti a fare noi, a parte starcene a poltrire in piscine o a leggere in giardino:
Delle sorgenti termali calde di Nong Ya Plong ve ne ho parlato qualche tempo fa ma non mi stanco di dire che sono state una piacevole (ri)scoperta del piacere di divertirsi e stare bene con il nulla e facendo nulla.
  Wildlife Friends Foundation Thailand (WFFT): oltre alle sorgenti abbiamo cercato di trascorrere una giornata nel centro del Wildlife Friends Foundation Thailand (WFFT), senza però riuscirci. Colpa nostra che siamo andati senza avvisare e al nostro arrivo una volontaria (decisamente scontrosa e poco disponibile) ci ha detto che senza prenotazione non si può accedere, non si possono fare foto, non si possono fare domande e non si po’ neppure parcheggiare fuori dai recinti dove sono tenuti gli animali.
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Diga Kaeng Krachan Dam: venne ufficicialmente inaugurata da Re Bhumibol (Rama 9) e da sua moglie nel 1966. Si tratta di una diga terrestre lunga 760 m e alta 58 m, con un bacino di 46,5 km. Oltre a produrre elettricità, serve come riserva per l'irrigazione, l'approvvigionamento idrico e la pesca. Oltre alla passeggiata panoramica dalla cima della diga parte un bel sentiero che si addentra nei boschi. Noi ci abbiamo trascorso una giornata intera ma solo il punto panoramico si visita in un apio di ore scarse.
Farfalle del Ban Krang Camp: come perdersi lo spettacolo di così tante farfalle? Questo punto di osservazione del parco non è facile da raggiungere ma vale la pena organizzare l’escursione perché a me non era mai capitato di vedere così tante farfalle tutte insieme. Non sono un esperto ma credo che ci sia un motivo dietro tale abbondanza. Un consiglio pratico: se non avete un pick-up non avventuratevi oltre il torrente. Parcheggiate e risalite il ruscello lungo il sentiero. La passeggiata è semplice e molto rilassante.
Cascate Thor Thip: sono piccole e ci vogliono 3 ore in salita per percorrere i 9 chilometri la campo Phanoen Thung Camp (che è più ad ovest – verso la Birmania - rispetto al Ban Krang Camp). Una bella passeggiata nei boschi. Il sentiero in certi punti è sdrucciolevole per cui evitatelo se non avete le scarpe adatte – e per di più dicono ci siano diversi serpenti non proprio innocui.
Cascate Guangzhou: nella parte più orientale del parco. Sono piuttosto famose fra i tailandesi essenzialmente per 2 motivi. In primo luogo sono facilissime da raggiungere. In secondo luogo nel fine settimana ci fanno un mercato che in realtà è un ristorante galleggiante che offre la possibilità di mangiare a poco prezzo.
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Ovviamente non posso non darvi almeno un paio di consigli su dove mangiare: 2 ristoranti dove ci siamo trovati così bene (per atmosfera e cibo) che abbiamo optato per tornarci una seconda volta:
- Krua Mee Raphụng Phochna ครัวแม่รำพึงโภชนา che che è la mia translitterizzazione dal tailandese visto che il posto non ha un nome in inglese. Qui ci siamo fermati all’andata e ci siamo ripassati al ritorno perché prezzi stracciati e cibo ottimo. Per praticità ecco la mappa su google
- Raan Maok Isaan Gin Gium ร้านมะกออีสาน จิ้มจุ่ม anche in questo caso al è la mia translitterizzazione. Si trova in un piccolo villaggio (Tha Yang) e lo abbiamo scelto la prima sera perché unico ristorante con un po’ di vita dopo le 9 di sera. La seconda sera siamo tornati perché il cibo e l’atmosfera c’erano davvero piaciute! Prezzi ottimi – menù non disponibile in inglese ma basta lasciarsi consigliare dalle cameriere o guardare le figure. Qui sotto la mappa
In realtà devo ancora parlarvi delle grotte, ma non posso certo dirvi tutto in una sola volta.
Non conosciamo mai il valore dell’acqua finché il pozzo non si prosciuga Thomas Fuller
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