#dono della sintesi
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janniksnr · 11 months ago
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mamma mia comunque assurdo, sono tutti sempre a lamentarsi (?) che i piloti di f1 sono noiosi perché seguono all'ossessione le indicazioni pr dei team, però a sto punto forse converrebbe che anche le squadre di calcio professionistico investissero un po' di più in quell'aspetto lì?? dio mio acerbi ogni volta che apre bocca dice una cosa più razzista di quella precedente, stesse zitto
(e non dico che nascondersi dietro alle risposte "neutre" e studiate sia per forza meglio, alla fine è un buttare la polvere sotto al tappeto... però c'è da strapparsi i capelli, ci vuole impegno per gestire così male la situazione e a tutti i livelli)
sono pienamente d'accordo con te e anzi quasi mi stupisco che nessuno si sia preoccupato di "preparare" acerbi (ma in generale chiunque si sia espresso sulla questione) ad affrontare eventuali domande su questa situazione, anche perché parliamo comunque di una squadra importante e di una vicenda che ha avuto molta risonanza. diciamo che da una parte leggere queste risposte "non filtrate" da parte sua ha permesso ancora di più di capire che persona è e che ideali ha, semmai ci fosse qualcuno che avesse ancora qualche dubbio al riguardo ma d'altra parte provo davvero rabbia nel leggere certe dichiarazioni, pubblicate con tanta leggerezza, come se fossero normalità quando non lo sono affatto..un'ulteriore conferma di come tutta questa vicenda sia stata trattata con estrema superficialità e di come non cambierà mai nulla. spero comunque che dopo questa intervista non ce ne saranno altre a lui, perché davvero continuare a dargli ulteriore spazio per me è una mancanza di rispetto verso juan jesus (che secondo me è l'unico a cui si dovrebbe dare spazio).
sulla f1 comunque non capisco che problemi abbiano molti nei confronti delle risposte che i piloti danno oggi; leggo spesso cose tipo "non ci sono più i piloti di una volta" per le dichiarazioni che fanno ma è vero anche che molte cose sono cambiate e visto come vengono travisate anche le risposte più "neutre" e semplici e come sui social/giornali ci vengono montati sempre sopra dei casi, direi anche ben venga che i piloti siano preparati a dare risposte molto vaghe e, appunto, neutre 🫥
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apropositodime · 2 years ago
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Da questa mattina che: giardinaggio compulsivo.
Qualcuno o dall'alto o dal basso o da destra o da sinistra insomma qualcuno mi ha mandato (per testare la mia pazienza) qui sopra di me sta vicina cazzara che oltre a non fare una mazza crea disordine e schifo.
Ho messo anche in atto l'operazione da me chiamata, Save the cactus.
Era lì buttato, appoggiato al muro, disidratato e tutto storto.
Spero si riprenda
L'ho travasato, con tutte quelle spine ho rischiato di pungermi e cadere addormentata.
Poi gli ho messo il terriccio per cactacee, l'argilla e anche del ricostituente anti stress per piante grasse (quasi quasi ne bevo un goccio)
E niente, vediamo che succede.
Ovviamente adesso È MIO!
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ilfascinodelvago · 3 months ago
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Come al solito, il primo premio “dono della sintesi”.
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intotheclash · 11 months ago
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Il dono della sintesi
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abatelunare · 7 months ago
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Il dono della sintesi
Sto ricominciando a curiosare nelle casette del quartiere adibite al bookcrossing. È una cosa che mi fa bene. Mi aiuta a gestire in qualche modo il dolore. Stamattina, mentre vagavo come un'anima in pena alla ricerca di documenti, in una casetta ho trovato Cambiare l'acqua ai fiori di Valérie Perrin. L'ho aperto. Nella prima pagina c'è una scritta.
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Lo leggerò ugualmente. Cercando di non farmi influenzare da un giudizio tanto sintetico quanto implacabile. Ma temo non sarà facile. Negli anni ho sviluppato una certa intolleranza nei confronti degli autori troppo celebrati. Spesso la loro fama è inversamente proporzionale al loro talento. Chissà che non sia una felice eccezione. Io ci spero, ecco.
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ma-pi-ma · 1 year ago
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Niente amo nel linguaggio quanto il dono della sintesi.
laprimapaola
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kon-igi · 1 year ago
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SOPRACCIGLIA E BARBA ROSSA
Questa è una storia su di me... a tratti noiosa e/o delirante, autocelebrativa e antipatica per taluni, commovente e sincera per altri.
Nel video che si trova fissato in alto nel mio tumblr, invito chi mi conosce da poco (oppure da molto ma superficialmente) a non confondere persona, personaggio e professionista.
Intendiamoci, non esistono tre Kon-igi schizoidi che in ogni momento non sai con quale interagisci ma di sicuro in questi spazi è molto facile che un muro scrostato e vecchio io ve lo intonachi con stucco veneziano e magari ci allestisca pure una mostra di arte contemporanea con giochi di luci meravigliose... ma comunque rimane un muro vecchio e scrostato, sull'imbellimento fantasioso del quale non ho mai mentito o promesso comodati d'uso a contratto capestro.
Mi piace citare cultura pop, video cringe, videogiochi, giochi di ruolo oppure anime e manga che abbiamo visto o letto in tre...
Ma sono nato nel 1972 e quindi sono mediamente vecchio, anche se non di merda (spero).
Nonostante tutto, difficilmente mi vedrete interagire con persone della mia età che non siano quei quattro famigerati gatti qua su tumblr, che per fortuna hanno resistito dal diventare quei vecchi di merda di cui è popolato il mondo reale e con cui faccio una miserabile fatica anche solo a prendeci assieme un caffè alla macchinetta a base di calcio&figa.
Mi autoelogio nel definirmi uno invecchiato bene... perlomeno nella testa e nel cuore (il corpo vabbe').
Ho imparato a frenare il mio paternalismo, il mio man(kind)splaining e la mia sindrome del salvatore, tenendo a bada anche una certa impiccionaggine nel voler sapere le cose degli altri per condividere ed essere d'aiuto.
Ma come state giusto ora sperimentando, perdo il prezioso dono della sintesi quando devo parlare di cose radicate ben dietro il personaggio, nella parte più profonda della mia persona.
In un post di qualche mese fa, quello in cui raccontavo in tono scherzoso del ricovero di Figlia Piccola, ho preso in prestito da uno dei miei anime preferiti (Le Bizzarre Avventure di Jojo) il concetto di STAND - una sorta di potente proiezione delle nostre energie psichiche dotata di poteri particolari - e l'ho usato come allegoria della sua enorme forza d'animo nel non farsi piegare dal dolore, fisico e psichico.
Continuiamo questo sciocco gioco metaforico e fate cortesemente finta di rimanere stupiti e sconvolti positivamente dalla descrizione del mio Stand e dei suoi poteri...
HEART ON JOHN
Se non lo sapevate ora ve lo dico, la pronuncia in giapponese è molto simile a quella del nome del famosissimo cantante e pianista inglese, a cui ho sottratto il titolo di una delle sue canzoni più famose per definire il suo attacco speciale
ROCKET MAN
Ma prima di dirvi quali sono le caratteristiche di Rocket Man, mi preme spiegarvi il titolo del post, frutto del mio citazionismo colto (ma manco per il cazzo).
Nella mitica serie 'Scrubs', a un certo punto JD si mette assieme a una collega psichiatra e la sua amica e collega Elliot, una bomba a mano emotiva, si mette di mezzo e bulleggia questa dottoressa, affermando che questa può dirle qualsiasi cosa che tanto lei è una donna equilibrata e forte... la camera inquadra la psichiatra che sorride e sussurra a Elliot 'SOPRACCIGLIA', con JD che controbatte 'Ma cosa c'è di male nella parola sopracc...' se non che la camera ritorna un attimo dopo su Elliot singhiozzante e disperata col mascara colato.
Barbarossa, invece, si riferisce a una delle scene per me più toccanti della serie 'Sherlock', quando il protagonista viene ferito quasi a morte da una certa persona (no spoiler per chi si fosse appena svegliato da un coma di 13 anni) e nel suo palazzo mentale rivive episodi del suo passato per cercare di trovare un modo per salvarsi, tra cui l'incontro col suo setter Barbarossa, l'unico essere vivente con cui da bambino abbia mai interagito con amore.
Ecco cosa fa Rocket Man.
Di chiunque entri nel suo raggio d'azione io posso vedere sia le sopracciglia che la barba rossa.
Di chiunque.
Di tutti.
Venite pure avanti con la vostra faccia di cazzo, con le vostre pretenziose idee di merda, con le vostre lamentele autocentriche di persone sfortunate o di individui speciali a cui tutto è dovuto, la cui unica dote è sparare cazzate con un potentissimo filtro instagram che sembra quasi riuscire a cancellare la stupida vacuità.
Il primo pugno manda in frantumi la vostra scintillante armatura di fasulla perfezione, il secondo vi riporta indietro all'ultima persona che vi ha detto di no, il terzo a quando anni prima il mondo vi sembrava pieno di promesse e luce e così via finché davanti a me non ho il bambino piangente a cui è stato negato un gesto di amore.
E quando l'ultimo pugno sembra poter cancellare ogni cosa, io invece vi abbraccio fortissimo e vi riporto indietro al presente, in mezzo ai frammenti di ciò che non volevate essere ma che siete stati costretti a diventare per non sentire il dolore.
Vi piace il potere del mio Stand?
Non l'ho scelto io e nella vita reale ovviamente non ci sono pugni, solo la mia consapevolezza di tutte le vostre sopracciglia e la mia scelta di voler arrivare fino a Barbarossa, accanto al quale giace in solitudine il bambino piangente che era stato felice quell'ultima volta.
Magari non vi sembrerà ma io a quel vostro bambino ci arrivo sempre.
E se suona come una promessa infatti lo è.
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fridagentileschi · 2 years ago
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Quando hai contemporaneamente il dono della sintesi logica e quello di sfanculare il carrozzone degli ecologisti diversamente intelligenti. 💯
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mineestellepolari · 3 months ago
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Quest'anno mi vesto da rancore. Quest’anno mi vesto da “bene, bene, e tu?”.
Quest’anno mi vesto da comprensione del testo, da influencer che piange, da neurotipico per fama, da meme buffissimo sul fatto che non avremo la pensione. Quest'anno mi vesto da ci sono questioni più importanti, da benaltrismo, da non si scherza su certe cose, da la guerra è orribile e il mio libro è in libreria. Quest'anno mi vesto da brava persona, da buon padre di famiglia, da troppo amore, da raptus, da titolista di quotidiano. Mi vesto dal tuo vicino di casa, mi vesto dal mio che ha venduto l'anima al diavolo per l'immortalità e un tosaerba, oppure mi vesto da quello stronzo del suo vicino, che poi sarei io.
Quest'anno mi vesto da breve incontro, da sentimento non corrisposto, da visualizzato e non riposto, da tutto quel ghosting, fatto e subito, che potremmo aprirci una casa stregata.
Mi vesto da messaggi alle due del mattino, da telefonata non richiesta, dall'interregionale veloce che ho preso e forse non era il caso. Dal fatto che non posso lasciarlo, mi ama troppo.
Quest'anno mi vesto da accisa, da rincaro, da fine mese, da per il contratto ormai se ne riparla l’anno prossimo. Mi vesto da regali di Natale, da pagami un caffè, da wishlist Amazon sotto il post dov’è morto papà.
Quest'anno mi vesto da dono della sintesi, dalla parola morbidoso, da neolingua, da congiuntivo in una pozza di sangue, da mio cugino che si rivende il bonus cultura da 500 euro a 200.
Quest'anno mi vesto da tastiera. Quest'anno mi vesto da parere, da informazione, da opinione informata, da lungo elenco emozionale per raccattare un po’ di like. Quest'anno mi vesto da commento social, da mio zio che mi vuol bene e mette la faccina che ride sotto il post della strage e io al pranzo di Natale dovrò capire quale dei due sentimenti è più forte.
Quest'anno mi vesto da oh, se funziona significa che ha valore, se vende è bravo, se piace è giusto così.
Quest'anno mi vesto da necrologio a fumetti di uno famoso pronto venti minuti dopo che è morto. Da ordigno sui binari, da tizio sotto un treno, da sciopero generale, da 120 minuti di ritardo.
Quest’anno mi vesto da ponteggio, da elmetto, da norma di sicurezza, da fatalità, da tragico incidente, da morte bianca ma così bianca che non è colpa di nessuno.
Quest'anno mi vesto da corteo, da manifestazione, da raccolta firme, dalla voglia di cambiare il mondo che si scontra con un mondo che non ha tanta voglia di cambiare. Mi vesto da poliziotto troppo zelante, da abuso di autorità, da eccesso colposo di legittima difesa.
Quest’anno mi vesto da quella serie tv che devi troppo vedere, mi vesto da sinonimo, da perifrasi, da non meglio identificata matrice squadrista, da fragilità esistenziale, da anche cose buone. Mi vesto da accorato, coraggioso, disinteressato appello al cessate il fuoco, dove però la parola guerra la censuro perché altrimenti l’algoritmo mi penalizza.
Quest'anno mi vesto dalle parole che non diciamo, dagli specchi che copriamo.
Quest'anno mi vesto da Tosa, da Gramellini, da Fazio, dal primo che ha deciso che il modo migliore per opporsi alla retorica di una destra priva di contenuti fosse imitarla.
Mi vesto dalla condivisione spietata di ogni ricordo importante, di ogni esperienza significativa, di ogni preziosa cronaca famigliare sperando che alla fine ne rimanga qualcuna per me. Mi vesto da persona così naturalmente gentile che ce lo deve raccontare.
Mi vesto dagli eserciti di mamme, nonne e zie che si sono conquistate con le unghie e con i denti prima un palinsesto, poi un social e domani, probabilmente, il mondo.
Quest'anno mi vesto da ansia, da panico, da soffitto di camera da letto, da pelo bianco sul cazzo, da quella cosa che il dottore dice che non sa bene cos'è, magari è psicosomatica, provi a rallentare. Quest'anno mi vesto da io che penso che se rallento ancora un po’, sto fermo.
Quest'anno mi vesto dalla distanza tra l'uomo e l'artista, mi vesto da pessima persona che fa arte bellissima, perché di vestiti da brava persona che fa arte mediocre ce ne sono già troppi.
Quest'anno mi vesto da quella cosa spaventosa che faccio finta non ci sia, che non ho mai detto a nessuno, neanche a me, eppure sta lì e mi fissa ogni giorno.
Quest'anno mi vesto da domani, da futuro, da inutile fasciarsi la testa prima del tempo, da bestemmia quotidianamente voluta, cercata, ponderata, trattenuta e, quietamente, somatizzata.
Anzi no. Quest'anno non mi vesto da niente, che siamo già a posto così.
(Dalla pagina Non è successo niente di Fb, che vi consiglio caldamente di seguire)
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apropositodime · 1 year ago
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Ora vojo di na cosa
Che come tante cose che si scrivono, non fregherà a nessuno, ma fa gnente.
Ah, non ho il dono della sintesi, come i migliori libri che non si possono riassumere.
😂😂😂Questa sopra è la cazzata del giorno, segno che sono in ripresa 💪🏼.
Parto dal presupposto, che non smetto di seguire quasi mai, perché se seguo qualcuno è perché mi piace e m'interessa, ovvietà ma è così, non perché mi metti like vai bene, se no qui rimarrebbero giusto una decina di persone, talmente so' popolare . 😅
Ma oggi dopo un bel po', smetto di seguire una persona, non metto un aggettivo, che non è brutto assolutamente ma che la contraddistinguebbe (la persona), almeno qui su Tumblr, poi nella vita chissà 🤷🏻‍♀️, sappiamo tutti che le tastiere creano personaggi.
Non addormentatevi😴
Comunque, ho smesso di seguirla perché questa persona per ben Tre volte qui da me, (mica una) seguo non seguo, seguo non seguo, seguo non seguo.
Ok, io dico ma non ti accorgi alla prima se:
Ti sto sul cazzo
Sono noiosa
Sono antipatica
Sono logorroica (a volte)
O ti sono indifferente
Se sono troppo brutta.
Se te do fastidio perché so' troppo fica. 🤪
Suvvia
Io son sempre io eh.
Sveglia è tutto finito 😂
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kyda · 1 year ago
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però il prof non può darmi un compito che mi piace e poi dirmi che non posso parlare per più di un quarto d'ora perché io ho letto tipo dieci racconti di gogol' anche se lui aveva detto un paio ma mi sembrano tutti pertinenti e ora ho UN MILIONE di cose da dire e come ben sappiamo non ho il dono della sintesi quindi COME FACCIO?
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un-mei-no-akai-ito · 6 months ago
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Hai una gentilezza e un animo così puro che non si trova spesso in giro una persona con la tua stessa purezza e gentilezza. Ti auguro di trovare la tua anima gemelle proprio come te. Sei proprio un cuoricino.
Non farti mai spezzare, non toglierti mai questo animo puro e gentile. Non cambiare mai il tuo essere per l’altra persona. Non cancellare mai la tua curiosità per il mondo e le cose belle.
Penso tu abbia gli occhi che vedono il mondo a colori nonostante qualcuno potrebbe averti fatto del male. Ti potrei dire che vedi il mondo con occhi da bambina ma anche in maniera matura (non so quanti anni tu abbia)
Volevo dirti queste due parole, per i tuoi ringraziamenti per le mie notifiche
Ps: scusa il papiro ahah
Grazie per queste parole e non ti preoccupare per il papiro (Io di mio non ho il dono della sintesi).
Grazie per la purezza e per la gentilezza d'animo.
Ho un'anima da bimba come hai detto tu. Vivo nel mio mondo di fantasia e fatico a stare dentro quello reale, purtroppo e non mi trovo molto a mio agio con gli altri.
Ho sofferto tanto, mi hanno spezzato le ali e martoriato diverse volte, coloro che hanno cenato alla mia tavola, per motivi per quanto mi riguarda stupidi, quindi non mi stupisco più di nulla.
Il fatto che io ad oggi, non abbia più social è per il mio benessere psicologico, in quanto in passato, ci ho perso la testa e salute mentale a cercare e ricercare senza risultati "materiale" postato su di me, perché immaginavo questo, ma purtroppo tali persone avevano tutti profili privati, quindi.. immagino anche ora.
Non ho mai vissuto l'amore, anche se ho 28 anni, complice forse il mio carattere chiuso e la disabilità che ho, ma a giorni alterni penso di meritarmi l'amore ed altri meno, ma si va avanti.
Chissà... Il futuro è tutto da scrivere si dice.
È un po' questo il significato del nome del mio blog: il filo rosso del destino, ovvero sono convinta che la mia anima gemella sia legata a me, tramite quel filo, magari chissà... Incrociamo le dita🤞🏻❤️
Grazie davvero ancora!
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marcommarco · 2 years ago
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ho il dono della sintesi
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abatelunare · 1 year ago
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Un pezzo
Due notazioni - vabbè, sono più di due, ma voi non vi formlizzerete, spero - sulla trasposizione live action dell'anime che tutti conosciamo come One Piece: 1) Ha indubbiamente il dono della sintesi. Un arco narrativo di svariati episodi condensato in sole otto puntate. 2) I personaggi sono abbastanza somiglianti e ben caratterizzati. Luffy ha la faccia da stupido, ma pazienza. 3) I combattimenti, specie quelli di Zoro, sono ben coreografati. 4) Discreti gli effetti speciali. La gommosità di Luffy, tra l'altro, sembra essere resa senza tante esagerazioni. 5) In linea di massima, la serie televisiva mantiene una certa fedeltà al cartone animato. Sorgono, però, alcuni interrogativi. Come riusciranno a rendere la complessità narrativa di manga e anime? Quanti episodi realizzeranno se vogliono rispecchiare l'interminabile storia originale? E gli effetti speciali terranno il passo della serie animata senza scadere nel ridicolo? Nonostante io sia contrario a operazioni di questo genere, sono obbligato ad ammettere che ne è venuto fuori un prodottino simpatico. Però siamo ancora all'inizio. Fanno sempre in tempo a sprecare tutto quanto.
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nordic-italian-german · 9 months ago
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Quando stai lavorando su una simulazione di tesi e ci sono quei momenti in cui vorresti avere il dono della sintesi anziché scrivere pagine di troppo
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nando161mando · 10 months ago
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“Se chi sta al Governo, e in teoria ha giurato su una Costituzione antifascista, fa fatica a definirsi antifascista, vuol dire che è fascista. O l’uno o l’altro”.
Alessandro Barbero e il dono della sintesi.
“If those who are in government, and in theory have sworn to an anti-fascist Constitution, have difficulty defining themselves as anti-fascist, it means that they are fascist. Either one or the other."
Alessandro Barbero and the gift of synthesis.
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