#dolci e tè
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Due giorni di fila di super colazioni con un golden latte schiumato fatto in casa, poi anche devo dire due giorni in cui mi vesto in un modo che mi fa contenta
Io cerco di studiare a casa (devo dire pochi risultati) e G e la mia amica E mi trascinano fuori solo per passeggiatine e per mangiare
Vorrei fosse già natale perché vorrei tanto fare regalini in giro e fare dolcetti.
Mi appunto tante ricette. Vorrei anche leggere di più. Prossimi dolci da fare: dei biscotti con i datteri, ma devo trovare una ricetta; brownies con dentro i fagioli cannellini di quel ragazzo che fa le ricette in montagna che sembrano woww e ho tutto per farli; banana bread al tè, ma io lo farò con una tisana; le girelle alla cannella, le solite, ma con la purea di mela.
Prossimi libri: gita al faro di Virginia Woolf, da finire; il femminismo è per tutt* di bell hooks; libro di Vasco Brondi da finire;lettere d'amore a Lili Bricks da finire; l'arte della gioia di goliarda sapienza; la bicicletta di rosetta loy; libro sul g8 di Genova e uno sulla storia dei sindacati.
Ci si prova sempre! Ho anche spostato tutti i libri non letti in un ripianino così mi rendo conto di quali sono. Obiettivo per la fine del 2025 leggerli tutti?
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Porto sempre la merenda ai ragazzi mentre studiano, al pomeriggio. È ormai un rito: a una certa ora busso alla porta della camera di mio figlio e porto a lui e ad Antonio, il suo compagno di banco fin dalle elementari, il vassoio, con il tè, i biscotti, le merendine. Sono una brava mamma, giusto?
L’altro giorno la porta non era ben chiusa e quindi….perchè bussare? È stato così che ho sentito chiaramente quelle parole “…..quel gran pezzo di gnocca di tua mamma…”
A dirle Antonio. La voce era bassa, i due stavano confabulando a bassissima voce, i libri aperti, ma, evidentemente, non era sulla lezione che era concentrata la loro attenzione. Ho fatto assolutamente finta di nulla. E loro avranno pensato che non avessi potuto sentire dalla soglia della porta.
Invece….
Ma guarda il ragazzino, ho pensato nei giorni successivi. Eppure senza che provassi indignazione per quella frase così sfacciata. Anzi….e dire che lo conosco da piccolo, chissà da quanto ha sviluppato questa “cotta” per me…..
Comunque sentirmi definire “gnocca”non mi disturba affatto, anzi mi lusinga e mi stuzzica. Antonio è poi un ragazzo adorabile, carino ed educatissimo, niente affatto sfacciato, anzi piuttosto timido e taciturno di solito…..avesse solo qualche anno di più, il fatto che pensi a me come “un gran pezzo di gnocca” più che soltanto lusingare, bè mi farebbe eccitare….
Doveva accadere, ed è accaduto. Antonio che viene a casa, non trova mio figlio, noi due che restiamo soli…..
Lo faccio sedere, anche se solo non è un buon motivo per non preparargli anche oggi il tè con i biscottini. Servirglielo non nella stanza di mio figlio, ma qui in salone. Farlo accomodare sul divano. Sedermi davanti a lui, sul puff….
Che dirgli? Canzonarlo rivelandogli che l’ho sentito definirmi “gnocca”? No, poverino, morirebbe di vergogna. E comunque mi ci sento gnocca, oggi. E da come mi guarda, lo pensa proprio.
È da gnocca questa gonna corta? Si, è vero, mi sono cambiata quando l’ho sentito al citofono, ma lo avrei fatto comunque, non certo per…..fargli vedere le gambe…
Anche i collant ….direi che sono da gnocca….ma porto sempre le calze velate, anche in casa…e a ben pensarci quante volte mi era sembrato che Antonio mi guardasse le gambe mentre stavo in camera loro e attendevo che sorseggiassero il tè …..esattamente come mi guarda le cosce adesso….
Certo, avrei potuto evitare di non mettere il reggiseno. Con il reggiseno, le punte dei capezzoli che si sono induriti sarebbero meno visibili sotto la camicetta. E questi seni gonfi non tenderebbero la camicetta in questo modo, e i capezzoli duri che si vedono non calamiterebbero lo sguardo di questo ragazzo…..
Mi alzo per prendergli la tazza di tè dalle mani. Noto che gli tremano. Mi seggo stavolta accanto a lui. Molto vicina. Non fiata. Spingo il mio corpo a contatto con il suo. Si sposta un po��� ma il divano è finito…..Lo guardo e poggio la mia mano sulla sua. “ Forse disturbo, vado via?” Non rispondo, gli sorrido e porto la sua mano sul mio seno. Spalanca gli occhi. Spalanca la bocca. Mi faccio toccare il capezzolo attraverso la stoffa leggera della camicetta, poi guido la sua mano sulla mia coscia. Mi protendo e gli sfioro le labbra con le mie. Sono morbide, dolci. Gliele lecco con la punta della lingua.
Poi la lingua la spingo tra le sue labbra, gliele faccio aprire, la infilo dentro la sua bocca per il primo vero bacio con una donna della sua vita.
Sento la sua mano contrarsi sulla mia coscia. Anche io gli stringo la patta con la mia. Duro come il ferro. Proprio come lo volevo.
“E così sono un gran pezzo di gnocca, vero?” I miei gesti e l rivelazione che so cosa pensa lo mettono nella confusione totale. Come un bambolotto si lascia guidare in camera da letto, mentre canzonandolo gli dico che merita una punizione…
Mentre lo spoglio nudo, guardo di sfuggita l’orologio per capire quanto tempo ho a disposizione per farmelo. Tre ore almeno, abbastanza per castigare come previsto di fare questo ragazzino insolente.
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Il Café Pirámide, situato in Egitto, è una straordinaria struttura architettonica a forma di piramide, realizzata con pietra calcarea simile a quella utilizzata per le piramidi di Giza.
Questo caffè, unico nel suo genere e sviluppato su sette piani, offre un'esperienza culturale immersiva. Gli interni, decorati con geroglifici e sculture di faraoni, ricreano un'atmosfera suggestiva che evoca l'antico Egitto.
Il menù propone una raffinata selezione di tè egiziani e dolci tradizionali, oltre a piatti preparati con ricette millenarie, ispirati alla gastronomia dell'epoca faraonica.
Di sera, il caffè si trasforma in un osservatorio astronomico, dotato di telescopi moderni che consentono ai visitatori di esplorare le stesse costellazioni che incantavano gli antichi egizi. Il Café Pirámide è una destinazione unica, che unisce cultura, storia e gastronomia in un'esperienza senza pari.
Post di Annamaria Iaccarino,tratto dalla pagina FB “Sindrome di Stendhal”.
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Comunque N mi fa cacare in mano ogni giorno di più
Sveglia presto, si va in montagna. Mi sorride quando ci vediamo fuori casa mia, salgo in auto, ferma l'auto alla base della montagna e in un silenzio da "mi ha rapito quest'uomo" iniziamo a salire. A metà strada inizio a chiacchierare ( magari non mi uccide) e mi parla di come la vita sia dolore e queste piccole cose glielo ricordano, ma sorride nel farlo. Arriviamo al punto prestabilito e prende un sassolino e lascia che rotoli giù. Mi fa "a volte immagino che quello sia io e una volta fatto, sono sereno perchè ai morti non resta che marcire, senza alcun altra preoccupazione"
Ovviamente io col cazzo che mi sporgevo. Tornati giù mi ha offerto la colazione e abbiamo parlato quasi normalmente. Lavora in banca, si sta allenando e mi ha mostrato addominali e bicipiti sotto la felpa. Sempre più convinto che forse ci sta provando o forse è solo così estroverso perchè a differenza mia lui è un napoletano stereotipato che parla e ride. Mi ha portato in un tea shop dove prendi tazze di tè e dolci/torte fatte a mano ( 12 euro un tè e un dolcino ma dio cane) però ha pagato lui quindi stica. Gli ho detto che prossima volta offro io e dice che sarà un kebab quindi bene si risparmia
È interessante come tipo lo ammetto e non ci vedo neanche secondi fini, se riesco a farmi parlare della guerra da lui ci posso fare la tesi ma non penso si aprirà mai. Penso abbia una maschera fusa in viso, di quelle perenni che tanto piaceva mettere ai reduci negli anni 50. In un epoca dove la decostruzione dei traumi era un lusso o una sciocchezza per molti. È falso con se stesso e probabilmente neanche se ne accorge per la maggior parte del tempo però ogni tanto lo vedo che vaga con gli occhi nel vuoto
Che trip di persona, forse diventiamo amici, però niente illusioni che l'ultima volta mi son beccato le corna e l'ultimo amico ha preferito la play a me quindi calmo calmino cuore da bambino
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incontro del book club anche oggi super bello e stimolante, pieno di pensieri e riflessioni e spunti interessanti. la prof ha sorseggiato il suo tè e guardandoci da dietro la tazza ha detto che dovrà essere obiettiva poi con noi all'esame di letteratura, come se a qualcuna di noi potesse mai venire in mente di andare a fare il suo esame non preparata alla perfezione. ci siamo fatte una risata e abbiamo continuato a mangiare il dolce. il prossimo libro in lista è david copperfield, another country si è rivelato pesante ma molto bello e profondo. domani inizio a preparare l'esame di letteratura per aprile. pensavo ieri che per la prima volta sto facendo pratica costante anche con l'inglese in università e gli appuntamenti settimanali di ucraino e russo sono diventati anche qualcosa che aspetto con piacere. l'altro giorno con la prof ucraina prof abbiamo chiacchierato in russo di profumi, dolci, fiori e di cosa gli uomini si aspettano dalle donne e anche se il prof di russo dal primo giorno di ucraino dà per scontato che siamo capaci di fare conversazione non sono più preoccupata di non essere brava come lo ero prima di fare l'esame. sento di star crescendo molto, sono molto impegnata e molto contenta di ciò perché tutti gli sforzi che faccio e l'impegno che ci metto mi danno risultati ed è davvero gratificante
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Stamani mi è venuta voglia di preparare un dolce semplice e (spero) gustoso. Non succedeva da diversi anni, quindi colgo l’attimo prima che l’umore faccia le bizze.
Amo i dolci, però preferisco comprarli e mangiarli con calma mentre sorseggio del buon caffè o un tè caldo.
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Il pensiero anteriore, la bustina del tè e la vecchia bastarda.
Dentro di me si generano tre istanti di pensiero:
il 1° è quello istantaneo, quello che si crea sentendo un suono, un profumo o un immagine, è fulmineo e infantile, è quello che si stupisce e che a volte mi fa sparare delle puttanate indicibili, lo chiamo “il mio pensiero anteriore”, proprio perché arriva prima del pensiero razionale,
il 2° è quello che esamina tutto quello che c’è intorno alla figura scatenate, quello che analizza tutte le interconnessioni tra il soggetto e l’ambiente circostante, quanto gli altri si accorgano dell’accadimento e se io sia l’unico a vedere, provo anche ad immaginare quanto l’evento influenzi le altre persone e quanto di questo gli altri si portino dentro, lo chiamo “la bustina del tè”, perché esattamente come una bustina che viene gettata dentro l’acqua calda , il soggetto interessante lo vedo espandersi e avvolgere con un’essenza profumata tutto quello che lo circonda, ed io come una molecola d’acqua mi lascio conquistare.
Il 3° momento è quello che disarma tutta la bellezza, dissacra tutto quello che gli passa davanti, è feroce e si nutre di distruzione, lo chiamo...o meglio la chiamo “la vecchia bastarda”.
Sono seduto in un dehors di un ristorante, uno spazio aperto molto ampio situato in cima ad una montagna praticamente immerso in un bosco, il muretto alla mia destra mi separa da una ampia via di pietra scura, via che porta ad una marmorea cattedrale, zero macchine, la strada più vicina è ad un chilometro, qui si arriva solamente a piedi o con una seggiovia, l’altezza e l’ombra delle piante mi regalano un po' di refrigerio in questo torrido luglio, il colore dell’ambiente è tendente al giallo ed un buon profumo di fiori freschi si spande nell’aria, nel bosco si sentono frinire dolcemente le cicale e una leggera brezza mi smuove la barba, l’occhio mi cade su un gruppetto di minuscoli animaletti raggruppati sul muretto, sembrano formiche ma non credo che lo siano, mi incuriosiscono, ne rimango ipnotizzato, la cameriera mi porge il piattino con le fragole ricoperte dal gelato, lentamente ne porto un cucchiaio alla bocca, il sapore dolce mi riempie la bocca, sento la crema sciogliersi e fondersi con me, sento il fresco sciroppo percorrermi le vene, in un momento così non si può essere cattivi, Roland di Gilead diceva “non si può essere cattivi e rabbiosi mangiando delle dolci fragole”...concordo.
Continuando lentamente a gustare le mie fragole con il gelato gli occhi mi cadono su di un’opera d’arte vivente, un vecchio di mille anni intento a leggere un libro di mille pagine, indossa dei pantaloni marroni ed una camicia azzurrina, elegantemente sportivo, legge lentamente il suo libro ed ogni tanto si ferma a riflettere sul paragrafo appena concluso, lo vuole assorbire, ti tanto in tanto alza il viso al cielo come a voler far scivolare le nozioni appena apprese dentro di se, quasi le stesse bevendo, dopo la lettura di un passaggio più complesso si alza e muove due passi lungo la via alberata, ma appena afferratone il senso torna subito a sedersi e a riprende la lettura regalandosi un sorso di cocacola, sì, beve cocacola… meraviglioso.
Pensiero anteriore “dio che bellezza,ma, ma, ma avete visto mai un cosa simile, sono paralizzato da quello che vedo”
Bustina del tè ” ma vi rendete conto che un signore di 100 anni è ancora intento ad apprendere, avete visto con quale calma e abilità continua a nutrire se stesso? Ogni volta che una persona assimila un concetto nuovo deve poi farlo entrare in circolo e farlo allineare con tutti gli altri, immagino la cosa come miliardi di galassie sparse nell’universo ognuna rappresentante un assunto ormai consolidato, ogni volta che una nuova galassia entra dentro questo spazio tutte le altre devono cambiare inclinazione, devono mutare un po', spostarsi e forse perdere una parte di loro stesse per far si che la nuova arrivata non risulti come un corpo estraneo e che si integri dentro questo spazio, spazio che compone l’uomo, vi rendete conto di quante galassie abbia un uomo della sua età? Vi rendete conto che vuol ancora cambiare il suo universo? E gli altri, quelli fuori da me, i miei commensali si rendono conto della meraviglia che hanno di fronte?
La vecchia bastarda “sì però!”
in coro “cosa?”
La vecchia bastarda “comprerei libri più brevi, ha un piede nella fossa e potrebbe morire senza finirli”
bustina del tè “Come era? Mangiando fragole non si può essere cattivi e rabbiosi”
La vecchia bastarda “ ma acidi e realisti sì”
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Svolta anomala di giornata da dimenticare:
Acquario di Genova.
Donna in polacco a mia moglie: - Ah, lei è polacca?
Moglie: - Io sì, mio marito è italiano.
*Chiacchierano*
Donna: volete venire a vedere la nostra barca?
Fast forward: seduti a bordo col capitano a bere un tè con dolci polacchi conversando in inglese e polacco.
Non posso dire di avere una vita prevedibile.
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Pub Catania e luoghi della movida: i più amati
Scopri i migliori pub Catania per vivere la vera movida catanese, tra atmosfere uniche, birre artigianali e ottimo cibo. Se sei in vacanza in città e stai cercando i migliori pub Catania, devi sapere che ogni angolo del centro storico si anima al calar del sole, offrendo un’esperienza unica per chiunque voglia vivere la movida della città. È qui che troverai numerosi pub che mescolano tradizione e modernità. Dalla Piazza Teatro Massimo fino a Via Etnea, c’è solo l’imbarazzo della scelta. La sera, questo angolo di Catania diventa il punto di riferimento per chi vuole rilassarsi dopo una giornata di gite turistiche o lavoro. Pub Catania: i 7 più consigliati Che tu sia un fan della birra artigianale, del vino siciliano o dei cocktail elaborati, i pub di Catania sapranno conquistarti con atmosfere rilassate e autentiche. Tra locali dall’arredamento vintage e terrazze all’aperto, ecco alcuni dei pub più amati dove trascorrere una serata all’insegna del buon bere e, naturalmente, del buon cibo. 1. Ostello Catania: A Putìa dell’Ostello A Putìa dell’Ostello è uno dei pub più particolari e cosmopoliti di Catania. Questo locale offre una combinazione unica di storia e modernità: la sala da pranzo si trova all’interno di una grotta lavica, formatasi durante l’eruzione dell’Etna nel 1669, mentre il fiume Amenano scorre silenziosamente sotto il locale. Immerso tra il Mercato Storico del pesce e Piazza Duomo, A Putìa dell’Ostello è un punto di riferimento sia per i catanesi che per i turisti. Il menù non è quello tipico da pub ma ci sono moltissime opzioni. Un luogo magico dove cenare e bere, perfetto per chi desidera immergersi nella storia e nella vivace movida catanese. 📍 Piazza Currò, 3 – Catania CT 2. Fab Catania Se ami abbinare il buon cibo ai drink, il Fab Catania è il posto giusto. Situato in Via Umberto, questo locale è noto per i suoi piatti creativi che combinano tradizione e innovazione. Che tu stia cercando una pizza gustosa o un cocktail rinfrescante, il Fab saprà come deliziare il tuo palato. L’ambiente moderno e raffinato lo rende una scelta perfetta per una serata rilassante in centro città. 📍Via umberto 47 – Catania CT 3. Mosaik pub Catania Se sei un amante delle birre artigianali, Mosaik è il tuo paradiso. Situato in Via Musumeci, questo pub è rinomato per la sua ampia selezione di birre di qualità, sia alla spina che in bottiglia. Oltre alle birre, il nuovo menù offre prodotti d’eccellenza del territorio, perfetti per una serata all’insegna del gusto e del relax. 📍 Via Musumeci, 60 Catania CT 4. Vermut Vicino a Piazza Carlo Alberto, Vermut è un locale che sfugge a qualsiasi definizione. Specializzato in vermut, salumi e formaggi, questo pub-salumeria è perfetto per chi vuole assaporare prodotti di alta qualità, anche a tarda notte. Che tu scelga di sederti all’aperto o di sorseggiare un bicchiere in piedi, Vermut è un must della movida catanese, amato sia dai locali che dai turisti. 📍Via Gemmellaro, 39- 35 Catania CT 5. Razmataz Catania wine bar e pub Il Razmataz più che un pub è un wine bar dal fascino retrò, ma te lo consigliamo perché è una delle tappe più amate della movida catanese. Questo locale è perfetto per chi ama sorseggiare un buon calice di vino in un’atmosfera rilassata e sofisticata. I tavolini all’aperto lo rendono un luogo ideale per trascorrere una serata tranquilla, magari accompagnata da un tagliere di salumi e formaggi locali. Il Razmataz è un punto di ritrovo molto amato. 📍 Via Montesano, 17/19 Catania CT 6. Teapot Catania Per chi desidera un’atmosfera più tranquilla e intima, Teapot Catania è una piccola oasi dal sapore inglese. Situato in Viale della Libertà, questo locale è perfetto per chi ama tè e dolci, ma offre anche un’ottima selezione di piatti salati come insalate e club sandwich. Ideale per chi cerca un’esperienza più calma, lontana dal caos della movida tradizionale. 📍 Viale della Libertà, 184 Catania CT 7. Boheme Pub Catania Per una serata all’insegna della musica e del buon bere, Boheme è una tappa obbligatoria. Situato in una posizione centrale, questo pub è noto per le sue serate live e la sua offerta di drink. Che tu preferisca birre artigianali o cocktail elaborati, qui troverai l’atmosfera giusta per una serata divertente in compagnia. Probabilmente i migliori cocktail di tutta Catania. 📍Via Montesano, 27/29 Catania CT Pub Catania e movida: atmosfera, drink e cibo Catania offre una grande varietà di pub che si distinguono non solo per i loro drink, ma anche per le atmosfere uniche. Molti pub propongono eventi tematici, serate a tema e musica live, rendendo ogni visita un’esperienza diversa. Potrai degustare birre artigianali siciliane, famose per la loro alta qualità, o optare per cocktail preparati con maestria, magari da sorseggiare in una terrazza con vista sull’Etna o sulle pittoresche vie del centro. Oltre ai drink, una delle sorprese più piacevoli nei pub Catania è l’offerta gastronomica. Molti locali propongono piatti tipici siciliani e finger food perfetti per accompagnare una serata tra amici. Ecco cosa non puoi perderti: - Burger e panini: panini con hamburger spesso realizzati con carni dell’Etna particolari. Molti pub offrono anche salumi e formaggi locali che arricchiscono i panini e salse di produzione artigianale. - Bruschette siciliane: servite con ingredienti freschi e saporiti come pomodori di Pachino, acciughe, capperi e ricotta salata. - Taglieri di salumi e formaggi locali: una selezione di pecorino, salame e prodotti tipici della zona che esaltano i sapori della Sicilia. - Frittura di pesce: calamari e gamberi fritti, leggeri e croccanti, per chi non mangia carne o se si vuole provare un “fish and chips” ma siciliano! Devi accompagnare i piatti tradizionali con birre artigianali locali o con un buon calice di vino siciliano. Queste sono solo alcuni dei piatti che si possono assaggiare nella maggior parte dei pub di Catania, ognuno ha poi le sue specialità. Catania ti aspetta! Per il weekend o per un breve o lungo, se non sai dove dormire nel centro di Catania e cerchi qualcosa di centrale e funzionale, ci sono diverse soluzioni, tra B&B, Hotel e Casa Vacanze che potrebbero fare al caso tuo. Ti consigliamo di pensare sempre alla soluzione ideale per le tue vacanze di famiglia o con amici in tranquillità e comodità magari in un punto strategico della città, vicino ai luoghi più iconici e alle maggiori attrazioni. Read the full article
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31/5 Il terzo appuntamento di Sulle note di Puccini @ Palazzo delle Arti Beltrani (Trani, BT)
Venerdì 31 maggio, alle ore 17,00, a Palazzo delle Arti Beltrani, in via Beltrani 51 a Trani (BT), prende vita il terzo e ultimo appuntamento di "Sulle note di Puccini". E' il cartellone in collaborazione con la Scuola di Canto del Conservatorio 'Niccolò Piccinni' di Bari, in occasione del centenario della scomparsa del grande compositore.
Palazzo delle Arti Beltrani a Trani celebra il centenario della morte di Giacomo Puccini con una serie di concerti straordinari in collaborazione con la Scuola di Canto del Conservatorio 'Niccolò Piccinni' di Bari. Il programma 'Sulle note di Puccini', all'ora del tè, offre un viaggio musicale coinvolgente attraverso le opere immortali del grande compositore italiano. Le voci avvolgenti e il virtuosismo pianistico catturano l'essenza delle sue creazioni, accompagnate da una selezione esclusiva di tè per armonizzare le emozioni trasmesse dalla musica. Un'esperienza multisensoriale che unisce la bellezza della musica classica all'aroma avvolgente del tè, creando ricordi indelebili ad ogni nota e ad ogni sorso. Un tributo al genio di Puccini, per un pomeriggio all'insegna dell'eccellenza artistica e del gusto raffinato al Palazzo delle Arti Beltrani a Trani.
Ultimo appuntamento a Palazzo delle Arti Beltrani di "Sulle note di Puccini" all'ora del tè che celebra il grande compositore nel centenario dalla scomparsa. Il rito del tè accompagna l'omaggio in musica della Scuola di Canto del conservatorio 'N. Piccinni' di Bari al grande musicista. Venerdì 31 maggio a Trani
Terzo e ultimo appuntamento di "Sulle note di Puccini" a Palazzo delle Arti Beltrani.
Maggio si conclude con il tributo del centro culturale polifunzionale della Città di Trani a Giacomo Puccini (Lucca, 22 dicembre 1858 - Bruxelles, 29 novembre 1924), a cento anni dalla scomparsa, con l'ultimo concerto di un appassionante programma iniziato il 12 aprile scorso. La formula rispolvera la musica da salotto di fine ottocento-inizi novecento dei salotti borghesi, che spaziava dalla musica sinfonica a quella operistica, avvalendosi per questo ciclo dei giovani talenti della Scuola di Canto del Conservatorio 'Niccolò Piccinni' di Bari, con la cui collaborazione si vuole valorizzare e conservare l'eredità del grande compositore italiano.
Dopo il successo di pubblico dei concerti precedenti che hanno registrato il sold out, venerdì 31 maggio all'ora del tè (a partire dalle 17,00) si chiude il viaggio musicale in cui il pubblico è catturato dalle voci avvolgenti e dal virtuosismo pianistico di opere immortali, accompagnato da una selezione esclusiva di tè, scelti appositamente per armonizzarsi con le emozioni trasmesse dalla musica. Un'esperienza sensoriale unica che avvolge l'anima in un incanto di suoni, sentori e sapori attraverso le melodie senza tempo di Giacomo Puccini, che continuano ad essere amate e rappresentate nei teatri di tutto il mondo. Per allietare ancora più piacevolmente l'incantevole percorso musicale, i partecipanti potranno gustare raffinati infusi e dolci delizie mentre si abbandonano alla bellezza trascinante degli spartiti del genio dell'opera.
"Sulle note di Puccini" è molto più di un concerto, è un'esperienza multisensoriale, un'immersione unica nell'arte, nella cultura che unisce la bellezza della musica all'aroma avvolgente del tè, creando ricordi indelebili ad ogni nota e ogni sorso. È un'occasione straordinaria per innamorarsi di nuovo della musica classica, per deliziare il palato, per condividere l'arte in un ambiente elegante e rendere i pomeriggi primaverili indimenticabili.
Per il concerto di venerdì 31 maggio (ore 17,30) si esibiranno gli studenti della classe di Canto della prof.ssa Antonia Giove, accompagnati al pianoforte dai Maestri Corrado Fondacone e Zhou Lijizi.
Ascolteremo alcune delle arie e dei brani più celebri delle opere del grande compositore toscano, interpretate dai soprani Simona Lega, Wang Linrui, Wang Yizhe, Chiara Teresa Vomero; dal tenore Gao Sheng Jie; dal baritono Yu Wenxuan, dal basso Yuan Shengyao, partendo da "Un bel dì vedremo" fino al "Coro a bocca chiusa", tratti dalla Madama Butterfly, passando per "Non sono in vena. Chi è la!? Scusi.", "Che gelida manina", "Si, mi chiamano Mimì", "Quando m'en vo" (Valzer di Musetta) e "Vecchia zimarra, senti" dal I, II e II atto de La bohème, la celeberrima "E lucevan le stelle" da Tosca, "Senza Mamma" da Suor Angelica, "O mio babbino caro" e "Si corre dal notaio" da Gianni Schicchi, "Crucifixus" da Messa di Gloria, "Tu che di gel sei cinta" dalla Turandot (ultima opera incompiuta del compositore).
Tutti gli allievi che si esibiranno nel cartellone "Sulle note di Puccini" sono iscritti a corsi accademici biennali di specializzazione presso il Conservatorio 'Niccolò Piccinni' di Bari, che vanta un nutrito numero di studenti di canto sia italiani che provenienti da molti Paesi esteri.
L'opera di Puccini è un connubio di originalità, realismo e passione che continua a incantare il pubblico di tutto il mondo. La sua capacità di comporre opere considerate di repertorio per i maggiori teatri del mondo come Manon Lescaut (1893), La bohème (1896), Tosca (1900), Madama Butterfly (1904) e Turandot (1926) hanno fatto di Puccini il compositore più eseguito al mondo dopo Giuseppe Verdi. Per il suo indiscusso valore e levatura artistica, riconosciuti a livello mondiale, Puccini risulta essere per molti critici e musicologi l'ultimo grande e popolare compositore della nostra più gloriosa forma d'arte: il teatro lirico. Le rappresentazioni realiste, ricche di azione ed effetti scenici, nelle quali conferma la sua abilità di uomo di teatro e, soprattutto, la capacità di caratterizzare i personaggi e il dramma con un'eccezionale sintesi fra il canto, l'armonia e il timbro orchestrale hanno consegnato la sua arte e le sue opere all'immortalità.
Giacomo Puccini, considerato dai più l'ultimo operista romantico, è il compositore che ha rivoluzionato l'idea musicale: figlio del romanticismo, supera il verismo, lancia la composizione operistica verso il futuro, diventando il padre del musical e della musica didascalica. Le partiture e le storie narrate da Puccini, gli accordi, i fraseggi ci riportano ad un mondo di amore e di vissuti tale che la sua musica non può essere disgiunta dal Puccini uomo. I suoi ardori espressivi, il suo amore per il bello, il suo estremo bisogno di sentirsi amato, di un amore puro, passionale, elettivo, lo portano ad avere una costante ed irrefrenabile voglia di mettere in musica quello che viveva dentro di sè, rendendo la sua opera attualissima perché ispirata a sentimenti immortali. La sua musica continua a toccare con le sue vibrazioni l'animo dell'essere umano, sia di chi come ascoltatore ne subisce il fascino, sia di chi come esecutore non può fare altro che penetrare nelle storie e perdersi nel volere del compositore.
Biglietteria: Posti limitati, ticket unico 10,00 euro, acquistabile al botteghino del Palazzo delle Arti Beltrani dal martedì alla domenica, dalle ore 10,00 alle ore 18,00, anche con carta del docente. Il ticket include l'ingresso al concerto, la visita al Museo (nella giornata del concerto dalle ore 10,00 fino all'inizio del concerto alle ore 17,30) e la degustazione di tè che sarà servito dalle ore 17,00 alle ore 17,30).
Palazzo delle Arti Beltrani, Centro Culturale Polifunzionale
Via Beltrani, 51 – Trani (BT) 0883.500044 [email protected] www.palazzodelleartibeltrani.it
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31/5 Il terzo appuntamento di Sulle note di Puccini @ Palazzo delle Arti Beltrani (Trani, BT)
Venerdì 31 maggio, alle ore 17,00, a Palazzo delle Arti Beltrani, in via Beltrani 51 a Trani (BT), prende vita il terzo e ultimo appuntamento di "Sulle note di Puccini". E' il cartellone in collaborazione con la Scuola di Canto del Conservatorio 'Niccolò Piccinni' di Bari, in occasione del centenario della scomparsa del grande compositore.
Palazzo delle Arti Beltrani a Trani celebra il centenario della morte di Giacomo Puccini con una serie di concerti straordinari in collaborazione con la Scuola di Canto del Conservatorio 'Niccolò Piccinni' di Bari. Il programma 'Sulle note di Puccini', all'ora del tè, offre un viaggio musicale coinvolgente attraverso le opere immortali del grande compositore italiano. Le voci avvolgenti e il virtuosismo pianistico catturano l'essenza delle sue creazioni, accompagnate da una selezione esclusiva di tè per armonizzare le emozioni trasmesse dalla musica. Un'esperienza multisensoriale che unisce la bellezza della musica classica all'aroma avvolgente del tè, creando ricordi indelebili ad ogni nota e ad ogni sorso. Un tributo al genio di Puccini, per un pomeriggio all'insegna dell'eccellenza artistica e del gusto raffinato al Palazzo delle Arti Beltrani a Trani.
Ultimo appuntamento a Palazzo delle Arti Beltrani di "Sulle note di Puccini" all'ora del tè che celebra il grande compositore nel centenario dalla scomparsa. Il rito del tè accompagna l'omaggio in musica della Scuola di Canto del conservatorio 'N. Piccinni' di Bari al grande musicista. Venerdì 31 maggio a Trani
Terzo e ultimo appuntamento di "Sulle note di Puccini" a Palazzo delle Arti Beltrani.
Maggio si conclude con il tributo del centro culturale polifunzionale della Città di Trani a Giacomo Puccini (Lucca, 22 dicembre 1858 - Bruxelles, 29 novembre 1924), a cento anni dalla scomparsa, con l'ultimo concerto di un appassionante programma iniziato il 12 aprile scorso. La formula rispolvera la musica da salotto di fine ottocento-inizi novecento dei salotti borghesi, che spaziava dalla musica sinfonica a quella operistica, avvalendosi per questo ciclo dei giovani talenti della Scuola di Canto del Conservatorio 'Niccolò Piccinni' di Bari, con la cui collaborazione si vuole valorizzare e conservare l'eredità del grande compositore italiano.
Dopo il successo di pubblico dei concerti precedenti che hanno registrato il sold out, venerdì 31 maggio all'ora del tè (a partire dalle 17,00) si chiude il viaggio musicale in cui il pubblico è catturato dalle voci avvolgenti e dal virtuosismo pianistico di opere immortali, accompagnato da una selezione esclusiva di tè, scelti appositamente per armonizzarsi con le emozioni trasmesse dalla musica. Un'esperienza sensoriale unica che avvolge l'anima in un incanto di suoni, sentori e sapori attraverso le melodie senza tempo di Giacomo Puccini, che continuano ad essere amate e rappresentate nei teatri di tutto il mondo. Per allietare ancora più piacevolmente l'incantevole percorso musicale, i partecipanti potranno gustare raffinati infusi e dolci delizie mentre si abbandonano alla bellezza trascinante degli spartiti del genio dell'opera.
"Sulle note di Puccini" è molto più di un concerto, è un'esperienza multisensoriale, un'immersione unica nell'arte, nella cultura che unisce la bellezza della musica all'aroma avvolgente del tè, creando ricordi indelebili ad ogni nota e ogni sorso. È un'occasione straordinaria per innamorarsi di nuovo della musica classica, per deliziare il palato, per condividere l'arte in un ambiente elegante e rendere i pomeriggi primaverili indimenticabili.
Per il concerto di venerdì 31 maggio (ore 17,30) si esibiranno gli studenti della classe di Canto della prof.ssa Antonia Giove, accompagnati al pianoforte dai Maestri Corrado Fondacone e Zhou Lijizi.
Ascolteremo alcune delle arie e dei brani più celebri delle opere del grande compositore toscano, interpretate dai soprani Simona Lega, Wang Linrui, Wang Yizhe, Chiara Teresa Vomero; dal tenore Gao Sheng Jie; dal baritono Yu Wenxuan, dal basso Yuan Shengyao, partendo da "Un bel dì vedremo" fino al "Coro a bocca chiusa", tratti dalla Madama Butterfly, passando per "Non sono in vena. Chi è la!? Scusi.", "Che gelida manina", "Si, mi chiamano Mimì", "Quando m'en vo" (Valzer di Musetta) e "Vecchia zimarra, senti" dal I, II e II atto de La bohème, la celeberrima "E lucevan le stelle" da Tosca, "Senza Mamma" da Suor Angelica, "O mio babbino caro" e "Si corre dal notaio" da Gianni Schicchi, "Crucifixus" da Messa di Gloria, "Tu che di gel sei cinta" dalla Turandot (ultima opera incompiuta del compositore).
Tutti gli allievi che si esibiranno nel cartellone "Sulle note di Puccini" sono iscritti a corsi accademici biennali di specializzazione presso il Conservatorio 'Niccolò Piccinni' di Bari, che vanta un nutrito numero di studenti di canto sia italiani che provenienti da molti Paesi esteri.
L'opera di Puccini è un connubio di originalità, realismo e passione che continua a incantare il pubblico di tutto il mondo. La sua capacità di comporre opere considerate di repertorio per i maggiori teatri del mondo come Manon Lescaut (1893), La bohème (1896), Tosca (1900), Madama Butterfly (1904) e Turandot (1926) hanno fatto di Puccini il compositore più eseguito al mondo dopo Giuseppe Verdi. Per il suo indiscusso valore e levatura artistica, riconosciuti a livello mondiale, Puccini risulta essere per molti critici e musicologi l'ultimo grande e popolare compositore della nostra più gloriosa forma d'arte: il teatro lirico. Le rappresentazioni realiste, ricche di azione ed effetti scenici, nelle quali conferma la sua abilità di uomo di teatro e, soprattutto, la capacità di caratterizzare i personaggi e il dramma con un'eccezionale sintesi fra il canto, l'armonia e il timbro orchestrale hanno consegnato la sua arte e le sue opere all'immortalità.
Giacomo Puccini, considerato dai più l'ultimo operista romantico, è il compositore che ha rivoluzionato l'idea musicale: figlio del romanticismo, supera il verismo, lancia la composizione operistica verso il futuro, diventando il padre del musical e della musica didascalica. Le partiture e le storie narrate da Puccini, gli accordi, i fraseggi ci riportano ad un mondo di amore e di vissuti tale che la sua musica non può essere disgiunta dal Puccini uomo. I suoi ardori espressivi, il suo amore per il bello, il suo estremo bisogno di sentirsi amato, di un amore puro, passionale, elettivo, lo portano ad avere una costante ed irrefrenabile voglia di mettere in musica quello che viveva dentro di sè, rendendo la sua opera attualissima perché ispirata a sentimenti immortali. La sua musica continua a toccare con le sue vibrazioni l'animo dell'essere umano, sia di chi come ascoltatore ne subisce il fascino, sia di chi come esecutore non può fare altro che penetrare nelle storie e perdersi nel volere del compositore.
Biglietteria: Posti limitati, ticket unico 10,00 euro, acquistabile al botteghino del Palazzo delle Arti Beltrani dal martedì alla domenica, dalle ore 10,00 alle ore 18,00, anche con carta del docente. Il ticket include l'ingresso al concerto, la visita al Museo (nella giornata del concerto dalle ore 10,00 fino all'inizio del concerto alle ore 17,30) e la degustazione di tè che sarà servito dalle ore 17,00 alle ore 17,30).
Palazzo delle Arti Beltrani, Centro Culturale Polifunzionale
Via Beltrani, 51 – Trani (BT) 0883.500044 [email protected] www.palazzodelleartibeltrani.it
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Gialli dolci & Piccoli Casi di Miss GC Book - La ricetta degli Scones scomparsi (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1447576689-gialli-dolci-piccoli-casi-di-miss-gc-book-la?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_reading&wp_uname=janerosecaruso Miss Garnette Catharine Book, l'investigatrice culinaria di Beltory, ha conquistato il cuore dei lettori risolvendo due misteriosi omicidi nella Contea. Da allora, questa affascinante signora è diventata famosa, estendendo la sua fama anche alle zone limitrofe. Il suo ultimo viaggio la porta a Casa Glicine, dove si intrecciano piccoli aneddoti e la risoluzione di altri intriganti casi d'amore. Con i suoi doni e le amate spezie, Miss Book scioglie l'intricata matassa di lana tra tazze di tè, veleni e raffinata bellezza.
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Isabel Allende (Afrodita) Racconti, ricette ed altri afrodisiaci
Nonostante la mole di libri di cucina pubblicati annualmente, c'è poco di scritto sul gusto, perché definire un sapore è difficile quasi quanto descrivere un odore. Entrambi sono spiriti dotati di vita propria che appaiono senza essere stati invocati per aprire una finestra nella memoria e portarci attraverso il tempo a un episodio dimenticato. Altre volte li invochiamo con ansia cercando un effetto erotico dal passato e loro invece ci mettono di fronte alla nostra nuda innocenza. Siamo onnivori, possiamo mangiare qualsiasi cosa, amiamo la varietà e passiamo la vita a sperimentare diversi sapori, quasi tutti acquisiti, perché nell'infanzia tolleriamo solamente quelli neutri o dolci. Nessun bambino apprezza la senape, anche se adora la Coca-Cola, e conosco molti adulti che non hanno imparato a mangiare il caviale. Meglio così, ne resta di più per noi. La scienza dice che possiamo differenziare solo quattro sapori: dolce, salato, amaro e acido; tutti gli altri sono una di questi con un'infinità di odori diversi. Mi attanaglia un dubbio... Come classificare allora il sapore metallico della paura, quello sabbioso dell'invidia o quello spumeggiante del primo bacio? Non importa, mi atterrò alle opinioni dei saggi visto che le mie mancano di riscontri autorevoli. Il piacere di un sapore si concentra nella lingua e nel palato, anche se spesso non nasce da lì, ma dal ricordo. E componenti essenziali di questo piacere risiedono negli altri sensi, la vista, l'olfatto, il tatto e persino l'udito. Nel cerimoniale del tè, in Giappone, il gusto della bevanda è la cosa meno importante - in realtà il tè è amaro - ; ma la serena intimità delle pareti nude, le linee semplici degli strumenti, l'eleganza del rituale, la profonda armonia dei gesti di chi lo offre, la quieta gratitudine di chi lo riceve, l'odore delicato di legno e di carbone, il suono del mestolo quando si versa l'acqua nel silenzio della stanza contribuiscono a costituire una festa per l'anima e per i sensi.
Prima uscita 31 Dicembre 1996 Editore Feltrinelli Traduttore Elena Liverani - Simona Geroldi Illustratore Robert Shekter Pagine 328
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☕🫖 TEA WITH APPLE & CINNAMON
Ingredients:
•Black or green tea - 1 tsp.
•Apple - 1 pc.
•Lemon - 2 slices
•Cinnamon sticks - 2 pcs.
•Fresh mint leaves
•Boiling water - 500 ml.
•Honey or sugar (to taste)
☕🫖Preparation:
1. Wash the apple, remove the seeds and cut it into small pieces.
2. Place the apple slices, lemon slices, cinnamon sticks, mint and tea in a teapot and pour boiling water over it.
3. Leave to act for 8-10 minutes and then sweeten to taste.
NB.
To fully exploit the beneficial properties of cinnamon and be able to savor its flavor more intensely, we recommend adding cinnamon to the water until it comes to the boil.
Then let them simmer for a few minutes before pouring everything into the teapot together with the other ingredients.
☕🫖Properties:
APPLE is refreshing, anti-inflammatory, diuretic, mineralizing.
CINNAMON is the oldest spice known and one of the most appreciated in some traditional desserts.
In addition to giving an intense and pleasant aroma to our dishes, it has numerous medicinal properties.
Cinnamon contains essential nutrients for our health, such as vitamins (C and B1), iron, calcium and selenium.
Additionally, it is a good source of fiber and antioxidants.
LEMON is antiseptic, digestive, rich in essential oils.
MINT is refreshing, digestive, soothing to the gastrointestinal system.
TEA (especially green tea) is a powerful antioxidant, rich in polyphenols.
It is also diuretic and thermogenic.
📚To learn more about the therapeutic virtues of cinnamon, see the article:
🔍Naturblog - 10 beneficial properties of cinnamon |
NaturHouse
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☕🫖 TÈ CON MELA & CANNELLA
Ingredienti:
•Tè nero o verde - 1 cucchiaino.
•Mela - 1 pz.
•Limone - 2 fette
•Bastoncini di cannella - 2 pz.
•Menta foglie fresche
•Acqua bollente - 500 ml.
•Miele o zucchero (a piacere)
☕🫖Preparazione:
1. Lavare la mela, togliere i semi e tagliarla a pezzetti.
2. Mettere le fette di mela, le fette di limone, i bastoncini di cannella, la menta e il tè, in una teiera e versaci sopra dell'acqua bollente.
3. Lasciare agire per 8-10 minuti e poi addolcire a piacere.
NB. Per sfruttare appieno le proprietà benefiche della cannella e poterne assaporare più intensamente il sapore, si consiglia di unire la cannella all'acqua finché essa giunge a bollore. Lasciarle poi sobbollire per qualche minuto prima di versare il tutto nella teiera insieme agli altri ingredienti.
☕🫖Proprietà:
La MELA è rinfrescante, antinfiammatoria, diuretica, mineralizzante.
La CANNELLA è la spezia più antica che si conosca e una delle più apprezzate in alcuni dolci tradizionali. Oltre a conferire un profumo intenso e gradevole ai nostri piatti, possiede numerose proprietà medicinali.
La cannella contiene nutrienti essenziali per la nostra salute, come vitamine (C e B1), ferro, calcio e selenio. Inoltre, è una buona fonte di fibre e antiossidanti.
Il LIMONE è antisettico, digestivo, ricco di oli essenziali.
La MENTA è rinfrescante, digestiva, lenitiva dell' apparato gastrointestinale.
Il TÈ (soprattutto quello verde), è un potente antiossidante, ricco di polifenoli. È anche diuretico e termogenico.
📚Per approfondire le virtù terapeutiche della cannella vedi l'articolo:
🔍Naturblog - 10 proprietà benefiche della cannella | NaturHouse
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✅ Come funziona Keto Probiotix?
Durante l'assunzione del prodotto, nell'organismo vengono prodotti corpi chetonici, che utilizzano i depositi di grasso al posto delle proteine e dei nutrienti degli alimenti per generare energia. Il consumo di grassi come energia per il corpo non inizia immediatamente. Di solito ci vogliono dai 4 ai 10 giorni. Solo un'assunzione moderata di carboidrati e uno stile di vita attivo possono garantire un rapido avvio della chetosi. Ora Keto Probiotix permette all'organismo di entrare in modalità chetosi quasi immediatamente, riducendo il tempo a 45 minuti. Con il tempo, la digestione migliora, il metabolismo si accelera e le tossine e le scorie vengono eliminate.
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