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#disturbo somatoforme
medicomunicare · 5 months
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Sintomi somatici: una componente sottovalutata dei disturbi mentali conseguenti a traumi infantili
I sintomi somatici comprendono una varietà di disturbi fisici, che causano compromissione funzionale e grave disagio emotivo; possono o meno essere associati ad altre condizioni mediche diagnosticate. Questi includono sintomi come disturbi gastrointestinali, dolori muscolari (ad esempio alle braccia, alla schiena e mal di testa), effetti cardiopolmonari (ad esempio dolore al petto e vertigini) e…
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kon-igi · 5 years
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Anonima o privata). Buongiorno Doc, ho 21 anni, 8 dei quali passati tra autolesionismo (media gravità) e totale assenza di autostima, e qualche mese fa ho deciso di andare dallo psicologo. Sto scoprendo molte cose su di me, e lo psicologo in questione mi ha “diagnosticato” se così si può dire, la dismorfofobia. Non ne so molto, se non le cose che si possono leggere su internet, e volevo sapere da lei cosa ne pensa, e su cosa si basa, a grandi linee, la cura di tipo cognitivo comportamentale.
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Si tratta di un disturbo somatoforme, cioè di un’errata percezione del funzionamento del proprio corpo e, nel tuo caso, di percezione non funzionale (’ho un problema al cuore’, ‘ho un tumore al cervello’) ma fisica.
Ti vedi non come sei ma come pensi (negativamente) di essere. 
L’esempio classico è l’anoressia nervosa, in cui la percezione della forma fisica è letteralemente alterata a livello visivo e il soggetto vede grasso e deformità anche se la pelle gli pende dalle ossa.
Nel tuo caso, hai un’autopercezione così negativa del tuo corpo che senti la necessità di alleviare la tua sofferenza con un dolore controllato da te ma le cause, le modalità e, soprattutto, le soluzioni sono così varie e differenti che davvero hai fatto un grande atto di coraggio a rivolgerti a uno psicologo, l’unica persona che in questo momento può darti una mano a tenere sotto controllo queste pulsioni e a farti affrontare quegli irrisolti familiari che ti hanno portato cosi lontana dall’amore per te stessa.
Io non sono nessuno ed è giusto che l’unica persona di riferimento sia lo psicologo, però se ti fa piacere puoi scrivermi quando vuoi, sia per confidarmi che non stai bene sia per dirmi che hai vinto una nuova vita felice... come sono sicuro che succederà.
Un abbraccio
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