#disintegratiive
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immagini dal mondo
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ermmm
IM GOIMG TO CRY I JUST WOKE UP IM
THEYRE SO.. OMG... KITTY CAT AND SUN SHI NE (DISINTEGRATI KG BY THE SECO ND)
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L’aragosta per il dolore provato implode letteralmente su sé stessa. Una volta immersa nell’acqua bollente i suoi organi vengono completamente disintegrati dal calore dell’acqua bollente ma continua a reggere per la sua solidità e ciò non fa altro che prolungare l'agonia della povera creatura.
Il loro cervello è tanto cosciente da consentire loro di soffrire ma, non essendo dotate di corde vocali, non emettono alcun tipo di lamento. Il suono sordo che si sente al momento della bollizione degli organi...
Una delle morti più allucinanti a cui un essere vivente può andare incontro su questo pianeta per mano dell uomo😪😪😪😪😪
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Si compiono da soli gli anni.
Si appaiano e dilatano.
Si avvicinano i 46.
Come i suoi anni stampati sul marmo.
Nella testa cominciano ad avere contorni le nuvole nere che passano durante l’anno nel cielo della tua testa.
Nuvole con sovraimpresse frasi del tipo:
“Non hai fatto un cazzo della tua vita”
“Volevi scrivere parole che sarebbero state lette anche fra un secolo e invece sei qui perso a scrivere cose brevi con intorno pubblicità lampeggiante sperando che vengano lette dal tuo scrittore preferito morto suicida”
“Hai più di 40 anni e hai ancora uno scrittore preferito”
“Semplicemente, tutti i tuoi sogni di bambino si sono disintegrati: non sei memorabile”
Le nuvole diventano le vignette che ti si illuminano in testa quando ti svegli troppo tardi la domenica e troppo presto tutti gli altri giorni della settimana.
Ti sconvolgi e pensi e ripensi, senza risultato, tranne quello di comprovare tutte le tesi più buie su te stesso. Poi le nuvole nere diventano un buco nero, il buco nero diventa il tuo migliore amico, il buco nero sei Tu.
Dentro di esso si annega qualsiasi stimolo, passo in avanti, e il circolo vizioso diventa un circo tragico che ride di te e più ti prende in giro e più diventi piccolo e pieno di paure che a loro volta diventano via via più grandi di te fino a quando qualsiasi sogno tu abbia avuto ti sembrerà un’inutile impossibile grande stronzata.
Poi un giorno ti svegli ed è il tuo compleanno.
Automaticamente smetti di pensare nemmeno soffermandoti e poi nella testa si formano pensieri che assomigliano più a una nuvola, una nuvola grande che espandendosi diventa una nebbia che ti permea la testa e poi la riempie come un volume nel volume in cui non sei ancora pronto a leggere la frase che c’è dentro, linea nello spazio, acquario manomesso: in fondo, posso ancora farcela.
[in memoria di David Foster Wallace, morto oggi impiccato il 12 settembre 2008]
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When I’m feeling especially stressed I have a recurring nightmare of my teeth cracking/breaking/disintegrati and just generally falling out
everyone has dreams about being lost at school, late to work, cant find bathroom etc but whats yalls most common Uncommon stress dream. ill always have dreams about having various problems with my fish tank
#it’s my recurring nightmare if you will#and one of the only dreams I ever remember having by the time I wake up#so yeah that sucks
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Napoli, presentato il "Pessoa Luna Park"
Napoli, presentato il "Pessoa Luna Park". È stato presentato questa mattina a Palazzo San Giacomo il Pessoa Luna Park, un progetto culturale allestito nel Parco dei Quartieri Spagnoli – ex Ospedale Militare – che attraversa con leggerezza l’arte, il gioco, la musica, l’educazione dei bambini, il benessere di comunità. Finanziato nell'ambito del bando «Fermenti» dal Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale, il progetto ha il patrocinio del Comune di Napoli. Si conferma la collaborazione con l’artista Roxy in The Box, con le quattro installazioni «La biliardina», un calciobalilla con 22 personaggi femminili, che suggerisce la “sorellanza” in luogo della competizione; «Ricchioners», un tiro al bersaglio contro l'omofobia; «Bigotteria», un gioco contro il perbenismo e i luoghi comuni; e «Naturaless», che indaga il rapporto fra gli abitanti urbani e la natura. Dal 16 giugno appuntamenti di musica dal vivo con Tartaglia Aneuro e Jovine, Gabriele Esposito, I disintegrati, Aldolà Chivalà, Dadà e Raiz in duo. Dal 16 al 18 giugno sono inoltre in programma laboratori d’arte per i più piccoli. L’ingresso al Pessoa Luna Park è gratuito a capienza limitata; è consigliata perciò la prenotazione su www.pessoalunapark.it. «È un progetto che rientra nei Quartieri dell’Innovazione – ha dichiarato l’assessora ai giovani Chiara Marciani – finanziato con fondi europei. Quest’iniziativa ha ripreso un luogo insolito della nostra città e lo ha valorizzato: qualcuno ha detto che andare al Pessoa Luna Park è come entrare in un sogno». «Un progetto culturale irriverente, bizzarro, sognante – ha spiegato la direttrice artistica Azzurra Galeota – che cerca di trasformare gli spazi sottoutilizzati della città in piccoli luoghi onirici. Un'iniziativa aperta a tutte le generazioni con cui è possibile giocare, mangiare, riparare vecchi oggetti, assistere a un concerto dal vivo, o persino divertirsi con un’opera d’arte contemporanea, una di quelle realizzate da Roxy in the Box». Read the full article
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"Essere Natura", la storia del nuovo libro di Andrea Staid
Che la questione ambientale sia uno dei temi più discussi ed importanti del momento non è certamente un mistero. Proprio di questo ma non solo tratta il nuovo libro di Andrea Staid, "Essere Natura", che è protagonista della storia di oggi. Essere Natura La natura non è un luogo ma un organismo vivente e noi come specie ne facciamo parte, sembra una piccola cosa da comprendere ma è fondamentale per ripensarci nel qui e ora. Dobbiamo pensarla come il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose “inanimate”, una totalità che include evidentemente anche la nostra specie. Intervista ad Andrea Staid Arriviamo, quindi, al momento dell'intervista. Abbiamo rivolto alcune domande ad Andrea Staid in modo da poter capire al meglio il suo nuovo libro: Partiamo con una domanda per rompere il ghiaccio: chi è Andrea Staid? È docente di Antropologia culturale e visuale presso la Naba, di Antropologia culturale presso l’Università Statale di Genova, dirige per Meltemi la collana Biblioteca/Antropologia. Oltre a Essere natura (UTET 2022), ha scritto: I dannati della metropoli (Milieu 2014), Gli arditi del popolo (Milieu 2015), Abitare illegale (Milieu 2017), Le nostre braccia (Milieu 2015), Senza Confini (Milieu 2018), Contro la gerarchia e il dominio (Meltemi 2018), Disintegrati (Nottetempo 2020), La casa vivente (add editore 2021). I suoi libri sono tradotti in Grecia, Germania, Spagna, Cina, in traduzione in Portogallo e Brasile. Collabora con diverse testate giornalistiche, tra cui Il Tascabile. Parliamo di "Essere natura": qual è l'obiettivo del libro? Il mio libro vuole essere non solo un contributo alla comprensione di un concetto che è quello della pluralità ecosistemica o multinaturalista, ma soprattutto un manifesto della presa di coscienza che per cambiare il mondo da un punto di vista ecologico e sociale, e per salvarci dal disastro, è necessario un modo differente di guardare e pensare alla “natura”. L'ecologia come la conosciamo ora deve cambiare? C'è bisogno di una nuova ecologia? È giunto il momento di fondare un’ecologia dove tutto il vivente, uomo compreso interagisca senza frontiere di specie. La natura pensata e vissuta non come separata dall’uomo ma come un insieme di relazioni, il paesaggio è prima di tutto un luogo di “vite” da rispettare e comprendere, non un oggetto da museificare, patrimonializzare e mercificare. La natura è un intreccio di vite, non uno slogan per rilanciare l’economia in crisi. Di fatto da come abitiamo e pensiamo l’ambiente, da come sapremo narrare e costruire nuovi modi di abitare possiamo cambiare il mondo. Come questa ipotetica nuova ecologia può nascere? La natura non è un luogo ma un organismo vivente e noi come specie ne facciamo parte, sembra una piccola cosa da comprendere ma è fondamentale per ripensarci nel qui e ora. Dobbiamo pensarla come il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose “inanimate”, una totalità che include evidentemente anche la nostra specie. Foto di Sasin Tipchai da Pixabay Read the full article
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@disintegratiive //
she’s young, he can tell, old enough that he could come talk to her. he knew who she was; her head held high and a fight in her eyes. everything that he wanted to figure out. “ so. “ he tips a drink at her. “ how’s it hangin? “
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@disintegratiive,
he turns to look at her once they get settled in, a small smile on his lips. “ this is a really good birthday present, sweetheart. “ he says, wrapping his arm around her shoulders. “ -- thank you. again. “ it was -- quiet. it was nice -- though he knew he would miss the kids by the end of it, it was simple right now.
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fellers, y'all know what time it is...
#i will now stay awake until 3 am trying to brainstorm my way through the plotholes in sergio's arc#this is the song i listen to on loop when i'm working on sergio#this is HIS song yo. like yes the lyrics are about god but who's to stop me from making the lyrics about 'my father' and the spirit of trut#completely literal? who will strike me down on this fine sunday night? god?#anyhow#fellas#this song is the ideal sergio writin song bc it has Huge sentimental value to me#like this was the song my choir sang for a wake assembly.. we sang this at carnegie hall + also most other places in nyc.. this song sent u#to state mpa.. so like it brings out the really deeply emotional side in me which is the headspace i have to be in to write for sergio#but gjsjaikakgj the lyrics just in and of themselves.. they mirror the themes of his journey so well 🥺#(also 'even the spirit of truth whom the world can not perceive because it seeth him not' like yeah. fuck u dio!)#but the end.. he shall be in you + i will not leave you comfortless? in the scope of his spirit manifesting in some way in star platinum an#crazy diamond? UGHHH 🥺🥺🥺#goodbye fellers i am disintegrati#the other recording on soundcloud w just the octet is also a sergio Hit#like yes it's the same song but the dynamics breaths and railroad tracks are entirely different so personally it's a wholly separate piece#i listen to that one when i'm focusing on him solely as a character vs him as a plot point. the octet recording just feels way more intimate
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corpus disintegrati
Jonathan: "In such case there would be no evidence against us, in case any suspicion of murder were aroused."
Jonathan: "Y'know. In case anyone who saw us open a box with a man in it and then immediately behead him and pierce his heart. Thought we were committing murder."
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fp1 is off to a great start
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Recruit
“Who’s this?” The hero asked as they watched a kid get dragged through the hall by facility guards. “Not a threat, I’m sure. He can’t be more than, what, eight?”
“No, not a threat.” The manager beside them confirmed. “A recruit.”
“He doesn’t look too happy, Manager.” The hero said as the kid disappeared around the corner. “Is this a willing recruit?”
“Mm, more or less. His guardian wasn’t…in the proper…mindset to be a parent.” They brought their pen up to their mouth. “Lucky he ended up being a super.”
For as much as the PR team tried to spin it that Hero was all brawn and no brain, they weren’t.
Hero took the moment to look over their manager’s tense position, then leaned against the wall, crossing their arms. “How much of this recruitment was you stalking a parent and their child?”
The manager did not like when their hero did that, it meant they were willing to use that brain that PR tried to hide. A simple, innocent question, and suddenly a person was left defenseless, spilling all their secrets without meaning to. That wasn’t even a super ability of Hero’s, they just knew what to do to unravel a person.
If the public knew that Hero could be as manipulative as they come…Well, soundbites existed, so any information Hero gained during a fight with some criminal could be covered with a choice number of destructive noises.
“Hero.” Manager warned. “I’m not like the bad guys, and even if you know what makes me tick, I won’t tell you anything.”
“Hey,” Hero said, flashing a smile and uncrossing their arms, holding them up. “My bad, force of habit. But I do worry for the kid. It’s not too far off from my own upbringing, but I was orphaned and came to the facility willingly.”
“Uh, yeah.” Manager brought their hand up to the back of their neck. “Yeah, it’s not entirely different from your schtick. He just has a parent who was ‘deemed unworthy of housing a super’.”
With a well placed snort from the hero, the manager laughed.
“I know!” They said, now flailing their arms wildly. “We don’t run charity cases, but honestly, I get this one. Keeps everyone safe in the long run. My whole job is keeping your image pristine as can be.”
“So, what can the kid do? If his super ability is so extraordinary that we suddenly felt like running charity cases, it’s gotta be something insanely awesome.”
“He can apparently portal, was caught hovering, so maybe flight-”
“It’s impressive he can even do it at eight.”
“Seven, actually.” Manager lowered their voice. “And he used disintegration touch when we first tried to bring him in. You can put two and two together, if that got out, we would have people theorizing that he’s Villain’s kid and-” The manager’s eyes widened. “You son of a bitch.”
“Son of nothing, actually. Orphan, remember?”
“I- you didn’t- you hardly even asked a question!”
The hero shrugged. “What can I say? It’s what I do. It’s a skill I put to good use, you know that, you of all people know that.” They pinched their manager’s cheek. “I won’t spill, don’t worry, this was for my own benefit.”
“You’re the worst!” The manager shouted at them as the Hero calmly skipped along the halls.
Never lose your cool. It’s a lesson the hero was taught well in the facility. So, they managed to keep their cool up until they were far, far, far away from public and private eye, their crash room. A room provided if there was ever a fight that kept raging and the hero needed to recharge. No one was allowed entry, no one except hero.
Never lose your cool. Never mind that Villain’s kid was in the facility. Never mind that Villain apparently had a kid. Never mind that this kid was seven.
Seven. Villain. Kid.
God.
The hero sat, and thought for a moment. There was a small off chance, with the way the time added up, that the kid currently within the facility was not only Villain’s, but theirs. Of course there was that possibility, they weren’t stupid.
There was also a possibility that this kid wasn’t. But he was seven, he could fly, portal, and use disintegration touch.
Villain couldn’t fly. Hero could. Manager worried for their ‘pristine image.’
It wasn’t as if they were going to let the kid be anyways. They weren’t going to let some poor traumatized child that was probably brought here kicking and screaming be alone within the cold, metal interior. Hero had planned on very much mentoring this kid, and possibly returning him back to his parent if the ‘unworthy’ part ended up being a bold face lie.
Was Villain an unworthy parent? Villain’s son? Oh, god.
Oh, god. Villain was probably on their way here. If they cared for their kid at all, they were probably on the way to blow everyone here up and take back their son.
Seven years old. Oh, god.
The hero stood. They had a half baked plan of finding the kid, and making sure he was ok, and then…and then…
Oh, god.
They needed to talk to Villain.
#hero x villain#past hero x villain#ooooh secrets#uhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh#i graduated! now I go to college and do this all over again#so.#villain’s kid#villain child#hero child#hero’s kid#villains#heroes#heroine#villainess#villain#hero#snippet#writing#heroes and villains#villain x hero#hero writing#villain writing#hero is panicking
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Photo
Quello stesso 21 dicembre un Boeing 747 della Pan Am sulla tratta Londra-New York esplode in volo sopra la piccola città scozzese di Lockerbie. Il fatto provoca la morte immediata di 259 tra passeggeri e membri dell’equipaggio, poi di undici abitanti del luogo, quando la fusoliera e il reattore toccano il suolo. Il mondo ne è sconvolto. Anche perché ben presto si scopre che l’apparecchio non si è disintegrato per un incidente, ma a causa di una bomba esplosa a bordo. I sospetti si concentrano sull’Iran, poi la Siria, prima che Gheddafi sia designato come il probabile mandante. Ancora oggi l’attentato di Lockerbie, come lo chiamano, tormenta la memoria. Ma quel 21 dicembre noi non ascoltiamo i notiziari, non sappiamo niente di quelle donne e quegli uomini disintegrati nel cielo, né di quelli che hanno visto abbattersi su di loro un diluvio di fuoco, non sappiamo niente del fragore del mondo, del terrore in azione. Siamo chiusi nella nostra felicità egoista e nel dispiacere della partenza. Il resto non esiste. Noi siamo gli ignoranti, gli irresponsabili.
#pag.42#un certo paul darrigrand#citazioni#citazione#philippe besson#philippe besson citazioni#citazioni libri#citazione libro#ricordi#descrizioni#gioventù#passato#dark acadamia aesthetic#dark academia#dark acadamia quotes#dark academia aesthetic#amicizia
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Quando i tuoi camici rosso sangue vennero disintegrati my favourite marauders fanfiction
oh my god i love that. beautiful title for a multiverse(?) fic.
#fic: ogni parte è viva (every part is alive)#fic: when you were mine#fic: disintegration#fic: drugs and surgical scrubs#fic: crimson rivers#lots of fics included in this lol
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