#disco dell'anno
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And I'm outside in the dark
Staring at the blood red moon
Remembering the hopes and dreams I had
And all I had to do
And wondering what became of that boy
And the world he called his own
I'm outside in the dark
Wondering how I got so old
It's all gone, it's all gone
Nothing left of all I loved
It all feels wrong
It's all gone, it's all gone, it's all gone
No hopes, no dreams, no world
No, I, I don't belong
No, I don't belong here
It's all gone, it's all gone
I will lose myself in time
It won't be long
It's all gone, it's all gone, it's all gone
Left alone with nothing at the end of every song
Left alone with nothing at the end of every song
Left alone with nothing
Nothing
Nothing
Nothing
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Storia Di Musica #355 - King Crimson, Red, 1974
L'ultima storia dell'anno riguarda un disco che è uno dei capolavori di tutti i tempi. Riscoperto negli ultimi anni, per tutta una serie di avvenimenti che andrò a raccontarvi, chiude il cerchio del progressive di una delle band che lo fecero nascere: i King Crimson.
Di quella band che nel 1969 sconvolse il mondo della musica con In The Court Of The Crimson King è rimasto solo il genio di Robert Fripp, che in 5 anni cambia 7 formazioni diverse. E il disco di oggi nasce dopo l'ennesimo cambio di formazione. Concluso un tour americano di tre mesi nel 1974, Fripp, Bill Bruford (batteria) e John Kenneth Wetton (basso, voce e chitarra) decidono a maggioranza di allontanare il violinista David Cross. Rimangono un trio, e iniziano a pensare ad un nuovo disco. In Gran Bretagna Fripp ha un incontro che gli sconvolge la vita: legge gli scritti di John G. Bennett, allievo diretto di Gurdjieff. Bennett, che era un matematico, voleva nei suoi lavori integrare il proprio sapere scientifico con le conoscenze acquisite in materia di filosofie orientali e misticismo con la frequentazione del grande maestro greco-armeno. Fripp ne rimase folgorato, e nei decenni successivi organizzerà nei campi studio di Bennett corsi di chitarra divenuti leggendari: non prendere la chitarra per settimane intere, fare meditazione prima di ogni sessione, persino accordature tutte particolari per suonare lo strumento. Ma l'incontro con Bennett provocò anche altro: Fripp dichiara finita l'esperienza King Crimson, Bruford e Wetton hanno totale carta bianca per l'ultimo lavoro.
Quello che poteva essere l'inizio di una tragicomica esperienza, si rivela invece un trampolino creativo potentissimo: ne nasce fuori un disco dove il progressive e il jazz rock, cardini di quel suono così unico, sono la base di partenza per una musica più muscolare, scarna, drammatica. Bruford e Wetton chiamano musicisti sessionisti per le registrazioni, alcuni grandi amici dei nostri ed ex componenti: Ian McDonald, con il suo sax, uno dei fondatori della band, Mel Collins, anche lui ex Crimson, e Mark Charig che tra il 1970 ed il 1971 suona negli storici album Lizard e Islands, in quest'ultimo è suo un fenomenale assolo di cornetta nella title track. Le registrazioni di Red, colore della passione, della morte, della rinascita, iniziano nel luglio del 1974, e ne vengono fuori 40 minuti di musica straordinaria. Red è l'inizio già spiazzante: la band è in formazione power trio, il brano gira intorno ad un potente riff, tra i migliori di Fripp, fino a quando verso metà brano entra in scena un violoncello (strumento che apparirà anche in altri brani). Chi sia l'esecutore è ancora oggi un mistero, perchè non è segnato nei crediti sull'album e persino nei registri degli Olympic Studios di Londra dove iniziarono le registrazioni. Una recente teoria vuole che fosse nientemeno che Julian Lloyd Webber, fratello del famosissimo Andrew Re dei Musical, ma è una balla. Fatto sta che a 50 anni rimane ancora il mistero! Il disco continua con Fallen Angel, dove compare una rara chitarra acustica, è un brano sugli Hells Angels, dove un uomo chiede al fratello di unirsi alla terrificante banda per poi vederlo pugnalato tragicamente per le strade di New York. One More Red Nightmare è il lato horror del disco: l'incubo di uno schianto aereo, con il riff a salire vertiginosamente e gli interventi al sax di McDonald, un brano drammatico e potentissimo. Providence è una live session improvvisata al Palace Theatre di Providence, Rhode Island, il 30 giugno 1974, dove suona e comprare nei crediti anche David Cross. Ma sono gli ultimi, monumentali 12 minuti di Starless la pietra miliare di questo capolavoro: originariamente pensata per il precedente album, che si intitola Starless And Black Bible, è divisa in una parte cantata dove ritorna il caro Mellotron, un tema di chitarra elettrica e il sax di Mel Collins; nella seconda parte inizia il ritmo di un basso iconico (per gli appassionati puristi, in tempo 13/8 e dall'armonia diminuita) dove la chitarra di Fripp arriva nel cielo più oscuro, senza stelle appunto, un abisso celeste e non terreno.
All'epoca, quando uscì, il 5 Ottobre, si sapeva già da un'intervista al New Musical Express che il gruppo non esisteva più. Persino la copertina, così intima e minimalista rispetto alla magia delle loro precedenti, non attirò l'attenzione dovuta. Il disco ebbe pochissimo successo. Ma negli anni a seguire, visti anche i futuri e numerosi ritorni di Fripp a sigla King Crimson, il disco ha finito per ammaliare intere generazioni di musicisti: figura non solo come ultimo apice del prog, che verrà di lì a poco colpito a morte dal punk, ma è considerato il capostipite di tutte le varianti che da fine anni '80 riproposero i suoni articolati, la maestria strumentale, l'atmosfera tenebrosa e cinematografica. È un disco mondo, probabilmente anche più mistico e profondo di quello pensato dai musicisti, che ancora sfida a cercarci dentro a 5 decenni di distanza, nelle sue profondità recondite e terribili. Come si fa con ogni cosa che non ci lascia indifferenti. Tanto che un giovane produttore, Butch Vig, lo fece ascoltare ad un giovane musicista, che disse: "è il miglior album nella storia del rock". Quel musicista era Kurt Cobain.
Un grande abbraccio a quelli che leggono sempre, a quelli che spero si appassionino, ai curiosi ogni tanto. Buon anno e alle prossime storie musicali!
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morta ma perché a loro mettono italo disco e non quella dell'anno scorsooo
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chiudete tutto raga, Lazza ha fatto il disco dell'anno
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Home Front- Games of power
Lp, 2023
La Vida Es Un Mus Discos
Oi! - synthwave & darksynth - new wave - post-punk
Per raccontare la musica degli Home Front basta usare un po' di immaginazione: immaginiamo cioè che Joe Strummer reinterpreti Robert Smith in una versione Oi! degli Ultravox e che l'ensemble sia memorabile, cosa non del tutto scontata.
Basterebbe questo per annoverare Games of Power tra gli album più belli del primo trimestre dell'anno in corso, ma a ben vedere la reale rilevanza di questo disco è che porta in dote , data la sua attualità, la freschezza e la modernità di quelle avanguardie.
Da avere.
youtube
GB - To tell the music of Home Front just use a little imagination: that is, let's imagine that Joe Strummer reinterprets Robert Smith in the Oi! version of Ultravox and that the ensemble is memorable, which is not entirely obvious.
This would be enough to count Games of Power among the most beautiful albums of the first quarter of the current year, but if you look closely, the real relevance of this album is that it brings - given its actuality- the freshness and modernity of those avant-garde .
Must have.
Links: Bandcamp | Facebook | Instagram
#bassa fedeltà#dischi#rock around the world#oi!#synthwave#dark synth#new wave#post punk#home front#games of power#echo and the bunnymen#the cure#the clash#depeche mode#rock review#music review#Youtube
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24/04 Guè Worldwide Tour fa scatenare The Desert Arena- Sharm El Sheikh
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Guè, caposaldo indiscusso del rap game con le sue infinite hit da solista ed i suoi Club Dogo, ha da poco pubblicato un nuovo album, "Tropico del Capricorno". Mentre il disco sta segnando un record dopo l'altro, l'artista, che sarà presente anche a Sanremo 2025, ha già annunciato tanti concerti nei palasport italiani. Inoltre, tra marzo ed aprile 2025, ecco per l'artista milanese sono previsti ben 10 concerti nel Vecchio Continente, per un European Tour davvero molto atteso.
Ecco poi l'unica data d Guè al di fuori dell'Europa, prevista per il 24 aprile 2025. L'artista farà infatti scatenare il suo Worldwide Tour alla The Desert Arena, struttura situata nel deserto del Sinai (Egitto) gestita dal gruppo Domina non lontana dal Domina Coral Bay di Sharm El Sheikh.
Guè, con la sua musica e la sua energia, sarà infatti Special Guest di grande evento prodotto da The Beach Luxury Club, un punto di riferimento per chi cerca il meglio sul Mar Rosso, dal mattino a notte fonda. "Siamo davvero orgogliosi di poter proporre ai nostri ospiti lo show e la musica di un artista del livello di Guè. La grande musica è sempre un'emozione irripetibile, ma quando un evento come questo lo si può vivere in un luogo unico come Sharm, tra mare cristallino e deserto, in luoghi d'eccellenza come Domina Coral Bay e The Beach, credo diventi un sogno davvero irresistibile", spiega Manuel Dallori, creatore di The Beach e Corporate Entertainment Director di Domina. "Prima della performance di Guè, che sarà ovviamente il momento più atteso del nostro evento, proporremo un dinner show di livello assoluto, con decine di artisti internazionali, mentre dopo il live show ecco un DJ set, per concludere la serata sul dancefloor". A questo link -https://bit.ly/Gue-The-Desert-Arena-Sharm - sono disponibili tutte le info su questo grande evento.
Vivere una settimana di relax a Sharm e poi scatenarsi per una notte con il rap di Guè, con i propri amici, in primavera, quando l'estate in Italia deve ancora arrivare, sembra essere un gran bel modo per vivere un periodo di vacanza in anticipo sul calendario. Non è un caso che una proposta di questo tipo arrivi da The Beach Luxury Club, un brand che da sempre mette insieme eccellenza, relax, musica, cibo... con il suo stile decisamente italiano, in tutto il mondo.
24/04 Guè Worldwide Tour @ The Desert Arena- Sharm El Sheikh
CHI E' GUE'
Guè, (Cosimo Fini) è nato a Milano nel 1980. Rapper tra i più influenti in Italia, è un punto di riferimento assoluto nel suo genere. Con Jake La Furia e il produttore Don Joe dà vita al progetto dei Club Dogo con i quali pubblica diversi album di grande successo e con cui nel 2024 riempie San Siro, dopo tanti concerti sold out al Forum e un ritorno di successo assoluto come l'album omonimo, "Club Dogo", uscito nel gennaio dello stesso anno.
Nel 2011 esce il suo primo disco da solista, "Il ragazzo d'oro", che raggiunge lo status di Disco d'Oro. Nel 2013 è la volta di "Bravo ragazzo", con il quale si aggiudicherà un Disco di Platino. Due anni dopo è il primo artista made in Italy a firmare per l'iconica etichetta discografica Def Jam Recordings, con la quale pubblica "Vero", il suo terzo lavoro da solista, che verrà certificato Disco d'Oro. Nel 2016 insieme a Marracash incide "Santeria", che si aggiudica il Disco di Platino oltre che un'infinita sequenza di certificazioni per i singoli. È del 2017 il suo quarto album solista, "Gentleman", che già certificato doppio Platino è stato uno dei dischi rap dell'anno con quattro settimane in vetta alla classifica.
Sempre nel 2017 Guè è stato l' artista italiano più ascoltato su Spotify. Dal 2014 è proprietario del marchio di streetwear Z€N. Nel 2018 ha pubblicato "Sinatra" il suo quinto lavoro in studio il primo lavoro che vede la collaborazione con il suo nuovo team: BHMG.
Nel 2019 la sua prima data al Forum di Milano è andata sold out, mentre prima dell'estate 2019 ha pubblicato un ennesimo lavoro discografico, l'EP "Gelida Estate". Lo stesso anno ha svolto il ruolo di coach insieme a Morgan, Elettra Lamborghini e Gigi D'Alessio nella sesta edizione del programma The Voice of Italy, in onda su Rai2 . Nel 2020 Guè Pequeno ha annunciato il settimo album "Mr. Fini". Nel 2021 esce il mixtape "Fastlife 4″, che continua la serie di mixtape iniziata nel 2006 insieme a DJ Harsh. Nel 2025 è la volta dell'album "Tropico del cancro". Guè
"Tropico del Capricorno" è il decimo album della carriera di Guè e rappresenta la perfetta sintesi della maturità artistica dell'artista. Nell'arco di oltre vent'anni di carriera è riuscito a rinnovare e internazionalizzare come nessun altro un genere "di importazione" come l'hip hop. Tra citazioni letterarie, cinematografiche, di costume e musicali, l'album condensa in 15 tracce il meglio delle sonorità rap di ieri e di oggi, rendendo omaggio anche all'essenza della tradizione melodica e autorale italiana.
Oltre ad alcuni ospiti d'eccezione, qualche chicca a sorpresa, come il sample estratto da "Che soddisfazione "di Pino Daniele, che impreziosisce il singolo "Oh Mamma Mia" (feat. Rose Villain), da venerdì 10 gennaio in radio, e quello di "Acqua e sapone" degli Stadio, nella traccia Meravigliosa. Ha curato le produzioni dell'album Sixpm e Chef P (già noto come Pietrino dei 2nd Roof), con la partecipazione di Big Fish (Meravigliosa), Bassi Maestro (Nei tuoi skinny) e la star americana Harry Fraud (Pain Is Love).
COS'E THE BEACH LUXURY CLUB
Creato e gestito dall'imprenditore viareggino Manuel Dallori, The Beach Luxury Club è un concept di beach club con intrattenimento che prende vita in spazi aperti dal mattino alla notte. Propone cucina raffinata, presentata in un contesto unico, con piatti di ispirazione mediterranea e fusion, dinner show internazionali e party che finiscono solo alle ore piccole. Prende vita tutto l'anno a Sharm El Sheikh presso e dalla primavera all'autunno a Santa Flavia (Palermo). In Toscana si fanno notare due nuove aperture nell'estate '24: Greg on the Beach a Forte dei Marmi e The Beach @ Marina di Scarlino (Grosseto). www.thebeachluxury.com/
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24/04 Guè Worldwide Tour fa scatenare The Desert Arena- Sharm El Sheikh
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Guè, caposaldo indiscusso del rap game con le sue infinite hit da solista ed i suoi Club Dogo, ha da poco pubblicato un nuovo album, "Tropico del Capricorno". Mentre il disco sta segnando un record dopo l'altro, l'artista, che sarà presente anche a Sanremo 2025, ha già annunciato tanti concerti nei palasport italiani. Inoltre, tra marzo ed aprile 2025, ecco per l'artista milanese sono previsti ben 10 concerti nel Vecchio Continente, per un European Tour davvero molto atteso.
Ecco poi l'unica data d Guè al di fuori dell'Europa, prevista per il 24 aprile 2025. L'artista farà infatti scatenare il suo Worldwide Tour alla The Desert Arena, struttura situata nel deserto del Sinai (Egitto) gestita dal gruppo Domina non lontana dal Domina Coral Bay di Sharm El Sheikh.
Guè, con la sua musica e la sua energia, sarà infatti Special Guest di grande evento prodotto da The Beach Luxury Club, un punto di riferimento per chi cerca il meglio sul Mar Rosso, dal mattino a notte fonda. "Siamo davvero orgogliosi di poter proporre ai nostri ospiti lo show e la musica di un artista del livello di Guè. La grande musica è sempre un'emozione irripetibile, ma quando un evento come questo lo si può vivere in un luogo unico come Sharm, tra mare cristallino e deserto, in luoghi d'eccellenza come Domina Coral Bay e The Beach, credo diventi un sogno davvero irresistibile", spiega Manuel Dallori, creatore di The Beach e Corporate Entertainment Director di Domina. "Prima della performance di Guè, che sarà ovviamente il momento più atteso del nostro evento, proporremo un dinner show di livello assoluto, con decine di artisti internazionali, mentre dopo il live show ecco un DJ set, per concludere la serata sul dancefloor". A questo link -https://bit.ly/Gue-The-Desert-Arena-Sharm - sono disponibili tutte le info su questo grande evento.
Vivere una settimana di relax a Sharm e poi scatenarsi per una notte con il rap di Guè, con i propri amici, in primavera, quando l'estate in Italia deve ancora arrivare, sembra essere un gran bel modo per vivere un periodo di vacanza in anticipo sul calendario. Non è un caso che una proposta di questo tipo arrivi da The Beach Luxury Club, un brand che da sempre mette insieme eccellenza, relax, musica, cibo... con il suo stile decisamente italiano, in tutto il mondo.
24/04 Guè Worldwide Tour @ The Desert Arena- Sharm El Sheikh
CHI E' GUE'
Guè, (Cosimo Fini) è nato a Milano nel 1980. Rapper tra i più influenti in Italia, è un punto di riferimento assoluto nel suo genere. Con Jake La Furia e il produttore Don Joe dà vita al progetto dei Club Dogo con i quali pubblica diversi album di grande successo e con cui nel 2024 riempie San Siro, dopo tanti concerti sold out al Forum e un ritorno di successo assoluto come l'album omonimo, "Club Dogo", uscito nel gennaio dello stesso anno.
Nel 2011 esce il suo primo disco da solista, "Il ragazzo d'oro", che raggiunge lo status di Disco d'Oro. Nel 2013 è la volta di "Bravo ragazzo", con il quale si aggiudicherà un Disco di Platino. Due anni dopo è il primo artista made in Italy a firmare per l'iconica etichetta discografica Def Jam Recordings, con la quale pubblica "Vero", il suo terzo lavoro da solista, che verrà certificato Disco d'Oro. Nel 2016 insieme a Marracash incide "Santeria", che si aggiudica il Disco di Platino oltre che un'infinita sequenza di certificazioni per i singoli. È del 2017 il suo quarto album solista, "Gentleman", che già certificato doppio Platino è stato uno dei dischi rap dell'anno con quattro settimane in vetta alla classifica.
Sempre nel 2017 Guè è stato l' artista italiano più ascoltato su Spotify. Dal 2014 è proprietario del marchio di streetwear Z€N. Nel 2018 ha pubblicato "Sinatra" il suo quinto lavoro in studio il primo lavoro che vede la collaborazione con il suo nuovo team: BHMG.
Nel 2019 la sua prima data al Forum di Milano è andata sold out, mentre prima dell'estate 2019 ha pubblicato un ennesimo lavoro discografico, l'EP "Gelida Estate". Lo stesso anno ha svolto il ruolo di coach insieme a Morgan, Elettra Lamborghini e Gigi D'Alessio nella sesta edizione del programma The Voice of Italy, in onda su Rai2 . Nel 2020 Guè Pequeno ha annunciato il settimo album "Mr. Fini". Nel 2021 esce il mixtape "Fastlife 4″, che continua la serie di mixtape iniziata nel 2006 insieme a DJ Harsh. Nel 2025 è la volta dell'album "Tropico del cancro". Guè
"Tropico del Capricorno" è il decimo album della carriera di Guè e rappresenta la perfetta sintesi della maturità artistica dell'artista. Nell'arco di oltre vent'anni di carriera è riuscito a rinnovare e internazionalizzare come nessun altro un genere "di importazione" come l'hip hop. Tra citazioni letterarie, cinematografiche, di costume e musicali, l'album condensa in 15 tracce il meglio delle sonorità rap di ieri e di oggi, rendendo omaggio anche all'essenza della tradizione melodica e autorale italiana.
Oltre ad alcuni ospiti d'eccezione, qualche chicca a sorpresa, come il sample estratto da "Che soddisfazione "di Pino Daniele, che impreziosisce il singolo "Oh Mamma Mia" (feat. Rose Villain), da venerdì 10 gennaio in radio, e quello di "Acqua e sapone" degli Stadio, nella traccia Meravigliosa. Ha curato le produzioni dell'album Sixpm e Chef P (già noto come Pietrino dei 2nd Roof), con la partecipazione di Big Fish (Meravigliosa), Bassi Maestro (Nei tuoi skinny) e la star americana Harry Fraud (Pain Is Love).
COS'E THE BEACH LUXURY CLUB
Creato e gestito dall'imprenditore viareggino Manuel Dallori, The Beach Luxury Club è un concept di beach club con intrattenimento che prende vita in spazi aperti dal mattino alla notte. Propone cucina raffinata, presentata in un contesto unico, con piatti di ispirazione mediterranea e fusion, dinner show internazionali e party che finiscono solo alle ore piccole. Prende vita tutto l'anno a Sharm El Sheikh presso e dalla primavera all'autunno a Santa Flavia (Palermo). In Toscana si fanno notare due nuove aperture nell'estate '24: Greg on the Beach a Forte dei Marmi e The Beach @ Marina di Scarlino (Grosseto). www.thebeachluxury.com/
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Disco dell'anno - album of the year
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Fedez, alto che musica: ecco qual è la vera passione del rapper | Chiara Ferragni non c'entra nulla Fedez sembra aver ormai dimenticato la sua Chiara Ferragni ora la sua passione è un'altra. E lo ha ammesso lui stesso. Matrimonio al capolinea tra Fedez e Chiara Ferragni? Alla luce di quanto sta accadendo negli ultimi giorni sembra proprio che tra i due non ci sia più niente. Sembra ieri che una delle coppie più amate e seguite sui social mostrava la sua felice vita familiare alle telecamere, o meglio, alla macchina fotografica. Abbiamo assistito ad ogni momento della loro storia, da quando lui le ha chiesto di sposarla in diretta al concerto di J – Ax, il 6 maggio 2017. Abbiamo visto il matrimonio in pompa magna il primo settembre dell'anno successivo. E poi ecografie, vita familiare quotidiana, manca il parto dei due figli Leone e Vittoria e poi siamo stati nella loro casa praticamente sempre. Che i due però avessero dei problemi di coppia non è una novità, lo hanno rivelato loro stessi nel corso della docuserie che (ancora) ha raccontato la loro vita, The Ferragnez. Senza filtri, senza nascondersi, sempre alla mercé di tutti, fan e haters. Lo scotto da pagare? Che oggi tutti vogliono sapere come andrà a finire. Anche con domande indiscrete, perché alla fin fine quando un matrimonio finisce, soprattutto quando ci sono dei bambini, è sempre un gran dolore per tutti. Fedez: la vera passione Fedez è andato via di casa, la crisi nel matrimonio con Chiara Ferragni è forse la più difficile da superare. I due ragazzi stanno affrontando la cosa come meglio riescono, ognuno con i propri mezzi e tempi. E se Chiara Ferragni ha deciso di portare la sua verità a Che tempo che fa, durante la tanto criticata intervista rilasciata a Fabio Fazio, lui rilancia e porterà la sua a Belve, il programma di Francesca Fagnani. Sarà ospite nella prima puntata della nuova stagione, il 2 aprile. E nel frattempo si lascia andare sui social a confessioni e dichiarazioni inaspettate. La confessione inaspettata In vena di ricordi Fedez ha pubblicato alcuni video e stories sul suo profilo, rimembrando i tempi andati nei quali si accompagnava a Silvia Brigatti, la sua ex fidanzata. Erano i tempi del primo disco, Penisola che non c'è, e nel raccontare il rapper rivela la sua passione oltre la musica: I primi video che uscirono erano girati dalla mia ex fidanzata, la Silvia, e montati da me. Questo disco, dunque, non solo mi ha diciamo regalato un sogno ma mi ha anche insegnato a coltivare un'altra passione che è quella del montaggio video. Come mai proprio in questo momento sia in preda ai ricordi nostalgici non è dato sapere, anche se molti la vedono come una mossa studiata. E Chiara Ferragni? Ha aperto un canale Telegram, un po' per scherzo dopo aver chiesto ai suoi fan, e in circa 5 ore ha raccolto già 40mila iscrizioni.
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Storia Di Musica #358 - Killing Joke, Night Time, 1985
Se c'è un luogo che esprime il rapporto tra la musica rock e Berlino è un edificio di Köthener Straße, la Meistersaal, eretto nel 1913 come sede della Società Edilizia della città, ristrutturato dopo gli ingenti danni subiti durante la Seconda guerra mondiale. Nel 1964 due fratelli, Peter e Thomas Meisel, in alcune stanze di questo edificio costruiscono uno studio di registrazione musicale, gli Hans Ton Studios, conosciuti nel mondo della musica come Hansa By The Wall Studios perchè fisicamente erano situati al confine con il muro divisorio della città, vicino a Potsdamer Platz. Li Bowie con Eno, e poi decine di artisti, tra cui Cave (come visto la settimana scorsa), i Depeche Mode (che registrano missano qui Construction Time Again del 1983 e registreranno poi Some Great Reward, 1984, e Black Celebration del 1986), tanti gruppi new wave, post punk, i R.E.M. nel 2011 con Collapse Into Now registrano il loro ultimo disco in studio. C'�� a tal proposito uno stupendo documentario, Hansa Studios: By The Wall 1976-90 diretto da Mike Christie che racconta un po' di storia di questo luogo leggendario.
Che fu il teatro delle registrazioni del disco di oggi, di una delle più innovative e all'epoca dirompenti formazioni della prima metà degli anni '80. Questa band emerge con forza dall'ondata new wave innescando la musica con cose molto particolari: i Killing Joke. Jaz Coleman, voce e tastiere, la fonda con Kevin "Geordie" Walker alla chitarra, Martin "Youth" Glover al basso e Paul Ferguson alla batteria. Sono sin dalle prime registrazioni indicati come rock d'avanguardia. Prendono il loro nome, Killing Joke, da una scenetta di uno spettacolo dei Monthy Python, e lo "scherzo che uccide" stupirà gli appassionati con un suono che mischia punk, dark, hard rock, dub creando in Gran Bretagna il seme della musica "industrial" e, per molti, persino della musica Techno. Cantano di depressione, di sensazioni apocalittiche, quasi con idee divinatorie (ne parleremo tra poco) e brani come Requiem e Wardance, dal loro omonimo esordio Killing Joke del 1980, e come Follow The Leaders dal successivo What's This For! (dell'anno successivo, 1981) divengono dei piccoli culti musicali di una band che ha ancora poco successo ma è adorata dai fan. Nel 1982 succede qualcosa: Youth si chiama fuori, e fonderà di lì a breve un nuovo gruppo, i Brilliant, ma soprattutto Coleman, immedesimandosi in un novello Nostradamus, preannuncia la fine dei tempi e se ne va in Islanda. Non si è mai capito quanto fosse una stramba copertura per un ritiro creativo, dove Coleman incontra e frequenta numerosi artisti locali di musica elettronica, ma ha una certa eco all'epoca. A questo punto, rimpiazza Youth con Paul "Raven" Vincent al basso e scrive un disco dove, a detta dei musicisti, usano delle droghe per trovare il giusto editing: Fire Dances (1983) ha la prima canzone "normale" in Let's All Go (To The Fire Dances) ed è ben accolto da critica e pubblico.
Tutto cambia l'anno successivo: Coleman va a "respirare decadenza" a Berlino e decide lì di scrivere il prossimo disco. In risposta alle prime critiche sul fatto che la furia iconoclasta degli esordi si fosse trasformata in qualcosa di noioso (che è la critica di ogni band che ha successo, più o meno relativo) esce fuori un disco che riprende soprattutto la ritmica iconica del suono Killing Joke, le tematiche scure e dolorose, ma le riveste in un'atmosfera nuova, vista la storia musicale della città berlinese (questo aspetto, anticipo, sarà la chiusura del viaggio di queste settimane), che vira verso suoni dance. Night Time esce nel Febbraio 1985, ridando nuovo lustro al gruppo che riesce a mettere insieme il suono esplosivo e trascinante che lo ha reso famoso con canzoni più mirate, alcune delle quali diventeranno degli inni generazionali. Geordie Walker, che fino ad allora ne era sempre stato avarissimo, tira fuori alcuni assoli sbalorditivi tra i suoi riff feroci (vedasi Night Time), mentre Paul Ferguson mescola e abbina molto bene i ritmi elettronici con i suoi naturali della batteria. Jaz Coleman è un personaggio strano, ma è anche un cantante formidabile, capace di fare di tutto, dal growl degli esordi ai toni taglienti e acuti come in questo disco, dove non forza mai la mano. Le canzone del disco sono due: Love Like Blood, dal testo gotico, che ebbe un certo successo anche per via del videoclip all'epoca definito dark, ma che oggi fa tutt'altro effetto, ma soprattutto Eighties: i Nirvana, tra tutti i gruppi, hanno clonato completamente la linea di chitarra acquosa al centro del brano per Come As You Are. Il disco vende moltissimo, ed è bellissimo, a mio parere, il commento che il New Musical Express fece del disco all'uscita: "suonano così diversi che fanno sembrano gli Smiths come Simon & Garfunkel".
Eppure all'apice, come spesso succede, arriva la crisi creativa: dissidi artistici e di linea musicale (con la decisione di rifare in pratica all'infinito il mood di Love Like Blood) portano a cali drastici di qualità e ad una sorta di isolamento di Coleman, che in pratica scriverà dischi solisti a nome Killing Joke, ed esempio massimo in questo sono il parlato sermonico suo su esoterismo, magia e occulto in The Courtard Talks del 1989 (addirittura doppio lp).
Rimangono un esempio seminale di contaminazione di generi, e i primi 4 dischi sono meravigliosi: dalle loro note nascerà tantissimo in tutta Europa, e ancora una volta è stata l'aria berlinese che ha dato la quadra.
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4 festività soppresse: cosa accade con la busta paga
In Italia ci sono 4 festività soppresse che però ancora fanno sentire la loro presenza nel mondo del lavoro. Le festività non godute, infatti, hanno un certo peso nel calcolo della retribuzione mensile. Quando poi non si interviene economicamente si può usufruire di alcuni benefit. Festività soppresse: i 4 giorni dell'anno diventati uguali agli altri San Giuseppe (19 marzo), Ascensione (40 giorni dopo la Pasqua), Festa dell'Unità nazionale (4 novembre) e Corpus Domini (60 giorni dopo la Pasqua) sono le ricorrenze che fino al 1977 erano considerate giorni di festa per i lavoratori. La legge 269/1949, che le aveva istituite, aveva incluso, in realtà, anche il giorno in cui si celebrano i Santi Pietro e Paolo (29 giugno). Quest'ultima ricorrenza è rimasta come festività, cioè come astensione dal lavoro, per i soli cittadini di Roma. La legge 54/1977, poi, le ha abrogate trasformandole in giorni feriali. Da allora, dunque, in quei giorni il lavoratore non ha più il diritto all'astensione lavorativa. Il legislatore, però, non ha voluto cancellarle completamente e ha previsto un trattamento diverso. I permessi retribuiti Il trattamento riservato ai lavoratori in occasione delle ex festività è la possibilità di continuare a usufruirne anche se in modalità diversa. Molti contratti di lavoro prevedono la possibilità di richiedere nei giorni delle ex festività un permesso retribuito. Tale possibilità è data solo nel caso in cui la ex festività cade in un giorno feriale. Vediamo, allora, per quali ex festività si potrà chiedere un permesso retribuito il prossimo anno. La prima festività soppressa del 2024 sarà la festa del papà, il 19 marzo. Nel 2024 il 19 marzo cadrà di martedì per cui via libera. Lo stesso dicasi per la seconda festività soppressa, quella dell'Ascensione, che nel 2024 cadrà di giovedì 9 maggio. Disco giallo per il 29 giugno che l'anno prossimo cadrà di sabato. Ad eccezione dei romani che usufruiranno della festività patronale, gli altri lavoratori potranno godere di un permesso retribuito solo se lavorano anche di sabato. Curiosa coincidenza per la terza delle festività soppresse: il Corpus Domini. L'anno prossimo, infatti, questa ricorrenza religiosa cadrà il 2 giugno, in concomitanza con la ricorrenza civile della Festa della Repubblica, festa attualmente in vigore con tanto di astensione dal lavoro. Se il vecchio detto "mal comune, mezzo gaudio" vale anche in questa occasione sappiate che non sarà festa per nessuno: il 2 giugno 2024 sarà domenica. Disco verse, invece, per l'ultima delle 4 festività soppresse: la festa dell'unità nazionale. Il prossimo anno il 4 novembre cadrà di lunedì. Festività in corso Vediamo, invece, quali sono le festività in vigore e quanto riusciremo a usufruirne il prossimo anno. Le festività in corso per le quali si ha diritto all'astensione dal lavoro sono: Capodanno (1° gennaio), Epifania (6 gennaio), Pasqua (nel 2024 sarà il 31 marzo), Pasquetta (nel 2024 sarà il 1° aprile), Ferragosto (15 agosto), Ognissanti (1° novembre), Festa dell'Immacolata (8 dicembre), Natale (25 dicembre) e Santo Stefano (26 dicembre). Per sapere quando cadono e se ci sono ponti per il prossimo anno leggete qui. In copertina foto di StockSnap da Pixabay Read the full article
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12/7 Lil Pump ("Gucci Gang") fa scatenare Zero - Olgiate Olona (Varese)
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Gli appassionati di hip hop stanno vivendo una delle settimane più scatenate del 2024: il 12 luglio 2024 infatti passa dallo Zero Garden di Olgiate Olona (Varese) il Lil Pump World Tour, l'unica data italiana del tour mondiale della star hip hop di "Gucci Gang".
Nel grande club, a 15 minuti da Milano (uscita Busto Arsizio), va infatti in scena uno degli eventi musicalmente più importanti dell'estate. per chi ama certe sonorità. Grazie a hit assolute come la già citata "Gucci Gang" e a collaborazioni con icone musicali come Kanye West, XXXTENTACION, Diplo o El Alfa, Lil Pump è un artista di prima grandezza in tutto il pianeta in ambito hip hop e non solo. Con oltre 14 milioni di follower su Instagram e 6 milioni di ascoltatori mensili solo su Spotify, sul palco l'artista sa sempre come fare la differenza.
Non è tutto: sul palco dello Zero, club che ha già ospitato artisti italiani di grande livello come Guè e Lazza, Lil Pump venerdì 12 luglio '24 non sarà solo. La sua esibizione di oltre un'ora sarà l'apice di un party scatenato che inizia alle 23 e va avanti fino alle 3 del mattino. Sul palco e in console Lil Pump ci sarà il sound di Le Guns, hip hop collective decisamente scatenato. Come è logico che sia, tutto il sound dell'evento sarà un mix i hip hop e trap italiane ed internazionali.
Ma chi è Lil Pump? Qual è la sua storia? Ce la racconta la sua biografia ufficiale, disponibile sulla sua pagina di Spotify e scritta da Fred Thomas.
Con un flow ipnotico e un'attitudine sempre maliziosa, il rapper Lil Pump ha ottenuto un successo virale nel 2017 con il singolo "Gucci Gang", tratto dal suo album di debutto. Seguono il successo nelle classifiche e la certificazione di platino negli USA, e la collaborazione con artisti del calibro di Diplo e Kanye West prima dell'arrivo di "Harverd Dropout" del 2019. L'intensa produzione di Pump si protrae nel decennio successivo e comprende l'album No Name del 2021 con Ronny J.
Nato a Miami nel 2000, Gazzy Garcia, questo il suo vero nome, aveva poco interesse a fare musica da piccolo. Ha invece iniziato a scrivere rap e a creare i propri brani dopo essere stato espulso da scuola in prima superiore per aver litigato con un altro studente. Già amico di Smokepurpp in quel periodo, ha iniziato a collaborare con il rapper/produttore e a pubblicare brani online a partire dal 2016; le canzoni erano caratterizzate da uno stile ripetitivo e spericolato. La risposta è stata subito travolgente, con brani che hanno raccolto milioni di riproduzioni in un arco di tempo relativamente breve. La celebrità di Lil Pump è cresciuta con ogni canzone, mentre singoli come "Broke My Wrist", "D Rose" e "Elementary" hanno ampliato il suo catalogo e la sua fama. Seguono video, tournée e una grande presenzasui social media, basata sulla forza di pochi brani online. Diverse etichette in quel periodo sono interessate... ma nel primo anno della sua vita di rapper non aveva ancora pubblicato un mixtape, per non parlare di un vero e proprio album full-length.
La grande svolta per Lip Pump arriva nel 2017, con l'esplosione del suo singolo "Gucci Gang", che alla fine dell'anno è salito nella Top 3 della Hot 100 ed è stato certificato triplo disco di platino negli USA. Ad ottobre ha pubblicato il suo mixtape di debutto, "Lil Pump", con apparizioni di Smokepurpp, Gucci Mane, Lil Yachty e altri. Il disco raggiunge la terza posizione nella Billboard 200 e la seconda nella classifica R&B/hip-hop. Più tardi, nello stesso anno, Pump ha ottenuto un altro successo con l'esplosiva "Welcome to the Party", una collaborazione con Diplo, French Montana e Zhavia Ward. La canzone è stata inserita nella colonna sonora di Deadpool 2. Da lì in poi le cose sono continuate a salire in modo virale: Pump ha trascorso gran parte del 2018 contribuendo con featuring a canzoni di altri rapper, comparendo in brani di Li'l Yachty, Lil Rich e BlocBoy JB. Ha poi concluso l'anno con "I Love It", un singolo in collaborazione con con Kanye West accompagnato da un video virale con Spike Jonze.
Nel febbraio 2019 Lil Pump ha pubblicato il suo secondo lavoro, "Harverd Dropout". L'uscita per Warner Bros. ha visto la presenza di artisti del calibro di Lil Wayne, YG, 2 Chainz, Offset, Quavo e molti altri. Lil Pump è rimasto prolifico nel decennio successivo, pubblicando singoli come "Illuminati" con Anuel AA e "Life Like Me" prima di pubblicare l'album "No Name" con Ronny J alla fine del 2021. L'anno successivo esce una serie di singoli da solista, tra cui "Splurgin" e "Mosh Pit", e collabora con Soulja Boy ("Mona Lisa") e Ty Dolla $ign ("She Know").
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12/7 Lil Pump ("Gucci Gang") @ Zero - Olgiate Olona (Varese)
Prevendite
https://www.ticketone.it/artist/lil-pump/
Zero Garden - Olgiate Olona (Varese)
Via San Francesco d'Assisi 21,
Olgiate Olona 21057 (VA)
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Lil Pump su Instagram
Lil Pump su Spotify
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