#dieta per eliminare meteorismo
Explore tagged Tumblr posts
Photo
Perdere 30 kg in 3 mesi
Pasti 6 volte al giorno ogni 3 ore più o meno Colazione - entro e non oltre un'ora dopo. Scrub al caffè per le labbra. Perdere peso, ringiovanire. Ragazze, da oggi sono a dieta a base di uova, forse chi è quello? Efficace allenamento fitness Elena Silka... [Continua a leggere→]
[Continua a leggere→]
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
Dimagrire 2 chili in una settimana
Tè verde con latte per dimagrire: recensioni. Quimey Chi l'ha preso? L'essiccazione, come già accennato, non è una dieta espressa, ma la dieta più equilibrata. Cosa vuoi? Per il corpo niente vale per niente, pensaci prima di mangiarne un altro chilo! Molte persone in sovrappeso hanno alti livelli di tossine nel corpo. Lipolitici. Attivano la microcircolazione e stimolano l'escrezione degli acidi grassi dalla zona trattata con l'ausilio di sangue e linfa ... Mi chiedevo perché lo scoiattolo avesse improvvisamente smesso di mangiare. Il peso rimane normale, non si guadagnano chili in più. Aiutano a non sentire la fame, purificano il corpo dalle tossine, accelerano la combustione naturale dei grassi.
Esercizi tabata dimagrire
Se sei nella fase di perdita di peso attiva, quanto segue ti tornerà utile ... Day Breakfast Condividi con i tuoi amici! L'attivista Hani Ross ritiene che le persone in sovrappeso non dovrebbero offendersi se vengono chiamate grasse. Cellulosa microcristallina - il miglior mezzo economico ma efficace per la perdita di peso. Ora voglio ordinare Cordyceps per il caffè dimagrante per me a casa, è più gustoso del solito e più sano. Spuntino: 100 grammi di ricotta con frutta secca o bacche. Crema corpo anticellulite con elleboro per dimagrire 100 ml Potenza dei Carpazi per massaggio e avvolgimento. Abbastanza possibile! Certo, la dieta ha una dieta monotona, per un giorno tu ... È sempre necessario avviare la procedura di un efficace impacco dimagrante a casa con la pulizia e la preparazione della pelle.
Fisico perfetto femminile
Ogni anno la nostra spirulina inizia il suo viaggio presso l'Istituto di Biologia. La colazione a dieta aiuta ad accelerare il metabolismo, il che significa che sarà spesa in modo più efficiente e meno risparmiata ... Ma più risultati di perdita di peso possono essere trovati su altri siti: Evidenziamo specificamente le recensioni con foto in modo che tu possa trovare anche recensioni reali sui forum su Neurosystem 7. Come curare rapidamente un naso che cola a casa. La dieta settimanale della cagliata di Maggi è simile all'originale. Stelle più magre: Victoria Lopyreva, Roza Syabitova, Dana Borisova e altri. Penso che stavo perdendo peso per inerzia semplicemente perché il mio metabolismo è migliorato. Abbiamo deciso di aiutarvi in questo problema e abbiamo fatto Come scegliere le pillole per la perdita di peso giusto? Ti invitiamo a familiarizzare con i requisiti dietetici basati sul consumo della dieta del tè.
Dieta per eliminare meteorismo
Se non ci sono molti chili in più, sarai in grado di perdere peso velocemente ed efficacemente ricostruendo i processi metabolici. La dieta ghiacciata, che è diventata abbastanza diffusa tra le masse, annuncia questo effetto come il principale. Pertanto, sin dalla giovane età, controlla il tuo peso. Dieta a base di farina d'avena - risultati ed effetti La pulizia del corpo con i cereali è una tecnologia avanzata per dimagrire e liberarsi di tossine e tossine. Una corretta alimentazione per le donne dopo 50 anni ... È sempre necessario avviare la procedura di un efficace impacco dimagrante a casa con la pulizia e la preparazione della pelle. Per capire come accelerare il metabolismo per dimagrire a casa, capiamo cos'è il metabolismo? Motivazione. L'elenco degli alimenti brucia grassi include il tè verde. Sulla vastità della rete globale, puoi trovare diverse recensioni sui tapis roulant per la perdita di peso. Come cucinare il peperoncino rosso kefir allo zenzero cannella per dimagrire: ricerca per ingredienti, consigli, recensioni, foto passo passo, conteggio delle calorie, stampa facile, cambio di porzioni, ricette simili.
Dieta dimagrante no carboidrati
A livello individuale, si ritiene che sebbene la malattia non sia considerata o classificata come un disturbo mentale, il rischio di sovrappeso e obesità sia maggiore nelle persone con disturbi mentali. L'azione principale del farmaco è rimuovere il fluido accumulato da ... Come preparare un cocktail dimagrante a casa. Perdere 30 kg in 3 mesi In qualche modo non abbiamo trovato quei vecchi tè in vendita e abbiamo deciso di acquistarne uno nuovo. Per un mese di utilizzo, ho dovuto acquistare 2 confezioni, che è piuttosto costoso ad un prezzo, ma ne è valsa la pena. Adoro ... gli hack per dimagrire più collaudati e migliori dalla mia esperienza, sono su Instagram ... Perdere peso a parole è molto più facile che in pratica.
Dieta de una persona pre diabetes
Una tale dieta per perdere peso sarà efficace e il risultato sarà stabile. La doccia di Charcot è un metodo di idroterapia utilizzato con successo in cosmetologia, cure mediche, e quindi la doccia di Charcot è molto popolare sia per il trattamento che per la prevenzione della cellulite. Tutti i fatti e i benefici indicano che puoi davvero perdere peso con esso. Come perdere peso senza uscire di casa? Inoltre, un trampolino domestico per gli esercizi più semplici non è costoso. Questo è un metodo per perdere peso sotto la supervisione di un medico. È necessario fare il porridge di grano saraceno in acqua a fuoco basso, quindi avvolgerlo con un panno spesso e appoggiarlo su uno Il grano saraceno è un prodotto alimentare abbastanza semplice, ma con questa salsa di condimento, che ricorda il sugo di pomodoro, ... Ago nell'orecchio per dimagrire: controindicazioni. Penso che in un mese il paziente possa perdere almeno 7 kg, ma non è questo ... Anche io direi eccessivamente soddisfacente.
#Perdere 30 kg in 3 mesi#dimagrire 2 chili in una settimana#esercizi tabata dimagrire#fisico perfetto femminile#dieta per eliminare meteorismo#dieta dimagrante no carboidrati#dieta de una persona pre diabetes#dieta maluca mas que funciona#curcuma dimagrire forum#esercizi per dimagrire su cosce e glutei#nuoto per dimagrire opinioni
1 note
·
View note
Photo
Dieta per ragazza di 18 anni
Lo stesso Pierre Dukan sconsiglia categoricamente una durata superiore a cinque giorni. In medicina, il tiosolfato di sodio è usato per trattare l'avvelenamento acuto, i veterinari lo usano come antidoto ... Dieta anguria numero 2. Se viene seguita una dieta kefir rigorosa o ... Considera i principali tipi di massaggio per ..... [Continua a leggere→]
[Continua a leggere→]
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
...
Trucchi per dimagrire prima
Morgensten prima di perdere peso. Quasi 20 kg in soli 2 mesi .. Naturalmente, i nostri clienti hanno livelli di reddito diversi. Meno: il farmaco funziona efficacemente solo in combinazione con un allenamento regolare. Non sorprende che fin dall'antichità le alghe siano state utilizzate in ... Non c'è da stupirsi che le star del cinema, gli atleti e solo le persone con soldi non solo visitino le sale massaggi, ma abbiano massaggiatori personali. Bodyflex con Marina Korpan sarà letteralmente una boccata d'aria fresca per Fai un corso sulla perdita di peso e sul ringiovanimento, facendo bodyflex con Marina Korpan. Hai deciso di perdere chili in più, trovato la dieta giusta, calcolato il contenuto calorico, acquistato un abbonamento a ... I rimedi popolari per la perdita di peso possono aiutare a ottenere i risultati desiderati. Dimagrimento con chitosano.
Dieta peso forma menu
Pertanto, se puoi perdere 10 kg in un mese o meno, dipenderà dai metodi e dai metodi scelti per perdere peso e questo articolo Ricorda che perdere peso non avverrà mai dall'oggi al domani. Regola 1. Tutti i risultati futuri nel processo di perdita di peso possono essere aumentati di 3-4 volte e l'attività fisica ti aiuterà a perdere peso rapidamente a casa. Yablonovskiy è libero, fuori città da 150? Glucophage Long 750 per la perdita di peso: istruzioni per l'uso, recensioni, forum. La miostimolazione è una procedura di modellamento del corpo che utilizza uno speciale dispositivo che agisce sui muscoli con impulsi elettrici. Come in qualsiasi altra età, una corretta alimentazione e attività fisica diventeranno la base per perdere peso, ma acquisiranno anche determinate caratteristiche, tenendo conto dell'età di una persona. La polvere è di colore giallo-arancio, ha proprietà curative e aiuta a perdere peso. Un'efficace dieta proteico-carboidrata ti consente di perdere fino a 5 kg a settimana. Il sesso più forte dovrebbe scegliere una dieta e come perdere peso senza digiunare. Sedano per dimagrire: ricette e recensioni - proprietà utili.
Tisane per eliminare l'aria nella pancia
Fai solo ciò che puoi sopportare. La mia gioia è oltre i limiti! Consigli nutrizionali, diete popolari, come iniziare Perché gli anziani dovrebbero perdere peso? Un po 'di storia del kinesio taping. L'obiettivo principale delle attrezzature per l'home fitness è caricare in modo completo il corpo in modo che riceva un carico uniforme. Una dieta ben nota che aiuta a perdere peso e sbarazzarsi della pancia. Allenamenti tabata brucia grassi per le donne a casa. È prodotto da ogni cellula del nostro corpo, ma questa quantità non è sufficiente per il normale funzionamento dei sistemi interni.
Le diete chetogeniche come quando e perche utilizzarle (piccini)
Nonostante il fatto che gli ingredienti siano pochi ... La dieta cheto è ricca di grassi perché è progettata per le persone che si allenano regolarmente. Poiché l'allenamento cardio per la perdita di peso rimuove molti liquidi dal corpo attraverso il sudore, è molto importante bere acqua prima, durante e dopo lo stretching di tutti i gruppi muscolari. Sono anche molto contento che siano apparsi fagioli così innocui, li ho bevuti tranquillamente ho perso peso la mattina volevo dormire per strada quando ... La tecnica aiuta a sbarazzarsi dell'eccesso e consolidare L'attività fisica leggera aiuterà ad accelerare la perdita di peso. Ad un prezzo stracciato nella risposta dell'amministratore. Tè cinese medicinale Kudin nella confezione. Prima di cercare questo o quel modo per sbarazzarsi di. Seguendo questo o quel regime di corretta alimentazione per perdere peso e mantenere la salute, dovresti ...
Esempio di dieta per iperuricemia
Le diete link funzionano solo durante la loro attuazione e quindi danneggiano il corpo. I depositi di grasso su cosce, gambe e cosce possono verificarsi per una serie di motivi. Prima di optare per una delle diete, devi familiarizzare con le controindicazioni ad esse. Dieta per ragazza di 18 anni Fibrent plus iodio è: frutti di cardo mariano schiacciato, semi di lino, alghe, come fonte di iodio, succo di barbabietola, argilla bianca, crusca di frumento. Questa dieta può sostituire uno o due pasti principali. Recensioni su aspirina, caffeina e broncodilatatore. Allo stesso tempo, non possono essere utilizzati come mezzi a tutti gli effetti per perdere peso: l'equilibrio acido-sale può essere disturbato nel corpo.
#Dieta per ragazza di 18 anni#trucchi per dimagrire prima#dieta peso forma menu#tisane per eliminare l'aria nella pancia#le diete chetogeniche come quando e perche utilizzarle (piccini)#esempio di dieta per iperuricemia#cosa bisogna mangiare la mattina per dimagrire#come bruciare il grasso sul pettorale#dieta per meteorismo e pancia gonfia#esercizi da fare la mattina per dimagrire#dieta deficit calorico hombre
1 note
·
View note
Text
Intolleranza al lattosio sintomi: dal gonfiore ai crampi addominali
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/intolleranza-al-lattosio-sintomi-dal-gonfiore-ai-crampi-addominali/111789?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=111789
Intolleranza al lattosio sintomi: dal gonfiore ai crampi addominali
L’intolleranza al lattosio colpisce tantissime persone al mondo.
Con tale espressione ci si riferisce ad una vera e propria incapacità nel digerire in maniera corretta il lattosio, ovvero lo zucchero presente nel latte. Pensate che in Italia oltre il 35% degli abitanti soffre di questo disturbo che può presentarsi sia da quando si è piccoli che in età adulta.
Ma quali sono le cause e i sintomi dell’intolleranza al lattosio?
Scopriamone di più!
Intolleranza al lattosio cause
In linea generale, l’intolleranza nasce per via dell’insufficiente presenza di un enzima, chiamato lattasi.
Le cause vere e proprie possono essere disparate. Secondo delle statistiche, per alcuni risulta essere un problema di tipo ereditario. Ciò significa che in famiglia è possibile riscontrare altri casi di intolleranti al lattosio, come ad esempio i genitori, gli zii, i nonni, i fratelli e via dicendo.
Se dovesse appunto essere un disagio scaturito dal fattore ereditario, è altamente probabile che l’intolleranza subentri già in infanzia. Se invece dovesse presentarsi in età adulta, allora è semplicemente dato da un’alterazione dei valori di lattasi (pertanto di deficit).
A livello corporeo, tutto si scatena nella zona intestinale. Più precisamente ci riferiamo all’intestino tenue il quale ha il compito di scindere il lattosio in due zuccheri semplici. Per poter fare ciò, esso necessita della presenza dell’enzima sopracitato. Nel momento in cui viene a mancare (o è comunque carente), allora l’organismo inizia ad avvertire una certa difficoltà nel completare il processo di digestione.
Insomma, non si tratta di un disagio che interessa lo stomaco (come invece molti pensano) ma è un problema che sorge nella zona intestinale.
Intolleranza al lattosio sintomi
Ma cosa accade al nostro corpo quando si ha difficoltà nel digerire il lattosio?
Vista l’assenza/carenza dell’enzima lattasi, esso non riesce a scindersi in galattosio e glucosio, ovvero i due zuccheri semplici che lo compongono. Di conseguenza, il disaccaride in questione rimane nella zona intestinale, iniziando però a fermentare.
Tale processo di fermentazione porta verso una sintomatologia, che non è sempre universale. Infatti, spesso ognuno vive il disagio in maniera strettamente personale. Ciò significa che i sintomi da intolleranza al lattosio possono variare a seconda del caso specifico.
Tuttavia, se dovessimo presentare in linea generale il tutto, possiamo dire che le manifestazioni principali da intolleranza al lattosio sono:
Il gonfiore
I crampi addominali
Il meteorismo
La flatulenza
La stitichezza
La diarrea
Un senso di spossatezza
Il mal di testa
Delle fitte alla pancia
Alcune eruzioni cutanee
Come potete ben vedere, c’è chi è costretto a fronteggiarla con una sintomatologia del tutto opposta rispetto ad un altro soggetto. Il motivo risiede nel fatto che esistono diverse gradazioni di intolleranze al lattosio e che ovviamente dipendono sempre dall’enzima.
Ma non è tutto. C’è anche chi, pur essendo intollerante, non presenta gravi sintomi. Questo vuol dire che è una persona che riesce a sopportare delle piccole dosi di lattosio senza constatare riscontri negativi.
Una cosa è certa: se non si digerisce il lattosio, la flora batterica lo fermenterà nel tratto intestinale. Ciò porta inevitabilmente verso un accumulo di liquidi nella zona del colon e una conseguente produzione di gas.
Intolleranza al lattosio diagnosi
In che cosa consiste esattamente la diagnosi per l’intolleranza al lattosio?
Molta gente afferma di soffrirne senza però aver mai effettuato un apposito test. Spesso si tende a dirlo giusto per deduzione, a seguito di una particolare sintomatologia avvertita in varie occasioni di consumo di latte e derivati.
In realtà, sarebbe preferibile accertarsi sulla veridicità delle ipotesi, effettuando degli esami diagnostici. Uno dei più noti in assoluto è senza ombra di dubbio il breath test (ovvero il test del respiro). Per poterlo fare, basta semplicemente espirare prima e dopo aver somministrato un medio dosaggio di lattosio. Il medico esperto, analizzerà l’aria del soggetto probabilmente affetto.
Ma a questo punto ci si chiede: com’è possibile riuscire a comprendere l’intolleranza da un semplice test in cui bisogna respirare?
La risposta è molto semplice. Quando nell’intestino si avvia un processo di fermentazione, si va incontro ad una maggiore produzione di idrogeno. Pertanto, se dal test dovesse risultare un’eccessiva concentrazione di gas, allora vuol dire che l’individuo è intollerante.
In caso contrario, è probabile che si sia completamente sbagliato (magari si è trattato di un semplice problema di digestione) o che sia in forma lieve.
Ovviamente, il medico potrebbe richiedere al paziente un esame genetico, con l’obiettivo di comprendere se l’intolleranza sia di natura ereditaria.
Intolleranza al lattosio cosa non mangiare
Cosa non bisogna mangiare se si è intolleranti al lattosio?
Di solito, si consiglia vivamente di eliminare dalla propria dieta (o comunque ridurre drasticamente) tutto ciò che contiene tale disaccaride. Allo stesso tempo però, bisogna fare una precisazione per quanto riguarda i derivati del latte.
Per esempio, i formaggi in teoria si possono assumere senza alcun timore, poiché hanno bassissime (se non proprio nulle) concentrazioni di lattosio. Solo nei casi più gravi, potrebbero recare problemi.
Allo stesso tempo però, precisiamo che ci stiamo riferendo ai formaggi stagionati. Il motivo risiede nel fatto che è proprio il processo di stagionatura che consente di ridurre in maniera significativa la presenza del lattosio.
Al contrario, è necessario non consumare quelli freschi (come ad esempio la mozzarella) il latte, il burro, la cioccolata al latte e una serie di prodotti da forno. Pertanto, vi raccomandiamo di dare sempre un’occhiata alle etichette presenti sul retro delle confezioni, così da poter verificare nel dettaglio la lista degli ingredienti.
Nel caso in cui siete dei grandi amanti del latte, non disperate. Per fortuna oggi esistono in commercio diverse tipologie di latte e derivati senza lattosio, studiate appositamente per chi ha questa intolleranza.
Infine (e non per ordine di importanza) vi invitiamo a fare molta attenzione ad una serie di alimenti, all’apparenza idonei. Poiché il lattosio si utilizza talvolta da additivo, è probabile che sia presente anche in alcuni sughi pronti, vari affettati e prodotti confezionati in scatola.
Essere intolleranti al lattosio non è affatto un problema per la nostra salute. Ciò che importa però, è sapere come gestire il tutto, prendendo una serie di accortezze riguardanti l’alimentazione quotidiana.
0 notes
Text
Cos'è il konjac? In che modo aiuta a perdere peso?
Molti di voi potrebbero essercisi imbattuti, ma non a tutti risulterà chiaro che cosa sia. Il konjac, questo sconosciuto. Se combinato con una dieta bilanciata, il konjac consente principalmente di: dare un taglio al senso di fame; disintossicare l’organismo; riequilibrare e stabilizzare i livelli di colesterolo e zucchero nel sangue. Come a dire: un ottimo alleato nel tentativo di perdere peso rapidamente e senza frustrazioni. All’interno del rizoma della pianta è presente il glucomannano, fibra alimentare nota appunto per la sua azione di soppressione dell’appetito. Il glucomannano lega a sé molta acqua, sviluppando così la consistenza gelatinosa tipica dei piatti a base di konjac. Ma che cos’è, innanzitutto?
Cos’è il konjac?
Appartenente alla famiglia delle Armphophallus, il konjac è una pianta perenne nativa della zona subtropicale orientale dell’Asia. Viene infatti coltivata principalmente in Cina, Vietnam, Giappone, Taiwan e Corea. È altresì conosciuta con i nomi di konyaku, konjak, konjaku, patata konjac, giglio voodoo, lingua del diavolo o igname di elefante. Per molti anni, questa pianta è stata utilizzata come alimento terapeutico e medicinale per alleviare tosse, disturbi intestinali o ustioni. Da radice, fusto e foglie del konjac viene di fatto prodotta la gelatina konyaku: si ottiene miscelando semplicemente la farina di konjac con acqua.
Un pudding di konjac Piuttosto simile alla cellulosa, a livello di strutture chimiche, il glucomannano è però altamente solubile: assorbe acqua fino a 200 volte il suo peso e può aumentare il suo peso fino a 60-80 volte. Va da sé che il consumo di un simile prodotto determini un notevole senso di sazietà… Svariati sono i piatti della tradizione nipponica a base di konyaku: solo per menzionarne alcuni: il sukiyaki (fette sottili di manzo, tofu, cipolla, cavolo cinese e funghi enoki, accompagnati appunto da questa pasta di konyaku in formato allungato)il gyudon (manzo e cipolla aromatizzati in modo consistente e versati in una ciotola di riso bollente)l’oden (minestra di daikon, uova e brodo dashi insaporita con buona quantità di salsa di soia) gli spaghetti shirataki. In più, viene utilizzato come sostituto della gelatina animale. Composizione Il konjac contiene glucomannano e vitamina B6, oltre a una buona dose di amido. In media, 100g di konjac contengono tra le 3 e le 5 calorie. Con l’assunzione di glucomannano si intensifica in modo notevole la viscosità del contenuto gastrico, mettendo un freno all’evacuazione dello stomaco.
A cosa serve
Il konjac aiuta a perdere peso, senza dubbio. È un facilitatore del senso di sazietà, ossida i grassi e migliora il controllo glicemico (bloccando l’assunzione di zuccheri e carboidrati e contrastando la formazione di colesterolo) e facilita la regolarità del transito nell’intestino. Inoltre previene la stitichezza, svolgendo azione prebiotica e combattendo l’intestino pigro, con un aumento complessivo di circa il 30% della funzionalità del movimento intestinale. Grazie alla sua azione di soppressione dell’appetito, mangerai meno e perderai automaticamente peso e massa grassa! Anche se, come in ogni caso, è necessario abbinare al consumo di prodotti a base di konjac uno stile di vita salutare e una dieta ben controllata. Il konjac è un fantastico ingrediente di prodotti dietetici: ad esempio per alternative ipocaloriche alla pasta e come additivo addensante, per aggiungere consistenza ai vari alimenti. Ma non solo. Se assunto un’ora prima dei pasti, in forma di polvere e sciolto in acqua, il glucomannano contenuto nel konjac va a formare una gelatina piuttosto densa, che preme sulle pareti dello stomaco e stimola un’impressione di pienezza precoce, moderando sensibilmente il desiderio di cibo al momento di consumare il pasto.
Sukiyaki a base di konjac - immagine di jannoon028 Una volta giunto nell’intestino, il gel preme di nuovo sulle pareti organiche, facilitando e stimolando la peristalsi (la contrazione ordinata e coordinata della muscolatura liscia che consente alle sostanze di passaggio negli organi di procedere in un determinato senso) e accelerando il passaggio intestinale. Meno tempo speso nell’intestino significa un rallentamento nell’assorbimento dei nutrienti, con particolare attenzione a grassi, carboidrati e colesterolo. In tal modo, il glucomannano agevola pure il controllo del picco glicemico che segue il pasto, abbassando la concentrazione di glucosio e insulina nel sangue. Il glucosio derivato dai carboidrati viene infatti liberato nel sangue più lentamente, e più lenta sarà la sua propagazione. Questo porta anche alla riduzione del senso di fame e di sonnolenza, oltre a ridurre l’accumulo di grasso negli adipociti, le cellule fisse del tessuto connettivo a cui spetta la sintetizzazione, l’accumulazione e la cessione dei lipidi.
I benefici per la salute del konjac
Quasi del tutto privo di zucchero e carboidrati, e allo stesso tempo abbondante in fibre, è indicatissimo per chi soffra di diabete, ipertensione e celiachia. L’elevata presenza di fibre lo rende ideale per eliminare gonfiore e costipazione e provocare la classica sensazione di pienezza, favorendo direttamente l’effetto “pancia piatta”. Sappiamo tutti quanto sia importante, per la nostra salute, consumare grandi quantità di fibre. Esperti consigliano di immetterne nell’organismo 30 grammi al giorno e, secondo un recente studio, sempre le fibre ridurrebbero fino al 30% il rischio di malattie cardiovascolari legate alla pressione alta e fino al 22% addirittura il rischio complessivo di decesso. Tra le altre proprietá del konjac, quella di assorbire buone quantità di glucomannano abbassa il livello di colesterolo cattivo e di trigliceridi.
La pasta di konjac è ricca anche di minerali: calcio, zinco, manganese, cromo, ferro, rame e fosforo. In Giappone, c’è chi ritiene che il konjac possa risultare utile a combattere il cancro, ma è bene sottolineare come per il momento nessuno studio abbia dimostrato una simile efficacia. Naturalmente, l’assunzione di konjac – e di qualsivoglia integratore alimentare, a base di glucomannano o meno – andrebbe regolamentata. Soprattutto in casi di salute particolari o se si sta seguendo una terapia farmacologica invasiva. ImportanteIl consiglio è sempre il medesimo: assunzione sotto controllo del medico curante, che, conscio della situazione del paziente, saprà indirizzarlo verso un consumo consapevole del prodotto.
Effetti collaterali del konjac
Pochi, pochissimi gli effetti collaterali da pasta (o altri prodotti) a base di konjac. Ciononostante, la sua assunzione da parte di individui particolarmente sensibili potrebbe causare qualche disagio in zona intestinale… Ci riferiamo a gonfiore, meteorismo, flatulenza, diarree e nausee. Nel caso, moderare le dosi per poi intensificarlo gradualmente fino alla conquista del dosaggio opportuno. Per la variante in gelatina, è bene sapere che il konyaku mantiene una consistenza quasi solida e non si scioglie nell’immediato in bocca. Pertanto bisogna masticare per bene, e per buon tempo, prima di ingoiarlo. Per esempio in Giappone, la MannanLife, azienda leader nella produzione di snack e merendine di gelatina konyaku, ha bloccato per un dato periodo la produzione in seguito alla scampata morte di un consumatore di soli ventuno anni. È stato documentato, contestualmente, che tra il 1995 e il 2008 si sono verificati 17 decessi per soffocamento. Tutt'ora in alcuni paesi del mondo alcuni prodotti a base di konjac sono stati ritirati dal mercato.
Dove acquistare il konjac
Oggigiorno è possibile consumare il konjac in svariate forme. Di conseguenza, risulta piuttosto semplice integrarlo nella dieta. Il konjac è immesso sul mercato dell’alimentare in forma di: spaghetti e “pasta”, integratori e capsule, polvere, farina e gelatina. Sul mercato esistono due versioni di questo prodotto: quello secco, da reidratare in acqua bollente per circa 7-8 minuti, e quello in acqua di conservazione, quasi pronto all'uso. Per acquistarlo, consigliamo di rivolgerci a negozi di alimentari che trattino prodotti tipici della cucina orientale (giapponese, in particolare) o, in alternativa, che smercino prodotti indicati nei regimi dietetici più audaci, per quanto consapevoli. Il konjac può essere comprato anche online, in piena comodità! Riferimenti & Approfondimenti: Read the full article
0 notes
Text
Burrata senza lattosio
Un nuovo articolo è stato pubblicato su https://www.sanguedolce.com/burrata-senza-lattosio/
Burrata senza lattosio
Nel nostro Paese l’intolleranza al lattosio è sempre più diffusa. In base agli ultimi dati disponibili ammonterebbe addirittura al 56% la percentuale della popolazione che ne è colpita, ponendo quindi complessi problemi per i produttori che devono utilizzare il latte. Problemi che si presentano soprattutto nel caso delle aziende dedite alla produzione di formaggi e yogurt. Proprio per non vedere la propria potenziale clientela ridursi a causa di questa intolleranza, molti produttori hanno quindi deciso di intraprendere una strada alternativa, tesa a creare prodotti tali da eliminare ogni pericolo in tal senso. Per farlo utilizzano, ad esempio, latte di soia, di mandorla, di riso o di cocco.
Cos’è il lattosio
Il lattosio è uno zucchero che, nel caso non si possieda l’enzima lattasi, si rende responsabile di una scissione in glucosio e galattosio, che ha come risultato la fermentazione nella flora batterica dell’intestino. Per riscontrarne l’intolleranza occorre sottoporsi al cosiddetto breath test, un esame che si rende consigliabile nel caso in cui si presentino sintomi come dolore e gonfiore addominale, diarrea o meteorismo. Quando si presenta l’intolleranza non è necessario eliminare il lattosio dalla propria dieta, bensì limitarne il consumo. E’ l’EFSA, autorità continentale delegata alla sicurezza alimentare, ad affermare come il limite che ogni intollerante al lattosio può assumere sia fissata a 12 grammi al giorno, pari a 240 millilitri di latte. Si tratta però di una semplice raccomandazione e non di una indicazione universalmente valida. In base ad alcuni studi risulta infatti l’esistenza di soggetti intolleranti in grado di assimilare fino a 24 grammi al giorno di lattosio, mentre altri report riportano a loro volta casi in cui può bastarne anche la metà per provocare le temute reazioni nei soggetti particolarmente sensibili. La cosa migliore da farsi, in conseguenza di ciò, è quindi quella di affidarsi al proprio medico di base, cui spetterà il compito di cercare di capire quale possa essere il limite giusto di lattosio che può essere assunto senza particolari controindicazioni.
Un controsenso? Non proprio
Quando si parla di formaggi senza lattosio sembra di dare luogo ad un vero e proprio controsenso, in quanto questa categoria di alimenti parte proprio dall’impiego del latte. Si tratta invece della logica conseguenza di un fatto che molte persone ignorano: le persone intolleranti al lattosio non devono eliminare dalla propria dieta tutti i formaggi, ma solo prodotti ben precisi, ovvero quelli che non rientrano nella categoria dei formaggi a pasta dura, extra dura o semi dura. In questo caso, infatti, la stagionatura provvede a trasformare il lattosio in acido lattico.
La Burrata senza lattosio
La Burrata è un prodotto caseario tipico della Puglia, in particolare della zona nota come altopiano delle Murge. Ottenuta con latte vaccino crudo è caratterizzata da una forma che ricorda quella di un piccolo “sacco” di pasta filata morbida, al quale è delegato il compito di racchiudere all’interno un cuore di mozzarella sfilacciata a mano in fili sottili (stracciatella) amalgamata con una crema di panna fresca. Il suo nome allude con tutta evidenza al sapore del ripieno, che è burroso, ricco e gustoso, tipico del formaggio e la sua caratterizzazione è fornita dalla piacevolezza derivante dalle sensazioni gustative e olfattive tendenti al dolce, oltre che dalla sua percentuale in grasso e dalla leggera aromaticità. Nato secondo la vulgata nella prima metà del ventesimo secolo nella Masseria Bianchino, oggi trasformata in Stabilimento Chiappa, la sua origine trae le mosse proprio dalla volontà di riutilizzo che caratterizza il mondo contadino. Secondo la narrazione ormai accettata la burrata sarebbe nata a causa di una intensa nevicata che avrebbe spinto Lorenzo Bianchino a riempire una fiaschetta di pasta filata che era stata gonfiata alla stregua di un palloncino con la parte grassa affiorata sul latte vaccino, per poi farcire il contenitore con panna e sfilacci della stessa pasta. Il formaggio a doppia struttura così preparato fu infine richiuso in cima, avviando una vera e propria tradizione che oggi vede il tacco dello stivale esportare la Burrata in ogni parte del mondo. La sua notorietà è stata in particolare dovuta alla decisione dello Scià di Persia di promuoverne la diffusione negli anni successivi al secondo conflitto mondiale, prima di essere esautorato dalla rivoluzione degli ayatollah. Proprio per non precludersi i tanti potenziali clienti che soffrono di intolleranza al lattosio, anche le aziende che commercializzano la Burrata hanno deciso di produrla senza lattosio, come del resto è stato fatto per molti formaggi concorrenti. Una decisione sicuramente gradita a chi soffre questa intolleranza in una forma abbastanza lieve e non voglia negarsi il piacere derivante dall’assaggio di uno dei formaggi italiani che stanno vivendo un vero e proprio boom a livello globale.
0 notes
Text
Quali sono i sintomi dell’intolleranza al lattosio nei bambini?
Un nuovo articolo è stato pubblicato su https://www.sanguedolce.com/quali-sintomi-dellintolleranza-al-lattosio-nei-bambini/
Quali sono i sintomi dell’intolleranza al lattosio nei bambini?
L’intolleranza al lattosio è un problema di non poco conto. Per capirne meglio la rilevanza occorre ricordare come secondo alcune statistiche nel nostro Paese ammonti al 40% il dato relativo alle persone che ne soffrirebbero. Si tratta però di un dato sicuramente per difetto, in quanto molti nostri connazionali non sanno di esserne colpiti, nonostante il ripetersi degli episodi che ne testimoniano l’esistenza, ovvero i dolori e il gonfiore all’addome, la diarrea e il meteorismo. L’intolleranza al lattosio colpisce soprattutto gli adulti ed è causata dalla mancanza o dall’insufficienza della lattasi, l’enzima preposto alla sua scissione in glucosio e galattosio, che sono più facilmente digeribili per il nostro organismo. Ove esso manchi o risulti insufficiente, il lattosio è destinato a permanere nell’intestino tenue ove poi darà vita alla fermentazione, con le conseguenze che abbiamo già ricordato. Va anche sottolineato come il livello massimo di produzione si verifichi alla nascita, quando i bambini si nutrono principalmente di latte, rallentando poi con lo svezzamento, cioè nella fase che segna il passaggio ai cibi solidi, diminuendo poi sempre di più con l’avanzata dell’età. Proprio questo è il motivo per il quale i sintomi dell’intolleranza al lattosio compaiono soprattutto negli adulti. Mentre è abbastanza raro che i bambini sotto i cinque anni mostrino segnali in tal senso. Raro, ma non impossibile.
I sintomi dell’intolleranza al lattosio nei bambini
I sintomi che segnalano l’intolleranza al lattosio nei più piccoli sono esattamente gli stessi che si manifestano nel caso delle persone adulte, ovvero una diarrea estremamente liquida, i dolori e il gonfiore dell’addome, i crampi e la flatulenza. Si tratta però di sintomi i quali possono essere facilmente collegati a molti altri disturbi gastrointestinali come ad esempio la celiachia o la sindrome del colon irritabile e quindi possono destare una certa confusione. Proprio per questo si rendono necessari esami specifici, a partire dal breath test, un esame non invasivo il quale trae le sue basi da una constatazione, ovvero l’evidenza che il mancato assorbimento di uno zucchero da parte dell’intestino tenue, conduce inevitabilmente alla sua fermentazione nella flora intestinale, tale da originare la formazione di grosse quantità di idrogeno. Una parte di questo viene assorbito nel colon, mentre il rimanente sarà eliminato tramite la respirazione. Proprio la rilevazione dei livelli di idrogeno nel paziente intollerante, prima e dopo la somministrazione di lattosio, renderà così possibile la rilevazione di una quota di idrogeno eccedente che potrà essere presa da termine di paragone. Oltre al breath test, ci sono però altri metodi che possono consentire di risalire all’intolleranza da lattosio, ovvero la biopsia duodenale, il quale è però più invasivo e quelli del sangue, mentre molto meno utilizzato è l’esame delle faci.
Cosa accade quando viene riscontrata l’intolleranza al lattosio?
Naturalmente, una volta che sia stata accertata l’intolleranza al lattosio, occorre farsi una domanda ben precisa: come occorre comportarsi per non risentirne? Contrariamente a quanto si pensa, non si deve eliminare il latte e i suoi derivati dalla dieta, in quanto contengono diversi nutrienti che sono da considerare del tutto necessari allo sviluppo dei più piccoli. In questa lista vanno compresi in particolare la vitamina K, i sali minerali e il calcio. Occorre invece cercare di capire a quali livelli si manifesti l’intolleranza, in quanto l’organismo è in grado di non dare vita a reazioni sino ad un certo limite, il quale però muta da soggetto a soggetto. Il problema è anche acuito dal fatto che neanche a livello scientifico è stato mai fissato un limite ben preciso in tal senso, tanto che l’EFSA, l’autorità continentale cui è demandata la sorveglianza della sicurezza alimentare, lo pone a 12 grammi al giorno, mentre altri rapporti lo innalzano al doppio. Proprio per questo si dovrebbe agire in concerto con il proprio medico al fine di cercare di capire la soglia di resistenza del bimbo interessato, in modo da tarare la sua dieta sul limite riscontrato, senza dover rinunciare al latte e ai suoi derivati.
0 notes
Text
Quali sono i sintomi dell’intolleranza al lattosio nei bambini?
L’intolleranza al lattosio è un problema di non poco conto. Per capirne meglio la rilevanza occorre ricordare come secondo alcune statistiche nel nostro Paese ammonti al 40% il dato relativo alle persone che ne soffrirebbero. Si tratta però di un dato sicuramente per difetto, in quanto molti nostri connazionali non sanno di esserne colpiti, nonostante il ripetersi degli episodi che ne testimoniano l’esistenza, ovvero i dolori e il gonfiore all’addome, la diarrea e il meteorismo. L’intolleranza al lattosio colpisce soprattutto gli adulti ed è causata dalla mancanza o dall’insufficienza della lattasi, l’enzima preposto alla sua scissione in glucosio e galattosio, che sono più facilmente digeribili per il nostro organismo. Ove esso manchi o risulti insufficiente, il lattosio è destinato a permanere nell’intestino tenue ove poi darà vita alla fermentazione, con le conseguenze che abbiamo già ricordato. Va anche sottolineato come il livello massimo di produzione si verifichi alla nascita, quando i bambini si nutrono principalmente di latte, rallentando poi con lo svezzamento, cioè nella fase che segna il passaggio ai cibi solidi, diminuendo poi sempre di più con l’avanzata dell’età. Proprio questo è il motivo per il quale i sintomi dell’intolleranza al lattosio compaiono soprattutto negli adulti. Mentre è abbastanza raro che i bambini sotto i cinque anni mostrino segnali in tal senso. Raro, ma non impossibile.
I sintomi dell’intolleranza al lattosio nei bambini
I sintomi che segnalano l’intolleranza al lattosio nei più piccoli sono esattamente gli stessi che si manifestano nel caso delle persone adulte, ovvero una diarrea estremamente liquida, i dolori e il gonfiore dell’addome, i crampi e la flatulenza. Si tratta però di sintomi i quali possono essere facilmente collegati a molti altri disturbi gastrointestinali come ad esempio la celiachia o la sindrome del colon irritabile e quindi possono destare una certa confusione. Proprio per questo si rendono necessari esami specifici, a partire dal breath test, un esame non invasivo il quale trae le sue basi da una constatazione, ovvero l’evidenza che il mancato assorbimento di uno zucchero da parte dell’intestino tenue, conduce inevitabilmente alla sua fermentazione nella flora intestinale, tale da originare la formazione di grosse quantità di idrogeno. Una parte di questo viene assorbito nel colon, mentre il rimanente sarà eliminato tramite la respirazione. Proprio la rilevazione dei livelli di idrogeno nel paziente intollerante, prima e dopo la somministrazione di lattosio, renderà così possibile la rilevazione di una quota di idrogeno eccedente che potrà essere presa da termine di paragone. Oltre al breath test, ci sono però altri metodi che possono consentire di risalire all’intolleranza da lattosio, ovvero la biopsia duodenale, il quale è però più invasivo e quelli del sangue, mentre molto meno utilizzato è l’esame delle faci.
Cosa accade quando viene riscontrata l’intolleranza al lattosio?
Naturalmente, una volta che sia stata accertata l’intolleranza al lattosio, occorre farsi una domanda ben precisa: come occorre comportarsi per non risentirne? Contrariamente a quanto si pensa, non si deve eliminare il latte e i suoi derivati dalla dieta, in quanto contengono diversi nutrienti che sono da considerare del tutto necessari allo sviluppo dei più piccoli. In questa lista vanno compresi in particolare la vitamina K, i sali minerali e il calcio. Occorre invece cercare di capire a quali livelli si manifesti l’intolleranza, in quanto l’organismo è in grado di non dare vita a reazioni sino ad un certo limite, il quale però muta da soggetto a soggetto. Il problema è anche acuito dal fatto che neanche a livello scientifico è stato mai fissato un limite ben preciso in tal senso, tanto che l’EFSA, l’autorità continentale cui è demandata la sorveglianza della sicurezza alimentare, lo pone a 12 grammi al giorno, mentre altri rapporti lo innalzano al doppio. Proprio per questo si dovrebbe agire in concerto con il proprio medico al fine di cercare di capire la soglia di resistenza del bimbo interessato, in modo da tarare la sua dieta sul limite riscontrato, senza dover rinunciare al latte e ai suoi derivati.
L'articolo Quali sono i sintomi dell’intolleranza al lattosio nei bambini? proviene da Sanguedolce.
https://www.sanguedolce.com/quali-sintomi-dellintolleranza-al-lattosio-nei-bambini/
0 notes
Text
Burrata senza lattosio
Nel nostro Paese l’intolleranza al lattosio è sempre più diffusa. In base agli ultimi dati disponibili ammonterebbe addirittura al 56% la percentuale della popolazione che ne è colpita, ponendo quindi complessi problemi per i produttori che devono utilizzare il latte. Problemi che si presentano soprattutto nel caso delle aziende dedite alla produzione di formaggi e yogurt. Proprio per non vedere la propria potenziale clientela ridursi a causa di questa intolleranza, molti produttori hanno quindi deciso di intraprendere una strada alternativa, tesa a creare prodotti tali da eliminare ogni pericolo in tal senso. Per farlo utilizzano, ad esempio, latte di soia, di mandorla, di riso o di cocco.
Cos’è il lattosio
Il lattosio è uno zucchero che, nel caso non si possieda l’enzima lattasi, si rende responsabile di una scissione in glucosio e galattosio, che ha come risultato la fermentazione nella flora batterica dell’intestino. Per riscontrarne l’intolleranza occorre sottoporsi al cosiddetto breath test, un esame che si rende consigliabile nel caso in cui si presentino sintomi come dolore e gonfiore addominale, diarrea o meteorismo. Quando si presenta l’intolleranza non è necessario eliminare il lattosio dalla propria dieta, bensì limitarne il consumo. E’ l’EFSA, autorità continentale delegata alla sicurezza alimentare, ad affermare come il limite che ogni intollerante al lattosio può assumere sia fissata a 12 grammi al giorno, pari a 240 millilitri di latte. Si tratta però di una semplice raccomandazione e non di una indicazione universalmente valida. In base ad alcuni studi risulta infatti l’esistenza di soggetti intolleranti in grado di assimilare fino a 24 grammi al giorno di lattosio, mentre altri report riportano a loro volta casi in cui può bastarne anche la metà per provocare le temute reazioni nei soggetti particolarmente sensibili. La cosa migliore da farsi, in conseguenza di ciò, è quindi quella di affidarsi al proprio medico di base, cui spetterà il compito di cercare di capire quale possa essere il limite giusto di lattosio che può essere assunto senza particolari controindicazioni.
Un controsenso? Non proprio
Quando si parla di formaggi senza lattosio sembra di dare luogo ad un vero e proprio controsenso, in quanto questa categoria di alimenti parte proprio dall’impiego del latte. Si tratta invece della logica conseguenza di un fatto che molte persone ignorano: le persone intolleranti al lattosio non devono eliminare dalla propria dieta tutti i formaggi, ma solo prodotti ben precisi, ovvero quelli che non rientrano nella categoria dei formaggi a pasta dura, extra dura o semi dura. In questo caso, infatti, la stagionatura provvede a trasformare il lattosio in acido lattico.
La Burrata senza lattosio
La Burrata è un prodotto caseario tipico della Puglia, in particolare della zona nota come altopiano delle Murge. Ottenuta con latte vaccino crudo è caratterizzata da una forma che ricorda quella di un piccolo “sacco” di pasta filata morbida, al quale è delegato il compito di racchiudere all’interno un cuore di mozzarella sfilacciata a mano in fili sottili (stracciatella) amalgamata con una crema di panna fresca. Il suo nome allude con tutta evidenza al sapore del ripieno, che è burroso, ricco e gustoso, tipico del formaggio e la sua caratterizzazione è fornita dalla piacevolezza derivante dalle sensazioni gustative e olfattive tendenti al dolce, oltre che dalla sua percentuale in grasso e dalla leggera aromaticità. Nato secondo la vulgata nella prima metà del ventesimo secolo nella Masseria Bianchino, oggi trasformata in Stabilimento Chiappa, la sua origine trae le mosse proprio dalla volontà di riutilizzo che caratterizza il mondo contadino. Secondo la narrazione ormai accettata la burrata sarebbe nata a causa di una intensa nevicata che avrebbe spinto Lorenzo Bianchino a riempire una fiaschetta di pasta filata che era stata gonfiata alla stregua di un palloncino con la parte grassa affiorata sul latte vaccino, per poi farcire il contenitore con panna e sfilacci della stessa pasta. Il formaggio a doppia struttura così preparato fu infine richiuso in cima, avviando una vera e propria tradizione che oggi vede il tacco dello stivale esportare la Burrata in ogni parte del mondo. La sua notorietà è stata in particolare dovuta alla decisione dello Scià di Persia di promuoverne la diffusione negli anni successivi al secondo conflitto mondiale, prima di essere esautorato dalla rivoluzione degli ayatollah. Proprio per non precludersi i tanti potenziali clienti che soffrono di intolleranza al lattosio, anche le aziende che commercializzano la Burrata hanno deciso di produrla senza lattosio, come del resto è stato fatto per molti formaggi concorrenti. Una decisione sicuramente gradita a chi soffre questa intolleranza in una forma abbastanza lieve e non voglia negarsi il piacere derivante dall’assaggio di uno dei formaggi italiani che stanno vivendo un vero e proprio boom a livello globale.
L'articolo Burrata senza lattosio proviene da Sanguedolce.
https://www.sanguedolce.com/burrata-senza-lattosio/
0 notes