#da L'ora più bella
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Sono logoro di anni, e stanco. Ma non posso escludere che esista vicino a me una spiaggia, e una giornata piena di sole, e una disobbedienza che mi farà balzare come da giovane dalla mia poltrona di vecchio, e mi farà correre verso quel mare, gioioso e accogliente, anche se fosse l’ultima ora della mia vita.
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(Foto: feetnylonposts)
La discesa verso il suo proibito è per te irresistibile. Fortunatamente, la sua strada è fatta di meravigliose curve. E quindi non vedrai l'ora di ripercorrerla. Lei è bella da turbare il tuo sonno. E da cambiarti la vita. L'osceno bacio della tua bocca alle sue labbra inferiori è la cosa che più attira in assoluto. Entrambi.
Aliantis
(Gif: adriazul1)
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Erasmus
Sei il fidanzato di mia figlia. La sposerai e la renderai felice. Certo: l'anno scorso magari avrei dovuto pensare a ciò che sarebbe potuto accadere, tra noi tre. Io quarantacinquenne, tu venticinquenne a un paio di esami dalla laurea e infine Giuliana, mia figlia, ventunenne. Al suo primo anno di università ti ha conosciuto, vi siete immediatamente innamorati, fidanzati e subito ti ha portato a casa. Le brillavano gli occhi, quando ti ha presentato a me. Siccome venivi da un'altra città lontana seicento chilometri e dal mio divorzio noi due viviamo da sole, ci è venuto naturale farti lasciare la stanzetta dove vivevi; così avresti risparmiato i soldi dell'affitto.
E quindi ti sei stabilito da noi. Poi dopo un po’ è saltato fuori che Giuliana avrebbe dovuto passare un anno in Polonia per l'Erasmus. Lacrime, struggimenti d'animo. Promesse d'amore e fedeltà eterni. “Non ti preoccupare: un anno passa presto. E poi ogni paio di mesi una volta vengo io, un'altra vieni tu e tireremo avanti alla grande: il nostro amore è più potente di tutto ciò che lo ostacola.” Saggia, la mia bambina, no? Non è passata neppure una settimana: al solito, di sera siamo rimasti a vedere la tv dopo cena sul divano e dopo la telefonata serale con la tua ragazza, la mia figlia stupenda, l'unica luce dei miei occhi, hai cominciato spudoratamente a guardarmi fisso, da vero sfacciato.
E a sussurrare alla mia anima di donna trascurata dall'amore, a secco di complimenti da anni, che ero proprio una donna bella, affascinante, desiderabile. Parole di miele; suono d'angeli, per le mie orecchie. Io mi schernivo e, seria in volto, ti dicevo di smetterla. Ma non desideravo altro che sentirti farmi la corte. Le tue frasi erano un puro succo d'amore, per la mia anima femminile assetata di ammirazione e attenzione maschili. E poi che le mie gambe e il mio culo ancora bello sodo (cafone!) ti stavano facendo impazzire di passione, che il mio profumo e il mio sorriso ti avevano completamente conquistato, che avevi sempre sognato di possedere una femmina calda e intelligente, dolce e coccolona come me.
Che desideravi succhiare dai miei capezzoli. Io ero viola dall'imbarazzo. Ma dentro di me non vedevo l'ora che mi saltassi addosso. Erano diversi giorni che mi ronzavi attorno, capivo che oggettivamente eri desideroso di mettermi le mani ovunque: mi hai puntata dallo stesso giorno in cui mia figlia è partita. Una donna di quarantacinque anni, che sia stata già sposata, lo sgama subito e lei spesso è, per un uomo che la sappia interessare con intelligenza, una preda facilissima. Checché se ne dica. Tu mi studiavi anche da prima della partenza di Giuliana, l'avevo capito dal primo giorno. Poi quella sera sei passato appunto a tattiche di avvicinamento esplicite. Mi volevi. Mi desideravi.
Le tue erano tutte manovre a cui ho cercato debolmente di sottrarmi. Ma più mi parlavi, più non volevo altro che te dentro di me. Ti pensavo segretamente anch'io: da mesi. Moltissimo. Avevi capito in qualche modo che mi davo piacere da sola nel letto, sentendovi scopare di notte e immaginandomi sotto di te. Demonio. E quindi alla fine mi sono decisa a cedere: tanto, se deve essere, che sia. T'ho detto solo: “va bene. Ti farò sfogare su di me i tuoi istinti di maschio, però mi devi promettere che non lo dirai mai a Giuliana.” Tu mi hai sorriso e me l'hai giurato. Una madre non vuole certo far soffrire la figlia e così, rassicurata, non ho ragionato più!
Inoltre, pensavo per giustificarmi, cercando al tempo stesso di tacitare la mia coscienza, la mia tutto sommato forse era soltanto una... prova su strada della tua piena funzionalità di maschio. Così: per accertarmi di quali mani d'uomo avrebbero preso in consegna mia figlia. Non ce l'ho fatta più: ti ho slacciato la cintura, sceso i calzoni e ti ho subito preso in bocca l'uccello. Ero affamata di cazzo. Del tuo cazzo. Quanto m'hai fatto godere, quella sera! Erano anni che non sentivo il piacere così intenso di un membro d'uomo che mi riempie la bocca, che scende inesorabile fino ad arrivarmi in gola. Godevo del cazzo grosso e duro di un giovane che cercava d'esplodere il suo piacere proprio dentro di me!
Un uomo solido che, imperioso e bello come un Dio greco, stantuffava ovunque dentro al mio corpo, da vero signore: prepotente e mio padrone totale. Dio che sensazione meravigliosa. Mi rivoltavi come un calzino. Facevi ciò che più ti piaceva del mio culo. E io ti lasciavo distruggermi la psiche e tutti i miei valori di mamma e donna di mezz'età irreprensibile. E che dimensioni, il tuo cazzo, poi! Avere per casa un bellissimo stallone che mi desiderasse è stato per me per tutto il tempo in cui è durato un vero afrodisiaco. M'hai ridato la vita. T'ho fatto scopare regolarmente da subito e l'ho preso appunto molto volentieri maggiormente nel culo.
Ogni mattina, diligente e golosa, ho sempre inghiottito tutto il tuo sperma. Abbiamo dormito spesso insieme la notte intera nel mio letto matrimoniale e nel totale segreto abbiamo fatto dei numeri che nemmeno da giovanissima con mio marito. Sento che anche tu in quest'anno passato in intimità ti sei affezionato molto a me e che forse un pochettino mi ami anche. Per te sono stata un po’ mamma e un po’ puttana. Ma domani sera Giuliana ritornerà. Quando la riavrò a casa sarà la mia gioia e la mia disperazione. Pregherò per poterti avere ancora, in qualche modo. Di nascosto da mia figlia. Ma mi devo dare una calmata. Ci dobbiamo frenare entrambi.
Cazzo, che dipendenza che sei! Ormai tu costituisci per me una vera droga. Sono una donna in amore e in calore per te. Instupidita completamente. Ma ora approfittiamo ancora di questa notte insieme. Ti prego: amiamoci finché non verrà il giorno tiranno. Dormi con me. Stammi dentro e sopra il più a lungo possibile. Voglio conservare il tuo odore e i tuoi graffi sul mio corpo. E dentro l'anima: sono quelli che sanguinano di più. Ho lubrificato per bene il mio culo per te, se lo vuoi. Ti sto aspettando per accoglierti come meriti, uomo mio segreto. Ti voglio: sborra più volte dentro di me, stanotte, ti prego. Usami come vuoi. Sii il mio maschio padrone ancora un'ultima volta.
E fammi sentire femmina desiderata, bramata, strapazzata: succhia i miei seni per ore. Scopami forte e dimmi le bugie più dolci. Dimmi che mi ami, che mi vuoi, che sono bellissima, che desideri il mio culo, la mia bocca e la mia fregna più di quanto non desideri la mia bellissima Giuliana. So che non posso certo competere, ma una femmina in calore s'aggrappa a qualsiasi cosa. Io ci crederò, mi illuderò. Voglio che poi al mattino tu mi faccia tornare con i piedi per terra e mi umilii chiamandomi troia, puttana, vecchia succhiacazzi: tra le lacrime ti bacerò, ti succhierò e farò tutto ciò che mi comanderai un'ultima volta, prima di andare in aeroporto, di dividere i nostri corpi e ricomporci. L'ultima notte con te.
RDA
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la bottiglia
quella sera avevo tante cose da fare e restai in bottega fino a tardi.
nonostante l'estate allungasse le giornate, fuori iniziava già a imbrunire. capii quindi che doveva essere già passata anche l'ora di cena; non serviva neanche guardare l'orologio.
fu in quel momento che, tutto trafelato, entrò dalla porta un grosso signore, vestito con uno strano gessato marrone. era grottesco in quel vestito che, nonostante fosse di buona fattura, gli cadeva malamente addosso, complice il fatto che era palesemente di una taglia più grande.
«buonasera buon uomo», mi disse, «vorrei una bottiglia di buon vino; sa, uno di quelli da bere in compagnia. e poi un'altra di un vino ancora più buono, da bere da solo.»
benchè avessi voglia di andare via, la richiesta mi incuriosì tanto che dissipò la mia premura. sorridendo presi due bottiglie: una dal ripiano in basso e una dallo scaffale alto, piena di polvere.
«ecco... vede, questo è un vino fresco e amabile che è un piacere bere in compagnia, soprattutto nelle serate estive, mentre questo...» con la mano pulii l'etichetta coperta di polvere «... mentre questo è un vino che non perdona, è corposo e di buona gradazione. nella dose giusta i ricordi scorreranno come un fiume, ma se il fiume dovesse essere troppo tumultuoso... un altro bicchiere farà calmare le acque e piombare tutto nel buio.»
mi ringraziò, pagò velocemente e poi andò via.
pochi giorni dopo, stavolta nel tardo pomeriggio, lo vidi entrare di nuovo, come la prima volta con il suo consueto passo svelto, e subito mi abbracciò, nonostante io fossi dietro il bancone, quasi sollevandomi da terra.
«amico mio... grazie! L'altro ieri con amici ho bevuto il primo vino che mi hai consigliato, le lingue si sono sciolte e le risate scorrevano... davvero, siamo stati bene... ma poi ieri» continuò senza darmi modo di rispondere «... ieri ho assaggiato l'altra bottiglia ed è andata proprio come hai previsto tu, la memoria e i pensieri si intrecciavano e...»
a briglia sciolta iniziò a raccontarmi della sua vita e io, senza fare un fiato, presi un'altra bottiglia dal ripiano alto, la stappai e ne versai due bicchieri. Più i bicchieri si svuotavano, più la mia piccola bottega si riempiva dei suoi ricordi e di immagini che sembravano dipinti da un pennello intinto nel rosso del vino...
mi raccontò delle sue donne... di A., la donna che aveva sposato ancora acerbo, e che adesso «neanche più un bacio... da mesi», ma andava bene così, erano bravi genitori, e le cose funzionavano, e tanto gli bastava. come soldati nella stessa guerra, ognuno copriva le spalle all'altro pur sapendo dei peccati commessi.
e mi parlò di S., la ragazza ora cresciuta che ancora lo vedeva come un principe azzurro, mentre lui a ben vedere tutto sembrava, ma certamente non questo. e continuò con M., bella e giovane in cerca di se stessa, che si sarebbe concessa a lui ma che insomma... nonostante la testa veloce e la parlantina spigliata, con lui, oramai alla soglia dei 50 anni, avrebbe formato una coppia grottesca.
i suoi occhi poi si fecero sereni mentre parlava di L. mi parlò di lei con un sorriso sincero, lasciandosi andare a un «chissà cosa poteva essere»... fantasticò un po' con gli occhi fissi e poi aggiunse «lei adesso sta bene... e questo per me è abbastanza».
mi disse che a metà della bottiglia, ieri sera, aveva chiamato R. per ridere come scemi, e l'aveva sentita serena, rifiorita e libera, finalmente. erano stati importanti l'uno per l'altra, più amici che amanti, ed era bello avere una persona con cui non avere vergogne, ridere e potersi confidare.
poi si fermò un attimo e notai subito un cambiamento nella sua voce, ma quasi come a volersi togliere un peso dal cuore, subito mi parlò di C., la sua principessa guerriera che è infine uscita dal suo buio e che adesso ha trovato il coraggio di andarsene. e anche se lui adesso si sente buttato via, come una candela che non serve a nulla alla luce, in verità ne è davvero felice, perché la vede finalmente camminare nel sole dopo tanta pioggia. e anche se sono condannati ad una eterna danza in punta di spada, danzano insieme, sanguinano insieme, ma ridono, perchè stare vicini vale il dolore.
gli versai un altro bicchiere e restai ad ascoltare in silenzio poi chiesi
«… e quale di queste hai amato?»
«tutte» rispose senza esitazione, «un me diverso, in un diverso tempo, ha amato ognuna di loro, anzi, ama ancora ognuna di loro. Le ama pacatamente, nell'unico modo in cui sono capace, con un cuore senza eccessi. ma amico mio, non passa giorno in cui io non ringrazi il destino per tutte le occasioni che mi ha dato, anche per quelle che non ho avuto la forza o il coraggio di cogliere, e soprattutto per tutti i sorrisi che mi ha fatto scoprire...
...per le donne speciali, che il fato ha messo sul cammino di un uomo ordinario.»
detto questo, vidi di sfuggita i suoi occhi lucidi, finì il vino nel bicchiere con un grande veloce sorso, e prima che potessi controbattere si avviò fuori, zittendomi con un secco «grazie».
tutto sembrava irreale in quel pomeriggio, mi fermai un attimo, come rapito dalle ombre che si allungavano. quindi rassettai e misi a posto i bicchieri e poi... poi guardai in alto, sullo scaffale.
era rimasta solo una bottiglia. forse per me.
@alessandrom76
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Un mese. Manca un mese esatto. Sarà il 14 dicembre e oggi 14 novembre ero in ospedale per fare la prima delle tre visite necessarie prima di partire. "Perché sei qui?" "Mastectomia" "Il destro o il sinistro?" "Entrambi" "Ah" mi ha risposto la tecnica di laboratorio con espressione dispiaciuta. Volevo quasi rassicurarla e dirle che non sto male, che non c'è motivo di avere la faccia contrita, che ho il privilegio di sceglierla questa operazione, che non è una malattia a giustificarla ma un incredibile amore per me stesso, un'insolita e nuova fiducia nei confronti di quello che provo a cui per una volta voglio dare credito. Resto in silenzio mentre mi dice come girarmi, ero entrato tranquillo e sono uscito un po' ammaccato, quel dispiacere altrui m'è rimasto addosso. Per questo forse per un sacco di tempo è stato più facile essere un altro, un'altra.
Un mese esatto e nonostante stia programmando ogni cosa mi sembra di non sapere cosa succederà. Ho preso i voli, la stanza, ho firmato i documenti, sto facendo le analisi, ho pensato anche alle serie tv da guardare durante i giorni a letto, ma resta il fatto che non so come sarà. Penso che il risveglio sarà bello ma anche traumatico, che per quanto io lo voglia sarà comunque una botta vedere una parte del corpo sparire da un momento all'altro sapendo che non tornerà più. Io e le mie tette ci siamo divertiti molto in passato, è stata una bella relazione ma - come tante altre volte - quando una relazione ti toglie più che darti, è arrivata l'ora di chiudere e vivere più leggeri. Non vedo l'ora di vedermi fra due mesi, quando la parte più difficile sarà passata. E poi non vedo l'ora di mettere la prima canotta, la prima maglia attillata, la prima camicia, la prima volta al mare, ed essere di nuovo un ragazzino che fa tante cose per la prima volta.
Quando sono stanco l'ansia spunta fuori, ma come dice il mio amico J. le decisioni si prendono quando stai bene non quando stai male. E io quando sto bene mi vedo ragazzino scatenato, un giovinastro, e come dice Truppi questo ragazzino lo seguirò fino in fondo perché è il mio amore, anche se spesso pare che non sappia stare al mondo. Invece sono grande, faccio scelte importanti. Chissà come sarà scoprirmi di nuovo.
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DRAMA QUIZ 2024
Ma salve!
Siamo pronti per il quiz di fine anno? @lisia81 @veronica-nardi @ili91-efp @suzuran-s-rooftop
E' l'ora di tirare le fila di quest' annata e come sempre, non vedo l'ora di leggere le vostre risposte mentre prendo appunti per aggiungere o sfoltire drama dalla mia lista.
Sperando che a sto giro vi sia andato bene e che abbiate trovato molte perle, vi lascio al quiz:
il Quiz prevederà 24 domande + il BONUS e come sempre per dubbi sulla struttura delle risposte ( ossia come organizzarla) vi rimando ai quiz degli altri anni (qui).
Vi lascio lavorare ricordandovi le poche regole: che copierò ed incollerò dalle annate precedenti perché sono pigra.
1) Valgono solo i drama visti quest'anno, ossia dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2024
2) Il quiz va completato e postato entro il 31 dicembre
3) Potete considerare anche i rewatch
4) è buona norma rispondere inserendo la risposta ed il perché . Ad esempio nella domanda 10 ( il drama che ti è piaciuto di meno ) oltre che al titolo, ad esempio Goblin, è cosa buona scrivere anche il perché. Come ad esempio il fatto che si è trovato lento o che non ci sono piaciuti gli attori o cose così.
5) Segnalate gli spoiler. Quando volete scriverli basta inserire [SPOILER] all'inizio.
“Es: … la serie che si chiude con [SPOILER] la morte del protagonista preso a bastonate dalla sua ragazza è stata straziante. ” [FINE SPOILER]
Bene, iniziamo:
1) Il drama più bello che hai visto quest'anno
2) Una serie che secondo te, merita più conoscenza
3) Il finale peggiore
4) Il protagonista maschile preferito
5) Il personaggio più odiato
6) La protagonista femminile preferita
7)Il peggior villain
8)Una bromance/sisterhood che ti è piaciuta parecchio
9)La storia d'amore che ti ha fatto battere il cuore
10) Il drama che ti ha fatto pensare di aver buttato del tempo prezioso
11) Una serie che meriterebbe un sequel
12) Drama droppati? Perché?
13) L'ambientazione più bella
14) L'attore e l'attrice che ti sono piaciuti parecchio
15) Il peggior bacio
16) L'attore e l'attrice la cui recitazione proprio non ti è piaciuta
17) Un must see che devi ancora vedere
18) Un drama dove hai tifato per il Second Lead
19) Un personaggio che vorresti resuscitare
20) Il miglior Bacio
21) La storia d'amore peggiore
22) Il miglior villain
23) Un drama con un finale dannatamente soddisfacente
24) Un bellissimo team
Per quanto riguarda la domanda BONUS:
Come è andata quella dell'anno scorso? siete riusciti a rispettarla? è stato difficile?
Per quest'anno ho pensato ad una cosa un po' più particolare e che prende spunto da una "mia" esperienza personale che mi è piaciuta parecchio.
Qualche settimana fa su Facebook ho partecipato ad una mistery box a tema drama: la sfida era vedere una serie scelta da altri, ad estrazione...casuale.
Di solito quando guardiamo una serie lo facciamo perché attirati dalle trama, dal cast, dalle ambientazioni o anche dal mood di quel momento. Inseriamo in lista "serie che vogliamo vedere" lasciando che sia il nostro gusto o istinto a guidarci. Non guarderemo MAI una serie che proprio non ci ispira.
In questo caso invece, mi sono letteralmente lasciata trascinare dalla corrente, curiosa di vedere cosa il fato mi avrebbe riservato ed anche di scoprire cose nuove. E devo dire mi sono piacevolmente divertita.
Ecco perché vorrei farvi "provare quest'ebrezza" proponendovi per l'anno 2025, di guardare un drama "casuale". In questo caso, per semplificare le cose, ho scelto 24 drama - thai, giapponesi, cinesi e coreani - da massimo 40 episodi, tutti con il voto sull'otto su MyDramalist - sono drama piuttosto conosciuti - e visionabili o su Viki o sui forum come le Rama Oriental. I loro generi variano dalla commedia romantica al thriller, passando per il mistero, l'azione ed il fantasy. Ma anche genere Life e storici. c'è ne per tutti i gusti
Se volete provare, nel post di risposta a questo quiz, scrivete un numero da 1 a 24 compreso ed il 1 Gennaio scoprirete cosa avete pescato. Che dite...si può fare?
Vi ringrazio moltissimo e aspetto le vostre risposte.
Ah, BUON NATALE!!
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"Ma non posso escludere che esista vicino a me una spiaggia, e una giornata piena di sole, e una disobbedienza che mi farà balzare come da giovane dalla mia poltrona di vecchio, e mi farà correre verso quel mare, gioioso e accogliente, anche se fosse l’ultima ora della mia vita."
Stefano Benni, da L'ora più bella
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I noiosi bilanci che mi tocca fare ogni tanto (e che a voi tocca leggere)
La mia vita è cambiata così tanto nell'ultimo periodo e stava cambiando anche quando credevo di essere ferma, stava cambiando anche quando io mi sentivo sempre la stessa (inutile) persona di sempre, anche quando ho passato pomeriggi interi a cercare soluzioni e a non trovarne neanche una, anche quando ho fatto passi indietro, anche quando ero incazzata, schifata, delusa, anche quando dicevo di volermi fermare e non andare più avanti. La mia vita e già mi basta dire "la mia vita" per sentirmi le lacrime agli occhi...la mia vita è perfetta così, anche se non è perfetta e non è sempre come la vorrei e delle volte mi fa piangere, delle volte mi ferisce ma la mia vita...vedi, la mia vita mi regala emozioni, sensazioni forti sulla pelle, mi fa sentire il cuore leggero e pesante, mi fa toccare il cielo e mi fa precipitare per terra ed io in quei momenti sono felice e soffro e oggi mi sento finalmente grata per entrambe le cose. Oggi so che la vita è sentire che sei vivo e, per sentire che sei vivo, devi vivere e, vivere, è una cosa bella e brutta allo stesso tempo, è freddo e caldo, è buio e luce...e queste sono tutte cose di cui nessuno di noi può fare a meno, perché la vita è vita solo così.
Oggi sono qui a scrivere questo, tra qualche giorno potrei rileggere tutto ciò e pensare che sono tutte cazzate...e mi sta bene così.
Oggi non so ancora chi sono e mi sta bene così, perché significa che dovrò fare ancora infinite esperienze per scoprirlo e non vedo l'ora di viverle.
Oggi mi affaccio ad un nuovo anno e mi fa paura come mi fanno sempre paura i nuovi anni, ma oggi i miei occhi sono in grado di guardare indietro ed avanti e il mio cuore è in grado di essere grato per quello che mi lascio dietro e per quello che mi aspetta da adesso in poi.
Non ho solo un anno in più, ho mille esperienze in più dentro e sono più vicina ad altre mille esperienze che mi aspettano più avanti lì fuori.
zoe, sì sempre io
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In questi giorni sono stata a trovare una mia amica, era da un sacco che non ci vedevamo di persona da sole io e lei ed era da tantissimo che non facevo una gita da sola. Dovrei farlo più spesso, girovagare per le strade a caso è una delle cose che amo, ma non mi ritaglio il tempo di farlo quanto vorrei e quanto, probabilmente, mi farebbe bene. Come per molte altre cose che amo, in effetti.
Dopo aver fatto merenda siamo andate a prendere alcune cose per preparare la cena in questo posto in cui si vendono anche le piante e ho preso una rosellina per mia mamma, chissà se resisterà nei suoi terrazzi. Ho preso anche una piccola piantina di rododendro per il mio mini-balcone e una piccola monstera: questa l'ha presa anche la mia amica e vorremmo provare a farla stare in acqua, intanto io l'ho messa insieme alle altre che cercano di resistere alla poca luce di casa.
Lei è appassionata di cucina ed è una grande viaggiatrice, una combinazione perfetta per farmi conoscere nuove ricette e nuovi sapori. Per cena mi ha preparato riso pilaf con verdure e zafferano, l'indomani per colazione abbiamo mangiato i suoi kanelbullar appena sfornati e poi a pranzo pasta coi broccoli appena presi al mercato, peperoncino e bottarga. E ovviamente poi abbiamo fatto di nuovo merenda allo stesso bar, in cui ho preso di nuovo la schiacciata alla fiorentina, che avevo già preso il giorno prima per la prima volta e volevo "conoscerla" meglio. Sì, sono abitudinaria anche quando provo cose nuove, vivo di contraddizioni, lo so.
Mi ha regalato un libro di ricette a base di miele che non vedo l'ora di provare e mi ha fatto assaggiare le combinazioni strane di mieli che ha preso da un'azienda agricola sarda, un miele allo zenzero e una nocciolata con miele e carrube. E un cioccolatino napoletano dei Fratelli Scaturchio con la velina stampata al contrario, chissà come mai. Di pomeriggio siamo andate alla ricerca di un negozio iraniano che aveva visto su instagram e abbiamo preso altre cose da provare: lei del riso affumicato e un mix di erbe aromatiche, io dei dolcetti vari e i gelsi essiccati. Mi piace questo aspetto di lei, mi fa sempre scoprire cose nuove. Abbiamo girato un po' sotto la pioggia e poi è arrivato il momento di ritornare a casa. Spero proprio di replicare presto, perché le videochiamate sono una bella invenzione, ma stare insieme di persona è tutta un'altra faccenda. Abbiamo parlato tanto e di alcune cose si riesce a parlare meglio di persona, con la pancia piena e una tazza di tè in mano.
Questa mattina mentre sistemavo le piantine in balcone ho visto che alcune hanno fatto le nuove foglie e anche qualche fiorellino. La primavera sta arrivando. Chissà cosa ci aspetta. Chissà cosa riusciremo a combinare. Non sempre arriva ciò che vogliamo, a volte non so nemmeno cosa vorrei e lascio che il tempo passi e porti quello che capita. Chissà se quella coccinella ha fatto altrettanto e chissà se è incastrata o al riparo tra le spine. Vedremo.
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Dating
Dal momento in cui ho voltato pagina, pur dicendo a me stesso di averla strappata, se non bruciata, ho iniziato a fare ciò che mi riesce meglio, casual dating.
Ho conosciuto una marea di persone nell'arco di una manciata di mesi, alcune le ho riviste, altre non le ho nemmeno più sentite, altre ancora hanno proposto una seconda uscita che sto tentando di rimandare fino a quando non sarà più socialmente accettabile proporla.
A volte alla fine di un appuntamento mi illudo di riuscire a vederci qualcosa di più in quello successivo. Mi dico, il secondo sarà rivelatore. Penso, non è scattato qualcosa oggi, ma magari domani riaccadrà. È un'illusione infantile, una speranza che già so essere vana. Quelli come noi (noi, chi?) non hanno bisogno di una seconda uscita. Non dopo quel dicembre 2022.
Quel 15 dicembre 2022 avevo ogni buona ragione per non voler interagire con nessuno, mangiare i miei gyoza e andare a dormire. La sveglia alle 3, un viaggio in pullman di due ore, il volo alle 7.
Eppure, durante quell'incontro cercato, ma fortuito, non volevo più se ne andasse. Non desideravo altro che passare più tempo con lei, vederla bruciarsi la lingua coi suoi ravioli, mettersi la mia action figure di cyndaquil in testa, tuffarsi sul pouff che all'epoca tenevo in salotto. Tutto con estrema naturalezza, come se ci conoscessimo da sempre e non da due ore soltanto.
Quando iniziammo a trovare scuse sempre più patetiche per vederci, sapevamo entrambi di non volerci più separare. Le batterie sociali non si esaurivano mai. E il momento dei saluti veniva spostato sempre qualche minuto, qualche ora dopo. Iniziammò a dormire insieme, forse più per allontanare quell'arrivederci, che per la voglia di intimità. Per un mese non riuscivo a dormire, con lei nel letto. Dormivo male, ero agitato, mi giravo e rigiravo. Lei non ne aveva idea, il suo volto toccava il cuscino e già dormiva.
Nonostante questo, non potevo fare a meno di chiederle di restare, ogni notte che passava da me, nonostante abitasse 10 minuti un po' più in là.
Adesso, non importa quanto bella sia stata una serata, arriva il momento in cui penso "non vedo l'ora di andarmene". Quando siamo da me, diventa "non vedo l'ora se ne vada". L'etica mi impedisce di inventare scuse, non ti dirò che domani devo andare a correre presto o che ho un impegno importante. Ti chiederò di restare, per non farti andare via nel cuore della notte. Mi addormenterò pensando a qualcosa che non andava fatto, desiderando di catapultarmi a 10 ore più in là, ripensando a quella scintilla folgorante provata due anni prima, a quel cyndaquil in testa, a quelle risate ridicole, immediatamente prive di quell'imbarazzo tipico della prima volta.
A quanto in alto siano volati i miei standard nella capacità di apprezzare una persona e a quanto in basso sia caduta la mia pazienza nel sopportare qualcosa che, se non è subito un fulmine da 10 milioni di volt, sarà allora una microscopica scossa.
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Note
Ti prego puoi scrivere un racconto a tema tradimento?
Come resistere ad un "ti prego".
Premetto però che per me, in una qualsiasi relazione sana e sincera, non debba esistere il tradimento ma piuttosto che sia un gioco. Scrivo questo pezzo:
Buon viaggio Matteo
"Mi arrivò un messaggio da parte di Matteo che era per l'ultima settimana in città prima di partire per Monaco per il suo Erasmus e ci teneva a salutarmi.
Ormai ci conoscevamo da parecchio tempo e ne avevamo passate parecchie quindi ero felicissima di incontrarlo.
Dovevamo farci un aperitivo in centro quindi mi misi tutta carina: vestitino, ben truccata e ingioiellata.
Appena arrivai al luogo dell'incontro, lui era già lì che mi aspettava con un sorriso stupendo. Lo abbracciai fortissimo e quasi mi commossi a pensare che sarebbe stata l'ultima volta che lo avrei visto prima di un lungo anno lontani.
Ci sedemmo nel nostro tavolino riservato e iniziammo una stupenda chiacchierata.
Uno sptriz dopo l'altro, ripercorremmo i nostri bei momenti e i nostri drama di questi ultimi anni. A tal punto che se ne uscì fuori con una vecchissima storia:
"Ti ricordi un anno fa? La serata in discoteca organizzata dall'università?"
"Quale?"
"Quella dove abbiamo finito a limonare?"
"Oddio che imbarazzo ahahah si me la ricordo" caspita se me la ricordavo. Quando vedevo le sue foto sui social o ci incontravamo, mi capitava spesso di pensarci
"Lo ricordo con divertimento e piacere. Era stato veramente intenso"
"Ah sì?"
"Si...non ne abbiamo mai parlato ma eri un tale fuoco ahahha"
"Hahahah ma! Matteo! Ahahah" lo ricordavo anche io con intensità. Le sue labbra, la sua lingua, le sue mani che mi toccano...e il suo cazzo duro che si strusciava su di me.
"Stavi già con Andrea?"
"Che vergogna...si" Andrea, il mio ragazzo. Per certi versi era stato molto importante quel limone con Matteo anche per la mia relazione con Andrea. Mi fece capire che molte cose non andavano bene e che dovevamo cambiarle
"Massì che male c'è, un bacio"
"Ma Matteo, non era solo un bacio ahahha"
"E cos'era scusa?!" Mi chiese con una faccia confusa
"Io ricordo anche molto altro di quel bacio" la mia mente con il pensiero della vergogna con Andrea, era ritornata a vagare su quel bacio e quelle strusciate
"In effetti mi ricordo altro pure io"
Ci fissammo negli occhi per un po' e con una battuta se ne uscì fuori "dai alla fine era per la situazione, probabilmente se ci bacissimo ora sarebbe diverso"
"Dici?"
"Si secondo me si...anche se per conferma dovremmo provare"
Il mio cuore fece un sussulto e il mio corpo reagì
Non riuscivo a parlare, riuscivo solo a fissargli gli occhi e le labbra.
Allora lui prese l'iniziativa...si avvicinò piano piano, accarezzandomi prima la gamba per vedere la mia reazione e dopo con l'altra mano accarezzarmi il viso.
Lo volevo, mi avvicinai pure io e iniziammo a baciarci. Prima dei baci morbidi poi con un po' di lingua.
Quanto non vedevo l'ora di riavere le sue labbra...ma per un attimo mi ritornò in mente Andrea. Forse stavo facendo una stronzata e quindi mi staccai per un secondo
"Forse non dovrei farlo..."
"Secondo me invece dovresti. Meriti di divertirti come vuoi...sei così fottutamente bella"
Il bastardo sapeva come provocare perché, mentre diceva questa frase, la sua mano sulla mia gamba iniziò ad accarezzarmi sempre più a fondo e con intensità andando verso l'interno coscia, quasi sotto la gonna del vestitino.
Il pensiero di Andrea sparì, sentivo solo la voglia di averlo e allora riniziai a limonarlo mentre avevo la sua mano nell'interno coscia.
Avrei voluto le sue mani dentro di me...
Per un attimo Matteo si staccò dalle mie labbra e mi disse "mi sbagliavo, é comunque intenso"
Era vero..non era cambiato nulla e le voglie erano le stesse di quella volta in discoteca: essere portata nel bagno del locale ed essere scopata da lui talmente ero eccitata
Però stavolta non avrei lasciato le cose al caso, sarà stata la voglia, saranno stati i due sptriz in corpo, ma quella era l'ultima occasione per avere il cazzo di Matteo dentro di me. Allora non esitai: "mi accompagni in bagno?"
Fece un cenno di si, lo presi per mano, andammo diretti in bagno.
Chiusa la porta, mi riattaccai alle sue labbra ed istintivamente la mia mano andò sul suo cazzo. Volevo risentirlo da sopra i pantaloni per scoprire quanto fosse duro...e lo era...
Mi misi in ginocchio, gli sbottonai i pantaloni e finalmente me lo trovai davanti, duro per me e voglioso di scoparmi.
Volevo fargli sentire quanta voglia avevo del suo cazzo succhiandoglielo con passione e prendendolo tutto in bocca. Gli leccai tutta l'asta,la punta e le palle mentre lo avevo tra le mani per poi prenderlo in gola...
Mi sentivo posseduta nel sentire i suoi gemiti di piacere per come glielo succhiavo.
Nel frattempo prese il portafoglio e sfilò un preservativo
"Non vedevi l'ora eh" commentando il fatto che avesse il preservativo
"Cazzo se non vedevo l'ora di scoparti"
Mi fece alzare per mettermi a 90 appoggiata al lavandino e davanti allo specchio del bagno.
Guardandomi negli occhi attraverso lo specchio, si mise il preservativo, scostò il mio intimo e si sputò sulla mano per lubrificarmi la figa per poi rendersi conto che l'avevo già completamente bagnata appena ci passò la mano
Era così compiaciuto nel sentirmi così eccitata che mi mise subito il cazzo dentro. Se la stava gustando, piano piano, ficcandolo completamente dentro fino in fondo. Io, d'altro canto, mi stavo gustando finalmente il suo cazzo.
Realizzai in quel momento che era da 4 anni che non venivo scopata da una persona che non fosse Andrea.
Pensavo mi sarei sentita in colpa o con la vergogna salire, invece mi sentivo eccitatissima. Eccitazione che salì ancora di più quando iniziò a scoparmi più forte e con violenza. Sentivo la sua voglia di possedermi compressata in un anno sfogarsi tutta di botto in questo preciso momento ed io mi sentivo così troia a scopare con un altro ragazzo che non fosse il mio fidanzato.
Ci vedevo allo specchio, ed era una scena troppo eccitante...
Tutto venne rovinato quando qualcuno bussò alla porta. Eravamo lì da un po' a furia di scopare e si era formata la fila.
Ci sistemammo in un attimo e uscimmo. Io imbarazzantissima guardavo a terra per non incrociare gli occhi di nessuno ma al tempo stesso mi sentivo così eccitata al pensiero di essere stata quasi beccata.
Matteo andò a pagare, io uscii direttamente dal locale e appena mi raggiunse ripresi a limonarlo.
"Ho la macchina qui vicino" mi prese per mano e mi accompagnó alla sua auto.
Senza neanche metterci d'accordo ci sedemmo entrambi sui sedili passeggero. Avevamo ancora troppa voglia di scopare.
Mi misi quasi a 90 per prenderglielo in bocca ma mi fermò "se usi la bocca godo, vieni su"
Si abbassò i pantaloni ed era talmente duro che aveva ancora il preservativo di prima sul cazzo.
Quanto cazzo deve avermi desiderata in questo anno per essere così eccitato?
Mi sfilò le mutandine, mi misi sopra di lui ed iniziai a cavalcare il suo cazzo. Dio quanto era bello riaverlo dentro e quanto mi sentivo eccitata.
Eccitata nell'essere li, nella sua macchina, dove chiunque ci avrebbe potuto beccare e vedermi scopare con un ragazzo che non fosse il mio fidanzato. Avere questo pensiero arrapante, il suo cazzo dentro e il mio clitoride che strusciava sul suo pube mi fece travolgere da un orgasmo intensissimo dal dovermi fermare dal cavalcargli il cazzo.
Matteo era così compiaciuto a vedermi così che riniziammo a limonare mentre avevo ancora il suo cazzo dentro.
Ma non resistevo più, avevo voglia di vederlo godere
Mi tolsi dal suo cazzo e mi rimisi a 90 sul sedile per togliergli il preservativo e succhiarglielo.
Il bastardo mentre glielo succhiavo iniziò a scoparmi la figa con le dita. Era sensibilissima perciò non riuscivo a non gemere nonostante avessi il suo cazzo in bocca.
Iniziai a succhiarglielo con foga talmente volevo sentirlo impazzire e talmente io stessa stavo impazzendo in quel momento.
Per come ero messa, chiunque avrebbe visto la mia figa dal finestrino con le dita di Matteo dentro mentre avevo il suo cazzo in bocca. Impazzita come ero, avrei permesso a chiunque passante di scoparmi . Mi sentivo una tale troia, e mi piaceva...e a quanto pare pure a lui. Tolse le dita dalla mia figa e con entrambe le mani mi afferrò la testa per scoparmi la gola. Iniziò a scoparla così forte che sembrava ci mettesse più violenza a scoparmi la bocca che la figa. Iniziai a piangere talmente stavo per soffocare ma riuscii a resistere....volevo che mi usasse per godere ed alla fine lo fece.
Sentii il suo cazzo pulsare in bocca e la sua sborra finirmi in gola. Calda, intensa ed abbondante a tal punto che non riuscii ad ingoiarla tutta. Quella che era gocciolata fuori dalla mia bocca, la presi con le dita e, per quanto mi sentivo troia, gli ripulii per bene il cazzo con la lingua per prendermi quella rimanente.
"Cazzo sei fantastica"
"Non vedevo l'ora di averlo..."
Ci ricomponemmo e mi riaccompagnò a casa. L'odore di sesso in macchina era quasi inebriante ma fortunatamente ci contenemmo, tra risate e carezze.
Arrivata a casa mi salutò con un altro bacio passionale e mi disse "vieni a trovarmi a Monaco ogni tanto"
La mia figa pulsò, all'idea di andare a trovarlo e scoparci ancora
"Ci puoi contare" gli dissi salutandolo
Aprii la porta di casa e mi ritrovai Andrea sulla scrivania al computer.
Non mi aspettavo di trovarlo sveglio. Il mio respiro e il mio corpo diventarono pesanti
"Ciao Amore! Com'è andata la serata?"
Mi sentivo quasi mancare che mi sdraiai sul divano con le gambe appoggiate sul tavolino
"Beh... bene..."
"Sembra andata più che bene" mi rispose Andrea fissandomi in mezzo alle gambe.
Mi resi conto che ero senza mutandine. Non le avevo rimesse ed erano rimaste nella macchina di Matteo.
Fui inondata da un'eccitazione improvvisa a rendermi bene conto di cosa fosse successo e di come ero messa ora: a gambe aperte senza intimo, con il trucco sbavato per quanto piansi mentre mi scopava la bocca e con qualche goccia di sborra sulla scollatura talmente aveva goduto.
Andrea si mise in ginocchio tra le mie gambe
"Raccontami come ti ha scopata"
Gli raccontai tutto, come avevamo stabilito. Da quando ci fu il limone in discoteca raccontai ad Andrea delle mie voglie, e lui le accettò piano piano. Come accettò il rischio della scopata di stasera....a patto che gli raccontassi tutto: Scoprendo un suo lato cuckold, guardandomi come il suo porno preferito
Ripercorsi tutta la serata mentre Andrea mi leccava la figa e si segava in ginocchio. Rogodetti ripensando a Matteo con la lingua di Andrea nella figa...e lui godette nel rivelargli che ero così arrapata nel sentirmi troia e libera.
Liberi ed eccitati insieme, complici in quella serata travolgente "
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Lettera aperta a Rigivan Ganeshamoorthy
Bella li Rigivan, da due giorni sei diventato l'eroe di tutti noi e ne sono felicissimo. Ci hai stupito per le tue prestazioni e per la tua simpatia debordante. Ti meriti tutta la popolarità e l'attenzione che hai, anche dai tanti politici che ti hanno invitato un po' ovunque al tuo rientro.
"Da un grande potere derivano grandi responsabilità" (cit.)
Ecco caro Rigivan, non ti conosco di persona e questo mi spiace, ti chiedo comunque di prenderti una responsabilità: dopo aver preso i loro premi ed i loro applausi sbattigli in faccia la realtà, nel modo più crudo possibile.
Ricorda a loro i messaggi razzisti che ti sono arrivati dopo la medaglia d'oro. Perché se ci sono "persone" che ti insultano anche dopo che hai vinto un'oro con la maglia dell'Italia, se ne devono rendere conto.
Ricorda a loro gli ostacoli che sicuramente devi superare nella tua vita quotidiana, perché sono le stesse che incontreranno tante altre persone
Ricorda a loro anche tutte le difficoltà che da atleta sicuramente avrai incontrato nel fare sport, qualsiasi esso sia.
Perché queste Paralimpiadi ed Olimpiadi hanno mandato un messaggio chiaro: è l'ora della svolta, è il momento di cambiare.
Parlo per me, sono stanco di vedere Presidenti, Sindaci, Ministri vari fanno i fenomeni sui social e poi girano non curano le persone nella quotidianità.
Con affetto Giammarco
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Io lo so che quando ti rannicchi così: d'improvviso, silente e mi guardi in quel modo, non c'è proprio più nulla da ridere. Prendo estremamente sul serio le tue minacce di passione. Confesso che dentro di me non desidero altro: gongolo! Certo: ridere insieme, cazzeggiare è bellissimo, ci mancherebbe.
Ma quando scocca l'ora dell'amore, si fa dannatamente sul serio. Ridere o fare sesso sono mutualmente esclusivi. Capisco che mi vuoi perché posso percepire chiaramente che in un istante il tuo interruttore interno è passato da "rilassata e serena" a "belva affamata di sesso." Dio, se ti desidero di continuo, bella mia: che febbre sei...
Aliantis
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Cucinata a puntino
Ho avuto una settimana durissima. Dopo lunghi studi e con grandi sacrifici, sono riuscita a creare e a far prosperare la mia società di consulenza informatica. Per portare il lavoro in azienda e mantenerne alto lo standard qualitativo, sono costretta a essere rigorosa e spesso molto dura, spietata: con la concorrenza e con i miei stessi dipendenti.
So dei soprannomi che mi affibbiano: il più tenero è “stronza”; poi ci sono “cagna bastarda”, “troia frigida” etc… Ma il venerdì sono libera di sciogliermi. Tu sei sposato e fai i salti mortali per liberarti di venerdì. Io sono separata da tre anni. Ti vedo e ceniamo insieme, sempre nello stesso ristorantino di un paesello qui vicino.
Dopo mangiato, in macchina prima di ripartire mi tieni al caldo sul tuo petto e mi coccoli. Con te io sono al sicuro: mi sento protetta, tra le tue braccia. Sei un maschio vero, sei molto forte, sicuro di te. Mi inebrio del tuo odore e del tuo calore.
Non posso farci nulla: ti vedo e mi tremano le gambe. Poi divento tenerissima, la mia voce si fa tenue: arrossisco, non reggo il tuo sguardo, abbasso gli occhi e sono da subito pronta a essere divorata dalla tua bocca e lavorata dalle tue mani robuste. Con te divento di gelatina. Non aspetto altro che faccia buio e che tu decida di riaccompagnarmi a casa.
Prima di lasciarmi davanti al portone per tornare dai miei figli, prenderai la nostra solita stradina sterrata secondaria, quella che porta al boschetto nascosto nostro complice d'amore. Fermerai la macchina e come sempre farai di me ciò che vuoi. Mi spoglierai quel tanto che ti serve per arrivare al mio seno e saziartene.
Non vedo l'ora di offrirtelo e sarò felice quando me ne succhierai uno. Mettendotelo tutto in bocca, me lo divorerai; aspirerai tirando come se volessi staccarmelo. Dio, che sensazioni meravigliose mi sai regalare! Spesso vengo, quando mi succhi i capezzoli.
Nel frattempo, metterai una tua mano tra le mie cosce, me le allargherai ed entrerai con il medio nella mia passera per eccitarmi. E ci riuscirai. Perché io ti do tutto ciò che vuoi. Esplorerai la mia fica e il mio ano. Farai di me quello che ti piacerà: con te sarò solo un pupazzetto della consistenza di un budino; divento fragile e molle, nelle tue mani.
Poi se vorrai, mio signore, ti basterà una tenerissima e leggera pressione sulla mia nuca, per indirizzare la mia testa verso il tuo membro. Allora io docilissima, obbediente e felice scolaretta, golosa ti accoglierò in bocca e mi impegnerò per farti godere. Ti pomperò e succhierò quanto vorrai: se dovrai venire, sarai il benvenuto. Se preferirai altro invece, io sarò pronta per te.
Il mio menù è vario e in esclusiva per te. Quando vorrai, mi girerò sul sedile sdraiato e ti farò entrare dove vuoi. Se preferisci la mia fregna: è tua, lo sai. Io però ti gradisco molto nel culo, perché adoro quando mi ci sborri dentro, quando mi inondi le viscere.
Ti sento moltissimo, quando infili il tuo cazzo nel mio sfintere stretto. Sono nata per darti il maggior piacere possibile. Anche se, al solito, nel culo soffrirò molto, perché sei un bestione alto, grosso e mi fai male. Ma lo prendo in culo volentieri, da te. Mi piace, quando soffro per farti godere.
Se invece mi vorrai in maniera tradizionale, io sarò a tua disposizione. E prendo la pillola per non obbligarti a usare preservativi. Mi dispongo bella aperta, alzo il bacino, contraggo e rilasso di continuo i muscoli vaginali per massaggiarti il cazzo mentre mi scopi. Accolgo la tua lingua in bocca e ci gioco con la mia per almeno dieci minuti: ogni bacio è un racconto torrido.
Cerco di eccitarti, per farti venire. Ti dico all'orecchio: “dai mio stallone, sfondami. Spaccami la fregna.” Ti infilo il medio nell'ano fino alla base mentre sborri. E tu allora allarghi le tue natiche e mi sussurri parolacce: “maledetta puttana… sei una cagna… sei una vera troia, molto esperta… fammi godere… quanti cazzi hai preso fino a oggi…” e varie altre parole gentili che sono musica per il mio cuore.
Quando esci dal mio corpo, con delle salviette umide ti pulisco il cazzo, me lo metto in bocca e finalmente me lo succhio tutto, per il mio intimo piacere: mi piace gustare le ultime gocce del tuo seme e adoro sentirmi completamente tua, amata. Tu lo sai e sorridendo come un assassino me lo lasci fare. L'intimità con te è totale. Quando mi sorridi, te lo succhio più forte.
Soprattutto io desidero con tutta l'anima che tu abbia una buona serata, che ti rilassi e che venga libero dentro di me, senza problemi. Spero che del mio culo, del mio seno, della mia bocca, della mia fregna e della mia malizia quando scopiamo tu non ti stanchi mai. Amami sempre. Andiamo via dal ristorante, adesso. Ti voglio. Ti desidero troppo dentro il mio corpo, Non resisto più, amore mio: scopa la tua cagna. Oh, se i miei dipendenti mi vedessero quando sono con te!
RDA
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Scrive Lui.
Dopo il nostro bacio, finiamo le due fette di pizza che ha rimasto lei, una fetta perciascuno. Anche se fredda è buona uguale, sorseggiamo l'ultimo goccio di vino e mi dirigo in bagno, per farmi una doccia sono stanchissimo dopo una giornata di lavoro e quel trattamento ho le pile completamente scariche.
Il mio pisello da quando sono venuto è floscio a testa bassa, si è dimezzata la sua misura e il suo spessore.
Entro in doccia e mi lavo con calma, una bella doccia calda.
Dopo 10 minuti quasi al termine della mia doccia rigenerante, entra lei,non saluta va dritta in bagno nuda, la guardo sculettare e penso ''quanto cazzo è bella da nuda'' le sorrido ma lei niente, sento il fruscio della pipi', lo amo. Ok,mi direte che sono scemo,ma amo quel rumore non so perchè.
Piscia.
Si asciuga.
Bidet.
Si risciagia.
Io nel frattempo sono imbambolato.
Lei si dirige verso di me mi fissa in basso e dice : ''Ue pisello moscio addrizza la cresta che hai un premio da riscattare''
Cazzo è vero ho vinto il culo. Pensandoci da tanto che non me lo da,abbiamo sempre i minuti contati e lei vuole sempre essere pulitissima per farlo, avvolte quando lo facciamo e mi sale la voglia me lo nega perchè si sente sporca.
Lei alza lo sguardo e mi guarda fra l'arrabbiata e l'arrapata ''Ti aspetto in camera'' ,ma prima si gira si mette a pecorina e fa apri e chiudi chiappe. Con le due mani si prende le natiche e le apre e mi mostra i suoi due buchini *-* dio se la amo. Si rimette in piedi e si da una schiaffo sul culetto.
E va via.
Io esco mi asciugo per bene e mi dirigo in camera da letto.
Mi fermo all'ingresso e la fisso nel letto tutta nuda. Capezzoli durissimi fi*a ultra bagnata da lontano alla sola vista non immagino dentro che lago c'è.
Salto su di lei e l'inizio a baciare.
Sento il cazzo crescere sempre di più.
Le dico ''come lo vuoi oggi?' A pecora?''
Nono risponde. Faccio io.
Si alza e mi fa mettere a schiena sul letto.
Immaginate la scena io a birillo duro sul letto, lei mi viene addosso delicatamente.
Prende il cazzo in mano e si impala da sola, in modo lentissimo.
Sento il suo buco inzupparmi il birillo come se facessi un bagno.
Fa un entra ed esci lentissimo,ma solo uno.
Ed esce.
La guardo stupito mentre la vedo ficcarsi due dita nella fi*a.
Penso ''Ma come non lo sente? non gli piace? che succede?''
Poi dopo pochi secondi per me interminabili capisco.
Riprende il cazzo in mano e se lo punta non dentro il buchino della patata ma dentro il culo.
E questa volta non è delicata come nella patata,ma quasi ossessionata si impala in modo brusco e veloce come se ce lo avesse nella patata, non ha mai fatto cosi, si sfoga totalmente.
Dio il culo quanto è stretto, grugnisco di piacere, dopo un po' la prego di rallentare sennò gli sparo tutto dentro.
Lei sembra non ascoltare.
Continua io dopo un paio di colpi non ce la faccio e spruzzo vari schizzi dentro di lei. Tremo. Urlo. Non capisco niente. Mentre spruzzo lei continua dio sto morendo penso. Si muoio di piacere urlo.
Lei dopo un po' mi dice ''sto venendo anch'io porcooooo''
e viene. E mentre viene mi abbraccia.
Restiamo un po' cosi, io dentro di lei,o meglio dentro di lui.
Pisello barzotto,non duro non moscio. Ma una via di mezzo.
Mi bacia prende un fazzoletto, sul comodino. Esce lentamente.
E passa la carta subito sul suo ano cosi' da non sporcare niente, e si dirige in bagno. Si gira mi sorride e dice ''Amore non dormire, che anche lei vuole la sua parte,hai visitato solo i due buchi ti manca l'ultimo.''
Io felicissimo di ciò aspetto, mi asciugo al meglio il pisello moscio e aspetto che lei me lo rianimi e pulisca per bene. Ma...
Purtroppo mi addormento.
Sarà la stanchezza saranno i due orgasmi fortissimi che ho provato,ma crollo in un sonno profondo.
La mattina mi sveglio guardo l'ora e realizzo che non l'ho scopata nel buco più zuppo e che sicuramente si sia masturbata e poi si è riaddormentata povero il mio amoruccio. Allora idea mi giro e si,sta dormendo la mia porcellina.
Il cazzo come sempre è durissimo un po' per la pipi' un po' per il buongiorno (si sveglia sempre prima di me e mi da il buongiorno)
comunque per farmi perdonare.
Mi infilo sotto le coperte e la sveglio con una leccata da sogno, tanto che lei si è svegliata con un bell'orgasmo.
Poi vabbè la scopata l'abbiamo fatta la mattina ed è stata intensa e bellissima...
Fine
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appena finito di leggere l'ultimo racconto di gogol' che ho dichiarato con orgoglio di aver letto nel mio discorso ogni volta che l'ho ripetuto nelle ultime 24 ore, è stato orribile e bellissimo grazie e avanti il prossimo!!! capisco che l'uni è bella quando finisco gli esami e voglio continuare a leggere le cose che faccio per le lezioni ma ora mi tocca finire un libro di 900 pagine di racconti presi da svariate raccolte e poi stilare una classifica dei racconti più belli più divertenti più cattivi o dolorosi ok sarà fatto non vedo l'ora
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