#crisaor
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#playing hollow knight again#this time with my friend#I've also beaten the radiance for the first time after 3 or 4 years#hollow knight#hollow knight fanart#crisaore
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Il capriccio di Alice
La delicata mano di Alice spostò il pesante tendaggio che celava la finestra. La luce artificiale dei palazzi irradiò la sua esile figura avvolta da un dolcevita nero e dei fuseaux del medesimo colore, brillando sui sottili capelli raccolti con uno chignon. Gli occhi della donna sovrastavano la città, percorrevano le strade notturne i cui bagliori lampeggiavano riflessi nel nevischio, fino a fermarsi sulla ruota panoramica che regalava agli avventori una vista incantevole dei viali alberati brulicanti di gente. Sorseggiava un bicchiere di vino rosso che ne ammorbidiva e ovattava i pensieri. Lo sguardo non aveva indugiato a caso sul luna park. Raggiunta l’attrazione principale, si era ancorato come un’asse di legno intrappolata da un morsetto da falegname e non si era più schiodato. Tre anni prima, dopo un giro su quella giostra iniziò il calvario dal quale ancora non si era ripresa. Scese dalla pedana e senza alcuna avvisaglia svenne, nell’incredulità generale. Gli accertamenti che ne seguirono evidenziarono il contagio di un batterio molto aggressivo che ne fiaccò il fisico e la voglia di sorridere. Passò dall'essere una ballerina in tour nei migliori teatri del paese, al fare solo tappe negli ospedali debitamente bardata di mascherina. Fu in quel contesto, in una sala d’aspetto, che incontrò Buck, un uomo che aveva perso la vista in seguito a un grave incidente. «Capriccio n. 5 di Paganini. È raro sentirla come suoneria, dev’essere un’intenditrice» disse l’uomo dopo aver udito Alice terminare una telefonata. Lei sorrise. «Già, così come è raro che qualcuno la usi per attaccare bottone. Piacere, Alice. Lei?» «Buck. Mi perdoni se le sono sembrato indiscreto» ribatté imbarazzato. «Niente affatto. Sa, la musica mi estrania dal mondo, fa sbiadire i problemi e colora con tinte vivide solo ciò che ho di bello nella vita. Chopin, Paganini, Vivaldi mi fanno sognare. È bello poterne parlare a un altro amante del genere». Buck annuiva coinvolto: «Sono d’accordissimo con i suoi pensieri! La musica è quel balsamo che lenisce i malumori e li sostituisce con candore e serenità». Dopo quel primo scambio di battute, i due intavolarono un discorso condito di ricordi e melodie. Scoprirono che Alice aveva danzato in un teatro in cui Buck si era esibito e questo piccolo particolare costituì un punto di svolta. Prima dell’incidente, Buck aveva potuto ammirare quella donna e ne aveva ancora l’immagine impressa negli occhi. La grazia e la passione che emanava con le sue movenze l’avevano incantato. Lui però si sentiva solo un violinista qualunque di un’orchestra qualunque, mentre lei era un astro in ascesa, così non ebbe il coraggio di presentarsi. C’era molto di cui discorrere, così a quell’incontro fugace ne seguirono altri e contribuirono a creare armonia. Buck rispolverò il violino per allietare la sua musa e le promise che le avrebbe composto un pezzo per renderla immortale. Doveva essere una sinfonia su cui poteva sognarla danzare con l’abito viola, con cui la ricordava. Inizialmente Alice si comportò da mamma chioccia, prodiga di protezione per il suo pulcino, ma Buck le fece comprendere di aver bisogno solo che lei si sciogliesse come avrebbe fatto con chiunque altro. Questo permise loro di gustare ogni secondo insieme e la donna tirò fuori quella forza che giaceva sopita in lei. I fiocchi di neve cominciavano a cadere più numerosi. Alice guadagnò il divano continuando a sorseggiare vino. Ciondolava la testa a ritmo del 𝑪𝒂𝒑𝒓𝒊𝒄𝒄𝒊𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒄𝒖𝒐𝒓𝒊 𝒗𝒊𝒐𝒍𝒂; l’ascoltava in loop. Buck ci era riuscito. Si percepiva l'amore per la musica, delizia per l’immaginaria danza di un’ex ballerina; il romanticismo dei dettagli evidente dal titolo, unione dei particolari dei loro primi due incontri; la malinconia di un uomo che stava morendo. Buck se n’era andato da un paio di mesi. In realtà gli ospedali li frequentava per una patologia che adagio adagio lo consumò. L’animo di Alice accusò il colpo e, come le sue gambe, non fu più in grado di sostenere il peso delle sofferenze. La donna finì per galleggiare sospesa, trafitta e allo stesso tempo cullata dalle note del violino. Annebbiata, posò il vino e si addormentò sul sofà affondando tra le lacrime e i rimpianti di ciò di cui, ancora una volta, la vita l’aveva privata.
#crisaore#il tridente#scrittura#scrivere#racconti#racconto#raccontini#racconti brevi#leggere#lettura#letture consigliate#amore#musica#danza#frasi#frasi tumblr
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MEDUSA, LA BELLA DONNA CHE È STATA PUNITA PER ESSERE STATA VIOLENTATA.
Secondo la mitologia greca, Medusa era una gorgone e aveva una caratteristica che la distingueva perché mortale e la più bella delle sue sorelle. Medusa è uno dei personaggi più facili da riconoscere ad occhio nudo nella mitologia greca. Con i suoi capelli di serpente aggrovigliati e il potere di trasformare chiunque la guardasse in pietra, è uno dei mostri più popolari dell'antichità. Ma c'è una parte della sua storia che non è mai stata raccontata.
La sua bellezza affascinava Poseidone, lui cercò di sedurla e violentarla nel tempio di Atena, dove lei andò innocentemente a chiedere aiuto alla Dea.
La rabbia di Atena era così grande che ha punito Medusa trasformandola in un mostro. Mani di metallo, denti affilati, occhi che emettono luce, chiunque li guardasse direttamente si trasforma in pietra.
Afrodite, che non ha ottemperato a questa punizione, era gelosa dei bei capelli di Medusa, quindi aveva serpenti al posto dei capelli in punizione, così Medusa fu esiliata e condannata a vivere in terre iperbariche.
Durante la relazione tra Poseidone e Medusa, si verificò una gravidanza che aumentò il risentimento di Atena, che ordinò a Perseo di uccidere Medusa.
Perseo le ha tagliato la testa con un singolo colpo di spada.
La testa di Medusa andò ad Atena, che la usò come scudo in tutte le sue battaglie, proprio come fece Perseo per salvare Andromeda e uccidere Polidectes.
Anche il suo sangue era conservato, perché la vena sinistra era un veleno mortale, e la destra aveva proprietà curative.
Quando Perseo le ha tagliato la testa, il gigante Crisaor e il cavallo alato Pegasus sono emersi dal suo collo. Entrambi sono considerati figli di Poseidone, il che significa che erano il risultato di uno stupro, e Medusa era incinta quando è stata uccisa.
Medusa non era il vero mostro in questa storia.
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☄️ La notte del 10 agosto è tradizionalmente quella in cui sono visibili le Perseidi, stelle cadenti che portano questo nome poiché sembrano originarsi dalla sezione di cielo in cui è presente la costellazione di Perseo.
☄️ Perseo è uno dei più famosi eroi greci, noto per aver ucciso la gorgone Medusa, colei che tramutava in pietra con il solo sguardo. Fu grazie all'aiuto della dea Atena se Perseo riuscì a evitare lo sguardo pietrificante di Medusa e a tagliarle la testa.
☄️ Con lo scudo di Atena, indossando l'Elmo dell'Oscurità di Ade, capace di rendere invisibili, e con ai piedi i sandali alati di Hermes, Perseo non poteva proprio fallire.
☄️ Dal sangue della gorgone nacquero il cavallo alato Pegaso e il gigante Crisaore. Quando Medusa era ancora una bellissima sacerdotessa, li aveva concepiti assieme a Poseidone nel tempio di Atena, facendo così adirare la dea, che la tramutò, assieme alle sorelle, in esseri mostruosi.
☄️ Perseo sconfisse anche Ceto, un mostro marino a cui era stata offerta in sacrificio la principessa Andromeda, che salvò e sposò. I figli di Perseo e Andromeda sono noti come Perseidi, proprio come le stelle cadenti, e da questa dinastia ebbe origine un grande eroe del calibro di Eracle.
☄️ Se volete appostarvi in un luogo buio e isolato per guardarle, fate attenzione, perché i romani ritenevano che questo sciame meteorico fosse in realtà una pioggia di seme del dio Priapo, simbolo di esagerata fertilità...
Miti e Costellazioni - Meet Myths
https://www.amazon.it/dp/B0C2S71P32/ref=nosim?tag=meetmyths-21
art by Irina Metsu
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Copy and pasted from elsewhere:
NEVER SAW IT THIS WAY. VERY POWERFUL POINT OF VIEW.
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Medusa was a victim of sexual violence and the story you know turned her into a villain.
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Medusa is one of the easiest-to-recognise characters in Greek mythology. With its unmistakable snake hair and the power to turn whoever looks at it into stone, it is one of the most popular monsters in ancient stories.
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But there’s a part of their story that not everyone knows that will completely change your perspective.
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Snake lady didn't always have a creepy appearance. Medusa was one of the Three Gorgon Sisters (a kind of female monster). Unlike Esteno and Euriale, she was the only mortal in the family.
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Ovidio was a Roman poet considered to be one of the most important in Latin literature and was also one of the first to describe how the mythological being became a terrible creature.
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The Encyclopedia of Ancient History quotes Ovidio briefly, but impactful. Medusa was a beautiful young lady and Poseidon wished her for him. The god of the seas attacked and raped her inside a temple dedicated to Athena.
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The goddess took this attack as an offense and punished the woman by giving her snakes instead of hair and with the curse of turning anyone looking at into stone.
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After that chapter, comes the most popular: the one where Perseus kills the "terrible" Medusa. King Polydectes was in love with Danae, the mother of Perseus.
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His son did not approve of this relationship because he considered the sovereign lacked honor. To get rid of the son, Polydectes asked him to get the head of the gorgon.
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As the Metropolitan Museum of Art points out, the gods helped Perseus in his mission and gave him gifts to ensure his victory. A key piece in her triumph was the polished shield of Athena, which allowed her to approach Medusa and avoid her dangerous gaze.
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When Perseus beheaded her, from her neck sprouted the giant Crisaor and winged horse Pegasus. Both are considered to be Poseidon's children, which means they were the product of a rape and Medusa was pregnant when she was murdered.
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It's not unusual news that Greek mythology is plagued with accounts of abuse and violence, but it's interesting (and tragic) to find out that Medusa is still remembered as a monster when her only "crime" was being attractive.
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The victim was also the only one to receive punishment for Poseidon's acts. And even Athena created the flute to imitate Esteno and Euriale's lamentations after their sister's murder.
🙌🏽
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Medusa fue víctima de violencia sexual y la historia que conoces la convirtió en una villana.
Medusa es uno de los personajes de la mitología griega más fáciles de reconocer a simple vista. Con su inconfundible cabello de serpientes y el poder de convertir a quien la mire en piedra, es uno de los monstruos más populares en las historias de la antigüedad.
Pero hay una parte de su historia que no todos conocen y que cambiará tu perspectiva por completo.
La mujer serpiente no siempre tuvo una apariencia escalofriante. Medusa era una de las tres hermanas gorgonas (una clase de monstruo femenino). A diferencia de Esteno y Euríale, ella era la única mortal en la familia.
Ovidio fue un poeta romano considerado como uno de los más importantes en la literatura en latín y también fue uno de los primeros en describir cómo fue que el ser mitológico se convirtió en una terrible criatura.
La Enciclopedia de Historia Antigua cita a Ovidio de forma breve, pero impactante. Medusa era una hermosa joven y Poseidón la deseó para él. El dios de los mares la atacó y la violó dentro de un templo dedicado a Atenea.
La diosa Atenea tomó este ataque como una ofensa y castigó (increiblemente) a la mujer violada, dándole serpientes en lugar de cabello y con la maldición de convertir en piedra a quien mirase.
Después de ese capítulo, viene el más popular: aquel en el que Perseo mata a la "temible" Medusa. El Rey Polidectes estaba enamorado de Dánae, la madre de Perseo.
Su hijo no aprobaba esta relación porque consideraba que el soberano carecía de honor. Para deshacerse del hijo, Polidectes le pidió que le consiguiera la cabeza de la gorgona.
Como señala el Museo Metropolitano de Arte, los dioses ayudaron a Perseo en su misión y le brindaron regalos para asegurarle la victoria. Una pieza clave en su triunfo fue el escudo pulido de Atenea, el cual le permitió acercarse a Medusa y evitar su peligrosa mirada.
Cuando Perseo la decapitó, de su cuello brotaron el gigante Crisaor y caballo alado Pegaso. Ambos son considerados como los hijos de Poseidón, lo cual quiere decir que fueron fruto de una violación y que Medusa estaba embarazada cuando la asesinaron.
No es una noticia insólita que la mitología griega esté plagada de relatos de abuso y vi0lencia, pero es interesante (y trágico) descubrir que Medusa aún es recordada como un monstruo cuando su único "crimen" fue ser atractiva.
La víctima fue también la única que recibió un castigo por los actos de Poseidón. E incluso Atenea creó la flauta para imitar los lamentos de Esteno y Euríale tras el asesinato de su hermana.
Medusa resultó no ser el verdadero monstruo en esta historia.
Autor desconocido.
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Attic black-figure neck amphora - Princeton Group Painters - The giant Geryon - ca 540-530 BC
The Metropolitan Museum of Art, New York.
Geryon - (gr. Γηρυών) In Greek mythology, son of Crisaore and the oceanina Calliroe. Hesiod defines it as 'three-headed'; according to the popular poetic and iconographic tradition he is also provided with three busts, gathered in the basin. He kept some heifers on the island of Eritrea, which Heracles came to take on behalf of Eurystheus. He died in an attempt to oppose Heracles, who had already killed his dog Ortro and the shepherd Eurytione, keepers of the heifers. Archaic Greek art depicts G. with three bodies of warriors. Instead, he appears as a naked young man, with a shield, in the metope of the so-called Thesèion in Athens, and as a three-bodied hoplite in the Etruscan tomb François of Vulci. Roman art depicts him with three bodies or simply with three heads.
#Attic black-figure neck amphora 540-530 BC#pottery#greek pottery#ancient pottery#archeology#archeolgst#history#history news#ancient history#ancient culture#ancient civilizations#ancient greece#greek history
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|| Crisaor, the artistic Gorgon || - Ayyy here we are again, with a Hades inspired artwork! A friend challenged me to make my little snake fellow as a character for Hades. The result is Crisaor, Medusas son and great artist that visited Hades to get the best references.
-He is pretty friendly, showing you his progress on the painting as you go up, giving you a quest to get blood so he can make it more paint, so he can finish it, giving you offesinve upgrates. Another gameplay feature is that when you die on your run, his painting gets destroyed, as punishment from Hades from being there while being someone who is still alive. He isn't supposed to be there, and yet he is there to get true with his art. Poor boy :(
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*Chi non conosce la famosa Medusa*
dallo sguardo pietrificante?
Non tutti però forse sanno, come narra il mito, che Medusa non é sempre stata un mostro, anzi, in principio era una splendida fanciulla che aveva sviluppato l’abilità di sedurre gli uomini con il solo sguardo, tanto da far invaghire di sé niente meno che il dio del mare, Poseidone.
Narra la leggenda che Medusa fu trasformata in mostro da Atena, come punizione per aver giaciuto con Poseidone in uno dei suoi templi, altre versioni invece affermano che Atena era avversa a Medusa perché quest'ultima aveva osato competere con lei in bellezza.
In entrambi i casi fu relegata in un’isola oltre l’oceano, ove vi abitavano anche le altre Gorgoni, Steno ed Euriale, due semidee che, a differenza di Medusa, erano immortali e non invecchiavano.
Il re di Serifo, Polidette, inviò Perseo ad uccidere Medusa, pensando in tal modo di liberarsi di lui per poterne sposare la madre; una volta che Perseo raggiunse il luogo dove dimoravano le Gorgoni, le trovò che dormivano e, guardandone il riflesso nello scudo per evitare di restare pietrificato, riuscì a decapitare Medusa: dalla ferita uscirono il cavallo alato Pegaso e il gigante Crisaore.
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Perseo es uno de los héroes más famosos de la mitología griega, conocido por sus aventuras heroicas, su valentía y su ingenio. Su historia está llena de enfrentamientos con monstruos, rescates de damiselas en peligro y la ayuda de los dioses.
Historia de Perseo
Origen y Nacimiento
Perseo es hijo de Zeus, el rey de los dioses, y Dánae, una princesa mortal. El padre de Dánae, el rey Acrisio de Argos, había recibido una profecía de que su nieto lo mataría. Para evitar que su hija tuviera hijos, Acrisio la encerró en una torre de bronce o en una cámara subterránea. Sin embargo, Zeus se enamoró de Dánae y se transformó en una lluvia dorada para entrar en su prisión y concebir a Perseo.
Cuando Acrisio descubrió que su hija había dado a luz a Perseo, temiendo la profecía, puso a madre e hijo en un cofre de madera y los arrojó al mar. El cofre llegó a la isla de Sérifos, donde fueron rescatados por el pescador Dictis, quien los acogió y crió a Perseo como su propio hijo.
La Misión de Medusa
El rey de Sérifos, Polidectes, se enamoró de Dánae y, queriendo deshacerse de Perseo, ideó un plan para enviarlo en una misión imposible: traer la cabeza de Medusa, una de las Gorgonas, cuya mirada convertía a cualquiera en piedra.
Para cumplir su misión, Perseo recibió ayuda divina. Atenea le dio un escudo reflectante y Hermes le proporcionó una espada de adamantio y unas sandalias aladas. Además, las ninfas le dieron una bolsa mágica para llevar la cabeza de Medusa y el casco de Hades, que lo hacía invisible.
Enfrentamiento con Medusa
Perseo encontró a las Gorgonas, tres hermanas con serpientes por cabellos, en una cueva. Utilizando el escudo reflectante de Atenea para evitar la mirada de Medusa, Perseo se acercó a ella mientras dormía y, con un golpe certero, le cortó la cabeza. De la sangre de Medusa nacieron Pegaso, el caballo alado, y Crisaor, un gigante dorado.
Rescate de Andrómeda
En su regreso a casa, Perseo encontró a Andrómeda, una princesa etíope, encadenada a una roca como sacrificio a un monstruo marino. La madre de Andrómeda, Casiopea, había ofendido a Poseidón al presumir que su hija era más bella que las Nereidas. Perseo, usando el casco de invisibilidad, atacó al monstruo y lo mató, liberando a Andrómeda y llevándola como su esposa.
Regreso a Sérifos y Cumplimiento de la Profecía
Al regresar a Sérifos, Perseo descubrió que Polidectes había intentado forzar a Dánae a casarse con él. Perseo entró en el palacio del rey y, mostrando la cabeza de Medusa, convirtió a Polidectes y su corte en piedra. Luego, hizo rey a Dictis, el hermano de Polidectes, y regresó a Argos con su madre y Andrómeda.
Perseo finalmente cumplió la profecía de manera indirecta. En unos juegos funerarios en Larisa, Perseo participó en una competición de lanzamiento de disco. Accidentalmente, golpeó y mató a Acrisio, cumpliendo así la profecía que su abuelo había intentado evitar.
Fundador de Micenas
Perseo y Andrómeda fundaron la ciudad de Micenas, que se convertiría en una de las ciudades más importantes de la antigua Grecia. Tuvieron varios hijos, quienes continuaron su legado heroico.
Simbolismo y Culto
Perseo es símbolo de valentía, ingenio y piedad filial. Es venerado como uno de los grandes héroes griegos y su historia es un ejemplo de superación de pruebas y adversidades con la ayuda de la astucia y la ayuda divina.
Curiosidades
Constelación: Perseo fue colocado entre las estrellas como una constelación en su honor.
Pegaso: El caballo alado Pegaso, nacido de la sangre de Medusa, es uno de los símbolos más duraderos de la mitología griega.
Importancia en la Mitología Griega
La historia de Perseo resalta su papel como un héroe valiente y astuto que supera obstáculos insuperables. Su legado perdura a través de su conexión con la fundación de ciudades importantes y su influencia en numerosos mitos y leyendas griegas.
#mitología griega#Perseo#Historia#mitologia griega#mitología#youtube#heroes griegos#perseo y medusa#Youtube
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#Medusa era una sacerdotisa virgen del templo de #Atenea, conocida por su belleza excepcional y una grandiosa cabellera ondulada. Poseidón, la vio y la deseó, y la violó en el templo. Atenea, al enterarse de lo sucedido, se enfureció con Medusa.
En vez de rebelarse contra Poseidón, arremetió injustamente contra su leal sacerdotisa y la castigó severamente. Víctima de la (in)justicia patriarcal, Medusa que fue transformada en un monstruo con serpientes en lugar de cabello y la capacidad de convertir en piedra a cualquiera que la mirara directamente a los ojos.
Tras ser decapitada por Perseo, de la sangre de Medus nacieron dos criaturas fantásticas: el gigante Crisaor y el caballo alado Pegaso.
Hoy el mito se ha resignificado, Medusa es una víctima de la violación, una de las formas más comunes de violencia contra las mujeres. Atenea castigó a Medusa en un acto de misoginia e injusticia. Medusa, a pesar de lo vivido, posee un gran poder. Su mirada petrificante le permite defenderse y desafiar a quienes la han dañado.
Artistas, escritoras y activistas feministas han utilizado la imagen de Medusa para visibilizar la lucha por la igualdad de género. Medusa es también un símbolo de resistencia y empoderamiento femenino, y protectora de la mujeres frente a la #injusticiapatriarcal.
#pormiyportodasmiscompañeras #bitácoradezoe #seguimos
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Medusa fue víctima de violencia sexual y la historia que conoces la convirtió en una villana.
Medusa es uno de los personajes de la mitología griega más fáciles de reconocer a simple vista. Con su inconfundible cabello de serpientes y el poder de convertir a quien la mire en piedra, es uno de los monstruos más populares en las historias de la antigüedad.
Pero hay una parte de su historia que no todos conocen y que cambiará tu perspectiva por completo.
La mujer serpiente no siempre tuvo una apariencia escalofriante. Medusa era una de las tres hermanas gorgonas (una clase de monstruo femenino). A diferencia de Esteno y Euríale, ella era la única mortal en la familia.
Ovidio fue un poeta romano considerado como uno de los más importantes en la literatura en latín y también fue uno de los primeros en describir cómo fue que el ser mitológico se convirtió en una terrible criatura.
La Enciclopedia de Historia Antigua cita a Ovidio de forma breve, pero impactante. Medusa era una hermosa joven y Poseidón la deseó para él. El dios de los mares la atacó y la violó dentro de un templo dedicado a Atenea.
La diosa Atenea tomó este ataque como una ofensa y castigó (increiblemente) a la mujer violada, dándole serpientes en lugar de cabello y con la maldición de convertir en piedra a quien mirase.
Después de ese capítulo, viene el más popular: aquel en el que Perseo mata a la "temible" Medusa. El Rey Polidectes estaba enamorado de Dánae, la madre de Perseo.
Su hijo no aprobaba esta relación porque consideraba que el soberano carecía de honor. Para deshacerse del hijo, Polidectes le pidió que le consiguiera la cabeza de la gorgona.
Como señala el Museo Metropolitano de Arte, los dioses ayudaron a Perseo en su misión y le brindaron regalos para asegurarle la victoria. Una pieza clave en su triunfo fue el escudo pulido de Atenea, el cual le permitió acercarse a Medusa y evitar su peligrosa mirada.
Cuando Perseo la decapitó, de su cuello brotaron el gigante Crisaor y caballo alado Pegaso. Ambos son considerados como los hijos de Poseidón, lo cual quiere decir que fueron fruto de una violación y que Medusa estaba embarazada cuando la asesinaron.
No es una noticia insólita que la mitología griega esté plagada de relatos de abuso y vi0lencia, pero es interesante (y trágico) descubrir que Medusa aún es recordada como un monstruo cuando su único "crimen" fue ser atractiva.
La víctima fue también la única que recibió un castigo por los actos de Poseidón. E incluso Atenea creó la flauta para imitar los lamentos de Esteno y Euríale tras el asesinato de su hermana.
Medusa resultó no ser el verdadero monstruo en esta historia.
Autor desconocido.
#Ticuriche
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Medusa fue víctima de violencia sexual y la historia que conoces la convirtió en una villana.
Medusa es uno de los personajes de la mitología griega más fáciles de reconocer a simple vista. Con su inconfundible cabello de serpientes y el poder de convertir a quien la mire en piedra, es uno de los monstruos más populares en las historias de la antigüedad.
Pero hay una parte de su historia que no todos conocen y que cambiará tu perspectiva por completo.
La mujer serpiente no siempre tuvo una apariencia escalofriante. Medusa era una de las tres hermanas gorgonas (una clase de monstruo femenino). A diferencia de Esteno y Euríale, ella era la única mortal en la familia.
Ovidio fue un poeta romano considerado como uno de los más importantes en la literatura en latín y también fue uno de los primeros en describir cómo fue que el ser mitológico se convirtió en una terrible criatura.
La Enciclopedia de Historia Antigua cita a Ovidio de forma breve, pero impactante. Medusa era una hermosa joven y Poseidón la deseó para él. El dios de los mares la atacó y la violó dentro de un templo dedicado a Atenea.
La diosa tomó este ataque como una ofensa y castigó a la mujer dándole serpientes en lugar de cabello y con la maldición de convertir en piedra a quien mirase.
Después de ese capítulo, viene el más popular: aquel en el que Perseo mata a la "temible" Medusa. El Rey Polidectes estaba enamorado de Dánae, la madre de Perseo.
Su hijo no aprobaba esta relación porque consideraba que el soberano carecía de honor. Para deshacerse del hijo, Polidectes le pidió que le consiguiera la cabeza de la gorgona.
Como señala el Museo Metropolitano de Arte, los dioses ayudaron a Perseo en su misión y le brindaron regalos para asegurarle la victoria. Una pieza clave en su triunfo fue el escudo pulido de Atenea, el cual le permitió acercarse a Medusa y evitar su peligrosa mirada.
Cuando Perseo la decapitó, de su cuello brotaron el gigante Crisaor y caballo alado Pegaso. Ambos son considerados como los hijos de Poseidón, lo cual quiere decir que fueron fruto de una violación y que Medusa estaba embarazada cuando la asesinaron.
No es una noticia insólita que la mitología griega esté plagada de relatos de abuso y violencia, pero es interesante (y trágico) descubrir que Medusa aún es recordada como un monstruo cuando su único "crimen" fue ser atractiva.
La víctima fue también la única que recibió un castigo por los actos de Poseidón. E incluso Atenea creó la flauta para imitar los lamentos de Esteno y Euríale tras el asesinato de su hermana.
Medusa resultó no ser el verdadero monstruo en esta historia.
Con información de Expedientes Secretos X México
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Medusa fue víctima de violencia sexual y la historia que conoces la convirtió en una villana.
Medusa es uno de los personajes de la mitología griega más fáciles de reconocer a simple vista. Con su inconfundible cabello de serpientes y el poder de convertir a quien la mire en piedra, es uno de los monstruos más populares en las historias de la antigüedad.
Pero hay una parte de su historia que no todos conocen y que cambiará tu perspectiva por completo.
La mujer serpiente no siempre tuvo una apariencia escalofriante. Medusa era una de las tres hermanas gorgonas (una clase de monstruo femenino). A diferencia de Esteno y Euríale, ella era la única mortal en la familia.
Ovidio fue un poeta romano considerado como uno de los más importantes en la literatura en latín y también fue uno de los primeros en describir cómo fue que el ser mitológico se convirtió en una terrible criatura.
La Enciclopedia de Historia Antigua cita a Ovidio de forma breve, pero impactante. Medusa era una hermosa joven y Poseidón la deseó para él. El dios de los mares la atacó y la abusó dentro de un templo dedicado a Atenea.
La diosa tomó este ataque como una ofensa y castigó a la mujer dándole serpientes en lugar de cabello y con la maldición de convertir en piedra a quien mirase.
Después de ese capítulo, viene el más popular: aquel en el que Perseo mata a la "temible" Medusa. El Rey Polidectes estaba enamorado de Dánae, la madre de Perseo.
Su hijo no aprobaba esta relación porque consideraba que el soberano carecía de honor. Para deshacerse del hijo, Polidectes le pidió que le consiguiera la cabeza de la gorgona.
Como señala el Museo Metropolitano de Arte, los dioses ayudaron a Perseo en su misión y le brindaron regalos para asegurarle la victoria. Una pieza clave en su triunfo fue el escudo pulido de Atenea, el cual le permitió acercarse a Medusa y evitar su peligrosa mirada.
Cuando Perseo la decapitó, de su cuello brotaron el gigante Crisaor y caballo alado Pegaso. Ambos son considerados como los hijos de Poseidón, lo cual quiere decir que fueron fruto de un abusó y que Medusa estaba embarazada cuando la asesinaron.
No es una noticia insólita que la mitología griega esté plagada de relatos de abuso y violencia, pero es interesante (y trágico) descubrir que Medusa aún es recordada como un monstruo cuando su único "crimen" fue ser atractiva.
La víctima fue también la única que recibió un castigo por los actos de Poseidón. E incluso Atenea creó la flauta para imitar los lamentos de Esteno y Euríale tras el asesinato de su hermana.
Medusa resultó no ser el verdadero monstruo en esta historia.
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Pegaso
En la mitología griega, Pegaso (en griego, Πήγασος) es un caballo alado. Fue el primer caballo que llegó a estar entre los dioses. Pegaso era el caballo de Zeus, quien lo llevó al Olimpo y mandó construir para él un establo al lado de la bodega de los rayos. Junto con sus hermanos Crisaor y Celeris o Cílaro, que según la mitología latina no era su hermano sino su hijo, nació de la sangre derramada por Medusa cuando Perseo le cortó la cabeza. Esta era una de las tres hermanas Gorgonas: las otras eran Esteno y Euríale.
Pegaso aparece relacionado fundamentalmente con el héroe Belerofonte, quien a lomos del equino alado logró dar muerte a la Quimera, bestia de múltiples cabezas (entre ellas una de león y otra de cabra) que asolaba los territorios de Licia. Gracias a este corcel, Belerofonte consiguió obtener igualmente una victoria sobre las Amazonas. Belerofonte encarna el defecto de la excesiva ambición o hibris. Cuando por fin consigue domar a Pegaso, no contento con esto lo obligó a llevarlo al Olimpo para convertirse en un dios; pero Zeus, molesto por su osadía, envió a un insignificante mosquito para que picase el lomo de Pegaso y precipitase al vacío a Belerofonte sin matarlo, quedando así lisiado y condenado a vagar apartado del resto del mundo toda su vida, recordando su gloria pasada.
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