Ipotizziamo che le batterie delle auto elettriche abbiano una capacità media di 50kWh (oggi poche ci arrivano), con consumi medi di 5km/kWh (poche superano i 7km/kWh: dipende anche da fattori esterni tipo salite/discese e temperatura esterna). Da cui una autonomia massima teorica di 250km con un "pieno" elettrico; un'auto a motore termico ne fa il triplo ma pace, fingiamo pure che ciò stia bene alla metà degli utenti.
Ipotizziamo quindi che, senza pianificatori europei del cazzo, su base "di mercato" (solo aiutini tipo divieti e limitazioni di transito), si arrivi a un certo punto a elettrificare 20 milioni di mezzi, metà del parco auto circolante italiano oggi.
Un'auto in media fa 20.000km/anno, circa 50km/giorno. Significa che serviranno 20m*20k/5 = 80TWh di potenza elettrica aggiuntiva media annua. Oggi in Italia si consumano circa 300TWh totali di elettricità (2021): significherebbe aggiungere +25% ai consumi elettrici. Altro che risparmi. Fattibile? Spoiler: non credo (btw, da tale numero si capisce l'enfasi verso la delocalizzazione industriale e la riduzione dei consumi con scuse varie guerresche).
La vera domanda da farsi sarebbe, si può fare in modo green, altrimenti è una presa per i fondelli? Oggi in Italia si producono circa 25TWh da fonti rinnovabili (fonte Gse). Quindi servirebbe aggiungerne più del triplo.
Dice sia fattibile: vedi Germania che ne produce oltre 130TWh. Crediamoci, intanto però là aumenta il consumo di carbone; mobilitiamoci (tosando le burofurerie locali che rallentano tutto, mica solo gli impianti rinnovabili). Resta da gestire il problema cogente del bilanciamento di potenza (fv e vento non sono costanti) e dei picchi di domanda che so, a pasquetta e ferragosto. A proposito di green, ci sono le centrali nucleari alla francese; solo ne servirebbero diverse, diciamo: le più potenti generano 1.6GW di potenza, cioè producono meno di mezzo TWh in un anno.
Sin qui i conti facili, meno costosi. Lasciamo pur stare come si fa approvvigionare tutto il litio cobalto terre rare che serve ( e i relativi costi socio-ambientali); lo scoglio finale è portare tutta quella potenza capillarmente fino alle colonnine, ai garage nei condo. Si fa col fv sui balconi? In contemporanea con lo switch dai riscaldamenti a gas alle pompe di calore elettriche? Ciao core.
Fingiamo pure che i prezzi della auto elettriche scendano un po' all'aumentare dei volumi venduti (toh, il tanto vituperato "mercato"); in ogni caso, per quanto detto sinora, mi sa che è TUTTO UN BARBATRUCCO PER APPIEDARNE UN BEL PO'. Il che, pensando alle Karen con la Yaris, in fondo confesso non sia prospettiva che mi dispiaccia più che tanto.
In realtà stan dicendo: "Vieni, vieni in città, che stai a fare in campagna?" (cit.). Come foste contadini cino-indiani o allevatori nigeriani (questi ultimi aiutati a decidere da un po' di terrorismo islamico); come fecero del resto coi nonni meridio-polesani trapiantati a Torino e Milano. Perché in città ci stanno i Trasporti Pubblici efficenti (per andare da dove dican loro a dove voglian loro), la Sanità e le Squole (stipendifici maximi), i riscaldamenti centralizzati (cioè spegnibili: chiedere ai malcapitati quest'inverno) e i monopattini a nolo.
Gli zombie sinistri godono: si torna al Lumpen Proletariat, alle periferie straccione ma stavolta non per produrre facendo vivere una generazione o due nella merda, sperando di meglio per figli e nipoti: é per NON consumare, NON fare figli ed eliminare i vecchi (ma non gli Schwab o gli utili idioti alla Mattarella, tutti con 80+ anni).
" Intorno, botteghe chiuse, targhe stinte sui muri. Qualcuno spiava dalla fessura d’una persiana. Un uomo in bicicletta si avvicinò lentissimo, scese, poveramente con gesti dissanguati legò una catena tra i raggi della ruota prima di sparire in un portone.
«Dunque: hai almeno un amico? O no. Insomma qualcuno. Un argomento. Sei nato sotto il cavolo? Dici mai niente di te» protestò all’improvviso.
«Ma come fa a indovinare sempre» stupii. «Proprio nell’attimo in cui mi dicevo: parla.»
Annuì ma senza compiacimenti.
«Le mie virtù» riprese. «Per esempio, con me: sei amico? Sincero, sennò è inutile.»
«Sì. Credo di sì. Perché?»
«Perché e percome.» Si scosse nervosamente: «Che c’entrano tutti questi perché. Acqua fresca. Insomma: ti senti amico? Mi senti amico? O preferiresti star seduto con quegli altri. Là dietro a parlare di Boniperti Rivera. Di’ di’: sarebbe più che naturale».
«Macché» risi intimidito.
«Ti senti diverso da quelli là?»
«Un po’. Non meglio. Solo diverso.»
«Appunto. Football a parte, ti trovi bene col sottoscritto? Sì o no».
«Ma sì. Davvero.»
«Bah» ebbe una smorfia «crediamoci. Guarda che l’amicizia è un impegno serio.»
Trangugiai il solito perché. Mi uscì un: «Sarebbe?»
«Sarebbe che prima o dopo o forse anche mai si capisce potrei chiederti un grosso favore. Grosso ma possibile. Niente di impossibile» la voce era appena malinconica.
«Benissimo signore.»
«Benissimo signore» mi rifece il verso allentando finalmente la tensione del volto. «Ovvio che non pretendo giuramenti. Mi basta la tua parola. Giusto?»
«Giusto.»
«Devo dire che proprio muto non sei. Qualche sillaba ti viene fuori» rise.
Mi confusi: «Eppure ho tanti discorsi da fare, in testa. Ma non mi escono».
«Povera gioventù» sospirò ma distrattamente. E subito: «Andiamocene adesso. Hai notato? Un granello di ghiaccio nel whisky. Uno solo. Sempre così nei posti pitocchi. Torniamo al nostro bar di ieri sera».
Era già in piedi, tutta la sua ossuta magrezza investita dal sole gettava in mezzo alla strada un filo d’ombra. "
Giovanni Arpino, Il buio e il miele, Baldini & Castoldi (collana Romanzi e Racconti, n° 5), 1993 [Edizione originale: 1969]; pp. 68-69.
Calcio: Inzaghi "Salernitana in crescita, crediamoci"
“La sosta è servita perché da
quando sono arrivato non ho mai potuto svolgere una
settimana-tipo di lavoro con tutta la squadra. Adesso dobbiamo
dimostrare di volere i punti, sono fiducioso per quello che
sento e che vedo quotidianamente”. Lo ha detto Filippo Inzaghi,
allenatore della Salernitana alla vigilia del match contro la
Lazio.
“Domani voglio che la squadra si esprima come nelle…
BELLUNO – Cinque squadre racchiuse in due punti. E solo tre di loro andranno ai playoff: in questa folle corsa verso il traguardo della post season, tutto è ancora apertissimo. Anche se la Da Rold Logistics Belluno parte dalle retrovie: dalla nona posizione, mentre per accedere al tabellone più nobile è necessario arrivare almeno settimi. Ragion per cui è obbligatorio battere la Med Store Tunit…
MADDALONESE: VOGLIA DI INVERTIRE LA ROTTA CONTRO LA “BIG” POMPEI.
MADDALONESE: VOGLIA DI INVERTIRE LA ROTTA CONTRO LA “BIG” POMPEI.
MATTEO DELLA VENTURA: “CREDIAMOCI!”Tre partite in quindici giorni. Maddalonese-Pompei è una sorta di storia infinita in questa fase della stagione. Dopo la Coppa Italia, arriva il campionato con una sfida che può valere tantissimo per i rispettivi obiettivi delle due squadre. La manifestazione tricolore ha giustamente sorriso ai napoletani che con un doppio successo (2-0 in casa e 2-3 in…
amore mio, voglio solo farti sapere che intendo crederci a tutti i costi!! sto credendo al fatto che possa esistere seriamente un amore tale da superare tutto. Un amore da capogiro, che ci prenda da testa a piedi, non ho mai sentito il mio cuore così vivo, che esplode ogniqualvolta che sento la tua voce o vedo un tuo sorriso. Voglio credere che riusciamo a far diventare possibile questo amore impossibile a distanza, voglio credere che il tempo ci darà il coraggio e tutta la forza necessaria per continuare a lottare contro questi maledetti chilometri.. comunque voglio crederci con tutta me stessa perché ti amo come non ho amato mai.