#cos'è la felicità
Explore tagged Tumblr posts
magismagisque · 11 months ago
Text
La felicità è una farfalla che, quando inseguita, è sempre al di là della tua portata, ma che, se ti siedi in silenzio, può posarsi su di te.
- Nathaniel Hawthorne
24 notes · View notes
blackmoon1200 · 1 year ago
Text
Vivo talmente tanto di pesantezza che anche quando faccio qualcosa di emozionante mi diventa indifferente. Esco di casa con questo carico invisibile che mi toglie il fiato .
Eppure sono quasi sicura di essere pronta ad accarezzare come fosse mio tutto ciò a cui vado incontro.
-Thewriterinwonderland-
0 notes
princessofmistake · 2 years ago
Quote
La felicità, Giorgia, è una carezza che ferisce. È ghiaccio che ti scotta fra le mani. È rumore e frastuono ma, se la ascolti bene, è la sola cosa che potrai chiamare davvero musica.
5 notes · View notes
amespeciale · 4 months ago
Text
Tumblr media
C’è qualcosa che non va in me.
Odio vedere la quotidianità della gente, le loro maschere, le loro falsità, la loro resa al mondo, la loro somiglianza agli altri, la loro promiscuità.
Guardo la gente che cammina per la strada, che cammina e nient’altro, ed è questo che sento: camminano, ma vengono anche trascinati via.
Sono parte di una corrente.
Se la felicità è l'assenza di febbre non saprò mai cos'è la felicità.
Perché io sono posseduta da una febbre per la conoscenza, l'esperienza e la creazione.
Quello che non posso amare, non mi interessa.
Anais Nin
59 notes · View notes
raccontidialiantis · 27 days ago
Text
Dialoghi tra donne che si amano
Tumblr media
Si, sto per mandare all’aria la vita regolare e “ragionevolmente” serena fatta sinora. Per amore. Per l’attrazione irresistibile che ormai io, arrivata a ben oltre quarant'anni, provo per te: la mia più cara amica intima da tempo. Adoro i messaggi roventi che rinneghi e minimizzi di giorno ma che invece mi mandi di nascosto alle due di notte. Perché ti urgo, lo so.
Tumblr media
Doppi sensi e frasi che devo giustificare con lui, arrampicandomi sugli specchi. Piccoli romanzi di passione condensati in cinque o sei righe. Che si fanno ogni volta più intrisi dei dubbi di mio marito, pover'uomo, umidi delle sue lacrime nascoste di coniuge che ormai è ben cosciente di essere tradito. Parole che sono anche fonte di una passione torrida e inconfessabile per te che mi cresce tra le cosce.
Tumblr media
Mandala preziosi e impalpabili, gioiellini di parole che vanno rigorosamente cancellati subito dopo letti, appena abbiano assolto al loro compito di far battere forte il cuore a cui erano destinati. E che hanno pian piano sgretolato le mie difese di moglie  e madre. 
Tumblr media
Ora fai il sacrificio e cerca di stare zitta per un po’. Chiudi quelle labbra di meravigliosa fresca divorziata assetata d'amore che io adoro divorare: in segreto e nel peccato. Prova ad ascoltare la gente attorno a noi. Proprio adesso, in questo bar: in ciascuno dei presenti puoi percepire chiaramente e quasi toccare il bisogno di essere amato e compreso.
Tumblr media
Accarezzato e perdonato. Guarda nei loro occhi. Anche in quelli di chi ha i capelli bianchi. Soprattutto in quelli di chi ha i capelli bianchi. Penso sia proprio arrivato il momento della verità, tra noi. Perché il tempo vola letteralmente.
Tumblr media
Perché nel mio letto ormai voglio che regni sovrano solo il profumo della tua pelle, accanto a me: costi quel che costi. Fanculo le ragioni economiche, le altre cazzate e l'unione con mio marito di fatto finita. Siamo pronte? Soprattutto: tu sei pronta? 
-Non stiamo parlando solo della felicità di due persone, qui.
-E allora dimmi: di che cos'è che stiamo parlando?
Tumblr media
RDA
38 notes · View notes
occhietti · 7 months ago
Text
Tumblr media
Sai cos'è che mi piace?
Mi piacciono i nuovi inizi con il turbinio di emozioni che regalano.
Mi piace quando mi sento utile e quando riesco a strappare un sorriso.
Mi piace sedermi su un prato e respirare il profumo dell'erba appena tagliata.
Mi piace il silenzio, quello che ti fa sentire le parole che contano e vedere i colori che brillano.
Mi piace la sera, quel momento in cui so che tutto ciò che amo è al sicuro.
Mi piace ogni tanto ricordare la felicità dei giochi dell' infanzia e riassaporarne per un attimo la spensieratezza e la leggerezza.
Mi piacciono le persone gentili che chiedono permesso prima di entrare in casa d'altri come nella vita altrui.
Mi piace il tocco delle sciarpe di lana che accarezzano la pelle e i nastri di velluto da intrecciare fra i capelli.
Mi piacciono gli abbracci che parlano senza le parole.
Mi piace la semplicità che profuma di umiltà.
E soprattutto mi piace pensare che in questo viaggio quello che doni ritorna e che tutti possano avere la propria fetta di felicità... prima o poi.
- Patrizia Bannò - L.633/1941
Modella: Emily Rudd
33 notes · View notes
avereunsogno-62 · 4 months ago
Text
«Ma cos'è la felicità se non la semplice armonia tra l'uomo e la vita che conduce? »
Albert Camus
11 notes · View notes
canesenzafissadimora · 4 months ago
Text
Tumblr media
Cos'è la felicità?
Un'idea semplice se hai un legno da riportare il mare da nuotare e un amico con cui giocare...
9 notes · View notes
magismagisque · 1 year ago
Text
La felicità consiste nel non porsi mai il problema di misurarla o di chiedersi se si è soddisfatti o meno.
- George Bernard Shaw
15 notes · View notes
pensieri-di-dea · 7 months ago
Text
Cos'è per te la felicità?
"Mangiare"
Mi riferivo a qualcosa di più spirituale
"Mangiare con tutta l'anima"
Tumblr media
Bonne nuit 💢
11 notes · View notes
libero-de-mente · 11 months ago
Text
Conoscere l'amore
“Che cos'è l'amor
Chiedilo al vento
Che sferza il suo lamento sulla ghiaia
Del viale del tramonto […]”
Mi sono domandato spesso cos’è l’amore, in realtà me lo sto chiedendo ancora e credo che me lo domanderò finché vivrò. Ho avuto molte risposte dalla vita fino a oggi. Alcune evasive, altre discutibili, però molte sono state chiare e ben definite. Ora. Escludendo l’amore nelle sue molteplici forme che variano da quelle per dei figli, a quello per i genitori, alla passione, alla idolatria o alla devozione mi sono sempre chiesto cos’è l’amore tra persone che si seducono. Quello che attrae due persone donandosi reciproca felicità mentale, fisica e appagamento sessuale.
Credo che non ci sia una definizione indiscutibile per definire l’amore, a meno che non ci addentriamo nell’aspetto scientifico.
<In questo caso il nostro cervello produce chimicamente dopamina e noradrenalina. Il cuore batte più forte, il benessere interiore aumenta e la felicità anche>. Se avete letto questa definizione con la voce di Alberto Angela o Barbara Gallavotti, a seconda di chi vi garba, sappiate che siete delle belle persone.
Ma se dovessimo dare una spiegazione non razionale, beh, qui si potrebbe scrivere tantissimo.
E allora proviamo a immaginare dove si trova e com’è fatto l’amore che fa palpitare il cuore, in cosa si cela il sentimento che fa vibrare le anime.
L’amore può ambientarsi in una stazione dei treni, in un incontro rubato ai mille impegni della quotidianità, un incontro veloce dove il tempo è tiranno. Lo vedi negli occhi che si cercano tra la folla, le dita delle mani che finalmente si intrecciano per la prima volta e quell’ansito affannato di chi sospira profondamente per l’emozione.
L’amore può avere i tratti somatici di un viso, ovvio direte, ma potrebbe essere quello di una persona incrociata tanto tempo fa per le strade del proprio quartiere più e più volte. Fino ad ammirare quella persona e immaginare di poterle parlare, sorriderle e finanche baciarla. Pensare di poter far parte della sua vita. Senza averne mai avuto il coraggio. Ancora oggi il ricordo rimane. Perché se l’amore ha un volto, si tratta proprio di quel viso tanto sospirato.
L’amore può trovarsi in viaggio su una strada. Fatta di chilometri, non importa quanti, percorsi per arrivare da quella persona. Poco interessa se non tutte le strade sono percorribili a velocità sostenuta, se siano sconnesse o interrotte. Non si guardano i chilometri percorsi sul contachilometri ma l’orologio, quello sì, per calcolare quanto tempo si stia perdendo. Invece di trascorrerlo tra le braccia desiderate.
L’amore può essere pungente come il freddo di una mattina di gennaio, una di quelle con la brina sui prati. Mentre il vapore che esce dalle bocche sembra prendere forme romantiche, dando vita a fisionomie dolci che accarezzano le anime di chi si sta incontrando. Tutto questo dopo aver preso il coraggio di incontrarsi.
L’amore può avere una voce melodiosa. Quella di un soprano per esempio. Una voce di un’estensione magnifica che viene accompagnata da due occhi profondi, un sorriso da incorniciare, un cuore generoso. Un’anima eccelsa. Tutte coreografie degne della meravigliosa opera, creata da Madre natura, che si para dinnanzi ai nostri occhi. Estasi ed emozioni profonde.
L’amore può risiedere in una mente. Nelle confidenze, nelle parole e nei concetti creati dalla materia cerebrale di una persona. Un labirinto, come i vicoli di un centro storico, dov’è facile perdersi e dove non si proverà mai a cercare una via d’uscita. Perché ci si sta bene tra quei pensieri, dove in quelle riflessioni e nell’immaginazione si trova riparo. Un intelletto nei confronti del quale non si percepisce il tempo, perché esso rimane sospeso.
L’amore può trovarsi in svariati posti diversi tra loro. Luoghi che possono spaziare dalle biblioteche a delle colline, da una spiaggia marina a un museo, da un caffè del centro cittadino a uno sperduto castello medievale. Perché in quei luoghi ci arriva grazie a dei cuori generosi e pulsanti che lo ospitano trasportandolo.
Per ultimo, ma non meno importante, per me l’amore più potente risiede negli occhi di chi ha sofferto per amore e ti chiedono di non infierire, li noti nella moltitudine tra tanti occhi. Sono occhi che “gridano” nonostante il silenzio della luce spenta in essi. E se si riuscisse a riaccendere quella luce, chiunque resterebbe abbagliato. Ma l’amore sta anche in quel sorriso appena accennato, perché teme di illudersi di nuovo e che in pochi sanno percepire. Oppure nella voce di chi ti fa capire che vorrebbe volare in alto per non stare più sul fondo, ma con quella tremenda paura di cadere di nuovo.
“Ahi, permette signorina
Sono il re della cantina
Vampiro nella vigna
Sottrattor nella cucina […]”
Tumblr media
Immagine: Diana spezza l’arco di Cupido (perché a un certo punto anche basta, con quella mira quel nanerottolo ha rotto gli zebedei)  - dipinto di Pompeo Girolamo Batoni (1761)
17 notes · View notes
susieporta · 2 months ago
Text
La Giustizia
"L'Amore che trova il Coraggio di Amare"
Quando la Vita vuole riordinare l'assetto complessivo della struttura interiore, spinge dentro fino a sfinire l'opposizione della Mente.
Attiva il Cuore. Lo rende espanso e imprevedibile.
Porta "giustizia" nei pensieri illusori, nelle azioni incoerenti, nelle manifestazioni dissonanti. Esaspera ogni proiezione, ogni dinamica di disfunzione, ogni forma disarticolata di controllo.
Ci stordisce.
Fino all'ultimo granello di protesta, di resistenza, di contrasto, di ribellione, di negazione della Verità. Fino al definitivo atto di resa.
Chi rifiuta il proprio "sentito", troverà pane per i suoi denti nei prossimi movimenti energetici. Starà male.
Troppe persone sono fermamente convinte di avere incontrato la Verità dentro. Ma si sono perse nell'ennesimo labirinto delle memorie ancestrali.
La "prova del nove" è vicina. Avremo contezza della qualità del nostro viaggio interiore proprio nei prossimi movimenti energetici.
Saranno giorni di profonda Verità di manifestazione.
Resteremo attoniti ad osservare come la Materia si muova fluida e repentina, sostenuta dal nostro atto creativo, che, se Antico, produrrà una espansione delle arcaiche memorie di schema disfunzionale.
Ma se altresì sostenuta dal Nuovo, ci offrirà una straordinaria anteprima dell'innovativo movimento di generazione della "svolta".
Le persone che "tremano" di fronte a questo, sono coloro che in fondo al loro Cuore sanno di non aver portato a termine il loro movimento di guarigione emotiva.
Solo una pulizia profonda e onesta del corpus emozionale e degli automatismi di schema, può oggi generare "futuro", e non più "proiezione di Passato".
Non basta la "Connessione spirituale", se il contenitore "Corpo" è ancora legato a "disoneste" strutture di funzionamento.
Non si tratta di "terrorismo". Non si tratta di "pressione psicologica". Si tratta di "onestà".
C'è stato un tempo in cui era "normale" delegare all'Altro la responsabilità del nostro dolore, del nostro immobilismo, della nostra tristezza interiore.
Oggi questo non è più possibile.
La Vita chiede un atto di "adultità".
Chiede di essere "giusti" e "integri " con il nostro stato di salute psichica e fisica.
Cosa è davvero importante? Cos'è prioritario per noi?
Nella "zona di patologia e impotenza" le persone non scelgono perché hanno dei benefit nel "restare" e molte incognite nell'"andare.
Tergiversano. Lasciano scorrere il tempo. Vorrebbero che l'Altro decidesse per loro, si allontanasse, si comportasse male per offrirci il pretesto di "andarcene puliti".
No.
Non funziona così.
"Io governo il mio Cuore".
Io ne avrò cura. Io sono responsabile per la sua protezione, per il suo pieno diritto di libertà, di espansione e di fiducia.
Nessun Altro.
La violenza si sviluppa nello schema "disonesto".
Non nella Verità di chi siamo.
Che prezzo ha la Libertà dal dolore?
Inestimabile.
Come un quadro di un grande Artista.
Nessuno ha la benché minima idea di quanta felicità si nasconda dietro alle pieghe del "movimento libero del Cuore Cristallino".
Nessuno.
O pochi.
Quei pochi che hanno "affrontato". E hanno concesso a se stessi un'opportunità di rompersi più e più volte. Per poi andare.
Non ci si rompe e basta.
Poi si va.
Non si resta per paura, scomodità, "vincolo materiale".
Si va. O si muore. Giorno dopo giorno, nella menzogna di chi non siamo.
Siate onesti. Basta con le giustificazioni, le moralizzazioni, le gabbie del "non posso, soffrirebbero troppe persone".
A chi serve davvero il tuo "sacrificio". A tenere in piedi la disfunzione? Davvero è amore per gli Altri questo? Davvero è amore e gratitudine per la Vita?
Amare significa anche "rompere tutto" quando è frutto di antiche patologie ereditarie.
L'Amore è "liberare". Non imprigionare tutti nella complicità della vittima e nell'efferatezza del carnefice.
Liberate!
Non condannate voi stessi alla Morte in Vita.
La Vita ha tanto da offrire. Tanto Amore vero. Tanta Bellezza. Tante opportunità di abbondanza.
Non guardate sempre nello stesso punto. Distogliete per un attimo lo sguardo e concedetevi di "vedere" e "sentire" la Verità.
Si profilano "tempi forti", tempi d'Oro per i guerrieri liberati dal "bisogno della guerra".
Spada pronta nel fodero. E cuore in Mano nei prossimi giorni.
Si "ama". Si "ama tanto" a Dicembre.
Mirtilla Esmeralda
4 notes · View notes
smokingago · 9 months ago
Text
Ma, in fondo, cos'è la felicità?
Non è assenza di dolore, quella è un'utopia. Un ideale. Irrealizzabile, staccato dal reale, immobile.
La vita è alternanza di stati. È impermanenza.
È dolore, sorriso, lacrime, tentennamenti, conquiste, innamoramenti, delusioni, coraggio, paure, scoperta, perdita, stupore.
La felicità è dunque pienezza. È libertà, consapevolezza. È ridere con tutto il proprio sorriso e piangere con tutte le proprie lacrime.
Oscar Travino
Tumblr media
7 notes · View notes
seoul-italybts · 29 days ago
Text
[✎ ITA] J-HOPE⠸ Intervista post-Congedo⠸ Weverse Magazine | 24.12.2024
🌟 Weverse Magazine | 24. 12. 2024
J-HOPE: "Credo il mio lavoro consista nel continuare ad essere creativo"
Intervista post-congedo | Yoon Haein
Originale KOR | Twitter / X
Come membro dei BTS, tinge il mondo di speranza. Come artista solista, ha scoperchiato un vaso di Pandora, svelando al mondo il suo io più intimo. Ma che cos'è che lo spinge a continuare ancora come j-hope, dopo tutto questo tempo? Se stesso, il gruppo e le/gli ARMY
—ovvero la tesi-antitesi-sintesi di j-hope.
Tumblr media
Sono trascorsi appena 2 mesi dal tuo congedo.
[Nota: quest'intervista si è svolta il 7 dicembre.] j-hope: Mi sembra quasi di essermi risvegliato da un sogno lunghissimo (ride). Le prime due o tre settimane dopo il congedo, non ho fatto altro che parlare del servizio militare (ride). È stata un'esperienza preziosa che mi ha insegnato come trovare la felicità anche nelle piccole cose e a farlo come il Jeong Hoseok civile di tutti i giorni. C'è questo commilitone che si è unito alla nostra squadra soli due mesi dopo di me e presto sarà congedato. Quando gli ho detto “Presto uscirai anche tu, eh?” lui mi ha risposto “Già, il tempo vola. Ma grazie a te, è stato bello.” Sapere che anche tutti gli altri si sono trovati bene e usciranno dall'esercito con dei bei ricordi è davvero fantastico. Trovo che sia davvero qualcosa di speciale e gratificante essere riuscito a creare una tale atmosfera con naturalezza.
I tuoi colleghi dell'esercito hanno condiviso molte storie toccanti sul tuo conto. Ma quale tipo di figura speravi d'essere, quale ruolo ricoprivi durante il tuo servizio? j-hope: Nella mia unità, la gerarchia era molto severa, quindi, nonostante fossero più giovani di me, chiamavo i miei colleghi “Sergente” e mi presentavo loro, dicendo “Sono il vice sergente istruttore, signore”. Ho fatto tutto il possibile per adempiere al ruolo assegnatomi e mi sono impegnato al massimo. Di fatto, era un po' come con i BTS, in cui cerchiamo di mostrare tutto il rispetto dovuto l'uno all'altro, proprio perché siamo un gruppo. Ho cercato di applicare lo stesso principio anche nell'esercito. E dato che sapevo che le mie azioni avrebbero determinato l'impressione che avrei lasciato di me, ho cercato di rispettare tutte le regole ed i confini necessari, e credo questo mi abbia reso più amabile ai colleghi, mettendoli a loro agio.
Immagino l'ultimo anno e mezzo sia stato piuttosto diverso dalla tua vita regolare. j-hope: È stato un periodo davvero importante, per me. Nessuno entra nell'esercito a cuor leggero. È un percorso difficile e costellato di prove, spesso impegnativo anche a livello psicologico. Ma sapevo che integrarmi maggiormente nella società come Jeong Hoseok mi avrebbe aiutato a diventare adulto e che questa maturazione sarebbe diventata un ottimo trampolino di lancio per il futuro. Certo, ci sono stati momenti difficili, ma riuscire a superarli, riuscire a legare con il prossimo ad un livello più personale, attraverso la comunicazione, mi ha permesso di farmi un'idea del mondo là fuori e mettere maggiore giudizio. E non solo, ho letteralmente—messo su peso (ride). È il risultato dei tre pasti completi al giorno nell'esercito (ride).
Quest0 anno e mezzo speso come Jeong Hoseok, mi ha anche dato l'opportunità di riflettere su j-hope. Ne ho approfittato per ripensare a tutto ciò che ho fatto finora, quindi trovo sia davvero stato un periodo ben speso e prezioso. Subito dopo il congedo, non facevo che notare e commentare quanto fossi cambiato, quanto fossi più maturo ecc., ma ora credo di essere già tornato al vecchio me stesso. E con questo non voglio dire che ho già dimenticato tutti quei ricordi ed esperienze, ma credo di essermi adeguato a questa nuova versione di j-hope.
Tumblr media
Recentemente, hai trascorso un po' di tempo a Los Angeles, cosa che deve averti aiutato a trovare questa versione di j-hope. Durante la tua diretta Weverse hai spiegato che hai deciso di fare quel viaggio negli Stati Uniti per riadattarti più rapidamente al tuo vecchio mondo e modo di vivere. j-hope: Già prima di iniziare il servizio, stavo pensando di andare a studiare e a lavorare alla mia musica a LA. E col tempo, l'idea è diventata un progetto concreto e poi realtà. Ma nel corso della nostra vita ci saranno sempre cose che dobbiamo e altre che vogliamo fare. Quindi, alla fine, ho dovuto ripensare quanto avevo programmato e ridurre il viaggio ed i miei impegni. Sono partito d'impulso e senza preavviso, subito la settimana successiva al mio congedo, ma non avevo ancora neppure avuto modo di riabituarmi alla vita normale in Corea, quindi non è stato semplicissimo adattarmi alla cultura ed ai ritmi degli Stati Uniti. Ma poi, man mano che incontravo gente ed iniziavo ad usare più frequentemente l'inglese – anche provando cose nuove, tutto ha iniziato a funzionare e ho realizzato, “Ah, sono veramente qui in America e mi sto ambientando”. Non appena ho avuto questa realizzazione, ho colto più chiaramente i cambiamenti che stavo sperimentando.
Perché proprio LA, però? j-hope: Mi piacciono gli Stati Uniti in generale, ma la California ha delle vibe tutte speciali che adoro. Mi piace il sole e l'atmosfera rilassata. Inoltre, le personalità della musica - di cui si fa sempre tanto parlare – sono tutte lì (ride). Di fatto, sono andato a LA proprio per portare avanti del lavoro in qualità di j-hope, quindi, sì, è così che è iniziata. Non avevo dubbi LA fosse il posto in cui essere. E, alla fine, trovarmi lì mi ha anche permesso di riprendere il giro, riadattarmi alla vita di tutti i giorni e tornare ad essere me stesso, quindi è stato un viaggio fondamentale.
Mi sembra dunque di capire sia tutto volto a consolidare la tua visione artistica. j-hope: Esatto. Ma è estremamente difficile. Non è semplice o immediato quanto può sembrare (ride). La direzione da imboccare con j-hope è qualcosa cui penso costantemente – non è qualcosa di limitato al mio recente viaggio in America (ride).
Tumblr media
I tuoi ultimi album, Jack In The Box e HOPE ON THE STREET VOL.1, sono la dimostrazione di quanto impegno metti sempre nel dare vita alla tua visione creativa. Lo vediamo in ogni più piccolo dettaglio delle tue creazioni. j-hope: Ciò che ci tengo a ribadire è che ho realizzato tante delle cose che volevo fare. E, di per sé, questa frase—“Ho”, “realizzato”, “tante”, “delle cose che volevo fare”—è un'enorme ispirazione e motivazione. Penso che ogni fase e stagione del mio lavoro sia stata esattamente come la volevo, ciò che volevo fare. Questo significa che ho sempre fatto tutto ciò che era nelle mie capacità in quel momento specifico, ed è per questo che ho così a cuore il passato. Certo, di tanto in tanto – come tuttə - mi chiedo cosa sarebbe successo se mi fossi mosso in modo diverso, ma non ho rimpianti. Se ora dovessi rifare tutto quanto esattamente come allora, uff—credo proprio non ne sarei in grado (ride). Ho i miei dubbi potrei sfoggiare con altrettanta convinzione e sicurezza un make-up ed abiti così audaci, di questi tempi (ride). Ciò che voglio dire è... ho già fatto tutto ciò che volevo fare, quindi credo ora sia arrivato il momento di provare ciò che vuole il pubblico—di concretizzare l'immagine che la gente si è fatta di j-hope, della sua musica, immagine e performance. È tutto connesso. Ma se questa è la mia mentalità presente, è tutto merito della persona che sono stato in passato.
Da un lato, abbiamo un j-hope più introspettivo, che va a fondo del suo io, mentre dall'altro c'è un j-hope più vivace – come quello che troviamo in tracce quali “Chicken Noodle Soup” (feat. Becky G). Credi la maggior parte della gente ti veda più affine a quest'ultimo lato di te? J-hope: Credo io debba lavorare e sviluppare qualsiasi sia l'immagine che il pubblico ha di “j-hope”—di quel j-hope divertente, vivace ma che non va mai preso con eccessiva leggerezza. E, ora che sono tornato dall'esercito, credo di essere—più maturo, pratico e... beh, è imbarazzante dirlo con le mie labbra, ma anche un goccio più sexy. È la prima volta ch mi sento ed approccio così, lavorando alla mia musica. Ero solito pensare che qualsiasi cosa andasse bene, purché fosse qualcosa che mi piacesse, ma adesso cerco di tenere in considerazione anche le idee e prospettive altrui. È inevitabile, nonché fondamentale. Cioè, arrivato a questo punto, non sono più tante le cose che posso concretamente realizzare, se mi limito a fare di testa mia. Ovviamente partecipo e gestisco ancora attivamente tutto ciò che riguarda la mia musica, i miei progetti sono "miei" al 100%, ma mettiamola così... se – metaforicamente parlando - in passato cucivo tutto a mano e artigianalmente, ora sono aperto anche a provare abiti di altri brand e designer—e via sul red carpet. Devo fare attenzione a come mi esprimo, ma volevo darvi un'idea un po' più chiara di chi sia questo nuovo j-hope.
E come mai hai preso questa decisione? j-hope: Perché ci tengo a presentare alle/i fan il lato che vorrebbero vedere di me. Per Jack in the Box avrei anche potuto scegliere un'estetica ed atmosfera diverse, ma non sarebbe stato lo stesso. Sarei comunque riuscito a fare tutto ciò che volevo? Probabilmente no. E ci sono ancora un sacco di cose che vorrei provare, è quello il problema (ride).
Ma sì, questo mi sembrava il momento più adatto e non credo ci sia nulla di strano. Non mi piace proprio fare cose che non mi convincono o mi mettono a disagio. Invece questo è decisamente qualcosa che so mi prenderà e che mi divertirò. E una volta sperimentata anche questa nuova fase, sono sicuro ciò che ne trarrò mi sarà di grandissimo aiuto con la musica che farò in futuro, quindi non vedo l'ora di scoprire che tipo di sound e canzoni ne usciranno. Voglio potermi godere questa sensazione e ciò che sto facendo ora. Ecco perché sono così concentrato sul presente.
Tumblr media
Credo sia anche perché ora riesci a guardare a te stesso e alla situazione in cui ti trovi più obiettivamente. j-hope: Cerco di guardare il mondo restando entro i confini di ciò che è in mio potere e nelle mie capacità fare. E chiedo anche molto le opinioni delle persone che mi stanno attorno – come la mia famiglia e lo staff dell'agenzia. Non che non l'abbia mai fatto prima, ma ora è qualcosa di più frequente. Cose tipo, "Cosa ne pensate?", "Secondo voi può andare bene così?". Ascolto il loro parere, valuto le opzioni a mia disposizione e poi prendo una decisione.
Mentre ero nell'esercito, ho letto quante più lettere possibile – nei momenti liberi. Le/gli ARMY hanno davvero riversato tutto il loro cuore, in quei messaggi (ride), dicendo cose tipo "Spero proverai questo o quello..." Mi sono sempre di grandissima ispirazione e motivazione. Desiderano davvero solo il meglio per me. Sanno che posso farcela e che ciò che sto facendo ora è un'ottima idea. Se per caso abbiamo opinioni contrastanti, prendo comunque il loro parere in considerazione e cerco di farmi dare ulteriori consigli a riguardo. Prendermi il tempo necessario per riflettere e decidere mi è davvero fondamentale per capire meglio ciò che desidera il pubblico e ciò su cui devo concentrarmi.
Ma quando si ricevono consigli ed idee da così tante fonti diverse, è anche importante saper mantenere la propria posizione e restare con i piedi per terra. j-hope: Decisamente! È fondamentale saper proteggere le proprie radici ed identità. Se così non fosse, probabilmente ora non sarei neppure lo stesso j-hope che voi tuttə conoscete, no? Se sono qui oggi, è perché non mi sono mai smarrito, sotto quel punto di vista. E in ogni caso sono piuttosto testardo (ride). Quindi, sì, ascolto e metto in pratica ciò che considero utile, ma faccio in fretta a liberarmi del futile. Questo è il mio stile. Ho pur sempre i miei principi (ride).
E probabilmente è anche per quello che sei così convinto di tutto ciò che fai. Ma c'è qualche ragione in particolare per perseguire proprio quella tua visione creativa? j-hope: Non credo di essermi mai soffermato su una “ragione” in particolare. Se così fosse, lo vivrei troppo come un lavoro, non trova? (ride). Faccio ciò che faccio perché è ciò che voglio fare e perché trovo genuinamente divertente esprimere me stesso attraverso la musica. Quando si tratta di essere creativo, cerco di fidarmi del mio istinto e vedere dove mi porta.
Ed è evidente che segui, sì, il tuo istinto, ma senza scendere a compromessi: il risultato finale è il focus principale. L'abbiamo visto specialmente nel 2022, a Chicago, quando hai preso le redini e programmato nel dettaglio tutto ciò che concerneva la tua esibizione al Lollapalooza.
j-hope: Ripensandoci ora, non ho veramente idea di come io sia riuscito a fare un'esibizione simile (ride). Non è stato affatto facile, ma ho fatto comunque del mio meglio cercando di proporre un bello spettacolo. So che le/gli ARMY ne parlano ancora ora, quindi penso di dover dare ancor di più, adesso che ho finito il servizio militare. Al momento, sto ancora studiando vari dettagli e cercando di farmi un'idea più chiara affinché i miei prossimi progetti siano ancor più solidi e di impatto (ride). Credo certe cose siano destinate a concretizzarti. Ciò che so per certo è che, attraverso le mie performance, posso portare gioia al prossimo. Voglio mostrarvi ciò che so fare. Voglio continuare ad esibirmi e ad essere fonte di felicità per il pubblico.
Tumblr media
Hai detto che consolidare la tua visione creativa è difficile, ma mi sembra evidente tu abbia comunque un'immagine ben chiara di ciò che vuoi fare (ride). j-hope: Sì, perché è semplice. Semplicissima. Non c'è davvero nulla di complesso. Voglio semplicemente presentare alle/i fan qualcosa di divertente ed entusiasmante, qualcosa che sia nel mio stile e che io possa realizzare—qualcosa di un po' più semplice. In fin dei conti, ciò che voglio è presentare al pubblico un album che rifletta una versione più ampia e completa possibile di me stesso. Credo il mio lavoro consista proprio nel continuare ad essere creativo. L'ho già detto in passato e continuerò a ripeterlo: questa è la mia vita, la mia vocazione. Amo la musica più che mai, amo esibirmi e voglio godermi appieno tutto questo in qualità di performer. Voglio continuare a reinventarmi e a riflettere sull'artista che sono, voglio continuare a fare cose che rispecchino la mia identità e natura e mostrare al pubblico la mia determinazione nel proseguire su questo percorso, provando sempre cose nuove. Sto facendo tutto il possibile perché questa mia visione traspaia chiaramente dal mio operato.
E immagino questo sia anche un altro aspetto del senso di responsabilità che provi in quanto membro dei BTS j-hope: Ecco, i BTS sono nati come gruppo hip hop e poi sono diventati gradualmente più pop. Nel corso di quella trasformazione, abbiamo provato un sacco di canzoni e stili diversi—alcuni mi calzavano alla perfezione mentre altri meno, ma ho sempre stretto i denti e cercato di fare del mio meglio perché funzionassero (ride). Dopodiché, ognuno di noi ha perseguito i propri progetti, secondo gusto e stile personali. Ora che abbiamo provato la carriera solista, stiamo per tornare insieme e ne sono felicissimo. Ormai, credo sia chiaro che stiamo insieme perché apprezziamo realmente la compagnia l'uno dell'altro e andiamo d'accordo. È proprio questo che rende il nostro lavoro di squadra così naturale e fluido. E quando ci si ama ed apprezza a vicenda, quando ci si vuole bene, non importa se certi abiti possono starci un po' stretti perché il nostro cuore è sempre lì, allo stesso posto, ciò che proviamo non cambia. Fatta questa premessa, credo il prossimo passo per i BTS sia pensare a ciò che può farci brillare ancor più come gruppo, senza nulla togliere alle nostre identità e stili personali.
Vedere gli altri membri lavorare e presentare progetti rispecchianti il loro stile personale, dopo tutti questi anni di lavoro di gruppo, dev'essere stato curioso, una sensazione nuova. j-hope: La cosa più notevole riguardo i nostri membri è che hanno preparato un sacco di contenuti e progetti preventivamente, prima di arruolarsi. Mi sono davvero di enorme ispirazione, sotto tantissimi aspetti. Trovo incredibile la dedizione e cura mostrati, ammiro il loro essere ambiziosi e quanto davvero tengano ad esprimere se stessi. Perché non c'è nulla di più bello che aprire il tuo cuore ed esprimere ciò che provi realmente, specialmente attraverso la musica. È davvero una cosa straordinaria e bellissima, non trova? Sto adorando tutto ciò che Jin ha e sta preparando. Aveva diversi progetti in mente, ma non ha potuto metterli in pratica perché si è arruolato per primo; ma ora che ha potuto finalmente realizzarli, riesco a vedere chiaramente quale fosse la sua visione. E ora non faccio che pensare che se ci è riuscito lui, forse dovrei farlo anche io.
Tumblr media
Dopo tutta quest'esplorazione interiore, e tutto ciò che hai vissuto e sperimentato con il gruppo, che cosa hai scoperto riguardo i BTS? j-hope: Ci sono sicuramente tante cose da fare per iBTS. Quando saremo di nuovo riuniti come gruppo, l'impatto sarà enorme e avremo tutti gli occhi puntati addosso. Non vedo l'ora di scoprire cosa si prova ad esibirsi di nuovo insieme. Voglio fare un comeback in grande stile e poter dire, “Questi siamo noi. Questi sono i BTS”. Non posso parlare per tutti, ma sono certo che gli altri membri la pensino allo stesso modo. Una cosa che non è cambiata è il fatto che amo ed adoro davvero un mondo ciò che faccio. Ancora oggi. Se sono a questo livello, è merito del gruppo. E lavorare insieme agli altri è divertente ed appagante com'è sempre stato, mi rende davvero davvero felice. E la cosa più importante in assoluto è che se siamo arrivati a questo punto del percorso, è perché l'abbiamo affrontato con le/gli ARMY, tenendo le/gli ARMY sempre al centro del nostro cuore, ed è qualcosa che non dimenticheremo mai e che ci porteremo dietro, continuando insieme anche in futuro. È davvero incredibile. Se ce l'ho fatta, finora, è tutto merito loro (ride). Le/gli ARMY ci sono sempre per noi, ci seguono, aspettano, supportano ed apprezzano sempre. Le/gli ARMY sono la mia forza motrice. Sono ciò che mette in moto il mio entusiasmo e volontà... sono il fulcro di tutta quest'avventura.
E sapere che c'è e ci sarà sempre qualcuno pronto ad aspettarti e supportarti deve significare molto. j-hope: Certo. È grazie alle/gli ARMY se continuo a camminare, perché loro sono il mio sostegno – quasi fossero i miei piedi, le mie gambe, i miei muscoli, le mie cellule, i miei neuroni—tutto quello e molto altro (ride). Sta veramente tutto lì, c'è poco altro da aggiungere.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
youtube
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS⠸
2 notes · View notes
alonewolfr · 2 months ago
Text
Tumblr media
Che cos'è la felicità se non il sincero accordo tra un uomo e la vita che conduce?
|| Albert Camus
2 notes · View notes
canesenzafissadimora · 7 months ago
Text
"Che bel venticello, Lloyd. Cos'è?"
"Un soffio di felicità, sir"
"Ma la felicità non dovrebbe essere impetuosa e travolgente?"
"A volte, sir. Altre semplicemente è brezza che porta il profumo del mare"
"Per ricordarci che il mare da qualche parte c'è..."
"E che è un premio per chi lo sa riconoscere, sir"
"Come la brezza?"
"Come la felicità, sir"
7 notes · View notes