#cos'è la felicità
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magismagisque · 10 months ago
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La felicità è una farfalla che, quando inseguita, è sempre al di là della tua portata, ma che, se ti siedi in silenzio, può posarsi su di te.
- Nathaniel Hawthorne
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blackmoon1200 · 1 year ago
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Vivo talmente tanto di pesantezza che anche quando faccio qualcosa di emozionante mi diventa indifferente. Esco di casa con questo carico invisibile che mi toglie il fiato .
Eppure sono quasi sicura di essere pronta ad accarezzare come fosse mio tutto ciò a cui vado incontro.
-Thewriterinwonderland-
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princessofmistake · 2 years ago
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La felicità, Giorgia, è una carezza che ferisce. È ghiaccio che ti scotta fra le mani. È rumore e frastuono ma, se la ascolti bene, è la sola cosa che potrai chiamare davvero musica.
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amespeciale · 3 months ago
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C’è qualcosa che non va in me.
Odio vedere la quotidianità della gente, le loro maschere, le loro falsità, la loro resa al mondo, la loro somiglianza agli altri, la loro promiscuità.
Guardo la gente che cammina per la strada, che cammina e nient’altro, ed è questo che sento: camminano, ma vengono anche trascinati via.
Sono parte di una corrente.
Se la felicità è l'assenza di febbre non saprò mai cos'è la felicità.
Perché io sono posseduta da una febbre per la conoscenza, l'esperienza e la creazione.
Quello che non posso amare, non mi interessa.
Anais Nin
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occhietti · 6 months ago
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Sai cos'è che mi piace?
Mi piacciono i nuovi inizi con il turbinio di emozioni che regalano.
Mi piace quando mi sento utile e quando riesco a strappare un sorriso.
Mi piace sedermi su un prato e respirare il profumo dell'erba appena tagliata.
Mi piace il silenzio, quello che ti fa sentire le parole che contano e vedere i colori che brillano.
Mi piace la sera, quel momento in cui so che tutto ciò che amo è al sicuro.
Mi piace ogni tanto ricordare la felicità dei giochi dell' infanzia e riassaporarne per un attimo la spensieratezza e la leggerezza.
Mi piacciono le persone gentili che chiedono permesso prima di entrare in casa d'altri come nella vita altrui.
Mi piace il tocco delle sciarpe di lana che accarezzano la pelle e i nastri di velluto da intrecciare fra i capelli.
Mi piacciono gli abbracci che parlano senza le parole.
Mi piace la semplicità che profuma di umiltà.
E soprattutto mi piace pensare che in questo viaggio quello che doni ritorna e che tutti possano avere la propria fetta di felicità... prima o poi.
- Patrizia Bannò - L.633/1941
Modella: Emily Rudd
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avereunsogno-62 · 3 months ago
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«Ma cos'è la felicità se non la semplice armonia tra l'uomo e la vita che conduce? »
Albert Camus
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canesenzafissadimora · 3 months ago
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Cos'è la felicità?
Un'idea semplice se hai un legno da riportare il mare da nuotare e un amico con cui giocare...
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pensieri-di-dea · 6 months ago
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Cos'è per te la felicità?
"Mangiare"
Mi riferivo a qualcosa di più spirituale
"Mangiare con tutta l'anima"
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Bonne nuit 💢
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libero-de-mente · 10 months ago
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Conoscere l'amore
“Che cos'è l'amor
Chiedilo al vento
Che sferza il suo lamento sulla ghiaia
Del viale del tramonto […]”
Mi sono domandato spesso cos’è l’amore, in realtà me lo sto chiedendo ancora e credo che me lo domanderò finché vivrò. Ho avuto molte risposte dalla vita fino a oggi. Alcune evasive, altre discutibili, però molte sono state chiare e ben definite. Ora. Escludendo l’amore nelle sue molteplici forme che variano da quelle per dei figli, a quello per i genitori, alla passione, alla idolatria o alla devozione mi sono sempre chiesto cos’è l’amore tra persone che si seducono. Quello che attrae due persone donandosi reciproca felicità mentale, fisica e appagamento sessuale.
Credo che non ci sia una definizione indiscutibile per definire l’amore, a meno che non ci addentriamo nell’aspetto scientifico.
<In questo caso il nostro cervello produce chimicamente dopamina e noradrenalina. Il cuore batte più forte, il benessere interiore aumenta e la felicità anche>. Se avete letto questa definizione con la voce di Alberto Angela o Barbara Gallavotti, a seconda di chi vi garba, sappiate che siete delle belle persone.
Ma se dovessimo dare una spiegazione non razionale, beh, qui si potrebbe scrivere tantissimo.
E allora proviamo a immaginare dove si trova e com’è fatto l’amore che fa palpitare il cuore, in cosa si cela il sentimento che fa vibrare le anime.
L’amore può ambientarsi in una stazione dei treni, in un incontro rubato ai mille impegni della quotidianità, un incontro veloce dove il tempo è tiranno. Lo vedi negli occhi che si cercano tra la folla, le dita delle mani che finalmente si intrecciano per la prima volta e quell’ansito affannato di chi sospira profondamente per l’emozione.
L’amore può avere i tratti somatici di un viso, ovvio direte, ma potrebbe essere quello di una persona incrociata tanto tempo fa per le strade del proprio quartiere più e più volte. Fino ad ammirare quella persona e immaginare di poterle parlare, sorriderle e finanche baciarla. Pensare di poter far parte della sua vita. Senza averne mai avuto il coraggio. Ancora oggi il ricordo rimane. Perché se l’amore ha un volto, si tratta proprio di quel viso tanto sospirato.
L’amore può trovarsi in viaggio su una strada. Fatta di chilometri, non importa quanti, percorsi per arrivare da quella persona. Poco interessa se non tutte le strade sono percorribili a velocità sostenuta, se siano sconnesse o interrotte. Non si guardano i chilometri percorsi sul contachilometri ma l’orologio, quello sì, per calcolare quanto tempo si stia perdendo. Invece di trascorrerlo tra le braccia desiderate.
L’amore può essere pungente come il freddo di una mattina di gennaio, una di quelle con la brina sui prati. Mentre il vapore che esce dalle bocche sembra prendere forme romantiche, dando vita a fisionomie dolci che accarezzano le anime di chi si sta incontrando. Tutto questo dopo aver preso il coraggio di incontrarsi.
L’amore può avere una voce melodiosa. Quella di un soprano per esempio. Una voce di un’estensione magnifica che viene accompagnata da due occhi profondi, un sorriso da incorniciare, un cuore generoso. Un’anima eccelsa. Tutte coreografie degne della meravigliosa opera, creata da Madre natura, che si para dinnanzi ai nostri occhi. Estasi ed emozioni profonde.
L’amore può risiedere in una mente. Nelle confidenze, nelle parole e nei concetti creati dalla materia cerebrale di una persona. Un labirinto, come i vicoli di un centro storico, dov’è facile perdersi e dove non si proverà mai a cercare una via d’uscita. Perché ci si sta bene tra quei pensieri, dove in quelle riflessioni e nell’immaginazione si trova riparo. Un intelletto nei confronti del quale non si percepisce il tempo, perché esso rimane sospeso.
L’amore può trovarsi in svariati posti diversi tra loro. Luoghi che possono spaziare dalle biblioteche a delle colline, da una spiaggia marina a un museo, da un caffè del centro cittadino a uno sperduto castello medievale. Perché in quei luoghi ci arriva grazie a dei cuori generosi e pulsanti che lo ospitano trasportandolo.
Per ultimo, ma non meno importante, per me l’amore più potente risiede negli occhi di chi ha sofferto per amore e ti chiedono di non infierire, li noti nella moltitudine tra tanti occhi. Sono occhi che “gridano” nonostante il silenzio della luce spenta in essi. E se si riuscisse a riaccendere quella luce, chiunque resterebbe abbagliato. Ma l’amore sta anche in quel sorriso appena accennato, perché teme di illudersi di nuovo e che in pochi sanno percepire. Oppure nella voce di chi ti fa capire che vorrebbe volare in alto per non stare più sul fondo, ma con quella tremenda paura di cadere di nuovo.
“Ahi, permette signorina
Sono il re della cantina
Vampiro nella vigna
Sottrattor nella cucina […]”
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Immagine: Diana spezza l’arco di Cupido (perché a un certo punto anche basta, con quella mira quel nanerottolo ha rotto gli zebedei)  - dipinto di Pompeo Girolamo Batoni (1761)
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susieporta · 21 days ago
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La Giustizia
"L'Amore che trova il Coraggio di Amare"
Quando la Vita vuole riordinare l'assetto complessivo della struttura interiore, spinge dentro fino a sfinire l'opposizione della Mente.
Attiva il Cuore. Lo rende espanso e imprevedibile.
Porta "giustizia" nei pensieri illusori, nelle azioni incoerenti, nelle manifestazioni dissonanti. Esaspera ogni proiezione, ogni dinamica di disfunzione, ogni forma disarticolata di controllo.
Ci stordisce.
Fino all'ultimo granello di protesta, di resistenza, di contrasto, di ribellione, di negazione della Verità. Fino al definitivo atto di resa.
Chi rifiuta il proprio "sentito", troverà pane per i suoi denti nei prossimi movimenti energetici. Starà male.
Troppe persone sono fermamente convinte di avere incontrato la Verità dentro. Ma si sono perse nell'ennesimo labirinto delle memorie ancestrali.
La "prova del nove" è vicina. Avremo contezza della qualità del nostro viaggio interiore proprio nei prossimi movimenti energetici.
Saranno giorni di profonda Verità di manifestazione.
Resteremo attoniti ad osservare come la Materia si muova fluida e repentina, sostenuta dal nostro atto creativo, che, se Antico, produrrà una espansione delle arcaiche memorie di schema disfunzionale.
Ma se altresì sostenuta dal Nuovo, ci offrirà una straordinaria anteprima dell'innovativo movimento di generazione della "svolta".
Le persone che "tremano" di fronte a questo, sono coloro che in fondo al loro Cuore sanno di non aver portato a termine il loro movimento di guarigione emotiva.
Solo una pulizia profonda e onesta del corpus emozionale e degli automatismi di schema, può oggi generare "futuro", e non più "proiezione di Passato".
Non basta la "Connessione spirituale", se il contenitore "Corpo" è ancora legato a "disoneste" strutture di funzionamento.
Non si tratta di "terrorismo". Non si tratta di "pressione psicologica". Si tratta di "onestà".
C'è stato un tempo in cui era "normale" delegare all'Altro la responsabilità del nostro dolore, del nostro immobilismo, della nostra tristezza interiore.
Oggi questo non è più possibile.
La Vita chiede un atto di "adultità".
Chiede di essere "giusti" e "integri " con il nostro stato di salute psichica e fisica.
Cosa è davvero importante? Cos'è prioritario per noi?
Nella "zona di patologia e impotenza" le persone non scelgono perché hanno dei benefit nel "restare" e molte incognite nell'"andare.
Tergiversano. Lasciano scorrere il tempo. Vorrebbero che l'Altro decidesse per loro, si allontanasse, si comportasse male per offrirci il pretesto di "andarcene puliti".
No.
Non funziona così.
"Io governo il mio Cuore".
Io ne avrò cura. Io sono responsabile per la sua protezione, per il suo pieno diritto di libertà, di espansione e di fiducia.
Nessun Altro.
La violenza si sviluppa nello schema "disonesto".
Non nella Verità di chi siamo.
Che prezzo ha la Libertà dal dolore?
Inestimabile.
Come un quadro di un grande Artista.
Nessuno ha la benché minima idea di quanta felicità si nasconda dietro alle pieghe del "movimento libero del Cuore Cristallino".
Nessuno.
O pochi.
Quei pochi che hanno "affrontato". E hanno concesso a se stessi un'opportunità di rompersi più e più volte. Per poi andare.
Non ci si rompe e basta.
Poi si va.
Non si resta per paura, scomodità, "vincolo materiale".
Si va. O si muore. Giorno dopo giorno, nella menzogna di chi non siamo.
Siate onesti. Basta con le giustificazioni, le moralizzazioni, le gabbie del "non posso, soffrirebbero troppe persone".
A chi serve davvero il tuo "sacrificio". A tenere in piedi la disfunzione? Davvero è amore per gli Altri questo? Davvero è amore e gratitudine per la Vita?
Amare significa anche "rompere tutto" quando è frutto di antiche patologie ereditarie.
L'Amore è "liberare". Non imprigionare tutti nella complicità della vittima e nell'efferatezza del carnefice.
Liberate!
Non condannate voi stessi alla Morte in Vita.
La Vita ha tanto da offrire. Tanto Amore vero. Tanta Bellezza. Tante opportunità di abbondanza.
Non guardate sempre nello stesso punto. Distogliete per un attimo lo sguardo e concedetevi di "vedere" e "sentire" la Verità.
Si profilano "tempi forti", tempi d'Oro per i guerrieri liberati dal "bisogno della guerra".
Spada pronta nel fodero. E cuore in Mano nei prossimi giorni.
Si "ama". Si "ama tanto" a Dicembre.
Mirtilla Esmeralda
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magismagisque · 11 months ago
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La felicità consiste nel non porsi mai il problema di misurarla o di chiedersi se si è soddisfatti o meno.
- George Bernard Shaw
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smokingago · 8 months ago
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Ma, in fondo, cos'è la felicità?
Non è assenza di dolore, quella è un'utopia. Un ideale. Irrealizzabile, staccato dal reale, immobile.
La vita è alternanza di stati. È impermanenza.
È dolore, sorriso, lacrime, tentennamenti, conquiste, innamoramenti, delusioni, coraggio, paure, scoperta, perdita, stupore.
La felicità è dunque pienezza. È libertà, consapevolezza. È ridere con tutto il proprio sorriso e piangere con tutte le proprie lacrime.
Oscar Travino
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alonewolfr · 25 days ago
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Che cos'è la felicità se non il sincero accordo tra un uomo e la vita che conduce?
|| Albert Camus
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idettaglihere · 1 year ago
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vorrei adottare tutti i cani che non hanno una famiglia e coccolarli farli sentire amati farli dormire su delle cucce super comode e dargli un sacco di pupazzetti e portarli in giro nei campi a sentire un sacco di odori e fargli capire cos'è la felicità
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canesenzafissadimora · 6 months ago
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"Che bel venticello, Lloyd. Cos'è?"
"Un soffio di felicità, sir"
"Ma la felicità non dovrebbe essere impetuosa e travolgente?"
"A volte, sir. Altre semplicemente è brezza che porta il profumo del mare"
"Per ricordarci che il mare da qualche parte c'è..."
"E che è un premio per chi lo sa riconoscere, sir"
"Come la brezza?"
"Come la felicità, sir"
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traaforismierotismoeironia · 10 months ago
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Avevamo fatto l'amore a ripetizione.
Era stato così bello che a raccontarlo, non sembrava vero.
Ci sentivamo come i personaggi di un romanzo.
Ci sentivamo i protagonisti assoluti.
Avremmo voluto dilatare quei momenti e farli durare il più possibile.
Forse va bene così. Forse la magia di certi istanti dipende proprio dal fatto che non saranno necessariamente eterni.
Non ci potevamo lamentare.
A quante persone era concesso il miracolo di stare bene veramente?
La verità è che se tutto fosse durato anche solo per un attimo, ne sarebbe valsa la pena.
A pensarci bene, anche un attimo di felicità può bastare per essere grati all'infinito.
Racconterei volentieri cos'è che mi piaceva di lei,
ma se mi mettessi a fare un lungo elenco, ci sarebbe il pericolo di non rendere abbastanza giustizia al suo essere unica.
Mi sentivo come uno che ha scoperto il mondo.
Come uno che apre gli occhi per la prima volta e inizia a vedere.
Era come tornare bambini.
C'era più luce, in ogni cosa.
Il cielo, il mare, le montagne: tutto appariva come nuovo.
E nuovo ero io.
Non smettevo di guardarmi dentro:
come a voler verificare che non si trattasse di un sogno.
Tratto da componimento di Luigi Costantino
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