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CNSBII cerca volontari provinciali per la tutela dei bacini idrografici italiani: unisciti alla squadra!
Il CNSBII – Corpo Civico Nazionale delle Sentinelle dei Bacini Idrografici Italiani ha avviato la selezione di 92 volontari per integrare il proprio organico. Al momento, si cercano volontari responsabili provinciali per ogni provincia italiana. I candidati selezionati avranno la possibilità di collaborare con altri volontari della stessa provincia e bacino idrografico. Requisiti di…
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DIRETTIVA NITRATI: CONVENZIONE TRA REGIONE CALABRIA E ARPACAL PER I MONITORAGGI.
Il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria e l’Arpacal hanno di recente siglato una convenzione per rendere esecutivo sul territorio regionale il monitoraggio dei nitrati provenienti da fonti agricole sui corpi idrici superficiali. L’Agenzia ambientale calabrese, quindi, viene chiamata a dare il suo supporto tecnico scientifico in un ambito, quello delle acque superficiali e sotterranee, in cui tutte le Arpa italiane stanno dando il loro contributo alle Regioni di riferimento. La normativa comunitaria meglio conosciuta come “Direttiva Nitrati”, finalizzata a proteggere le acque dall'inquinamento causato o indotto dai nitrati di origine agricola, stabilisce infatti che ogni Stato membro proceda al monitoraggio e all'individuazione delle acque inquinate o a rischio di inquinamento da nitrati di origine agricola, indicando altresì le cosiddette Zone Vulnerabili dai Nitrati (ZVN) di origine agricola, elaborando codici di buona pratica agricola e di programmi d’azione. Questi punti, 25 in Calabria, vanno inoltre periodicamente sottoposti a controlli attraverso campionamenti ed analisi. A questa rete di punti da monitorare, inoltre, si aggiunge un punto dedicato al solo campionamento ai fini del monitoraggio delle sostanze presenti nell’elenco di controllo (c.d. “watch list”) di cui alla Direttiva Acque, che disciplina la materia ai fini della tutela e gestione delle risorse idriche, quali le acque interne superficiali e sotterranee, le acque di transizione e costiere. Il Dipartimento Ambiente della Regione ha attuato, in conformità alla Direttiva Acque, nel periodo compreso tra febbraio 2016 e giugno 2019, il programma di monitoraggio finalizzato alla conoscenza e alla verifica dello stato qualitativo e quantitativo delle acque superficiali e sotterranee all'interno di ciascun bacino idrografico, individuando altresì un elenco di punti di monitoraggio utilizzabili ai fini della Direttiva Nitrati. Sulla base dei risultati di questo monitoraggio periodico delle acque, le Autorità competenti regionali devono procedere, ogni quattro anni, al riesame e, ove necessario, alla revisione della designazione delle ZVN e dei programmi di azione, il cui ruolo di regia e pianificazione è riconosciuto al competente Dipartimento regionale Agricoltura e Risorse Agroalimentari. Per procedere, quindi, a questo controllo ed aggiornamento dei valori emersi dal monitoraggio dei 26 punti calabresi – 25 per i nitrati ed uno per la cosiddetta Watch List – il Dipartimento Ambiente della Regione ha chiesto la collaborazione tecnico-scientifica dell’Arpacal. L’Agenzia ambientale calabrese, quindi, per il prossimo quadriennio avrà il compito di campionare ed analizzare i punti individuati, restituendo alla Regione un report dettagliato, utile per gli adempimenti nazionali e comunitari. Il primo campionamento sarà svolto entro il prossimo 30 giugno. Per quanto riguarda la watch list, invece, la procedura è differente, perché Arpacal avrà il compito di campionare il punto individuato dalla Regione e trasmettere il campione ai laboratori dell’Arpa Lombardia, individuati dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) quali laboratori nazionali di riferimento. Dalla convenzione, l’Arpacal si prefigge di raggiungere anche altri risultati da mettere a disposizione della Regione Calabria. “Intendiamo proporre la realizzazione – dichiara l’ing. Francesco Italiano, Direttore del Centro Regionale Coordinamento Monitoraggi Ambiente e Salute dell’Arpacal – di studi specifici sugli eventuali impatti che i nitrati di origine agricola possono esercitare sulla matrice acque superficiali, basati sull'analisi e l’interpretazione dei dati di monitoraggio e la restituzione dei risultati attraverso report, elaborazioni dei dati anche con cartografie dedicate, ed individuazione di possibili scenari di rischio vulnerabilità delle acque all'inquinamento di nitrati di origine agricola per aree pilota”. “Abbiamo definito la natura della nostra collaborazione tecnica – ha dichiarato il direttore generale dell’Arpacal, dott. Domenico Pappaterra – anche sulla base delle esperienze delle altre agenzie ambientali regionali che con noi compongono il Sistema Nazionale della Protezione dell’Ambiente (SNPA). Grazie all'assessore regionale all'Ambiente, col. Sergio de Caprio, abbiamo dato l’ultimo input ai termini della nostra partnership, e siamo pronti ad operare sul territorio. Questo è uno dei tanti tasselli che permetteranno alla Regione di allinearsi alle direttive comunitarie in materia ambientale, senza correre il rischio di infrazioni”. Read the full article
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GROTTAMMARE – Si fanno avanti nuove idee per il Contratto di fiume Tesino. L’ incontro di venerdì scorso nella biblioteca comunale “Mario Rivosecchi” ha segnato un altro punto a favore dell’iniziativa che unisce 9 Comuni del Piceno, incassando anche il sostegno del Progetto A.R.C.A relativo alla rigenerazione dei territori agricoli, promosso dagli imprenditori marchigiani Bruno Garbini, Giovanni Fileni ed Enrico Loccioni e presentato recentemente anche al Salone del Gusto di Torino.
All’iniziativa (che segue quella analoga del 7 maggio) hanno preso parte, questa volta, rappresentanti delle associazioni Go Forth Forever, Legambiente, Marche Rifiuti Zero, Coldiretti, Voler Bene a Grottammare, Sassi del Tesino, Vivaisti di Grottammare e Arca Benefit.
Tra i temi emersi, la necessità del rinnovamento dell’imprenditoria agricola basato su protocolli di buone pratiche, assemblee itineranti che coinvolgano tutti i Comuni del bacino idrografico, promuovere la conoscenza del territorio e la messa in sicurezza del corso d’acqua.
Contemporaneamente alla ricerca di nuove idee, è in corso l’analisi conoscitiva dei territori che si affacciano sul Tesino. Attraverso una serie di quesiti i Comuni coinvolti devono riferire su destinazioni urbanistiche delle aree limitrofe al torrente, strade pubbliche che attraversano o fiancheggiano il corso d’acqua, compresi gli antichi sentieri, interventi eseguiti a rinforzo degli argini, presenza di aree industriali e attività economiche connesse, previsione di piste ciclabili/pedonali e di aree attrezzate, iniziative a rilevanza turistica che abbiano a riferimento il Tesino, la presenza di aree archeologiche, progetti di sistemazione delle aree verdi intercomunali. L’indagine è coordinata dal Comune di Grottammare, in collaborazione con la Provincia di Ascoli Piceno.
Il Contratto di Fiume è uno protocollo giuridico per il governo del territorio votato alla rigenerazione ambientale del bacino idrografico di un corso d’acqua, secondo criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale . La sua istituzione viene raggiunta attraverso processi partecipativi aperti agli enti e alla società civile, in cui le finalità dei primi si fondono con gli ideali dei secondi.
Il Contratto di fiume per il Tesino unisce i comuni di Grottammare (ente capofila), Castignano, Cossignano, Force, Montalto delle Marche, Montedinove, Offida, Ripatransone, Rotella. L’area di interesse coinvolge un bacino demografico di circa 33.000 persone e copre una superficie di 60 kmq, in riferimento a un’asta principale di 37 km di sviluppo.
In appena 4 anni, tra il 2015 e il 2019, nelle Marche sono stati avviati 10 Contratti di fiume, per una superficie complessiva di circa 5.900 kmq, pari al 61% del territorio. I Comuni coinvolti sono 110. Quasi il 51% della popolazione regionale residente è coinvolta da processi di Contratti di fiume all’interno dei quali partecipano anche oltre 100 soggetti portatori di interessi pubblici e privati.
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Poggiomarino, festa all'I.C. "Capoluogo" per i PON sul fiume Sarno
Poggiomarino, festa all’I.C. “Capoluogo” per i PON sul fiume Sarno
Una festa organizzata dai genitori degli alunni ha sancito la conclusione del modulo PON “Esploratori nella Terra dei Sarrastri” attivato dall’Istituto Comprensivo “Capoluogo” di Poggiomarino.
Lezioni improntate alla conoscenza del bacino idrografico del fiume Sarno a cura del giornalista e docente esperto esterno Francesco Servino, che insieme alla docente tutor Maria Bifulco ha accompagnato i…
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