#cittàdivetro
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leggereromanticamente · 7 years ago
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"Lui le prese il volto tra le mani, tracciando con le dita la linea dei suoi zigomi. Ora c'era di nuovo la luce nei suoi occhi, vivida come era stata al lago, con in più un pizzico di malizia. <<Ecco fatto>> disse Jace. <<Non è stato poi così male, no?, considerando che non era proibito...>> #CassandraClare #cittàdivetro Stamattina ho iniziato a colorare la mia prima illustrazione del #ColoringBook di #Shadowhunters uscito anche in Italia questo mese! #shadowhunterscoloringbook #themortalinstrumentscoloringbook #CassandraJean #ClaryAndJace #librimondadori #mondadori
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blackink79 · 6 years ago
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Ultima lettura del mese #paulauster #trilogiadinewyork - ho quasi finito #cittàdivetro e quant'è vero oddio non ci ho capito una mazza 😑 #nonhocapito Paul, scusami 😑😑😑 — view on Instagram http://bit.ly/2DJk9W8
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cheserie-sere · 7 years ago
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allineedisacharming · 9 years ago
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Stasera siamo in vena di romanticismo ❤
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ritisb · 9 years ago
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Da bambino gli era sempre piaciuto viaggiare, perché andare in un posto nuovo significava stare lontano da tutti i problemi.
Shadowhunters, Città degli Angeli caduti.
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leggereromanticamente · 7 years ago
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Finita la prima illustrazione! Quanto mi piace colorare ❤️ #CassandraClare #cittàdivetro #ColoringBook di #Shadowhunters #shadowhunterscoloringbook #themortalinstrumentscoloringbook #CassandraJean #ClaryAndJace #librimondadori #mondadori #tmicoloringbook
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violedelpensiero · 9 years ago
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"Nel frattempo, guardando te, morirei un po' ogni giorno."
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Lui ti amava, e questo amore lo stava uccidendo.”
Shadowhunters città di vetro
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cheserie-sere · 7 years ago
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Libri, serie tv e films
"Fatta eccezione per due cose no sense tutto ha un filo logico che rende la serie tv credibile. Shadowhunters sa come conquistarti, per cui merita 5 stelline."
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lalibrevia · 10 years ago
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CITTÀ DI VETRO Paul Auster (137 pp.)
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“Cosa succederà quando non ci saranno più pagine nel taccuino rosso?” L’altro giorno camminavo in zona Repubblica, il nostro goffo Finantial District e il cielo era plumbeo al punto giusto. Un giapponese fotografava una pianta fiorita da poco e gli impiegati sciamavano verso la loro pausa pranzo con la consapevolezza di aver bruciato già dieci minuti in attesa dell’ascensore. Camminavo, quando davanti a me mi sono accorta di un tizio un po’ allampanato, che in mano teneva una Moleskine rossa, oppure un’imitazione, non lo so, comunque un taccuino. E così mi è venuto in mente il taccuino rosso di quello strano personaggio che è Quinn, il protagonista di Città di vetro di Paul Auster. Città di Vetro è un romanzo di poco più di 100 pagine. Attualmente abita insieme ad altri due scritti in quel condominio che si chiama Trilogia di New York e che effettivamente è molto bello. Città di vetro è il primo dei tre romanzi ed è anche il mio preferito. Se volete rimanere nelle 150 pagine potete fare finta che le altre 200 non ci siano. Oppure se siete un po’ maniacali potete tagliare il libro in tre parti. Oppure potete leggerlo tutto, però poi per la recensione vi consiglio un altro blog. Qui si parla solo di Città di vetro. E niente, Quinn è uno scrittore che componeva poesia e dopo la morte della moglie e del figlio, di cui non sapremo mai nulla, inizia a scrivere gialli con lo pseudonimo di William Wilson e fin qui niente di male, senonchè una notte gli squilla il telefono e un tizio molto agitato lo implora di aiutarlo, convinto sia tale Paul Auster, un poliziotto in pensione che a quanto pare, per non stare con le mani in mano, è diventato un boss dell’investigazione privata. Quinn, Wilson o come vi andrà di chiamarlo andrà a ficcarsi in un gran guaio che fondamentalmente lo farà un po’ uscire di testa riducendolo come il tizio che ho visto a Repubblica, il nostro goffo Finantial District appunto. Ambientato perlopiù nell’Upper West Side, Città di Vetro ha, in un così esiguo numero di pagine una tale quantità di riferimenti da rimanere senza fiato. Anzi, con il fiato sospeso fino alla fine. La figura di Don Chisciotte compare più volte durante tutta la narrazione, e se è a Cervantes che qualcuno vede un omaggio, io lo vedo più in Borges. Potrebbe trattarsi di una visione completamente sbagliata del tutto, ma del resto non sono un critico e all’università mi hanno bocciata due volte di fila a linguistica italiana. Perché Borges. Sicuramente per l’intreccio che si compone e ricompone non tanto a scatola quanto, più che altro, a gomma bruciata che si fonde e poi si ricompatta, si fonde e poi si ricompatta e ogni tanto fa qualche filo. E poi per quel personaggio incredibile che sarà l’uomo a cui Quinn darà la caccia, Peter Stillman, il padre di Peter Stillman, bambino cresciuto completamente al buio, isolato a mò di Ragazzo Selvaggio e altri ottomila riferimenti letterari del genere e che ovviamente se la passa molto molto male. Passo fondamentale del romanzo è l’incontro tra Quinn e Paul Auster, che non è assolutamente un investigatore privato: il protagonista, cercandolo con addosso il peso di aver mentito, di aver finto di essere un’altra persona prendendo un caso che non era per lui e insomma, mosso dai sensi di colpa, sull’elenco del telefono troverà un solo Paul Auster, guarda caso scrittore. Con Linkedin sarebbe stato tutto molto più facile, ma non avremmo avuto quelle pagine fitte fitte in cui Paul Auster scrittore dà vita al proprio alter ego Paul Auster scrittore che incontra uno scrittore che scrive con uno pseudonimo. Quindi diciamo quattro scrittori in un colpo solo, e scusate se è poco. Vi consiglio di consumare Città di vetro nel momento della giornata che preferite e poi se vi capita di fare un giro a New York e magari passate dalla Grand Central Station guardatevi attorno. Potreste trovare quel Peter Stillman che tanto ha fatto soffrire il nostro amico Quinn e vendicarlo una volta per tutte.
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shefiguresout · 10 years ago
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Shipparli è così facile *w* #Alec#MagnusBane#AlexanderLightwood#Malec#Shadowhunters#Cittàdivetro#CityofGlass#Themortalinstrument#ship#book#books#instabook#lifeisabook
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— Odiarti? — le fece eco Jace, stupefatto. Le sfiorò il viso con delicatezza, solo con la punta delle dita. — Ti ho detto che non riuscivo a dormire. Domani a mezzanotte, o saremo in guerra o saremo servi di Valentine. Questa potrebbe essere l'ultima notte della nostra vita, sicuramente l'ultima notte normale, anche se solo vagamente. L'ultima notte in cui andremo a dormire e ci sveglieremo come sempre. E tutto quello che riesco a pensare, è che voglio passarla con te. Il cuore di Clary fece una capriola. — Jace... — Non in quel senso — precisò subito lui. — Non ti toccherò nemmeno con un dito, se non vuoi. So che è sbagliato... Dio, è tutto così sbagliato... Ma voglio solo sdraiarmi con te e svegliarmi con te, una volta sola, una volta sola nella vita. — C'era disperazione nella sua voce. — È solo questanotte. Nel grande schema della vita, quanto può contare una notte?
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rondreams · 10 years ago
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"Ma io non voglio nient'altro al mondo."
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xcatchingfeelingss · 10 years ago
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"E adesso ti sto guardando e tu mi chiedi se ti voglio ancora, come se io potessi smettere di amarti. Come se potessi essere disposto a abbandonare la cosa che più di ogni altra mi rende forte. Non ho mai osato dare tanto di me a nessuno, prima d’ora."
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its-firefly-blog · 10 years ago
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Oggi inizio a leggere Città di Vetro :)
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luisorrideiovivo · 10 years ago
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E adesso ti sto guardando e tu mi chiedi se ti amo ancora, come se io potessi smettere di amarti.
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