#cinquecentesco
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Il Mammut dell'Aquila
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SENSI DELL'ARTE - di Gianpiero Menniti
LA CRISI VISTA DA BOTTICELLI
"La calunnia" (Uffizi, Firenze) viene considerata una tavola appartenente a una terra di mezzo, tra la fine delle illusorie certezze umaniste di matrice neoplatonica e l'inizio di una consapevolezza intensa e profonda.
Risale a un periodo compreso tra il 1491 e il 1495, anni di svolta nella Firenze che assiste alla scomparsa di Lorenzo de Medici e all'ascesa effimera del frate ferrarese Girolamo Savonarola, con la successiva costituzione della "repubblica" che vedrà in Niccolò Machiavelli il più acuto tra i suoi protagonisti.
Sandro Botticelli (1445 - 1510) di quell'età di mutamenti radicali se ne fece imprevisto interprete: da artista di profonda sensibilità, artefice che aveva dipinto la gloria della "Signoria" medicea, seppe tuttavia intuire prima del tempo l'esigenza espressiva della crisi incombente, di una cupa caduta, dell'inesorabile e lunghissimo scivolamento che lascerà solo vestigia mute in una Firenze ingessata nel vanto fuggevole di impareggiabili forme architettoniche e artistiche.
Le fiamme alte dei "fuochi delle vanità" non bastarono a illuminare fino in fondo le piazze della città: quanta produzione artistica venne bruciata, sacrificata sugli altari di una rivoluzione di parole.
Ma non quest'opera del maestro della "Nascita di Venere" e della "Primavera": un quadro che segna, nei suoi chiaroscuri e nella concitazione drammatica della scena, l'avvento del tragico e grandioso "rinascimento" cinquecentesco.
Con la "Natività mistica", del 1501, il ciclo inaugurato da "La calunnia" si chiuse in un delirante, inascoltato appello.
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PIER FRANCESCO FOSCHI (1502-1567) pittore fiorentino
La prima monografica a Firenze dell’artista cinquecentesco Pier Francesco Foschi, noto ritrattista
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Ma gli occhi riescono a contenere così tanta bellezza? ✨ Quella che vedi è la Loggia Valmarana, un'opera in stile palladiano che si trova all'interno dei Giardini Salvi di Vicenza. Un capolavoro cinquecentesco che dal 1994 è Patrimonio dell'Umanità #UNESCO 🏛️ Merita una visita!
Can eyes hold so much beauty, though? ✨ What you see is the Valmarana Loggia, a Palladian-style work located inside the Salvi Gardens in Vicenza. A 16th-century masterpiece that has been a UNESCO World Heritage Site since 1994 🏛️
By IG @ lucapascucci9
📍Giardini Salvi | Vicenza
#visitveneto
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TITOLO: supplizio di Dirce o toro Farnese
DATAZIONE: III secolo d.C. da un originale in bronzo del III secolo a.C.-II secolo a.C.
LUOGO DI CONSERVAZIONE : Museo archeologico nazionale di Napoli
TECNICA: Copia romana in marmo da un originale in bronzo
DETTAGLI: questa statua scolpita in un solo blocco viene anche chiamata montagne di marmo dal pittore cinquecentesco Federico Zuccari, per la sua composizione piramidale.questa testimonia la fine di un mito molto complesso: la punizione da parte di Anfione e Zeto A cui è sottoposta Dirce, Per averle spiegate ad uccidere la loro madre Antiope.la donna ha un atteggiamento implorante, mentre i due ragazzi trattengono il toro.gli elementi importanti da notare sono il dinamismo, la drammaticità e il pathos.  Michelangelo appena vide la statua rimase stupito da quest’ultima e voleva trasformarla in una fontana.il suo progetto non ebbe seguito, ma gli archeologi hanno scoperto che all’interno della scultura vi sono dei condotti che rivelano che inizialmente era stata concepita proprio come una fontana. 
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#BritishItalianSociety#ClaudioMonteverdi#GertrudeBel#HannahEly#madrigale#MonteverdiStringBand#Musicaclassica#OliverWebber#UniversityWomen`sCLub#VirginiaWoolf#WendiKelly
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Nigeria Imaginary a Venezia
Fino al 24 novembre a Venezia è da non perdere Nigeria Imaginary, la mostra che la Nigeria presenta alla Biennale 2024, curata da Aindrea Emelife, curatrice di arte moderna e contemporanea Museo di arte dell’Africa occidentale, e composta da opere site-specific. Tra le pareti scrostate del cinquecentesco Palazzo Canal la Nigeria ha trovato il luogo ideale per ricreare, idealmente, l’Mbari Club,…
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Tuscania: Inaugurata la mostra "Martyres" dello scultore David Booker
Sabato 13 luglio si è inaugurata con grande successo la mostra “Martyres” dello scultore David Booker presso il cinquecentesco Palazzo Fani di Tuscania. La mostra, che rimarrà aperta al pubblico fino all’8 settembre, è un’occasione unica per ammirare la poetica degli scarti nelle opere di questo originale artista, unico nel panorama artistico internazionale a coniugare la metafisica degli oggetti…
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Leonardo Bloch (Breve storia del casoncello)
Le ascendenze greco-bizantine del tortello paiono ulteriormente avvalorate dal suo parallelo allignamento nel circondario di Rimini e nelle Marche settentrionali, che dal VI all'VIII secolo furono parte del ducato della Pentapoli sotto l'autorità dell'Esarcato di Ravenna. Più che dalla comparsa dei calisoni, assieme a cialdoni e confetti, tra le imbandigioni del quarto servizio di credenza del banchetto tenuto a Rimini il 24 giugno 1475 per celebrare le nozze di Roberto Malatesta con Elisabetta di Montefeltro, è a tale riguardo emblematico il già citato riferimento cinquecentesco di Costanzio Felici al radicamento del cascioncello/calcioncello nella cucina popolare dell'Urbinate, che assai verosimilmente presupponeva il tramandarsi di consuetudini quantomeno plurisecolari. In area romagnolo-marchigiana la denominazione della vivanda aveva peraltro già virato verso le forme calcione cascione, che in queste ultime varianti si sono tramandate sino ai nostri giorni, ancorché traslate verso fagottini di pasta che si sono ormai ampiamente distanziati dal modello originario.
Almeno sino al Libro de arte coquinaria (1456/67) di Martino da Como e alla sua elevazione umanistica nel De honesta voluptate e valetudine (1474) del Platina, v'è dunque ragione di ritenere che la diffusione della cibaria, oltre che al riminese e all'urbinate, rimanesse principalmente accentrata all'interno del perimetro di irradiazione dell'influenza culturale di Venezia (Veneto, Lombardia centro-orientale, Friuli e Trieste).
L'attenzione riservata al calisone da parte del maestro Martino - di origini ticinesi e milanese per formazione - non poteva del resto essere disgiunta dai natali veneziani del suo più eminente datore di lavoro ( il cardinale camerlengo Ludovico Scarampi Mezzarota, Patriarca di Aquileia).
Prima uscita: 25 ottobre 2121 Editore: Lubrina Bramani Pagine: 192
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Forte Spagnolo (Castello Cinquecentesco) - L'Aquila
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Deposizione di Rosso Fiorentino dopo 7 anni torna a Sansepolcro
Ha fatto ritorno a Sansepolcro (Arezzo) la pala della Deposizione di Cristo, capolavoro cinquecentesco di Rosso Fiorentino, che aveva lasciato sette anni fa il capoluogo valtiberino per essere sottoposto a un importante restauro divenuto ormai improrogabile, affidato all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Il progetto per il restauro della tavola di Rosso Fiorentino nasce in occasione…
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Giornate Fai di primavera: visita sul Trasimeno ai confini dello Stato Pontificio Sabato 23 e domenica 24 marzo per la trentaduesima edizione dell’iniziativa il Fai Trasimeno conduce alla scoperta di due luoghi straordinari. Grazie ...
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Drammatica, intensa e sublime: la "Deposizione" di Rosso Fiorentino torna a Sansepolcro dopo sette anni di restauro
Drammatica, intensa e sublime: la "Deposizione" di Rosso Fiorentino torna a Sansepolcro dopo sette anni di restauro.
Redazione Ha fatto ritorno a Sansepolcro la preziosa pala della Deposizione di Cristo, capolavoro cinquecentesco di Rosso Fiorentino, che aveva lasciato sette anni fa il capoluogo valtiberino per essere sottoposto a un importante restauro divenuto ormai improrogabile, affidato all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Un capolavoro straordinario per pathos e cupa…
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#Arezzo#Arte#arte rinascimentale#Deposizione di Cristo#notizie#Opificio delle Pietre Dure#restauri#restauro#Rosso Fiorentino#Sansepolcro
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Figura e norma. Presepi e natività storiche in Terra d’Otranto - III - Il Presepe rinascimentale
di Pietro De Florio Il Presepe nella chiesa di San Francesco d’Assisi a Gallipoli Fig. 13 Gallipoli, chiesa San Francesco d’Assisi, presepe Anche questa città può vantare un presepe scultoreo cinquecentesco. Come in quello di Galatina, la grotta viene ricavata simbolicamente e architettonicamente, nella marcata profondità di un grande arcone sulla parete nella terza cappella della navata centrale…
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Lecce, tutto pronto per l’apertura del Parco delle Cave di Marco Vito
Lecce, tutto pronto per l’apertura del Parco delle Cave di Marco Vito. Domenica 19 novembre, a Lecce, aprirà il Parco delle Cave di Marco Vito, un'area verde di 7 ettari, che si estende alle spalle della stazione ferroviaria, a sud della città, riqualificata su progetto del celebre architetto portoghese Alvaro Siza. Un parco urbano creato all'interno di una cornice naturale e suggestiva data dalle pareti di roccia delle cave dove storicamente è stata estratta la pietra leccese con cui sono stati realizzati le chiese e i palazzi barocchi del centro storico, che rendono Lecce famosa in tutto il mondo. L'apertura avverrà con una festa pubblica e popolare organizzata dall'Amministrazione comunale per tutta la giornata dalle 10 alle 20 con la musica di Zagor Street Band, gli artisti di strada dell'associazione Gessetti e Straccetti e l'animazione per bambini con le mascotte dell'associazione Fantasia. Il ritrovo è fissato alle 10 nel cortile di Masseria Tagliatelle, in via del Ninfeo, per un breve saluto del sindaco Carlo Salvemini prima di entrare insieme nel nuovo parco. La società Earth con l'archeologo Fabio Fabrizio terrà due turni di visite guidate del cinquecentesco Ninfeo delle Fate, che si trova all'interno di Masseria Tagliatelle, affacciata proprio sul Parco delle Cave: il primo alle ore 12.30 e il secondo alle ore 15 (occorre la prenotazione compilando il form sul sito www.masseriatagliatelle.it). All'inaugurazione sarà presente uno dei progettisti del raggruppamento che fa capo a Siza, l'architetto Luigi Gallo, mentre non ci sarà perchè impegnato fuori città l'ex sindaco Paolo Perrone, invitato dall'attuale primo cittadino, che manderà un messaggio da leggere ai presenti. Tre gli ingressi dai quali si potrà accedere al Parco: uno su via dei Ferrari (raggiungibile anche con il bus urbano – linea R11 con partenza dal capolinea di via Costa – e in bicicletta o in monopattino in sicurezza dalla pista ciclabile) e due posizionatti sui due lati di via del Ninfeo. Da lunedì il Parco delle Cave sarà aperto tutti i giorni dalle 8 alle 20.30.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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MARTYRES - La mostra personale di David Booker a Tuscania (Viterbo)
Dal 13 luglio all’8 settembre 2024, il cinquecentesco Palazzo Fani di Tuscania ospiterà la mostra personale dello scultore David Booker, intitolata “MARTYRES”. Accanto alle scatole di cartone e agli oggetti recuperati, protagonisti dei nuovi grandi disegni e sculture in legno e in bronzo, sono i martiri cristiani del III secolo, testimoni di idee che hanno avviato una trasformazione culturale…
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