#cinema indiano
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gifseafins · 14 days ago
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gifseafins · 1 year ago
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shyam singha roy
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promovevendas · 1 year ago
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O declínio da Sétima Arte (cinema).
Até os filmes indianos sabem muito bem que vilões devem serem tratados como vilões e heróis como heróis.
Esta onde de transformar vilões em heróis, é literalmente a pá-de-cal (ultimo prego no caixão) da morte da Sétima Arte (cinema).
Hoje em dia, eu troco fácil os conteúdos da Disney por produções; indianas e sul-coreanas.
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geekpopnews · 5 months ago
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KILL – O Massacre no Trem | Produção indiana ganha trailer
Veja o trailer de KILL – O Massacre no Trem, filme indiano de ação que promete ser bastante violento! #kill #killomassacrenotrem #filmeindiano
A Paris Filmes divulgou o trailer legendado de “KILL – O Massacre no Trem”(KILL), filme de ação indiano que promete ser bastante violento, podendo ser o melhor filme de ação de 2024. A produção também ganhou um pôster nacional. Veja o trailer: Conheça o pôster: Imagem: Divulgação O filme conta a história de um comandante do exército viajando em um trem com sua noiva para Nova Deli, capital da…
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vintagebiker43 · 1 year ago
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Autentica virilità
Vi è mai capitato di andare a vedere un western e scoprire che il vostro vicino di poltrona, per immedesimarsi, è venuto al cinema vestito da capo indiano, con tanto di penne in testa? O vedere Rashomon in mezzo a un pubblico in costume da samurai? O Ratatouille in una sala piena di persone travestite da ratto?
A Spilimbergo, in Friuli, si è potuta vivere un’esperienza simile. Una specie di “realtà aumentata”, con parte del pubblico convinta di essere nel cast del film. Proiettavano Comandante, ambientato nella Seconda guerra mondiale, e una decina di persone è entrata in sala con l’uniforme nazista.
Li guidava un consigliere locale di Fratelli d’Italia, che ha poi spiegato trattarsi di una “presenza scenica con alcuni elementi delle associazioni d’arma”, tra le quali la nota sezione provinciale del Fante (motto: “I fanti sempre presenti!”). Scopo della “presenza scenica” era rendere onore, in uniforme nazi, alla “autentica virilità” della quale il film offre esemplare testimonianza.
Ovvio che si tratti di fascisti, si spera di una certa età. Meno ovvio come ci si possa esporre, oltre che alla reazione di disgusto di chi ancora crede che il nazismo sia disgustoso, a una figura così ridicola di fronte ai propri concittadini, costernati dalla mascherata.
“Ma quello lì vestito da nazista, sarà mica il Bepi?”. Sì, è proprio il Bepi. Al quale, come eventuale attenuante, possiamo concedere di non avere mai visto quelle puntate di Happy Days nelle quali il capofamiglia Howard Cunningham, per andare alle riunioni del suo club, la “Loggia del Leopardo”, esce di casa con un enorme berretto maculato. E tutti ridono.
Ve lo dico spesso, ma mai abbastanza: questi qui, non bisogna mai smettere di prenderli per i fondelli.
- Michele Serra -
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francescacammisa1 · 1 year ago
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La realtà passata è sempre meno peggio di quello che fu effettivamente: la memoria è una formidabile falsaria. Si fanno delle contaminazioni, anche non volendo.
Antonio Tabucchi - Notturno indiano
Ph Christian Coigny
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porquevi · 6 months ago
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"Fúria Primitiva" (monkey man) - cinema.
Tenho a impressão que os trailers hoje em dia são todos iguais. Parecem feitos por IA e os filmes que propagam ficam também muito parecidos. O trailer desse "Fúria Primitiva" acabou se destacando. Não pelo ritmo, música, ou falas, que permaneciam iguais aos outros. Meu olhar se fixou nas cores, texturas e rostos. Era um filme de ação indiano e estrelado por Dev Patel. Fiquei mais curioso quando li que era dirigido também por Dev Patel. Deu vontade de ver.
depois de ver: filme que deveria estar sendo mais falado, comentado e assistido. especialmente aqui no Brasil. filmaço! divertido, maluco, cheio de ação e sangue. dizem que o Jordan Peele assistiu e comprou antes que o filme fosse direto pro streaming. ainda bem! que Patel traga outros assim.
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solobrividiecoraggio · 1 year ago
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Biglietto con Raimondo, e due regali ; Lucky può finalmente dormire tranquillo ora che sono a casa
Il mio compleanno è domani oggi già da quattro ore, ho festeggiato con parte del gruppo cenando in un ristorante indiano. Ho offerto io la cena, molto molto buona. Mi hanno regalato un pocket pop di Tomura e Tears of the Kingdom. È dal 2020, da quando ho la Switch, che ho Breath Of The Wild. Non l'ho mai iniziato. L'ho fatto provare una sera a una delle mie sorelle ma io non l'ho ancora giocato. Prima o poi arriverò anche a TOTK e proverò la meccanica di gioco con cui si assemblano mezzi di trasporto/combattimento. Al momento sto giocando a Dark Souls Remastered.
Dopo, in 5, dalle 9 persone che eravamo a cena, siamo andati al cinema a vedere Five Nights At Freddy's come da mia proposta. Mi hanno offerto il biglietto, "è il minimo". Bel film a mio parere. Che carina Abby, la sorellina di Mike, io ho bisogno di una figlia nella mia vita. Per favore, la compagna giusta e una figlia. Desidero questo più di quanto io possa desiderare una carriera di successo o tanti soldi.
Stasera ho preso la macchina, quindi all'andata ho recuperato due miei amici per far risparmiare loro di andare a piedi. Al ritorno dal cinema ho portato anche un altro amico a casa. Ad un certo punto mi si è spenta la macchina e vabbè. Devo aver rallentato troppo o, più probabilmente, ho usato male la frizione. Un altro erroruccio che ho fatto è stato voler sorpassare una macchina che stava parcheggiando, in quella strada non molto larga sono passato a pelo. Va bene così. Sono stato bravo a guidare per quanto in strade non così sconosciute, i ragazzi mi hanno aiutato quando non sapevo dove andare.
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abatelunare · 1 year ago
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Lo chiamavano "L'Immortale"
Nella Finlandia del 1944 un vecchietto corona il suo sogno di cercatore d'oro. Urge mettere al sicuro cotanta ricchezza. Così se ne parte sul suo cavallino. Incappa purtroppo in un cioppetto di nazisti in ritirata. I quali appensa vengono a sapere del suo oro, cercano di impadronirsene. Ma scoprono tre cose. 1) Il vecchietto non intende rinunciare a quanto ha faticosamente trovatto. 2) Il vecchietto non parla. Agisce. 3) Il vecchietto è praticamente invincibile. Ne verrà fuori un discreto massacro. Si scopre infatti che il vecchietto è un specie di leggenda. I russi lo chiamano L'Immortale. Vedete voi, insomma. Ormai il cinema infila zombie, demoni e nazisti in ogni pertugio disponibile. Però ci si passa anche sopra. Sisu L'Immortale è un film violento e sanguinolento come pochi. Però è anche molto divertente. Perché l'uomo solo contro tutti qui è francamente improbabile. Ha l'età di Matusalemme. E la sua faccia sembra un moacassino di cuoio indiano. Eppure si difende come un reggimento intero. Proprio questa inverosimiglianza rende la pellicola spassosa. Ma solo per chi ami la violenza spinta fino al paradosso. Solo per loro. Mi raccomando, eh.
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Cagliari, torna il Festival sul cinema asiatico
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Cagliari, torna il Festival sul cinema asiatico. Saranno cinque giorni dedicati a proiezioni, incontri ma non solo quelli di Across Asia Film Festival, che dal 7 all'11 dicembre 2022 propone un'iniziativa che sarà ospitata nello Spazio Fuori Margine di Sa Manifattura in via Falzarego 35.   Oltre venti film inediti avvicineranno Cagliari alla cultura asiatica come illustrato venerdì 2 dicembre 2022 nella conferenza stampa di presentazione alla quale ha preso parte l'Assessora alla Cultura del Comune di Cagliari, Maria Dolores Picciau.   "Questo progetto – il commento dell'Assessora Picciau - ha molti punti di forza tra i quali la capacità di fare rete con tante realtà, cittadine e internazionali, in una visione interdisciplinare che raccoglie tante espressioni artistiche oltre al cinema e alla musica. Il Festival si è inserito, e questo è un altro punto a suo favore, su un tema di nicchia che in città mancava, proponendo uno sguardo importante su tutto il mondo asiatico non solo politico-territoriale ma anche culturale. Diciamo che accorcia le distanze tra Cagliari e il resto del mondo".   Ad illustrare il ricco cartellone di appuntamenti, che prevede anche due fuori programma, sono stati i direttori artistici Maria Paola Zedda e Stefano Galanti che sono scesi nei dettagli dell'iniziativa. Con un’accurata selezione di oltre 20 film inediti provenienti da tutto il continente asiatico, tra cui diverse anteprime italiane, europee internazionali, la kermesse propone cinque giorni di proiezioni e incontri in diverse location del capoluogo sardo, tra cui Cinema Notorious, che ospiterà le proiezioni, Sa Manifattura – Spazio Fuori Margine, Circolo ARC - Polo Bibliotecario Falzarego 35. Across Asia Film Festival rinnova quest’anno il suo format proponendo un programma di ampio respiro che abbandona il precedente focus dedicato a un singolo Paese o area geografica per abbracciare l'intero continente asiatico. L’attenzione si rivolge in particolare verso le produzioni indipendenti ed emergenti, il cinema al femminile, i giovani, la distruzione dei generi, il pop, l’universo queer e del politicamente scorretto che in ogni Paese ruota su differenti assi distintivi. Presso il Cinema Notorious di Cagliari, la rassegna cinematografica comincia mercoledì 7 dicembre con l’appuntamento Nel cuore della bestia, che prevede le proiezioni di Autobiography (ore 20:00), opera prima e matura del regista indonesiano Makbul Mubarak che tratta la banalità della violenza e il sadismo delle dipendenze psicologiche sul solco tracciato dalle dittature; To Pick A Flower di Shireen Seno alle 22:10 e del pluripremiato Myanmar Diaries (ore 22:30) firmato a nome collettivo e presentato dalla giornalista Sara Perria, che racconta dall’interno il golpe militare del febbraio 2021 tra documentario e autofiction, già vincitore dell’Orso d’Oro per il Miglior Documentario alla Berlinale. The Weird And The Eerie, l’appuntamento di giovedì 8 dicembre, comincia alle 19:00 con The Residents, regia di Kahori Higashi e Swallow di Mai Nakanishi, tra cannibalismo e jet-set. La serata prosegue con House of Time di Rajdeep Paul e Sarmistha Maiti (ore 20:00) e si conclude con il meta-cinema e le reminiscenze preraffaelite di Shingo Ota in At Kinosaki (ore 22:00) e con il film del maestro indiano del documentario no-budget Don Palathara Everything is Cinema, che racconta il processo di creazione di un documentario da parte di un regista, in reazione a quello a opera dell’occidentale Louis Malle, Calcutta, quando all’improvviso il virus lo costringe al lock-down, trasformando il suo film in qualcosa d’altro. La rassegna continua venerdì 9 dicembre con l’appuntamento Il mondo è tutto ciò che accade: alle 20:00 il crudo cruising nei boschi tra senza tetto, prostituti e minatori disoccupati in The Men Who Wait del vietnamita Truong Minh Quý e il revenge-movie malaysiano Stone Turtle diretto da Ming Jin Woo, un viaggio emozionale verso l’inaspettato che affonda le sue radici nel folklore, tra forze ctonie e paesaggi magici. Segue l’omaggio al giovanissimo autore coreano - premiato come miglior regista di fantascienza al BIFAN - Park Syeyoung, ospite del festival nella giornata di sabato 10 dicembre durante l’appuntamento Pop’ Philosophie con le proiezioni di Cashbag e Luxury Staycation (dalle ore 19:00) e del suo primo lungometraggio dal titolo The Fifth Thoracic Vertebra (ore 20:00) – una produzione al limite dell’horror che strizza l’occhio a Lynch, Cronemberg e Dupieux. Hip-Hop, fantascienza e manga sono, invece, i linguaggi che fonde il giapponese Hoya Seiyo nella sua delirante opera prima Alien Artist (ore 21:30). Il festival si conclude nella serata di domenica 11 dicembre con l’appuntamento In The Realm Of The Senseless. Spazio al cinema d’animazione con The Magical Tracing di Wu De-Chuen, Tiger Stabs Tiger di Shen Jie e Perfect City: The Mother di Shengwei Zhou (dalle 19:00). A seguire c’è Yuni, film diretto dall’indonesiana Kamila Andini e premiato al Toronto International Film Festival 2021 che racconta i taboo culturali e le restrizioni subite dalle donne nel più grande Paese musulmano del mondo attraverso lo sguardo di un’adolescente piena di progetti per il futuro. Chiude infine la rassegna A Night of Knowing Nothing della regista indiana Payal Kapadia che documenta le rivolte degli studenti contro il sistema delle caste utilizzando found footage e una struttura che accarezza la fiction narrativa. L'ingresso a tutte le rappresentazioni sarà gratuito. EXPANDED: gli eventi collaterali La sezione EXPANDED del festival presenta una serie di eventi collaterali alle proiezioni cinematografiche. Si comincia mercoledì 7 dicembre alle ore 18:00 presso il Circolo ARC – Polo Bibliotecario Falzarego 35, con l’appuntamento On the language of men loving men in Japan: un incontro con l’artista interdisciplinare Jacopo Miliani in occasione della presentazione del libro Whispering Catastrophe, di Jacopo Miliani e Sara Giannini, frutto di una ricerca relativa all’erotismo gay maschile in Giappone e alla sua rappresentazione. Dai sussurri erotici del leggendario attivista gay Togo Ken alle velate immagini del fotografo underground Kuro Haga, il libro segue la costruzione di un sottile linguaggio di infiltrazione. Come un linguaggio segreto, questo idioma speciale dà forma a un corpo collettivo – una comunità – che agisce al di là, attraverso e nonostante identità normative, etichette e ruoli sociali. La serata di venerdì 9 dicembre si svolge presso il Cinema Notorious con The Night of the Living Soundtracks, una serata di sonorizzazioni dedicate ai fantasmi del cinema asiatico. Si comincia alle 22:00 con la sonorizzazione di Yukoku (Patriotism) di Yukio Mishima, prima e unica regia del grande intellettuale e letterato giapponese, da parte del musicista Daniele Ledda, che musicherà il capolavoro con il progetto Clavius, con cui compone e improvvisa attraverso una famiglia di strumenti auto-costruiti partendo dal concetto di pianoforte preparato di John Cage. Chiude la serata il chitarrista e cantautore inglese Mike Cooper, che corona il tour di celebrazione dei suoi 80 anni ad Across Asia Film Festival con il progetto Tropical Gothic. Artista culto presente sin dalle prime edizioni del festival, Cooper attraversa nel suo lavoro una ricerca per suoni e immagini che indaga il concetto di Sud, inteso non solo in termini geografici quanto politici e poetici. Spazio alla performance e alle questioni legate al corpo con la coreografa e artista srilankese residente a Berlino Sara Mikolai, di origini Tamil, che sabato 10 dicembre dalle 10:00 alle 14:00 presenta una masterclass dal titolo On listening, moving, resting and being, presso Sa Manifattura – Spazio Fuorimargine per poi proseguire domenica 11 dicembre alle 17:30 con l’installazione sonora e la performance l i s t e n i n g – sound narratives of a dance in cui il linguaggio delle danze tradizionali diventa momento di mistero, generativo di nuovi immaginari e politiche dell’ascolto. La giornata conclusiva di domenica 11 dicembre prevede un focus sull’Asia meridionale attraverso l’incontro con la comunità di indiani di fede Sikh residente nel quartiere di Villanova. L’appuntamento è alle ore 11:15 presso Piazza Costituzione, angolo viale Regina Margherita per visitare il tempio Sikh, dove si potrà assistere alla cerimonia e alla pratica del common kitchen, per mangiare insieme e condividere sapori del Punjab. Nato con l’obiettivo di sviluppare scambi culturali internazionali e di favorire una maggiore prospettiva interculturale, Across Asia Film Festival approfondisce di anno in anno la conoscenza della produzione cinematografica asiatica, mostrando la grandezza del suo apporto sul panorama mondiale in termini di sperimentazione, ricerca e innovazione. Dal 2013 a oggi, Across Asia Film Festival dedica la sua programmazione alle scene indipendenti e al cinema arthouse, mostrando la prolifica produzione del cinema asiatico per diffonderne la conoscenza ad un pubblico internazionale. Il festival rappresenta una finestra sul mondo e un modo non stereotipato di guardare l’Asia e le sue rappresentazioni. È anche un luogo di relazioni internazionali, un contesto per connettere scene artistiche lontane stimolando occasioni di sinergia e coproduzione. Sotto la direzione artistica di Stefano Galanti e Maria Paola Zedda, Across Asia Film Festival è un progetto di ZEIT – Art Research - associazione culturale dedita alla promozione dell’arte, della performance e della cinematografia - con il contributo di MIC – Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Cagliari, il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, insieme alla collaborazione di AFIC Associazione Festival Italiani Cinema, Ticonzero, Spazio Danza, Centro di Produzione della Danza FuoriMargine, Centro di Produzione di Danza e Arti Performative, ARC Associazione Culturale e di Volontariato LGBTQ+ OdV, Collettivo CA, e ai media partner Asian World e Asia Movie Pulse. Si ringrazia Oltre lo specchio Film Festival di Milano.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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gifseafins · 7 days ago
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mardelivros · 2 years ago
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Mostra Internacional de Cinema Virtual chega a terceira edição com filmes inéditos no Brasil
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A terceira Mostra Internacional de Cinema Virtual, realização das secretarias estaduais de Cultura e Economia Criativa e de Relações Internacionais em parceria com consulados de 13 países, será exibida entre os dias 1 e 15 de dezembro. Como nas duas primeiras edições, todos os filmes estarão disponíveis aos espectadores na plataforma de streaming e vídeo por demanda #CulturaEmCasa, gerida pela Amigos da Arte. Entre longas-metragens, curtas e documentários, 21 títulos farão parte da Mostra que contou com a curadoria dos representantes consulares. Embora sem temática definida, a seleção dos títulos levou em conta, principalmente, o ineditismo da obra no Brasil. “A Mostra é uma grande oportunidade para que a população possa conhecer um novo panorama de produções cinematográficas que são um verdadeiro intercâmbio cultural. O envolvimento e a participação dos consulados em São Paulo fazem da Mostra um evento de forte apelo público e um marco de sucesso nas parcerias intersecretariais paulistas”, destacou o secretário de Relações Internacionais do Estado de São Paulo, Julio Serson. Cuba, Índia, Cabo Verde e a província de Québec apresentam nesta edição o maior número de filmes, com três obras cada. Na sequência, aparecem Israel, Itália, Bélgica, França, Chile, Holanda, Espanha e Moldávia, que serão representados na mostra por uma produção. “É uma honra para a Secretaria de Cultura e Economia Criativa do Estado de São Paulo participar da organização e da viabilização da terceira edição da Mostra Internacional de Cinema Virtual de São Paulo, que oferece ao público amante do cinema a oportunidade de ver online, de modo gratuito, filmes oriundos de dezenas de países de todos os continentes”, afirma o secretário Sérgio Sá Leitão. “É uma oportunidade fantástica de acesso a uma produção cinematográfica de altíssima qualidade. O melhor do cinema internacional sem precisar sair de casa, via #CulturaEmCasa”, finaliza. A maioria dos filmes têm classificação indicativa livre, e apenas três são recomendados para maiores de 16 anos, como “O que arde” (Espanha) e os longas-metragens da Índia “Baahubali: O início” e “Baahubali: A conclusão”. Nesta edição, Cuba traz três documentários, “Professora (Maestra)”, “Silvio Rodriguez – Mi Primera Tarea” e “A Gota d´Água”, que abordam o processo de alfabetização cubano nos anos 1960; a trajetória do cantor Silvio Rodriguez; e as dificuldades enfrentadas pela ilha em função do embargo dos EUA, respectivamente. O consulado da Índia, por sua vez, escolheu três longas, “Neerja” (O Poder da Coragem), além de “Baahubali: O início” e “Baahubali: a conclusão”. “Neerja” é baseado na história real do sequestro de um avião pela organização terrorista Abu Nidal em 1986. Em “Baahubali: o início”, o menino Shivudu escapa da morte após o assassinato de seu pai, o rei Amarendra Baahubali. Essa foi considerada a obra mais cara da Índia, a um custo de US$ 40 milhões e o longa indiano de maior sucesso nos Estados Unidos. Cabo Verde será representado na Mostra por dois documentários (“MAMA” e “Os 47’s, depoimentos que ficaram”) e um curta-metragem (“Mansu, Mansu”). Os dois documentários estrearam este ano em Cabo Verde. “MAMA” aborda a experiência de uma filha que registra a perda de memória da mãe e “Os 47,s, depoimentos que ficaram” retrata a fome que viveu o povo cabo-verdiano ao longo dos anos 40. A província do Québec selecionou dois filmes experimentais “Kuujjuaq” (Confiança), de Sammy Gadbois que traz o olhar de um adolescente sobre sua vila natal e o documentário “Ute Kanata” (Aqui no Canadá), de Virginie Michel, que enfoca a importância dos povos aborígenes na formação do Canadá. “Sublet” é um filme israelense de 2020. A obra, um drama LGBTQIAP+, é dirigida por Eytan Fox e estreou em abril de 2020 no Festival de Cinema de Tribeca (NY). No ano seguinte, entrou em cartaz na Europa. O Consulado Italiano trouxe para a mostra “Il Giovane corsaro”, filme-documentário lançado este ano e que investiga a vida e obra de Pier Paolo Pasolini, um dos principais nomes do cinema da Itália. “SpaceBoy”, da Bélgica, estreou no ano passado no Brasil e conta a história de um menino que constrói secretamente um balão de ar para provar para o pai que tudo é possível. A França preferiu um filme de amor. “L´autre Continent” conta a história de Maria e Olivier, ambos com 30 anos, a única característica comum ao casal. De repente, os dois se encontram em Taiwan e, a partir daí, uma incrível história da força do amor acontece. “C.R.A.Z.Y”, filme do Canadá, foi um sucesso de bilheteria e aborda os desafios de um filho homossexual, criado por um pai conservador. O chileno “Cachimba” de 2014 é uma comédia, protagonizada por um casal que encontra uma coleção de quadros no interior de uma casa antiga. O suspense “O número 10” foi lançado em mais de cem cinemas na Holanda em setembro do ano passado. O filme, o décimo do cineasta Alex van Warmerdam, traz a história de Günter, encontrado em uma floresta alemã aos quatro anos e que cresce em uma família adotiva. Vencedor do Prêmio do Júri da mostra Um Certo Olhar no Festival de Cannes, “O que arde” é o filme espanhol desta edição da Mostra Virtual. O longa fala de Amador Coro, condenado à prisão por ter provocado um incêndio. Com direção de Oliver Laxe, “O que arde” é o filme galego mais visto na Espanha e o primeiro a chegar a Cannes. Por fim, a Moldávia, pequeno país do Leste Europeu, prova mais uma vez que é gigante em sua produção cinematográfica. Nesta mostra, participa com o documentário “O Pequeno País com um Grande Coração”. Lançado este ano, o filme explora o verdadeiro significado da hospitalidade por meio de uma história pouco conhecida. Neste ano, a Moldávia, um país com menos de 3 milhões de habitantes, recebeu mais de 450 mil refugiados ucranianos, que localmente eram conhecidos como ‘convidados’. A obra mostra como o país foi solidário à causa dos refugiados. #CulturaEmCasa A plataforma de streaming e vídeo por demanda #CulturaEmCasa tem a missão de ampliar o acesso da população a conteúdos culturais de qualidade, 100% gratuitos e difundir a intensa produção cultural do Estado de São Paulo, seus equipamentos e municípios. Em dois anos, a #CulturaEmCasa atingiu 4,4 mil cidades do Brasil e 166 países. A plataforma foi responsável pelo emprego direto e indireto de mais de 21 mil profissionais do setor, entre artistas, produtores e técnicos. A ferramenta reúne também conteúdos do Teatro Sérgio Cardoso, do Teatro Estadual de Araras, além de diversos programas de difusão cultural como o Festival de Circo Online de São Paulo, o #CircuitoSP Online, a #ViradaSP Online, e o #SPGastronomia. Integram ainda a programação da plataforma, diversas iniciativas das instituições da Secretaria de Cultura e Economia Criativa do Estado de São Paulo, entre as quais a Osesp (Orquestra Sinfônica do Estado de São Paulo), a Jazz Sinfônica, a Pinacoteca, a São Paulo Companhia de Dança, o Conservatório de Tatuí, o Projeto Guri, Fábricas de Cultura, TV Cultura, Bibliotecas, e os Museus da Imagem e do Som, MIS Experience, do Futebol, Índia Vanuíre, Casa de Portinari, Felícia Leirner/ Auditório Claudio Santoro, além dos museus casa-literários, Casa das Rosas, Casa Mário de Andrade e Casa Guilherme de Almeida. Plataforma #CulturaEmCasa: www.culturaemcasa.com.br Imagem em destaque: Divulgação da Secretaria de Cultura e Economia Criativa do Estado de São Paulo. Read the full article
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postersdecinema · 14 days ago
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Palatak
(Paraíso Frágil)
IND, 1963
Yatrik (Tarun Majumdar, Dilip Mukherjee, Sachin Mukherjee)
7/10
Fuga em Frente
Palatak é mais um melodrama musical indiano, ao velho estilo de Bollywood. Baseado numa história de Manoje Basu adaptada por Tarun Majumdar, que também realiza, juntamente com Dilip e Sachin Mukherjee, sob o pseudónimo coletivo de Yatrik. O filme teve assinalável sucesso, tendo recebido prémios de melhor ator, Anup Kumar, e de melhor atriz secundária, Ruma Guha Thakurta.
Falado em bengali, constitui hoje um clássico do cinema da região.
Trata-se da história de um segundo filho, rico e mimado, de uma família brâmane, que não quer assumir as responsabilidades da sua posição social e decide correr mundo, quase como um vagabundo, em busca de experiências e conhecimento. E se digo, quase como um vagabundo, é porque, embora não tenha preconceitos em dormir ao relento, ou num estábulo, ou de se juntar a uma trupe de músicos e bailarinas de feira, ele não só está sempre bem provido de dinheiro, para qualquer necessidade, como não hesita em fazer uso da sua casta e do nome de família para ser bem acolhido, onde quer que passe, mostrando até arrogância, com frequência, no modo como usa e trata os seus "inferiores" solidários.
Palatak, que poderia traduzir-se pelo fugitivo errante, é precisamente uma espécie de anti herói, que troca a riqueza pela liberdade, apenas para descobrir, afinal, que o que sempre buscou, estava ao seu alcance, quase sem sair de casa. Era apenas o conforto e o amor da constituição da sua própria família.
A história é moralista, mas o personagem é complexo e bem interpretado por Anup Kumar, dando o filme uma visão pitoresca e socialmente colorida (apesar de ser a preto e branco) de uma Índia remota e tradicionalista, fortemente marcada pelas divisões sociais, decorrentes do sistema de castas.
Escape Forward
Palatak is another Indian musical melodrama, in the old style of Bollywood. Based on a story by Manoje Basu, adapted by Tarun Majumdar, who also directs, together with Dilip and Sachin Mukherjee, under the collective pseudonymous of Yatrik. The film had a significant success, receiving awards for best actor, Anup Kumar, and best actor second, Ruma Guha Thakurta.
Spoken in Bengali, constitutes today a classic of the cinema of the region.
It deals with the story of a second son, rich and beloved, from a Brahmin family, who does not want to assume the responsibilities of his social position and decides to wander the world, almost like a vagabond, in search of experiences and knowledge. I say, almost like a vagabond, because, although he has no shame in sleeping under a tree, in a stable, or of joining a troupe of musicians and fairground ballerinas, he is not only always well provided with money, for any need, as he does not hesitate to use his caste and family name to be accepted, wherever he passes, even showing arrogance, frequently, with the ones that help him, and he treats as "inferior".
Palatak, which could be translated as a fugitive errant, is precisely a kind of anti-hero, who exchanged wealth for freedom, only to discover, at last, that what he always sought was within reach, almost without leaving this home. It was just the comfort and love of establishing one's own family.
The story is moralistic, but the character is complex and well-interpreted by Anup Kumar, giving the film a picturesque and socially colorful (despite being a black and white movie) vision of a remote and traditionalist India, strongly marked by social divisions, caused by the system of castes.
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universomovie · 29 days ago
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Filme indiano 'Sister Midnight' une busca pelo poder feminino e fábula vampiresca
‘Sister Midnight’, em cartaz na Mostra de Cinema de São Paulo, integra programação do cinema indiano fora de BollywoodRaíssa Basílio Cena do filme ‘Sister Midnight’, de Karan Kandhari – Divulgação Sister Midnight Quando Mostra de SP: Sáb. (26), às 21h, no Cinesystem Morumbi Town Classificação 16 anos Elenco Radhika Apte, Ashok Pathak, Chhaya Kadam, Smita Tambe Produção Índia, Reino Unido,…
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blogencenamais · 3 months ago
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Filme de ação indiano estreia nesta quinta (05/09/24) nos cinemas !
Kill - O Massacre no Trem (Kill,2023)
Um trem em viagem por Nova Deli, capital da Índia, se transforma num campo de batalha quando uma dupla de soldados enfrenta um exército de bandidos invasores.
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francescacammisa1 · 1 year ago
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.... le fotografie chiudono il visibile in un rettangolo. Il visibile senza cornice è sempre un'altra cosa.
Antonio Tabucchi - Notturno indiano
Ph Mac Adams
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