#cibo turco
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pier-carlo-universe · 10 days ago
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Un viaggio fotografico a Pehlivanköy: il fascino senza tempo di Kırklareli, Türkiye. Di Alessandria today
Alla scoperta della magia e delle tradizioni di Pehlivanköy, un gioiello nascosto nella regione di Kırklareli.
Alla scoperta della magia e delle tradizioni di Pehlivanköy, un gioiello nascosto nella regione di Kırklareli. Pehlivanköy, un piccolo e affascinante distretto situato nella provincia di Kırklareli, Türkiye, rappresenta un perfetto mix di storia, cultura e tradizioni autentiche. Questo angolo di mondo, noto per la sua atmosfera genuina e il calore della sua gente, è il luogo ideale per chi…
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curiositasmundi · 6 months ago
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Nel carcere di Castrovillari, in Calabria, è iniziato luned�� uno sciopero della fame di un’attivista e regista curdo-iraniana, Maysoon Majidi, detenuta in Italia da circa cinque mesi con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Majidi, che ha 28 anni, era stata arrestata dopo essere sbarcata a Crotone, sempre in Calabria, lo scorso 31 dicembre, al termine di un viaggio iniziato anni prima con la sua fuga dall’Iran, dove la minoranza curda di cui fa parte è perseguitata dal regime.
Come già successo anche ad altri migranti in Italia, Majidi era stata accusata di essere una cosiddetta scafista, cioè di aver guidato l’imbarcazione su cui si trovava trasportando illegalmente in Italia decine di altre persone. Quella di scafista è una categoria contestata e problematica dal punto di vista giuridico: nella maggior parte dei casi chi guida le imbarcazioni sono semplici migranti, ma in Italia vengono perseguiti come se fossero trafficanti di esseri umani, cioè le persone che organizzano materialmente i viaggi. Nei confronti di questa categoria di persone inoltre il cosiddetto “decreto Cutro” del governo di Giorgia Meloni lo scorso anno ha introdotto pene assai più severe: prima si rischiavano fino a 5 anni di carcere, ora da 10 a 30 anni.
Nel caso specifico però i legali di Majidi sostengono che lei non sia nemmeno considerabile una scafista, che non guidasse affatto l’imbarcazione su cui si trovava e che le accuse che le sono state rivolte siano infondate e basate su poche testimonianze inattendibili. Nel frattempo, Majidi rischia fino a 16 anni di carcere, una multa da 15mila euro per ogni persona a bordo dell’imbarcazione su cui viaggiava (una settantina in tutto), e soprattutto il rimpatrio in Iran, cosa che secondo i suoi legali metterebbe a rischio la sua vita per via delle persecuzioni verso la minoranza curda.
[...]
Succede spesso, dopo gli sbarchi, che uno dei migranti a bordo venga identificato dagli altri come la persona che conduceva il mezzo, e successivamente arrestato: spesso queste accuse si basano su testimonianze non opportunamente verificate, raccolte in modo sommario e frettoloso nelle procedure che seguono gli sbarchi. Tempo fa, per esempio, BBC raccontò il caso di un ragazzo senegalese 16enne, Moussa, che dopo essere arrivato via mare in Italia nel 2015 aveva passato più di un anno in carcere perché due persone che viaggiavano con lui l’avevano visto usare il timone dell’imbarcazione. Capita anche che ad essere indicati come conducenti dell’imbarcazione siano le persone che in quel momento vengono identificate dalle altre come le più fragili, meno in grado di difendersi.
Nel caso di Majidi, la procura di Crotone ritiene che fosse «l’aiutante del capitano» e che il suo compito fosse distribuire acqua e cibo sull’imbarcazione, mantenendo la calma a bordo. Ci sono dubbi su varie parti dell’accusa, per cui Boldrini ha parlato di «grossi deficit istruttori»: anzitutto, come detto, sull’attendibilità delle testimonianze su cui si basa.
Lo scorso 14 maggio era stata calendarizzata l’udienza per l’incidente probatorio (la procedura con cui, in un processo, viene acquisita una prova prima dell’inizio del dibattimento, perché per varie ragioni si ritiene che possa perdersi): l’udienza non si è svolta perché il tribunale di Crotone ha detto che i testimoni erano irreperibili. Un tentativo di rintracciarli sarebbe però stato fatto dalla trasmissione televisiva Le Iene, che li avrebbe trovati in Germania: sono un uomo iracheno e un uomo curdo, che intervistati dalla trasmissione hanno detto di non aver mai accusato Majidi di essere stata alla guida dell’imbarcazione, condotta invece da un uomo turco. L’intervista, però, non è ancora stata inserita tra gli atti del processo, e dunque al momento non ha alcun valore ai fini processuali.
[...]
Majidi, nel frattempo, rischia oltre al carcere anche il rimpatrio: il decreto Cutro ha reso più severi i requisiti per ottenere forme di protezione che permetterebbero a Majidi di restare in Italia. Secondo il suo avvocato, indipendentemente da come andrà il processo, il fatto di essere stata sottoposta a un procedimento penale potrebbe compromettere la possibilità per lei di ottenere una forma di protezione in Italia, rendendo concreto il rischio di un rimpatrio nel paese d’origine da cui è fuggita.
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mustaphajalloh · 9 months ago
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Delizioso cibo da campeggio in stile turco / Turkish style delicious camping food
Delizioso cibo da campeggio in stile turco / Turkish style delicious camping food https://www.youtube.com/watch?v=r8J8dT6Hn6g Delizioso cibo da campeggio in stile turco / Turkish style delicious camping food Ingredients: 3 peppers 🫑, lambs ribs, one gardenegg, mix red tomatoe paste, red 🌶️ , salt black pepper and olive 🫒 oil Follow me on the links 🔗 below ⬇️ 📌 Instagram ➡️ indoor_cooking_style 📌 Titkok ➡️ https://ift.tt/Ge5hqdU 📌 Facebook page ➡️ Philip Jalloh 📌 Facebook ➡️ Philip Jalloh 📌 YouTube ➡️ https://youtube.com/@Philipjalloh40?si=SiUwo3-wZmTL0uNg Hope you enjoy tap the like button share leavea comment and subscribe press the notification 🔔 bells too get more out of this channel #türkiye #dish #camping #style #pepper #lamb #ribs #today #viral #shorts #subscribe via Philip Jalloh https://www.youtube.com/channel/UCjU53VEHbrG4ymmr15BhCUQ March 09, 2024 at 11:00AM
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Putin: accordo sul grano solo senza sanzioni occidentali su cibo e fertilizzanti
Il presidente russo Vladimir Putin, dopo un colloquio con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che l’accordo del grano, che per un anno che ha consentito all’Ucraina di esportare cereali in sicurezza attraverso il Mar Nero, non sarà ripristinato finché l’Occidente non accetterà di facilitare le esportazioni agricole russe, rimuovendo le sanzioni che bloccano le esportazioni…
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yoginviaggio · 2 years ago
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Un'esperienza da pelle d'oca che vogliamo ripetere in quanto ansiosi di godere dell'intensità del cielo e della forza del paesaggio dentro al magnifico libro di Madre Natura che ha sempre così tanto da insegnarci e da regalarci!!
"Ci immergiamo nel cuore della Val Rendena, splendida valle alpina incorniciata dalle montagne dell’Adamello, della Presanella e delle Dolomiti del Brenta, per dedicarci ad incantevoli escursioni sui sentieri di quella che è la più vasta area protetta del Trentino.
Tonificanti pratiche yogiche e rigeneranti sedute termali allietano le nostre giornate nei momenti di pausa e di relax
Siamo ospiti di Isabella e Stefano al Palazzo Lodron Bertelli
https://www.palazzolodronbertelli.it/
dimora storica del 1400 nel grazioso borgo antico di Caderzone Terme , luogo ideale per prendersi cura di mente corpo e spirito.
L'albergo **** si trova infatti all'interno del "Borgo della Salute" caratterizzato da numerosi servizi volti al benessere della persona , tra cui le Terme Val Rendena, il Centro Benessere e il Centro Estetico.
Il Centro Benessere con accesso diretto agli ospiti, tramite ascensore interno, è dotato di piscina con idromassaggio, sauna finlandese, bagno turco, calidarium, percorso Kneipp, sala relax e solarium e di un’ampia proposta di massaggi, trattamenti estetici e ayurvedici.
Una splendida sala con luminose vetrate, pavimenti in legno e soffitti con travi a vista fa da cornice alle sedute di yoga, canti e meditazione che si sposano piacevolmente e quotidianamente al programma di trekking.
L'alimentazione è sana, il cibo semplice e genuino, prodotto da un’agricoltura sostenibile che rispetta l’Uomo e la Terra.
Noi non vediamo l'ora di lasciarci tutto alle spalle e partire ...e tu???
Sedute di yoga ed escursioni giornaliere a cura di
Annalisa Romagnoli
Guida Ambientale Escursionistica AIGAE
Insegnante di Yoga Certificata YogaAlliance
Organizzazione Tecnica a cura di Scoprimondo Viaggi
Vedi il programma dettagliato:
https://www.scoprimondo.it/yoga-e-trekking/
Per info :
Annalisa Romagnoli 339 2549407
Scoprimondo Viaggi 0543 404510 
Tutte le info qui : Link
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partyepartenze · 2 years ago
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Mangiare in Turchia - delizia e meraviglia
Viaggiando in Turchia, trovi cibo buonissimo in ogni angolo di ogni città. Molti sapori sono familiari, altri sono nuovi ma tutti incredibili. In Turchia ad ogni inizio e fine pasto si dice "Afiyet Olsun", ovvero "Possa questo cibo farti bene".
Non solo Kebab Mangiare in Turchia Se pensi al cibo turco, immagini enormi e profumati kebab che ruotano al ritmo di musiche ritmate e suoni orientali. Il kebab è solo una punta di un iceberg pieno di delizie e meraviglie, con cibi molto diversi da regione a regione. Il paesaggio turco varia moltissimo: puoi trovare altipiani, pianure fertilissime formate da vulcani spenti da centinaia di anni,…
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tarditardi · 2 years ago
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10/04 Pasquetta a Gardacqua - Garda (VR): pic nic nel verde e un tuffo in piscina
Gardacqua, grande centro benessere con piscina sulla sponda veronese del Garda, è aperto anche durante le festività pasquali, sia a Pasqua sia a Pasquetta. 
Per quest'ultima festività, lunedì 10 aprile '23, in particolare ci sono due opzioni per vivere il giorno dedicato alle gite fuori porta nel grande giardino di questa struttura d'eccellenza. Gli spazi per potersi rilassare nel verde in zona non sono poi molti. Per questo rilassarsi a Gardacqua, tra l'altro con servizi sempre e disposizione, per cui è un'idea adatta a tutti, anche alle famiglie. Chi lo desidera può anche regalarsi un trattamento di relax o di bellezza, che senz'altro può aiutare a vivere al meglio le giornate di festa.
Scegliendo una delle due opzioni, a Pasquetta, a Gardacqua, c'è la possibilità di utilizzare la grande piscina riscaldata all'aperto di Gardacqua, per un tuffo di relax, ovvero un plus davvero divertente per grandi e piccini. L'acqua è a 34 gradi, per cui decisamente invitante.
Con l'offerta "Grigliata nel Parco", chi lo desidera può godersi una sfiziosa grigliata nel parco di Gardacqua con due proposte: "Menu Stube" con galletto, patate, crauti e birra media. Chi preferisce gli affettati, c'è anche la possibilità di sostituire il galletto con tagliere di salumi. Il costo è di 15 euro a persona.
C'è poi l'ozpione "Picnic con Piazzola", in un'area del parco dedicata. In questo caso cibo e teli per sedersi o sdraiarsi sull'erba si portano casa. Sono vietate le bottiglie di vetro ed il costo è di 10 euro a piazzola. 
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Gardacqua - SPA, Wellness and Pools
Via Cirillo Salaorni ,10 
37016 Garda (VR)
045 627 0563
https://www.gardacqua.org
 Cos'è Gardacqua? 
 Gardacqua, a Garda, sulla sponda veronese del lago, è sinonimo di tempo dedicato al benessere. La struttura, conosciuta per il suo approccio globale al wellness, è circondata da un verde parco con ulivi secolari. A livello architettonico è caratterizzata da una elegante cupola di cristallo ed ospita una SPA di oltre 1000 MQ, grandi piscine interne ed esterne in cui rilassarsi oppure nuotare, beauty center in cui regalarsi trattamenti e massaggi d'ogni tipo, bar, ristoranti ed aree kids dedicate ai più piccoli.
 Gli augfuss meister, i maestri di sauna di Gardacqua SPA, guidano gli ospiti nei loro momenti di relax. La struttura segue la filosofia della tradizione nordica: all'interno degli ambienti caldi non è consentito l'utilizzo del costume: ad alte temperature infatti alcuni tessuti possono rilasciare sostanze tossiche. Invece c'è l'obbligo di coprirsi nelle aree di passaggio tra un ambiente e l'altro. Al Welcome Desk sono disponibili teli, ciabatte e accappatoi, così che gli ospiti possano pensare solo a rilassarsi.
 Gardacqua SPA è dotata di un'ampia Sauna Finlandese con cromoterapia (Temperatura: 80-90°C, umidità 5%). Qui calore, colori e profumi creano l'atmosfera indispensabile per un'esperienza di profondo benessere. La Bio Sauna (temperatura: 50-70°C; umidità: 40%), con il suo ambiente caldo e umido, è invece ideata per avvicinare alla sauna anche tutti coloro che soffrono le alte temperature. Il Bagno Salino (temperatura: 40-50°C, umidità: 80%) è poi un ambiente dal vapore salinizzato che grazie all'azione antibatterica delle particelle di sale è in grado di favorire l'igienizzazione delle vie respiratorie. Lo scrub salino, realizzato all'interno, leviga lo strato superficiale della pelle e riattiva la microcircolazione. 
 Il Bagno Turco (temperatura 40-50°C; umidità: 95-100%) stimola i pori della pelle ad aprirsi ed induce la sudorazione, favorendo una profonda pulizia dell'epidermide attraverso l'eliminazione di tossine e impurità. Il Laconium (temperatura: 55-65°C; umidità: 20%) è invece un ambiente dedicato al riscaldamento graduale del corpo per un effetto di rilassamento totale. Il Percorso Kneipp di SPA Gardaqua, a Garda (VR), alterna acqua fredda e acqua calda, per stimolare la microcircolazione di gambe e piedi. La Cascata di Ghiaccio, invece, offre il raffreddamento più indicato dopo la permanenza negli ambienti caldi per ottenere il massimo dalla propria esperienza in sauna.
 Non manca una grande zona Idromassaggio (temperatura: 33-35°), per un relax che stimola la circolazione e decontrae i muscoli. Tra un ambiente e l'altro, qualche momento di assoluto relax nell'accogliente e silenziosa Dream Room è poi l'ideale per una breve pausa. Ecco poi la grande Zona Relax, con vista sul prato privato della SPA: qui ci si riposa al caldo, con luce naturale, coccolati da un tiepido raggio di sole con vista sul prato privato della SPA. La struttura è dotata di un Solarium Naturista, un prato privato dove prendere il sole senza costume in mezzoal verde e alla natura.
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Udine, allevatori abusivi di gatti condannati per maltrattamento su denuncia dell’OIPA
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Udine, allevatori abusivi di gatti condannati per maltrattamento su denuncia dell’OIPA.   Condannati per maltrattamento di animali due allevatori abusivi di Udine che nel settembre del 2020 furono denunciati dall’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), contestualmente al sequestro, da parte delle guardie zoofile della stessa associazione in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, dei 16 gatti che detenevano in casa costretti in piccole gabbie in un contesto degradato dal punto di vista igienico e sanitario. Il Tribunale di Udine ha condannato gli imputati a rispettivamente alla pena di 27.500 euro e 25.000 euro di multa per il reato di cui all’art. 544 ter del Codice penale con confisca dei gatti sequestrati. I due sono stati condannati inoltre al risarcimento in favore di Oipa in quanto parte civile. Uno dei due detentori era già stato condannato per maltrattamento di animali, reato per cui al momento del sequestro stava scontando una condanna definitiva in regime di detenzione domiciliare, motivo per cui il giudice ha revocato il beneficio concesso fino a fine pena facendolo entrare in carcere. I fatti. I gattini, pubblicizzati su un noto portale, erano descritti come gattini di razza Maine Coon, Siamese, Ragdoll, Angora Turco piuttosto che American Shorthair e li vendevano a cifre che andavano da 150 a 400 euro; inoltre veniva dichiarato che i felini sarebbero stati venduti muniti di microchip, pedigree e vaccini. Una volta acquistati, però, gli acquirenti si accorgevano non erano altro che dei normalissimi gatti di razza europea, quelli di cui sono piene le città e le colonie feline, privi sia di microchip sia di pedigree, debilitati da parassiti esterni e interni, affetti da otiti da acari e da varie patologie (calicivirosi, coccidiosi o parvovirosi). E molti loro sono morti a distanza di qualche giorno dall’acquisto, nonostante le terapie veterinarie. «Quando siamo entrati in quella casa, i gattini avevano a disposizione acqua putrida e residui maleodoranti di cibo, mentre il fondo delle gabbie era cosparso di lettiera sporca di deiezioni», racconta il coordinatore delle guardie zoofile Oipa di Udine e provincia, Edoardo Valentini. «Inoltre, la costante reclusione in quelle gabbie stava pregiudicando il corretto sviluppo psicomotorio dei cuccioli, alcuni dei quali avevano anche escoriazioni sul naso causate dal costante sfregamento contro le sbarre». L’Oipa raccomanda di fare molta attenzione agli annunci online che riguardano la cessione di animali (non solo cani e gatti) poiché, nonostante l’adozione o la vendita di animali da compagnia sul web sia legale, molto spesso questi annunci possono nascondere un traffico illecito punito come reato con pene molto severe (reclusione, multa elevata e confisca degli animali) e anche acquistare animali online, anche se in buona fede, può comportare il concorso in tale traffico. Per segnalare possibili violazioni fiscali, è possibile rivolgersi direttamente alla Guardia di Finanza al numero di telefono 117 o via Pec (v. Guarda di Finanza). L’Oipa da anni porta avanti una campagna di sensibilizzazione sul tema. Per approfondire, si può visitare la pagina web https://www.oipa.org/italia/dontshopadopt Per segnalare situazioni sospette o di maltrattamento in tutta Italia questi i recapiti dei nuclei delle guardie zoofile dell’associazione: Guardie zoofile  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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beltratto · 2 years ago
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Uno dei più grandi disastri della storia, il terremoto in medio oriente, non poteva capitare in un posto peggiore! Nel triangolo di guerra decennale: la parte di Turchia e Kurdistan, zona del Rojava, odiata e combattuta dal governo turco, e la parte della Siria dove si trovano solo rifugiati e nascosti/scappati dal tremendo regime di Bashar al-Assad , nonché campo di battaglia tra russi, inglesi, israeliani, tribù arabe, nato, cinesi, francesi, in una guerra che dura da una dozzina di anni!!! Un conflitto che ha devastato la vita di una generazione di bambini che conoscono solo la guerra. Così Erdogan ci ha pensato un po' prima di inviare aiuti in quelle zone. . Anzi sono arrivati prima soccorsi dall'estero! La Siria? bene, l'autarca Bashar al-Assad ha proibito qualunque soccorso, a quel milione di sfollati! tanto che non si conosce il numero di morti, di salvati, di feriti ... È tremendo sapere che un governante, seppur dittatore, lasci morire la gente nel peggiore dei modi, con il freddo pungente che fa gradi sotto zero, senza coperte, senza acqua, senza cibo!!!! Ora si parla di 16mila morti sotto le macerie, in realtà non si sa ... Le uniche buone notizie sono quando riescono a salvare qualche persona e bambina sopravvissuti perfino dopo 62 ore! Mi sento a dir poco spiazzata, arrabbiata, addolorata per tutto ciò, mentre l'Italietta si diletta con il festival di Sanremo, dove parlano tutti sciorinando pensieri personali che fanno rabbrividire. E mentre un presidente ucraino va a Parigi, Londra, Bruxelles, a chiedere, perentoriamente, armi! per la sua guerra contro la Russia! #terremoto #guerra #umanità Foto dal web. (presso Mondo) https://www.instagram.com/p/Cob8y4HoXcO/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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exterminate-ak · 2 years ago
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Questa fa il paio con la situazione in cui mi sono imbattuta l'altro giorno.
Kebab di mezzanotte (avevo saltato la cena per cause esterne, tanta fame, tanto sonno, zero voglia di cucinare, nessunomipuogiudicare.mp3) Locale vuoto, momento tranquillo, mi sono messa a fare due chiacchiere con il kebabbaro turco. Parlava un italiano molto stentato, perciò mi immaginavo fosse qui da pochi anni e avesse voglia di raccontarmi qualcosa di casa sua, invece viveva a Roma da quasi vent'anni, ci era praticamente cresciuto. In compenso aveva molte cose da dire sull'Italia.
A un certo punto parte con un "qui troppi stranieri". Ok, forse ho capito male io, dopotutto l'italiano lo parla male, chiedo di ripetere perché non ho sentito. No no, intendeva proprio dire che si stava meglio quando era appena arrivato, ora nel quartiere ci sono troppi stranieri che fanno troppo casino e si vive male. Soprattutto quegli africani che sono poveri, incivili e delinquenti. Ah.
Sta ancora maneggiando il mio cibo (il primo comandamento impone di non fare mai incazzare chi ti deve servire da mangiare, e io obbedisco. Sempre.) perciò mi sforzo di non scoppiargli a ridere in faccia, sorrido, e gli dico con gentilezza che non è così grave, ma lui insiste, poi che nel quartiere mi trovo bene, ma lui insiste, poi che anche gli italiani non delinquono mica poco, ma lui insiste,... Poi finalmente mi porge il kebab, grazie, prego, buon lavoro, buon appetito, e ciaone.
Sono uscita dal locale con il tepore nel petto di una storia di integrazione davvero ben riuscita. Immigrato turco razzista, che "si stava meglio quando si stava peggio" e "prima gli italiani". Probabilmente vota anche lega. Che commozione, è proprio uno di noi. Alla faccia dei leghisti!
Estratti da una "conversazione" con tassista polacco a Varsavia
- PutinRussiaCaccaPupu' però adesso anche basta coi rifugiati ucraini perché sono troppi - E lo Stato gli da tutto e a noi polacchi niente - E tutti questi tassisti stranieri che non parlano polacco e sono tutti criminali - E le app per i servizi di taxi digitali sono tutte illegali e nessuno di loro ha la licenza - Io non guardo mai la tv ma so quello che dico - È come con la pandemia non è vero niente
Non potevo lanciarmi dall'auto in corsa perché tra la città e l'aeroporto di Modlin non c'è letteralmente nulla.
Mi sembra comunque di intuire una vaga similarità coi discorsi di alcuni tassisti nostrani.. Sarà un prerequisito per la professione.
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canterai · 2 years ago
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#2 avventura macedone
sveglia al freddo, con sette gradi, a causa della grande escursione termica fra notte e giorno. colazioncina con le cose comprate ieri, e poi partenza alla volta della carsija, con tappa caffè in un posticino molto carino. passiamo dal Karan an, caravanserraglio cittadino, nascosto dietro una piazzetta alberata, mentre suonano le campane delle nove e quarantanove. passeggiamo per questo quartiere caratteristico che è pazzesco, tutti i locali e i negozietti iniziano ad aprire uno dopo l'altro. entriamo in un vecchio hammam che ospita ora la galleria d'arte nazionale, e per un po' di tempo ci tuffiamo nell'arte. fotografo tante cose, ma specialmente tante persone. la città è piena di odori particolarissimi, giro col naso in aria. gatti che dormono e gatti che gironzolano per le strade. entrò in una moschea bellissima, accogliente, semplice ma mozzafiato. campane delle dodici e socializzazione con due mini mici, e poi di nuovo campane alle dodici e quattro. pausetta pranzo con cibo turco per un totale di tre euro a testa. poi passeggiata in centro con campane delle quattordici e quarantanove. giretto per debaar malo, quartiere bellissimo che ricorda un po' la Soho londinese, e poi casetta. si riesce, e al crepuscolo la città ha un odore sempre più buono. calpesto foglie secche mentre guardo le stelle e la luna che mi salutano.
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corallorosso · 3 years ago
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La Ue complice della strage cancellata Al confine tra Polonia e Bielorussia continuano ad essere bloccati circa 4/5 mila profughi costretti a vivere al freddo, senza cibo e acqua, per via del ricatto sull’Ue del premier bielorusso Lukashenko. Da settembre a oggi, ci sono stati almeno 10 morti lungo quella tratta, deceduti per ipotermia e sfinimento, compreso un bambino di appena un anno. Un dramma identico a quello di circa trenta persone morte su una barca alla deriva per oltre un mese e mezzo nell’Atlantico, giunta a fine ottobre su una spiaggia di Sau Nicolau (Capo Verde), a migliaia di chilometri dalla costa del Sahara Occidentale da cui era partita. Lukashenko è infatti solo l’ultimo ad usare i profughi come arma. Lo fece Gheddafi, che apriva e chiudeva i flussi di migranti dalla Libia a seconda delle richieste che poneva. Lo ha fatto e continua a minacciare di farlo il presidente turco Erdogan col suo braccio di ferro che da anni conduce con l’Europa, e lo fanno e continuano a farlo le milizie libiche, da noi ben finanziate, trasformatesi in Guardia Costiera. Dall��inizio del 2021 fino al 15 novembre, secondo il dossier del Comitato Nuovi Desaparecidos redatto da Emilio Drudi, sarebbero morti 3.017 profughi: 2.868 nel Mediterraneo o nell’Atlantico, 149 lungo le vie di terra, nei paesi di transito in Africa, nel Medio Oriente e nella stessa Europa. Una media di circa 300 al mese. Quasi 10 al giorno. Con questo ritmo a fine dicembre si arriverà a 3.500 vittime. L’anno peggiore resta il 2016, con 5.822 tra morti e dispersi a fronte di 392.791 sbarchi: una vittima ogni 67/68 migranti arrivati. Segue il 2015 che, a fronte di 1.039.000 arrivi, ha fatto registrare 3.882 vittime: una ogni 256. Poi il 2017, con 3.498 morti su 187.792 sbarcati: uno ogni 67/68. Nessuno di questi tre anni presenta però un tasso di mortalità pari a quello del 2021 che, sempre al 15 novembre, risulta di 1 ogni 45. Nel conto delle vittime (3.017), potrebbero entrarne altre 793 che erano in 18 barche disperse nell’Atlantico. La via di fuga più letale è quella per la Spagna, nell’Atlantico verso le Canarie e nel Mediterraneo Occidentale verso le Baleari e la Penisola Iberica, con 1.639 morti, una ogni 26 migranti arrivati. Segue quella del Mediterraneo centrale, verso l’Italia e Malta: 1.201 vittime, con un tasso di mortalità di una ogni 49/50 sbarchi. Nell’Egeo e nel Mediterraneo orientale, infine, i morti o dispersi risultano 28 su 6.418 arrivi in Grecia o a Cipro (uno ogni 231). All’Egeo spetta il triste primato della dissuasione attiva, respingimenti violenti attuati dalla Guardia Costiera e dalla polizia greca o da uomini in divisa militare i quali sequestrano in mare il motore fuoribordo delle barche dei migranti per lasciarle alla deriva, oppure costringono gruppi di profughi già sbarcati nelle isole egee a stiparsi su zattere di salvataggio poi rimorchiate dalle motovedette al largo e abbandonate nelle acque turche. L’altro elemento inaccettabile sono i respingimenti di massa delle forze di sicurezza di diversi Stati Ue e dell’agenzia europea Frontex oppure dati in appalto alla polizia di vari paesi africani e mediorientali sulla base di accordi miliardari stipulati dall’Ue o da singoli governi, come il Processo di Rabat (2006), di Khartoum (2014), i trattati di Malta (2015), il patto con la Turchia firmato nel 2016 sulla base di 6 miliardi e rinnovato di recente, il memorandum Italia-Libia (2017) e tutti i successivi adattamenti. A fronte di 135.773 migranti giunti in Europa al 15 novembre, ne risultano bloccati, respinti e tratti in arresto 136.437, quasi mille in più. Il primato va alla Turchia, con 49.850, seguono il Marocco (42.188), la Libia (37.957), la Tunisia (4.108) e l’Algeria (2.174). Inoltre, qualche decina tra Senegal, Mauritania e Sudan. Alcuni governi includono anche fermi e arresti di profughi divenuti semi-stanziali ma in attesa di proseguire. È il caso della Turchia e del Marocco, come una recente inchiesta del magazine dell’Eurispes ha messo in luce. È quella libica la polizia che nel 2021, secondo Drudi, ha respinto più migranti, destinandoli ai centri di detenzione lager dove le violenze sono pratica quotidiana. In dettaglio, 29.427 sono stati bloccati in mare dalle motovedette fornite dall’Italia alla Guardia Costiera libica; 8.177 a terra, nell’imminenza dell’imbarco, negli hub dove erano nascosti, vicino il confine meridionale con il Sudan e il Niger, lungo le strade che dal sud portano alla costa mediterranea, a Tripoli e in altre grandi città; 353, infine, catturati sulle spiagge dove sono rientrati per via di guasti ai natanti. Se ai 37.957 profughi sequestrati dalla Libia si aggiungono i 4.108 fermati dalla Tunisia, con un totale di 42.065 la rotta del Mediterraneo centrale è la più presidiata e difficile da superare. Insieme dunque alle responsabilità di Lukashenko, Gheddafi in passato, Erdogan e milizie libiche adesso, resta ferma la responsabilità dell’Ue che continua a costruire muri consegnando nelle mani di vari criminali migliaia di persone in fuga per la vita. Marco Omizzolo, Docente alla Sapienza di socio-politologia delle migrazioni
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la-baronessa-rampante · 4 years ago
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In turco, quando qualcuno assaggia il tuo cibo e lo trova delizioso dice "ellerine sağlık" che significa "salute alle tue mani" e mi sembra un'espressione così rispettosa e piena di amore.
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sciocchezza · 4 years ago
Note
Perché non rispondere a tutte? 😁
l'hai voluto tu
1. Hai mai ricevuto una proposta di matrimonio?
sni, avevo quindici anni, lui diciassette, eravamo giovani ma pensavamo davvero ci saremmo sposati. eravamo giovani e ingenui
2. Hai mai urlato in un locale pubblico?
sì, chiaro
3. Hai mai dato informazioni erronee solo per il gusto di farlo?
no, non sono così cattiva dentro
4. Hai mai insultato qualcuno fino a farlo piangere?
no, ma qualcuno ha pianto per le mie parole
5. Hai mai partecipato a una manifestazione?
una??? bro, sono una diciottenne di sinistra, CHIARAMENTE SÌ
la 6 non esiste
7. Hai mai bevuto per tutta la notte?
sì, quand'ero più piccola
8. Hai mai piantato un albero?
no, ma ho lasciato in natura alcuni semi di frutta
9. Hai mai incendiato qualcosa?
sigarette sì :)
10. Hai mai sentito dolore fino a piangere o urlare?
11. Hai mai baciato qualcuno del tuo stesso sesso?
non ho ancora avuto l'onore, purtroppo
12. Hai mai fatto un tuffo da un'altezza di almeno di 10 m?
no, bro, c'ho caga
13. Hai mai assaggiato un cibo coreano?
no :(
14. Hai mai pensato seriamente al suicidio?
seriamente no, ma
15. Hai mai odiato?
poco
16. Hai mai avuto esperienze sadomaso?
no, ma sono aperta a sperimentare con chi voglio e quando vorrò
17. Hai mai lavorato in un bar?
no
18. Sei mai stato in un sexy shop?
no :((((( da fare
20. Ti sei mai perso in una città sconosciuta?
sì, ma grazie a google maps è stato recuperabile
21. Hai mai tirato dei bidoni?
sì, ma niente di che
22. Ti sei mai innamorata/o di un amico/a?
mi sono innamorata una sola volta con una persona che è passata dall'essere uno sconosciuto al mio ragazzo in pochissimo. però sono andata con un mio amico e anche con l'amico del mio ex :)
23. Hai mai fatto yoga?
sì, ho fatto diversi corsi negli anni
24. Hai mai fatto esercizi tantrici?
no
25. Hai mai assistito ad un incidente stradale?
sì, quello che ho vissuto. ho visto spesso il post-incidente
26. Sei mai stato legato?
a qualcuno o a qualcosa???
27. Hai mai giocato a squash?
no
28. Hai mai avuto un colpo di fulmine?
no, non ci credo
29. Hai mai fatto un video hard?
no, ma una gif e qualche foto
30. Hai mai sentito la mancanza di un ex?
sì ed in un certo senso la sento tutt'ora. non mi piace lui, non vorrei stare con lui, ma mi manca ciò che avevamo
31. Hai mai giocato a briscola?
bro , ci faccio le serate
32. Hai mai tenuto un diario segreto?
sì, e in un certo senso, lo tengo ancora (ma è complicato)
33. Hai mai fatto sci fuori pista?
no, non ho mai sciato
34. Hai mai fatto jungle trekking?
nope
35. Sei mai stata/o con uno/a più piccolo di te?
una volta sono andata con uno nato 11 giorni dopo di me, non so se vale
36. Ti sei mai spacciato/a per qualcun altro?
con qualche sostituto potrei averlo fatto
37. Ti sei mai arrampicata/o su un albero?
sì, ma bassi perché ho paura della vita
38. Hai mai desiderato che una notte non finisse mai?
sì, molto alla "STRINGIMI FORTE CHE NESSUNA NOTTE È INFINITA"
39. Hai mai fatto una pazzia per amore?
farsi 500 km ogni due mesi vale??
40. Hai mai fatto il bagno di notte?
siii, anche al tramonto e all'alba
41. Hai mai fumato il narghilè?
no, ma lo vorrei fare
42. Hai mai scritto una lettera d'amore?
sì, anche spedita
43. Sei mai stato/a sospeso/a da scuola?
no, sono una bravissima ragazza
44. Hai mai perdonato?
chiaro
45. Hai mai fatto un incidente in macchina?
una volta mia sorella ha fatto un frontale con una macchina, ma solo un'ammaccatura
46. Sei mai stato vittima di uno scherzo?
sì, ah, i campi scuola
47. Sei mai stato alle terme?
sì! un mesetto fa
48. Sei mai stato a vedere un gran premio di formula uno?
no, al massimo ho visto il giro di italia
49. Hai mai fatto parasailing?
50. Hai mai mentito spudoratamente?
sì, ai miei per vedere i ragazzetti
51. Hai mai fatto un murales?
no, scrivevo al massimo sui muri della scuola
52. Hai mai visto la barriera corallina?
no, non mi piace il mare
53. Hai mai fatto la/o stronza/o?
sir, io sono una stronza!!
55. Hai mai ricevuto i complimenti per qualcosa che sai fare molto bene?
sì, ma mi imbarazzo a dirlo....
56. Sei mai stato in un campo nudisti?
no, purtroppo
57. Hai mai scoperto che qualcuno a cui tenevi ti sputtanava di nascosto?
no, tutti sinceri o tutti bravi con la doppia faccia
58. Hai mai rotto degli oggetti per rabbia?
rotto non credo, distrutto della carta sì
59. Sei mai stata/o al telefono più di 2 ore?
sì con la mia migliore amica
60. Sei mai scappato/a di casa?
una volta piangendo sono uscita di casa ed ho superato il cancello con quella intenzione. non ho neanche attraversato la strada
62. Hai mai partecipato a un rave nei boschi?
no, MA CHE FIGATA
63. Sei mai stata/o a casa di uno sconosciuto?
sì lol, non me lo ricordare (poi non era più uno sconosciuto però)
64. Hai mai detto una cosa e subito dopo hai fatto il contrario?
@IO SEMPRE
65. Hai mai fatto abitualmente spuntini di mezzanotte?
abitualmente no, ma se fumo, sì
66. Hai mai fatto sesso in chat?
intendi sexting? intendi mandare nudes? comunque sì, entrambe
67. Hai mai spiato dal buco di una serratura?
sì, ma non ho mai visto nulla di che
68. Hai mai origliato a una porta?
sì, ma non ho mai scoperto nulla di che
69. Hai mai camminato su un tetto?
non credo
70. Hai mai conosciuto un travestito o una trans?
ho conosciuto un ragazzo trans (ftm) ad un campo di amnesty
71. Hai mai letto più libri in un giorno?
letto sì, finito no
72. Hai mai fermato qualcuno per strada per conoscerlo?
no, non sono più gli anni 90
73. Sei mai stato/a in un tempio buddista?
no, purtroppo
74. Hai mai fatto la sauna?
sì, mi piace molto, ma bagno turco >>>>
75. Hai mai avuto modo di tradire?
sì, sabato scorso lol, ma non l'ho fatto
76. Hai mai preso una multa?
non ancora, GRAZIE A DIO
77. Sei mai stato/a inseguito/a da cani inferociti?
no, GRAZIE A DIO
78. Hai mai ricevuto delle proposte oscene?
ho ricevuto cazzi in chat e avevo tinder, veda un po' lei
79. Hai mai fatto un provino televisivo?
no
80. Hai mai fatto di tutto per rendere felice una persona?
qualcosa del genere
81. Hai mai fatto break dance in mezzo a una strada?
no, sennò mi break qualcosa
82. Sei mai stato/a ai Caraibi?
no
83. Hai mai incontrato qualcuno conosciuto in chat?
sì, tre ragazzi, tutti con cui sono uscita
84. Sei mai stato/a ad un concerto?
sarò andata ad una quindicina
85. Hai mai guidato senza essere in grado di farlo?
quando dovevo imparare sì
86. Hai mai fatto giochi alcolici?
CHIARO!
87. Hai mai visitato più posti all'estero che in Italia?
già risposto
88. Sei mai stato/a ad una festa della birra?
no :(
89. Sei mai andato/a da qualche parte dicendo a tutti che andavi da un'altra?
sì, mi è capitato spesso con i ragazzetti
90. Sei mai stato/a ricoverato/a?
no
91. Hai mai suonato in un gruppo?
ho suonato in orchestra per poco
92. Hai mai corrotto qualcuno (anche per poco)?
in natura conta??
93. Sei mai stato/a raccomandato/a?
no
94. Sei mai stato/a iscritto/a ad un partito?
no
95. Sei mai stato/a tradito/a?
che io sappia no, ma non credo
96. Hai mai desiderato una persona per mesi senza riuscire a dichiararti?
sì, ma nulla di serio, mi è piaciuto per 3/4 mesi e poi basta
97. Hai mai avuto una “storiella” in vacanza?
in una vacanza studio una volta
98. Hai mai desiderato di andare a vivere all'estero?
non solo l'ho desiderato spesso, lo farò da metà settembre
99. Hai mai viaggiato senza biglietto?
in autobus un paio di volte
100. Sei mai stato/a single per scelta?
dopo essere stata fidanzata per un anno, non sono uscita con nessuno per altrettanto tempo. un po' perché non mi è capitato, un po' perché non lo cercavo proprio
101. Sei mai stato con qualcuno per passatempo?
ouch, questa domanda fa male. all'inizio il mio tipo attuale lo consideravo un passatempo, poi mi sono affezionata
102. Hai mai volato?
in un aereo, sì. senza no
103. Hai mai avuto incubi ricorrenti?
no, una volta ho fatto un incubo che avevo già fatto e sapevo già come sarebbe finito
104. Hai mai girato nudo/a per casa?
casa mia, casa d'altri, camere di hotel, certo
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istanbulperitaliani · 4 years ago
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Chiesa di Santa Maria della Fonte
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Sono quasi 1500 anni che questo luogo é tra le mete più importanti di pellegrinaggio degli ortodossi. Alcuni la definiscono la Lourdes d’Oriente.
Le origini.
L’origine del monastero è legata ad una leggenda il cui protagonista é l’imperatore Leone I il Trace o il Grande (401-474) quando da giovane soldato dell’esercito si imbatté in un cieco che stava morendo dalla sete. Il giovane Leone sprovvisto d’acqua riuscì ad aiutare il cieco grazie all’intervento divino della Madonna che a voce, oltre a profetizzargli il suo futuro da imperatore, indicò una polla d'acqua seminascosta nel terreno. L’assetato poté finalmente bere e lavandosi il volto riacquistò miracolosamente la vista. Divenuto imperatore Leone I fece costruire attorno alla sorgente del miracolo, una chiesetta votiva dedicata alla Madonna dandole il nome di Zoodochos Pege (Sorgente di Vita, Fonte di Vita). Successivamente la chiesetta venne ingrandita da Giustiniano con il materiale rimasto dopo la costruzione della Basilica della Santa Sofia.
Il luogo, diventato poi un monastero (Balıklı Meryem Ana Rum Ortodoks Manastırı), venne raso al suolo nella prima metà del XV secolo dagli ottomani e nel corso del tempo ha subito varie vicissitudini.
Quello che attualmente sorge é la struttura risalente al 1835.
La sorgente miracolosa meglio conosciuta come ayazma (ve ne sono molte ad Istanbul, si dice che questa sia “collegata” con quella che si trova a Santa Maria delle Blacherne) si trova in una cripta sotterranea e vi nuotano dei pesci. Questi pesci sono presenti da secoli e hanno dato origine al nome turco sia all’attuale complesso ecclesiastico che all’intera zona: Balıklı (con i pesci).
Perché Madonna con i pesci?
Un racconto popolare dice che il giorno della conquista di Costantinopoli da parte degli ottomani, un monaco stava arrostendo dei pesci proprio vicino alla sorgente. Quando gli venne annunciata la conquista della città, il monaco rispose che ci avrebbe creduto solo se il suo cibo sarebbe ritornato in vita: cosa che avvenne visto che i pesci saltarono dalle braci alla sorgente!
Nella cripta sono presenti anche delle fontane dove é possibile bagnarsi con l’acqua sorgiva.
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Gli interni della chiesa.
La vicina chiesa ha un interno riccamente decorato con una pregevole iconostasi alla fine. Alle spalle del bianco trono episcopale c’é una icona che gli ortodossi dicono dipinta da San Luca autore, secondo la tradizione cristiana orientale, di molte icone mariane.
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L'icona che rappresenta la Madonna Sorgente (o Fonte) di Vita é diffusa in tutto il mondo ortodosso, mostra la Madonna con in braccio Gesù bambino circondata da angeli che sovrasta una vasca di marmo dove nuotano dei pesci. A destra c’é l'imperatore con la sua guardia e a sinistra il Patriarca con i vescovi mentre dietro compaiono le mura di Costantinopoli. In pimo piano vengono raffigurati o il giovane Leone I con il cieco oppure degli infermi.
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Il cimitero esterno.
Nel cortile del monastero è presente un cimitero con tombe in marmo dove riposano anche alcuni Patriarchi. Caratteristica di questo cimitero é la grande presenza di scritte in Karamanli (un dialetto turco scritto in greco) che rappresentano il più grande gruppo di iscrizioni superstite al mondo in questa lingua.  
Il monastero é aperto tutti i giorni dalle 8:30 fino alle 16:30. L’ingresso é gratuito. Una piccola offerta é ben accetta se desiderate portare con voi una boccetta d’acqua dell’antica sorgente.
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La mia Vita a Istanbul: consigli e informazioni turistiche. Disponibile come GUIDA per delle ESCURSIONI in città. Scrivi una e-mail a: [email protected] Seguici anche su www.facebook.com/istanbulperitaliani
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paoloxl · 5 years ago
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In questo momento nella regione dei Balcani si trovano alcune decine di migliaia di rifugiati e altri migranti. Una parte è accolta nei centri d’accoglienza ufficiali, mentre un gran numero di persone si trova fuori dal sistema, sopravvivendo grazie all’aiuto della popolazione locale e al sostegno dei volontari e delle volontarie nell’intera regione. Eppure, con la diffusione del virus COVID-19, la già difficile situazione in cui si trovano sta diventando ancora più grave e richiede l’urgente intervento delle autorità responsabili - attori locali e internazionali - e la solidarietà di tutti noi.
Lo Stato di Emergenza, oggi in vigore in molti paesi della regione, sta venendo usato come leva per mantenere e rafforzare le disuguaglianze sociali, diventando presto fattore scatenante di ulteriore stigmatizzazione e repressione dei più vulnerabili tra noi. Questa emergenza non può diventare un pretesto per continuare con politiche di esclusione, detenzione ed espulsione, che provocano sofferenza e disagio.
La paura che affrontiamo in questi giorni, per le nostre vite e le vite degli altri attorno a noi, per molti rappresenta una realtà quotidiana che ormai va avanti da molto più tempo. L’incertezza attuale ci porta a mettere in discussione in modo radicale quel sistema di gerarchie geopolitiche che attraverso divisioni razziali e di classe ci divide e classifica, producendo una popolazione di persone indesiderate e respinte in tutto il mondo e nei nostri paesi. In queste condizioni non ci resta altro che impegnarci e lottare per l’eliminazione delle differenze imposte in base allo status sociale o di cittadinanza.
Chiediamo quindi l’abolizione di pratiche discriminanti e disumanizzanti, ufficiali e non ufficiali, la cessazione dell’uso della violenza ai confini e la legalizzazione dell’esistenza di tutte e tutti, la chiusura di tutte le strutture detentive e campi sovraffollati che limitano la libertà di movimento e non assicurano basilari condizioni igieniche e umane. Da singole cittadine e singoli cittadini chiediamo l’affermazione dei valori di uguaglianza e libertà, rivendicando e chiedendo a tutti voi di attivarci in azioni di cura e solidarietà.
Allo stesso tempo, nell’ambito delle misure d’emergenza, chiediamo ai governi dei paesi membri dell’Unione Europea, ai governi della regione e a tutte le istituzioni e le organizzazioni responsabili, di garantire che tutti coloro che sono costretti a vivere per strada, in strutture improvvisate prive di condizioni igieniche, o in campi sovraffollati e inadeguati, ricevano sistematicamente alloggi con condizioni umane e sicure anche dal punto di vista sanitario. Chiediamo che siano garantite condizioni di vita adeguate e sane per tutti, che gli edifici pubblici e privati non in utilizzo, comprese le strutture turistiche, vengano utilizzati a tale scopo. In piena pandemia, occuparsi in maniera adeguata di tutti i casi a rischio dovrebbe essere la priorità di ogni politica pubblica ed ogni governo responsabile.
In tal senso, sottolineiamo che l’Unione Europea, specificatamente la Commissione Europea hanno una responsabilità particolare nei confronti dei rifugiati e degli altri migranti “bloccati” nei nostri paesi. Come hanno dimostrato apertamente con le loro recenti azioni sul confine greco-turco e su altri confini, vogliono mantenere rifugiati e migranti fuori dal loro territorio a tutti i costi e con ogni mezzo, anche se queste azioni si traducono in ulteriori violenze e sofferenze.
Chiediamo che nell’ambito delle misure previste e organizzate dalle autorità locali e statali, come di organizzazioni internazionali quali IOM (International Organization for Migration) e i loro partner, che in alcuni paesi della regione hanno assunto un ruolo chiave nel lavoro con la popolazione migrante, con urgenza organizzino e rendano attive squadre mobili per la distribuzione di acqua e cibo, materiale per la disinfezione e per l’igiene, a tutte le persone che ne hanno bisogno e che vivono fuori dai campi. In questo processo devono essere coinvolti anche cittadini e cittadine, senza alcun limite e su base volontaria, seguendo tutte le indicazioni sanitarie di esperti ed esperte, ed epidemiologi ed epidemiologhe.
Chiediamo a cittadine e cittadini, a volontarie e volontari internazionali presenti nella regione e che desiderano aiutare, di rispettare le indicazioni di esperti ed esperte e di epidemiologi ed epidemiologhe al fine di ridurre la possibilità di mettere a rischio se stessi, se stesse, e le persone che vengono aiutate. Facciamo appello affinché tutti lavorino in maniera collaborativa e coordinata. Solo così infatti sarà possibile contenere la pandemia della paura e ridurre seri rischi dei meno protetti.
Inoltre, chiediamo che alle persone che vivono già nei centri di accoglienza nell’intera regione, vengano forniti adeguata protezione e alimentazione di qualità, nonché il soggiorno in condizioni igieniche che garantiscano la dignità umana. Tra di loro vi sono molte persone che rientrano in categorie a rischio, come malati cronici o persone immunodepresse, alle quali è necessaria una cura maggiore. I centri di accoglienza in Bosnia Erzegovina, gestiti da IOM, sono probabilmente tra i peggiori, con condizioni ben al di sotto di ogni livello dignitoso. La maggioranza dei campi è sovraffollata, senza adeguate condizioni che permettano una regolare igiene personale, la regolare fornitura di acqua calda e di acqua potabile, materiali di base per l’igiene personale e disinfezione. I responsabili dovrebbero assicurare queste risorse di base in ogni momento, non solo in una situazione di pandemia.
Chiediamo che vengano coinvolti tutto coloro che hanno risorse e responsabilità per agire: dalle agenzie delle Nazioni Unite e i loro partner, soprattutto IOM che possiede la maggiore autorità, Medici Senza Frontiere (MSF), la Croce Rossa Internazionale (CRI) e le loro commissioni locali, il Consiglio danese per i rifugiati (DRC), Merhamet, Caritas e tutte le altre organizzazioni e gruppi che sono coinvolte nell’assistenza alle persone migranti.
Infine, chiediamo che a tutte le persone senza distinzione venga garantito l’accesso al sistema sanitario senza restrizioni, che le persone migranti non vengano discriminate, e dunque che anche a loro vengano assicurate concrete tutele nell’ambito delle misure di protezione previste per la popolazione. Chiediamo che si renda loro possibile l’accesso alle informazioni, nelle lingue da loro conosciute, affinché sappiano che cos’è e come si propaga questo virus nel micro contesto, come le modalità di contagio e le misure da attuare per tutelarsi. Nella lotta contro una pandemia, escludere una parte della popolazione nelle misure di protezione annulla ogni sforzo fatto per limitarne la diffusione.
I nostri governi sono obbligati per legge ad assicurare le condizioni affinché questo avvenga per tutte le persone a prescindere dal loro status sociale e di cittadinanza, nel caso di cura e prevenzione del COVID-19 si tratta di cure di pronto soccorso.
Pertanto, chiediamo inoltre che il governo renda possibile il regolare trattamento sanitario gratuito per questa popolazione e soprattutto in caso di contagio da virus o in caso di dubbio di contagio. Allo stesso tempo, questa situazione richiede cautela e apertura, mantenendo un sostegno organizzato ai rifugiati, i migranti e tutte le persone a rischio.
Questo ci viene richiesto da principi di elementare umanità e dalle logiche di base della salute pubblica, perché nessuno è al sicuro finché non lo siamo tutti!
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