#cibo pregiato
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Tartufi Bianchi: Il Tesoro della Terra tra Storia, Cucina e Tradizione. Di Alessandria today
Dal Piemonte all’Umbria: Il Fascino del Tartufo Bianco e la Passione dei Cercatori
Dal Piemonte all’Umbria: Il Fascino del Tartufo Bianco e la Passione dei Cercatori. Il Tartufo Bianco: Il Diamante della Terra Il tartufo bianco (Tuber magnatum Pico) è considerato uno dei prodotti più pregiati della gastronomia mondiale. Questo fungo ipogeo, caratterizzato dal suo intenso aroma e dal sapore inconfondibile, è noto anche come “diamante della terra”. Tra le sue zone di produzione…
#Alba e tartufi#Alessandria today#autunno e tartufi#cavatori di tartufi#cercatori di tartufi#cibo pregiato#coltivazione di tartufi#cucina con tartufi#cucina gourmet#cucina italiana.#cultura del tartufo#curiosità sul tartufo#ecosistema e tartufi#esperienze enogastronomiche#fiere del tartufo#gastronomia piemontese#Google News#ingredienti di lusso#italianewsmedia.com#luoghi del tartufo#mercato del tartufo#piatti italiani#Piemonte tartufi#Pier Carlo Lava#prezzi tartufo bianco#profumo di tartufo#proprietà nutrizionali tartufo#raccolta di tartufi#ricerca del tartufo#Sostenibilità
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L’alimentazione nel Medioevo | le pagine dei nostri libri
Le città medievali erano impossibilitate a coltivare il cibo necessario a nutrire la popolazione all’interno delle proprie mura. C’era quindi una grande dipendenza dall’agricoltura che si sviluppava nelle terre che circondavano le città. I raccolti venivano trasportati tra grandi distanze e il cibo che arrivava da più lontano era considerato più raffinato e pregiato. La patata, tubero originario…
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Cibo, vino e sagre: Gusta l'autunno italiano a novembre
L'autunno è una stagione magica in Italia. Le foglie degli alberi assumono tonalità calde e vivaci, il clima è più mite e le giornate sono più lunghe. È un momento perfetto per esplorare il paese e gustare i suoi sapori. I colori dell'autunno L'Italia è un paese ricco di paesaggi naturali, e l'autunno è il momento perfetto per ammirarli. Le foreste di faggi, castagni e querce si tingono di giallo, rosso e arancione, creando un paesaggio fiabesco. Ecco alcuni dei luoghi migliori per ammirare i colori dell'autunno in Italia: I laghi del Nord Italia: il Lago di Como, il Lago di Garda e il Lago Maggiore sono particolarmente suggestivi in autunno. Le colline del Chianti: la regione del Chianti è famosa per i suoi vigneti, che in autunno assumono un colore rosso intenso. Le Dolomiti: le Dolomiti sono una catena montuosa spettacolare, che in autunno si tinge di giallo e arancione. La Sicilia: la Sicilia è un'isola ricca di storia e cultura, e in autunno offre paesaggi mozzafiato. Cibo e vino L'autunno è anche la stagione dei prodotti tipici italiani. È tempo di vendemmia, e i vigneti si riempiono di grappoli d'uva maturi. È anche il momento di raccogliere i frutti autunnali, come le castagne, le noci e le mele. Ecco alcuni dei piatti tipici italiani da gustare in autunno: Pasta al ragù: il ragù è un sugo a base di carne di manzo, salsiccia e pomodoro. È il condimento perfetto per la pasta. Torta di castagne: la torta di castagne è un dolce tradizionale italiano a base di farina di castagne, zucchero, uova e cannella. Funghi: i funghi sono un ingrediente versatile che può essere cucinato in molti modi diversi. In autunno, i funghi sono particolarmente saporiti. Cioccolata: l'autunno è la stagione perfetta per gustare la cioccolata calda. Sagre In Italia, l'autunno è anche il periodo delle sagre, feste popolari che celebrano i prodotti tipici locali. In queste sagre, è possibile assaggiare i prodotti tipici della zona, ascoltare musica e partecipare a eventi culturali. Ecco alcune delle sagre più famose d'Italia da non perdere in autunno: Sagra del marrone di Marradi: questa sagra si tiene a Marradi, in Toscana, e celebra il marrone, una varietà di castagna tipica della zona. Sagra dell'uva di Strevi: questa sagra si tiene a Strevi, in Piemonte, e celebra la vendemmia. Sagra del fungo di Borgotaro: questa sagra si tiene a Borgotaro, in Emilia-Romagna, e celebra il fungo, un prodotto tipico della zona. Sagra del tartufo di Norcia: questa sagra si tiene a Norcia, in Umbria, e celebra il tartufo, un fungo pregiato tipico della zona. Read the full article
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Barack Obama è stato uno dei principali protagonisti della food diplomacy «perché è riuscito a cambiare le regole di questa diplomazia molto impettita e molto cerimoniosa andando a mangiare con Anthony Bourdain alla trattoria Huong Lien di Hanoi, capitale del Vietnam, un locale che serve bún ch��� – un piatto tipico a base di spaghetti di riso – e dove un pasto costa massimo quattro, cinque dollari. Obama si trovava ad Hanoi nel 2016 per la prima visita ufficiale da Presidente allo Stato asiatico, e questa cena – parecchio apprezzata dai vietnamiti – venne letta come un tentativo di ridimensionare l’intoccabilità della politica». Certo, anche Obama non è immune agli scivoloni: durante la cena di stato alla Casa Bianca con il suo omologo francese François Hollande, nel 2014, nel menu era incluso il pregiato caviale dell’Illinois, una presenza che non desta grandi sorprese nelle occasioni più importanti: per Hollande però, il cui governo socialista non desiderava suscitare ulteriore risentimento nei confronti dei cosiddetti Gauche caviar, ciò costituì una bella gatta da pelare al rientro in patria.
Dall’articolo "Tutta la food diplomacy piatto per piatto: ovvero, quando il cibo influenza l’agenda politica" di Marianna Tognini
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Rosso delle colline lucchesi
Rosso delle colline lucchesi
Il Rosso delle Colline Lucchesi è un vino rosso prodotto nella regione della Toscana, nell’Italia centrale, nella zona collinare intorno alla città di Lucca.
Il vino è ottenuto da uve autoctone come Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo, e uve internazionali come Merlot e Cabernet Sauvignon, che vengono coltivate in un terreno argilloso e calcareo. Il processo di vinificazione prevede una fermentazione a temperatura controllata, seguita da un affinamento in botti di rovere per un periodo che varia da 6 a 24 mesi.
Il Rosso delle Colline Lucchesi si presenta di colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei. Al naso si avvertono note di frutta rossa, come ciliegie e prugne, spezie, come pepe nero e cannella, e un leggero sentore di cuoio e tabacco. Al palato è strutturato, tannico e persistente, con una buona acidità che ne equilibra la struttura.
Il Rosso delle Colline Lucchesi è un vino versatile, che si abbina perfettamente con la cucina toscana, come la bistecca alla fiorentina, il cinghiale in umido, la ribollita e la pappa al pomodoro. Inoltre, si presta ad accompagnare formaggi stagionati e salumi.
Il Rosso delle Colline Lucchesi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), che garantisce la sua qualità e autenticità.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uve dei seguenti vitigni: Sangiovese, Ciliegiolo, Colorino, Canaiolo, Malvasia toscana, Trebbiano bianco, Vermentino. Accertato che l’uva del vitigno Sangiovese è prevalente, non indico qui le percentuali di taglio che variano da produttore a produttore.
Il colore
è un rosso rubino lucente che, secondo le annate, può tendere al granata dopo un anno di sosta in botte.
L’odore
assolutamente vinoso, è sincero, gradevole e delicato.
Il sapore
è asciutto, di discreto corpo e armonico.
La gradazione alcolica
oscilla normalmente tra gli 11,5 e i 12,5°.
Invecchiamento
Il trattamento di cantina è il seguente: a vinificazione conclusa, entra in botti di rovere della Croazia dove sosta per un anno; trascorso il quale, viene imbottigliato nelle tradizionali borgognone da mantenersi orizzontalmente in cantina a media umidità, piuttosto buia e lontana da rumori. Il tempo previsto per l’affinamento e la completa maturazione in bottiglia, non supera generalmente i 2-3 anni.
Vi sono tuttavia produttori che assicurano che questo vino trae notevole giovamento da un maggiore invecchiamento (3-4 anni).
Degustazione
Per quanto riguarda la degustazione, è necessario trasferire la bottiglia dalla cantina a temperatura ambiente (18-20 °C) e tenervela, tappata, per circa 2 ore; quindi, stapparla e lasciarla aperta per 45 minuti prima di mescere.
Abbinamento cibo vino
Da tutto pasto, si accompagna deliziosamente ai primi piatti (ottimo con i risotti ben saporiti), con arrosti misti, carni rosse alla griglia e alla brace; con pollame pregiato arrosto e allo spiedo; con formaggi non molto piccanti ma ben stagionati.
Centri di produzione
sono situati in provincia di Lucca nei territori dei comuni di Porcari e di Capannori.
un nuovo post è stato publicato su https://online-wine-shop.com/rosso-delle-colline-lucchesi/
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Rosso delle colline lucchesi
Rosso delle colline lucchesi
Il Rosso delle Colline Lucchesi è un vino rosso prodotto nella regione della Toscana, nell’Italia centrale, nella zona collinare intorno alla città di Lucca.
Il vino è ottenuto da uve autoctone come Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo, e uve internazionali come Merlot e Cabernet Sauvignon, che vengono coltivate in un terreno argilloso e calcareo. Il processo di vinificazione prevede una fermentazione a temperatura controllata, seguita da un affinamento in botti di rovere per un periodo che varia da 6 a 24 mesi.
Il Rosso delle Colline Lucchesi si presenta di colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei. Al naso si avvertono note di frutta rossa, come ciliegie e prugne, spezie, come pepe nero e cannella, e un leggero sentore di cuoio e tabacco. Al palato è strutturato, tannico e persistente, con una buona acidità che ne equilibra la struttura.
Il Rosso delle Colline Lucchesi è un vino versatile, che si abbina perfettamente con la cucina toscana, come la bistecca alla fiorentina, il cinghiale in umido, la ribollita e la pappa al pomodoro. Inoltre, si presta ad accompagnare formaggi stagionati e salumi.
Il Rosso delle Colline Lucchesi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), che garantisce la sua qualità e autenticità.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uve dei seguenti vitigni: Sangiovese, Ciliegiolo, Colorino, Canaiolo, Malvasia toscana, Trebbiano bianco, Vermentino. Accertato che l’uva del vitigno Sangiovese è prevalente, non indico qui le percentuali di taglio che variano da produttore a produttore.
Il colore
è un rosso rubino lucente che, secondo le annate, può tendere al granata dopo un anno di sosta in botte.
L’odore
assolutamente vinoso, è sincero, gradevole e delicato.
Il sapore
è asciutto, di discreto corpo e armonico.
La gradazione alcolica
oscilla normalmente tra gli 11,5 e i 12,5°.
Invecchiamento
Il trattamento di cantina è il seguente: a vinificazione conclusa, entra in botti di rovere della Croazia dove sosta per un anno; trascorso il quale, viene imbottigliato nelle tradizionali borgognone da mantenersi orizzontalmente in cantina a media umidità, piuttosto buia e lontana da rumori. Il tempo previsto per l’affinamento e la completa maturazione in bottiglia, non supera generalmente i 2-3 anni.
Vi sono tuttavia produttori che assicurano che questo vino trae notevole giovamento da un maggiore invecchiamento (3-4 anni).
Degustazione
Per quanto riguarda la degustazione, è necessario trasferire la bottiglia dalla cantina a temperatura ambiente (18-20 °C) e tenervela, tappata, per circa 2 ore; quindi, stapparla e lasciarla aperta per 45 minuti prima di mescere.
Abbinamento cibo vino
Da tutto pasto, si accompagna deliziosamente ai primi piatti (ottimo con i risotti ben saporiti), con arrosti misti, carni rosse alla griglia e alla brace; con pollame pregiato arrosto e allo spiedo; con formaggi non molto piccanti ma ben stagionati.
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sono situati in provincia di Lucca nei territori dei comuni di Porcari e di Capannori.
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Rosso delle colline lucchesi
Il Rosso delle Colline Lucchesi è un vino rosso prodotto nella regione della Toscana, nell’Italia centrale, nella zona collinare intorno alla città di Lucca.
Il vino è ottenuto da uve autoctone come Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo, e uve internazionali come Merlot e Cabernet Sauvignon, che vengono coltivate in un terreno argilloso e calcareo. Il processo di vinificazione prevede una fermentazione a temperatura controllata, seguita da un affinamento in botti di rovere per un periodo che varia da 6 a 24 mesi.
Il Rosso delle Colline Lucchesi si presenta di colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei. Al naso si avvertono note di frutta rossa, come ciliegie e prugne, spezie, come pepe nero e cannella, e un leggero sentore di cuoio e tabacco. Al palato è strutturato, tannico e persistente, con una buona acidità che ne equilibra la struttura.
Il Rosso delle Colline Lucchesi è un vino versatile, che si abbina perfettamente con la cucina toscana, come la bistecca alla fiorentina, il cinghiale in umido, la ribollita e la pappa al pomodoro. Inoltre, si presta ad accompagnare formaggi stagionati e salumi.
Il Rosso delle Colline Lucchesi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), che garantisce la sua qualità e autenticità.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uve dei seguenti vitigni: Sangiovese, Ciliegiolo, Colorino, Canaiolo, Malvasia toscana, Trebbiano bianco, Vermentino. Accertato che l’uva del vitigno Sangiovese è prevalente, non indico qui le percentuali di taglio che variano da produttore a produttore.
Il colore
è un rosso rubino lucente che, secondo le annate, può tendere al granata dopo un anno di sosta in botte.
L’odore
assolutamente vinoso, è sincero, gradevole e delicato.
Il sapore
è asciutto, di discreto corpo e armonico.
La gradazione alcolica
oscilla normalmente tra gli 11,5 e i 12,5°.
Invecchiamento
Il trattamento di cantina è il seguente: a vinificazione conclusa, entra in botti di rovere della Croazia dove sosta per un anno; trascorso il quale, viene imbottigliato nelle tradizionali borgognone da mantenersi orizzontalmente in cantina a media umidità, piuttosto buia e lontana da rumori. Il tempo previsto per l’affinamento e la completa maturazione in bottiglia, non supera generalmente i 2-3 anni.
Vi sono tuttavia produttori che assicurano che questo vino trae notevole giovamento da un maggiore invecchiamento (3-4 anni).
Degustazione
Per quanto riguarda la degustazione, è necessario trasferire la bottiglia dalla cantina a temperatura ambiente (18-20 °C) e tenervela, tappata, per circa 2 ore; quindi, stapparla e lasciarla aperta per 45 minuti prima di mescere.
Abbinamento cibo vino
Da tutto pasto, si accompagna deliziosamente ai primi piatti (ottimo con i risotti ben saporiti), con arrosti misti, carni rosse alla griglia e alla brace; con pollame pregiato arrosto e allo spiedo; con formaggi non molto piccanti ma ben stagionati.
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Rosso delle colline lucchesi
Il Rosso delle Colline Lucchesi è un vino rosso prodotto nella regione della Toscana, nell’Italia centrale, nella zona collinare intorno alla città di Lucca. Il vino è ottenuto da uve autoctone come Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo, e uve internazionali come Merlot e Cabernet Sauvignon, che vengono coltivate in un terreno argilloso e calcareo. Il processo di vinificazione prevede una fermentazione a temperatura controllata, seguita da un affinamento in botti di rovere per un periodo che varia da 6 a 24 mesi. Il Rosso delle Colline Lucchesi si presenta di colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei. Al naso si avvertono note di frutta rossa, come ciliegie e prugne, spezie, come pepe nero e cannella, e un leggero sentore di cuoio e tabacco. Al palato è strutturato, tannico e persistente, con una buona acidità che ne equilibra la struttura. Il Rosso delle Colline Lucchesi è un vino versatile, che si abbina perfettamente con la cucina toscana, come la bistecca alla fiorentina, il cinghiale in umido, la ribollita e la pappa al pomodoro. Inoltre, si presta ad accompagnare formaggi stagionati e salumi. Il Rosso delle Colline Lucchesi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), che garantisce la sua qualità e autenticità. Uve di produzione È prodotto mediante taglio di uve dei seguenti vitigni: Sangiovese, Ciliegiolo, Colorino, Canaiolo, Malvasia toscana, Trebbiano bianco, Vermentino. Accertato che l’uva del vitigno Sangiovese è prevalente, non indico qui le percentuali di taglio che variano da produttore a produttore. Il colore è un rosso rubino lucente che, secondo le annate, può tendere al granata dopo un anno di sosta in botte. L’odore assolutamente vinoso, è sincero, gradevole e delicato. Il sapore è asciutto, di discreto corpo e armonico. La gradazione alcolica oscilla normalmente tra gli 11,5 e i 12,5°. Invecchiamento Il trattamento di cantina è il seguente: a vinificazione conclusa, entra in botti di rovere della Croazia dove sosta per un anno; trascorso il quale, viene imbottigliato nelle tradizionali borgognone da mantenersi orizzontalmente in cantina a media umidità, piuttosto buia e lontana da rumori. Il tempo previsto per l’affinamento e la completa maturazione in bottiglia, non supera generalmente i 2-3 anni. Vi sono tuttavia produttori che assicurano che questo vino trae notevole giovamento da un maggiore invecchiamento (3-4 anni). Degustazione Per quanto riguarda la degustazione, è necessario trasferire la bottiglia dalla cantina a temperatura ambiente (18-20 °C) e tenervela, tappata, per circa 2 ore; quindi, stapparla e lasciarla aperta per 45 minuti prima di mescere. Abbinamento cibo vino Da tutto pasto, si accompagna deliziosamente ai primi piatti (ottimo con i risotti ben saporiti), con arrosti misti, carni rosse alla griglia e alla brace; con pollame pregiato arrosto e allo spiedo; con formaggi non molto piccanti ma ben stagionati. Centri di produzione sono situati in provincia di Lucca nei territori dei comuni di Porcari e di Capannori.
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Il vino è ottenuto da uve autoctone come Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo, e uve internazionali come Merlot e Cabernet Sauvignon, che vengono coltivate in un terreno argilloso e calcareo. Il processo di vinificazione prevede una fermentazione a temperatura controllata, seguita da un affinamento in botti di rovere per un periodo che varia da 6 a 24 mesi.
Il Rosso delle Colline Lucchesi si presenta di colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei. Al naso si avvertono note di frutta rossa, come ciliegie e prugne, spezie, come pepe nero e cannella, e un leggero sentore di cuoio e tabacco. Al palato è strutturato, tannico e persistente, con una buona acidità che ne equilibra la struttura.
Il Rosso delle Colline Lucchesi è un vino versatile, che si abbina perfettamente con la cucina toscana, come la bistecca alla fiorentina, il cinghiale in umido, la ribollita e la pappa al pomodoro. Inoltre, si presta ad accompagnare formaggi stagionati e salumi.
Il Rosso delle Colline Lucchesi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), che garantisce la sua qualità e autenticità.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uve dei seguenti vitigni: Sangiovese, Ciliegiolo, Colorino, Canaiolo, Malvasia toscana, Trebbiano bianco, Vermentino. Accertato che l’uva del vitigno Sangiovese è prevalente, non indico qui le percentuali di taglio che variano da produttore a produttore.
Il colore
è un rosso rubino lucente che, secondo le annate, può tendere al granata dopo un anno di sosta in botte.
L’odore
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Il sapore
è asciutto, di discreto corpo e armonico.
La gradazione alcolica
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Invecchiamento
Il trattamento di cantina è il seguente: a vinificazione conclusa, entra in botti di rovere della Croazia dove sosta per un anno; trascorso il quale, viene imbottigliato nelle tradizionali borgognone da mantenersi orizzontalmente in cantina a media umidità, piuttosto buia e lontana da rumori. Il tempo previsto per l’affinamento e la completa maturazione in bottiglia, non supera generalmente i 2-3 anni.
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Per quanto riguarda la degustazione, è necessario trasferire la bottiglia dalla cantina a temperatura ambiente (18-20 °C) e tenervela, tappata, per circa 2 ore; quindi, stapparla e lasciarla aperta per 45 minuti prima di mescere.
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Il Rosso delle Colline Lucchesi è un vino rosso prodotto nella regione della Toscana, nell’Italia centrale, nella zona collinare intorno alla città di Lucca.
Il vino è ottenuto da uve autoctone come Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo, e uve internazionali come Merlot e Cabernet Sauvignon, che vengono coltivate in un terreno argilloso e calcareo. Il processo di vinificazione prevede una fermentazione a temperatura controllata, seguita da un affinamento in botti di rovere per un periodo che varia da 6 a 24 mesi.
Il Rosso delle Colline Lucchesi si presenta di colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei. Al naso si avvertono note di frutta rossa, come ciliegie e prugne, spezie, come pepe nero e cannella, e un leggero sentore di cuoio e tabacco. Al palato è strutturato, tannico e persistente, con una buona acidità che ne equilibra la struttura.
Il Rosso delle Colline Lucchesi è un vino versatile, che si abbina perfettamente con la cucina toscana, come la bistecca alla fiorentina, il cinghiale in umido, la ribollita e la pappa al pomodoro. Inoltre, si presta ad accompagnare formaggi stagionati e salumi.
Il Rosso delle Colline Lucchesi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), che garantisce la sua qualità e autenticità.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uve dei seguenti vitigni: Sangiovese, Ciliegiolo, Colorino, Canaiolo, Malvasia toscana, Trebbiano bianco, Vermentino. Accertato che l’uva del vitigno Sangiovese è prevalente, non indico qui le percentuali di taglio che variano da produttore a produttore.
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L’odore
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Il trattamento di cantina è il seguente: a vinificazione conclusa, entra in botti di rovere della Croazia dove sosta per un anno; trascorso il quale, viene imbottigliato nelle tradizionali borgognone da mantenersi orizzontalmente in cantina a media umidità, piuttosto buia e lontana da rumori. Il tempo previsto per l’affinamento e la completa maturazione in bottiglia, non supera generalmente i 2-3 anni.
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Da tutto pasto, si accompagna deliziosamente ai primi piatti (ottimo con i risotti ben saporiti), con arrosti misti, carni rosse alla griglia e alla brace; con pollame pregiato arrosto e allo spiedo; con formaggi non molto piccanti ma ben stagionati.
Centri di produzione
sono situati in provincia di Lucca nei territori dei comuni di Porcari e di Capannori.
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Cibo, vino e sagre: Gusta l'autunno italiano a novembre
L'autunno è una stagione magica in Italia. Le foglie degli alberi assumono tonalità calde e vivaci, il clima è più mite e le giornate sono più lunghe. È un momento perfetto per esplorare il paese e gustare i suoi sapori. I colori dell'autunno L'Italia è un paese ricco di paesaggi naturali, e l'autunno è il momento perfetto per ammirarli. Le foreste di faggi, castagni e querce si tingono di giallo, rosso e arancione, creando un paesaggio fiabesco. Ecco alcuni dei luoghi migliori per ammirare i colori dell'autunno in Italia: I laghi del Nord Italia: il Lago di Como, il Lago di Garda e il Lago Maggiore sono particolarmente suggestivi in autunno. Le colline del Chianti: la regione del Chianti è famosa per i suoi vigneti, che in autunno assumono un colore rosso intenso. Le Dolomiti: le Dolomiti sono una catena montuosa spettacolare, che in autunno si tinge di giallo e arancione. La Sicilia: la Sicilia è un'isola ricca di storia e cultura, e in autunno offre paesaggi mozzafiato. Cibo e vino L'autunno è anche la stagione dei prodotti tipici italiani. È tempo di vendemmia, e i vigneti si riempiono di grappoli d'uva maturi. È anche il momento di raccogliere i frutti autunnali, come le castagne, le noci e le mele. Ecco alcuni dei piatti tipici italiani da gustare in autunno: Pasta al ragù: il ragù è un sugo a base di carne di manzo, salsiccia e pomodoro. È il condimento perfetto per la pasta. Torta di castagne: la torta di castagne è un dolce tradizionale italiano a base di farina di castagne, zucchero, uova e cannella. Funghi: i funghi sono un ingrediente versatile che può essere cucinato in molti modi diversi. In autunno, i funghi sono particolarmente saporiti. Cioccolata: l'autunno è la stagione perfetta per gustare la cioccolata calda. Sagre In Italia, l'autunno è anche il periodo delle sagre, feste popolari che celebrano i prodotti tipici locali. In queste sagre, è possibile assaggiare i prodotti tipici della zona, ascoltare musica e partecipare a eventi culturali. Ecco alcune delle sagre più famose d'Italia da non perdere in autunno: Sagra del marrone di Marradi: questa sagra si tiene a Marradi, in Toscana, e celebra il marrone, una varietà di castagna tipica della zona. Sagra dell'uva di Strevi: questa sagra si tiene a Strevi, in Piemonte, e celebra la vendemmia. Sagra del fungo di Borgotaro: questa sagra si tiene a Borgotaro, in Emilia-Romagna, e celebra il fungo, un prodotto tipico della zona. Sagra del tartufo di Norcia: questa sagra si tiene a Norcia, in Umbria, e celebra il tartufo, un fungo pregiato tipico della zona. Read the full article
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Rosso delle colline lucchesi
Rosso delle colline lucchesi
Il Rosso delle Colline Lucchesi è un vino rosso prodotto nella regione della Toscana, nell’Italia centrale, nella zona collinare intorno alla città di Lucca.
Il vino è ottenuto da uve autoctone come Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo, e uve internazionali come Merlot e Cabernet Sauvignon, che vengono coltivate in un terreno argilloso e calcareo. Il processo di vinificazione prevede una fermentazione a temperatura controllata, seguita da un affinamento in botti di rovere per un periodo che varia da 6 a 24 mesi.
Il Rosso delle Colline Lucchesi si presenta di colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei. Al naso si avvertono note di frutta rossa, come ciliegie e prugne, spezie, come pepe nero e cannella, e un leggero sentore di cuoio e tabacco. Al palato è strutturato, tannico e persistente, con una buona acidità che ne equilibra la struttura.
Il Rosso delle Colline Lucchesi è un vino versatile, che si abbina perfettamente con la cucina toscana, come la bistecca alla fiorentina, il cinghiale in umido, la ribollita e la pappa al pomodoro. Inoltre, si presta ad accompagnare formaggi stagionati e salumi.
Il Rosso delle Colline Lucchesi ha ottenuto la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), che garantisce la sua qualità e autenticità.
Uve di produzione
È prodotto mediante taglio di uve dei seguenti vitigni: Sangiovese, Ciliegiolo, Colorino, Canaiolo, Malvasia toscana, Trebbiano bianco, Vermentino. Accertato che l’uva del vitigno Sangiovese è prevalente, non indico qui le percentuali di taglio che variano da produttore a produttore.
Il colore
è un rosso rubino lucente che, secondo le annate, può tendere al granata dopo un anno di sosta in botte.
L’odore
assolutamente vinoso, è sincero, gradevole e delicato.
Il sapore
è asciutto, di discreto corpo e armonico.
La gradazione alcolica
oscilla normalmente tra gli 11,5 e i 12,5°.
Invecchiamento
Il trattamento di cantina è il seguente: a vinificazione conclusa, entra in botti di rovere della Croazia dove sosta per un anno; trascorso il quale, viene imbottigliato nelle tradizionali borgognone da mantenersi orizzontalmente in cantina a media umidità, piuttosto buia e lontana da rumori. Il tempo previsto per l’affinamento e la completa maturazione in bottiglia, non supera generalmente i 2-3 anni.
Vi sono tuttavia produttori che assicurano che questo vino trae notevole giovamento da un maggiore invecchiamento (3-4 anni).
Degustazione
Per quanto riguarda la degustazione, è necessario trasferire la bottiglia dalla cantina a temperatura ambiente (18-20 °C) e tenervela, tappata, per circa 2 ore; quindi, stapparla e lasciarla aperta per 45 minuti prima di mescere.
Abbinamento cibo vino
Da tutto pasto, si accompagna deliziosamente ai primi piatti (ottimo con i risotti ben saporiti), con arrosti misti, carni rosse alla griglia e alla brace; con pollame pregiato arrosto e allo spiedo; con formaggi non molto piccanti ma ben stagionati.
Centri di produzione
sono situati in provincia di Lucca nei territori dei comuni di Porcari e di Capannori.
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Caldaro o Lago di Caldaro
Caldaro o Lago di Caldaro
Il vino Caldaro o Lago di Caldaro, è un vino bianco DOC prodotto nella regione Trentino-Alto Adige, in Italia. La zona di produzione del vino Caldaro si trova nelle vicinanze del lago di Caldaro, sulle colline che circondano la città di Caldaro sulla Strada del Vino.
Il vino Caldaro è prodotto principalmente con l’uva bianca Vernatsch (o Schiava), che deve essere presente in misura non inferiore al 85% nel vino finito. Inoltre, possono essere utilizzate piccole quantità di altre varietà di uva bianca, come il Chardonnay, il Pinot Bianco o il Sauvignon.
Il vino Caldaro si presenta di colore rosso rubino chiaro, con un profumo intenso e caratteristico che ricorda la ciliegia, la fragola e il lampone. Al gusto è morbido e delicato, con una leggera acidità che lo rende fresco e vivace. Grazie alle sue proprietà, il vino Caldaro è particolarmente adatto per accompagnare piatti a base di carne leggera, insalate, formaggi freschi e piatti di pesce.
La zona di produzione del vino Caldaro è caratterizzata da un clima mite e da terreni ricchi di minerali, che conferiscono al vino una nota caratteristica di freschezza e mineralità. Inoltre, il lago di Caldaro, che si trova nelle vicinanze delle vigne, contribuisce a mantenere un microclima favorevole alla coltivazione dell’uva.
In sintesi, il vino Caldaro o Lago di Caldaro è un vino bianco DOC prodotto nella regione Trentino-Alto Adige, in Italia, principalmente con l’uva bianca Vernatsch (o Schiava). Grazie alle sue proprietà gustative e aromatiche, è particolarmente adatto per accompagnare piatti leggeri e freschi, come insalate, formaggi freschi e piatti di pesce.
E’ riconosciuto con denominazione di origine controllata (DOC).
Uve di produzione
è generalmente prodotto mediante taglio di uve dei vitigni Schiava grossa (50%) e Schiava grigia (50%). Alcuni produttori effettuano i seguenti tagli: Schiava grossa (40%), Schiava gentile (30%), Schiava grigia (30%); altri, Schiava grossa (50%), Schiava grigia (30%), Pinot nero (10%), Lagrein (10%).
Il colore
da giovane, è un rosso granata assai lucente; dopo un anno di bottiglia, tende al mattone senza tuttavia perdere l’originale lucentezza.
L’odore
leggermente vinoso e fruttato, ricorda vagamente quello della mandorla amara.
Il sapore
è asciutto, armonico, piuttosto elegante e di poco corpo.
La gradazione alcolica
media complessiva non supera quasi mai gli 11,5-12è.
Invecchiamento
Questo vino non regge al lungo invecchiamento: dopo un anno di sosta in botti di rovere, viene imbottigliato nelle bordolesi di colore marrone scuro da tenersi orizzontalmente in appositi alloggiamenti possibilmente ricavati nel muro di una cantina asciutta e tranquilla (temperatura 12-14 C). Trascorsi 2 anni (o al massimo 3), può considerarsi pronto per il consumo.
Degustazione
Per una conveniente degustazione è necessario tenere la bottiglia tappata, a temperatura di 16-18 C, per un paio d’ore; quindi stapparla e lasciarla aperta per un’ora avanti di mescerla.
Abbinamento cibo vino
è indicatissimo, come inizio pranzo, con foie gras e tartine; da pasto, con pastasciutte e risotti conditi al sugo di carne, cannelloni, pollame pregiato arrosto, coniglio arrosto, bolliti misti.
Centri di produzione
I più importanti centri di produzione sono situati in provincia di Bolzano e precisamente nei territori dei comuni di Caldaro, Appiano, Ora, Termeno.
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Caldaro o Lago di Caldaro
Caldaro o Lago di Caldaro
Il vino Caldaro o Lago di Caldaro, è un vino bianco DOC prodotto nella regione Trentino-Alto Adige, in Italia. La zona di produzione del vino Caldaro si trova nelle vicinanze del lago di Caldaro, sulle colline che circondano la città di Caldaro sulla Strada del Vino.
Il vino Caldaro è prodotto principalmente con l’uva bianca Vernatsch (o Schiava), che deve essere presente in misura non inferiore al 85% nel vino finito. Inoltre, possono essere utilizzate piccole quantità di altre varietà di uva bianca, come il Chardonnay, il Pinot Bianco o il Sauvignon.
Il vino Caldaro si presenta di colore rosso rubino chiaro, con un profumo intenso e caratteristico che ricorda la ciliegia, la fragola e il lampone. Al gusto è morbido e delicato, con una leggera acidità che lo rende fresco e vivace. Grazie alle sue proprietà, il vino Caldaro è particolarmente adatto per accompagnare piatti a base di carne leggera, insalate, formaggi freschi e piatti di pesce.
La zona di produzione del vino Caldaro è caratterizzata da un clima mite e da terreni ricchi di minerali, che conferiscono al vino una nota caratteristica di freschezza e mineralità. Inoltre, il lago di Caldaro, che si trova nelle vicinanze delle vigne, contribuisce a mantenere un microclima favorevole alla coltivazione dell’uva.
In sintesi, il vino Caldaro o Lago di Caldaro è un vino bianco DOC prodotto nella regione Trentino-Alto Adige, in Italia, principalmente con l’uva bianca Vernatsch (o Schiava). Grazie alle sue proprietà gustative e aromatiche, è particolarmente adatto per accompagnare piatti leggeri e freschi, come insalate, formaggi freschi e piatti di pesce.
E’ riconosciuto con denominazione di origine controllata (DOC).
Uve di produzione
è generalmente prodotto mediante taglio di uve dei vitigni Schiava grossa (50%) e Schiava grigia (50%). Alcuni produttori effettuano i seguenti tagli: Schiava grossa (40%), Schiava gentile (30%), Schiava grigia (30%); altri, Schiava grossa (50%), Schiava grigia (30%), Pinot nero (10%), Lagrein (10%).
Il colore
da giovane, è un rosso granata assai lucente; dopo un anno di bottiglia, tende al mattone senza tuttavia perdere l’originale lucentezza.
L’odore
leggermente vinoso e fruttato, ricorda vagamente quello della mandorla amara.
Il sapore
è asciutto, armonico, piuttosto elegante e di poco corpo.
La gradazione alcolica
media complessiva non supera quasi mai gli 11,5-12è.
Invecchiamento
Questo vino non regge al lungo invecchiamento: dopo un anno di sosta in botti di rovere, viene imbottigliato nelle bordolesi di colore marrone scuro da tenersi orizzontalmente in appositi alloggiamenti possibilmente ricavati nel muro di una cantina asciutta e tranquilla (temperatura 12-14 C). Trascorsi 2 anni (o al massimo 3), può considerarsi pronto per il consumo.
Degustazione
Per una conveniente degustazione è necessario tenere la bottiglia tappata, a temperatura di 16-18 C, per un paio d’ore; quindi stapparla e lasciarla aperta per un’ora avanti di mescerla.
Abbinamento cibo vino
è indicatissimo, come inizio pranzo, con foie gras e tartine; da pasto, con pastasciutte e risotti conditi al sugo di carne, cannelloni, pollame pregiato arrosto, coniglio arrosto, bolliti misti.
Centri di produzione
I più importanti centri di produzione sono situati in provincia di Bolzano e precisamente nei territori dei comuni di Caldaro, Appiano, Ora, Termeno.
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