#christophe tollemer
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Airelles Gordes Spa by Christophe Tollemer
Situé au deuxième et troisième sous-sol du palace, le spa prend part à l’histoire de la Bastide de Gordes en conjurant l’âme d’un ancien monastère.
Piliers de pierres, corbeaux et plafonds de chênes habillent les différentes pièces et jamais le grand confort du lieu n’entrave sa fidélité à la Provence d’époque.
Constamment présente, la splendeur de la nature environnante s’invite au travers d’imposantes baies vitrées et de longues terrasses plongeant dans la vallée. Le spa s’étend ainsi vers les extérieurs où l’on retrouve des espaces de massages et un couloir de nage suspendus au-dessus du Lubéron.
A l’intérieur, les chambres composent avec la lumière naturelle et un ameublement monacal pour tisser une atmosphère de repos et de recueillement.
#france#provence#airelles#bastide#gordes#architecture#interior design#castle#pool#christophe tollemer
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【深度遊記】一生必住一次!全球首間「皇宮酒店」凡爾賽宮 Le Grand Controle
不少豪華遊喜用「給你帝皇級的享受」作賣點,但旅程頂多帶旅客入住五星級酒店或百年古堡,或到高檔餐館品嚐山珍海味,說到底只是比較奢華,離「帝皇」程度尚有距離。
真正能深入皇家重地,才算帝皇體驗吧?法國知名酒店集團 Airelles Collection 跟法國凡爾賽宮(Château de Versailles)首度合作,推���全球第一個「酒店x皇宮」旅遊企劃,將宮庭建築改建成「Le Grand Controle」,讓寰球旅客感受 18 世紀富麗堂皇的歷史風貌。
凡爾賽宮興建於 1624 年,位處巴黎西部,既是全球耀眼的皇家象徵,也是當今的藝術殿堂。1789 年法國大革命前,人稱「太陽王」的國王路易十四,以其極致的美學視野,將父王留下的堡壘擴建成奢侈的凡爾賽宮,佔地 63,154 平方公尺,擁有 2,300 個房間,是他與家人的生活基地,也收藏世界珍稀的藝術品,彰顯至高無上的皇權。20 世紀後,法國帝制不再,走向民主,凡爾賽宮則開放成歷史博物館。
2015 年,凡爾賽宮以開放招標請來 Airelles Collection 為宮殿再轉型,並由著名室內設計師 Christophe Tollemer 操刀,將 17、18 世紀的三座相鄰建築物重新規劃成 Le Grand Controle。這裡前身為皇室財務管理中心,現保留了原有的古典主義建築風格, 並提供 14 個客房與公寓供旅客入住。旅客除了可享用米芝蓮主廚 Alain Ducasse 主理的特色餐��、高級健身房和游泳池等設施,亦可報名私人導覽及享有 VIP 通道,深入 Petit Trianon 庭院、橘園、瑞士廣場,或於鏡廳遠眺瑞士湖 Pièce d'Eau des Suisses 等,領略路易十四及瑪麗王后昔日遊園散步,代入皇帝皇妃、王子公主的「角色」,夢幻到不行!
撰文:K.C. 圖片來源:Airelles
___________________ 活過不白過 Follow us on IG:https://bit.ly/2yjkquY ___________________ #OnlyLiveOnce #深度遊記 #法國 #France #凡爾賽宮 #ChâteaudeVersailles #LeGrandControle #AirellesCollection #ChristopheTollemer #AlainDucasse #米芝蓮 #PetitTrianon #Pièced'EaudesSuisses
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Un hotel lussuoso, elegante e unico nel suo genere: a partire dalla primavera del 2020 sarà possibile prenotare una camera nell’Airelles Château de Versailles, Le Grand Contrôle, l’esclusiva struttura luxury costruita all’interno della reggia di Versailles. Vista da Le Grand Contrôle – Fonte Fotolia Situato all’interno del perimetro del parco del Palazzo, Le Grand Contrôle sarà l’unico hotel nel suo genere in tutto il mondo. Prenotando infatti un pernottamento all’interno della nuova e lussuosa struttura, tutti gli ospiti avranno accesso esclusivo alla reggia di Versailles e non solo, tantissime le esperienze riservate a chi alloggerà all’interno di Le Grand Contrôle. L’hotel di lusso prevede 14 camere da letto con un design ispirato allo stile del XVIII secolo, il tutto ideato dall’architetto e arredatore Christophe Tollemer responsabile del progetto. All’interno di Le Grand Contrôle sarà presente una spa privata per il relax degli ospiti e un ristorante stellato guidato da Alain Ducasse, partner del progetto di realizzazione dell’hotel. Non è tutto, Airelles, maschio di hotel di lusso del gruppo LOV, promette infatti entusiasmanti sorprese per tutte le persone che sceglieranno una vacanza presso Le Grand Contrôle. Del resto, basta soltanto pensare all’incantevole vista della quale potranno beneficiare gli ospiti: le camere infatti affacceranno direttamente sulla spettacolare Orangerie della reggia. Le Grand Contrôle aprirà nella primavera del 2020 – Fonte Fotolia Nonostante le polemiche nate attorno alla costruzione dell’hotel di lusso, è tanta l’aspettativa e la curiosità circa Le Grand Contrôle. Poco dopo l’annuncio di Airelles infatti Arnaud Upinsky, dell’associazione Coordination défense de Versailles, aveva fatto sapere di essere totalmente in disaccordo con la scelta dello Stato, proprietario della reggia, di accordare i permessi per la costruzione di una struttura turistica. Per molti invece, proprio la presenza di Airelles Château de Versailles, Le Grand Contrôle, potrebbe dare un valore aggiunto a quella che è considerata un’icona del patrimonio della monarchia di Francia. L’obiettivo dell’hotel infatti, è quello di regalare agli ospiti un’autentica esperienza basata sull’ospitalità francese, dalla sistemazione ai servizi offerti, senza ovviamente tralasciare la storia e la cultura del Paese. Le Grand Contrôle non sarà solo un hotel, ma un’esperienza immersa all’interno della reggia di Versailles che trasporterà gli ospiti in un’altra epoca. Le Grand Contrôle – Fonte Fotolia https://ift.tt/2MXDg3r Dormire nella reggia di Versailles: presto sarà possibile Un hotel lussuoso, elegante e unico nel suo genere: a partire dalla primavera del 2020 sarà possibile prenotare una camera nell’Airelles Château de Versailles, Le Grand Contrôle, l’esclusiva struttura luxury costruita all’interno della reggia di Versailles. Vista da Le Grand Contrôle – Fonte Fotolia Situato all’interno del perimetro del parco del Palazzo, Le Grand Contrôle sarà l’unico hotel nel suo genere in tutto il mondo. Prenotando infatti un pernottamento all’interno della nuova e lussuosa struttura, tutti gli ospiti avranno accesso esclusivo alla reggia di Versailles e non solo, tantissime le esperienze riservate a chi alloggerà all’interno di Le Grand Contrôle. L’hotel di lusso prevede 14 camere da letto con un design ispirato allo stile del XVIII secolo, il tutto ideato dall’architetto e arredatore Christophe Tollemer responsabile del progetto. All’interno di Le Grand Contrôle sarà presente una spa privata per il relax degli ospiti e un ristorante stellato guidato da Alain Ducasse, partner del progetto di realizzazione dell’hotel. Non è tutto, Airelles, maschio di hotel di lusso del gruppo LOV, promette infatti entusiasmanti sorprese per tutte le persone che sceglieranno una vacanza presso Le Grand Contrôle. Del resto, basta soltanto pensare all’incantevole vista della quale potranno beneficiare gli ospiti: le camere infatti affacceranno direttamente sulla spettacolare Orangerie della reggia. Le Grand Contrôle aprirà nella primavera del 2020 – Fonte Fotolia Nonostante le polemiche nate attorno alla costruzione dell’hotel di lusso, è tanta l’aspettativa e la curiosità circa Le Grand Contrôle. Poco dopo l’annuncio di Airelles infatti Arnaud Upinsky, dell’associazione Coordination défense de Versailles, aveva fatto sapere di essere totalmente in disaccordo con la scelta dello Stato, proprietario della reggia, di accordare i permessi per la costruzione di una struttura turistica. Per molti invece, proprio la presenza di Airelles Château de Versailles, Le Grand Contrôle, potrebbe dare un valore aggiunto a quella che è considerata un’icona del patrimonio della monarchia di Francia. L’obiettivo dell’hotel infatti, è quello di regalare agli ospiti un’autentica esperienza basata sull’ospitalità francese, dalla sistemazione ai servizi offerti, senza ovviamente tralasciare la storia e la cultura del Paese. Le Grand Contrôle non sarà solo un hotel, ma un’esperienza immersa all’interno della reggia di Versailles che trasporterà gli ospiti in un’altra epoca. Le Grand Contrôle – Fonte Fotolia All’interno della reggia di Versailles si potrà dormire (e non solo). Prevista per il 2020 l’apertura dell’esclusivo hotel di lusso Airelles Château de Versailles, Le Grand Contrô…
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Woche 8
Am Montag kamen Zahnärzte aus Berlin (KU64), um die Kinder aus Paternoster zu behandeln. Schon seit 10 Jahren kommen sie einmal im Jahr hierher, um ehrenamtlich als Zahnärzte zu arbeiten. Das Besondere an ihrem Aufenthalt dieses Jahr war, dass sie die gesamte Woche von einem ARD Filmteam begleitet wurden. Sie drehten eine Wochenserie über deren Arbeit in Paternoster und jeden Tag wurde ein Beitrag in “Live nach 9” ausgestrahlt (kann man noch in der ARD Mediathek nachschauen). Auch wir hatten unseren kleinen Starauftritt. Am Dienstag kamen die Zahnärzte und das Filmteam zu uns und begleiteten unser Nachmittagsprogramm und am Donnerstag besuchten wir die Zahnärzte in der provisorischen Arztpraxis, die sie in der Churchhall eingerichtet hatten. Der Gründer des Ganzen erklärte uns, wie die Ärzte hier arbeiten und wie wir sie und ihre Arbeit unterstützen können. Am Donnerstag Abend trafen wir uns dann spontan mit allen Ärzten und sprachen darüber, wie richtiges Zähneputzen in unsere Arbeit mit aufgenommen werden kann. Der Plan ist, dass wir sowohl in der Crèche als auch in unserem Nachmittagsprogramm mindestens einmal pro Tag die Zähne mit allen Kindern putzen. In unserem neuen Kidshouse, in das wir am 15.03 einziehen, wollen wir das Zähneputzen in unseren täglichen Ablauf aufnehmen. Wir schätzen die Arbeit des Ärzteteams sehr und sind froh, dass wir einen kleinen Teil dazu beitragen können. Am Mittwoch Abend kamen außerdem Jonas und Christoph zu uns nach Paternoster und wir machten mit ihnen zusammen unser Teamdinner, dieses Mal ein Picknick am Strand. Am Donnerstag kamen dann auch noch Katha und Marcus in Paternoster an und wir gingen alle zusammen am Abend in unser Lieblingsrestaurant “Noisy Oyster”. Dort sitzt man in einem Innenhof unter Bäumen und es gibt viele Lichterketten und Kerzen UND einen pinken, beleuchteten Pelikan… (Becci’s Favorit). Also eine sehr gemütliche Atmosphäre. Wir buchten von dort auch noch schnell ein Auto für das Wochenende bei dem Autohändler unseres Vertrauens. Am Freitag morgen fuhren uns Jonas und Christoph freundlicherweise nach Vredenburg, da wir dort das gemietete Auto abholen wollten. Als Sarah schon auf dem Weg war, für alle Kaffee zu holen, wurde ihr klar, dass sie überhaupt keine Bestätigung für die Automietung dabei hatte. Zum Glück hatten aber Jonas und Christoph 3GB Internet und so konnten wir die Bestätigung noch heraussuchen. Die Autoabholung verlief besser als erwartet und so fuhren wir bald in unserem flotten Suzuki-Swift-Traktor nach Paternoster zurück, während J&C weiter nach Langebaan fuhren. Katha und Marcus erkundeten Paternoster, gingen ins Meer und kamen dann am Nachmittag mit in unser Programm und halfen uns. Sie spielten natürlich (wer das jetzt nicht weiß, liest nicht regelmäßig den Blog) auch Lion mit den Kindern und halfen dann Sarah in ihrem “Boardgames” Workshop. Das freute die Kinder sehr, denn am liebsten spielen sie mit uns neue Spiele. Es war schön, dass die beiden dabei waren und sich nun besser vorstellen können, was wir hier machen.
Am Freitag Abend startete dann auch das “Abenteuer Cederbergs” mit der Reisegruppe bestehend aus Katha, Marcus, J&C und uns beiden (die anderen blieben in Paternoster, um auf das Jazz-Festival zu gehen). Reisegruppeleiter und Guides auf unserer Tour waren wir beide (was die anderen später dann vielleicht doch bereuten?…). Gut gelaunt (in der Gruppe immer!) ging es los Richtung Citrusdal (Citrus wegen Zitrusfrüchten/ Dal wegen Tal!). Bereits nach 15 km Fahrt verloren wir uns in Vredenburg, da die beiden Autos mit J&C und Katha und Marcus geradeaus fuhren (da sie tanken wollten, was wir nicht so richtig mitbekommen hatten) und Sarah aber meinte wir müssen links abbiegen, weil wir sonst einen Umweg fahren. Also bog sie einfach links ab (Hauptsache wir fahren nicht falsch) und die anderen fuhren geradeaus. Wir beschlossen dann, dass wir einfach weiterfahren. Im nächsten Städtchen war uns das Ganze dann doch nicht mehr ganz geheuer (da wir die anderen auch nicht mal erreichen konnten, da wir weder Internet hatten, noch Airtime (zum Telefonieren)) und wir stellten uns auf einen Tankstellenparkplatz, um auf die anderen zu warten. Wir warteten bestimmt schon 10 Minuten und hatten schon fast die Hoffnung aufgegeben, da kamen doch noch unsere zwei Autos und bogen ein Stückchen weiter weg von uns links ab. Mit quietschenden Reifen und Vollgas (ohne Rücksicht auf jegliche durchgezogene Linien und Stoppschilder) raste Sarah los, um die Verfolgungsjagd aufzunehmen (so gut das eben in einem Suzuki- Traktor geht). Nach einigen Metern hatten wir sie tatsächlich eingeholt und freuten uns wie Bolle wieder vereint zu sein. Die Freude war eher einseitig, die anderen interessierte es eher weniger, dass wir wieder da waren ...(eventuell bereuten sie es auch schon uns als Reiseleiterinnen dabei zu haben). Ohne weitere Komplikationen ging es dann mit dem Navi weiter Richtung Citrusdal. Citrusdal bei Nacht war wirklich ein Erlebnis und machte eher einen gruseligen Eindruck, weshalb wir uns freuten aus der Stadt heraus zu fahren, da unsere Unterkunft laut Navi nicht direkt in der Stadt war. Wir beide fuhren voraus und irgendwann mitten auf der Straße und im Nirgendwo sagte die nette Google-Tante “Sie haben ihr Ziel erreicht”. Um uns nichts anmerken zu lassen und weiterhin so zu wirken, als hätten wir absolut den Plan (dabei war unser Motto eher „planlos geht der Plan los“), fuhren wir noch ein Stück weiter. Da man in Südafrika niemals anhalten sollte, wenn es schon dunkel ist und man auf einer einsamen Straße fährt (ja J&C es ist wirklich gefährlich!), fuhren wir einfach weiter und die anderen zwei Autos blind hinterher. Man muss vielleicht erwähnen, dass am Freitag erstens Freitag war und zweitens der erste März. Das heißt alle Leute bekommen ihren Lohn und hauen ihn auch gleich wieder raus. Entsprechend begegneten uns in Citrusdal und Umgebung einige nicht so vertrauenserweckende Gestalten und Linas meist genutzten Worte waren “junger Vadder das ist nichts für meine Nerven”. Zum Glück hatte unser Host einen sechsten Sinn und rief uns genau in dem Moment an, in dem wir ziemlich verloren auf einer einsamen Landstraße umdrehen wollten. Wir waren heilfroh darüber, da wir ja selbst nicht telefonieren konnten. Sie half uns aus der Patsche und kam (um 22.00 Uhr!) in die Stadt, um uns von dort aus zu unserer Hütte, die tatsächlich irgendwo im Nirgendwo lag und auch wirklich schwer zu finden war, zu begleiten. Also fuhren auch wir zurück nach Citrusghetto und warteten an einem seriös wirkenden Autohaus (allerdings sehr verlassen) auf sie. Während wir relativ panisch in unserem Auto saßen, die ganze Zeit unser Fenster wieder hoch machten, sobald jemand an uns vorbeilief und schon einen Fluchtweg planten, saßen die anderen seelenruhig in ihren Autos und warteten auf die nächsten Anweisungen ihrer Reiseleitung. Danke für eure Gelassenheit! Uns fiel während des Wartens auch noch auf, dass in der Beschreibung des Airbnbs stand, dass man im besten Fall ein Allrad- und kein tiefer gelegtes Auto braucht, um zu unserem Haus zu kommen. Da waren wir mit unserem Polo und Suzuki Swift richtig gut aufgestellt… Trotzdem schafften wir es später ohne Zwischenfälle über die Sandpiste den Berg hinauf und kamen dann endlich bei unserem wunderschönen Häuschen an. Dort kam dann heraus, dass J&C scheinbar doch nicht so ganz in unsere Reiseplanung vertrauten, denn sie hatten bereits über booking.com nach einer anderen freien Unterkunft gesucht. Erst am nächsten Morgen wurde uns bewusst an welch tollem Ort wir dort gelandet waren. Um uns herum gab es weit und breit kein Haus und wir waren komplett einsam und allein in der Wildnis. Wir hatten einen wunderschönen Ausblick über das Tal, in dem Citrusdal liegt und die Berge dahinter. Wir frühstückten lange auf der großen Terrasse und man musste wirklich leise kauen, da das ausnahmslos das einzige Geräusch war, das man hören konnte. Marcus hatte eine Reisehängematte dabei, die wir auch noch ausprobierten. Um circa 12.00 Uhr gingen wir los, um eine 12 Kilometer lange Wanderung um unser Haus zu machen. Wir kletterten auf ein paar Felsen, die einzigartig aussehen und hielten Ausschau nach Pavianen, von denen sich allerdings keiner zeigte (vielleicht besser so…). Am Abend kochten wir Nudeln und saßen wieder gemütlich auf der Terrasse, redeten und bestaunten und fotografierten den Sternenhimmel. Um gefühlt 1.00 Uhr gingen wir ins Bett und bemerkten dann, dass es erst 22.00 Uhr war. Ist ja auch mal gut einfach ins Bett zu gehen, wenn man müde ist. Der Sonntagmorgen verlief ähnlich wie der Samstagmorgen, nur dass wir ein bisschen früher los kamen, da wir richtig in die Berge hinein fahren wollten. Zum Glück durften wir beiden bei J&C mitfahren und mussten nicht mit unserem Traktor selbst fahren, denn die ganzen 1.5 Stunden fuhren wir nur auf Dirtroads. J&C’s Yolopolo hielt den Dirtroads gut stand. Mal wieder war unser Ziel laut Navi irgendwo im Nirgendwo, weshalb wir schon zum zweiten Mal ein bisschen verloren waren. Eine nette Familie aus Stellenbosch half uns dann jedoch weiter und so kamen wir doch noch zu den wunderschönen Rock Pools. Dort konnten wir von Felsen ins Wasser springen, die circa 10 Meter hoch waren. Das war ziemlich cool! Das Wasser hatte eine sehr angenehme Temperatur und man konnte (im Gegensatz zum Eiswasser in Paternoster) lange darin bleiben. Wir dümpelten eine Weile im Wasser herum und wir und J&C versuchten einen Stern im Wasser zu machen, den Marcus mit seiner Drohne filmen wollte. Das Ergebnis war mehr oder weniger erfolgreich… Nach einem ausgiebigen Vesper, das durchaus das Vesper des Vortags übertraf (da hatten wir nur trockene Pitabrote (für jeden genau EINS), da wir den Rest leider in unserer Küche vergessen hatten. P.S.: Vesper richten gehört nicht zu den Aufgaben der Reiseleitung) packten wir langsam unsere 7 Sachen (oder auch 50) zusammen und liefen zurück zu unseren treuen Fahrzeugen, die brav auf uns warteten. Auf dem Heimweg filmten wir noch ein Stück unserer Fahrt mit der Drohne. Jonas kam auf die glorreiche Idee, sich aus dem Fenster zu lehnen und wir beiden machten natürlich mit. Soweit so gut, plötzlich merkten wir dann allerdings, dass unser Fahrer “des Vertrauens” Christoph auch aus dem Fenster hing. Glücklicherweise kamen wir unfallfrei wieder aus den Cederbergen heraus. Eigentlich wollten wir daheim dann braaien, allerdings hatten wir außer Kartoffeln eigentlich nichts dafür und für die Kartoffeln nicht einmal Alufolie, weshalb Lina und Jonas eine Kartoffelmatsche zauberten. An diesem Abend hielten wir tatsächlich länger durch als am Vorabend, was ja irgendwie auch keine Kunst ist. Zu später Stunde (00.30 Uhr) war unser Abenteuer “Wir überlassen die Reiseplanung Lina und Sarah” dann leider vorbei. Wir standen am Montagmorgen um halb 6 auf und fuhren dann um 6 zurück nach Paternoster. Der Rest brach später Richtung Garden Route auf, was wir auf unserem Heimweg sehr beneideten.
Unser Cederberg Abenteuer war auf jeden Fall ein Highlight, was natürlich auch an der tollen Gruppe lag. Wiederholung in Deutschland, Katha, Marcus, J&C?
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Se restaurer à Paris Restaurant du Palais-Royal
Se restaurer à Paris – Restaurant du Palais-Royal
110, galerie de Valois, Ier (accès automobile par le 41, rue de Valois) Metro Palais-Royal, Musée-du_louvre Menu de 48€ à 142€, à la carte 120€ Fermé le dimanche et le lundi
www.restaurantdupalaisroyal.com
Gastronomique Discret Il faut bien, parfois, appeler les choses par leur nom : En reprenant et en relançant cet emplacement mythique, le groupe Evok Hôtels Collection a tout simplement offert une renaissance à un restaurant qui était sincèrement tombé dans l’oubli. L’affaire s’est évidemment jouée à coups de chèques massifs (décor signé Christophe Tollemer, ouvert sur les arcades au rez-de-chaussée, plus boudoir discret à l’étage), mais force est d’avouer que Paris tient désormais là l’occasion de revenir fréquenter les jardins du Palais-Royal, surtout quand la terrasse se déploie et que l’on est dérangé que par le piaillement des oiseaux. Côté cuisine, la bonne idée a consisté à recruter un chef parfaitement inconnu, mais au talent indéniable, d’autant plus que ce trentenaire, nommé Philip Chronopoulos, est arrivé en France… sans parler un mot de Français. Cela ne l’a pas empêché d’apprendre et de travailler aux côtés de Robuchon comme Passard, et de délivrer aujourd’hui une cuisine néoclassique très personnelle – bien qu’un peu sage encore. On aurait tort, cependant, de faire la fine bouche au moment de découvrir l’œuf à la confiture de tomates miellée ou le poulpe au piment rouge, rares témoignages à Paris d’une mémoire culinaire grecque réinterprétée par le haut. En attendant, donc, un poil plus d’audace sur le sujet, on ne manquera pas d’être rassuré par tant d’autres assiettes justes et ciselées, à l’instar de la salade de betteraves et maquereau aigre-doux au caviar, de la barbue aux petits-pois et aux coques ou du divin baba aux agrumes et au café.
Inside the cuisine ???????????? #restaurantdupalaisroyal #philipchronopoulos #palaisroyal #jardindupalaisroyal #uneetoilemichelin #etoilemichelin #firstmichelinstar #firststar #insidethecuisine #cuisine #menudejeuener #gastronomie #frenchcuisine #frenchfood #tradition #cuisinefrancaise #restaurantparis #yummy #miam #instafood #foodie #evokhotelscollection
Une publication partagée par Restaurant du Palais Royal (@restaurantdupalaisroyal) le 24 Févr. 2017 à 2h37 PST
3, 2, 1… Impact ! Cannelloni aux herbes lactées, artichauts violets caramélisés.
Une publication partagée par Restaurant du Palais Royal (@restaurantdupalaisroyal) le 2 Juin 2018 à 9 :52 PDT
Samedi 16 Juin à 12h04. Les oiseaux chantent, le Soleil au zénith. Citron meringué, crémeux à la noix de coco.
Une publication partagée par Restaurant du Palais Royal (@restaurantdupalaisroyal) le 16 Juin 2018 à 3 :21 PDT
Charm of paris, Palais Royal
#paris #palaisroyal #restaurant
Une publication partagée par I AM SUPA GERALDINE (@geraldineviensla) le 23 Juil. 2017 à 4 :07 PDT
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La Bastide de Gordes - Noua destinație de wellness în Provence
Palatul La Bastide de Gordes
Situat în satul de pe dealul din Gordes, La Bastide de Gordes este o locație deosebită, cu un decor inspirat din stilul secolului al XVIII-lea. De asemenea, locația oferă priveliști panoramice asupra văii Luberon, având și multe terase și grădini suspendate. Acest hotel a fost complet renovat la începutul anului 2015 și a fost distins cu titulatura de ”Palat” în 2016.
După încă șase luni de lucrări de amenajare pe scară largă, La Bastide de Gordes va fi casa unei noi bijuterii arhitecturale începând cu primăvara anului 2017: un Spa de 2000 mp, original în Provence. Lucrând cu Lov Hotel Collection de peste zece ani, arhitectul Christophe Tollemer a dorit să recreeze un univers unic în inima acestui palat provensal. Acesta a fost inspirat de liniile fine ale bisericilor abației.
Piatră Burgundy, tavane arcuite și uși din lemn de nuc, acest nou Spa se poziționează ca fiind un loc de referință în lumea wellness-ului și propune o gamă largă de activități de relaxare. Cel mai înalt nivel, dedicat îngrijirii, va include o cameră de relaxare mare, patru săli de masaj, cu terase private. Din aceste facilități, vă veți bucura de luxul suprem de a contempla o panoramă sublimă asupra muntelui Luberon. Ferestrele mari, departe de ochii indiscreți, vor contribui și ele semnificativ.
Spa-ul va aduce autenticitate și eleganță fără a respinge modernitatea în nici un fel. O sală de fitness de 90 mp dotată cu un aparat ultra-moderne va fi disponibilă. O cameră de meditație și o gamă largă de servicii (salon de coafură, centru de manichiură / pedichiură etc.) vă va îmbunătăți experiența.
Mai multe informații despre această locație de primă clasă veți găsi pe www.adeona-tour.ro
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BURY TOMORROW – Cannibal
Mit Breakdowns zum Chartbreaker
Auf ihrem sechsten Album setzen Bury Tomorrow auf ihr bewährtes Erfolgsrezept, das längst zum Markenzeichen geworden ist. Bury Tomorrow klingen auch 2020 genau wie Bury Tomorrow. Gleichzeitig ist Cannibal das technisch versierteste und persönlichste Album. Die fünfköpfige Truppe aus dem englischen Southampton entwickelt sich mit dem neuen Output weiter zur Genrereferenz und erreicht zum Start in Deutschland verdient die Top 3 der Album-Charts.
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Bereits mit dem Vorgänger Black Flame zeigten Bury Tomorrow -- das sind Jason Cameron, Daniel Winter-Bates, Kristan Dawson, Davyd Winter-Bates und Adam Jackson -- kein großes Interesse, das stilistische Spektrum des Metalcores zu verlassen. Warum auch, wenn Band und Fans mit dem Ergebnis zufrieden sind. Puristen mögen angesichts der ungewollten Wandlungsfähigkeit erneut die Nase rümpfen und Metalcore weiterhin verschmähen. Und wieder etwas verpassen.
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Melodien für den Metalcore
Kaum eine Metalcore-Band vermag derart eingänge Songs zu schreiben wie Bury Tomorrow, die neben der musikalischen Finesse vor allem durch die stimmlichen Eskapaden des Fronter-Duos betören. Die brutalen Screams von Daniel Winter-Bates und der sehnsuchtsvolle Klargesang von Jason Cameron verwandeln erneut nahezu jeden Track in Hymnen.
Los geht es mit dem treibenden, gut gewählten Opener Choke, der neben dem besagten Wechselspiel der Sänger, durch sein charakteristisches Gitarrenspiel besticht. Ein typischer Bury Tomorrow Song zum Mitsingen. Auch die Produktion (Dan Weller, Adam Getgood, Ermin Hamidovic), zugegeben glattpoliert, kann sich hören lassen. Im Vergleich zum Vorgängeralbum wirken die Gesangspartien klarer und nuancierter. Überhaupt der Gesang: Camerons Stimme schallt auf gewohnt tollem Niveau, doch wie auf nahezu jedem neuen Album hat Winter-Bates sein stimmliches Repertoire nochmals ausgebaut und schliddert gefühlt mehrfach an der Schmerzgrenze vorbei. Der tiefste Growl geht noch tiefer, die gellendsten Screams schaffen es noch höher hinaus, dazwischen kurze gesprochene Parts wie im Titeltrack Cannibal. Fett!
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Camerons Klargesang steht beim vergleichweise ruhigen The Grey (VIXI) im Mittelpunkt, lyrisch macht sich spätestens jetzt bemerkbar, dass Autor Winter-Bates auf Cannibal mehr denn je die eigene psychische Gesundheit in düsteren, mitunter morbiden Texten verarbeitet. „Dieses Album ist für mich genauso wie für die Fans“ sagt der Frontmann und hofft, mit seiner Offenheit anderen Betroffenen zu helfen. Nachhall gewinnt das ironischerweise vor allem beim Circle-Pit-Kandidaten Imposter, in dem Cameron den Refrain alleine trägt.
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Better Below rückt Groove und Gitarren mit dem ersten Solo in den Mittelpunkt, danach walzt das aggressive The Agonist alles nieder und geht im Ohrwurm auf. Das schüchtern beginnende Quake wandelt sich zum fiesen Bounce-Garanten, in dem Winter-Bates gefühlt aus der Unterwelt keift; dank ruhigem Ausklang der nachdenklichste Song auf Cannibal. Die Kampfansage Gods & Machines knüppelt Erinnerungen an Melodic Death Metal wach und bleibt auch wegen der leichter zugänglichen Lyrics hängen.
Das wütende Voice & Truth danach könnte ein fast zu typisches Stück Metalcore sein, wäre da nicht die proggige Gitarre im Spiel. Ebenso saitenstark macht sich Cold Sleep bemerkbar, das wieder einmal die richtige Balance zwischen Growls und Klargesang findet. Dazu gibt es einen Breakdown, der direkt in den Körper fährt. Zum Abschluss untermauern Bury Tomorrow nach knapp 37 Minuten mit dem Thrasher Dark Infinite nochmals ihren Stand innerhalb des Metalcores und packen so ziemlich alles rein, was geht.
Die gespenstischen Artworks von Künstler Adam Burke geben Cannibal den letzten Schliff. Der abgebildete Schädel weckt Erinnerungen an Bilder von Francis Bacon oder das Antlitz von Christopher Carrion aus Clive Barkers Abarat. Wer Musik noch liebt und kauft, greift zur limitierten Deluxe Edition oder LP.
Keine Überraschungen, aber trotzdem ein Geschenk
Aufgrund der COVID-19-Pandemie musste Cannibal von April auf Juli geschoben werden. Für Bury Tomorrow sicher ein Ärgernis und für Fans eine Geduldsprobe. Doch das Warten hat sich gelohnt. Cannibal mag der Überhit abgehen und Überraschung sucht man vergebens, doch danach muss bisher niemand suchen. Bury Tomorrow klingen auch 2020 genau wie Bury Tomorrow und das ist dank des hohen Niveaus gut. Cannibal ist ein überzeugendes Gesamtpaket, das mangelnde Innovation mit technischer Evolution kompenisert.
Cannibal ist seit dem 3. Juli 2020 erhältlich.
Tracklist BURY TOMORROW — Black Flame
01. Choke 02. Cannibal 03. The Grey (VIXI) 04. Imposter 05. Better Below 06. The Agonist 07. Quake 08. Gods & Machines 09. Voice & Truth 10. Cold Sleep 11. Dark Infinite
Termine BURY TOMORROW – Tour 2021
04.04.2021 Hannover, Musikzentrum 05.04.2021 Aachen, Musikbunker 06.04.2021 Bremen, Tower 08.04.2021 Hamburg, Indra 09.04.2021 Wiesbaden, Schlachthof
Tickets für die ursprünglich geplanten Konzerte 2020 in Hamburg, Wiesbaden, Aachen und Bremen (ratet mal, warum die verschoben wurden) behalten ihre Gültigkeit.
Weblinks BURY TOMORROW:
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© monkeypress.de - sharing is caring! Autor/Fotograf: Christian Daumann
Den kompletten Beitrag findet Ihr hier: BURY TOMORROW – Cannibal
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Luxury travel news of the week
By Paul Johnson on Sep 29, 2019 in Lodging, Points of interest, Europe, Occasions, France, Going Out, Motels, Italy, Monaco, Areas, Journey Miscellany, Western Europe
Right here’s a round-up of luxurious journey tales which have caught the attention this week. To be sure you obtain these new weekly alerts in your net browser, please click on on the crimson bell icon within the backside proper hand nook of the web page and click on ‘subscribe’ (works on desktop solely – for different methods to subscribe, please click on right here). This can even provide you with a warning to another posts on the weblog. Must you want, you may unsubscribe at any time, by clicking on the icon once more and choosing ‘unsubscribe’.
Luxurious resort to open contained in the Palace of Versailles
The Palace of Versailles has lengthy served as a preferred vacationer attraction, however a brand new luxurious resort set in its lavish grounds means guests will now have the ability to keep there. Airelles Château de Versailles will open in spring 2020 – the primary resort to have a house throughout the perimeters of the Palace grounds. The 14-bedroom property shall be designed in an 18th Century fashion, with architect and inside designer Christophe Tollemer accountable for its aesthetic… [read more]
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Airelles Gordes by Christophe Tollemer
Elle figure parmi les plus beaux spots qui soient. La Bastide de Gordes est de ces adresses que le monde entier nous envie. Surtout depuis sa réinvention à la manière d’un opulent palais des Comtes de Provence, où l’on est reçu comme les maîtres de maison.
20 millions d’euros de travaux, 10 000 mètres carrés de bâti, 40 chambres et suites, 120 collaborateurs, 7 terrasses, 4 piscines, 3 restaurants… ces chiffres qui donnent le tournis en disent long sur les dimensions du chantier confié à Christophe Tollemer par Lov Hotel Collection depuis deux ans. « Le projet pharaonique, explique son concepteur, consistait à faire passer plusieurs bâtiments du XVIè siècle au XXIè siècle, sans que cela ne se voie trop ». Un pari difficile dans un tel labyrinthe fortifié, mais un pari réussi. Cette bastide rentre ainsi de plein pied dans le 3è millénaire tout en se protégeant du temps qui passe à la manière de l’armure qui veille sur la cage d’escalier et son garde-corps en fer forgé. Un voyage hors du temps, entre portraits des ancêtres, meubles chinés dans toute la France, boiseries à l’ancienne et toile de Jouy. Contrepoint des tomettes du XVIIIè, que l’on retrouve même dans l’ascenseur, les télévisions dissimulées dans d’imposants miroirs. Spacieuses et confortables, les chambres et surtout les salles de bains sont superbement équipées pour un séjour au long cours, comme dans sa propre maison de famille. Cette bastide a des siècles, mais plus une ride grâce à ses voûtes qui respirent, ses arcades, son bassin de nage. Entièrement tournée vers l’extérieur, on y respire le soleil, la chaleur de l’été, la Provence intérieur. Elle a le goût exquis des grandes vacances et de l’authentique. Comme pour un parfum ou un champagne, la décoration y est plus que jamais une savante équation, balancée, équilibrée de façon presque magique pour donner une atmosphère qui semble toujours avoir existé.
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Punkteteilung in der Südstadt
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Punkteteilung in der Südstadt
In der 12. Runde der tipico Bundesliga muss Red Bull Salzburg den schweren Gang zu Admira Wacker Mödling antreten. Die Südstädter sind in dieser Saison eine Heimmacht, 4 Siegen steht erst eine Niederlage gegenüber. Für die Salzburger geht es nach dem Europa League Sieg gegen Konyaspor nun in der Liga darum, den Anschluss an Tabellenführer Sturm Graz zu halten.
Bullen-Coach Marco Rose bringt für dieses Unterfangen drei Neue im Vergleich zum Spiel in der Türkei. Jerome Onguene kommt zu seinem zweitem Bundesligaspiel, da Caleta-Car gelb-gesperrt ist. Zudem dürfen Christoph Leitgeb und Xaver Schlager von Beginn an ran.
Die heutige Startelf / © SALZBURG12.at
Blitzstart der Gäste
Mit der Admira und Salzburg treffen in dieser Begegnung die offensivstärksten Teams der bisherigen Saison aufeinander (je 23 Tore). Und von Beginn weg wird diese Partie ihren Ansprüchen gerecht. Bereits nach 2 Minuten hat die Admira die erste Großchance: Sasa Kalajdzic kann nach schöner Kombination im Mittelfeld alleine auf das Tor von Alex Walke ziehen, setzt den Ball aber knapp am rechten Pfosten vorbei. Bis auf diese Möglichkeit diktiert aber Salzburg das Spiel in der Anfangsphase. Und in der 7. Minute belohnen sich die Bullen dann für den guten Start: Xaver Schlager erzielt mit dem 1:0 sein erstes Saisontor. Valon Berisha kommt am Strafraumrand zum Torschuss, trifft dabei den Ball aber nicht richtig. Dieser fällt Schlager vor die Füße, der artistisch vollendet. Die Proteste der Admiraner bezüglich Abseits bringen nichts ein, Schiedsrichter Rene Eisner gibt den Treffer. Eine richtige Entscheidung.
Doch die Antwort der Admira lässt nicht lange auf sich warten: Knasmüllner kommt alleinstehend zum Kopfball, der aber zu zentral auf das Tor geht (9.). Im Gegenzug hat Fredrik Gulbrandsen die Riesenmöglichkeit auf das frühe 0:2. Nach tollem Pass von Leitgeb steht er alleine vor Leitner, der allerdings glänzend reagiert und den Gegentreffer verhindert (10.).
Die Admira antwortet prompt
Es entwickelt sich ein offener Schlagabtausch zwischen den beiden Teams, die beide ein hohes Tempo in der Anfangsphase gehen. Der Admira gelingt es immer wieder Nadelstiche zu setzen und einer dieser Angriffe hat auch Konsequenzen: Andi Ulmer erwischt Maximilian Sax in vollem Lauf unglücklich am Fuß. Dieser kommt außer Tritt und fällt im Strafraum. Eisner zeigt sofort auf den Punkt. Christoph Knasmüllner lässt sich diese Möglichkeit nicht entgehen und erzielt den Ausgleich vom Elfmeterpunkt (17.).
Das Tor gibt der Admira merklich Auftrieb und in der 19. Minute hat Salzburg Glück, nicht den nächsten Gegentreffer hinnehmen zu müssen. Sax kommt wieder nach einer Flanke ganz allein zum Abschluss, setzt den Ball aber über das Tor.
Nach der unterhaltsamen Anfangsphase haben sich nun beide Mannschaften besser auf den Gegner eingestellt und lassen weniger Tormöglichkeiten zu. In der 30. Minute gibt es wieder Elfmeteralarm im Strafraum der Bullen. Onguene ist mit der Hand am Ball und hat Glück, dass diesmal die Pfeife von Schiedsrichter Eisner stumm bleibt.
Blackout fällt Salzburg beinahe um die Ohren
Hektisch wird es dann erst wieder gegen Ende der 1. Hälfte: Christoph Leitgeb übersieht, dass Sax noch im Strafraum der Salzburger steht. Sein gewollter Rückpass mutiert so zur idealen Vorlage für den Admiraner, der nochmals auf Grozurek ablegen will. Ulmer kann aber noch rechtzeitig stören und verhindert Schlimmeres. Damit geht es mit dem 1:1 in die Pause.
Das Unentschieden geht wohl auch in Ordnung, wobei die Admira die besseren Möglichkeiten hatte. Doch auch Salzburg hatte mit der Riesenchance von Gulbrandsen die Möglichkeit bereits früh die Führung auszubauen.
Auch nach Wiederanpfiff beginnt die Admira auffälliger: Dominik Starkl kommt gegen Alex Walke knapp zu spät (49.) und kurz darauf setzt Grozurek den Ball ans Außennetz, nachdem er sich energisch in den Strafraum getankt hat (50.). Salzburg hingegen fällt vermehrt durch Abspielfehler auf, die Admira kann dies aber nicht ausnützen: Grozurek kann erneut eine Großchance nicht verwerten. Nach tollem Zuspiel von Knasmüllner, scheitert er am hervorragend reagierenden Alex Walke (57.). Die Admira hätte sich die Führung mittlerweile mehr als verdient.
Auch die Einwechslung von Wolf brachte keine Wende mehr / © GEPA
Hektische Schlussphase
So hat der eingewechselte Takumi Minamino erst in der 61. Minute Salzburgs erste gute Möglichkeit nach Seitenwechsel. Sein Abschluss geht aber knapp am langen Eck vorbei. Die nächste Möglichkeit der Admira folgt nach einer Ecke: Kalajdzic setzt sich per Kopf durch, Walke kann aber abwehren (70.).
In der Folge schafft es Salzburg wieder Kontrolle über das Spiel zu gewinnen und verhindert so zumindest weitere Großmöglichkeiten der Admiraner. Eigene Chancen bleiben in der zweiten Hälfte aber weiterhin Mangelware. Die Admira verlegt sich aufs Kontern und kommt in der 85. Minute nochmal gefährlich vors Tor: Der eingewechselte Marin Jakolis knallt den Ball aber genau auf Walke.
Danach kommt es zu keinen nennenswerten Möglichkeiten mehr. Salzburg kann den aufgezogenen Abwehrriegel der Admira auch in der vierminütigen Nachspielzeit nicht knacken. Somit holen die Salzburger einen Punkt bei der Admira. Damit muss man auch zufrieden sein, denn die Admira war die klar bessere Mannschaft und scheiterte nur an der eigenen Effizienz. Salzburg hingegen waren die anstrengenden letzten Wochen deutlich anzumerken. Bullen-Trainer Marco Rose sieht dies ähnlich: „Wir hatten heute nicht unseren besten Tag. Ich mache der Mannschaft keinen Vorwurf, weil der Faktor Müdigkeit heute sicher eine Rolle gespielt hat.“ Die Salzburger können mit dem Punkt gegen eine starke Admira gut leben, der Rückstand auf Tabellenführer Sturm Graz wächst damit aber auf drei Punkte an.
Spielinfo
FC Admira Wacker
FC Red Bull Salzburg
1:1
Tipico Bundesliga 12. Spieltag Anpfiff Sonntag, 22. Oktober 2017, 14:00 Uhr Austragungsort BSFZ-Arena, 2.500 Zuschauer Schiedsrichter René Eisner
Torfolge – Knasmüllner (17./Elfmeter) 0:1 1:1 Schlager (7.) – – Gelbe Karten Ulmer – Gelb-Rote Karten – – Rote Karten –
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Con vistas a uno de los pueblos más bellos en Francia, en “La Bastide de Gordes” el tiempo se detiene mirando al mágico paisaje del Luberon. Entre las leyendas locales que encantan a los visitantes mientras caminan por su laberinto de pequeñas calles, la historia de la Bastide de Gordes comienza un nuevo capítulo como abanderado de la cultura de Provenza.
El extenso proyecto involucró a más de 150 personas por muchos meses. Construido sobre murallas medievales, El lujoso hotel del siglo 16, ha sido objeto de una transformación total manteniendo exitosamente la armonía con sus alrededores y la historia del pueblo.
Después de un esmerado trabajo de restauración, el hotel La Bastide de Gordes cuenta ahora con diez mil metros cuadrados de espacio habitable: 40 habitaciones y suites, 3 restaurantes, 4 piscinas, un spa de 800 metros cuadrados, cinco salas de conferencias y reuniones -una que se puede usar para bodas y que se abre a jardines formales- jardines escalonados y 7 terrazas, una de las cuales se considera como la más hermosa de Europa.
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La Bastide de Gordes ya es espectacular desde afuera, pero en el momento en que entras, el recorrido es impresionante.
Parecido aun castillo familiar que ha pasado de generación en generación, la decoración fue ideada por el arquitecto y diseñador de interiores Christophe Tollemer, quien también hizo magia en Les Airelles, le Chalet D’Ormello y le Chalet de Pierres.
No hay dos habitaciones o suites parecidas. Lienzos indios estirados, telas típicas de la región, “Toiles de Jouy” de Pierre Frey y otros prestigiosos diseñadores de telas, dan la impresión de estar entrando a la casa privada de una abuela de la Provenza, quien hubiera coleccionado cerámicas y retratos toda la vida.
Como un regalo para el paladar, el reconocido Chef Pierre Gagnaire estará al frente del restaurante gastronómico, dándote la más cálida bienvenida. Y para terminar el nuevo desarrollo, una elegante sala de recepciones con vistas al valle podría ser la sede de tus eventos.
Más información / Reservar aquí »
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Hotel “La Bastide de Gordes”: ULTRA lujoso castillo ancestral construido a la orilla de un acantilado
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#verlagebesuchen zum Welttag des Buches!
Hallo meine Lieben! Zum Welttag des Buches am vergangenen Sonntag (23.04) gab es die Möglichkeit, das ganze Wochenende in der ganzen Bundesrepublik die verschiedensten Verlage zu besuchen. Letztes Jahr hat das Event in Berlin sein Debüt gefeiert - dieses Jahr haben auch zwei Verlage in meiner Reichweite mitgemacht: Der Lingen Verlag hat am Freitag zum gemeinsamen Basteln eingeladen und am Sonntag hat die Parasitenpresse aktuelle Jung-Lyriker in der Traumfabrik in Köln vorgestellt. #verlagebesuchen Fr, 21.04.2017: Bastlen mit dem Lingen Verlag
Für mich ging es Freitagmittag nach der Arbeit zu dem, in Köln ansässigen, Lingen Verlag. Der Lingen Verlag bietet eine große Bandbreite an Büchern im Discount an. Ich habe diverse Kochbücher von Aldi, Lidl und Co. zu den Themen Ernährung und Gesundheit, alle vom Lingen Verlag. Zudem bietet der Lingen Verlag aber auch Baby Bücher, Hochzeitsbücher und vieles im Bereich Papeterie an - und das im normalen Buchhandel. Die Papeterie-Linie MonBijou ist als Verlagsküken noch ganz frisch - diese Abteilung wurde erstmalig auf der FBM16 vorgestellt.
Begrüßt wurden wir von Sarah Lünning, Lea Schuhen und zwei ganz lieben Volontärinnen, die uns den ganzen Mittag tatkräftig beim Basteln, Lettern und Falten unterstützt haben. Dazu hatten wir Unmengen an tollem Bastelpapier von MonBijou und Übungsmaterialien zum Lettern. Ich habe mich direkt daran begeben, mich mal ans Lettern zu wagen. Hierzu hatten wir verschiedene Übungsblätter, auf denen wird die Buchstaben nachmalen konnten. Wir haben hier mit Fine Linern gearbeitet, also die Buchstaben vorgemalt und dann die Schnörkel ausgemalt. Es gibt so viele verschiedene Möglichkeiten hier etwas tollen zu kreieren! Nach ein paar Übungsläufen habe ich dann auf einem schönen Papier einen Spruch gelettert. Interessanterweise fand ich es schwieriger, einen Spruch zu finden, wie die Buchstaben anzuordnen. In der zweiten Runde habe ich dann fleißig gefaltet: Eine Geschenktüte und einen kleinen Origami-Vogel. Dazu hatten wir wieder die Möglichkeit in verschiedenen Bastelbüchern zu stöbern und es gab auch vorgedruckte Anleitungen. Währenddessen haben wir gemütlich gequatscht und Kaffee und Kuchen genossen. Ich fand es tierisch interessant, meine ganzen Fragen loszuwerden. Die Verlagsbranche ist so super spannend!! Vielen Dank an den Lingen Verlag für den schönen Vormittag! #verlagebesuchen, Son, 23.04.2017: Die Parasitenpresse in der Traumfabrik
Sonntag hat es mich dann mit einer Freundin in die Traumfabrik verschlagen. Hier hat sich die Parasitenpresse vorgestellt: Ein kleiner Lyrik Verlag in Köln. Entstanden ist die Parasitenpresse vor gut 15 Jahren, als es für junge Lyriker kaum Publikationschancen gab. Seit dem ist es ihr Ziel jungen Lyrikern eine Plattform zu bieten. Die ersten Ausgaben der Parasitenpresse wurden auf alten Briefumschlägen gedruckt: Diese wurden aufgetrennt, bedruckt und dann wieder zusammen gebunden. So war jeder Lyrik-Band der Parasitenpresse handgefertigt und ein Unikat. Heute sind es weniger Briefumschläge, dafür häufig Einlageblätter aus Schulheften, die wiederverwertet werden. Veröffentlicht werden in der Parasitenpresse Lyrik, Gedichte, Kurzprosatexte und Dramaturgen. Nach der Verlagsvorstellung wurden aktuelle Werke von "Parasiten-Lyrikern" vorgestellt und Gedichte aus ihren Gedichtbänden vorgetragen. So hörten wir: Andreas Bülhoff, Christoph Danne und Kinga Tóht sowie viele mehr. Es waren sehr moderne Gedichte, mit viel Wortliebe und Kreativität. Vielen Dank für den interessanten Nachmittag, liebe Parasitenpresse. Ich hoffe sehr, dass #verlagebesuchen weiter stattfinden wird und sich hier in NRW ausbaut. Es gab sehr viele tolle Veranstaltungen mit Schwerpunkt Berlin und Bayern. Ich würde mich freuen! Bis bald, eure momkki. Click to Post
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