#chissà perchè
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lumioluna · 3 months ago
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comunque il mio ex compagno del liceo è troppo tenero, quasi quasi gli chiedo se vuole andare a prendere un caffè un giorno
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ross-nekochan · 1 year ago
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Comunque..
Oltre alle inculate da parti dei giapponesi, volevo dire che ultimamente mi sto scassando di video di persone che sono figlie di europei o americani MA sono nate e cresciute in Giappone.
E quindi loro vivono esattamente tutte le esperienze di merda che vivi tu da straniero però con l'aggravante che loro alla domanda da dove vieni? Rispondono chessò Ibaraki e gli si ride in faccia solo perché hanno gli occhi azzurri e i capelli biondi. Allo stesso tempo quando aprono la bocca tu li vedi proprio che hanno il cervello giapponese solo un poco più aperto a causa delle esperienze strane avute.
Mentre altre dopo un poco hanno avuto i genitori che li hanno salvati e gli hanno fatto fare gli ultimi anni di scuola in America e quindi hanno un cervello più funzionante con opinioni un poco più consistenti.
Però questa cosa mi ha fatto realizzare la stessa cosa che ho realizzato quando ho lavorato a Rovigo con gli americani che volevano la cittadinanza italiana per discendenza: che la gente si sposta a livelli che uno non si immaginerebbe mai. E così mentre uno nasce vive e muore con una generazione intera vissuta nello stesso paesello del cazzo o massimo nel paesello a fianco perché di può no oh cioè siamo pazzi (tipo io), ci sono persone da centinaia di anni che si accoppiano alla cazzo di cane tipo svedese e giapponese che vanno a vivere a Budapest oppure ghanese-americano e australiana che si incontrano in Giappone e fanno vita e figli lì oppure ho visto il video della storia di missionari inglesi che da 3 generazioni (!!!) vivono in Hokkaido con sto tipo che ha pure i nonni in Giappone ma inglesi.
Cioè se la gente pensasse a ste cose veramente le guerre e i passaporti non esisterebbero più e sarebbe pure ora...
però vabbè io vivo nel 4043...
e chissà se ci arriviamo.
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raikkonenvettels · 3 months ago
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boh raga questi stanno discutendo su carlos e charles quando il problema è decisamente qualcun’altro qua 💀
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exterminate-ak · 8 months ago
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Le vecchiette disorientate con la cataratta: "Quanto sei bella! Ma da quanto sei sposata? Quanti figli hai?"
Io: ☝️
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ma-pi-ma · 6 months ago
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Chissà perchè la parola "sensibile" ha per qualcuno la valenza del rincoglionito, debole, con un fiore tra i capelli e dalla lamentela facile.
Ed invece spesso son le persone più forti, incazzose e con il vaffanculo sempre in canna.
justhewayouare
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lamargi · 2 months ago
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Porto sempre la merenda ai ragazzi mentre studiano, al pomeriggio. È ormai un rito: a una certa ora busso alla porta della camera di mio figlio e porto a lui e ad Antonio, il suo compagno di banco fin dalle elementari, il vassoio, con il tè, i biscotti, le merendine. Sono una brava mamma, giusto?
L’altro giorno la porta non era ben chiusa e quindi….perchè bussare? È stato così che ho sentito chiaramente quelle parole “…..quel gran pezzo di gnocca di tua mamma…”
A dirle Antonio. La voce era bassa, i due stavano confabulando a bassissima voce, i libri aperti, ma, evidentemente, non era sulla lezione che era concentrata la loro attenzione. Ho fatto assolutamente finta di nulla. E loro avranno pensato che non avessi potuto sentire dalla soglia della porta.
Invece….
Ma guarda il ragazzino, ho pensato nei giorni successivi. Eppure senza che provassi indignazione per quella frase così sfacciata. Anzi….e dire che lo conosco da piccolo, chissà da quanto ha sviluppato questa “cotta” per me…..
Comunque sentirmi definire “gnocca”non mi disturba affatto, anzi mi lusinga e mi stuzzica. Antonio è poi un ragazzo adorabile, carino ed educatissimo, niente affatto sfacciato, anzi piuttosto timido e taciturno di solito…..avesse solo qualche anno di più, il fatto che pensi a me come “un gran pezzo di gnocca” più che soltanto lusingare, bè mi farebbe eccitare….
Doveva accadere, ed è accaduto. Antonio che viene a casa, non trova mio figlio, noi due che restiamo soli…..
Lo faccio sedere, anche se solo non è un buon motivo per non preparargli anche oggi il tè con i biscottini. Servirglielo non nella stanza di mio figlio, ma qui in salone. Farlo accomodare sul divano. Sedermi davanti a lui, sul puff….
Che dirgli? Canzonarlo rivelandogli che l’ho sentito definirmi “gnocca”? No, poverino, morirebbe di vergogna. E comunque mi ci sento gnocca, oggi. E da come mi guarda, lo pensa proprio.
È da gnocca questa gonna corta? Si, è vero, mi sono cambiata quando l’ho sentito al citofono, ma lo avrei fatto comunque, non certo per…..fargli vedere le gambe…
Anche i collant ….direi che sono da gnocca….ma porto sempre le calze velate, anche in casa…e a ben pensarci quante volte mi era sembrato che Antonio mi guardasse le gambe mentre stavo in camera loro e attendevo che sorseggiassero il tè …..esattamente come mi guarda le cosce adesso….
Certo, avrei potuto evitare di non mettere il reggiseno. Con il reggiseno, le punte dei capezzoli che si sono induriti sarebbero meno visibili sotto la camicetta. E questi seni gonfi non tenderebbero la camicetta in questo modo, e i capezzoli duri che si vedono non calamiterebbero lo sguardo di questo ragazzo…..
Mi alzo per prendergli la tazza di tè dalle mani. Noto che gli tremano. Mi seggo stavolta accanto a lui. Molto vicina. Non fiata. Spingo il mio corpo a contatto con il suo. Si sposta un po’ ma il divano è finito…..Lo guardo e poggio la mia mano sulla sua. “ Forse disturbo, vado via?” Non rispondo, gli sorrido e porto la sua mano sul mio seno. Spalanca gli occhi. Spalanca la bocca. Mi faccio toccare il capezzolo attraverso la stoffa leggera della camicetta, poi guido la sua mano sulla mia coscia. Mi protendo e gli sfioro le labbra con le mie. Sono morbide, dolci. Gliele lecco con la punta della lingua.
Poi la lingua la spingo tra le sue labbra, gliele faccio aprire, la infilo dentro la sua bocca per il primo vero bacio con una donna della sua vita.
Sento la sua mano contrarsi sulla mia coscia. Anche io gli stringo la patta con la mia. Duro come il ferro. Proprio come lo volevo.
“E così sono un gran pezzo di gnocca, vero?” I miei gesti e l rivelazione che so cosa pensa lo mettono nella confusione totale. Come un bambolotto si lascia guidare in camera da letto, mentre canzonandolo gli dico che merita una punizione…
Mentre lo spoglio nudo, guardo di sfuggita l’orologio per capire quanto tempo ho a disposizione per farmelo. Tre ore almeno, abbastanza per castigare come previsto di fare questo ragazzino insolente.
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cywo-61 · 3 months ago
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Chissà perchè è così difficile avere chi vuoi veramente.
cywo
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ragazzadalsorrisonero · 4 months ago
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[...]
«ho raccontato di te, il mio primo amore, al mio vero amore» dissi di punto in bianco.
si girò di scatto a guardarmi, il bicchiere di vino quasi cadde dalle sue mani tremanti, eppure non pensavo che tale frase avesse potuto portare così tanto stupore.
«mi odia?» i suoi occhi vacillarono per una frazione di secondo.
«no, ti ringrazia» dissi sorridendo.
«perchè mai?» stupore e curiosità nel suo sguardo fecero capolinea.
«non sarei la donna che sono adesso grazie a te» ed era veramente così.
chissà se mai avesse pensato a quanto la nostra cosiddetta “prima storia d'amore”, ci avesse cambiato cosi tanto nel corso degli anni, portandoci a quelli che siamo ora.
«sono felice che tu abbia trovato la tua persona, ti brillano gli occhi quando sei con lui o semplicemente parli di lui. e poi vedo come ti guarda, come se fossi la sua luce. ti merita davvero» fece un cenno al soggiorno indicando il mio compagno, nel mentre quest'ultimo giocava con i bambini dell'uomo di cui un tempo, da ragazzina, ero innamorata.
«lo so, per questo lo amo» risposi in tutta sincerità e trasparenza.
se dovessi dire il nome dell'amore, come ci si sente ad essere amati, ma soprattutto amare, direi il nome del mio compagno senza esitazione.
«perchè hai raccontato di me, la persona che ti ha fatto solo stare male?»
«se tu incontrassi una persona in grado di mettere a posto pezzi di un puzzle messi in disordine da qualcun altro, credi davvero che le importerebbe soltanto di comporre il puzzle? o che soltanto ci provasse? o che addirittura si fermi un attimo ad osservare il tavolo in cui sono cosparsi tutti i pezzi, solo per cercare di capire perché lasciare tutto lì senza nemmeno averlo finito?» ammetto che come paragone non aveva alcun senso, eppure un filo logico dietro tutto ciò era ben evidente.
«per i puzzle con tanti pezzi ci vogliono ore ad assemblarlo»
«esatto, così come il cuore rotto di una persona»
«perchè mi stai dicendo tutto questo?» sembrava ferito, o forse semplicemente si rese conto delle mie parole e ciò che intendessi dire.
«per ringraziarti. per dirti quanto mi hai fatto bene, ma allo stesso tempo tanto male. per ringraziarti di avermi fatto capire cosa voglio, ma soprattutto cosa merito. per dirti che sono diventata forte, e non sono più l'ingenua di un tempo»
«se questo nostro amore ti ha reso una persona migliore nonostante il dolore, sono davvero felice che tu stia bene. questo è l'importante»
[...]
«grazie per la cena, è stata davvero una bellissima serata. e soprattutto ringrazia tua moglie, le sue doti culinarie sono strepitose»
«grazie a te di essere venuta, era da un po' che non chiacchieravamo come ai vecchi tempi»
il primo e ultimo abbraccio dopo sette anni di puro silenzio.
un capitolo chiuso.
un nuovo capitolo da scrivere.
ecco il potere del primo amore, farti crescere e capire che il vero amore deve ancora arrivare.
[...]
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momentidicri · 4 months ago
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e con il concerto dei Subsonica, mi è arrivata addosso questa forte nostalgia per Torino.
(e mi dispiace pure molto perchè tutte le foto di Torino le ho in un vecchio telefono, che chissà dove è nascosto)
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cherikfirstclass · 1 year ago
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Mimmo ora ritornerà a essere da solo. Ritornerà a non avere nessuno su cui fare affidamento, nessuno di cui fidarsi. Si guarderà allo specchio e quello che vedrà non sarà più Domenico Bruni ma Nico, o Andrea, o chissà quale altro nome gli verrà assegnato. Non sarà più a Roma, nè nella sua Napoli. È andato contro ogni suo ideale, quelle piccole cose che lo facevano restare attaccato alla sua vecchia persona. Ma soprattutto, non avrà più il suo Simone, l'unico che lo abbia mai trattato con gentilezza, che lo ha accolto, lo ha AMATO e che gli è stato vicino nel momento del bisogno.
Mimmo è morto. Ora lui sarà un'altra persona, con un nuovo nome, un nuovo cognome, in una nuova città. Conoscerà nuove persone, magari riuscirà anche a farsi per la prima volta degli amici, e perchè no, magari troverà un nuovo amore.
Ma la verità è che Domenico Bruni, Mimmo, rimarrà per sempre di Simone Balestra.
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comeuncampoamaggese · 9 months ago
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Sono una persona buona e a volte dimentico la sofferenza che alcune persone mi hanno causato. Ma quando lo ricordo mi viene in mente che quelle persone non meritano le mie attenzioni, i miei messaggi, il mio pensiero.  E non perché io sia chissà chi, ma perchè chi ti fa star male, anche più di una volta, non compie un semplice errore, ma compie una scelta. E chi sceglie di far del male, che sia con indifferenza o con cattiveria, beh, semplicemente non merita nulla che abbia a che fare con cose belle.
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abr · 7 months ago
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San Siro, Sala: "Stiamo cercando di fissare l'incontro perchè bisogna cercare di mettere insieme le agende di tutti, Inter, Milan, WeBuild e la mia. Lo fisseremo (...). Non ho visto il progetto ma da WeBuild mi hanno detto che è sufficientemente elaborato per poter dire qual è il costo, in quanto tempo si può farlo e qual è il disturbo che si darebbe alle partite".
"Non ho visto il progetto ma ...": Sala, tenga il suo libretto e torni preparato (chissà quante volte se l'è già sentito dire). Non compriamo niente, grazie.
(ma pensa te il livello di 'sto socialame).
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angelap3 · 4 months ago
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Una bimba che dipinge...anche io dipingevo sempre...lo faccio ancora…Il più bel tempo lo passavo a dipingere.. a disegnare...di tutto...Però chissà perchè i miei alberi erano sempre senza foglie...Solo ora lo ho capito il perché..."Ogni cosa ha il suo tempo per fiorire"
(Angela P.)
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smokingago · 8 months ago
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Chissà come ami tu.
Perchè l'amore non è tutto uguale.
C'è chi ama in silenzio e non lo sa dire.
Chi regala fiori e frasi d'amore.
Chi ti prende tra le braccia e ti fa fare un giro di valzer.
Qualcuno ti guarda negli occhi e ti arriva al cuore.
Altri ancora ti fanno ridere, perchè tremano
all'idea di renderti triste.
Poi c'è chi è convinto che l'amore si faccia solamente
e, sono i più deboli perchè non lo conoscono.
Chissà tu come ami, ma io so come ti amerei.
Paola Felice
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abatelunare · 5 months ago
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Piccola polemica della domenica sera
In un sito di recensioni cinematografiche qualcuno ha definito mediocre il regista Guy Ritchie. Io intendo dissentire e con forza. Anche perché come discrimine è stato preso Bastardi senza gloria, uno dei film francamente meno riusciti di Tarantino, la cui cifra stilistia è da sempre una violenza splendidamente debordante. (L'ultima sua pellicola non la conto perchè mi sono rifiutato di vederla). Ritchie sarà anche mediocre. Però mi diverte e pure tanto. Non ha pretese, né si crede chissà chi. Intellettualmente è un regista fra i più onesti. Questo a me basta. E avanza anche.
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idettaglihere · 3 months ago
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In pochi secondi sono la Jessica di 8 anni, mia madre di colpo smette di parlarmi e fa finta che non esisto in casa. Cosa devo fare ora? Posso bere se ho sete? Posso mangiare se ho fame? Lei mi fa molta paura, chissà cosa ho fatto di così brutto. Lei non me lo dice quindi la mia testa inizia a vagare, ed effettivamente se ci penso sono proprio una bambina cattiva e incapace, quella operazione di matematica non mi usciva, ci ho provato tante volte ma ho preso un brutto voto. Sono solo una delusione per la mamma, fa bene a non volermi. Ho le unghie lunghe che mia zia adora pitturarmi di colori diversi ogni settimana, ma non sa che le infilo nella pelle delle braccia perché non so cosa altro fare per affrontare la paura che provo a casa, abbandonata a me stessa. La mamma parla proprio con tutti, fa finta di volermi bene davanti agli altri, poi a casa mi vuole male, chissà perché. Cerco di non dare fastidio, sto in silenzio perché tanto lei non risponde ad alcuna mia domanda. Sono una bambina cattiva, ma sono a letto e sento che non respiro, se lo dico a mamma chissà se mi aiuta.. forse è meglio aspettare che io stia meglio, magari passa, se domani starò peggio lo dirò alle maestre che il mio petto fa male e penso a cose brutte. Non riesco a mangiare perché devo stare seduta con lei al tavolo e mi fa paura, ma sono obbligata altrimenti lei si arrabbia di più. Dopo vado sempre in bagno perchè mi fa male la pancia. Ho 8 anni e capisco che la mia mamma non mi vuole. Ne ho 26, ho fatto un piccolo sbaglio e mamma non mi parla più. Le unghie sono diventate lame. Il petto che fa male è un attacco di panico. Io sono sola ma accarezzo i miei cani. Resisto solo per loro.
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