#che ve devo di
Explore tagged Tumblr posts
Note
La cosa più allucinante per me è che ci sono molti afroamericani che credono in questa teoria del complotto secondo cui loro sono i veri discendenti degli Israeliti e gli ebrei non neri hanno rubato la loro identità. Alcuni poi credono lo stesso dei nativi americani, latinoamericani e di qualsiasi altro popolo (infatti come hai detto tu c'è anche un atteggiamento ignorante/astioso riguardo altre etnie in generale, che nel caso degli asiatici è sfociata in omicidi/assalti per via del Covid).
come dire idk che cosa ci guadagni a essere discendente dei veri israeliti ma comunque è ridicolo perché cioè chiunque sia andato in europa da duemila anni fa ovviamente mo i suoi discendenti somigliano più all'europeo medio del paese dove è finito che non ai palestinesi attuali diversamente da come sarà stato prima ma di nuovo ho parlato con gente su sto sito che sosteneva che i romani bianchi avessero rubato il cristianesimo agli ebrei poc e che non sapeva che esistevano le persecuzioni/i martiri cioè di nuovo il problema è che tutti di media so ignoranti e si bevono qualsiasi cazzata perché non gli insegnano le basi di pensiero critico e come giudicare le cose dal contesto ¯\_(ツ)_/¯ che poi di nuovo essere bianco o no in europa se eri ebreo fino al 1945 non è che ti cambiasse la vita in quanto a discriminazione ma non è una cosa che sono in grado di capire
poi vabbe sui nativi americani non parliamone proprio che il giorno che la gente in generale negli usa ammette che sono la categoria messa peggio di tutti (cioè rega nelle riserve spesso non ci stanno gli indirizzi/i bagni privati in casa e hanno la percentuale più alta di police brutality per percentuale di popolazione ma figurati se qualcuno ha cazzi di dirlo X°D) n'arriverà mai ma cioè tldr se non hai scuole decenti poi diventi complottista sicuro e lì non hanno scuole decenti fine del discorso X°D poi non mettiamoci di mezzo a discutere la questione israele vs gli usa che supportano l'attuale governo ad ogni costo il che pare che per certa gente = carta libera per essere antisemiti a tutti i costi quando presumere che tutti gli ebrei del mondo siano pro israele/approvino delle politiche di israele è completamente ridicolo ma diciamo che pure lì c'è disagio X°D
3 notes
·
View notes
Text
Ho deciso di dare un sacco di soldi alla Tumblr Inc.
Apri pagina, tipp tipp tipp, seleziona pagamento, tipp tipp tipp ... click!
#oh io ci ho provato#che ve devo di'#il karma di questo posto è una roba assurda#sarà per la prossima volta#magari divento povero e non se ne fa più niente#carpe diem cara Tumblr Inc.
11 notes
·
View notes
Text
might be controversial
since tis the season its time for the cocomero poll.
#MIO NONNO HA SEMPRE CHIAMATO QUESTA SPECIE DI CETRIOLI COCOMERI E PER ME È QUELLO CHE VE DEVO DÌ#se mi dite cocomero io penso a quello#so che ha anche altri nomi sto coso (tipo centrangolo) ma no lo usiamo MAI#siamo siciliani se può essere d’aiuto per la statistica (?)#Italian tag
108 notes
·
View notes
Text
Che l'aria che si respira in questo Paese stava cambiando di molto lo avevo capito da tempo ma poi la tocchi con mano e allora ti convinci definitivamente. Assemblea di condominio, al punto 2 odg "ristrutturazione e rifacimento balconi, frontalini e facciate". Si aprono i preventivi e si inizia a discutere. 700 mila euro di spesa da dividersi tra 42 condomini. Dopo 4 ore di proposte, chiacchiericci, approvazioni e contrarieta', provo a dire: "inutile stare qui ancora ore e ore a parlare. Sono 2 anni che torniamo sempre sugli stessi argomomenti. Direi che ognuno ha detto quello che aveva da dire, riperiamo le stesse cose da due anni. Votiamo e basta, cosi facciamo un passo avanti".
E' a questo punto che capisco come e' cambiata l'aria..Si alza la sig.ra De Santis, giovane donna che ha un appartamento al quarto piano della mia scala..." Tu la devi smettere di fare il Comunista Stalinista. Se tu non hai problemi e ti puoi permettere di pagare tutto, io ho il mutuo, le bollette, devo mangiare e quindi si puo' anche aspettare a fare i lavori..Mica siamo in dittatura!
Mi e' tornato alla mente un particolare di un paio di anni prima. "Scusi, lei non e' quella signora che voleva rifare il complesso bello bello e voleva cambiare caldaia, porte, finestre e mettere i pannelli solari? Ah, credo di aver capito. Voleva fare tutto con il 110% a spese degli altri.."..
Apriti cielo!!! -" Comunistaa, comunistaaa, voi radical-chic che ve la godete senza mai aver lavorato e rompete le palle alla povera gente. Maledetti comunistiii..maledettiii.."..
SI, si, l'aria di questo Paese e' cambiata parecchio.. @ilpianistasultetto
41 notes
·
View notes
Text
Bene ragazzɜ, di 'sto periodo io devo commentare qualcosa, è più forte di me, perciò eccezionalmente per stasera, giovedì e sabato commenterò per voi 3 film di merda che non avrei mai visto di spontanea volontà che ve lo giuro già mi pento delle mie azioni, accetto suggerimenti per giovedì e sabato, ma nel frattempo partiamo col botto con:
APPUNTAMENTO ALLE 21 IN PUNTO
66 notes
·
View notes
Text
Allora quindi oggi vorrei essere in montagna a fare una lunga camminata ma invece eccoci qua
Studio storia contemporanea, penultimo esame; in realtà ripeto perché l'ho studiato trentamila volte ovviamente ma mi fa un botto paura quindi devo sapere tutto tantissimo altrimenti non mi regolo con l'ansia
Detto questo è tutto super interessante ma a una certa pure che palleeeeeee dai bastaaa ma quante volte cambia sto governo francese oooo
C'è di buono che sono entrata già in magistrale quindi del voto posso fregarmene, ma il mio problema è che se non mi sento sicura piango a dirotto davanti al prof e in commissione c'è una professoressa che sembra davvero una strega cattiva e pure antimeridionalista borghese io ve lo dico
Obbiettivo di oggi comunque: arrivare a poco prima della seconda guerra mondiale, speriamo!!
29 notes
·
View notes
Text
UPDATE:
allora, dicono che Anna Oxa e Madame non abbiano fatto ncazzo
Forse non si sono manco viste LMAO
Eppure
Eppure i dubbi su chi abbia fatto volare sti bicchieri rimangono
boh nel caso pensate alle mani di Gianni
RAGA ALLORA, quel che ho capito fino ad ora:
Si dice che abbiano litigato due cantanti big dietro le quinte
Sono volati bicchieri d'acqua
I due big hanno come iniziali A. e M.
Si pensa ad Anna Oxa e Madame
In effetti Madame (si dice) che dovesse esibirsi in un momento diverso rispetto a quando è uscita
Anna Oxa le avrebbe gettato un bicchiere d'acqua in faccia
Il motivo è ancora ignoto
8 notes
·
View notes
Text
Ogni anno mi sforzo sempre di più per fare degli auguri originali, non tanto per farvi esclamare 'Oh! Wow! Groovy!' ma più che altro per condividere con voi in modo non scontato la gioia del ritrovarsi, scevra - almeno per me - da qualsiasi connotato religioso.
Potrei dirvi che è stato un anno faticoso e difficile ma se da un lato mi parte subito il coro greco di baccanti che intonano 'ESTICAZZI!' dall'altra mi rendo conto che invece è proprio così... e per così intendo
ESTICAZZI
Evidentemente possiedo molta di quella dote psichica che durante la pandemia era molto inflazionata come termine (quella che fa rima con delinquenza) e in più un innato senso di stoico martirio che mi chiude la bocca nell'attimo in cui mi sto per lamentare e poi vedo che puntualmente l'interlocutore sta messo peggio di me.
Questo è un grosso errore o perlomeno, se portato agli estremi ti strippa emotivamente come una pentola a pressione saldata ma riconosco i miei limito e - mi dico - perlomeno non faccio a gara di sciagure per essere citato nel remake dei Miserabili.
Sto rivalutando il concetto di salute mentale perché dopo averne parlato parecchi ad altri mi sono reso conto che, nel mio caso, la salute mentale non necessita di cure ma di salvaguardia.
Devo scegliere con cura le mie battaglie.
E sebbene battaglie evochi una presunta contrapposizione tra me e chi si frappone davanti a ciò che voglio ottenere, in realtà lo scontro avviene sempre e solo nel mio cuore ed è per questo che in un prorompente scoppio della succitata originalità voglio, come l'anno scorso, ringraziare ancora @autolesionistra che sempre in modo involontario mi ha restituito il senso di quello che provo, parlandomi di una canzone che mi ha fatto fare pace con una parte di me che mi accompagna da più di 50 anni.
Ve la voglio riproporre, scegliendo la versione sottotitolata (ha un testo molto denso e fitto) ma credetemi se vi dico che per quanto dolorosa, molti potrebbero riconoscercisi e proprio perché dolorosa potrebbe sembrare strano che io ve la faccia vedere (non ascoltare... vedere) per augurarvi buon natale e serene feste.
Poi vi dirò il perché...
Il motivo è che siamo tutti piccoli e persi nella continua ricerca di calore e conforto, quotidianamente tormentati dal ricordo di ciò che non è più e nella flebile speranza che il domani abbia meno nubi.
Eppure si va avanti lo stesso, con l'enorme peso dei nostri vuoti e la fragile leggerezza di inutili bagagli, perciò vi dico di volervi bene, di voler bene anche a quella parte di voi che disprezzate perché se siete qua a leggere ciò che scrivo è anche per il desiderio di fuggire da un qualcosa che invece vi seguirà per sempre.
Siamo esseri umani... e se questo a volte può sembrare una dolorosa dannazione io credo che invece sia un degno tributo a chi non è più e un meraviglioso lascito a chi sarà dopo di noi.
Ok... tutta 'sta roba omerica per augurarvi Buon Natale (!) ma prima di andare a filtrare il brodo per i cappelletti vi lascio un'ultima cosa
E se vi debbo dire ancora una cosa, è questa: non crediate che colui che tenta di confortarvi viva senza fatica in mezzo alle parole semplici e calme, che qualche volta vi fanno bene. La sua vita reca molta fatica e tristezza e resta lontana dietro a loro. Ma, fosse altrimenti, egli non avrebbe potuto trovare queste parole.
Rainer Maria Rilke
<3
65 notes
·
View notes
Text
in un raro momento confessionale devo ammettere di far parte di quella minoranza di italiani che a volte beve il cappuccino nel pomeriggio, anche al bar. Non mi importa se perderò follower per questa mia posizione, chi mi legge ha il diritto di sapere che persona sono.
All'inizio è stata una decisione tormentata ma poi una volta buttato non mi sono più guardato indietro, oggi lo faccio senza vergogna e senza problemi, agli occhi della gente vivo nel peccato ma è un peccato che non sento mio, che non mi appartiene, il giudizio mi scivola addosso e vivo la mia verità nella pienezza della luce e del latte schiumato.
potete unirvi a me, anzi a noi in ogni momento, siamo sempre di più e siamo liberi. Se ci vediamo ve lo offro io il primo cappuccio pomeridiano molto volentieri.
15 notes
·
View notes
Text
Robe da matttttttttti
No, questa ve la devo raccontare. Verso le tre o giù di lì ho cercato di aggiornare la dash. Inutilmente. Ho chiuso la pagina. E ho cercato di rientrare in Tumblr. Altrettanto inutilmente. Mi è venuto da pensare a un crash del social. Ma il mio blog era presente. Allora ho chiesto ad altri due blogger che conosco. E loro mi hanno risposto che non avevano nessun problema. Ed è vero: Tumblr mi ha sbattuto fuori e mi ha obbligato a cambiare password. Perché secondo lui era ora che io provvedessi. Avrebbe potuto inviarmi una mail per comuncarmi che sarebbe stato auspicabile cambiarla. Invece non lo ha fatto. E io questo pomeriggio mi sono incazzato per niente. Evito ogni ulteriore commento. Perché è meglio.
20 notes
·
View notes
Text
Avrei da sistemare tipo
quindi tutto sembra andare verso l'eterna rottura di coglioni, quando lei all'improvviso corre da te con questo disegno,
per dirti che ti vuole bene, e che ve devo di', ma datemene 8000 di problemi.
37 notes
·
View notes
Text
Perché non volete vedere?
Tutto scorre come se nulla fosse. Lasciate che il diavolo occupi ogni aspetto di ciò che viene propagandato a livello mass mediatico, e non ve ne frega niente. Continuate a seguire riti satanici, messe nere in mondovisione, magari anche apprezzando e battendo le mani. Tutto normale, tutto ok, perché siete degli zombie e in quanto tale non potete reagire a qualcosa che nemmeno comprendete. Vi risulta accettabile la perversione esibita come un valore, la blasfemia mostrata senza vergogna, l’annullamento del bene in favore del male. O di quella che viene spacciata come “libertà”. La libertà di doversi spaccare il cervello per almeno otto ore al giorno, perché il mondo si regge sullo sporco denaro, per poi tornare a casa e aver però la possibilità di vedere i demoni in televisione. Qualsiasi persona di buon senso rimasta ancora sulla faccia della Terra (e ne esistono ancora, grazie a Dio) ha capito che quanto trasmesso ieri sera in mondovisione, inerente alle “olimpiadi”, è stato uno dei peggiori “spettacoli” di sempre. Per noi non servono disegnini, spiegazioni, didascalie. È tutto sotto la luce degli occhi. E mi sembra perfino ovvio, superfluo, utilizzare trenta minuti del mio tempo per scrivere questo testo. Ma devo farlo per forza per un motivo molto semplice: per esprimere la mia totale e assoluta contrarietà a questo mondo occidentale, in cui non mi riconosco, e non mi riconoscerò mai. Non posso lasciare che si pensi, anche solo lontanamente, che io anche solo in qualche minima misura possa approvare l’orripilante sequenza di atrocità che ieri sera sono state mostrate a milioni di persone. Non esiste. E quindi malgrado la distanza che mi separa sempre più da questo posto, per ragioni molteplici, questo è un testo dovuto. Non accetterò nella mia vita persone che possano condonare certe ideologie, che possano essere morbidi nel giudicare ciò a cui bisogna, a tutti i costi, rinunciare. Gesù Cristo è l’unica via, l’unica voce, l’unica Verità. Non c’è letteralmente altro. Questo mondo vacuo, malato, perso e costantemente peccaminoso, lo lascio a voi. Accetterò anche la solitudine più rigida, qualora essa dovesse rendersi necessaria. Ma la mia fede, la mia morale, i miei valori in genere, non verranno mai e poi mai da voi intaccati. Questo se lo ficchi in testa anche la bellissima Alice, che il Signore ha scacciato da me perché non era credente. E ovviamente per questo eternamente lo ringrazierò. Era carne, carne che mi ha tentato più di quanto fino a quel momento mi fosse mai capitato. Ma a conti fatti, la realtà dimostra che non era nulla di più. Diversamente sarebbe rimasta, diversamente si sarebbe convertita. Invece ha scelto di continuare a stare male, lontano da me. Sì, oggi la mia rabbia esplode, perché sono stanco di vivere in un mondo così ripugnante. Ho bisogno di persone sane di mente, non deviate. Aurora, Alice, e chi prima di voi: non mi servite. Fate riferimento a un’entità che non vuole il vostro bene e che v’inghiottirà completamente.
14 notes
·
View notes
Text
devo ammettere che comporre il mio essay pezzo dopo pezzo e scrivere per la prima volta una cosa in inglese accademico serio mi piace anche se mi sta stressando in un modo indescrivibile e probabilmente tante cose saranno sbagliate e/o imprecise e non prenderò i bei voti che sono abituata a prendere quando studio nella mia università ma va bene, non è solo la media che conta a questo punto, farò pace con questa cosa perché sto facendo un'esperienza pazzesca. mi ricordo che quando ne ho parlato con la mia amica alla prof per la quale ancora, tra l'altro, devo scrivere quel saggio in italiano sulla linguistica, ci disse che sarebbe stato difficile scrivere nella lingua che è la lingua madre di tutti quanti qui e quando tutto effettivamente mi sembra molto difficile mi ricordo quella frase che io le dissi in risposta: torneremo sconfitte o torneremo bravissime. mi dà coraggio perché comunque ok, non tornerò eccellente, ma magari neanche sconfitta. in più, giusto perché dentro sono lo stesso una bambina, ho degli alberi nuovi e autunnali da piantare su forest mentre passo queste interminabili ore alla scrivania e dopo ve li faccio ved
9 notes
·
View notes
Text
Camille Claudel
1863 - 1943
Il 19 ottobre 1943, nel manicomio di Montdevergues, si spegneva Camille Claudel, dopo trent'anni di solitudine ed abbandono, aspettando invano la visita della sorella e della madre, alla quale aveva ripetutamente chiesto di essere riaccolta in casa.
" Cara mamma, ho tardato molto a scriverti perché faceva talmente freddo che non riuscivo a reggermi in piedi. Non ho potuto scaldarmi in tutto l’inverno, sono gelata fino alle ossa, spezzata in due dal freddo. (…) Sei ben crudele a rifiutarmi un asilo a Villeneuve. Non farei scandali come tu credi. Sarei troppo felice di riprendere la vita normale per fare qualunque cosa. (…) I manicomi sono fatti apposta per far soffrire, non c’è rimedio, specialmente quando non si vede mai nessuno. È il caso di dire che dovete essere pazzi. Quanto a me, sono così disperata di continuare a vivere qui che non sono più una creatura umana. (…) Non ho fatto quel che ho fatto per finire la mia vita come un numero in una casa di cura, ho meritato qualcosa di diverso."
Camille Claudel, da una lettera dal manicomio di Montdevergues alla madre.
“Tenetevela, ve ne supplico … ha tutti i vizi, non voglio rivederla, ci ha fatto troppo male”, così scrive la madre al direttore del manicomio senza riuscire a perdonarle le sue scelte anticonformiste. In trent'anni di internamento, Camille non ricevette mai una sua visita.
"Mia sorella Camille aveva una bellezza straordinaria, ed inoltre un'energia, un'immaginazione, una volontà del tutto eccezionali. E tutti questi doni superbi non sono serviti a nulla; dopo una vita estremamente dolorosa, è pervenuta a un fallimento completo."
Paul Claudel
§
Sono precipitata in un baratro … Del sogno che fu la mia vita, questo è l’incubo.
"Sono 17 anni che Rodin e i mercanti di oggetti d’arte mi hanno spedita a far penitenza nei manicomi. Dopo essersi impossessati dell’opera di tutta la mia vita…
Il mio povero atelier, qualche povero mobile, qualche utensile che mi ero forgiata io stessa, la mia povera piccola casa eccitavano ancora la loro cupidigia! – L’immaginazione, il sentimento, il nuovo, l’imprevisto che nasce da uno spirito evoluto, tutto questo era loro precluso, a quelle teste murate, a quei cervelli ottusi, eternamente chiusi alla luce, per cui avevano bisogno che qualcuno gliela donasse. E lo ammettevano: “Ci serviamo di una pazza per trovare i nostri soggetti”.
C’è forse qualcuno che nutre almeno un po’ di riconoscenza per chi lo ha nutrito, che sa dare qualche risarcimento a colei che hanno depredata del suo genio? No! Un manicomio! È lo sfruttamento della donna, l’annientamento dell’artista a cui si vuol fare sudare sangue…Mi si rimprovera (crimine spaventoso) di aver vissuto da sola, di passare la mia vita con dei gatti, di avere manie di persecuzione! È a causa di queste accuse che sono incarcerata come un criminale, privata della libertà, privata del cibo, del fuoco e delle comodità più elementari. "
Camille Claudel in una lettera del 1918 al dottore che ha firmato il suo internamento
"Paul, fratello mio, portami fuori da qui… questo non è il mio posto e tu lo sai… Io so che farai di tutto per allontanarti da me, accetterai incarichi all’estero pur di liberarti di me… è così crudele… crudele...Mio caro Paul, devo nascondermi per scriverti e non so come farò a imbucare questa lettera. Perché, renditi conto, Paul, che tua sorella è in prigione. In prigione con delle pazze che urlano incessantemente, fanno smorfie, sono incapaci di articolare parole sensate. Ecco il trattamento che da quasi vent’anni s’infligge a un’innocente. Quando la mamma era in vita non ho mai smesso di implorarla di togliermi di qui, di mettermi in un posto qualsiasi, un ospedale, un convento, ma non in mezzo ai pazzi. Contavo su di te… mi avete trattata come un’appestata. Tu mi dici, Dio ha pietà degli afflitti, Dio è buono… Parliamone del tuo Dio che lascia marcire un’innocente in fondo a un manicomio."
dalle lettere di Camille Claudel al fratello Paul
10 notes
·
View notes
Text
La lontananza
Lui è a tremila chilometri da casa. Da due mesi. Gli ho appena scritto che lo amo e che mi manca. Mi risponde che la sera in albergo, col freddo che fa lì, gli manca il calore del corpo adorato di sua moglie vicino e io gli scrivo a mia volta che a me invece manca tantissimo l'amore del suo grande cuore, quello che mi avvolge ogni giorno e mi protegge tutta, che mi fa sentire sicura e amata. Poi gli confermo che lo amo e che non vedo l'ora che torni. E che mi prenda di sorpresa, come fa di solito, infilandomi le mani nei calzoni o sotto la gonna, per farmi sentire che sono solo sua.
Sì: lo rassicuro sul fatto che lo amo e che mi manca tanto, anche perché certe cose... in due si fanno decisamente meglio. Mi risponde con una ventina di bacini e conclude con un cuore pulsante grande così. Quanto mi ama, mio marito. E quanto mi è fedele: la sera va a letto alle nove e la mattina presto a lavorare sodo, per guadagnare tanti soldi, così da soddisfare tutti i miei capricci, quando tornerà.
"Tu invece là sotto, ragazzo: adesso datti da fare, che devo venire. Muoviti e leccamela appassionatamente. Succhia e ingoia tutto il mio miele, che tanto abbiamo ancora un intero mese, davanti. Aaaah... siiii.. che bello... vengooo... ora vieni qui, paparino da tre mesi, che tocca a me farti felice e allo stesso tempo anche egoisticamente godere della tua mascolinità. Dai: ora dammi il tuo cazzo bello duro di giovane uomo... ficcamelo in bocca e vediamo un po' quanta ne hai prodotta, da ieri sera. Dopo che il mio culo esigentissimo ti ha completamente svuotato..."
Oh, è venuto e... se n'è andato. Ma stanotte il mio giovane stallone tornerà e potrà finalmente dormire qui da me. Amo moltissimo tradire mio marito. È la mia attività preferita e se lui non c'è, preferisco farlo proprio nel talamo coniugale. Mi dà un ulteriore senso di proibito e sporco. Vengo meglio. Adoro il cazzo degli uomini e farli esplodere di piacere nel mio corpo di porca disdicevole e sposa infedele.
Farlo nel lettone di casa nostra è la ciliegina sulla torta della mia libidine. Un piacere sottile tutto mio. E confessarlo al prete è ancora più stimolante: lui si masturba, quando gli racconto i dettagli. Lo sento chiaramente, soprattutto quando mi dice 'continua' con la sua voce roca e sofferta. E quando dopo avermi dato la penitenza, mi si raccomanda, 'per ovvie ragioni di discezione', di affrontare il sacramento della confessione sempre con lui!
Adoro fare cornuto mio marito. Del resto, l'ho tradito a partire dalla nostra prima notte di nozze dopo il matrimonio in chiesa, con un bellissimo cameriere che avevo adocchiato sulla nave da crociera su cui abbiamo fatto il viaggio di nozze. Dopo fatto l’amore con lui, prima di addormentarci, con una scusa sono uscita e al ragazzo ho fatto un bellissimo pompino rapido. Dalla mattina appresso, di giorno dal sexy-marinaio mi facevo fare in tutte le maniere possibili, di nascosto e nei posti più incredibili a bordo che lui conosceva bene.
Tutto mentre i suoi amici e complici intrattenevano e distraevano mio marito. Anche più volte al giorno. Ero insaziabile. M'ero proprio presa una cotta. Di notte invece instupidivo di sesso il mio fresco sposo: pendeva dalle mie labbra inferiori, letteralmente. Era innamorato e tenero come un cucciolo. Potevo ottenere ciò che volevo, dal mio maritino. Come ora, del resto: il potere osceno della mia fica, della mia bocca e del mio culo è ancora enorme, su di lui.
Il mio nuovo giovane amante del momento invece, tutta la prossima notte potrà disporre di me come più gli andrà. Del resto, sono sei giorni che in macchina mi trapana di dritto e di rovescio, di nascosto da sua moglie, che oggi parte per stare un paio di giorni dai suoi. Domattina perciò faremo colazione insieme in cucina, nudi e con addosso ancora i prodotti e gli odori inebrianti della nostra passione, segreta e scorrettissima. Oh, quanto mi piace essere una moglie rispettatissima e sapere invece intimamente di essere una vera puttana.
Io sono quella che gli uomini contattano in segreto perché mi vogliono sfondare, sborrare ovunque. E non vedono l'ora: me lo dicono esplicitamente e godo da morire, nel ricevere le loro richieste oscene, subito dopo aver scambiato due chiacchiere preliminari formali e innocue, magari subito dopo che m'hanno fatto vedere le loro foto con la moglie e i figli. Dovrò iniziare a farmi pagare: ci prenderò ancora più gusto, probabilmente. E quanto adoro poi scoparmi i mariti giovani delle ingenue mogliettine, donne ancora piene di speranze per il futuro; romantiche, ignare e sante.
Loro alle prese con pannolini e pappe, io a succhiare i cazzi dei loro mariti e a svuotarne i coglioni. Mi è facilissimo: nessun uomo può resistere a una donna che gli faccia chiaramente capire che è interessata a lui. O per lo meno, io ancora non ne trovo uno. E i mariti giovani poi sono i migliori: a parte l'inscalfibile durezza dell'uccello e la loro resistenza a letto, non sembra loro vero poter scopare una donna che abbia l'età della loro madre! Cascano subito. Ok, basta. Adesso prepariamoci per la seratina. E vediamo se c'è tutto per la colazione di domattina.
RDA
5 notes
·
View notes
Text
Ed è buio pesto,ma in realtà sono le 06:45 am. Di una nuova giornata,in cui mi riprometto di non pensare a nulla di brutto. Perché è arrivato il momento di lasciare tutto alle spalle e vivere. Quindi sì, Varsavia!!
In caduta libera verso il mio compleanno.
Con birra e la mia amica del cuore,che mi fa sentire una tredicenne scema. ( ꈍᴗꈍ)
Cosa si prova a sentirsi liberi? Beh,ve lo spiego un'altra volta..🤣
Che adesso devo cercare un taxi e una caffetteria!
Vivere, vivere, vivere!!! (。•̀ᴗ-)✧
#varsavia
#freddosopportabile
#byronnightisback
35 notes
·
View notes