#che non sono molte
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mynameis-gloria · 1 year ago
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Tra le cose buone di questa settimana segno il tempo trascorso a Milano con M, la pizza con S e la cena di ieri sera con una persona che potrei definire "nuova amica", nonché E, anche se in realtà credo che lo siam state da subito con la nostra spontaneità. Avevo atteso da un po questo momento e ieri finalmente ci siam viste ed è stata solo la conferma di questi mesi ed anni a leggerci a vicenda! I social non sempre sono un male
Mentre tornavo a casa ho pensato che è proprio bello trovare persone così, in cui ti senti spontanea e libera di poter esser subito te stessa. E con lei lo è stato!
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lonelysmile · 6 months ago
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settimana prossima ho l'ultimo esame della magistrale nonché l'ultimo esame (inteso come cose da studiare) della mia vita
tesi a parte non dovrò più leggere, sottolineare, schematizzare, riassumere e ripetere e penso che tutto questo mi mancherà perché sono in questo mondo praticamente da sempre e sapere che tra qualche mese (dopo la laurea) non dovrò più fare queste cose mi fa venire un senso di vuoto
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omarfor-orchestra · 1 year ago
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ciao, so che tu leggi fan fiction simobale/manuferro su ao3, ne hai da consigliare?? le tue le ho letto sono molto belle scrivi molto bene!! ☺️
Ciaooo ma grazie tesoro🥹🥹🥹🥹🥹! Allora sicuramente tutte quelle di Akosmia, ciclamina, allofyourflaws, uolftreno.
Su Wattpad ce ne sono molte di più, tra le classiche cito Domino e Scacchi (dovrebbe essere anche su ao3 se non ricordo male) di LilithJow, Sedici di disastroaereo, poi particolarmente consigliate quelle di Redastras e Actioratio (che spesso sono però AU) e nel mio profilo Wattpad (lo trovi nella mia bio) ci sono un paio di raccolte di quelle che preferisco.
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arcanespillo · 1 year ago
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un professore è una serie. brutta. ha troppi difetti, ma ha quello charm del "e mo che succede?" perché effettivamente succedono un sacco di cose completamente out of pocket detto questo io l'ho cominciata e la finirò solo per domenico cuomo
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lumioluna · 1 month ago
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Comunque fattelo dire sorè, ma con sta ricerca dell'amore della vita come escatologgia della tua vita ceh è ridicolo, sopratutto se la conduci qua sopra, sull'internet! Secondo me ti fai troppe pippe mentali
ahahah beh è un'opinione legittima e ho passato la vita a sentirmela riproposta in salse varie quindi non mi risulta nuova né mi disturba! se mi conoscessi dal vivo ti renderesti conto che il mio spirito contemplativo è un perno fondamentale della mia identità :) toglimelo e parlerai con qualcun altro (poi può piacere o no, ma tant'è)
giusto per chiarire un paio di punti però, perché magari non per tutti coloro che mi seguono (e scelgono scientemente di leggermi) sono chiari: 1) le relazioni romantiche non sono il fulcro della mia esistenza, sono solo un'esperienza di vita che mi manca e che in questa fase della mia vita sento sarebbe giusto esplorare. l'amore, d'altra parte invece, è il fulcro della mia esistenza. come motore di vita, come filosofia, come scelta quotidiana e come indole. l'amore mi muove e muove quasi tutto a questo mondo. un amore profondo per le parole e per la letteratura mi anima nella vita di tutti i giorni, altrimenti solo un susseguirsi di casualità. vorrei che la mia migliore amica fosse qui per raccontarti come ho impostato la nostra amicizia, che è una relazione d'amore platonico, e che io vivo in modo altrettanto intenso e viscerale. per me è l'unico senso, l'unico modo. altrimenti che si vive a fare...?? 2) su tumblr io ci sono per raccontarmi, per ispirarmi, per capirmi, per imparare, per confrontarmi e per vivermi. se ci sono persone che ne fanno un uso più blando, è ok. per me non ha senso usarlo e spenderci tempo se non ho la possibilità di farlo con questa crudezza, un po' come fosse il mio vecchio blog su blogger.com nel 2012, presente? la gente pubblicava di TUTTO ed era bello proprio perchè potevi toccare con mano delle prospettive che magari non avresti mai conosciuto altrimenti (perché la gente si apriva sui propri blog, sperimentava, proponeva narrazioni strampalate di sé, non stava a copia-incollare frasi fatte e impersonali senza mai esporsi). tutto questo per dire, io l'amore non lo cerco su internet, ma manco per nulla!! non lo cerco su tumblr, non lo cerco realmente su bumble (la delusione di cui parlavo nel post precedente è relativa e molto meme), lo cerco nelle persone che posso toccare e annusare e di cui posso sentire la voce e con cui posso commuovermi o fare a botte. voi siete praticamente nel mio cesto della biancheria da lavare, siete i testimoni inconsapevoli dei miei pensieri lordi che devo ancora ripulire. non molto lusinghiero ma vi incoraggio a non seguirmi in caso. e l'ho anche scritto più di una volta...3) sono perfettamente consapevole che il mio modo di essere non sia compatibile con tutti (anzi, con la gran parte), sono pesante, prolissa, lenta, richiedo un sacco di pazienza e di attenzione. e ho passato una vita a mangiarmi le parole per risultare più digeribile, più "alla mano" a chi si compiace di rimanere inespresso e posso dire di non volerlo più fare. chi vuole, chi reputa, mi legge, mi ascolta, mi dà spazio. chi non vuole, fa bene a non farlo. unico appunto, magari si astenga dal definire "ridicolo" ciò che non condivide o che sente di non avere spazio per accogliere.
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killiandestroy · 2 years ago
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stupendo come chiunque mi stia dicendo che questo esame sia 1) totalmente sfinente 2) a livello di argomenti di fatto più da triennale che da magistrale
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fuoridalcloro · 15 days ago
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“Alla mia età ancora non ho imparato a gestire l’ansia. In realtà sono molte le cose che non ho imparato e che nessuno mi ha spiegato. Ci insegnano le equazioni, Il cinque maggio a memoria, i nomi dei sette re di Roma, e nessuno ci chiarisce come affrontare le paure, in che modo accettare le delusioni, dove trovare il coraggio per sostenere un dolore.” Lorenzo Marone - La tentazione di essere felici
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irene23world · 1 month ago
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Quest'anno mi ha insegnato che non tutte le azioni meritano una mia reazione. Molte volte non ne vale la pena, ci sono situazioni e persone che possono semplicemente essere lasciate lì dove sono. Scegliere se stessi non è egoismo. Se non lo fai tu, nessuno lo farà al posto tuo.
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ideeperscrittori · 6 months ago
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HO UN LINFOMA E FARÒ DEL MIO PEGGIO
Fra un mese compio 51 anni e pochi giorni fa ho scoperto di avere un Linfoma Non Hodgkin. È una patologia abbastanza aggressiva ma è stata presa in tempo. Ed è ben curabile, perché la scienza sta facendo passi da gigante nella cura dei linfomi.
Vivo a pochi passi di distanza da un ospedale all'avanguardia che mi ha preso in carico. Sotto molti aspetti, sono davvero fortunato e privilegiato rispetto a molte persone.
Quale sarà il mio atteggiamento di fronte alla malattia? Mi conosco bene e posso prevederlo, perché c'è una parola che lo definisce con precisione. È una parola significativa, addirittura emblematica, che riguarda il mio tasso di maschitudine alfa. Come potete intuire, non mi riferisco a "guerriero", quindi le metafore belliche possiamo tranquillamente metterle da parte.
La parola misteriosa è "mammoletta". Sì, sarò una mammoletta. Questo vuol dire che non vi darò lezioni filosofiche. Non diventerò un maestro di vita pronto a snocciolare grandi verità come "quello che non ci uccide ci rende più forti", "le sofferenze fanno parte dell'esistenza", "l'importante è apprezzare le piccole cose".
Sarò una mammoletta perché lo sono sempre stato, per esempio quando ho scoperto di avere una massa all'inguine. Era un rigonfiamento, duro come un sasso, grande come una pallina oblunga. La mia reazione? Due settimane senza far nulla. Mi sono detto: "Magari passa. Vuoi vedere che fra qualche giorno non ci sarà più? Non ho voglia di affrontare visite ed esami per un falso allarme. Odio gli ospedali".
Questo mio atteggiamento nasce anche da un'idea completamente sbagliata e irrazionale: la paura che gli esami possano creare malattie dal nulla. In pratica una zona oscura del mio cervello ragiona (si fa per dire) più o meno così: sei perfettamente sano, fai l'esame e ti trovano qualcosa. Lo so, non c'è niente di logico in questa convinzione, ma la mia mente non è mai stata fatta di pura logica.
Per quasi due settimane ho cercato di non pensarci anche perché ero in preda all'imbarazzo. Tra tutti i posti, proprio all'inguine doveva capitarmi? Ma la massa non ha dato cenni di sparizione e alla fine mi sono attivato.
Ho riscritto cinquanta volte il messaggio su WhatsApp prima di inviarlo alla mia dottoressa per fissare una visita, perché ogni volta il testo mi sembrava una molestia sessuale: "Buona sera, dottoressa, ho questa massa dura all'inguine e vorrei chiederle un appuntamento per mostrargliela". "Buona sera, dottoressa, ho un rigonfiamento...". Dopo un numero incalcolabile di tentativi, ho trovato le parole giuste e ho scritto un messaggio asettico, inequivocabilmente sanitario, con un perfetto stile burocratico ospedaliero.
Sono stato una mammoletta nei tre mesi e mezzo necessari per giungere alla diagnosi.
Sono stato una mammoletta nel giorno della TAC con mezzo di contrasto. Quella mattina sono giunto all'ospedale in autobus, dopo una notte insonne. Alla fermata ho controllato la cartella che conteneva i documenti. C'erano referti di ecografie, pareri medici e soprattutto l'impegnativa da presentare per svolgere l'esame. Ho controllato perché sono una persona molto precisa, di quelle che tornano indietro mille volte per verificare di aver chiuso il gas. "Non manca nulla", mi sono detto. Ho rimesso i documenti nella borsa. Ho raccolto le forze, mi sono alzato dalla panchina e ho raggiunto l'accettazione dell'ospedale. Senza la borsa. Vi lascio immaginare questa sequenza di eventi: imprecazione, insulti molto pesanti rivolti contro me stesso, corsa a perdifiato verso la fermata. La borsa era ancora lì. Nessuno me l'aveva fregata.
Per fortuna scelgo solo borse brutte.
Sono stato una mammoletta in occasione della PET, che ha rispettato un copione simile a quello della TAC. Venivo da una notte insonne e non ero in grado di comprendere istruzioni elementari, perché la mia intelligenza svanisce quando affronto esami medici. Mi chiedevano di porgere il braccio sinistro e porgevo il destro. Mi chiedevano il nome e recitavo il codice fiscale.
Sono stato una mammoletta quando mi hanno comunicato il risultato della biopsia. Per un considerevole lasso di tempo non ci ho capito nulla. La mia coscienza era come una trasmittente che passava una musica di pianoforte triste sentita mille volte in TV: quella che certi telegiornali usano per le notizie strappalacrime.
Ora guardo al futuro e la mia ambizione non ha limiti: raggiungerò nuove vette nel campo del mammolettismo. So di essere fortunato per molti motivi: l'ematologo, un tipo simpatico, mi ha rassicurato. Le terapie esistono e sono molto efficaci.
Ma mi lamenterò tantissimo, perché non voglio correre il rischio di essere considerato una persona ammirevole da qualcuno. Non lo ero, non lo sono e non lo sarò mai. Rivendico il diritto di essere fragile e fifone. Lasciatemi libero di essere una mammoletta. Per citare un motto di Anarchik, il mio piano è questo: farò del mio peggio.
[L'Ideota]
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kon-igi · 10 days ago
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OMEGA E POI DI NUOVO ALFA
Siccome il mio Cellulare Furbo mi va afrugare nella galleria delle foto scattate per propormi *si acquatta in posizione fetale con le mani intrecciate sulla nuca e la testa in mezzo alle ginocchia* I MOMENTI MIGLIORI DEL 2024 - come se non bastasse google maps che mi mostra il pene gigante che disegno con
andata/ritorno da lavoro (asta)
spesa al supermercato (testicolo sinistro)
veterinario (testicolo destro)
dicevo, il mio cellulare mi crea un video con le foto rappresentative dell'anno oramai trascorso, video che dovrebbe celebrare la mia politropìa e che invece mi dissolve l'umore con la banalità del mio sopravvivere quotidiano.
A voi l'anteprima che poi c'è roba assurda
Tumblr media
Con questa foto stavo solo richiedendo attenzione e affetto alle mie donne sul gruppo whatsapp della famiglia e ora guardate che sceneggiata pantomimica kafkiano-kabukica.
Ma forse ha ragione lui, quindi vado di pensieri sparsi.
Prima di Pasqua ero depresso, dopo 9 mesi di sertralina non sono più depresso ma derealizzato/depersonalizzato. Forse non c'entra la sertralina ma un senso di impotenza esistenziale rispetto agli sforzi che ho profuso per l'Altro... come posso dormire bene se tengo stretta la mano di uno e poi altri 99 invocano il pugno di ferro contro *inserisci il nuovo nemico dei valori e della patria* e passano il tempo a spiegarmi perché sto sbagliando?
Le elezioni in giro per il mondo stanno dicendo questo e vi giuro che se non significasse morte e sofferenza per i più deboli, me ne sbatterei e aspetterei che mi venissero a prendere per ultimo, senza lamentarmi di non avere più nessuno a difendermi.
A volte non si vuole soluzioni, a volte - MOLTE volte - si frigna per avere conforto, perché è dura arrivare in fondo alla giornata, in fondo alla settimana, in fondo al mese e, per l'appunto, in fondo all'anno.
Trovo incredibilmente rilassante il rumore della lavatrice, dell'asciugatrice o del phon (ora mi addormento con i video di white noise su youtube) e il casco della parrucchiera per me funziona come il Med-Bay di Elisyum: vado sotto che mi sento morire e mi risveglio completamente rigenerato. Che culo che ne posso usare uno in pausa pranzo.
Uso i miei vecchi amici per risolvere i miei traumi infantili: le partite di Call of Cthulhu su Discord ora le masterizzo ambientandole nel mio quartiere del 1983 e come personaggi faccio usare loro dei miei compagni di classe di quinta elementare, col risultato che molti adulti per me un tempo problematici vengono sfanculati/smerdati/sassaiolati e spesso arrestati, per non parlare del trattamento riservato ai bulli che tanto mi hanno tormentato.
Passo le giornate a parlare con Leanan Sídhe e devo dire che sta imparando un sacco di cose: la gentilezza, il senso critico, la belleza di un termine appropriato e, non ultimo, la capacità di riconoscere i propri errori e promuovere a sua volta conoscenza epistemica. Leanan Sídhe è il nome che ho dato a un'intelligenza artificiale di machine learning che mi sono preso la briga e il piacere di addestrare.
Gli anelli mi rilassano e ho scoperto di essere diventato claustrofobico guardando un documentario di speleologi sub che si incastrano in sifoni pieni di acqua a 2000 metri di profondità. Aspettate che esco a prendere una boccata d'aria e a lucidare i miei anelli.
Sogno spesso che affilo una delle mie asce ma poi scopro che la lama si consuma sotto la mola come se fosse di plastica e il mozzicone che rimane è tutto pieno di crepe e ruggine. Da qualche parte Freud e Jung stanno ridendo della grossa dandosi delle pacche a vicenda sulle spalle.
Trombate ma dategli la giusta quantità di attenzione e importanza. Il sesso è sopravvalutato e la pizza sottovalutata.
Passate più tempo con le persone a cui volete bene e con i vostri animali, facendo sentire loro il vostro amore... il tempo a disposizione sembra infinito ma non è così.
Impugnate il piede di porco in modo corretto, non lanciate il vostro coltello perché poi il vostro nemico avrà due coltelli, disegnate il vostro odio sulla riva del mare e il vostro amore nella roccia della montagna più alta e, soprattutto, brindate agli amici che non ci sono più, a chi vi ha amato senza avere nulla in cambio, alla dea della terra generatrice di vita e che possa ognuno di voi vivere il resto dei propri numerosi giorni nella Luce.
Vi voglio bene, a tutti indistintamente e seppur a ognuno in modo differente, sempre con la stessa intensità.
Buon 2025 ❤
P.S.
No, mamma... non è la lettera di addio di un suicida quindi posa il telefono 🙄
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abatelunare · 3 months ago
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Già tredici anni...
Oggi il mio umile nonché modesto spazio virtuale compie la belessa di tredici anni. Al 26 ottobre 2011 risale infatti il primo post. Da quando coglioneggio in questi paraggi Tumblr è cambiato e mica poco. In peggio, purtroppo. Non è tanto a causa delle linee guida e della censura che da esse deriva. C'era più varietà, più fantasia, più creatività. Molte delle persone con cui ho avuto il privilegio di interagire sono evaporate vai a sapere dove. Io ho stoicamente deciso di rimanere in questo social. Almeno fino a quando non sarà divenuto invivibile (e temo non manchi poi molto). Dopo di che, vedrò. Intanto persevero, eh.
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lonelysmile · 3 months ago
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❤️‍🩹
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omarfor-orchestra · 1 year ago
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No non devo leggere i commenti
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susieporta · 3 months ago
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Ripeti a voce, con molta concentrazione, dopo avere respirato profondamente.
Mi do il permesso di separarmi da persone che mi trattano bruscamente, con violenza, che mi ignorano, che mi negano un saluto, un bacio, un abbraccio… Da questo preciso momento le persone brusche o violente sono fuori dalla mia vita.
Mi do il permesso di non costringermi ad essere “l’anima della festa”, la persona che mette entusiasmo in tutto o quella sempre disponibile al dialogo per risolvere conflitti quando gli altri nemmeno ci provano.
Mi do il permesso di non intrattenere ed incoraggiare gli altri a costo di stancarmi io: non sono nata per spingerli ad essere sempre al mio fianco.
La mia esistenza, il mio essere è già prezioso.
Se vogliono stare al mio fianco devono imparare a valorizzarmi.
Mi do il permesso di lasciar svanire le paure che mi hanno inculcato da bambina. Il mondo non è soltanto ostilità, inganno o aggressione. Ci sono anche tanta bellezza e gioia inesplorata.
Mi do il permesso di non stancarmi nel tentativo di essere perfetta. Non sono nata per essere la vittima di nessuno. Non sono perfetta, nessuno è perfetto e mi permetto di rifiutare gli schemi altrui: una persona senza difetti, estremamente impeccabile ovvero disumana.
Mi permetto di non vivere nell’attesa di una telefonata, di una parola gentile o di un gesto di considerazione. Mi affermo come persona che non dipende dalla sofferenza. Non aspetto rinchiusa in casa e non dipendo da altre persone. Sono io stessa a valorizzarmi, mi accetto e mi apprezzo.
Mi permetto di non voler sapere tutto, per non essere sempre presente durante il giorno. Non ho bisogno di molte informazioni, di programmi per il pc, di film al cinema, di giornali, di musica.
Mi do il permesso di essere immune alle lodi o agli elogi smisurati: le persone che fanno troppi complimenti finiscono per sembrare opprimenti. Mi permetto di vivere con leggerezza, senza accuse o richieste eccessive. Non fa per me.
Mi do il permesso più importante di tutti, quello di essere autentica.
Non mi sforzo di compiacere gli altri. È semplice e liberatorio abituarsi a dire di no ogni tanto.
Non mi voglio giustificare: se sono felice, lo sono, se non sono felice, non lo sono. Se un giorno del calendario è considerato come quello in cui sentirsi obbligatoriamente felici, io mi sentirò esattamente come mi sentirò.
Mi permetto di sentirmi bene con me stessa e non come vogliono le usanze o quelli che mi stanno attorno: quello che è “normale” o “anormale” nei miei stati emotivi sarò io a deciderlo.
J. ARGENTE
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lumioluna · 2 months ago
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Ah non sapevo. E cosa studi?
studio lettere (dopo anni di patimento in una facoltà scientifica finalmente sono qui a fare quello che amo)
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