#che dire
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zuccherodisqualo · 3 months ago
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io, senza soldi e senza casa
sempre io: omg quale sarà la nostra macchina? ti piace questa?? oddio secondo te in che mese è meglio sposarci?
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lumioluna · 2 days ago
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anyways. christmas always makes me needy... @tendercollision (don't say it I will bite you so hard. i know.)
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omarfor-orchestra · 1 year ago
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wintertundra-art · 1 month ago
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i just watched the gladiator II, i honestly don't know whether to laugh or cry sjsjajsksmsnsnsn
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linguenuvolose · 4 months ago
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Fino a qualche mese fa scrivevo sempre male la frase “mail in calce”. Poi a un certo punto mi sono detta ma… calice non vuol dire qualcos’altro?
Questi i vibes di tutte le mail lavorative dell’ultimo anno
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ross-nekochan · 1 year ago
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東京美術館に「ローマ」という展示会が開催されています。美術大好きのイタリア人としてはその機会は欠かせなかったので、先週末に行きました。
Qualche mese fa, quando ancora non ero stata resa schiava, mi ero resa conto che stavo perdendo il mio tempo libero nel weekend a fare poco e niente. E mi sono domandata: ma cosa facevo in Italia? Ah sì, andavo ai musei. Ma ci andavo sapendo cosa c'era dentro, perché conosco almeno una infarinatura della storia e della storia dell'arte europea, che mi appartiene.
Conosco e ho studiato anche quella giapponese che, per carità di Dio, ha i suoi pregi e il suo fascino ma... non credo sia all'altezza della nostra (sorry not sorry).
Quel giorno però mi misi a cercare qualcosa che avrebbe potuto interessarmi e incappai nella mostra perfetta per me: una mostra su ROMA, nel Tokyo Metropolitan Art Museum (più facile in giapponese ma vabbè, lo faccio per voi lettori). La mostra era una collaborazione con i Musei Capitolini di Roma, dove non sono mai stata.
La settimana scorsa non ho perso tempo, ho comprato il biglietto e ci sono andata.
Che meraviglia: ho di nuovo sentito quell'emozione spirituale e quella pace dei sensi che solo l'arte può dare. Mi era mancata, tantissimo. E nel provarla ho sentito anche l'angoscia di non poterla provare più facilmente come ho fatto fino a quando ero in Italia, dove TUTTO È ARTE.
In Giappone nei musei è proibito fare foto nel 90% dei casi quindi mi è venuta l'idea di fotografare le cartoline delle opere che c'erano dentro. Tra le più importanti: una replica della famosa lupa che allatta Romolo e Remo e la Venere Capitolina.
Avrei voluto fare un check up ravvicinato fotografico alla Venere come feci con quella di Jago a Bologna per ricordare la grazia, la perfezione di quell'opera così antica ma perfettamente sobria in tutti gli aspetti possibili. Ci ho girato in tondo due volte, a passo lento, per osservare tutto: il volto, le mani aggraziate, le cosce, le natiche, il sedere, la schiena...
Ma la sorpresa più bella è stata trovare senza nemmeno saperlo un quadro del Tintoretto e poi anche il mio amato Guido Reni (!!!) con la sua "Lucrezia". Firma immancabile del pittore, lo sguardo verso l'alto che in questo quadro ti scioglie peggio che nel San Sebastiano.
I giapponesi non facevo che guardare le cose e ripetere le solite esclamazioni del cazzo: sugoi, subarashii... "tanto non capirete mai a pieno la grandezza di quello che state vedendo, capre che non siete altro", dicevo nella mia testa. Ed infatti è stato pure scritto a chiare lettere che nell'era Meiji siamo stati proprio noi a far capire qualcosa di arte vera a sti poveri coglioni. In particolare furono Antonio Fontanesi, Vincenzo Ragusa e Giovanni Vincenzo Cappelletti a insegnare la nostra arte in questa povera terra di stupidi (nomi mai sentiti ma su cui dovrò assolutamente farmi una cultura).
La dimostrazione della loro stupidità è stata il bookshop che con la mostra non c'entrava quasi un cazzo. Infatti un'intera parete era piena di prodotti italiani artigianali e di alta qualità (dalla pasta di Gragnano ai grissini e ai cuneesi) proprio come se fossimo a una sagra Coldiretti. Il resto del bookshop era roba da merchandise come se la mostra fosse stato un concerto: magliette e felpe di tutti i tipi, gomme da cancellare con la forma dei busti, latte di cioccolatini con la Venere stampata, peluche della lupa (che è diventata tipo un mostriciattolo peloso) e per finire un tovagliolo con sempre la lupa mostricciolo e la scritta "dammi il latte" (perché ha appunto allattato Romolo e Remo).
Cosa non farebbero sti stronzi per vendere...
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buscandoelparaiso · 6 months ago
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il tabellone degli ottavi di finale
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mynameis-gloria · 1 year ago
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Lunedì: ho scritto un po' di amore sì perché in questa giornata era quello che mi serviva. Un day off non proprio day off, dato che son raffreddata e stamattina il controllo non è andato come mi aspettavo, così tornata a casa dopo tante parole che hanno fatto vacillare la mia testa mi sono preparata un piatto di quelli che solo al pensiero mi fan venire l'acquolina in bocca, che questo è l'amore che intendo quando parlo di cibo, la cura ed il piacere nel farlo e preparlo. Dedicarmici. Gustarlo e dirsi "ahh al diavolo oggi me lo merito!"
Nel pomeriggio ho camminato tra i colori ancora poco autunnali ma in paesaggi che i miei occhi avevano bisogno di vedere, per cambiare un attimo, staccare. E poi ancora qualche coccola con una ricetta per dei biscotti. Una giornata passata quasi ai fornelli tra una pagina e l'altra dei mille vocaboli che mi devo studiare in vista dell'esame
E la notizia ricevuta da V, proprio stasera "non so se accettano il trasferimento", con un tempismo perfetto, che non so nemmeno che dire, se ridere, piangere o semplicemente stare zitta e assimilare, accettare e lasciare tutto in mano al tempo, all'incertezza, alle variabili, che alla fine non va poi così? Non è forse già successo con la notizia stessa? Abbiamo forse avuto potere di scelta?! Ed allora alzo le mani e dico va bene, stavolta mi arrendo, nemmeno ci provo ad oppormi, fasciarmi la testa, iniziare a pensare a mille soluzioni e mille pensieri, ancora prima di, lascio che accada..qualsiasi cosa debba accadere, lascio ed attendo..ed allora sì che in questo lunedì è necessario un po' di amore, e forse qualche parola che al momento le ho terminate ed è meglio chiuda gli occhi.
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zuccherodisqualo · 3 months ago
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30 anni compiuti ma se devo lasciare solo un peluche gli faccio un discorsetto in cui gli dico di stare tranquillo che poi tanto ritorno
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lumioluna · 2 months ago
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questa sera sfidando il freddo (gelando) con il mio boy (la mia migliore amica) per fare la baldoria (bere un virgin mojito): un aesthetic.
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omarfor-orchestra · 6 months ago
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Io vi auguro il buongiorno perché l'ho vista ora
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vienmiaprendere · 2 years ago
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Raga ma quindi di nuovo Sanremo 1° in tendenza?
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evanescente80 · 20 days ago
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per te
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procrastinareconpigrizia · 7 months ago
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vogliamo parlarne un attimo?
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raikkonenvettels · 11 months ago
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momento piantyno finito ora mi conviene finire di studiare asap perché mi serve leggere simi se no qui non ne esco più
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buscandoelparaiso · 1 year ago
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amycy, proviamo con le madonne che sono anche piú in linea coi tempi storici
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